Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
17.11.08
i politici e le gerarchie cattoliche non rispettano Eluana
inizio di canzone : << Non c'è più rispetto \ Neanche tra di noi \ Il silenzio è rotto >> ( Rispetto Zucchero ) sia questa frase : << Una delle ultime encicliche di Pio IX diceva che il primato della coscienza personale è dottrina certa nella nostra Chiesa. Perché questa violenza contro il padre di Eluana? Siamo molto vicini al fascismo >> tratta dall'intervista a Don Andrea Gallo sull'unita' ( Pag 6 ) di Oggi «
Riportavo sabato su questo blog il " adesso su Eluana per favore facciamo silenzio " della De gregorio in cui avevo salutato come un segnale di libertà la sentenza della Cassazione che stabilisce come «l’autodeterminazione terapeutica si debba estendere a tutte le fasi della vita». Si è liberi di stabilire come curarsi, se farlo e fino a quando. Liberi di disporre di sé. È un principio che – fino al limite del rispetto dell’altro, come accade nelle società democratiche – non credo possa essere materia di trattativa.
Ed in pieno accordo con quanto dice Lidia Ravera che mostrare le immagini di una giovane donna sorridente non aiuta a comprendere cosa ne sia di un corpo che giace esanime da 17 anni.Porta fuori strada, davvero.Infatti non metterò più foto nè di lei giovane e sorridente nè di lei ( se mai la famiglia autopizzerà , cosa che non mi sembra viste le fdichiarazioni del padre m Olivero Toscani a farne ) nè tanto meno ( dopo quesesto post ) del padre
.Sono pasati neanche unasettimana che Nessuno rispetta il silenzio Vescovi, politici, fiction tv: è un assalto contro la famiglia di Eluana Englaro . Ora mi chiedo ma la Chiesa ha dimenticato cosa sia il rispetto e il silenzio ?
Ho provato un griosso tromento \ indecisione come la De Gregorio nell'editoriale di Oggi : << (....) Abbiamo discusso a lungo,
ieri sera, se pubblicare in prima pagina lafoto di Giuseppe Englaro, il padre sotto assedio. Proprio perché avevamo chiesto silenzio: forse dobbiamo spegnere i riflettori noi per primi, ci siamo detti. Però poi ci è sembrato di dover dire che è un’indecenza accanirsi su una persona così addolorata, così tremendamente provata, così stanca e così sola.
Condurre una battaglia politica sulla pelle di un uomo e di sua figlia. «In nome del figlio», si intitola evangelicamente la fiction sui miracoli di RaiUno.
È dunque in nome del padre che vogliamo –per l’ultima volta - rispondere.Suo padre, un padre, nostro padre, padre nostro. >> . Adesso ritorno , spero di riuscirci al silenzio, chiudo il post d'oggi con il sottofondo la canzone Parole di Guggini qui il testo
P.s
poichè uso blogger da poco e non sono ancora causa forti problemi alla vista ad usarlo benen , trovate gli url sull'altro mio blog ( ce l'ho da 5 anni ) di splinder ne trovate l'url nel profilo o
Senza titolo 1041
PROIEZIONE DI ME
“Sai Maria, forse è proprio quello che ti sta accadendo. Il tuo è un percorso. Un percorso a ritroso. Il contrario dei soliti percorsi. Tutti cercano, piano piano e con sacrifici, di raggiungere la felicità mentre tu, invece, stai scivolando inesorabilmente nel buio, nella straziante agonia, tra le braccia infuocate del male eterno; ti senti così perché sei una peccatrice.”
“Paolo, così mi spaventi, aiutami ti prego, salvami dai miei pensieri.”
“sono qui per questo, o almeno spero.”
“Cosa vuoi dire?”
“Voglio dire che spero che sia io a poter aiutare te e non te a distruggere me!”
“Non riesco a seguire il tuo discorso..”
“Nulla. Capirai. Maria, tu in fondo stai vendendo il tuo corpo, manca poco per svenderti anche l’anima.”
“Veramente a me piace pensare che sto solo vendendo l’amore!”
“No! Tu non vendi l’amore. Tu vendi il sesso! Sei una puttana del sesso!”
Ancora gelo. Sgranai gli occhi cercando di capire il suo tono e il suo sguardo. Non lasciava trapelare nulla. Un filo di rabbia mi si impossessò improvvisamente e cominciai ad ansimare, quasi singhiozzando.
