Chiedo scusa a vossìa Però non ho mai detto che a canzoni
si fan rivoluzioni Si possa far poesia
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
L’influencer si sfila il perizoma davanti alla chiesa, il parroco la denuncia .
E' vero che In un mercato del lavoro sempre più competitivo e violento, è normale che si affermino figure professionali di alto livello, molto qualificate😁 . Come l’influencer di Instagram famosa per togliersi le mutande nei luoghi più disparati. Una delle ultime prodezze però le è costata una denuncia. “Si sfila il perizoma da sotto la minigonna rossa, lo appende ad una ringhiera davanti all’ingresso di una chiesa, poi entra in parrocchia”, scrive il sito di Sky Tg24. Il video, va da sé, è diventato virale. “Confesserò i miei peccati’ la didascalia che accompagna le immagini pubblicate su Instagram. A esprimere sdegno non sono solo gli utenti ma anche il parroco della Parrocchia Santa Lucia di Fonte Nuova, in provincia di Roma, che ha denunciato l’influencer”. Don Massimo Marchetti ha vergato la scomunica: “La Comunità Parrocchiale esprime il più fermo dissenso per le immagini non consone alla sacralità del luogo e per l’irrisorio riferimento al sacramento della Confessione”. perchè Scherza con i fanti, lascia stare i santi . Un minimo di rispetto e di buon senso .
Esteri La Cina rilancia la “diplomazia dei panda” verso gli Stati Uniti: firmati accordi con lo zoo di San Diego
Una speranza di pace: i panda. Mentre sull’umanità si allungano le ombre inquietanti di un nuovo conflitto mondiale, ci si aggrappa alla pelliccia bianca e nera di questi orsi buffi e indolenti. “Dopo un lungo periodo di ostilità latente e non, e dopo l’incontro dello scorso novembre tra il presidente cinese Xi Jinping e il ‘collega’ Usa Joe Biden, la Cina è pronta a riattivare la ‘diplomazia del panda’”, spiega l’avvenire, “un gesto che da queste parti viene considerato come un segno di amicizia e distensione e risale addirittura al periodo della dinastia Tang (618-907). La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha fatto sapere che ‘le istituzioni cinesi hanno già firmato accordi con lo zoo di San Diego negli Stati Uniti’, incentrati ‘su un nuovo ciclo di cooperazione per la protezione dei panda giganti’”. Non sempre la diplomazia del panda ha funzionato: nel 2005 Taiwan si è rifiutata di accogliere i due panda Tuan-tuan e Yuan-yuan, “unità” e “riunione”.
Un po’ come il treno del Generale di De Gregori – che non fa più fermate neanche per pisciare – un convoglio indiano ha viaggiato per una settantina di chilometri senza che lo guidasse nessuno. “Un treno merci con 53 vagoni ha percorso il tragitto tra la città di Jammu e un villaggio nel Punjab, in India, senza nessuno ai comandi”, riporta Today. “Un viaggio senza conducente lungo oltre 70 km su cui le autorità indiane hanno aperto un’inchiesta: per fortuna, non si registrano danni ai materiali o vittime”. È andata così: “Il convoglio si è fermato per un cambio macchinista nella stazione di Kathua, ma poi avrebbe cominciato a muoversi lungo un binario in pendenza nella sezione Jammu-jalandhar, iniziando la sua corsa sfrenata”, senza né pilota né co-pilota. In alcuni tratti ha raggiunto i 100 all’ora. “Dopo oltre 70 chilometri di corsa ‘solitaria’, è stato rallentato con blocchi di legno e sacchi di sabbia posti sui binari dal personale ferroviario, e si è fermato prima di una stazione nel Punjab, in corrispondenza di una pendenza molto ripida”.
Si può trovare un tesoro persino in un refuso. “Un libro di Harry Potter acquistato per pochi centesimi circa 27 anni fa in un negozio di libri di seconda mano”, scrive Today, “è stato venduto all’asta per la somma record di 14mila sterline, pari a circa 16mila e 300 euro”. Il motivo è un banalissimo errore: “Nella copertina interna c’è la firma JA Rowling, invece che JK Rowling”. Questo, evidentemente, lo rende unico. “Nel libro, venduto al miglior offerente alla casa d’aste Hansons nello Staffordshire, viene anche utilizzato il nome completo dell’autrice ‘Joanne’”. Il venditore del volume è un 52enne londinese che si è trasferito a Bologna. L’ha comprato nel 1997 per 40 pence e l’ ha tenuto con sé per quasi vent’anni senza dargli importanza. “Una notte stavo navigando in Rete e ho letto questa storia dei libri rari di Harry Potter venduti a prezzi incredibili, così ho deciso di contattare Jim Spencer per vedere se il mio poteva essere prezioso”. Decisamente sì.
