19.5.16

come trovare le porte della percezione senza droghe

il post  d'oggi  è la risposta  alle molte    email      sia  qui che  sui social  di genitori che mi chiedono   come   comportarsie  cosa  dire   dei figli che  usano  droghe  specie   quelle   leggere  ( anche  se  tanto leggere non sono in quantoi  rispetto al passato   grazie alla  coltura  ogm  hanno principio attivo   più altro  e quindi  più èpericolose  )  come   la  cannabis e  mariuana .
Premetto  non sono   un santo  perchè  le  mie  esperienze  le  ho fatte   anch'io e  poi dipende e poi ogni uno di noi ha  le sue   da  caso a caso . 

  . 

Infatti inizialmente  volevo    rispondere    alla  jack  folla 



 e  chiuderla   li   soprattutto perchè  c'è un gap  tra generazioni troppo  grandi  come ddimostra  anche ciò che ho citato prima    ,  ma soprattutto  non mi  va  di atteggiarmi   a maestro  .

Ma  poi  ....  ho  cambiato  idea  .
Visto che indubbiamente l'argomento è fin troppo complesso e merita una riflessione ben ponderata , l'unica   cosa   che mi sento di sugerire oltre  che  rimandare  ai miei  post  in cui tratto tali argomenti  è che   come ha detto qualche  tempo fa   questo\a  anonimimo\a   su   a questa  richiesta  d'aiuto http://yhoo.it/1TJvhQl

Perché cerchi lo sballo?
Voglio dire non sempre c'è bisogno dello sballo.
Pensa.
Pensa a cosa succede, pensa razionalmente a come si possa risolvere tutto questo casino, o meglio, pensa che si sbroglierà il problema.
Tanto, voglio dire, sei giovane, è inutile sballarsi, te lo dico perché è una cosa ovvia, sballarsi, stare sempre a mille è STUPIDO! 

quindi aggiungo  io Trovati degli hobby:scopri tanti artisti musicali nuovi,ascolta tanta musica,impara a suonare uno strumento musicale ,guardati dei film che ti piacciono,gioca ai videogiochi,esci con gli amici,ma non bere esageratamente o credendo di risolvere \ dimenticare  tali problkemi con l'alcoool Ci sono tantissimi altri metodi per stare bene!:)

Comunque per  le generazioni successive ala mia   che  hanno  appreso in maniera passiva ed  acritica  la cultura  dello sballo   ecco   come suggerisce 


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10 Modi per Sballarsi Senza Droghe

Sballarsi è una forma d'arte. Ecco qui alcuni modi per aumentare il proprio repertorio, senza ricorrere a sostanze stupefacenti.
Quando si tratta di sballarsi, in molti credono che l'unico modo per farlo sia ricorrere alle droghe. Ovviamente è una via possibile, ma non l'unica. Esistono molti altri modi per manipolare il corpo, scatenando lo sballo proprio dal suo interno. Naturalmente, sballarsi in questa maniera richiede un po' di pratica, e l'effetto potrà essere più o meno profondo di quello indotto da una droga, ma di sicuro essere in grado di farlo può essere un'idea eccitante per molte persone. Quindi, ecco qui dieci modi per ottenere questi risultati senza ricorrere alle droghe.

1. RESPIRAZIONE OLOTROPICA

Sviluppata dal ricercatore e psichiatra pioniere dell'LSD, Dr Stanislav Grof, la Respirazione Olotropica è una tecnica di respirazione in grado di indurre visioni e profondi stati meditativi. Secondo alcuni, questa tecnica permette di vivere un'esperienza di risveglio spirituale, accompagnata da visioni del proprio passato, in grado di far affrontare precedenti traumi, di far avvertire sensazioni fisiche e di accompagnare verso un risveglio della coscienza. Sebbene sia difficile credere che un esercizio di respirazione possa indurre effetti tanto profondi, il MAPS, organizzazione dedicata all'indagine delle terapie assistite con sostanze psichedeliche, ha concluso uno studio affermando che la Respirazione Olotropica potrebbe essere una valida alternativa a questo tipo di terapie.

2. BATTITI BINAURALI


I Battiti Binaurali sono generati da tracce audio emesse da un computer in grado di sincronizzare le nostre onde cerebrali e indurre in uno stato di alterazione mentale. Tramite l'emissione di tonalità differenti da ciascuna cuffia dei vostri auricolari, si suppone che queste tracce siano in grado di creare l'illusione di un singolo "battimento acustico", alterando la percezione. Vengono spesso annoverati fra le droghe digitali, ma è un'affermazione un po' azzardata. Il dibattito su come si sprigioni tutta questa potenza è particolarmente vasto. Sortiscono sicuramente qualche effetto e vengono sovente impiegati durante esperimenti clinici per lo studio dei cicli del sonno, ma sicuramente non sono potenti come le droghe. Tuttavia, se sono in grado di farvi andare fuori, facendovi sentire più rilassati o dandovi una certa carica energetica, allora è grandioso. Non esistono pericoli, sono totalmente legali e reperibili online, quindi non ci sono rischi a provarli. Quanto siano capaci di "sballarvi", però, dipende assolutamente da voi stessi.

3. VASCA DI DEPRIVAZIONE SENSORIALE


La vasca di deprivazione sensoriale è uno strumento sorprendente. Si tratta di una vasca isolata da luci e suoni esterni, riempita con acqua ad elevata concentrazione salina e riscaldata alla temperatura corporea. In questo modo lo sperimentatore si trova a galleggiare in un totale isolamento sensoriale, provando la sensazione di fluttuare nel nulla completo. Dopo un certo tempo, questo isolamento provoca una rottura dei confini della coscienza, sbloccando profondi pensieri introspettivi, creatività ed un profondo senso di rilassamento.

4. CORSA ED INTENSO ESERCIZIO FISICO


Se lo chiamano "lo sballo del corridore" ci sarà un motivo. Anche se cominciare un'attività fisica può essere molto faticoso, superata una certa soglia il corpo inizia a produrre una grande quantità di endocannabinoidi, che agiscono sugli stessi recettori attivati dai cannabinoidi della Cannabis. Fino a poco tempo fa, si pensava che le endorfine fossero le uniche responsabili della grandiosa sensazione avvertita durante l'esercizio fisico, ma ricerche più recenti hanno ipotizzato che la maggior parte di queste sensazioni siano provocate proprio dagli endocannabinoidi.