“Guarda se sei venuto fin qui per lanciare accuse sei capitato male!”
“Bene per oggi può bastare. Ci vediamo Lunedì prossimo alla solita ora.”
“Ma che fai te ne vai? Che razza di seduta è mai questa?”
“La seduta migliore che si possa fare con te!”
“Ma come ti permetti! Esci subito da questa casa!”
“Con molto piacere. Allora a Lunedì”
“Ma vaffanculo!”
La porta si chiuse, non riuscivo ancora a capacitarmi di cosa era accaduto, un uomo era riuscito a prendersi gioco di me, io, che con gli uomini usavo solo giocarci. Ero furiosa, non riuscivo a star ferma e piangevo di rabbia, cominciai a camminare su giù in quell’appartamento, la pancia comincio a bruciarmi così presi una bottiglia di amaro, un Montenegro, l’appoggiai sulle labbra e buttai giù una sorsata che dimezzò la bottiglia. Lo stomaco bruciò ancora di più, cominciai a dare testate al muro, non ero in me. Andai in bagno e guardai lo specchio: c’era una donna sui vent’anni, stanca, triste, che respirava a stento e aveva una piccola ferita sulla fronte; c’era una donna che non ero io, anche se, in quello specchio, io, non ci ero mai stata fondamentalmente.
Io, non avevo mai abitato quell’ appartamento. Io, per il mondo, quasi non esistevo. Io, non esistevo neanche per me stessa. Io, ero una proiezione di me in uno specchio che non mi rifletteva.
Luja
Il mio giaciglio
Il mio giaciglio
Sono lontani quei giorni di paura.
Nella mia mente ci sono ancora.
C' era la guerra!
Nascosta nella piccola casa di pietre
tra i rami di alberi antichi di castagno.
C'era la guerra!
L' odore di erbe selvatiche regnava intorno
il Rio Torbito nasceva scorreva canterino,
nel suo letto si faceva strada
scivolando tra le pietre basaltine.
Un giaciglio di foglie di pannocchie
adagiate su uno strato di canne verdi
questo era il mio giaciglio di bambina.
Ricordo l'odore di fieno.
Quel profumo di erbe che mi racchiudeva,
io sotto uno strato di foglie di pannocchie
nascondevo la mia paura.
Cercavo una tana...cercavo la mia stanza
cercavo il mio letto di ferro battuto
cercavo il profumo di casa.
Mi mancava tanto la mia bambola di pezza
cercavo il gatto sulla sedia
lo scoppiettio della legna nel camino
cercavo la voce di nonna Betta
che la sera al lume di candela
mi raccontava le favole
per farmi addormentare.
franca bassi
Cari amici questa immagine l'ho trovata in rete somiglia al mio bosco antico di castagni, nella valle del Rio Trorbido, sotto è il rio Torbido l'immagine è di mio nipote Sandro Bassi.
Erano giorni molli
passati come un budino
sulle strade di Pescara
nell'adolescente noia,
poggiata sui muri
della mensa ferroviaria.
E tutto appariva così strano,
quando del sesso non si parlava mai
e i tuoi compagni
appuntavano matite conservando i trucioli.
Il fumo denso
di una locomotiva,
gli occhi di una donna persa
al banco del mercato coperto
e manifesti a strati come cipolle
su muri con mattoni nudi
vicino al bar dei sette veli.
Un prete che recitava a memoria
cose che non capiva
e tu con i capelli spettinati
e una camicia fiori
innamorato di Nada
con gli occhi a pesce lesso.
Erano giorni molli
quando Pescara ti sputava
il ventre,
ma il sessantotto covava
sotto il pavimento gonfio,
come le radici degli alberi
accanto al parco Florida
Senza titolo 1039
Eri il mio sole
Eri il mio sole
volevo esserti fiore
ma nuvole ti nascondevano
ho provato ad essere sole
ma nuvole ti nascondevano
ancora
volevo guardarti
volevo che tu mi guardassi
radiosa
ma nuvole tra noi
sempre
e sarò nuvola allora
che tu sia fiore o sole
vedrai
laddove ha casa il mio cielo
ti sarò nell’anima
Pietro Atzeni
16.11.08
premio amicizia
Di seguito le regole del ricevimento e conferimento premio:
1. Indicare da chi si è ricevuto il conferimento al premio;
2. Dire il motivo per cui si è deciso di creare il proprio blog;
3. Dire qual'è la propria arte preferita;
4. Onorare altri tredici blog amici;
Indicare da chi si è ricevuto il conferimento al premio;
chiedo scusa se altre sono comprese nell'elenco generico a tutti gli utenti nelmio blog , ma purtroppo è impossibile premiasrvi tutto e lo spazio a disposizione e poco .