Stati Uniti Una modella scopre che il cugino è abbonato ai suoi contenuti erotici su Only Fans: “Sono nauseata”
Dramma familiari su Only Fans: la modella scopre che tra gli abbonati ai suoi contenuti erotici c’è anche suo cugino. Una notizia che commuove e meraviglia. “La protagonista è Sharna Beckman, 27 anni, americana. È solita postare foto bollenti sulla piattaforma per adulti e recentemente ha scoperto che suo cugino è tra i suoi followers e clienti più fedeli”, spiega il sito di Radio 105. “I due sono molto legati fin da quando erano piccoli, ma Sharna non sapeva che lui la seguisse su Onlyfans”. Davvero legati. Ma invece di essere orgogliosa del sostegno del cugino alla sua attività, Sharna ha reagito con sprezzo: “Ero troppo nauseata per raccontarlo a qualcuno della mia famiglia. Non volevo causare alcun imbarazzo ai miei genitori o fratelli e per questo ho deciso di rimuovere l’account di mio cugino dai miei follower e l’ho anche bloccato ovunque”. Poiché ci teneva a tenere la famiglia all’oscuro dell’imbarazzante scoperta, la modella ha raccontato tutto questo in un’intervista al Daily Star. Una professionista di una sensibilità straordinaria.
due storie una d'antimafia
L’ITALIANITÀ, BELLA PAROLA. Il duce, nella prima fase del regime, la sostanziò con la grandezza militare e culturale romana risorta col fascismo, poi, più tardi, per accondiscendenza al nazismo, la trasformò in supremazia razziale. Era italiano chi somigliava a un italiano (ariano) e, intanto, spargeva gas sulle tribù del corno d'africa. Oggi, invece, che cosa c'è di così tanto veracemente italiano, se non un tale che ha capito che è il momento di darsi alla politica tipica della “politicanza” odierna sparando slogan al ventre molle dell'incultura e dell'ignoranza sociale? Una condizione nella quale siamo precipitati più che altro per la resa delle forze che, un tempo, erano il progresso: quello fatto non soltanto di parole e di rette circolari. L'italianità. quella vera delle delocalizzazioni, delle svendite totali ai fondi esteri e dei furbi al potere che si fanno le leggine in questa democrazia farlocca fotocopiata dai piani di Licio Gelli, è proprio una réclame, un abbraccio alla "grana" padana più che al noto formaggio.
GIANFRANCO PUGNI
TRA MENO DI 30 ANNI scompariranno 4 milioni di italiani e nuovi italiani prenderanno il loro posto. Italiani d'africa, italiani neri, italiani afgani, palestinesi, turchi, armeni. Con gli occhi dell'oriente oppure no. L'italianità, come l'abbiamo conosciuta, forse adorata, sicuramente vilipesa quando nella storia travagliata del Novecento si è trasformata nella tragica macchina da guerra durante gli anni del fascismo, è destinata a essere revisionata, come
succede alle parti dei motori che subiscono il peso degli anni. L'identità, la storia, la memoria, la lingua, la cultura sopravviveranno alle nostre fobie, ai processi mentali di chi teme la fantomatica sostituzione etnica, che è altro non è che la parola d'ordine, un messaggio in codice per provare a introdurre sistemi moderni di segnalazione razziale. Il clima (le ore di sole e quelle di pioggia), sta cambiando il mondo, e con il clima cambierà la natura, e la dimensione dei laghi, dei mari, delle foreste subiranno il peso del cambio. La demografia certificherà le altre dimensioni, quelle di coloro che abiteranno la Terra. È un processo da governare ma non da ostruire. Perciò tutti i richiami alla difesa dell’identità sono recessivi, anti-moderni, conservativi, destinati a soccombere di fronte alla realtà più forte di qualunque demagogia.
