24.7.18

CASTELBELFORTE Il paese adotta il senegalese: tante firme per farlo restare Un giovane africano deve andarsene perché non ha il permesso di soggiorno. La comunità gli dedica una festa. Con lui anche il sindaco leghista Gazzani




  di Giancarlo Oliani

CASTELBELFORTE. Fassar Marcel Ndiaye, cittadino senegalese destinato al rimpatrio volontario in Africa per la mancanza del permesso di soggiorno, è il protagonista di una petizione firmata da numerosissimi cittadini di Castelbelforte che vorrebbero trattenerlo nella comunità perché parte della loro grande famiglia. Quasi una sorta di adozione cittadina per l’uomo che da tanti anni lavora e fa volontariato nel paese del Mantovano.


Fassar Marcel Ndiaye stringe la mano al sindaco Massimiliano Gazzani



Ndiaye è divenuto in breve tempo un personaggio importante, anzi fondamentale, all’interno della comunità.
Infatti, grazie alle sue innumerevoli competenze lavorative ed alla bontà d’animo che lo contraddistingue, la popolazione lo ha accolto e coinvolto in numerose attività. Dal paese è considerato un uomo affidabile, serio e gentile, sempre disponibile ad aiutare gli altri e particolarmente dedito al volontariato. Ndiaye ricopre altresì un ruolo fondamentale all’interno della parrocchia, dove collabora quotidianamente con il parroco e nel servizio di volontariato con la Caritas, con l’Anspi, con i tanti servizi richiesti dalle famiglie di pensionati e anziani del paese. Canta anche nel coro parrocchiale.
Purtroppo Fassar Marcel Ndiaye non ha il permesso di soggiorno ed allora, assecondando l’invito della polizia, al fine di non violare le disposizioni di legge, si è reso disponibile alla procedura di rimpatrio volontario in Senegal, nonostante le sue reali volontà sarebbero quelle di continuare a vivere a Castelbelforte, unitamente a tutta la grande famiglia che lo ha accolto e gli vuole bene.
L’uomo il prossimo 31 luglio 2018 dovrebbe lasciare Castelbelforte per ritornare in Senegal dove, al contrario dell’attuale situazione, non avrà alcun lavoro né una casa. È davvero incredibile la solidarietà che quest’uomo è riuscito ad accentrare su di sé. Molti cittadini di Castelbelforte hanno infatti dato la loro disponibilità ad assumerlo. E anche il sindaco leghistaMassimiliano Gazzani è dalla sua parte.
Per questi motivi per domenica 29 luglio i cittadini di Castelbelforte hanno organizzato in onore di Ndiaye una grande festa per chiedere a gran voce che gli venga concesso il permesso di soggiorno. E lanciano un appello affinché il prefetto di Mantova, Sandro Lombardi, possa prendere in considerazione il caso. L’avvocato Zeida Vitali del foro di Mantova, sta lavorando assiduamente per consentire al giovane senegalese di ottenere quel permesso di soggiorno chiesto a gran voce da un’intera comunità. Nei quattro anni vissuti in paese è stato in grado di integrarsi al punto da diventare un vero punto di riferimento per le persone bisognose.

23.7.18

chi lo ha detto che per essere beata o santa debba essere un uomo \ donna di chiesa . il caso di chiara corbella petrillo.





Qualche giorno fa ho sulla pagina facewbook la cronaca italiana pagina  che  fa   riferimento  al gruppo geolocal ho letto dell'avvio del processo di Beatificazione di Chiara Corbella ed in curiosito sono andato a cercarmi la storia ( vedere url sopra ed  i collegamenti  all'interno del post  ) 
  estrappolato  dal video  del   1  url sopracitato    che  riporta
un video  del canale  youtube ufficiale 

 © chiaracorbellapetrillo.it)
 Tale storia a prima vista potrebbe sembrare una storia di fondamentalistici pro life , ma poi continuando nella lettura dei vari siti internet ( fra cui quello della famiglia di parte  forse  , ma  

l'aver scritto : << Nessuna foto, immagine o pensiero di Chiara utilizzati per raccogliere fondi o fare 
LE IMMAGINI SONO VINCOLATE DA COPYRIGHT ed è severamente vietata la riproduzione sia a mezzo cartaceo che web, tutti i diritti sono riservati a norma di legge >>  è segno di Garanzia   ) in particolare quest'articolo di repubblica  tratto dalla pagina fb la  cronaca italiana 