5. SESSO/TANTRA/L'AMORE COSCIENTE


Il sesso è grandioso. La corsa di neurotrasmettitori e ormoni ci fa sentire al settimo cielo, soprattutto all'apice del rapporto, quando la parte del cervello destinata al controllo del comportamento viene temporaneamente disattivata. Tuttavia, questo discorso può valere per tutte le volte che in qualche maniera ci sentiamo innalzati da qualche forma di amore cosciente. L'amore è davvero una droga e, quando si è coscientemente coinvolti nella propria vita sessuale, si può vivere un'esperienza pura e sfrenata con il proprio partner. È come se le menti fossero realmente in grado di interagire, piuttosto che le parti basse dei nostri corpi. E una volta che si è in grado di avvertire questo flusso e questa connessione scorrere, ci si muove con il ritmo del compagno e si riesce a provare piacere da ogni aspetto dell'esperienza in corso, andando ben oltre il semplice sesso. Si tratta di una forma d'arte perfezionata dagli Antichi Indiani, coloro che svilupparono le tecniche del sesso tantrico per prolungare l'esperienza e per raggiungere nuovi livelli di beatitudine.

6. LOGGE DEL SUDORE


Il ricorso ad una loggia del sudore è una pratica tradizionale particolarmente diffusa tra le tribù dei Nativi americani. Veniva usata come modo per purificare se stessi, durante una cerimonia, per contemplazione e, anche, per prendere parte a visioni. Seguendo le loro orme, è possibile immergersi in situazioni simili ed alterare il proprio stato mentale, raggiungendo livelli introspettivi mai visti prima. È importante sottolineare che esporre se stessi a lunghi periodi di sudorazione intensa può provocare una seria disidratazione ed essere pericoloso per chi soffre di problemi di salute latenti.

7. DIGIUNO


Può sembrare strano, ma il digiuno è un'antica tradizione usata da diverse culture e religioni come tecnica per aprire se stessi alle esperienze spirituali. Generalmente, se saltate un pasto, comincerete a sentirvi leggermente confusi, irritabili e abbacchiati. Tuttavia, esperimenti clinici hanno dimostrato che periodi prolungati senza mangiare possono riportare equilibrio, migliorare la lucidità mentale, aumentare il senso di benessere e, anche, provocare euforia. Naturalmente, non mangiare può essere pericoloso e il digiuno non va incoraggiato senza prima effettuare le dovute ricerche e senza essere assistiti in una struttura terapeutica, soprattutto se soffrite di problemi di salute latenti o di disturbi alimentari. Abbiamo citato questa pratica semplicemente per illustrarvi come anche le cose più inusuali e inaspettate possano aprire la mente a nuovi orizzonti.

8. DANZA ESTATICA


Siete mai stati ad un rave o a qualche festa dove qualcuno sembrava divertirsi fin troppo? Ovviamente una spiegazione potrebbe essere l'assunzione di droghe, ma ci sono anche altri modi per raggiungere lo stesso scopo. Muovere il proprio corpo seguendo movimenti yoga e lasciandosi trascinare dalla musica permette di avvertire sensazioni connettive tali da immergervi in una sorta di trance. E proprio come in trance, lo stato mentale può essere alterato, dando una normale scarica di adrenalina e facendovi sentire come se aveste un palloncino in testa. Queste sensazioni sono spiegabili quando la ghiandola pineale posta nel cervello sintetizza serotonina in DMT, ma ciò avviene solamente durante il sonno o quando si è in un profondo stato meditativo.

9. BIKRAM YOGA


Il Bikram Yoga, anche chiamato "Hot Yoga", è una pratica yoga basata sul tradizionale Hatha Yoga, eseguito in una stanza riscaldata fino a 40 gradi Celsius. Oltre ad essere particolarmente equilibrante e calmante, il Bikram Yoga determina l'attivazione del sistema nervoso simpatico, con il conseguente rilascio di grandi quantità di endorfine nel corpo. È probabile che, proprio come già citato in precedenza, ciò provochi un rilascio di endocannabinoidi, sebbene non vi siano prove scientifiche a sostegno di questa ipotesi. Il risultato è che questa pratica yoga lascia leggeri come aquiloni.

10. SOGNI LUCIDI


I sogni lucidi sono l'arte di alterare il proprio stato d'animo durante il sonno, in modo che si possano vivere i sogni in maniera "cosciente" o consapevole. Alla fine, con la pratica, il sognatore avrà il totale controllo sul proprio stato onirico, sarà in grado di sognare ciò che desidera, di cambiare qualcosa durante il sogno e di viverne attivamente alcune parti: alcuni sono in grado di vivere il sogno come un normale stato di veglia. Inoltre, l'esperienza onirica vissuta viene spesso ricordata al risveglio, aumentandone il divertimento e permettendo il sognatore di riprendere il sogno dove lo aveva lasciato l'ultima volta. Raggiungere lo stato di sogno lucido è piuttosto difficile, ma è possibile se ci si dedica accuratamente. Il sognatore avrà così un potere senza precedenti sul mondo dei propri sogni: il perfetto viaggio della propria immaginazione.

