27.5.09

La Cei, il papi e la regina

1. E’ di oggi un pesante articolo non firmato (quindi molto autorevole) del Financial Times e dell'Independent di Londra che certamente non sono comunisti che definiscono il sultano di villa Certosa «Un pericolo» per l'Italia, dopo il Times di Londra, quotidiano filo conservatore e il Guardian, quotidiano filo laburista. Essi definiscono il presidente italiano del consiglio dei ministro «un pericolo per l'Italia e un maligno esempio» e «corruttore dell’avvocato David Mills». La differenza con i giornali nostrani è abissale.
2. La Cei ha parlato. Dovremmo essere tutti contenti e soddisfatti che finalmente i vescovi, riuniti a Roma per la loro 59a conferenza (25-29 maggio 2009). I giornali hanno parlato di parole forte, di critiche al governo per le misure promesse e non mantenute e al comportamento personale del capo del governo. Insomma, un rigurgito di etica sana a salutare. Per un momento mi sono sentito orgoglioso che i vescovi avessero tutto ad un tratto acquistato quella libertà di parola che piagnucolano ad ogni piè sospinto. Mi è venuto il dubbio che essendo domenica prossima Pentecoste, lo Spirito Santo avesse fatto una deviazione e li avesse investiti a loro insaputa. L’illusione è durata poco.
3. I giornali hanno sintetizzato in poche frasi 15 cartelle suddivise in 10 punti, lette dal card. Angelo Bagnasco (e non potrebbe essere diversamente), dando così l’impressione che l’eminenza avesse detto parole di fuoco contro un signore che ha occupato il posto di primo ministro, che frequenta le minorenni, che è aduso all’harem (30/40 vergini alla volta), che è malato (sempre parola della moglie), che dice bugie in pubblico e al governo; che del terremoto finita la passerella nulla si sa più; che i giornali di tutto il mondo deridono, solidali con la Repubblica e le sue dieci domande inevase.
4. Dopo avere letto i giornali inglesi, vado a leggere la prolusione del card. Bagnasco e cosa trovo? Nulla. Il nulla del vuoto, anche del vuoto spinto. Quattro pagine di saluti ai nuovi vescovi e a quelli morti e infine l’inno consueto di omaggio al papa, felicemente regnante, con il suo luminoso esempio di magistero in Italia, nella visita ai terremotati di Abruzzo e in Palestina. Manca sola la prostrazione materiale per il bacio della sacra pantofola.
5. Il cardinale dice che il papa è stato fatto «bersaglio» di ostilità per la bella lettera che ha inviato ai vescovi di tutto il mondo dove spiegava le sue ragioni per la revoca della scomunica ai lefebvriani e dove prende le distanze dal negazionista Williamson. Il cardinale si dimentica che fu il papa a prendere come bersaglio il concilio ecumenico Vaticano II, concedendo la revoca della scomunica senza pretendere la sottomissione al magistero conciliare: fu lui ad aprire la falla della divisione perché i tradizionalisti ora esigono che il concilio venga dichiarato non vincolante. Io credo che il papa abbia commesso un illecito e non ne aveva diritto ed è responsabile dello scisma silenzioso che serpeggia nella chiesa. Penso che debba essere il papa a chiedere scusa a quanti ha ferito con le sue scelte poco cattoliche e molto scismatiche.
6. Poi il cardinale nella più tradizionale delle forme diplomatiche diluisce, sopisce sparge parole anche forti ma in diluvio di parole oppiacee per cui «auspica un fisco più leggero» e non quindi parla non di «operai», ma di «leva occupazionale»: «Contraendosi gli ordinativi e le commesse, dalle imprese viene azionata la leva occupazionale, talora in tempi e modi alquanto sbrigativi, come si trattasse di alleggerire la nave di futile zavorra». In questo contesto «a patire le maggiori ripercussioni è la fascia dei precari.. Per questi lavoratori gli ammortizzatori previsti sono davvero modesti».
7. Francamente non mi pare una messa in mora del governo che non ha mantenuto una sola promessa, che è responsabile del degrado lavorativo e sociale di tutto il paese. Mi pare al contrario una carezza con una piuma di struzzo che nasconde la testa per no vedere la tragicità della realtà.
