23.4.20

compromessi , cure , egoismi , speranza , natura , animali ed altre storie al empo del covid19-coronavirus

  Quanto  chiedevano   le  diue  ragazze  (  Chiara Lotto e Roberta Ceron  )  e tudentesse del liceo delle Scienze umane Duca d'Aosta di Padova   di cui  ho rilanciato  nel post preceente    il loro appello  \  richiesta  al ministro    adesso sembra  ,  salco  che la situazione  covid19   coronavirus  non peggiori 🤘🤞     , che  abbiano  ottenuto  un compromesso      infatti 

 https://www.studenti.it/maturita-2020-ultime-dichiarazioni-azzolina.html



News maxi orale maturità 2020
News maxi orale maturità 2020 — Fonte: Istock

E' ormai certo che non si tornerà più in classe fino a settembre ma un'eccezione si farà per la maturità 2020, ovvero per lo svolgimento del maxi orale (in cui potrebbe tornare anche la tesina) che prenderà il via il 17 giugno. L'esame in presenza si potrà fare anche perchè - per quella data - quasi tutte le regioni avranno raggiunto un livello di contagi pari a zero, il punto di partenza per tornare ad una situazione di semi normalità.
A supportare questa scelta c'è anche il fatto che le scuole, ormai vuote, potranno garantire ai maturandi il rispetto degli standard di sicurezza.









esistono si le  cure per  i  covid 19  \  cronavirus  ma  oltre essere  in fase  sperimentale   e temporanea prima  di  ,  come tutte le  pandemie  e  tutte le malattie  ,  trovare  un cura  definitiva, essa  ha  per  noi  fabici  cioè

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Carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi
Per carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi si intende un quadro patologico ereditario
legato al cromosoma X caratterizzato da un deficit funzionale o quantitativo della glucosio-6-fosfato deidrogenasi, un enzima chiave della via dei pentoso fosfati. La G6PD-carenza costituisce il difetto enzimatico più comune nella specie umana .








 da  https://left.it/2020/04/22/vogliono-far-ripartire-il-nord-con-i-soldi-per-il-sud-una-storia-gia-vista/


Proprio quando servirebbe un progetto unitario di rinascita e coesione nazionale nel governo si sta facendo strada l’ipotesi di riprogrammare le risorse destinate al Meridione a vantaggio delle regioni settentrionali. La stessa ipotesi vale anche per i fondi di coesione europei
Èin arrivo la tempesta perfetta nei rapporti fra Nord e Sud in questo inizio di 2020, causa la pandemia in corso che ha colpito principalmente le popolazioni del Nord a cui va garantita giusta solidarietà, ma che a livello europeo non ha ricevuto particolare vicinanza, come si può evincere dal contrasto fra Stati del Nord contro quelli Sud Europa in merito alle modalità di sostegno all’economia per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Un contrasto ben riprodotto nelle logiche interne al nostro Paese fra Nord e Sud Italia in merito alla stessa emergenza. Un contrasto che in un caso come nell’altro ha radici profonde e che in Italia si è sviluppato negli ultimi quarant’anni come sottrazione progressiva di risorse al Sud a favore del Nord. Fa quasi sorridere vedere partiti, politici e giornalisti che si lamentano della discriminazione operata verso i Sud d’Europa, di cui l’Italia fa parte nella sua interezza, ma che all’interno dei confini nazionali applicano senza vergogna le stesse ricette e pesi, che rigettano in Europa, nei confronti del Sud Italia. Una situazione di discriminazione in termini di risorse da sempre gestita in modo monoculare dai vari governi che si sono succeduti negli anni e che è accelerata nell’ultimo ventennio con la modifica del Titolo V della Costituzione nel 2001 con l’avvio del processo di Autonomia differenziata in base alla sola spesa storica e in perenne attesa della definizione di Lep e Lea, con conseguente progressivo trasferimento di risorse dal Sud a vantaggio del Nord per ben 840 Miliardi di Euro nel periodo 2000-20017 come ben dimostrato dall’ultimo rapporto Eurispes di fine gennaio scorso.
Un Sud, che ora ha anche la “colpa”, agli occhi di alcuni razzisti e boiardi di Stato, di essere riuscito coi propri scienziati, medici, politici, cittadini, ad organizzarsi e disciplinarsi contenendo l’ondata pandemica, resistendo anche al “rientro caotico dal Nord” dei propri emigrati innescato da colpevoli anticipazioni governative ai media, pur con mezzi ridotto all’osso dai continui tagli. Un Sud che ha rialzato la testa e perciò deve essere punito, per cui alle discriminazioni e furti già subiti nel recente passato ora se ne potrebbero aggiungere altri. continua qui 





la  nuova sardegna  22 Aprile 2020
Cagliari, un fenicottero attraversa la strada: la foto diventa virale