17.5.16

Storie Transessuali, Elena - di Saverio Tommasi

Saverio Tommasi intervista Elena Sofia Trimarchi, donna splendida con un passato reso difficile dalle carenze legislative e dall'ignoranza diffusa.Prima di giudicare le scelte altrui Bisogna conoscere le  loro storie  ! ed è quello  che  Saverio tommasi fa spesso  .Infatti : << Elena Sofia Trimarchi che conosco da molto tempo in fb Spiega la sua esperienza personale ! >>. concordo con lui  il suo intento che  poi  è anche  il miomvedi  i  tag  le storie  , ciclo dei  vinti ,bellezza   ai margini  , ecc 
 "ognuno ha delle priorità, a noi piacciono le persone, le storie.
dobbiamo sorpassare il tempo dell’accettazione, è arrivato il momento della condivisione delle storie, delle passioni, per costruire davvero, insieme, un mattone dopo l’altro, una storia accanto all’altra, un percorso che conduca fuori l’italia dalla melma della non accettazione e della negazione dei diritti."

saverio tommasi




occhi di © Daniela Tuscano


Il piccolo Giovanni da Modica che, prima di morire a sette anni, chiede ai genitori di lasciare i suoi risparmi all'ospedale, non è figura patetica. È seria, tremendamente seria. Dramma. Le manca l'elusività, la sovrastruttura.
 I bambini rifuggono dagli aggettivi. Sono nomi, franchezza allo stato puro. Giovannino, nelle poche immagini che restano di lui, va diritto al cuore e ci resta. È la sua stessa bontà a non lasciar scampo. Riconduce alla nudezza del primo uomo, frantumando ogni ipocrisia. Da quello sguardo verremo giudicati. Sguardo rigoroso, assoluto. Ma, ancor prossimo a Dio, anche misericordioso. Ci salverà per grazia, non per nostro merito. E solo allora, nell'attimo supremo del dolore e della contrizione, apriremo gli occhi. Solo allora capiremo il senso dell'esistere.

© Daniela Tuscano

15.5.16

Ha fatto tappa a ‪#‎Bari‬ la "Quarto Savona Quindici", l'auto di scorta di Giovanni Falcone sulla quale lavoravano gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, che persero la vita nella strage di Capaci 23.5.1992


"E la memoria ritorna alla stagione delle stragi, 23 maggio cinque lacrime rigano il mio volto...";
 Colpo su Colpo  - 400colpi


per  saperne di più


La carcassa accartocciata è all'interno di una teca. Di intatto è rimasta soltanto una ruota. Ha fatto tappa a Bari la 'Quarto Savona Quindici', l'auto di scorta di Giovanni Falcone *(sulla quale lavoravano gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, che persero la vita nella strage di Capaci. A inaugurare la giornata nell'oratorio del Redentore, al quartiere Libertà di Bari, è stato il sindaco Antonio Decaro.
Sono passati 24 anni da quell'attentato, quelli della mia generazione  sono cresciuti con le immagini viste  più o meno in diretta  (  come  nel mio caso   )  tv o  ai  telegiornali  nei giorni successivi   di quel cratere sull'asfalto e di quell'auto accartocciata.
E' passato tanto tempo, ma quello che è accaduto è ancora attualità - commenta il primo cittadino  di Bari , Antonio Decaro , a   la Repubblica - Bari     più precisamente   http://bit.ly/2501e2d - questo Paese e questa città non hanno bisogno di supereroi, ma di persone coraggiose che facciano ogni giorno il proprio dovere e loro l'hanno fatto. Credo che anche in questo quartiere ci persone come Montinaro, Di Cillo e Schifani".
 << L'iniziativa >>--- sempre  secondo  repubblica  ---  << con i ragazzi del Redentore rientra nell'ambito del progetto 'Sulla scorta degli uomini coraggiosi' promosso dalla sezione Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni e antimafia sociale della Regione Puglia in collaborazione con l'Associazione Nomeni per Antonio Montinaro  >>

* I resti dell'auto sono esposti a Roma, presso la scuola di formazione degli agenti di polizia penitenziaria 


14.5.16

la scuola non è un parchegggio no . a "Meno vacanze in estate": dall'Emilia una petizione per allungare l'anno scolastico

condivido in pieno   questo post  di  riposta     all'iniziativa   di questi  genitori




Le mamme in questione non si rendono conto che quando chiedono la "scuola aperta anche a luglio" non stanno parlando di scuola. Stanno parlando di un centro estivo o di un servizio di baby sitter che sia aperto anche nei mesi estivi. Il che è una richiesta sacrosanta e comprensibile. Ma non è scuola, e non è corretto pretendere che gli insegnanti siano costretti a fare gli animatori o i baby sitter, perché, nel caso non ve ne foste accorti, il nostro mestiere è un altro.

"I tempi sono cambiati, classi aperte fino al 30 giugno". Già tremila firme online




  ma lasciateli giocare in strada e nelle  piazze  come si faceva un tempoinvece  d parcheggiali o davanti alla  tv ed  al pc  ed ora    cosi   . se li crescete  solo  ed  esclusivamente   parcheggiandoli da qualche parte vuol dire che non siete capaci di fare i genitori ed  non sapete organizzarvi    e che  usate   gli altri\e  declinando    le  vostre  responsabilità   Cosi li fate crescerre frustati e mammoni o peggio bamboccioni impedendoli  di fartsi esperienze  proprie   e  dandoli  solo le vostre  come   questa  canzone   di  qualche tempo fa




oltre  alla  canzone  sopra  citata   consiglio  questa    di Gaber 



 lo so che    quei   miie 12\15  lettori    che mi leggono mi diranno che  sono  ovvioe  scontato oltre  che prevvedibile  ma   iomica  scrivo   o riporto  storie     per  loro  (    solo per  loro  ) e  per  chi sa  dove  vado a parare  .

Giochi di luci e ombre in una cappella del Duomo di Biella, nell'immagine di Carlos Gianesini

Giochi di luci e ombre in una cappella del Duomo di Biella, nell'immagine  di Carlos Gianesini - Fotografo



E se volete conoscere la storia di Carlos, e  di come  ha  <<  
·
trovato un grande aiuto nella fotografia. Facevo foto alle medie, ora sto studiando con un fotografo professionale da tre anni e ho fatto già due mostre personali. Con la fotografia posso esprimere le mie sensazioni, con le parole è difficile»: così Carlos Gianesini - Fotografo, protagonista della settimana di ‪#‎innamoratidelBiellese‬, racconta la sua passione per la fotografia.
E ammirare l'azzurro intenso del cielo con il bianco immacolato della neve catturati a Bielmonte, dopo una giornata di pioggia come questa, sono certamente una sensazione piacevole  >>  dal suo facebook    più precisamente  nel post   del  .
11 maggio alle ore 21:36



per chi fosse interessato alla  sua storia      di come lotta  e trasforma il suo autismo  in arte 
qui ve la racconta lui:

