6.9.18

anche la sardegna apre le sue bellezze archeologiche al metodo per non vedenti Tooteko

avendo gravissimi problemi ,non cecità fortunatamente ma poco ci manca , di vista trovo bellissima tale iniziativa .  riporto  qui sotto   tale  iniziativa   . e mi farebbe se loro vogliono intervistare ( per  il momento  nessuna  risposta   ed  hanno rimosso  il mio commento  dal    questo  post  )  le curatrici di questa bellissima iniziativa
Dalla fruttuosa collaborazione con i creatori di Tooteko è nato questo progetto. Con loro e con tutti i partner della mostra “Lu Brandali, leggi tocca ascolta” abbiamo cercato di far diventare l’archeologia e la cultura fruibili anche ai non vedenti o ipovedenti. Un lavoro che sta acquisendo i primi riconoscimenti. In questo senso è importante lo spazio dedicatoci da un quotidiano prestigioso come La Stampa . Per tutti coloro che ancora non avessero visitato la mostra, sappiate che rimarrà aperta fino a novembre!
Saremo liete di accogliervi
Un caro saluto da Alessia, Arianna e Stefania #cooltourgallura

5.9.18

Il razzismo? Dipende dalla scarsa intelligenza. Più sei stupido, più sei razzista. Lo dice la scienza Notizia tratta da: https://www.ciavula.it/2018/08/razzismo-scarsa-intelligenza-scienza/



Lo psicologo Gordon Hodson, della Brock Univerisity dell’Ontario, ha effettuato diverse ricerche negli ultimi anni volte ad osservare la correlazione – se mai ce ne fosse una – tra inclinazione ai pregiudizi, agli atteggiamenti conservatori, razzisti o omofobi e il QI. Un suo famoso studio mette in luce una correlazione piuttosto significativa che non ha mancato e non mancherà di far discutere. 
Il razzismo? Dipende dalla scarsa intelligenza. Più sei stupido, più sei razzista. Lo dice la scienza
Lo studio Lo studioso ha infatti selezionato un campione britannico di circa 15000 bambini di 10/11 anni che sono stati sottoposti a test per la valutazione del quoziente intellettivo; lo stesso campione, 20 anni dopo, è stato ascoltato riguardo a opinioni su alcune tematiche del tipo “le donne che lavorano a tempo pieno causano un problema alla famiglia” “saresti disposto o meno a lavorare con persone di altre razze”, “è necessario educare i bambini a obbedire all’autorità”. I test I bambini che all’epoca del test avevano avuto i risultati più scarsi in termini di QI si sono rivelati essere mediamente più d’accordo con la linea conservatrice-discriminatoria rispetto a quelli che avevano avuto i risultati migliori. Al netto di generalizzazioni che sarebbero una sterile strumentalizzazione dei risultati della ricerca di Hodson, c’è un dato interessante che emerge da quanto osservato: un QI meno sviluppato risulta essere correlato alla resistenza al cambiamento, all’ostilità nei confronti del diverso e riluttanza verso il nuovo. Le cause Da questo consegue una posizione meno aperta al diverso in ogni sua forma. Il che riguarda non la bontà della persona ma la sua capacità di elaborare informazioni ad un livello più evoluto. Il che a sua volta determina il grado di limitazione entro il quale la persona si auto condannerà a vivere, o meno. I dati Dai dati è emerso anche come le persone con capacità cognitive meno sviluppate tendano ad avere meno contatti con le persone di altre razze e come i soggetti meno capaci di ragionamento astratto tendano a coltivare posizioni maggiormente omofobe. Si può quindi affermare che gli atteggiamenti discriminatori siano sintomo di una deficienza, in buona sostanza. Parafrasando qualcuno si potrebbe oggi dire “io ho un sogno: vivere in un mondo nel quale il QI delle persone sia abbastanza elevato da non arenarsi più su questioni – come il pregiudizio e la paura del diverso – che non riguardano a questo punto più la sfera morale ma l’auspicabile maggiore sviluppo cognitivo dei futuri abitanti del nostro pianeta.