Il motivo perchè ho deciso di creare il blog
Essò è già espresso nele faq ) trovate gli url sul lato destro del template e nel manifesto del blog ovvero il primo ost lo trovate nell'archivio , ma qui voglio spiegarlo meglio .
Per confrontarmi , scambiare esperienze e pareri , non vivere solo come monumento , per evitare che i cervelli epnsanti non vadano dispersi dal conformismo acritico o vado all'ammasso mediatico e culturale
Dire qual'è la propria arte preferita
tutte , perchè oigni uno di noi è un artista
Onorare altri tredici blog amici
chiedo scusa se altre sono comprese nell'elenco generico a tutti gli utenti nelmio blog , ma purtroppo è impossibile premiasrvi tutto e lo spazio a disposizione e poco .
http://vistalaluce.splinder.com/ http://fronesis82.splinder.com/ e http://patmam.splinder.com/
lesploratore.splinder.com/
pssato , presente e futuro . la nostra menoria insomma
scuoladivita.splinder.com/
Chi sono: lo saprò quando avrò smesso di pensare... pensare... pensare..
http://diteloame.splinder.com/ , mariopischeddainmovement.blog.tiscali.it/ ,
quando la follia e la pazzia è arte due artisti poliedrici che mi danno lezioni di vita
dimelaltra.blogspot.com/
un anima profonda e combattiva
donielv16.multiply.com pietroatzeni.splinder.com
solo la poesia ispira la poesia Non avere paura di difendere le tue idee
a volte è meglio avere ragione da soli che torto in compagnia ( Pietro Atzeni )
mariodomina.wordpress.com/
come dovrebbe essere spiegata la filosofia nelle scuole
http://censurato.splinder.com
Notizie censurate, filmati, musica, spot, video musicali, canzoni, arte, foto, pubblicità e altro materiale censurato in Italia e all'estero.
nuvolecaffe.splinder.com/ Una che viaggia , come me , con la ment e senza mezi artificiali ( alcoll e droghe ) Alice dopo essere tornata dalla tana del coniglio..Cenere cenere e ancora cenere di me stessa
http://ceglieterrestre.splinder.com
http://faldoni.splinder.com/
questa frase che introduce il suo blog dice tutto
Chi siamo e da dove arriviamo ancora non lo sappiamo. Siamo certi che ivi idilliaco spazio è aperto a voi tutti, che v’entrerete con l'umiltà che vi s'addice. Liberate la mente da negativi pensieri, regalatevi emozioni pure e sincere, alla fine vi faranno piangere, ridere e soprattutto ritrovare l'io perduto nella non mente. (E.S.A. Lesath)
un esempio di democrazia , cervello pensante e non mandato all'ammasso
http://lisoladelpiratadellamor.splinder.com/
la mioa nave pirata per eccellenza
tisbe.splinder.com
mi aiuta a scoprire il "senso" della vita, al di là del bene e del male
Un saluto e un abbraccio speciale a tutti gli altri iscritti del mio blog e a tutti quelli che commentano . e a tutti gli altri cdv esterni \ non splinder . che m'aiutano ad andare avanti e a reggere i venti della vita per parafrasare una famosa canzone siamo barche in mezzo al mare
L'ultimo tabù
Questa lunga citazione non manca di sorprendere, data la sua completa consonanza col giudizio ben più grossolano, ma senzainfingimenti,dell'assessore Cadeo.
Anche Cristo era nudo; il Crocifisso di Santo Spirito, opera giovanile di Michelangelo, lo è poi totalmente. Privo persino di quel nubente e arioso panneggio che svela più di quanto vorrebbe celare e che si confonde con le tenere e lattee carni del Redentore. La casta virilità del Buonarroti non poteva accettare questi eufemismi pittorici: maschi o femmine, indistintamente, avevano per lui un'essenzialità spartana e sacrale. Via tutto, nel segno del definitivo incontro con Dio, di fronte al quale ognuno compare irrimediabilmente disadorno.
