ringrazio l'amica Maria Patanè per aver segnalato nel suo post d'auguri questa poesia ,,
PABLO NERUDA Il primo giorno dell'anno
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
PABLO NERUDA Il primo giorno dell'anno
dopo la riflessione sulla morte ed il pontificato fi Joseph Ratzinger al secolo benedetto XVI di Daniela tuscano vedere url sopra riporto qui un altra interessantissima di un altro punto di vista quello- dell'amico e nostro utente filosofo Cristian A. Porcino Ferrara . Buona lettura
Forse ha ragione l'amica Daniela Tuscano nel post riportato sotto
Muore l'ultimo giorno dell'anno, il giorno di #sansilvestro (e del suo "corrispettivo" orientale, il meno conosciuto #sanzotico). Il #papa della (falsa) #donazionedicostantino che #Dante considerò iattura in versi indimenticabili ("Ma come Costantin chiese Silvestro/’Dentro Siratti a guerir de la lebbre") e, al tempo stesso, il primo papa "pacificato"
Ma per me , magari con il senno di poi quando si vedranno meglio i frutti del suo pontificato cambierò opinione, resta tradizionalista e conservartore
Io non avrei saputo dirlo meglio aggiungo al post che trovate sotto solo questa citazione musicale : <<Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico\e come sono contento\di essere qui in questo momento,\vedi, vedi, vedi, vedi,\vedi caro amico cosa si deve inventare\per poterci ridere sopra,\per continuare a sperare. [...] L'anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità >>
da Sergio Pala
Tenetevi pure il cenone di Gracco. Tenetevi le casse di champagne e le tavolate di ostriche. Tenetevi le " storie" , i selfie e le dirette al concertone. Tenetevi le sciate a Cortina, il trenino di mezzanotte, gli abiti
da cerimonia e le stelline che illumineranno il nuovo anno. Tenetevi i petardi ed il karaoke. Ridateci un garage a malapena intonacato, il calore di un camino ed un divano sgangherato e polveroso per appisolarci all'alba. Ridateci le lasagne cucinate dalle nostre madri, i sottaceti mai mangiati, lo spumante del discount, le cartelle della tombola ed una radio con la cassetta da riavvolgere col tappo della bic. Ridateci noccioline da sgranocchiare e mandarini da tirare. Ridateci un rullino per stampare foto sbiadite da conservare per sorridere di pettinature e felpe assurde. Ridateci l'ebrezza di tornare all'alba e pregare di non trovare i nostri svegli ed incazzati. Che chiedere non costa nulla. O spero, meno che da Gracco.. a dopo.[... ]Nonostante sia stato l'atleta più pagato quando era in campo con Santos e Cosmos di New York, Pelé è riuscito a raccogliere una fortuna economica in particolare dopo aver smesso di giocare. Secondo il portale "Celebrity Net Worth", il patrimonio netto della stella brasiliana supera i cento milioni di dollari. Fin dagli inizi, O Rei ha scelto di investire i suoi risparmi nel settore immobiliare. Il suo più grande affare fu l'acquisto per 100mila dollari di un'imponente magione negli Hamptons, a New York. Lotto che nel 2008 riuscì poi a rivendere a quasi tre milioni di dollari realizzando una grande plusvalenza.Ma gran parte dei guadagni Pelé li ha accumulati con la pubblicità, rivendendo la sua immagine al miglior offerente. " Non sono diventato ricco con il calcio come fanno i giocatori di oggi - aveva raccontato in alcune interviste -. Guadagnavo con la pubblicità quando ho smesso di giocare, ma non ho mai voluto pubblicizzare tabacco, alcol, politica e religione". Attenzioni che gli hanno consentito di prestare il suo volto in tutto il mondo restando sempre una delle icone più pulite, appetibili e redditizie del calcio e di accumulare milioni di dollari nel corso degli anni.