Valeria De Luca

  a testimoniare  ciò  c'è questo video condiviso  sulla mia  bacheca   di  facebook da   una mia utente 


ed  ecco la mia  risposta   
Giuseppe Scano ecco un esempio di stuidità e di stronza . perchè è passata dalla parte dela ragione ( la prima parte ) alla stronzagine razzista , xenofoba , generalista della seconda parte Cara ******. Ma chi è lei per chiamarlo Animale? CLASSICA ITALIANA CIALTRONA che lo mette .... agli altri ma fa la morale a chi non può difendersi a parole



un modo originale per ricordare senza cadere nella retorica e spianare la strada all'oblio \ alla voglia di dimenticarew


Devo fare i complimenti   all'assessore ( non uso   il termine assessora  perchè  mi  sa  di ridicolo    ed  il termine assessore può essere usato sia  al maschile  che  al  femminile    non  è penalizzante   ne  discriminante )  Anna Paola  Aisoni  (  foto a sinistra presa , come  altre  foto di questo post eccetto quella centrale  presa  insieme  all'articolo dalla nuova  sardegna  del 4\9\2018  ,  dal suo profilo  facebok  ) . Ha proposto    vedere articolo sotto ,  un un modo originale  (  lo  affermo d'anni  anch'io  )  per  ricordare  senza  cadere  nella  retorica  e spianare  la  strada  all'oblio  \  alla voglia  di  dimenticare \  lasciarsi alle spalle  vedere (  foto fatta  con il cellulare ) di quest'altro artricolo   sempre  dalla  nuova
  quell'imane  tragedia avvenuta  il  28  uglio  1983 (  anche  se  l'incendio  era in viaggio  perchè parti  da  viddalba   50\70  Km da tempio  4  giorni prima   d'arrivare e  fare  vittime   a tempio  ) .





Un concorso nelle scuole per le vittime degli incendi

Arte e testimonianze: l’ex assessora lancia la proposta con un’interrogazione «Una cerimonia il 28 luglio che valorizzi il senso civico riconosciuto alla città»

TEMPIO. Anna Paola Aisoni non demorde. A distanza di qualche settimana dalla sua lamentela per il silenzio della giunta su diverse sue interrogazioni consiliari rimaste senza alcuna risposta o fatto compiuto, torna su una “interrogazione-proposta” presentata sempre il 7 agosto, senza polemica, aveva sottolineato, ma con ancora negli occhi le immagini della scarna giornata, organizzata quest’anno per la ricorrenza del 28 luglio in ricordo dei nove caduti di Curragghja durante un incendio estivo.

«Ricorrenza celebrata da qualche anno a questa parte – scrive Aisoni –, in maniera sobria e ristretta, mentre meriterebbe di essere vissuta più solennemente e soprattutto fattivamente in onore dei caduti, come vicinanza ai parenti, vedove, figli e nipoti, e come momento propedeutico per tutti, contro gli incendi. Per la città – scrive Anna Paola Aisoni – e specialmente per i giovani che ormai, quasi, ignorano l’accaduto. Il nostro dovere – prosegue la consigliera nella sua interrogazione-proposta – è perpetuare il ricordo del sacrificio dei caduti e dei sopravvissuti. Non in maniera sterile fine a sé stessa ma come diffusione della cultura del senso civico, di appartenenza alla comunità e del rispetto per il creato. Purtroppo però – scrive ancora Aisoni – anche per nostra incuria, molti giovani non sanno e non conoscono quanto accaduto, se non in modo superficiale. Questa è una sconfitta e, per noi adulti, alcuni ora anche amministratori, significa anche disattendere una promessa fatta quando le ferite dell’anima bruciavano ancora per la morte e la sofferenza di tanti e per l’abbandono in cui lo Stato aveva lasciato la nostra città. La promessa era di continuare a celebrare quella giornata “Per non dimenticare”. Questo, abbiamo pensato a suo tempo, produrrà un «travaso, un passaggio di memoria, affinché i nostri ragazzi possano comprendere il significato e la lezione di quanto il 28 luglio 1983 è successo».

La consigliera Aisoni nella sua interrogazione, che attende risposta, propone che sull’argomento si coinvolgano le scuole cittadine con un concorso di arte e rappresentazione grafica a tema sul 28 luglio 1983, nel quale vengano raccolte testimonianze dei tanti comuni cittadini e operatori che hanno vissuto quel giorno tragico. La Forestale, Vigili del fuoco, Ente foreste, medici e cittadini. «Testimonianze raccolte e divise per i diversi ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) che possano guidare gli studenti – scrive Aisoni – alla produzione di elaborati sul tema, da presentare e premiare ogni 28 luglio, durante una cerimonia di condivisione che metta in luce l’alto valore civico per il quale alla Città è stata riconosciuta dalla Presidenza della Repubblica la medaglia d’argento al valore civile e la medaglia d’oro ai caduti
e ai reduci. Il tutto – dice la Aisoni – come momento di passaggio e scambio di memoria. La proposta è rivolta in modo speciale al neoassessore alla Pubblica istruzione Aurora Careddu, donna di grande sensibilità e umanità alla quale offro per questo progetto la mia collaborazione».