Lo scatto in viale Marconi di Mauro Marroccu: "Ho dovuto fermare l'auto perché era proprio in mezzo alla careggiata, e allora ho preso la macchina fotogrica . Stava passando in auto lungo strada che divide in due lo stagno di Molentargius, a Quartu Sant'Elena, alle porte di Cagliari, quando ha dovuto cedere il passo ad un fenicottero che stava attraversando per spostarsi da uno specchio acqueo all'altro. È accaduto ieri notte, poco prima delle 22, a Mauro Marroccu, che ha immortalato quell'istante in una foto diventata subito virale sui social network.È uno degli effetti del lockdown, con la natura che si riprende gli spazi lasciati vuoti dagli uomini, costretti all'isolamento per l'emergenza coronavirus. Dopo i mufloni, diventati nuovamente padroni delle aree verdi attorno alle città in Ogliastra spingendosi sino all'interno dei giardini delle case, ora è la volta dei fenicotteri che da molti anni hanno scelto di nidificare nelle zone umide a ridosso del capoluogo sardo e che mai fino a ieri si erano spinti così vicino alle abitazioni.«È stato un evento davvero particolare - racconta Marroccu - ho dovuto fermare l'auto perché il fenicottero era proprio in mezzo alla strada. Come se niente fosse ha proseguito ad attraversare e i in quel momento ho scattato la foto. Non mi era mai capitata una cosa del genere: si tratta anche di animali molto schivi che vediamo normalmente volare sulle nostre teste passeggiare nell'acqua, ma mai così vicino. In questo periodo, però, con le strade deserte è successo anche questo e ho voluto cogliere l'istante in questa foto».

 Ma  non è  l'unico caso isolato come  testimoniano  la presenza  di  Cinghiali e mufloni   qui  ulteriori news  

22.4.20

Cinque Terre, l'isolamento ha salvato i borghi dal contagio del codiv 19

la  repubblica   22 aprile 2020


Cinque Terre, l'isolamento ha salvato i borghi dal contagio
Cantieri fermi nonostante le aperture concesse dalla Regione e in tutto il territorio c’è stato un solo positivo

dal nostro inviato MASSIMO CALANDRI

MONTEROSSO. — « Che fortuna » , dicono loro. Ma non è vero. Il segreto è soprattutto nell’aspra bellezza di quest’angolo di paradiso, che isola naturalmente i suoi abitanti. E poi, la saggia disobbedienza della gente al Governatore: niente cantieri aperti, non ora. Troppo pericoloso. Qui c’è una sola casa di riposo per anziani: hanno chiuso le porte il 19 febbraio, mica come nel resto della Liguria. La Asl aveva proposto pure a loro di trasferire qualche paziente dagli ospedali vicini: meglio di no, potrebbe essere un inferno. Infatti: guardate cosa è accaduto altrove. A Genova, a Imperia, a Savona. Ecco perché non può essere fortuna, quella delle Cinque Terre. Non solo, almeno. Da Vernazza a Manarola, Riomaggiore e Corniglia, Monterosso al Mare: quattromila residenti, un contagio appena ( la persona è già guarita). I recenti test sierologici alla residenza protetta Padre Semeria sono negativi. E, attenzione: i 66 ospiti non sono reclusi nelle loro camere, seguono invece – tutti i giorni – i programmi di animazione.



Fabrizia Pecunia, sindaca Riomaggiore



Storia esemplare di un territorio che in 2 mesi pare tornato indietro di decine d’anni. Forse di un secolo. Che incanto. Il profumo dei limoni di Montale, le onde trasparenti di Byron e Shelley: nelle insenature hanno visto di nuovo i tonni! Tra le vigne e gli orti a picco sul mare è un trionfo di bellezza, la campagna alle spalle ha ripreso un vigore selvaggio, primitivo. Nel fine settimana di Pasqua del 2019, a spasso per i borghi hanno contato 80.000 turisti. Quest’anno sono stati fermati – e multati – tre furbetti milanesi. Dai treni un tempo sovraffollati, oggi non scende nessuno. « Economicamente, rischiamo il disastro » , ammettono i sindaci. « Però in questo momento, è meglio continuare così. Al sicuro». Non si voltano le spalle alla fortuna.
Il centro ‘ Padre Giovanni Semeria’, a Monterosso al Mare, ospita gli anziani in una struttura a 4 piani, più 20 pazienti psichiatrici in un complesso vicino, più piccolo. Marco Delucchi è l’amministratore. « A metà febbraio abbiamo intuito il pericolo, e deciso subito che dovevamo proteggerli » . Chiudendo le porte. A Codogno il primo caso di Covid 19 sarebbe stato diagnosticato il giorno dopo. «Ci sono state proteste, momenti di tensione. Non importa, ci siamo detti. Qui non entra più nessuno: non i parenti degli ospiti, nemmeno i fornitori » . Sono 2 mesi che i furgoni si fermano nel cortile. « Ci pensiamo io e gli altri impiegati, a tirare giù gli scatoloni ». Come avete fatto, coi dispositivi di protezione? « Alisa ha mandato delle mascherine, qualche tuta, pochissimi guanti. Ci siamo arrangiati, bussando anche al mercato ‘ nero’. Che brutta esperienza. Ma dovevamo evitare qualsiasi pericolo, a qualunque prezzo » . Il mondo fuori è cambiato. « Noi continuiamo a garantire le attività, compresa l’animazione geriatrica » . Non parlategli di ‘ eroi’. « C’è un grande senso del dovere in tutti, anche nelle ausiliarie che ogni giorno disinfettano ogni centimetro della struttura ». Alisa aveva chiesto posti-letto per la quarantena di alcune persone. « Non gli ho neppure risposto » , racconta Delucchi. Aggiunge una riflessione che sicuramente avrebbero dovuto fare altri: «Le Rsa sono come cliniche. Meritavano molta più attenzione».