8. Poi al punto 8 a pag. 11, si parla di immigrazione: «Nell’ultimo periodo si è parlato molto di immigrazione … a causa del disegno di legge sulla sicurezza che … peraltro non ha superato tutti i punti di ambiguità. In secondo luogo a causa della concomitante ripresa degli attraversamenti del Mediterraneo … Ad essi le nostre Autorità hanno infine risposto con la controversa prassi dei respingimenti, già sperimentata in altre stagioni come pure in altri Paesi» cui segue il pistolotto d’obbligo sulla «dignità della persona e bla bla bla».
9. Finalmente al punto 9 a pag. 11 ci si aspetterebbe che il presidente della Cei fosse informato su quanto avrebbe fatto, detto, non fatto e smentito il presidente del consiglio, suo socio in affari di stato e di chiesa. Invece con un linguaggio clericale e cantilenante, l’eminenza sua parla di «emergenza educativa» e riesce a dire che «in certa misura, il problema dei giovani sono gli adulti! Il mondo adulto non può gridare allo scandalo, esibire sorpresa di fronte alle trasgressioni più atroci che vedono protagonisti giovani e giovanissimi, e subito dopo spegnere i riflettori senza nulla correggere dei modelli che presenta ed impone ogni giorno. Sono modelli che uccidono l’anima, perché la rendono triste e annoiata, senza desideri alti perché senza speranza. Ma il cuore dei giovani, anche quando sembra inerte o prigioniero del nulla, in realtà è segnato da una insopprimibile nostalgia di ideali nobili, e va in cerca di modelli credibili dove «leggere» ciò che veramente riempie la vita».
10. A me pare evidente che il cardinale parli di Berlusconi e del suo «maligno esempio», eppure chi legge non capisce nulla: le parole eminenti dell’eminenza sua valgono per tutti, per il genitore disoccupato e precario come per il ricco che se ne frega altamente delle parole eminenti, salvo usarle per dire che i Vescovi non hanno nemmeno nominato Berlusconi.
11. I vescovi si ritengono custodi della morale: ma chi custodisce i custodi? il loro linguaggio diplomatico e vellutato ha quasi lo scopo di non recar danno eccessivo al manovratore, corruttore di vergini (?) e corruttore di avvocati. Un’occasione mancata. Poteva venire dalla Cei un insegnamento di alto livello che poteva aiutare gli Italiani a invertire la tendenza del degrado etico e invece i vescovi fanno colazione con il latte di gallo perché loro non giudicano, loro non interferiscono.
12. L’indomani il segretario della Cei, mons. Mariano Crociata, si defila ancora di più e dice espressamente: «Nessun giudizio, ognuno ha la propria coscienza, aggiungendo – bontà sua! – che «non si può essere incuranti degli effetti che certi atteggiamenti producono, e ciò vale a seconda della visibilità di ciascuno». Che delicatessa! Non serve nemmeno l’anestesia!
13. Eppure, è l’intero governo che è di «maligno esempio», esempio che ha corrotto anche i vescovi se è vero come è vero che il vescovo dell’Aquila, tale Giuseppe Molinari che ebbe a rimproverare Franceschini del PD che osava criticare il premier sulla questione della verginella di Casoria.
14. Invece di esigere che i cattolici prendano le distanze da un uomo che ha dilapidato il tessuto etico del Paese, piegandolo ai suoi bassi interessi e scomunicando quanti lo appoggiano in politica, in affari e pederastia, i nostri beneamati pastori non «sono incuranti degli effetti». Ci fosse Totò, si lascerebbe scappare dal profondo del cuore: «Ma mi faccino il piacere … !!!!».
Ci auguriamo un degrado sempre più profondo e senza fine, sperando un giorno di toccare il fondo per avere un punto di appoggio per risalire la china. Intanto preghiamo la Carfagna, la Gelmini e le altre «scoperte» dal sultano di villa Certosa di curare il loro papi con affetto, condizione essenziale per mantenere il posto di impiegate del capo.