 chiudo con quesre parole  della  sessa anna  paola 
 via e... Sparisce. Le ore di quella terribile giornata non sono ore da bambina, facendo finta di giocare a casa di mia nonna e di non sentire l'odore del fumo, il rumore di sirene le persone concitate che correvano a darci notizie... Le più disparate... Le più disperate!... Poi arriva la notizia di morti.. E lì.. A curragghjia avevano visto mio padre poco prima.... Mia madre corre, in cerca di notizie e noi li... A far finta di essere bambini, ancora ignari, ancora felici. Il dolore, la paura dipinte sui volti degli adulti spiegavano già tutto.... E io.... Volevo mio padre, volevo che tornasse da me, da mia madre, da tutti noi..... A tarda sera è tornato, sano e salvo, è tornato alla vita ed io, come ogni anno, in questo giorno non posso che pensare a loro che non sono tornati...... Ai loro figli che li hanno aspettati invano, la loro paura era la mia paura, il loro dolore deve essere il nostro dolore. Porto con me in questi anniversari, mio figlio, affinché sappia che ci sono padri che hanno donato la vita per questa città e figli che hanno donato padri a questa città.

un convegno sul bullismo Il convegno con Monica Lewinsky dura solo pochi secondi: la prima domanda è su Bill Clinton e lei reagisce così

  da  https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/05/il-convegno-con-monica-lewinsky-dura-solo-pochi-secondi-la-prima-domanda-e-su-bill-clinton-e-lei-reagisce-cosi/4603743/


“È stato chiesto a Clinton se si sia scusato personalmente con lei e lui ha risposto di essersi scusato pubblicamente. Si aspetta ancora delle scuse, delle scuse personali?”. È questa la domanda – la prima dell’intervista – che la giornalista Levi Yonit ha rivolto a Monica Lewinsky, ospite a Gerusalemme per un convegno sul cyberbullsimo. “Mi spiace, non sono in grado di farlo” ha risposto Lewinsky, che evidentemente scossa si è alzata e ha abbandonato il palco tra lo stupore della giornalista e dei presenti.
Ora secondo alcuni :<< E' un mutuo E lo sta pagando lei.>>  Vero . Ma  io  ho sempre  creduto  che  il porco Bill  sia stato  incastrato  .  Infatti   condivido questo comment all'articolo de ilfattoquotidiano di

pithard ↪ Giuliano CarusoE' vero, ma il mutuo lo ha acceso volontariamente lasciandosi infinocchiare dall'Fbi che l'ha usata e conservando il vestito "macchiato" che proditoriamente l'fbi ha recuperato dal guardaroba. Eppure doveva saperlo che nell' ipocrita puritana Usa, quel suo metodo non porta da nessuna parte in politica. Si doveva accontentare del successo di cassa del libro che scrisse qualche anno dopo...e se la invitano a pagamento a dei convegni, deve aspettarsi riferimenti a questa vicenda,... che a quanto pare le consente ancora di non doversi arrabattare per cercare un lavoro.

Perchè  doveva saperlo che nell' ipocrita puritana Usa, quel suo metodo non porta da nessuna parte in politica. Si doveva accontentare del successo di cassa del libro che scrisse qualche anno dopo...e se la invitano a pagamento a dei convegni, deve aspettarsi riferimenti a questa vicenda,... che a quanto pare le consente ancora di non doversi arrabattare per cercare un lavoro.  Infatti     sempre  secondo  un altro commento



c-loro ↪ Giuliano Caruso
 ● 
6 ore fa
E che pensava costei? Di essere così famosa ed importante da essere invitata nelle TV internazionali per parlare di filosofia?