Il solo contagiato della zona è una donna di Manarola. A febbraio era andata a trovare dei parenti bresciani. Di ritorno, al primo starnuto il marito l’ha chiusa in camera ed è andato a dormire in salotto. La coppia si è isolata non due, ma quattro settimane: tampone negativo per entrambi. Sì, ma gli altri delle Cinque Terre come hanno fatto? «La malattia si è diffusa in un periodo orfano di turisti, i negozi chiusi. A Manarola si lamentavano che non c’era un bar per bere un caffè. Qui le seconde case sono poche, non abbiamo lungomare – e la Via dell’Amore è ancora proibita -, né luoghi di grande aggregazione » , spiega Fabrizia Pecunia, sindaco di Riomaggiore. Il collega di Monterosso, Emanuele Moggia, ammette che « l’orografia ci ha dato una mano. Raggiungere questi borghi non è mai stato facile, i pochi crocevia sono sempre presidiati da vigili e carabinieri». In questi giorni lo potete incontrare mentre bussa di porta in porta per consegnare le mascherine. «La gente è chiusa in casa, si è abituata a restare in contatto tramite mezzi di comunicazione – telegram, whatsapp – già usati durante gli allarmi alluvione: ed è stato più facile spiegare loro i decreti governativi » . Accessi al mare vietati, strade e portoni sanificati tutte le domeniche, alla sera.

Giovanni Toti, il Governatore, ha dato il via libera ad alcune attività nella regione. «Non vogliamo correre rischi inutili. Ho scritto alla Prefettura che disobbedisco: qui resta tutto chiuso, anche i cantieri edili » , dice Moggia. Fabrizia Pecunia conferma: « Non è sicuro » . Meglio i borghi deserti. Sui social circola un video girato alla stazione di Manarola, di solito presa d’assalto da una decina di migliaia di turisti. Invitiamo i viaggiatori a non creare assembramenti, gracchia l’altoparlante. Dai treni non scende nessuno. Che impressione. Moggia sospira: « È tornata l’anima vera di questi luoghi. Si è ripresa spazi, tempi, distanze. Ci ha fatto tornare indietro. E riflettere » . Anche Pecunia quasi si commuove: « È bellissimo » . Ma è consapevole che sarà importante ripartire al più presto. « C’è una preoccupazione diffusa tra gli abitanti. Che vivono di turismo, e adesso? » . Il Comune di Riomaggiore – dove 3 soli residenti su 1500 avevano fatto richiesta per il reddito di cittadinanza – ha distribuito 17 buoni-spesa. «Piccoli numeri, ma significativi».
Nel porticciolo di Vernazza, il sindaco Franco Villa ha visto nuotare un tonno di un metro e mezzo. «Sembra di essere tornati al dopoguerra, quando eravamo solo noi. L’isolamento ci sta proteggendo. Siamo stati fortunati, e bravi. Resistiamo ancora un poco, per favore».

Coronavirus, l'appello di Chiara e Roberta: "Fateci tornare a scuola per la maturità: vogliamo la nostra notte prima degli esami

    in sottofondo
viva la  vita  muerte  alla muerte  dei  Mcr    ed  a  seguire  la notte prima degli esami   Antonello  Venditti

 Ma  come     non avevi detto  in  tuo  precedente  post   che   : <<   bisogna iniziare  a vedere  il  #Covid19 come  un’opportunità, non  solo  come  una guerra o un danno scolastico    [.... ]  >> . Ed  ora  cambi idea  ?  .
Non Sto cambiando idea  , ma  sto   vedendo la cosa  sotto un altra  prospettiva  . Infatti un conto   sono i  bambini  \  ragazzi    delle  scuole  primarie  (   le  vecchie elementari  e medie  )  ed  in parte    i primi anni delle superiori  dove perdere  un   anno  scolastico  o  vederlo     ridotto   con lezioni  via telematica   e  promessi(    sono contrario   ma    è troppo lungo  da  spiegare  qui    e   devierebbe  dall'argomento del post  )  con  un 6 politico      per    un evento eccezionale  come  questo  del   #covid19   \  #coronavirus  un altro   è la  maturità  .  Infatti  essa  è  un rito , salvo  fantasie    artistiche  \ cinematografiche vedere oltre il   collegamento url    anche  elenco  dei  film sotto ) ,   un  addio \  lasciarsi alle spalle    alla  vita precedente  e un inizio di   un altra , ovvero un  viva  la  vida   muerte  alla  muerte     per  parafrasare la  famosa    canzone   dei Mcr    citata    come  colonna sonora  all'inizio post     degli anni '90\2000  ,  mica  l'hanno  chiamato esame  di   maturità per  niente  😜🙄.  E quindi come    dicono  Chiara e  Roberta   nel post   e  nel video   sotto mi sembra    giusto   far  fare  ,  ovviamente  con misure  di sicurezza  anti pandemia   , l'esame  di maturità in modo  classico   cioè scritti ed  orali  

da  repubblica

PADOVA Chiara Lotto e Roberta Ceron sono due amiche e compagne di scuola che hanno sognato di vivere a pieno gli ultimi giorni di scuola dell'anno della maturità e che si sono viste strappate quella speranza quando il coronavirus è arrivato in Italia e ha costretto il Paese al lockdown.
Chiara vorrebbe ridere, Roberta vorrebbe piangere, entrambe vorrebbero abbracciarsi, incoraggiarsi e salvarsi insieme dalla paura. Chiara Lotto e Roberta Ceron, 19 e 18 anni, sono studentesse del liceo delle Scienze umane Duca d'Aosta di Padova. Cinque anni fa la roulette della vita ha abbinato le loro esistenze in un vecchio e scolorito banco di scuola e da quel momento pensieri e sentimenti hanno proceduto su binari paralleli. Pensavano al 2020, cifra tonda, anno dell'esame di maturità. Poi è arrivato il virus e si è preso tutto: anche il loro esame di maturità.