Genova, 27 maggio 2009
Paolo Farinella, prete – Genova

Pacchetto sicurezza

"Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica". Scorrono le immagini del video di Vieni a ballare in Puglia, brano in cui Caparezza, con l'acida affabulazione che lo contraddistingue (un "bravo" anche ad Albano per il cameo), punta il dito sulle morti da taluni, inspiegabilmente, definite bianche. A me son sempre sembrate nere, nerissime. Acri e primitive come il paesaggio del video, arrostato da un sole implacabile, d'un furore malato, metallico, ferrigno. Non è il Sud patinato delle agenzie di viaggio, è la periferia africana dei bus scalcagnati e tossici. E' l'Italia.



Avevo condiviso questa canzone con gli amici di Facebook, qualche giorno fa. E ieri, la notizia, l'ennesima, maledetta, intollerabile: non in Puglia, ma in un'altra Africa, cioè la Sardegna: Saras. E Saras si aggiunge alla Torino della Thyssen Krupp, alla Milano del ferroviere cinquantenne, alla terra desolata di Michele e i suoi compagni (fratelli). All'Italia. Quest'Italia, del 2009.

L'Italia in cui la generazione bruciata dei 40-50enni barcolla senza un lavoro fisso. Dove, anzi (dati Istat di ieri), i disoccupati hanno superato gli occupati. Ma occupati, questi ultimi, come, in quale misura?C'è chi dalla crisi nera, dalle morti nere come la pece, trae immensi profitti. Si crepa per 900 euro al mese perché non esistono alternative. E i padroni sono tornati a sfoggiare il cilindro. Si schiatta perché, dalla crisi, il capitale speculativo trae nuova linfa vitale. Per questo Giorgio Schultze propone una co-gestione dei lavoratori agli utili dell'azienda. Perché la crisi del capitalismo, da noi non voluta, non vogliamo risolverla col nostro sangue.

Non è più solo dolore, il dolore non serve a nessuno. Non in un mondo di pescicani, dove le anime gentili possono solo soccombere. Sale la rabbia. Nessuna pace, no, nessuna pace senza giustizia. E vorremmo il sorriso, la leggerezza, la voglia di scherzare, di librarci in quel bello aereo che, unico, ci contraddistingue dalla bestialità. E ce lo strappano, con gli adunchi inesorabili artigli.


Immagini dal film Come un uomo sulla terra, sui "respingimenti" dei clandestini.

"Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati", prosegue il cantautore pugliese. Già. Lungi da me il buonismo, per carità; so che è disperatamente fuori moda, adesso risulta "in" il cattivismo, benché nessuno ricordi (popolo di smemorati, il nostro) che non è altro che la versione riveduta e corretta dell'antico, e clownesco, "facite 'a faccia feroce". Sì certo so che il clandestino può delinquere ecc. ecc. (specie se non gli si concede alcuna possibilità di regolarizzarsi), ma davvero credete che un barcone di disgraziati sia per noi più pericoloso di una fabbrica non in regola con le elementari norme di sicurezza?Ma di questo nessuno parla, nessuno ne conia nefandi e urlati slogan elettorali. Per forza! I "padron dalli belli braghi bianchi" vanno tenuti buoni, agevolati, adulati, sollazzati. E quanto si sollazzano, in questo periodo! Su, passa dall'Italia, passa a miglior vita.

Garantire l’accesso a un’istruzione gratuita e di ottimo livello è il miglior investimento per una Nazione

La riforma Gelmini-Tremonti sembra voler dare il colpo di grazia a un sistema scolastico pubblico già provato dalla mancanza di investimenti: l’Italia è agli ultimi posti in quanto a spesa per l’istruzione pubblica nell’UE http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-8/spese-ue/spese-ue.html). L’ulteriore “contenimento” delle spese operato da questo governo, a partire da una miope visione dello Stato puramente aziendalista, oltre a ridurre la qualità di un diritto fondamentale per i nostri bambini e giovani, produrrà danni a lungo termine per il Paese.

Una riforma scolastica dovrebbe essere frutto di un pensiero pedagogico e promuovere il processo evolutivo del sistema scolastico. La “riforma Tremonti/Gelmini” http://www.camera.it/parlam/leggi/08133L.htm è veramente lontana da tutto questo: è semplicemente una manovra economica taglia spese!