propaganda politica di alcun genere sono stati autorizzati dalla famiglia.
da https://it.aleteia.org/
M'accorgo   che  non  lo  è .  Essa   è una storia  che dimostra un fortssimo senso  di  vita  , e   di  come  dala morte  possa  nascere  la  vità stessa  .. La sua vicenda ha commosso e affascinato il mondo , me  compreso  , e molti la pregano già come santa. Ora, a sei anni dalla morte della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, la diocesi di Roma ha fatto il primo passo verso la sua beatificazione, pubblicando l’editto che avvia, di fatto, il processo.  Da  laico  credente  \ cattolico  critico affermo   che la beatificazione   è  più che  meritata  . Infatti   «la sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte». si legge nell’Editto che sarà affisso in Vicariato.  Anch'io come il  marito , leggendo  i suoi scritti  e la sua  storia    ho intuito che forse c’era molto di più rispetto ad una guarigione fisica . Chiara era affetta da un tumore, ma la notizia che avrebbe potuto partorire un bambino sano era troppo per ignorarla. Così ha rifiutato tutte le cure. Per mesi, ha permesso al suo tumore e al bambino di crescere. Entrambi si evolvevano nel corpo di lei, insieme, la vita e la morte. E vita e morte è stata. Francesco è nato in salute, perfetto. Ma il tumore si è portato via Chiara. Il percorso verso la beatificazione è stato avviato, e se davvero esiste un altro luogo, Chiara probabilmente guarda suo figlio crescere, e sorride. da  questo  articolo di  https://internapoli.it/
Infatti per me  è già santa  di per  se   senza   alcun bisogno  d'istituire  alcun processo  \  iter  . Così come  quelle persone   che  danno la propria  vita  o rinunciano  ad  adessa  per  gli altri  e  con la loro soferenza e  sacrifcio  creano ulteriore vita  c ioè permettono che la  vita continui  e non s'interrompe . Alcuni , leggendo  di  simili cosie od  il suo sioto    potrebbero dire  :   poteva  curarsi , abortire  o farlo crescere malato  tanto  ne  ha  cresciuto  due   ama  molto  la  vita l'accetta  cosi  come viene  . Ma  evidentemente   ignorano la  sofferenza   che una  donna  ha  nel mettere  al mondo  un figlio\a  con tali problemi e  soprattutto  dopo die  tentativi  ne  vorrebbe  uno sano . Ma  soprattutto s'ignora  la difficile (  per esperienza   diretta  una  zia  morta  di tumore )  guarigione   se non impossibile   e   l'incognità  di  un 'altra  possibilità  di poterci riprovare   di nuovo .

19.7.18

Testamento biologico, in vigore da sei mesi ma al Comune di Roma nessuno sa nulla figuriamoci negli altri comuni italiani

  da  repubblica  19\7\2018


Viaggio con la telecamera nascosta negli uffici dell'Anagrafe di via Petroselli per depositare il documento con le proprie ultime volontà. Impiegati che cadono dalle nuvole, risposte tra l'imbarazzato e il laconico, rimpalli tra uffici. Ecco la testimonianza dell'avvocato Filomena Gallo 

Testamento biologico, in vigore da sei mesi ma al Comune di Roma nessuno sa nulla

dell'associazione Luca Coscioni


Dall'Ufficio informazioni del Comune dicono di passare agli uffici del primo municipio, da lì dicono di recarsi dai vigili che smistano gli utenti dell'Anagrafe, negli uffici dicono che "su questa questione siamo ancora in alto mare". Anche se sul sito del Campidoglio risulta scritto che la procedura è semplice, che basta recarsi sul posto e scoprire, ancora una volta, che la questione non sta proprio così. Dopo aver vagato un'ora e mezzo tra gli sportelli di via Petroselli il risultato è che nel Comune di Roma, nonostante la legge sia stata approvato in via definitiva nel dicembre 2017, ed è dunque una legge di Stato, depositare il proprio testamento biologico a Roma è ancora praticamente impossibile.

L'avvocata Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, ci aveva già provato un mese e mezzo fa con lo stesso risultato fallimentare. Un paio di giorni fa ha fatto un nuovo tentativo e questo video girato con la telecamera nascosta testimonia il secondo nulla di fatto. Dipendenti pubblici poco informati che rimbalzano l'utente con informazioni vaghe e contraddittorie, imbarazzi, qualcuno gentile qualcun altro più sbrigativo, risposte laconiche. Anche il sito del Comune di Roma è contraddittorio e poco utile. L'avvocato Gallo è riuscita però ad ottenere un appuntamento per il prossimo 23 luglio e ha appreso che dovrà compilare un modulo per indicare il suo "fiduciario", ovvero la persona che farà da 'garante' delle sue volontà testamentarie e dovrà portarlo con sé al prossimo appuntamento. 
Il testamento biologico è stato approvato in via definitiva nel dicembre 2017 e prevede che ogni cittadino possa depositare in un ufficio pubblico le sue volontà sul fine vita. Milano ha aperto il suo sportello nel gennaio 2018, a Bologna ad aprile c'erano già 130 iscrizioni, persino a Ischia è arrivato a febbraio 2018.