Così Chiara e Roberta, tra una pagina di storia e una di fisica, si sono messe al computer e hanno scritto una lettera indirizzata alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. "Vi prego, ridateci la nostra notte prima degli esami. Con tutte le precauzioni del caso ma non fateci rinunciare a questo", dicono strette l'una all'altra come da sempre fanno le amiche.
"Noi maturandi non siamo indifferenti alla situazione e anzi ci sentiamo privati di un momento fondamentale della nostra crescita, uno di quelli che da adulti si raccontano ai propri figli e da anziani ai propri nipoti. Vorremmo solo viverli nella serenità e nella normalità che è così scontata ma preziosa", dicono le due ragazze in un video appello alla ministra Azzolina. "Non si può fare davvero niente per tornare a scuola? Per stare un'ultima volta con i propri compagni e professori? La nostra proposta - continuano - è di far tornare a scuola almeno le classi quinte per la settimana di giugno per farci ancora respirare aria scolastica e farci tornare più motivati di prima in vista degli esami, ovviamente con le dovute precauzioni"






film sull'esame di maturità  (  qui la  loro  scheda  : trama  e  cast  ) 


  • Notte prima degli esami
  • Notte prima degli esami - Oggi
  • Immaturi
  • Immaturi - Il viaggio: sequel del primo
  • Che ne sarà di noi
  • L'estate addosso
  • Ecco fatto
  • Ovosodo
  • La classe - Entre les murs
  • Ecce bombo

21.4.20

sono contraddittorio e mi metto ( forse troppo ) indiscussione perchè I contain multitude cioè contengo moltitudini

ovvero  sono pieno di moltitudini per parafrasare una   canzone di un premio nobel  per la letteratura



qui il testo     con la  traduzione  proposta  da   https://www.soundsblog.it/

Bob Dylan, I Contain Multitudes, Lyrics

Today, tomorrow, and yesterday, too
The flowers are dyin' like all things do
Follow me close, I’m going to Balian Bali
I'll lose my mind if you don't come with me
I fuss with my hair, and I fight blood feuds
I contain multitudes
Got a tell-tale heart, like Mr. Poe
Got skeletons in the walls of people you know
I’ll drink to the truth and the things we said
I'll drink to the man that shares your bed
I paint landscapes, and I paint nudes
I contain multitudes
Red Cadillac and a black mustache
Rings on my fingers that sparkle and flash
Tell me, what's next? What shall we do?
Half my soul, baby, belongs to you
I relic and I frolic with all the young dudes
I contain multitudes
I'm just like Anne Frank, like Indiana Jones
And them British bad boys, The Rolling Stones
I go right to the edge, I go right to the end
I go right where all things lost are made good again
I sing the songs of experience like William Blake
I have no apologies to make
Everything's flowing all at the same time
I live on the boulevard of crime
I drive fast cars, and I eat fast foods
I contain multitudes
Pink petal-pushers, red blue jeans
All the pretty maids, and all the old queens
All the old queens from all my past lives
I carry four pistols and two large knives
I'm a man of contradictions, I'm a man of many moods
I contain multitudes
You greedy old wolf, I'll show you my heart
But not all of it, only the hateful part
I’ll sell you down the river, I’ll put a price on your head
What more can I tell you? I sleep with life and death in the same bed
Get lost, madame, get up off my knee
Keep your mouth away from me
I'll keep the path open, the path in my mind
I’ll see to it that there's no love left behind
I'll play Beethoven's sonatas, and Chopin’s preludes
I contain multitudes

Bob Dylan, I Contain Multitudes, Traduzione

Oggi, domani e anche ieri
I fiori stanno morendo come tutte le cose
Seguimi da vicino, vado a Balian Bali
Perderò la testa se non verrai con me
Mi agito con i capelli e combatto le faide
Contengo moltitudini
Ho un cuore da favola, come il signor Poe
Ho scheletri nei muri delle persone che conosci
Berrò alla verità e alle cose che abbiamo detto
Berrò all'uomo che condivide il tuo letto
Dipingo paesaggi e dipingo nudi
Contengo moltitudini
Cadillac rossa e baffi neri
Anelli sulle dita che luccicano e lampeggiano
Dimmi, qual è il prossimo? Che cosa dobbiamo fare?
Metà della mia anima, piccola, ti appartiene
Reliquia e gioco con tutti i giovani
Contengo moltitudini
Sono proprio come Anne Frank, come Indiana Jones
E quei cattivi ragazzi britannici, i Rolling Stones
Vado fino al limite, vado fino alla fine
Vado proprio dove tutte le cose perse vengono fatte di nuovo bene
Canto le canzoni di esperienze come William Blake
Non ho scuse da fare
Tutto scorre allo stesso tempo
Vivo sul viale del crimine
Guido auto veloci e mangio fast food
Contengo moltitudini
Petali rosa, jeans blu rossi
Tutte le belle cameriere e tutte le vecchie regine
Tutte le vecchie regine di tutte le mie vite passate
Porto quattro pistole e due grandi coltelli
Sono un uomo contraddittorio, sono un uomo di molti umori
Contengo moltitudini
Brutto vecchio lupo, ti mostrerò il mio cuore
Ma non tutto, solo la parte odiosa
Ti venderò lungo il fiume, ti metterò un prezzo in testa
Cosa posso dirti di più? Dormo con la vita e la morte nello stesso letto
Perdersi, signora, alzati dal mio ginocchio
Tieni la bocca lontana da me
Terrò aperto il percorso, il percorso nella mia mente
Vedrò che non c'è più amore alle spalle
Suonerò le sonate di Beethoven e i preludi di Chopin
Contengo moltitudini

non sempre far niente è ozio

Enzo Bianchi - Wikipedia
vedo che @enzobianchi7 saggista e monaco laico ha fondato la Comunità monastica di Bose in Piemonte( foto a SINISTRA ) nel suo editoriale su repubblica del 20\4\2020 che trovate sotto