L’impatto sul sistema scolastico sarà devastante e comporterà un “riassetto” organizzativo “al ribasso” nelle scuole. Si parla infatti di un totale di 7.832 milioni di euro in meno tra il 2009 e il 2012 con riduzione di 87.341 docenti nei prossimi tre anni (escluse le scuole d’infanzia) oltre ai tagli del personale ausiliario. Stiamo assistendo ad un vero e proprio ritorno al passato per la scuola pubblica, che sta per essere svilita e svuotata attraverso i pesanti tagli al personale docente in generale e al ripristino del docente unico alle elementari.

Quella che vuole la Gelmini non è sicuramente una scuola di qualità, nella quale si privilegiano le esperienze “dirette” dei bambini possibili nei laboratori, nei lavori a piccolo-medio gruppo, nelle uscite da scuola: esperienze fatte fino ad oggi grazie ad una moderna visione” attiva” del bambino e possibili nella pratica organizzativa grazie alla compresenza degli insegnanti. Se poi sommiamo la riforma “Tremonti-Gelmini” all’attuale pratica di equiparazione e sostegno alla scuola privata il disegno è completo: svuotare la scuola pubblica relegandola sempre più ad una funzione assistenziale a favore delle scuole private, anche e attraverso finanziamenti pubblici sempre più consistenti. La “riforma” se verrà applicata porterà alla progressiva distruzione del sistema scolastico italiano con tutto il bagaglio sociale e culturale che si è costruito in anni e anni di lavoro. Questa cosiddetta riforma ha incontrato numerosissime iniziative di resistenza e opposizione da parte del popolo dei genitori, dei docenti e degli studenti: resistenza che, anziché arrestarsi, si sta moltiplicando e rafforzando con forme ramificate e organizzate e chiedendo ancora di più una scuola pubblica di qualità e non di facciata. Dare voce anche in Europa a questo popolo è una priorità assoluta.


Giorgio Schultze
Portavoce europeo del Movimento Umanista
Candidato indipendente nelle Liste di IDV nella Circoscrizione Nord Occidentale

Tecnica Metamorfica - La dolce arte della trasformazione

La Tecnica Metamorfica stimola con dolcezza cambiamenti profondi.

Consiste in uno sfioramento sui punti riflessi della colonna vertebrale, dei piedi, delle mani e della testa. Questi punti, che corrispondono anche a movimento, azione e pensiero, contengono le memorie del periodo della gestazione.

Durante i nove mesi di gestazione infatti si impianta il potenziale della vita umana: da ciò si è sperimentato che, lavorando sui riflessi della colonna vertebrale - situati sui piedi, sulle mani e sulla testa - questo periodo formativo viene riportato in luce e la struttura del tempo viene allentata.

Attraverso questo lavoro, la Forza Vitale essenziale del paziente scatena le energie che erano ostacolate durante il periodo prenatale dando via libera ai processi di guarigione della mente, del corpo e dello spirito.

Attraverso leggeri tocchi o sfioramenti si liberano le energie che sono state bloccate durante la gestazione, sciogliendo gli schemi prenatali e attivando un processo di trasformazione naturale che agisce in tutti gli ambiti dell'esistenza.

La Tecnica Metamorfica propone un modo rivoluzionario di guardare la vita e contemporaneamente un mezzo per trasformarla.

... Siamo in un periodo di profondi cambiamenti e trasformazioni e sempre più abbiamo bisogno di strumenti che ci aiutano a superare queste difficoltà.

La Tecnica Metamorfica è un grandissimo strumento di autoguarigione che tutti possono imparare, per se stessi e per gli altri, per sciogliere blocchi e paure attingendo dalla forza vitale che è insita in ognuno di noi....

Si impara facilmente ed è l’ideale per essere praticata in famiglia, da mamma-papà a figlio/a, tra partner, tra amici, da adulti e da bambini, nei casi di handicap (autismo, sindrome di down…).

La Tecnica Metamorfica non comporta la cura di sintomi particolari, ma genera un movimento di liberazione da patologie di antica data, sia fisiche che psicologiche: è un movimento di evoluzione e crescita.

La Tecnica Metamorfica può essere usata contemporaneamente ad altri metodi di cura ortodossi o alternativi.