Titolo originale: The Biggest Prison on Earth. A History of the Occupied Territories Codice ISBN:9791259672483 Codice ISBN ePub:9791259673275 Data pubblicazione: 06-09-2022 |
I gemellini Wissam e Naeem Abu Anza, un bambino e una bambina, nati solo quattro mesi fa quando la guerra era già iniziata, sono morti la notte scorsa sotto le bombe vicino Rafah insieme a gran parte della loro famiglia.Lo riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat
Dossier - Sentieri di guerra
"Il mio cuore se n'è andato", ha pianto Rania Abu Anza la mamma dei piccoli che nel raid ha perso anche il marito. La donna, racconta l’agenzia Reuters, si era sottoposta per 10 anni a tre cicli di fecondazione in vitro per rimanere incinta. I piccoli erano nati una settimana dopo l'inizio della guerra a Gaza. "Non abbiamo diritti", ha detto Rania. "Ho perso tutte le persone che mi erano più care. Non voglio vivere qui. Voglio andarmene da questo Paese. Sono stanca di questa guerra".
Un attacco israeliano ha colpito sabato la casa della sua famiglia allargata nella città di Rafah, uccidendo i suoi figli, suo marito e altri 11 parenti e lasciandone altri nove dispersi sotto le macerie, secondo i sopravvissuti e i funzionari sanitari locali. Si era svegliata intorno alle 22.00 per allattare Naeim, il bambino, ed è tornata a dormire con lui in un braccio e Wissam, la bambina, nell'altro. Il marito dormiva accanto a loro. L'esplosione è avvenuta un'ora e mezza dopo. La casa è crollata.
"Ho urlato per i miei figli e per mio marito", ha detto Abu Anza, mentre singhiozzava e cullava al petto la coperta di un bambino. "Erano tutti morti. Il padre li ha portati via e mi ha lasciata indietro". Delle 14 persone uccise nella casa di Abu Anza, sei erano bambini e quattro donne, secondo il dottor Marwan al-Hams, direttore dell'ospedale dove sono stati portati i corpi.
Oltre al marito e ai figli, Rania ha perso anche una sorella, un nipote, una cugina incinta e altri parenti. Farouq Abu Anza, un parente, ha detto che nella casa alloggiavano circa 35 persone, alcune delle quali sfollate da altre zone. Ha detto che erano tutti civili, per lo più bambini, e che non c'erano militanti tra loro. Rania e suo marito Wissam, entrambi di 29 anni, hanno passato un decennio a cercare di rimanere incinta. Tre cicli di fecondazione in vitro erano falliti, ma dopo un terzo ciclo ha saputo di essere incinta all'inizio dell'anno scorso. I gemelli sono nati il 13 ottobre
Per essere incisiva e non una semplice legge fattta solo per fare o di manzoniana memoria serve aggiungere alla sanzione economica anche l'obbligo con raddopiamento pecunario se non lo si frequenta un corso obbligatorio educazione alla legalità e alle diversità , da parte dei genitori
Tutti ci ricordiamo i numerosi episodi di aggressioni – più o meno violente – di qualche studente contro il professore di turno. Uno dei casi più recenti è il caso dello studente di 17 anni che ha accoltellato alla spalle la sua professoressa prima di entrare in classe. all’istituto professionale Enaip di Varese. E ancora la professoressa derisa da alcuni studenti in classe e colpita alla testa e ad un occhio a pallini di gomma sparati da una pistola ad aria compressa.
Gli studenti che aggrediscono un professore, un dirigente scolastico o un membro del personale amministrativo della scuola rischiano una multa che può andare dai 500 ai 10mila euro. Lo prevede un emendamento depositato dal governo al Senato, in commissione Cultura, al ddl sulla valutazione del comportamento degli studenti. Il testo prevede che in caso di condanna per reati contro il personale scolastico nell’ambito o causa delle loro funzioni “è sempre ordinato” oltre al pagamento dei danni quello “di una somma da euro 500 a euro 10mila”, appunto, come “riparazione pecuniaria” per “l’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”.
L’emendamento è relativo a “chiunque aggredisca un professore o un dirigente nelle sue funzioni o a causa di esse” e condanna “i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni”.
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Titolo di riparazione pecuniaria “La sospensione condizionale della pena – si specifica – è comunque subordinata al pagamento della somma determinata a titolo di riparazione pecuniaria, fermo restando il diritto della persona offesa all’eventuale risarcimento del danno”. Il termine per la presentazione dei sub-emendamenti alla proposta di modifica in commissione è stato fissato a martedì.
questo post di Aranzulla conferma il consiglio che davo in un post ( cercatevelo nell'archiviuo dell'ann...