Non dubitiamo della forza degli scatti della Luttringer, ma crediamo che il dolore sia necessariamente spudorato, altrimenti diventa a sua volta menzogna e violenza.
15.11.08
Basta speculazioni su Eluana e no a leggi ad personam
Consolate la mia carne
Nella carne che sei
Nella carne che ritornerai
Solitudine della carne
Delle anime di ogni carne
Patimento della carne
Corpo sacro della carne
Compassione della carne
Fuoco fatuo della carne
Carne e carne
La morte della carne…
Pietà della carne
Lutto della carne
Il buio della carne
[....]
Lasciamola morire in pace , ma soprattutto finiamola di parlare pro e contro sui di Lei . Quindi condivido l'editoriale di Concitta De Gregorio sull'unità di oggi : << ( ...) SU ELUANA, proprio su di lei, vorrei non dire e che non si dicesse una parola di più. Parliamo ancora dei princìpi che regolano le nostre vite e delle norme che dovrebbero ordinarle, certo. Ma non più di questa ragazza, per favore. Adesso spegniamo i riflettori e i microfoni, lasciamo in pace lei e la sua famiglia. Adesso facciamo silenzio. >> qui il resto del testo
Quindi io , e vi chiedo ( non è censura ne tanto meno tabu sia ben chiaro ) di fare altrettanto , soprattutto ( cosa che farò anch'io ) non pubblichiamo più foto nè di lei in vita o morta nè del padre e della madre , per rispetto verso di Lei e i suoi familiari . Se ne riparlerà a morte avvenuta all'estero come credo visto che in Italia ( non tutti ovviamente come potete notasre dal video sotto riportato )
siamo imbelli per paura di andare contro il vaticano e le sue pressioni sullla classe politica .
quando l'ideologia fa prendere abbagli
Qualche giorno fa stavo cazzeggiando su youtube cercando ispirazione per quealche post e trovo un video ( non , SIc , quello qui sotto proposto , in quanto Incorporamento disattivato su richiesta , ma chi vuole lo trova qui ) della La Camisa Negra
è una canzone del chitarrista e cantautore colombiano Juanes, terzo singolo estratto dall'album Mi Sangre, uscito in America Latina nel 2005. In Europa la canzone è stata lanciata come primo singolo dell'album.La canzone, il cui titolo tradotto in italiano significa La Camicia Nera, ha suscitato varie controversie in Europa e specialmente in Italia, quando qualcuno ha associato il titolo alle Camicie Nere fasciste, ed in seguito a ciò l'esecuzione della canzone in alcune discoteche è stata accolta da alcuni avventori con il saluto a braccio teso ed inneggi al passato regime. In seguito a questi episodi il network Indymedia ha proposto il boicottaggio della canzone.In realtà, come ha spiegato lo stesso autore, la camicia nera cui fa riferimento è un simbolo di lutto. Infatti i primi versi della canzone sono: "Tengo la camisa negra / hoy mi amor está de luto...".A sgonfiare la polemica ha provveduto il buffissimo cantante e cabarettista Checco Zalone parodiando il brano durante la trasmissione televisiva Zelig, cambiandone il titolo in La fedina nera. Ma evidentemente la gente sia i fascisti sia la sinistra sia quella vecchia ( come mio padre ) sia quella nuova parlando senza conoscere il testo che trovate qui con una buona traduzione e come avrebbero dovuto capire già dai primi versi dela canzone che riporto sotto e che ringrazio www.ilvolodeigabbiani.it/ per avermi aiutato a conviocere mio padre che stava sbagliando
Tengo la camisa negra
hoy mi amor esta de luto
Hoy tengo en el alma una pena
y es por culpa de tu embrujo
Hoy sé que tú ya no me quieres
y eso es lo que más me hiere
que tengo la camisa negra
y una pena que me duele
Ho la camicia nera
oggi il mio amore è in lutto
Oggi ho nell'anima una pena
ed è per colpa del tuo tradimento.