Data la sua semplicità ed il fatto che il trattamento è solitamente piacevole e rilassante, essa può essere utilizzata una volta la settimana come strumento di crescita e di realizzazione del proprio potenziale.

La Tecnica Metamorfica si può fare a se stessi e agli altri, per sciogliere blocchi fisici ed emozionali, migliorando la qualità della vita.

Pacchetto sicurezza


"Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica". Scorrono le immagini del video di Vieni a ballare in Puglia, brano in cui Caparezza, con l'acida affabulazione che lo contraddistingue (un bravo anche ad Albano per il cameo), punta il dito sulle morti da taluni, inspiegabilmente, definite bianche. A me son sempre sembrate nere, nerissime. Acri e primitive come il paesaggio del video, arrostato da un sole implacabile, d'un furore malato, metallico, inquinato. Non è il Sud patinato delle agenzie di viaggio, è la periferia africana dei bus scalcagnati e tossici. E' l'Italia.



Avevo condiviso questa canzone con gli amici di Facebook, qualche giorno fa. E ieri, la notizia, l'ennesima, maledetta, intollerabile: non in Puglia, ma in un'altra Africa, cioè la Sardegna: Saras. E Saras si aggiunge alla Torino della Thyssen Krupp, alla Milano del ferroviere cinquantenne, alla terra desolata di Michele e i suoi compagni (fratelli). All'Italia. Quest'Italia, del 2009.

L'Italia in cui la generazione bruciata dei 40-50enni barcolla senza un lavoro fisso. Dove, anzi (dati Istat di ieri), i disoccupati hanno superato gli occupati. Ma occupati, questi ultimi, come, in quale misura?

C'è chi dalla crisi nera, dalle morti nere come la pece, trae immensi profitti. Si crepa per 900 euro al mese perché non esistono alternative. E i padroni sono tornati a sfoggiare il cilindro. Si schiatta perché, dalla crisi, il capitale speculativo trae nuova linfa vitale. Per questo Giorgio Schultze propone una co-gestione dei lavoratori agli utili dell'azienda. Perché la crisi del capitalismo, da noi non voluta, non vogliamo risolverla col nostro sangue.

Non è più solo dolore, il dolore non serve a nessuno. Non in un mondo di pescicani, dove le anime gentili possono solo soccombere. Sale la rabbia. Nessuna pace, no, nessuna pace senza giustizia. E vorremmo il sorriso, la leggerezza, la voglia di scherzare, di librarci in quel bello aereo che, unico, ci contraddistingue dalla bestialità. E ce lo strappano, con gli adunchi inesorabili artigli.


Immagini dal film Come un uomo sulla terra, sui "respingimenti" dei clandestini.

"Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati", prosegue il cantautore pugliese. Già. Lungi da me il buonismo, per carità; so che è disperatamente fuori moda, adesso risulta "in" il cattivismo, benché nessuno ricordi (popolo di smemorati, il nostro) che non è altro che la versione riveduta e corretta dell'antico, e clownesco, "facite 'a faccia feroce". Sì certo so che il clandestino può delinquere ecc. ecc. (specie se non gli si concede alcuna possibilità di regolarizzarsi), ma davvero credete che un barcone di disgraziati sia per noi più pericoloso di una fabbrica non in regola con le elementari norme di sicurezza?

Ma di questo nessuno parla, nessuno ne conia nefandi e urlati slogan elettorali. Per forza! I "padron dalli belli braghi bianchi" vanno tenuti buoni, agevolati, adulati, sollazzati. E quanto si sollazzano, in questo periodo! Su, passa dall'Italia, passa a miglior vita.



Daniela Tuscano

Ricette contro la crisi? Partecipazione dei lavoratori alle decisioni delle aziende e accesso al credito non speculativo!


I fattori della produzione, il lavoro ed il capitale imprenditoriale, in questo momento devono fare fronte a un nemico comune: la speculazione finanziaria. Per questo è urgente che nelle aziende il potere decisionale sia condiviso con i lavoratori e che lo Stato garantisca un accesso al credito a condizioni ragionevoli e non speculative!Ho recentemente dato la mia adesione al manifesto proposto dalla Federazione Europea Per L’azionariato Dei Dipendenti (http://www.efesonline.org/2009/MANIFESTO/IT.htm) che ritengo un’iniziativa molto interessante che va verso la creazione di una vera partecipazione da parte dei lavoratori non solo ai profitti, ma soprattutto alle decisioni che avvengono all’interno delle aziende.