                    È tempo di fare niente

                       di Enzo Bianchi
Sono ormai trascorsi oltre quaranta giorni di “vita altra” per la maggior parte di noi: una vita in casa, ore da trascorrere in pochi metri quadrati e, per molti, di solitudine.
Abbiamo dovuto inventarci “cosa fare”. Molte sono state le modalità per tentare di sfuggire alla noia e occupare il tempo e lo spazio in cui siamo costretti. Stare davanti alla tv, navigare per ore sul web, esercitarci in cucina per rallegrarci con piatti non quotidiani, impegnarci in lavori di pulizia o riordino della casa… Ormai siamo assaliti dalla febbre della ripresa, tutti pronti a ricominciare a lavorare e a tornare, pur lentamente, alla vita di prima.
Dimenticheremo presto la sensazione che abbiamo acquisito come consapevolezza e abbiamo magari ripetuto a noi stessi e agli altri. Sensazione ben espressa da Mariangela Gualtieri, con una poesia che rimarrà come il canto del gallo nell’ora della presa di coscienza e di un possibile pentimento: «Questo ti voglio dire: ci dovevamo fermare. Lo sapevamo.
Lo sentivamo tutti ch’era troppo furioso il nostro fare».
Fermarsi, dimorare, restare nella quiete: è importante anche “fare niente”! So che è difficile tessere l’elogio del fare niente nella nostra società, eppure prendersi del tempo per fare niente non è un vizio, non è l’ozio che si nutre di pigrizia, accidia e mancanza di vigore. No, è tempo dedicato con precisa intenzione e volontà al fare niente. La tradizione spirituale monastica lo sa bene: Nihil laboriosius quam non laborare,
“Nulla è più faticoso del non lavorare”. C’è un fare niente che è una situazione feconda: attitudine che la filosofia ha sempre investigato, dagli antichi greci, a Cicerone, Seneca, Agostino, fino a Bertrand Russell.
“Fare niente” significa metterci in silenzio e solitudine, anzitutto per prendere coscienza dell’esercizio dei nostri sensi e delle loro connessioni con quanto ci circonda.
La nostra mente allora si ribella con i suoi mille pensieri, ma occorre avere pazienza e persistere nel fare nulla, in silenzio e solitudine. Poco a poco si fa largo in noi una certa quiete, si spegne l’ansia, cominciamo a sentire che abitiamo un corpo, che dal profondo giungono altre voci; anzi, scopriamo che “non c’è creatura senza voce”. Si vedono le cose in modo diverso, si diventa contemplativi, nel senso che si guardano persone e cose con un altro occhio, che spesso dimentichiamo di avere.
Questa non è passività né evasione dall’impegno ma è la condizione per assumere con responsabilità il rinnovato impegno. All’aria aperta, immersi nella natura che sta rifiorendo, su un balcone, o nella penombra di una stanza, questo fare niente è sempre possibile. Si afferma abitualmente che questa attitudine aiuta ad habitare secum, ad abitare con sé, ma l’esperienza m’insegna che ciò aiuta soprattutto a tessere relazioni vere con gli altri e con il mondo. Fare niente porta al quieto e gratuito pensare, ad aguzzare l’intelligenza, a esercitare il discernimento. Paul Celan profetizzava: «È tempo che sia tempo». È tempo per fare niente.

 ha  percepito  quanto  già diceva  de  andrè



nell'introduzione ad  Anime Salve  il suo   purtroppo  ultimo album  

“Gli alberi solitari, se crescono, crescono forti.” Sir Winston Churchil

provare a vedere il #Covid19 come un’opportunità, non solo come una guerra o un danno scolastico

Scuole, verso una commissione Colao per la riapertura. Il toto ...Di solito non sono uno di quelli che iniziano i post premettendo di non essere qualcosa, ma... a volte è necessario perchè se non lo fai quando dici o scrivi l tue opinioni in merito ad una cosa su cui non sei specializzato ti scambiano e ti dicono \ accusano d'essere tuttologo o incompetente in materia e d'essere so tutto io , ecc .
Infatti pur essendo laureato in lettere ma per motivi : familiari , burocratici ed personali , non ho abilitazione per insegnare o per fare educatore ma sono  figlio di genitori ( ormai in pensione ) insegnanti ed d'avere amici\che insegnanti     condivido e sono d'accordassimo con il post che segue e con la bibliografia che segue , come di consueto a fine post .




dai miei contatti facebook



Purtroppo una moltitudine di persone è ingolfata negli automatismi della competizione, dell’arrivismo, del senso di colpa, al punto da considerare una perdita un anno scolastico del genere.
E SE INVECE provassimo a CAMBIARE PROSPETTIVA D’OSSERVAZIONE?
E se i bambini perdessero l'anno scolastico?
E se invece di imparare la matematica imparassero a cucinare?
A cucire i loro vestiti? A pulire?
A coltivare un frutteto, una pianta?
E se imparassero a cantare canzoni ai nonni o ai loro fratelli più piccoli?
E se imparassero a prendersi cura dei loro animali domestici?
E se sviluppassero la loro immaginazione?
E se imparassero ad essere più responsabili e ad essere più connessi con tutta la famiglia nella casa stessa?
E se imparassero a essere connessi col resto della Natura, non quella Disney, ma quella materna e feroce insieme, imparando a rispettarla, invece di dominarla?
E se noi genitori insegnassimo loro ad essere brave persone invece di fottere il prossimo per salvaguardarsi? E se noi genitori imparassimo la stessa cosa?
E se imparassero e sapessero che stare insieme e sani è molto meglio che avere l'ultimo cellulare di moda?
Forse questo ci manca, e se lo imparassero, forse non avremmo perso un anno, forse potremmo guadagnare un grande futuro.
Perché di questo è fatta la vita, solo di momenti da non perdere.
[Cit.]