Oggi so che tu non mi vuoi più
e questo è quello che più mi ferisce
che ho la camicia nera
ed una pena che mi fa male
Quella donna in croce figlia di uan banalità ( campagna contro le violenze contro le donne )
Infatti ( e e qui mi trova d'accorrdo ) << Quando , come dice sempre l'articolo di Epolis , << quando le cose partono così, quando si trasformano in uno scontro frontale tra i Massimi Sistemi, con le frecce acuminate delle ideologie sul punto di scoccare l’una contro l’altra, non si va da nessuna parte >> Qualcosa però si può dire su quella figura. Intanto, non pecca di originalità , un simbolo ormai banalizzato e scontato ormai logoro o Jurassico , una trasgressione che non trasgredisce più . Infatti La Croce è sempre stata un cavallo di battaglia della polemica dissacrante, un segno prediletto per anatemi e interdetti contro ipocrisie e perbenismi. A intervalli regolari è già apparsa, e più volte, a simboleggiare la condizione della donna deprivata dei suoi diritti e della sua libertà, la guerra che non risparmia nessuno, gli omosesuali discriminati, i poveri che muoiono della loro condizione.... Basterebbe ricordare certe copertine de L’espresso o di panorama ( quando allora era tale e non u a velina ) degli anni '60\70, certe performance dell’avanguardia e, sul piano della pura poesia e del sublime, la crocifissione del povero Stracci che muore dell’ossimoro di sé, soffocato dalla propria insaziabile fame, ne La ricotta di Pier Paolo Pasolini.. Ma erano altri tempi. E, poi, francamente, quest’imagine così bianca pulita e laccata, senza drammaticità alcuna, congelata nell’astrazione di una posizione, sembra uno degli ammiccamenti di certi calendari ( presenti da calzolai , camionisti , barbieri e ora rappresentati anche in parlamento ) . Ora per gridare contro una violenza intollerabile e che tutti ci riguarda, non c’è bisogno del luogo comune oramia banalizzato arte secondo alcuni pornografia di una donna in croce . Cosi come non c'è bisogno ne di scandalizzarsi ne tanto meno d censurare o vietare .
‘Eppure quando guardo il cielo’
"Eppure quando guardo il cielo"
sono la tua stella e mi sento vicino al tuo sogno.
Vorrei cantare e alzo le mie labbra
e sento
e ascolto
e copro col mio intelletto libero
musiche celesti
arrivano dal vento, cullate dalle nuvole.
Angeli che guardano il mio cuore
e lo illuminano d'amore.........
......ancora e sempre.
(Ugo Arioti Omaggio ad Anna Frank)
Parla vincenzo canterini comandante del VII reparto alla scuola diaz ( genova 2001 )
forse avrebbero risparmiato se invece avrebbero fatto a metà con gli altri e non facendo i generosi . La prossiam volta conti separati
pubblicità contro la violenza sulle donne
Ha scatenato il solito vespaio di polemiche e le soliite richieste di censura il manifesto proposto per ricordare la Giornata mondiale contro l'orribile piaga della violenza sulla donna.
Infatti era scontato e non era difficile ma prevvedibile e che che l’immagine di una donna ritratta nella postura sofferente della crocifissione non facesse discutere . Così sta andando. Come <
bianco, le braccia allargate e appoggiate su due cuscini bianchi, le gambe a sovrapposte, mani e piedi nella posizione che ricorda quelle inchiodate di chi subisce quel suppliziotremendo. Ora, è inutile girare attorno alle immagini, sappiamo tutti aatei e agnoistici , laici o credenti di cosa stiamo parlando: quella donna richiama il dramma fondante della Cristianità, sta al posto di Gesu . Ora La croce non c’è, ma la posizione a quella rinvia e subito qualcuno ( ovviamente i catolici eintransigenti io non ce la vedo ) ne ha tratto la conclusione di un’equivalenza blasfe-ma e inaccettabile per i credenti. soprattutto quelli più chiusi . Infatti ( e e qui mi trova d'accorrdo ) << Quando , come dice sempre l'articolo di Epolis , << quando le cose partono così, quando si trasformano in uno scontro frontale tra i Mas-si Sistemi, con le frecce acuminate delle ideologie sul pun-o di scoccare l’una contro l’altra, non si va da nessuna parte >> Qualcosa però si può dire su quella figura. Intanto, non pecca di originalità , un simbolo ormai banalizzato e scontato ormai logo o Jurassico . Infatti La Croce è sempre stata un cavallo di battaglia della polemica dissacra-rante, un segno prediletto per anatemi e interdetti contro ipocrisie e perbenismi. A intervalli regolari è già apparsa, e più volte, a simboleggiare la condizione della donna deprivata dei suoi diritti e della sua libertà, la guerra che non risparmia nessuno, gli omosesuali discriminati, i poveri che muoiono della loro condizione.... Basterebbe ricordare certe copertine de L’espresso o di panorama ( quando allora era tale ) degli anni '60\70, certe performance dell’avanguardia e, sul piano della pura poesia e del sublime, la crocifissione del povero Stracci che muore dell’ossimoro di sé, soffocato dalla propria insaziabile fame, ne La ricotta di Pier Paolo Pasolini.. Ma erano altri tempi. E, poi, francamente, quest’imagine così bianca pulita e laccata, senza drammaticità
alcuna, congelata nell’astrazione di una posizione, ricorda gli ammiccamenti di certi ca-lendari ( presenti da calzoai , camionisti , barbieri e ora rappresentati anche in parlamento ) . Ora per gridare con-ro una violenza intollerabile e che tutti ci riguarda, non c’è bisogno del luogo comune oramia banalizzato al limite fra erorismo e pornografica di una donna in croce . Cosi come non c'è bisogno ne di scabndalizzarsi ne tanto meno d censurare .