 

Il fatto che sia necessario un modello di azienda partecipata dai lavoratori sia in quanto a proprietà sia in quanto a potere decisionale è da sempre uno degli assi fondamentali della proposta umanista, insieme al fatto che lo Stato si debba far carico di garantire un accesso al credito per le aziende, che le metta al riparo dalla speculazione finanziaria che tende a prendere il controllo delle aziende e a massimizzarne il profitto, producendo sempre più spesso il tracollo produttivo ed economico delle aziende stesse.

 

Thomas Hirsch, portavoce del Nuovo Umanesimo per l’America Latina espone molto bene questi concetti nel suo libro La Fine della Preistoria da cui cito alcuni passaggi:

 

<<È necessario istituire alla velocità della luce alcuni strumenti che permettano di controllare in modo ferreo l’azione del capitale speculativo, obbligandolo a re-investire in modo prioritario nella produzione. […]L’unica strada possibile per realizzare con successo questo aggiustamento forzato consiste nell’apertura della proprietà dei mezzi di produzione e soprattutto della gestione produttiva ad una partecipazione più ampia dei lavoratori, creando un modello societario distante sia dal mostruoso monopolio statale che dall’irrazionale oligopolio privato. […]

 

Fare l’imprenditore significa rischiare. Chi investe un capitale per avviare un mezzo di produzione rischia il suo denaro negli alti e bassi del mercato. Anche chi contribuisce con il suo lavoro a far sì che quel mezzo sia produttivo corre dei rischi, visto che mette in gioco i suoi sforzi e il suo impegno quotidiano. Sia il capitale che il lavoro “lavorano” nell’impresa e costituiscono una società produttiva, i cui vincoli di collaborazione assicurano una gestione di successo del processo produttivo. Se in altri momenti storici il lavoro e il capitale si sono scontrati come nemici irriducibili all’interno di un’impresa, il grande cambiamento culturale proposto dal Nuovo Umanesimo consiste nel fatto che entrambi i fattori produttivi, invece di competere anche all’interno del mezzo di produzione di cui fanno parte, cerchino la convergenza a vantaggio del progresso comune.

 

Bisogna poi ricordare che oggi il nemico è un altro, [...] il capitale speculativo. […]il capitale speculativo internazionale […] si muove nei circuiti finanziari virtuali comprando imprese produttive e decidendo il destino di milioni di persone, che non sono certo consultate rispetto alle misure che le coinvolgono. […]Questa mostruosa mutazione dell’economia mondiale dovrebbe spingerci senza indugi a riformulare in modo radicalmente nuovo il concetto di impresa e proprietà, giacché sia i lavoratori che gli stessi imprenditori subiscono gli effetti di questa aberrante disumanizzazione. […] imprenditori e lavoratori, capitale e lavoro, devono affrontare insieme i rischi che questo progetto produttivo comporta. Rispetto a una sfida così impegnativa, che richiederà tutta l’energia vitale e la massima lucidità delle persone coinvolte, sia la speculazione che l’usura praticate dal capitale bancario sono forme parassitarie e ripugnanti, che indeboliscono tali iniziative e minacciano gravemente la loro continuità. […]

 

In un’economia su scala umana, i profitti ottenuti grazie ad un aumento della produttività sono perfettamente legittimi: la stessa cosa non vale per quelli realizzati mediante la speculazione e l’usura, giacché la tentazione di avere accesso a questi soldi facili stimola le bancarotte.>>