11.5.16

Sistema immunitario sociale di © Matteo Tassinati

in sottofondo   don Chisciotte  - Francesco Guccini



La generale idiozia dell'umanità è tale che si possono muovere
gli uomini a furia di parole

di Matteo Tassinari
Mi giustifico attraverso le metafore. È indubbio, ormai. Ho qualche problema con quello che mi piace chiamare "sistema immunitario sociale", ovvero, quella parte di me che si attiva nel momento in cui vivo. Semplicemente. Mi protegge come un antivirus, si aggiorna in continuazione. Ma c'è un bug. Io. Non riesco a starmi dietro, mi rincorro ma mi sono stancato ancora prima di cominciare, eppoi ho sempre freddo, vivendo dove tutto è gelato. Anche il rumore. Vorrei andare a sud, dove il freddo non si acquatta simile a un leopardo di neve in attesa di avventarsi su di noi. Ma oggi sto in una botte di freddo.
Internet può essere fonte di idiozia per chi crede di abitarne il centro.
In realtà la vera dimensione al centro, in realtà,
la vera dimensione della Rete è la periferia
 Parlate di me?


Cerco risposte, non partendo da domande. Di solito da convinzioni. Sono estremamente pieno di me proprio ora che le limitazioni aumentano come i girasoli a maggio, nel vano tentativo di non accorgermi che basta pochissimo a mandare in tilt il meccanismo. Funziona più o meno cosi. Esco di casa ed entro in scena. Come fossi un navigato drammaturgo, recito la parte, interprete di me stesso. Il teatro è tutto ciò che mi si presenta davanti ed ha la minima possibilità di interagire con il mio personaggio. Mi piacciono anche le similitudini, lo ammetto. Adoro paragonarmi alle cose inanimate. Sono come una mensola mal fissata al muro in una stanza disordinata. Voglio evitare chiunque sia un po' specialista perché, a rigor di termini, è un idiota. Del resto lo sappiamo che uno stupido è un idiota che non ha fatto carriera. Lo stesso Albert Einstein era incerto su un punto. Diceva: "Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima".
Un idiota è un idiota. Due idioti sono due idioti. Diecimila idioti sono un partito
       Mi masturberò   
   col mio ego
Checco Zalone
O come una noce sotto la gamba di una sedia in bilico tra la possibilità di rompersi e di scivolare. Cerco il dietro le quinte delle giornate. Ma non è così semplice come pensavo. C'è un sottilissimo corridoio tra ciò che va in scena e ciò che sta dietro. Talvolta l’autentico spettacolo non avviene sulle asse chiodate del teatro, ma dietro le quinte, dove ci sono le regole solo se le rispetti. E questo, ovviamente, sconvolge il sistema di cui sopra. Come mettere un gelato in forno. 
Come cenare in una lavatrice e farsi spingere da qualcuno Start. Recito anche quando sono da solo, (in)sicuro di potermi convincere che c'è un pubblico dietro la finestra. Dondolo sulla poltrona come il protagonista di un serial, sfrutto i tempi morti per creare suspence. Sono un rifiuto che si ridda su se stesso. Felicemente, mi masturbo del mio ego, in un perenne coito interrotto. Ho paura degli specchi, ma ne attratto. Sono un'icona. Una spilletta. Uno sticker che non si stacca più. Logorato ante tempum. Sono un marchio registrato per sbaglio. Qualcuno mi porti in tribunale. Per favore. O al manicomio va bene lo stesso...

dalla morte rinasce la vita Tertenia, l'ultimo dono di Isabella è per il parco giochi dei bambini




                                  Isabella Contu




Una donazione per il sociale, in memoria di Isabella Contu. Il marito dell'assistente sociale di Tertenia, Antonello Loi, ha versato 2.500 euro al Comune per completare la riqualificazione del parco giochi che la moglie aveva contribuito a far rivivere insieme a tante altre mamme del paese con l'attività del gruppo di azione sociale Tertenia in meglio.
All'indomani della scomparsa della donna, il 13 febbraio scorso, il gruppo è stato ribattezzato "Tertenia in meglio per Isa". Isabella Contu, che negli ultimi anni aveva guidato i Servizi sociali del Comune, era stata colpita l'8 febbraio scorso da aneurisma cerebrale poco prima che terminasse il servizio in Municipio. È morta sei giorni dopo all'ospedale di Nuoro. Aveva 40 anni.

di Roberto Secci

10.5.16

Manifesti elettorali, a Bologna candidato dela Lega nord mette il sedere di una modella sul volantino . "La foto è servita per attirare la tua attenzione altrimenti non l’avresti mai letto”

ecco cosa ha portato sia la cultura del riiflusso degli anni '80\90 e la gestione mediatica ( tv e giornali ) di tette e culi fatta da rai e mediaset prima e poi da raimediaset e a dirlo è un pornodipendente che si  ... con   tali immagini  

  Concordo con quanto dice   un   commento sulla mia   bacheca   <<  Se un candidato mette un culo per attirare l'attenzione, vuol dire che è alla frutta >>

da http://www.ilfattoquotidiano.it/                                                                                      del  10 maggio 2016 di Annalisa Dall'Oca | 

Manifesti elettorali, a Bologna candidato mette il sedere di una modella sul volantino La scelta è di Mario Turrini, in corsa con la lista civica Uniti si vince che sostiene Lucia Borgonzoni, concorrente alla poltrona di sindaco per la Lega Nord di Matteo Salvini: "La foto è servita per attirare la tua attenzione altrimenti non l’avresti mai letto”