L'eterna immigrante
Ci sono piccoli spunti che scuotono la tua amima,la tua mente.Questa mattina,leggendo su un post di una mia amica, una bellissima poesia, mi è tornato in mente il film "La leggenda del pianista sull'oceano". Come mi sarebbe piaciuto trovarmi al posto di mio figlio Francesco operatore, trovarmi dietro la macchina da presa, questo avrei voluto fare nella mia vita.Ecco perchè mi sento un'eterna immigrante.
Eterna immigrante
Ho rivisto come in un film
arrampicata dietro un piccolo oblò
i tramonti del sole.
Ho dimenticato quante albe ho contato.
Ho sentito ancora il freddo pungente
l'odore della salsedine sul mio naso.
Ho seguito il volo dei gabbiani.
Amore mio nella mia mente
vedo un' immagine stampata seppiata
si è scolorito il tuo sorriso.
Nella mia triste vita di immigrante
ti ho accarezzato amore mio
mi hai fatto sempre compagnia.
Ho udito il canto delle onde del mare.
Ho ascoltato il silenzio della notte buia
che lontano dalla mia patria
lontano da te per sempre mi portava.
franca bassi
14.11.08
Lìscio de luna
Scuola Diaz G8 2001 pagano solo i pesci piccoli
dichiarazioni a caldo sula sentenza fattwe
da esponenti dela maggiornaza
"La sentenza conferma che le responsa bilità penali
sono individuali, non è stato ordito alcun complotto".
Così il sottosegretario all'Interno, Mantovano, commenta
la sentenza del tribunale di Genova sui fatti
alla scuola Diaz il 21 luglio del 2001 durante
il G8."Cade il teorema del complotto" ordito dai
vertici della Polizia, commenta il ministro della Difesa,
La Russa."Prendiamo atto che più della metà degli imputati
è stata assolta", ha detto il presidente dei
senatori PdL,Gasparri La sentenza, per Casini (Udc)
dimostra che ai vertici "della polizia di Stato
in Italia ci sono stati e ci sono servitori
delle istituzioni".
infatti ha ragione quanto dice la Degregorio nelì'e-
ditoriale d'oggi sul'unità : << È veramente triste che
gli stessi che invocano l'omicidio davanti alla
tragedia di una famiglia esultino per una vergognosa
dichiarazione diresa dello Stato davanti ad atti di
violenza compiuti in suo nome. Glistessi, sono proprio
gli stessi. Poveretti, viene da pensare in queste
ore di pena: davvero hanno smarrito la bussola, il senso
primitivo digiustizia sostanziale, l'umanità.>>
Il regalo per i 100 anni di nonna Lidia: la laurea mai ritirata. «Costava 30 mila lire, non potevo spenderle» ., Stuprata e ripresa da 16 persone, la sua famiglia: "Devi stare muta"., Quando la realtà supera i sogni: il miracolo dei ragazzi problematici e delle periferie che trovano tutti lavoro
«Una volta, durante un esame di Morale avevo l’impressione che il professore guardasse il pulviscolo atmosferico. Allora mi fermai e smisi ...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...
franca bassi