Giorgio Schultze

Portavoce europeo del Movimento Umanista

Candidato indipendente nelle Liste di IDV nella Circoscrizione Nord Occidentale

Samuele l'ebreo

C’è molta gente al mercato
venditori di balocchi
e di gelati al pistacchio
nessun altro gusto
solo pistacchio
è per questo che compero balocchi
*
Samuele ha un banco di pesce
non prega mai
e sua moglie ha una grande pancia
la moglie di Samuele ha un bella pancia
*
Non mente mai Samuele
e non si arrabbia
quasi mai
ma non toccargli sua moglie
ha un coltello Samuele
per tagliare il pesce.
*
La sua donna ha denti bianchi
un neo sulle guance
la sua donna sorride spesso
a volte però
anche piange
forse perchè ha la pancia
succede alle donne
quando aspettano un bambino.
*
Ci sono guardie sorde al mercato
e venditori di gelati al pistacchio
gente di colore
senza permesso
li chiamano clandestini
io li chiamo uomini
anzi no
venditori di pistacchio
anche se a me il pistacchio non piace.
*
Samuele sorride
non fa grandi sconti
ma se comperi il suo pesce
ti regala per resto
una cartata di frittura
e tocca la pancia di sua moglie
sorride Samuele
*
Dicono sia strano
diverso dagli altri
io dico che è un uomo
anzi no
un venditore di pesce
e ha un piccolo segreto
sua moglie vedete
è palestinese

meno tette e culi in tv 2

ho riscritto   con aggiunte  nei link e  url  il  post  basta  tette  e culi  in tv  1  eccovi  qui l'url  http://www.splinder.com/myblog/post/58797/20625280/yes

Senza titolo 1504

  VI PIACE LA CANZONE DI LUCIO BATTISTI EMOZIONI ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

26.5.09

Senza titolo 1503

  L'AVETE LETTO IL LIBRO IL VECCHIO E IL MARE ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

Hanno riscoperto la misericordia...

 
Ieri pomeriggio, facendo zapping, sono incappata in un rotocalco di gossip su Raiuno. Nel salotto si trovava pure tal prete, Mario Pieracci, grasso come un porco e molto compiaciuto di trovarsi in quei paraggi, a lui del resto disinvoltamente familiari. Discettava sui divorziati risposati, che si trovano in "peccato mortale" e non possono esser riammessi ai sacramenti. Seguiva consueta passerella di vip convertiti sulla via dei lustrini che chiedevano di essere riammessi in seno alla Chiesa per continuare a fottere con la benedizione porporata, ma naturalmente non un cenno, neppur lontano, al pluridivorziato con cappella (non pensate male...) privata che la comunione continua tranquillamente a riceverla.


E non solo la comunione, riceve.



Annota "Repubblica" di oggi che le pur blande critiche di "Famiglia Cristiana" e "Aggiornamenti sociali" riguardo alla turpe vicenda di Noemi sono "piuttosto isolate nel panorama della stampa cattolica, a partire dall''Osservatore Romano', il quotidiano della Santa Sede, e da 'Avvenire', l'organo dei vescovi italiani, che sul caso Noemi hanno finora tenuto un profilo piuttosto basso (unico intervento un editoriale del 5 maggio nel quale invitava il premier a essere 'più sobrio'...). Temporeggia, invece, 'Civiltà Cattolica', l'autorevole quindicinale della Compagnia di Gesù che viene pubblicato solo dopo il placet del Vaticano: i responsabili della testata annunciano che 'parleremo di questa vicenda solo dopo le elezioni europee per non turbare l'andamento del voto'". Traduzione: meglio rimandare i commenti, non sia mai che a qualche pecorella smarrita possa venir mal di pancia e magari cadere nella diabolica tentazione di votare a sinistra... Poi, quando l'Uomo della Provvidenza sarà ancora assiso sul trono-altare, allora reciteremo il fervorino per dimostrare che non guardiamo in faccia nessuno, noi.


Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila (!) si spinge più oltre e critica il segretario del Pd Franceschini: "Non contrasti la politica del governo con il caso N., ma con qualcosa di concreto". Le bambine (femmine) non sono un caso concreto. Lassatelo lavorà. Il confessore personale dell'Uomo Provvidenziale l'aveva già spiegato: le presunte e demagogiche "critiche" (ma no, amabili rabbuffi) della Cei sono generiche e applicabili a chiunque. Ed è vero. Chiosando come segue: «Se pensiamo a tutti i grandi uomini che hanno fatto la storia, me ne dica uno che non ha i suoi vizietti». Le morbidezze verso N.? Ingenue galanterie. Assaporatevi l'intero testo di questa lectio magistralis: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/06/ma-il-suo-confessore-lo-perdona-tutti.html