per l'articolo completo qui
Per questioni generazionali non avendo vissuto in maniera diretta quel periodo l'unico ricordo di Pele che ho a parte i racconti di mio padre e di amici di famiglia è questo tratto da uno speciale di topolino sui mondiali di qualche anno fa non ricordo se per quelli del 1986 o se per quelli del 1990
un disegno a matita di Diego Fazio, in arte DiegoKoi da http://www.danielascarel.it/blog/diegokoi-diego-fazio/ |
Ecco che Stavo per rispondere a Libera Semprer quand miha anticipato l'ottima la risposta datagòo da Donatella Moretto
ogni tanto bisognerebbe parlare con cognizione di causa, non tirare sempre l'acqua al proprio mulino sparando caz* a vanvera no, come si fa nell'articolo [https://www.galluraoggi.it/cronaca/tempio-sotto-choc-scomparsa-donna-26-dicembre-2022/] è meglio mantenere la riservatezza sull'accaduto. Con un minimo di intelligenza ci si può arrivare, ma quelli come lei vogliono incolpare i vaccini di ogni morte, che sia causata da malattia, incidente o scelta personale. [ leggi suicidio ]
Siamo a Tembisa, Sudafrica. Durante il match tra Isithembiso e Phanda Phanda, gara di ritorno valevole per i sedicesimi di finale del Philly's Games - torneo giovanile istituito nel 1992 e capace di attirare migliaia di spettatori locali -, si è verificato un episodio di gioco a dir poco inusuale. Intorno al 90esimo, un giocatore dell'Isithembiso - squadra che era saldamente in vantaggio per 3-0 - si è improvvisamente fermato nonostante fosse in possesso del pallone, sdraiandosi a terra.
Un gesto imitato all'istante dai suoi compagni di squadra. Un episodio di surreale fair play per permettere alla squadra avversaria di realizzare il gol della bandiera. Cosa che si è verificata in pochi secondi, con un calciatore del Phanda Phanda che si è potuto involae indisturbato nell'aria dell'Isithembiso superando il portiere in uscita per il definitivo 3-1
Soha Etebari, uccisa il giorno di Natale a un posto di blocco iraniano mentre si trovava in automobile con i genitori, non pareva una dodicenne. Le fotografie riproducono il viso stupendo d'una bimba di 6-7 anni inghirlandato da ricci antichi, gli occhi colmi di gioia mite, quasi a contenere il dolore del mondo. Occhi
Soha incarna quindi tutte le ragazze, donne (e uomini) che dall'Iran e dal mondo intero gridano la loro dignità. Da Soha lo sguardo si allarga ai cristiani nigeriani trucidati dai jihadisti e, se donne, violentate e obbligate a conversioni e matrimoni forzati proprio in occasione delle feste natalizie; alle afghane cui la dittatura talebana ha negato il diritto all'istruzione; ai neonati indiani gettati tra i rifiuti e lasciati in balia di animali selvatici, e non nei villaggi rurali ma nelle grandi città, poiché, spiega il dott. Carvalho della Pontificia Accademia per la Vita, gli istituti per i genitori in difficoltà sono insufficienti e si preferisce misurare lo sviluppo d'un paese dal reddito pro capite. Anche in tal caso le femmine, considerate meno "redditizie", ne pagano le conseguenze più atroci. E si estende fino al "civile" Occidente dove, negli ultimi giorni, si è assistito a un climax di femminicidi culminati nell'accoltellamento della giovane Maria Amatuzzo la notte della vigilia e alla scandalosa sentenza nei confronti di Davide Fontana, il quale, dopo aver preso a martellate, sgozzato, sminuzzato, congelato e infine gettato in un precipizio l'ex-fidanzata Carol, è stato giudicato dai periti "innamorato come un dodicenne".
La stessa età di Soha. La diversità nel Male.
Innocenti martiri, bambini e bambine che non sono, come si diceva un tempo, "speranza d'uomo" ma esseri umani completi che ricordano la nostra vera natura: amare e difendere la vita, specialmente la più fragile e minacciata.Il Natale è un Dio bambino che nella sua debolezza è in grado d'insegnare agli adulti; non stupisce se ne scandalizzino i benpensanti, e vogliano cancellarlo
© Daniela Tuscano
Ieri è stato presentato il nuovo lavoro discografico dei Danyart New Quartet, formazione jazz capitana da Daniele Ricciu, in arte Dany...