Il #Covid19 è un’opportunità, non una guerra. Solo una mentalità patriarcale, classista, narcisista e predatoria può usare la metafora della guerra per giustificare ciò che ha inflitto alla Natura per proprio tornaconto e che ora la Natura gli restituisce come equa e giusta conseguenza.


                                       (Anonima femministe)

Bibliografia  
  •   Esperienze  pastorali
  •   lettera  ad  una professoressa  
di Don Lorenzo Milani ( 1923 – 1967)   

  •  di scuola si muore   di    Giovanni pacchiano  (  1942 ) 
i  foilm ed  i libri   di Domenico  starnone  (  1943 )  presunto   marito  o  lui stesso elena  ferrante   dell'amica  Geniale 

 film  


ed  i libri  in particolare  :  1) Ex Cattedra .,  2) Fuori registro , 3) Sottobanco   4) Eccesso di zelo ., 5)  Ex cattedra e altre storie di scuola

  e  seguo la  rubrica  di Alessandro D'Avenia (  1977 )   

20.4.20

partita di tennis tra palazzi al tempo del coronavirus



Lo sport non vuole fermarsi neanche in quarantena. Tantomeno il tennis, come dimostra questo video postato sulla pagina Facebook del Tennis club Finale.



Due giovani tenniste si sono infatti sfidate dai tetti dei rispettivi palazzi dando vita ad un match surreale. Il video dell'insolita gara di tennis è stato pubblicato anche dall'account ufficiale dell"ATP Tour facendo registrare migliaia di visualizzazioni sui social.


l'altro lato del covid 19 ti fa scoprire ( per alcuni come me riscoprire ) cantanti come Janis Joplin, una delle più grandi voci rock da riscoprire



dico riscoprire perchè è una delle basi delkla mia formazione musicale


repubblica  9 APRILE 2020


DI ERNESTO ASSANTE

Jim Morrison è leggenda, Jimi Hendrix un mito. Ma Janis Joplin è troppo spesso, colpevolmente, dimenticata. È stata una delle più grandi voci del rock americano degli anni sessanta, una straordinaria interprete blues, una donna che ha contribuito a cambiare le regole del gioco, una ragazza disperata e triste, una star che dal vivo riusciva ad accedere i cuori dei ragazzi che la ascoltavano. E andrebbe riscoperta e celebrata come merita. Noi vi proponiamo una playlist con alcune delle sue canzoni più belle e memorabili, intitolata “Janis Joplin: la voce, il cuore, il blues”, diciassette brani per poco meno di un’ora di musica, in cui è racchiuso il meglio di quello che Joplin ha inciso durante la sua breve carriera, durata soltanto tre anni, limitata a quattro album, tutti ricchi di eccellente musica, perfetti per illustrare le doti vocali ed espressive della cantante americana.
Il primo album è del 1967, Big Brother and The Holding Company dal nome della band della quale la Joplin faceva parte. La formazione era una delle migliori rock-blues band californiane, diretta dai chitarristi Sam Andrew e James Gurley: Joplin si unì al gruppo nel 1966, e con loro si esibì al festival di Monterey nell’anno successivo. Ma è con Cheap Thrills, del 1968, con la memorabile copertina disegnata da Robert Crumb, che il successo della cantante diventa enorme: è uno degli album più classici dell'era del rock californiano, acido ed appassionato, registrato interamente dal vivo. Alla fine del 1968 Janis Joplin lascia i Big Brother and The Holding Company e prosegue la sua carriera come solista, dando vita alla Kozmic Blues Band, con la quale esordisce nel dicembre del 1968 e registra un album, I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama!, nel 1969, che contiene qualche perla ma non brilla del tutto. Subito dopo la cantante abbandona il progetto, orientato verso il soul, e mette in piedi una nuova formazione, la Full Tilt Boogie Band, con Brad Campbell, John Till, Richard Bell, Ken Pearson e Clark Pierson. Con questo gruppo inizia a registrare un album, Pearl, che però non riuscirà a portare a termine. Dopo la sua morte, l’album sarà concluso dalla casa discografica, ma, nonostante questo, Pearl è unanimemente considerato il capolavoro della cantante americana, un disco di straordinaria bellezza e ricchezza emotiva, che ottiene anche un grande successo commerciale facendo arrivare al primo posto nelle classifiche americane il singolo Me and Bobby McGee.