In primo piano campeggia il lato b di una modella, e accanto il messaggio elettorale: “Elezioni amministrative del 5 giugno, scrivi Turrini”. Il manifesto, infatti, non è la pubblicità di una noto marchio di lingerie, ma la trovata di un candidato al Consiglio comunale di Bologna, Mario Turrini, in corsa con la lista civica Uniti si vince che sostiene Lucia Borgonzoni, concorrente alla poltrona di sindaco per la Lega Nord di Matteo Salvini. Una foto senza veli, il fondoschiena della modella non è coperto nemmeno dalla biancheria intima, che il giostraio originario di Cento, in provincia di Ferrara, classe 1971, ha pubblicato sul proprio profilo Facebook allo scopo, dice, di indurre i naviganti a soffermarsi sul messaggio. “La foto è servita per attirare la tua attenzione – scrive infatti Turrini, accanto all’immagine che ritrae la modella di spalle – altrimenti non l’avresti mai letto”.
Una trovata che da diversi utenti della rete è stata definita “sessista”, tanto che c’è chi chiede il ritiro dalla campagna elettorale di Turrini. “Dire vergogna è poca cosa – scrive Lilli Bard – perché non chiediamo a chi di competenza di obbligare il ritiro di un simile candidato?”. “Sono molto indecisa su chi votare – è il commento della scrittrice bolognese Francesca Sanzo – ma so certamente per chi non votare e mi auguro che questa persona, a fronte di questo cartello elettorale offensivo, anacronistico e contro all’etica che ha fatto propria anche il comune di Bologna, decida spontaneamente di ritirarsi”.
“Forse Turrini immagina che per farsi ascoltare le future consigliere dovranno mostrargli le tette? – attacca anche Barbara Spinelli, avvocato impegnato nell’assistenza alle donne vittime di violenza e candidata al Consiglio comunale di Bologna con la Coalizione Civica dell’aspirante sindaco Federico Martelloni – Turrini dovrebbe sapere che il Comune di Bologna ha firmato la Carta Europea per la parità fra donne e uomini nella vita locale. Il suo è un post sessista, che non offende solo le donne ma tutta la comunità che è chiamata al voto, e che stride con l’impegno istituzionale a farsi rappresentanti di tutti, e a non veicolare messaggi di odio verso i singoli gruppi sociali. A Turrini per certo mancano le tette e le altre curve che ha esposto per farsi ascoltare con piacere, ma forse un pò di sale in zucca gli sarebbe stato sufficiente a non farsi disprezzare per la sua manifesta misoginia”.
Ma, sempre su Facebook, c’è anche chi batte le mani al candidato, “solo per questo ha guadagnato un + 5%”, chi fa battute di spirito, “hai ragione, qualcuno ha letto”, e chi, in generale, ha apprezzato l’iniziativa. Tra i ‘mi piace’, infatti, spiccano quelli dei colleghi di lista di Turrini, il consigliere comunale ricandidato Michele Faccie Saverio Quadrelli. Tanto che Turrini poco più tardi, sempre sul suo profilo, rincara la dose: “Se vinco – scrive – faccio la foto girata”.

9.5.16

Integrazione e/o Convivenza ?

  in sottofondo Sud sound system Le radici ca tieni 

Il mio quesito vedere il titolo  nasce    dopo aver letto   sula bacheca  di una mia utente   questo post    preso  dal classico  sito  bufalista http://www.imolaoggi.it/  (  sito  noto per  i suoi  rigurgiti exenofobi e    identitari  chiusi  ) che  addirittura  sembra  stravolgere  (  vedere  l'articolo originale ) la  sua stessa  fonte 

Vescovo in moschea: la sala resta vuota, neanche l’imam si presenta


moschea-pordenone
                                 foto messaggero veneto

PORDENONE. Una sala vuota, con dentro solo le autorità e uno sparuto manipolo di invitati italiani e giornalisti. Interventi solitari dal palco, con gli ospiti d’onore lasciati tra un pubblico che non c’era. Lo scrive il messaggero veneto
E’ quanto accaduto ieri pomeriggio al centro islamico, in occasione del convegno “Fermiamo la violenza”, di particolare significato specie a qualche mese dall’omicidio di via San Vito, con moglie e figlioletta uccise da un musulmano.
Ma nonostante la storica presenza del vescovo Giuseppe Pellegrini, alla sua prima volta in moschea, i musulmani non hanno risposto all’appello. Assente anche l’imam. Il moderatore dell’incontro, Imrane Filali, ha dovuto ridurre la scaletta e accelerare i tempi, scusandosi con le autorità.


IL  quesito  che propongo  nel titolo  del post   è riferito agli immigrati  ,che  sono  presenti  e  vengono  nel nostro Paese,  di qualsiasi nazionalità (  europei  ed  extra  europei ) , e volendo lo si può allargare a tutti coloro che per una qualsiasi ragione giusta o sbagliata percepiamo a  volte  ipocritamente  come "diversi", diverso colore della pelle, diversa religione praticata, diverse abitudini nella sfera sessuale, diversa estrazione sociale , sessuale  etc etc.
Vorrei fare alcune brevi premesse e raccomandazioni, vista l'alta infiammabilità dell'argomento, rivolgo un'invito a chi vuol partecipare ad usare toni soft, cercando di evitare di andare sopra le righe, e pur nella polemica e nella dialettica che ha volte può essere "aspra" di non cercare lo scontro personale, ma di discutere e confrontarsi solo ed esclusivamente sul Tema proposto.
Altra raccomandazione è quella di non parlare di casi specifici (d'attualità in questi ultimi giorni) ma semmai di citarli solo ed esclusivamente come spunti, senza però poi "perdersi" nella disanima di questo o quell'altro fatto di cronaca, e di ritornare subito al Tema e al concetto generale.
Del resto anch'io ho preso spunto da questi fatti di cronaca, che hanno suscitato interesse e partecipazione da parte degli iscritti, per proporre questo thread.
Stavolta , non voglio fare un primo post chilometrico, in cui esternare i miei pensieri e le mie opinioni personali su questo argomento, preferisco partire da zero e discutere via via con chi è interessato a questo Tema, i vari aspetti che man mano verranno sottoposti all'attenzione e al dibattito pubblico, da chi vuol intervenire.


Raccomando la Tolleranza  (  non sopporto  la  parola   la  tolleranza in quanto come dici ilvideo sotto è nella maggior parte  dei casi  usata   in senso  passivo  \  acritico


  vedere  fra  1.30-1.45 )  

il rispetto  , ovviamente   quando esse  non sconfinano  nell''exenofobia  e   e nel  razzismo  ,  per tutte le opinioni, anche le più estreme, tutte le opinioni hanno diritto di essere espresse, e hanno diritto di cittadinanza, la cosa importante IMHO e che siano espresse senza prepotenza-arroganza e in termini educati e civili.