ma se alla Lewinsky non fai una domanda su quella vicenda di cos'altro devi parlare ? forse sul cyberbullsimo dal momento che era stata invitata al convegno sul cyberbullsimo. Ma  nonn mi risulta che la lewinski sia famosa per le sue ricerche sociali. La sua notorietà la deve a ben altre...... espressioni. Per capirci la lewinsky sta al cyberbullismo come la jelmini sta ad un congresso di fisica delle particelle.La  giornalista    è stata  coraggiosa   , sono rari ma ce ne sono   ed  sensibile  visto  che ha seguito   l'ospite   uscendo con  lei  anziche' fare  come  fanno   in italia  , quelle rarissime volte   che  gli ospiti invitati in trasmissioni tv     se vadano invece  d'urlare  o subire  i silenzio od  urlando  anche  loro  per  farsi sentire  o  non farsi insultare  o prendere in giro  d'avversari prepotenti  . Non concordo  con 

vitto08 ↪ fabio.bo ● un'ora fa
La giornalista la figuraccia l'ha fatta per aver invitato la lewinsky a parlare di un tena sociale, sempre che sia stata lei a decidere gli invitati. Sul palco a dibattere di uno specifico tema sociale ti aspetti uno studioso, un esperto diventato + o -  noto per le sue ricerche, le sue esperienze. Ora mi spieghi la notorietà della lewinsky? a me ne risulta una e una sola e che nulla ha a che vedere con le metamorfosi sociali, ma ad una pratica vecchia quanto è vecchia l'umanità
 Sul palco a dibattere di uno specifico tema sociale ti aspetti uno studioso, un esperto diventato + o -  noto per le sue ricerche, le sue esperienze. Ora mi spieghi la notorietà della lewinsky? a me ne risulta una e una sola e che nulla ha a che vedere con le metamorfosi sociali, ma ad una pratica vecchia quanto è vecchia l'umanità
Infatti essa è diventata " famosa “ solo grazie alla tresca con il presidente, e ancora campa di rendita per questo cioè proprio per questo: per essere stata il "paziente 0" del cyberbullismo mediatico e planetario. come  testimonia questo vdeo  https://youtu.be/H_8y0WLm78U (si possono attivare i sottotitoli in italiano).  Ora  Basta  altrimenti   finisco   per   scadere   come le  riviste   da parrucchiere di 20 anni fa.

4.9.18

non esistono più i dandy ed i libertini \ casanova di una volta . il caso di Federico Pesci.



da



Lo vedete questo “campione”? 
Si chiama Federico Pesci.
È uno dei tanti Peter Pan che popolano questo paese. Uomini cosiddetti che si credono eterni ragazzini. Potere dei soldi che il buon Pesci amava ostentare, prassi sempre più diffusa in questa povera Italia, in quel di Parma dove il nostro ha la sua catena di negozi di abbigliamento.
Belle macchine, moto, locali e la neve. Tanta neve. Non quella delle piste di Sci, ma quella delle piste di Coca.
Sono tre giorni che pensavo di leggere post indignati e schifati.
Nulla. Questo fenomeno (di anni 46) , ha convinto una ragazza di 21 anni a uscire con lui. Fin qui nulla di strano. L’ha attirata dicendo che voleva farla lavorare per suoi brand di moda (quanti ce ne stanno pure a Napoli di cialtroni così...). L’ha portata in un bel locale, hanno bevuto. Poi se l’è portata a casa.
Dove l’ha stuprata e picchiata per ore con la complicità di un altro pezzo di merda, noto per essere il suo pusher di fiducia.
Da giorni leggo “se l’è cercata” (la ragazza) “doveva aspettarselo” (sempre la ragazza) ecc ecc.
Come se una ragazza che accetta di uscire con uomo deve essere per forza stuprata, drogata e picchiata. Non si può concludere una serata con un bacio o anche con un consenziente rapporto sessuale. No.
Se una ragazza di 21 anni esce con un uomo di 46 deve “aspettarsi” qualsiasi cosa.
Come al solito l’Uomo è Figo qualsiasi cosa faccia, e la Donna è puttana. A prescindere.
Quando è stato arrestato il Pesci ha esclamato, non è uno scherzo, “ma perché cosa ho fatto di male? Io sono uno apposto!” Proprio così.
Pesci non è un immigrato nero e dunque questo post non avrà molti like e condivisioni.
Ma non importa. Voglio dire che a me quelli come Pesci fanno schifo. Di qualunque razza etnia credo religioso essi siano.
Più di loro mi fanno schifo quelli che scrivono “la ragazza se l’è cercata”.
E se la ragazza fosse stata vostra figlia?
Che tristezza.









soprattutto nel fatto che vedendo questo video ( ringrazio l'utente fb https://www.facebook.com/sonia.bonifacio.1 )







risalente a 40 anni fa nulla sia cambiato e che ancora bisogna lottare e che ci vuole una guerriglia culturale










Nel 1978 quattro uomini finiscono in tribunale per lo stupro di una 18enne. Ma, sotto processo, come spesso accade, ci finisce la vittima.

