non avendo poturo partecipare per motivi di salute alla manifestazione del 15 c.m , riporto qui questo Interessantissimo l'articolo Molto chiaro ed efficace
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Saccargia: Sardegna contro vento
L’assalto all’eolico in Sardegna promette grandi guadagni agli speculatori: non sarà neppure necessario mettere in funzione gli impianti, in quanto gli incentivi, statali ed europei, arrivano con la sola installazione. I progetti fin qui arrivati raggiungerebbero una somma di ben 58 GW di potenza. Tenuto conto che la Sardegna oggi ne produce già 13 e che consuma appena 8 GW, dove andrebbe tutto questo surplus energetico? C’è una palese sproporzione tra la produzione prevista per altre regioni italiane, ben più densamente popolate e dai consumi altamente energivori. Inoltre i progetti presentati (e in parte già approvati) prevedono installazioni di “parchi eolici” in zone di alto valore paesaggistico, archeologico e culturale, come nelle vicinanze del villaggio nuragico di Barumini, sul Monte Corrasi, perfino nella zona della basilica di Saccargia, presso la quale si è svolta la protesta di sabato. Come può accadere impunemente questo saccheggio? Molti interventi hanno posto questa domanda, mettendo in evidenza il malgoverno delle destre, ma anche l’inerzia e la sudditanza delle istituzioni regionali, i cui partiti oggi in Consiglio avevano basato la campagna elettorale proprio sull’opposizione all’assalto energetico selvaggio. L’alternativa alla speculazione ed allo scempio esiste. Occorre costruire dal basso, dove possibile con l’appoggio delle istituzioni locali, una transizione verso le fonti energetiche rinnovabili che coinvolga le comunità e che permetta un ciclo breve di produzione/consumo, con un minimo impatto ambientale e con il consenso dei territori.Il 15 giugno a Saccargia le sarde e i sardi l’hanno detto e cantato chiaro: resisteremo con tutti i mezzi a questo ignobile assalto alla nostra terra.
e per concludere quest altro articolo dal fatto quotidiano del 19\6\2024
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