8.5.16

il sito lercio è un sito di satira oi d bufale ? la verità sta nel mezzo e nell'usare l'intelligenza per distinguere la satira dale bufale \ panzane

L'altro giorno avevo postato questo  


 
  ( qui  l'intero articolo  )  a mio avviso  divertentissimo   articolo satirico  contro cattolici   che  condanno  e fanno    dele crociate  contro la pornografia  e   poi  alcune loro tv   trasmettono film  o spettacoli simili  . Nei commenti (  che potete leggere ed  se  vi va   seguirne  gli aggiornamenti ed  aggiungervi  commenti  pro  o contro  qui http://bit.ly/1q6YXiu )  oltre  il  solito   "scambio  "  d'opinioni  tra  tei  e  credenti  e  che  lercio  avesse  offeso   , messo poi  a  tacere  dal bellissimo intervento di   

Cristina Ziccanu
Cristina Ziccanu Ragazzi, Lercio è un sito satirico....ogni tanto fatevela una risata e abbiate il coraggio di ridere in ciò che credete continuando a credere. Mai prendersi troppo sul serio, non è difficile. Giuseppe ha postato un link satirico, non c'è bisogno di stare lì con il ditino ammonitore alzato, e che cavolo!
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e   di

Antonio Mura Zedda
Antonio Mura Zedda Ho letto certe cose che voi umani...e cos'è, la santa inquisizione? Siamo nel 2016 ?

 

è avvenuta  un  altra    interessante   discussione ,  nonostante  i  pareri diversi e  rispettosi  ,  che stavolta mi vede protagonista


Claudio Arena
Claudio Arena Ma un sito più coglione di questo lercio esiste???
Spero che prima o poi lo denuncino
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Giuseppe Scano
Giuseppe Scano Perché coglione é semplice satira . a volte eccessiva da essere scambiata per reale . ma non ha mai insultato nessuno
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Claudio Arena
Claudio Arena Coglione x un motivo... sono bufale non satira.. sono due cose diverse. Questi diventano ricchi con false notizie. Incuriosiscono le persone che vanno a clikkare. E più clik fanno più li fai guadagnare.
Le.chiamiamo bufale... ma legalmente dare notizie false e divulgarle è anche un reato
Giuseppe Scano
Giuseppe Scano mah . caro Claudio Arena io in Lercio ed in Radio Limbara [ gli ho intervistati   tempo  fa per  il  nostro  blog    ndc   ]  solo per citare quelli che frequento di più io ci ho visto più satira che bufale . Soprattutto Lercio una satira benfatta tanto d'essere considerata bufala ed essere scambiata per notizie vere .. Infatti come dice l'ottimo  articolo di http://www.anarchia.com/ << occorre far distinzione tra siti satirici, che espressamente dichiarano in prima pagina d'inventare di sana pianta le notizie e i più pericolosi siti che creano false notizie facendole passare per vere. Grazie agli incassi pubblicitari che ricavano "veicolando" più utenti possibili sulle proprie pagine, questi falsi siti di notizie, sono aumentati e ogni giorno ci imbattiamo in "notizie clamorose" oppure "notizie che la censura cerca di impedire" o "cure miracolose che le società farmaceutiche non vogliono far sapere alla gente". >>
A   voi   la  scelta  .  Io posso solo  dire  come  faccio io  per evitare   ( ed il  90  %  mi  riesce  poi può capitarmi di sbagliare ( nessuno  è  perfetto ,   un minimo d'errore  c'è  sempre  ,  nessuno è infallibile  neppure  le  grandi testate  giornalistiche     che   molto spesso ci cascano pure loro  ci cascano  pure  loro  )  è  quello  di  

sempre  da  www.anarchia.com


mettendo a confronto  più fonti. dell stessa  notizia  e    mettendo  a confronto la  fonte  alternativa  o non ufficiali  da  cui prendo la news     con un altro sito  o addirittura    con  siti  ufficiali  .  Es   la boldrini  ha    proposto ......   conrollo sia  canali ufficiali ( pagsocila  della boldrini o  siti istituzionali )  poi   altri siti neutri o critici  senza  cadere  nela  faziosità estrema li metto  a  confronto  con  iil primo link    quello  bufalista     e poi   vedo se  crederci o meno   .  Tenedo conto   che  spesso è  anche  il potere  muove  i media    vedere  Martin Mystere  : 1) 322 Congiura nei cieli ., 2)   339 L'inventore dei Miti
Quindi usiamo un po'  di buon senso   i  cosidetto cum grano salis   dei nostri nonni e  bis  nonni  e  facciamoci due  risate  ogni tanto

6.5.16

Ciao, sono un autistico ad alto funzionamento. Faccio belle foto. E questa è la mia mente

carlos_in evidenza



Carlos ci ha scritto, giorni fa, che avrebbe voluto raccontarci la sua vita. Una vita “aspie”, perché Carlos è – e si definisce – “un autistico ad alto funzionamento. Ha 23 anni e abita in provincia di Biella. In poche righe di presentazione, ci ha fatto capire che valeva la pena dargli la parola.
La mia giornata è come un cielo azzurro che poi improvvisamente si riempie di nuvole scure. Mi viene l’ansia e tutto diventa difficile e mi agito. Mi preoccupo se cambiano orario del film che voglio registrare se non mi ascoltano fino in fondo se mi parlano velocemente se non mi lasciano scegliere da libero e da adulto.
E che fosse giusto, ma soprattutto interessante, esaudire il suo desiderio:
Voglio parlare della mia vita di ragazzo autistico ad alto funzionamento. Mi piacerebbe fare conoscere la mia esperienza per aiutare i ragazzi come me. La mia amica Nicole Orlando è andata in tanti programmi per parlare di lei anch’io voglio farmi conoscere sono preoccupato non riesco a farlo.
carlos fotografo
Carlos fotografo


Così lo abbiamo contattato, gli abbiamo promesso lo spazio che chiedeva per le sue parole e per le sue immagini. Immagini, sì, perché Carlos è un bravo fotografo.
Ho trovato un grande aiuto nella fotografia. Facevo foto alle medie ora sto studiando con un fotografo professionale da tre anni  ho fatto già due mostre personali. Con la fotografia posso esprimere le mie sensazioni con le parole è difficile.
E ora eccoci a mantenere la promessa. E’ un articolo lungo, ma quasi certamente arriverete fino in fondo e leggerete tutto d’un fiato questo racconto, che pubblichiamo così come lo abbiamo ricevuto, perché possa essere un’immersione tridimensionale nella mente “ad alto funzionamento” di Carlos e di quelli come lui.