Imperdibile per ricostruire la sua drammatica storia, conclusa il 4 ottobre del 1970, cinquanta anni fa, è il documentario Little Girl Blue, scritto e diretto dalla candidata all’Oscar Amy Berg, che trovate su YouTube. Arricchito dal contributo di Gianna Nannini, che scelse proprio la storia della Joplin come argomento della sua tesi di laurea, il documentario racconta la vita di Janis, dal Texas a San Francisco, dall’adolescenza difficile al successo, gli eccessi e la solitudine, le crisi e gli applausi, il sesso e la droga così come il bisogno disperato d’amore, la passione e la sofferenza di un’artista unica e straordinaria. Il film è molto bello perché Janis si racconta in prima persona, attraverso le lettere che ha scritto alla famiglia, agli amici, agli uomini che ha amato.
Su YouTube c’è anche una ricca, lunga e completissima compilation di brani di Janis Joplin dal vivo, si intitola Janis Joplin Live 1969-1970, una raccolta di un’ora e mezza di esibizioni, tratte da fonti diverse. C’è tutta la grande magia, la grande passione della Joplin, una perfetta testimonianza della sua unicità, che vale assolutamente qualche minuto della vostra serata.


cosa fanno i disabili in tempo di pandemia ? la storia di Micheal Alongi

Questo periodo di " arresti domiciliari " e dilibertà limitate << La Vita nel periodo Covid 19 ci ha segnato ma pure insegnato che i limiti creano disagio .... riflettiamo,per chi soffre , per gli anziani per i Diversamente abili i limiti sono la normalità come la solitudine . Quei gesti semplici e scontati x noi normodotati a che dimentichiamo di ascoltare presi dal frenetico quotidiano.....sempre collegati tecnologicamente ore di social con pseudo amicizie e conoscenze e non troviamo il tempo x 1 chiamata ..un messaggio !!!!! >> cit Giacomina Satta ( la madre  del ragazzo    di cui racconto  la  storia  sotto  delle  sue   difficoltà ) 

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Poi risolte  grazie  ala solidatrietà  e  all'aiuto   della  gente

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Comew  si


gli artisti disabili  hanno sempre qualcosa in più di altri,  infatti  ecco alcune sue  opere 
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Miki  all'opera
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quindi   a  tutti  coloro   chi cosciemente   che  incosciamente   non sanno come    rapportarsi con un  disabile  ecco un  decalogo


 non so che  altero dire    se non    riportando   i  suoi  contatti
https://www.facebook.com/michael.alongi.3557  suo  account 
https://www.facebook.com/Creart-by-Miki-102626134654866/  la  siua pagina con le  sue  creazioni 

19.4.20

Alessia muore sola a 30 anni per la leucemia: Abbandonata addottivi dai genitori perché transgender

    capita  come il cacio sui  maccheroni  questa   strofa   : << (....)Questo ricordo non vi consoli\  Quando si muore si muore si muore soli\Questo ricordo non vi consoli\Quando si muore si muore soli  >>
di  una  famosa canzone   il  cui  inizio    è partito   mentre leggevo  sulla  Newsletters  di  www.tpi.it  la news     che  riporto sotto  ed i link che trovate sotto   .  Lo  so  che  dovrei    separare i fatti dalle  opinioni  , ma  non sempre  ci riesce  , soprattutto quando certe news   ti  fanno   ...... . Infatti   mi chiedo  :  Ma che .... addotti a fare se devi trattarli cosi ? solo per pulirti la coscienza o sciogliere qualche voto o promessa a Dio ? E questi sarebbero cattolici . 

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Una bella ripassata dei testi sacri non guasterebbe . Specialmente 
La parabola del buon samaritano che è una parabola di Gesù, narrata nel Vangelo secondo Luca 10,25-37 che mette in risalto la misericordia e la compassione cristiana da mostrare verso il nostro prossimo, chiunque esso sia. Riporto sotto  il testo
«Un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». 27 Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». 28 E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». 29 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30 Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32 Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». 37 Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».»
                                 (Vangelo secondo Luca, 10,25-37 (CEI))



ecco la storia che mi ha fatto indignare .  da  https://www.neg.zone/2020/04/17/perugia-transgender/



PERUGIA, 30ENNE MUORE DOPO 2 ANNI DI MALATTIA «ABBANDONATA DAI SUOI CARI PERCHÉ TRANSGENDER»

                              By Davide Dummy / 17 Aprile 2020



L'immagine può contenere: 3 personeLo scorso 14 aprile, l’Associazione Spazio Bianco di Perugia ha affisso un manifesto per salutare Alessia, una donna transgender morta alcuni giorni fa nel capoluogo umbro a soli 30 anni per una grave malattia, durata due anni, e ne ha denunciato l’abbandono da parte della sua famiglia.
«Un esempio per la sua forza nel sopportare, perdonare e continuare a sognare – recita il manifesto che è stato fotografato ed è diventato virale su Facebook – Un sentito ringraziamento ed una nota di particolare stima a tutto il personale medico e paramedico della Clinica delle Malattie Infettive, dell’Oncologia e dell’Hospice per le cure palliative che l’hanno accettata, curata ed amata sì da farla sentire a casa».
Da quello che emerge dal racconto dei suoi amici, Alessia, originaria di Pompei, sarebbe stata abbandonata due volte, prima dai suoi genitori natuali e successivamente da quelli adottivi, che non accettavano la natura di loro figlia, che non si identificava nel genere assegnatole alla nascita e aveva intrapreso un percorso di transizione.
In tanti hanno salutato Alessia sui social. «Ho conosciuto questa ragazza in ospedale, alla fine del suo calvario – scrive un’operatrice socio-sanitaria dell’ospedale Silvestrini di Perugia – Una persona forte, dolcissima, di una simpatia unica. Io spero questa foto e questa accusa girino e arrivino ai suoi “familiari”, a quelli che l’hanno abbandonata».Anche Daniela Lourdes Falanga, presidente di Arcigay Antinoo di Napoli, la ricorda in un post Facebook

Anastasia Alessia era una ragazza splendida.
La incontrai la prima volta il 2 febbraio di qualche anno fa da Mamma Schiavona, a far festa e allietarsi di quel corpo che la rendeva donna, della sua bellezza, di quel desiderio che poi la portò ad incontrare me ed Ilario prima a Pompei, poi a Napoli, dove mi chiese di accompagnarla nel suo percorso di transizione.
Un percorso che la rendeva felice, un indirizzo alla vita come doveva rappresentarla.
E ha lottato come desiderava essere, ha tracciato la sua breve esistenza con determinazione e persino sola, ma da Anastasia, lontana da tutti e tutte e in una malattia che non ha smesso di farle e farci sorridere.Sei stata generosa, e adesso ti piango, e piango persino la morte negata in pace, col nome che avevi scelto, per riproporti “corretta”, al maschile, come nulla fosse di te.
Anastasia, Alessia, noi ti ricordiamo come eri realmente.
Noi ti siamo vicini.
Riposa in pace.