“Che cosa avete voluto? La parità dei diritti. Se questa ragazza si fosse stata a casa, se l’avessero tenuta presso il caminetto, non si sarebbe verificato niente.”


Sei registe femministe diressero il documentario RAI “Processo per stupro” che mostrò, per la prima volta, la realtà dei procedimenti per stupro e sconvolse l’opinione pubblica italiana. In 40 anni è davvero cambiato qualcosa?

come evitare le multe ed la rimozione con il carro atrezzi attraverso la cultura . iniziativa di un' amministrazione del Cagliaritano

un belllissimo ed originale modo complimenti a questa amministrazione indopendentgemente dal coloro politico\ideologico. dall'unione sarda del 4\9\2018

una donna dopo i 33 anni è scaduta ? secondo me no . le donne dopo quell'età hanno ancora più fascino

a chi pensa che una Donna dopo i 33 anni << Nel mezzo del cammin di nostra vita >> ( primo verso della prima terzina della Divina Commedia di Dante Alighieri; costituisce l'incipit del primo canto dell'Inferno ) sia scaduta o ..... che : << A una certa età, è consigliabile limitare il rapporto con le giovani ed evitare del tutto quello con le vecchie: potrebbero essere contagiose >> ( dal film Magnifica presenza 2012 per la regia di Ferzan Özpetek ) .
Dico solo di guardare questa bellissima foto scattata dall'ottimo fotografo Emanuele Secci alla bella modella Marina Musselli 
L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi, spazio all'aperto e natura


Infatti 

3.9.18

ancora esiste la solidarietà la maddalema dopo il rogo doloso rinasce gerazie alla solidarietà il peschereccio imbroglio

da
Mauro Coppadoro
Una bellissima storia di solidarietà Maddalenina.Bravissimo Franco Esposito   e  tutto  il paese  !

L'immagine può contenere: testo

La storia di Cameyi, 15enne trucidata vicino all’Hotel House, è il simbolo di quel Italia che se ne frega degli immigrati

cameyi scomparsa
                           Cameyi Mosammet

 non aggungo  altro    all'articolo    riportato sotto   perchè  due  parole  sono troppo  ed  una  è poco in questa  guerra  quotidiana  h24   contro  quelli che    benpensano    e    contro i radical chic   che ben predicano.
Ma  soprattutto    contro  i   : media  maistream    ed  purtroppo detterminati siti  e  pagine social .

Infatti  :  <<  (....  )  Quando è scomparsa Cameyi – continua l’avvocato Sartini – erano in corso anche le indagini per la sparizione di Sarah Scazzi e per quella di Yara Gambirasio. Parliamo in tutti e tre i casi di ragazzine di cui si erano perse le tracce. Personalmente ricordo mesi di trasmissioni su Sarah e Yara, mentre il caso di Cameyi ha ricevuto un’attenzione minima, eccezion fatta per qualche puntata di Chi l’Ha Visto e, più di recente, per Quarto Grado, che si è anche scusata per non aver trattato la vicenda nel 2010″.“Ci sono casi su cui viene riversata un’attenzione spasmodica e altri che hanno una ‘tiratura’ minore, questo credo sia evidente a tutti”.
“Ovviamente sto parlando solo dell’aspetto mediatico – precisa Sartini – poiché non ho contezza del lavoro delle procure.  (..... )  >>  il resto della  storia   la trovate   in

1.9.18

dalla reazione alla Reazione

   Colonna  sonora  

Mantenere lo spirito del passato e dei bei tempi significa capire che ad ogni azione corrisponde una reazione,in natura come nella società . E che quella reazione diventa una Reazione se non si é capaci di evolvere ed adattatare all'oggi tali schemi. Quindi er  parafrasare   questo  slogan \manifesto delle poste italiane 