carlos e mamma
Carlos con la mamma


Inizio a  raccontare  la mia storia  da quando mi ricordo. Quando andavo alla materna avevo già l’ insegnante di sostegno che mi insegnava a lavorare. C’era un giardino mi piaceva tanto giocare li’ con la bici ma non pedalavo. A casa avevo una jeep verdone a pedali ma usavo i piedi. Era difficile pedalare. Ho imparato a pedalare alle elementari.  Ho fatto 4 anni di materna. Il mio nonno mi portava a Lessona a fare logopedia. Quando c’è stata la prima visita dal dentista la mia logopedista ha usato una papera di peluches e abbiamo giocato al dentista così non ho avuto paura.

I miei piedi mi servono per conoscere luoghi lontani e per conoscere le persone per diventare adulto per superare le difficotà dell'autismo come parlare e gestire anzia
“I miei piedi mi servono per conoscere luoghi lontani e per conoscere le persone per diventare
adulto per superare le difficotà dell’autismo come parlare e gestire ansia”


Alle elementari  ho avute insegnati molto gentili e simpatiche. I miei compagni mi aiutavano soprattutto Martina che metteva tutte le mie cose nello zaino quando suonava il campanello. Io stavo li’ a guardare perché ci avrei messo troppo tempo. Non mi piace fare le cose di fretta. Durante l’estate andavo al centro estivo il mese di luglio. Facevo le gite ogni venerdì’ anche lontano come a Gardaland. Non mi piacevano i giochi da fare con gli altri. Preferivo stare tranquillo a guardare e ascoltare la musica. Chiedevo sempre musica da copiare agli educatori.
Alle medie ho avuto due insegnati di sostegno molto carine e brave. Mi aiutavano quando avevo difficoltà a stare con gli altri e quando facevo i dispetti. Potevo sentire la musica nell’intervallo e come premio quando finivo un compito e stavo attento. Qualche volta facevo il furbetto e non rispettavo le regole. Le insegnanti mi sequestravano il lettore cd. Io mi arrabbiavo e facevo dispetti anche gravi, come buttare tanti rotoli di carta igienica nel water e scrivere sui muri. C’erano le riunioni per parlare di questo e aiutarmi. Ho iniziato ad andare a cavallo.

non riesco a parlar ee socializzare facilmente
“Non riesco a parlare e socializzare facilmente”


Anche alle superiori facevo il furbetto e portavo cd di nascosto. Al primo anno ho avuto un’ insegnate di sostegno simpatica che mi faceva lavorare bene. Al secondo anno è arrivato un professore con la testa tra le nuvole che non mi faceva fare niente. Era sovente via e io stavo in classe con grande difficoltà. A volte la mamma preferiva che uscissi prima cosi’ poi ero piu’ tranquillo. La mamma si è arrabbiata tantissimo ha litigato con il Preside e cosi’ il professore alla fine non è piu’ venuto. Io non volevo piu’ andare a scuola ero sempre ansioso. Mi spiegava le cose in modo difficile a casa la mamma me le spiegava facili. Una volta non sono sceso alla fermata giusta perché il professore si è dimenticato di avvisare l’autista nuovo. La mamma si è preoccupata molto. Io sono  sceso alla fermata dopo le ho mandato un messaggio e cosi’ mi è venuta a prendere. La mamma si è arrabbiata molto con il preside.
Al terzo anno ho avuto una insegnate molto brava che mi spiegava le cose in modo semplice. Abbiamo studiato tanti argomenti interessanti. Al quarto e quinto anno ho avuto lo stesso insegnate molto simpatico e bravissimo. Con lui ho imparato tante cose. Facevano anche laboratorio e educazione fisica. Per Natale per il compleanno e per la fine della scuola andavamo a comprare il mio regalo. Mi aiutava a organizzare la festa di compleanno in classe.
Nelle superiori la mamma e tutte le figure che mi seguivano hanno sempre parlato con me per decidere le materie da studiare  quelle che mi piacevano e che mi erano utili : geografia, storia, arte, italiano, inglese, matematica per sapere comprare nei negozi e scienze. Dal terzo anno la mamma è riuscita a farmi avere un’educatrice tutta per me. Con lei ho fatto fotografia, nuoto,autonomia personale. Ho imparato a fare la spesa in modo autonomo. Andavamo in biblioteca. Mi veniva a prendere a casa. Stavamo tanto fuori e poco in classe. Parlavamo tantissimo. Era dolce e tanto bella. Ogni tanto veniva a cena da noi con l’insegnante del terzo anno.
C’era anche l’educatrice di territorio che mi ha insegnato a prendere il pulman al ritorno da scuola e a fare la spesa nei supermercati a cucinare. Al pomeriggio c’era a casa la mamma. Mi portava a autonomia dove trovavo i mie amici. Andavamo in maneggio, a nuoto, in giro insieme a fare tante cose interessanti e a parlare.
Nel 2010 ho iniziato un percorso sulla sessualità con una sessuologa molto brava e gentile. Con lei parlavo di alcune cose segrete e facevamo il quaderno con immagini. Sono andato da lei per 3 anni.
A ottobre 2012 la mamma mi ha iscritto ad un percorso alla Casa Autismo che faccio ancora adesso. Qui ho trovato amici con cui sono andato in giro. Da due anni faccio un percorso da solo con una educatrice psicologa della Casa Autismo. Mi aiuta a gestire l’ansia e a socializzare. La mamma  lavora solo al mattino cosi’ abbiamo tanto tempo per stare insieme e parlare. Al giovedi’ lei è a casa e studiamo come a scuola le materie che mi piacciono.