 Ora  le  nostre uniche   armi  , per chi sceglie  di non emograre    o  acettare passivamente  cioè   rassegnarsi ed  ricorrere  alla  classica  raccomandazione   sono   
 I  ) studiuarsi a  menoria la legge (  codicilli  e  pargrafi  compresi  )     per la procedura  richiesta  che  ti serve   , porti eventualmente  il tresto ,  e   mettirli davanti  al  fatto compiuto   

II ) Usare come 


in Le 12 fatiche di Asterix (Les douze travaux d'Astérix) film d'animazione francese del 1976 le  loro stessi  armi  






17.7.18

TEULADA, PASTORE CERCA MOGLIE: «SARDA O TURISTA CON ME VIVRÀ UN SOGNO»



Franco Soro di Carbonia, pastore di 67 anni e vedovo, cerca moglie. L'annuncio in un cartello alle porte della spiaggia di Tuerredda per trovare una donna sarda o una turista pronta alla vita di campagna.

16.7.18

certe persone non capisco più la differenza tra politika ( quella dei politicanti e dei partiti politici ) e politica ( quella che si fa ogno giono prendendo posizione contro le cose che non ci piacciono ) ed altre riflessioni



A mente fredda , dopo avcer lasciato defluire le polemiche ( lascio a voi scoprire in cosa consistevano 😀😁 ) sulle magliette rosse , mi concentro come potete notare sia dal titolo sia dall'articolo lasciato qui sotto su una delle polemiche meno trattate che hanno a che fare con la libertà individuale e dimostrano l'assurdità di chi si definisce apolitico o vede ovunque propaganda politica e i condizionamenti ideologici .Ma  sopratutto la disinformazone    perchè   l'iniziativa poi  sfruttata  dai radical  chic  (  ma  questo  è un  altro discorso   )   organizzata   da  un esponente   della società  ( o peudo tale  )     società civile.  Hanno  tortrto marcio  ,   perchè  capisco     se   talio magliette  un simbolo ideologico  ma  non avevano nuilla  di  cio'


globalist 12 luglio 2018
Follia Lega contro gli insegnanti con le magliette rosse: vanno puniti
Prima le minacce ai giornalisti di RaiNews 24, ora l'attacco a un gruppo di docenti che si è presentato alla maturità con le magliette rosse. Addirittura un'interrogazione al ministero





I docenti con magliette rosse denunciati in un articolo de Il Giornale











Prima le minacce ai giornalisti di RaiNews 24, ora l'attacco agli insegnanti. Interrogazione della Lega al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti dopo che alcuni docenti si sono presentati agli esami di maturità con indosso magliette rosse, aderendo alla campagna di 'Libera', 'Fermiamo l'emorragia di umanita'", contro la linea della fermezza contro gli arrivi di migranti di Matteo Salvini. L'episodio era stato denunciato con grande enfasi da Il Giornale.
"Un'intera commissione d'esame di maturità che si presenta con la maglietta rossa non fa il proprio mestiere, ma propaganda politica", commentano i deputati della Lega Eugenio Zoffili e Daniele Belotti, capogruppo in Commissione Cultura di Montecitorio, firmatari in proposito dell'interrogazione. "Abbiamo chiesto al ministro dell'Istruzione di fare chiarezza su quanto avvenuto al liceo scientifico 'Santi Savarino' di Partinico in provincia di Palermo, se risultino episodi simili avvenuti in altre scuole del Paese e di assumere tutte le iniziative disciplinari e normative di competenza. La scuola dovrebbe astenersi dal fare politica militante, in quanto luogo istituzionale e quindi doverosamente neutrale".

Ma vergognatevi deputati leghisti Con i problemi che ha questo Paese il vostro unico interesse è tacitare chi non la pensa come voi?






ma cme dimostra questa duscussione , in cui condividevo tale articolo sulla mia bacheca


Romilda Marzari Mi sembra giusto niente politica a scuola
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Luca Peruzzi Solidarizzare con i bambini morti in mare sarebbe fare politica?
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Pina Sechi L' umanita' non è politica!!!
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Ralph Michael Russel Un bel salto in dietro di 90 anni....chi pensa diversamente sulla "politica" viene minacciato....poi magari bastonato......bella storia cosi😉
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Paolo Sanna Userei la stessa logica per tutti i leghisti che in occasioni come questa hanno sempre indossato una maglietta o una camicia verde. Contenti?
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Francesca Dettori Non è politica si chiama buon senso😊
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Lina Addis Non è politica ma senso civico
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Franca Carta Uno può vestirsi come gli pare...
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Infatti qualcunque cosa fai o dici o se ti schieri a favore o conro una detterminata coisa fa sempre politica cosa ben diversa da quella delle ideologiue e dei partiti che io chiamo politika cioè ( a volte generalizzando in quanto la differenza tra politici e politicanti è debole e labilissima ma non ci posso fare niente se la mia formazione politica avvenuta dopo la stagione 1989\1992 cioè con il crolo del sistema e delle ideologie che hano caraterizzato gli ultimi due secoli e mezzo 1789 -1989\1992 ) i cosidetti politicanti

 

 l'altra  riflessione

per evitare chiamate indesiderate o messaggi molesti su whatsapp usate due schede una pubblica ed una privata

  questo post     di  Aranzulla     conferma    il consiglio      che  davo    in un post   (  cercatevelo  nell'archiviuo  dell'ann...