La incontrai la prima volta il 2 febbraio di qualche anno fa da Mamma Schiavona, a far festa e allietarsi di quel corpo che la rendeva donna, della sua bellezza, di quel desiderio che poi la portò ad incontrare me ed Ilario Arena (anch’egli attivista dell’associazione, ndr) prima a Pompei, poi a Napoli, dove mi chiese di accompagnarla nel suo percorso di transizione. Un percorso che la rendeva felice, un indirizzo alla vita come doveva rappresentarla».
Purtroppo, Alessia è stata privata della propria identità, quella per cui tanto aveva lottato, anche da morta. La sua famiglia ha infatti affisso degli altri manifesti, in cui viene indicata come «signor» e chiamata con il suo deadname.
«Sei stata generosa, e adesso ti piango, e piango persino la morte negata in pace, col nome che avevi scelto, per riproporti “corretta”, al maschile, come nulla fosse di te – commenta Daniela – Noi ti ricordiamo come eri realmente. Noi ti siamo vicini. Riposa in pace».

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1. Dieci miti da sfatare sulle persone transgender;
2. “Adesso finalmente tutte le persone trans potranno decidere come chiamarsi”, a TPI parla Alexandra
3. Gianmarco Negri, primo sindaco trans d’Italia, a TPI: “Sbagliato negare il patrocinio al Brianza Pride, Monza lo dimostra”













il corpo come opere d'arte oltre i tatuaggi . Future mamme tra gravidanza e body painting le opere di beatrice marci di quartu sant elena


come ci cambia il coronavirus e come si combattono le fake news quelle vere e pericolose ed illegali

 dall'unione  sarda  del 19\4\2020



 sempre  dallo stresso  giornale   stavolta  nelle pagine  dell'inserto interno domenicale
dal canale  telegram DeepWeb, [18.04.20 18:12]

📧 (https://imbt.ga/2Zuh3bA9zQ) Gmail ha bloccato 18 milioni di email phishing e malware che sfruttano l’emergenza COVID-19 in una settimana
In questi giorni Google ha annunciato che le soluzioni anti-malware implementate per difendere i suoi utenti Gmail hanno portato buoni risultati, riuscendo a bloccare numerose e-mail di phishing, malware, messaggi di spam relativi alla pandemia COVID-19 in corso.
Ha rivelato inoltre che gli hacker stanno tentando di impersonare le autorità governative e le organizzazioni sanitarie, tra cui l'OMS, per ingannare le vittime che sono in smart working.
"Ogni giorno, Gmail blocca più di 100 milioni di email di phishing. Durante l'ultima settimana, abbiamo bloccato 18 milioni di malware ed e-mail di phishing relative a COVID-19 al girono. Questo si aggiunge a più di 240 milioni di messaggi di spam giornalieri relativi al COVID." ha scritto Il premier di Gmail Security Neil Kumaran e G Suite & GCP Lead Security PM Sam Lugani.
Il tutto grazie agli scanner di malware implementati da Google, che sono in grado di bloccare oltre 99.9% di tutti i messaggi spam, phishing e malware inviati agli utenti di Gmail.
Gli aggressori dietro queste campagne di phishing che sfruttano l'epidemia di COVID-19 hanno utilizzato esche sia finanziarie che per indurre paura per far rispondere i loro obiettivi alle loro richieste, alcuni esempi condivisi dalla società sono:

•  Impersonare organizzazioni governative autorevoli come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sollecitare donazioni fraudolente o distribuire documenti dannosi volti a fornire malware.
•  Messaggi di phishing inviati ai dipendenti che operano in uno smart-working.
•  Capitalizzare sui pacchetti di stimolo del governo e imitare le istituzioni governative per phishing alle piccole imprese.
•  Targeting delle organizzazioni interessate da ordini stay-at-home.

Google ha aggiunto che ogni volta che viene rilevata una nuova minaccia, viene aggiunto all'API Navigazione sicura per proteggere gli utenti in Chrome, Gmail e tutti gli altri prodotti aziendali per estendere la protezione a oltre quattro miliardi di dispositivi.



L'esperienza di un oristanese guarito dal Covid-19.Dimesso dopo 28 giorni: la gioia di Pietro, che ha sconfitto il virus


L'esperienza di un oristanese guarito dal Covid-19.Lui è Pietro Puddu, oristanese di 63 anni.
Ecco il suo racconto.






se  il video  non lo si  dovesse  vedere  lo  trovate   qui  https://www.unionesarda.it/video/video/cronaca-sardegna/2020/04/18/dimesso-dopo-28-giorni-la-gioia-di-pietro-che-ha-sconfitto-il-vir-52-1009891.html

Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

 Fin ora   credevo che il  trucco cioè il make  up femminile  (  ovviamente  non  sto  vietando  niente  ogni donna   è libera  di  fare  qu...