                              La mia settimana

Al lunedi’ tolgo la polvere nella mia camera. Al martedi’ in salotto e nelle camere. Alcune volta vado nei negozi a comprare oppure in Comune. Mi manda la mamma perché impari a comprare e a parlare. Al pomeriggio vado dal mio fotografo. Mercoledì prendo il pulman e vado a Biella. Mi aspetta la mia istruttrice di nuoto e equitazione. Andiamo in piscina poi a pranzo a casa sua e poi in maneggio. Qui monto e poi aiuto con gli altri ragazzi che hanno difficoltà.Faccio equitazione tanto anche in un maneggio a Varese. Al giovedi’ sono con la mamma e facciamo tante cose. Al venerdi’ vado a Casa autismo e poi sto con il mio fotografo.  Al pomeriggio vado anche a trovare la mia nonnina. Lei e il nonno sono state figure importanti perché stavano con me tanto e mi coccolavano tantissimo. Al venerdi’ vado dal papy e torno sabato alle 18. Ogni tanto con lui mi annoio perché non facciamo niente e rimaniamo a casa cosi’ io ascolto sempre musica.
Dopo torno a casa ansioso e certe volte allora ho dei gesti di violenza con la mamma. Le do’ i pizzicotti o la spingo. Dopo bisogna parlare di questo e trovare una soluzione alla mia ansia. Il cuoco e la mamma mi parlano.

                                   La mia famiglia

Io, il cuoco Giancarlo (lavora in banca), la mamma Alexandra, i mie gattini Chia (10 anni)ly e Oscar (1 anno) chiamato scavatore curiosone. Facciamo cene e aperitivi con i nostri amici che mi coccolano e scherzano tanto con me. Con il cuoco vado in bici e a correre per diventare magro. 
Le cose che chiedo sempre in giro: musica e le foto con le ragazze.
L
a mia famiglia mi spiega che le foto sono cose personali  non si possono chiedere a chiunque. Bisogna conoscere un po’la persona. Quando vado in vacanza aspetto qualche giorno per chiedere le foto. La mamma dice sempre che ho il diritto di chiedere ma gli altri hanno il diritto di dire di no, aspetta, non adesso ecc.
Le cose che mi piacciono: viaggiare, fotografare, equitazione, ascoltare la musica, masterizzare film e mangiare cibi particolari. Con la mia mamma e poi anche con il cuoco ho fatto tantissimi viaggi bellissimi. Quando parto per un viaggio mi sento tranquillo e felice.

Le cose che mi danno ansia

Il telegiornale, gli incidenti, la violenza,  quando non posso chiedere  la musica,  quando non posso fare le foto, quando non posso registrare il film, quando mi mettono fretta, quando non mi lasciano decidere da adulto, quando urlano forte, quando c’è tanto rumore, certi gesti,  quando mi danno le multe, le regole, quando mi trattano da bambino, la tv cubica, certi oggetti nei locali o nelle case delle persone. Quando vado a mangiare da qualcuno alcune volte devo trovarmi uno spazio dove mangiare da solo. Quando siamo in giro per il mondo questo non mi succede. Non ho mai paura nei locali. La confusione mi da’ meno fastidio.

 

 





                                    L’omino senza sedia

C’e’ quando mi viene l’ansia. Nella mia testolina arrivano tante idee e preoccupazioni. Per me e’ difficile gestirle.  C’è quell’omino senza sedia che non sa dove sedersi e quindi rimane agitato. Quando penso a questo mi sembra piu’ facile gestire la mia ansia perche’ mi fa ridere l’omino. L’ho trovato con la mamma.
Quando sono agitato chiedo tante cose tutte insieme. Non riesco  aspettare la risposta  chiedo subito altre cose. Con la mamma abbiamo inventato la frase: un cassetto per volta, cosi’ so che devo aspettare. Queste frasi buffe mi aiutano.
Sono molto allegro e mi piace scherzare. Quando sono tanto felice dico sono contentA, quando invece devo accettare le cose dico sono contentO.
Nel 2013 ho provato a fare un lavoro con il corso di autonomia era difficile e c’era troppa gente. Dovevo costruire degli oggetti. Mi sentivo nervoso e cosi’ facevo i dispetti. La mamma e ‘ l’ educatrice hanno detto che era troppo presto per me.
Mi piacerebbe fare il fotografo come lavoro perché è un lavoro calmo posso pensare con tranquillità senza fretta. Mi piacerebbe un giorno incontrare un altro fotografo famoso che mi insegna. Mi piacerebbe studiare fotografia all’estero. Mi piacerebbe vivere all’estero perché si conoscono tante persone.
Avrei bisogno di conoscere altri ragazzi della mia eta’ con i miei interessi che sanno parlare piu’ di me cosi’ mi aiuterebbero a socializzare per fare vacanze insieme e mi piacerebbe che ci fossero anche delle ragazze. Nel mio gruppo i ragazzi non hanno i miei interessi parlano poco e ci sono poche ragazze. Sono contento si essere su Facebook cosi’ mi possono conoscere tante persone e vedere le mie foto. Mi piacerebbe diventare famoso andare in televisione per parlare delle cose che so fare e spiegare come si sentono le persone autistiche
Il mio comune Valdengo è speciale.  Ha fatto tanto per me. Ha ospitato le due mostre e ha fatto il calendario da dare a tutte le famiglie con le mie fotografie. Il sindaco Pella mi ha premiato per le medaglie che ho vinto per nuoto per equitazione e per le foto. Quando vado in giro per il mio comune mi sento tranquillo e protetto. Questo è bello e voglio dirlo in televisione, le persone devono saperlo. Per i ragazzi come me è importante uscire e essere sicuri.

                     Anch’io ho i miei sogni

il treeno attraversa un fiume di fiorio 

 Ho fatto un bellissimo dvd per la mia seconda mostra dove spiego cos’è l’autismo. Ho usato parole semplici e bella musica. Ho già messo un video su Facebook,  me lo hanno tolto perché c’era la musica e  mi sono arrabbiato tanto. Su youtube ci sono tanti video con musica. Vorrei mettere anche il mio.
Carlos ci ha dato il permesso di pubblicare le sue fotografie e lo facciamo volentieri: ne abbiamo scelte alcune e le abbiamo disseminate lungo la pagina. altre le abbiamo raccolte nella gallery che vi proponiamo qui sotto. Tante ne troverete sul profilo dedicato di “Carlos Gianesini fotografo“. Grazie di cuore a Carlos per averci fatto esplorare la sua mente.