occhio     ai passi indietro  ed  a  non guardare  troppo al passato  

31.8.18

lettera a salvini

Caro signor Salvini,
Voglio congratularmi con Lei per i suoi successi, per la Sua influenza e per le Sue politiche.
Complimenti perché ha capito perfettamente come cavalcare l'onda del malcontento ottenendo consensi e per come è riuscito ad impersonificare e manipolare le opinioni di tanti italiani.
Complimenti a chi le cura l'aspetto social: Le hanno creato un algoritmo che, da anni, analizza quali sono i post e i tweet più popolari e che fa un analisi statistica del target di persone che hanno interagito. In questo modo Lei può modificare la propaganda e l'uso del linguaggio in base alle Sue necessità. Cosi Lei è riuscito ad ottenere consensi impersonificando ora la famiglia, ora i cattolici, i lavoratori, persone con bassi e alti livelli di istruzione, insomma quasi tutti. E ogni volta, Lei ha presentato un nemico ad ognuno: l'omosessuale, il musulmano, lo straniero, l'intellettuale di sinistra con le sue lobby, l'Europa, I Piddini.
Complimenti per come è riuscito ad incanalare la rabbia delle persone verso un nemico comune, il migrante. La inviterei a conoscerne qualcuno, ad ascoltare le loro storie. Ma se continua così Lei può mettere in risalto solo uno dei tanti problemi italiani, convincendo tutti che si tratta di una questione di primaria importanza e oscurando gli altri problemi senza intaccare o calpestare gli interessi di nessuno. Lei ha creato casi mediatici in modo che il suo governo possa, ad esempio, proporre di eliminare le imposte progressive senza troppo rumore, perché siamo tutti troppo impegnati a discutere del caso #Diciotti.
Complimenti perché è riuscito a creare un Italia dove la violenza verbale e fisica, l'omofobia e l'odio razziale sono legittimati o comunque tollerati. Un paese dove i valori (cattolici) di umanità e fratellanza restano validi solo all'interno dei nostri confini, mentre chi si indigna viene subito additato come buonista o piddino intellettuale.
Complimenti perché dopo anni di duro lavoro le basta un tweet per convincere le persone che Lei ha ragione, o che quello che fa non è poi così sbagliato. Mi duole aggiungere che codeste persone sono ovunque e le può perfino trovare fra le mie conoscenze, amicizie e parentame.
Complimenti per come, di conseguenza, ha fatto emergere profonde distanze tra le persone, e a dividerle anche. Divide et impera.
Ed infine complimenti perché è riuscito a farmi passare un'ora intera a scrivere questo post (io che mai esprimo le mie opinioni sui social, perché il web è già saturo di opinioni e perché chi mi conosce sa come la penso) solo perché forse oggi, come lei che lo usa per dare direttive ministeriali, è un mezzo parecchio efficace, anche se il mio algoritmo lo è per 20 persone.
Un infermiera, omosessuale, che ha lavorato in centri di accoglienza migranti.
In pratica, il nemico

30.8.18

cosa non si fa per ricordare un amico Nuotatore inglese sfida le Bocche di Bonifacio per ricordare un amico scomparso


l'amico 
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/07/29/tenta-la-traversata-corsica-sardegna-a-nuoto-qualcosa-per-va-stor-68-754323.html

CRONACA » SARDEGNA

Nuotatore inglese sfida le Bocche di Bonifacio per ricordare un amico scomparso

Ieri alle 17:20 - ultimo aggiornamento alle 17:51

                                               Il nuotatore inglese Mickey Helps
Mickey Helps, ex campione di pallanuoto della cittadina britannica di Epson, nominato "Personalità sportiva del 2017" per le traversate in mare aperto, sfiderà i 15 km di Mar Mediterraneo che separano la Corsica dalla Sardegna per ricordare l'amico ed ex capitano di pallanuoto Mark Shepherd, morto prematuramente per un infarto nel 2016.
I fondi raccolti con questa iniziativa verranno poi devoluti alla Britain Heart Foundation, per la prevenzione delle malattie cardiache.
"Mi sembra un tratto interessante da attraversare - ha dichiarato Mickey Helps - e mi stupisce che in pochi l'abbiamo tentato finora. Mi piace l'eccitazione dell'ignoto che dà il nuoto in acque libere e ogni avventura porta con sé una serie unica di sfide".
Ma lo sportivo sembra essere ben preparato all'impresa, visto che ha già sperimentato avventure simili attraversando il Bosforo, lo Stretto di Gibilterra e il canale della Manica, rischiando la vita a meno di un miglio dalla costa inglese a causa delle forti correnti.
(Unioneonline/b.m.)

In piazza Duomo a Firenze la bottega dei colori che resiste al mangificio., Il negozio di vinili che dice no al Black Friday: «Clienti da tutta la Toscana, il nostro segreto è la roba popolare»

 Corriere della Sera In piazza Duomo la bottega dei colori che resiste al mangificio In questi anni hanno visto la città intorno cambiare, ...