Poche ore fa, dalla Cei, è giunta un'altra nota. Questa:


(ASCA) - Citta' del Vaticano, 26 mag - Sulla ''questione morale'' e in particolare sulle ultime vicende del premier Silvio Berlusconi, dal processo Mills al caso di Noemi Letizia, la Conferenza episcopale preferisce non dare giudici ma richiamare ognuno alle proprie responsabilita' . Rispondendo questa mattina alle domande dei giornalisti al termine della sessione dei lavori dell'Assemblea Generale della Cei, il segretario generale dei vescovi italiani, mons. Mariano Crociata, premettendo di non amare ''formule semplici per realta' complesse'', ha detto: ''Se vogliamo parlare di questione morale, oggi, come ieri, di questioni morali ce ne sono tante. Bisogna tenerle vive tutte, senza andare a esprimere giudizi a ogni pie' sospinto''. ''Ognuno - ha aggiunto - ha la propria coscienza e capacita' di giudizio''.


Mons. Crociata (un nome, una garanzia) non ama formule semplici per realtà complesse. Nel caso di Welby, di E. E., dei Family Day chiassosi e urlanti architettati al solo scopo di rovesciare l'odiato Prodi (e i Dico), abbiamo avuto una sensazione ben diversa. A proposito, i Family Day non si fanno più. E sì che di motivi per protestare ce ne sarebbero: tagli alla scuola, disoccupazione galoppante, sprechi, riarmo, abbattimento di barconi di poveracci (anche quelli tengono famiglia, no?). Ma da quelle parti tutto è tornato in un soave silenzio venato d'incenso. Tutto bene, tuttapposto, tutto tranquillo. Questo è il miglior mondo possibile.Ma non va dimenticato che B. è di destra, è etero anzi eterissimo, e al Vaticano i maschi tutti d'un pezzo sono sempre piaciuti tanto tanto. Si legga questo finissimo trattato teologico pubblicato da Zenit.org: http://www.zenit.org/article-18354?l=italian . Tutta colpa delle femministe se il padrone naturale e benedetto dal Creato si è rammollito, ora però si torna ai sani valori d'una volta, dove l'uomo, per essere uomo, "aveva da puzzà".


E le bimbe (semi)velinate? Ma la femmina resta figlia di Eva, e poi l'ha già lasciato intendere il suo prete, dietro le paludate parole: i peccatori sono solo i poveracci. Perché "io so' io... e voi nun siete 'n cazzo!!!!!!!!!".

Favola vera




Bosco di castagni           Immagine composta da me, con due immagini prese in rete, nella mia mente il ricordo del mio bosco era così


                                      Una bambina  "Principessa"   di Franca Bassi



Era una giornata fredda,  quando nacque Franca. Un vagito...ancora un vagito poi un grido. Dentro una bella camera del quartiere Prati, nel 1938, la levatrice teneva tra le braccia il piccolo fagottino: "Ecco è nata!.. è nata la tua secondogenita. E' una bella bambina". Furono  giorni di felicità  nella grande casa. La piccola Franca  doveva  nascere  il giorno di Natale, ma  aveva fretta  ed anticipò  cogliendo tutti di sorpresa. Faceva tanto freddo quell'anno a Roma. Passarono alcuni anni, Franca era  troppo piccola, per comprendere quel fuggi fuggi di gente che abbandonava Roma.  C'era la guerra e c'erano anche tanti innocenti che morivano. Seguirono anni di dolore, di macerie  e di malattie. Questo era ciò che ci regalava la guerra.
Franca  cresceva con i suoi fratelli e insieme alla nonna Elisabetta si trasferirono a Bagnoregio, nell'antica casa materna. Lasciarono la bella casa di Roma  per fuggire lontani dalla  città e dai suoi pericoli.
Un giorno, nel  cuore della notte, scoppiarono in paese alcune bombe. Molti furono costretti ad abbandonare la propria casa. Anche nonna Betta raccolse le  poche cose e fuggì con  i suoi  nipotini. Impauriti camminarono molto,  per i viottoli di campagna.  Di tanto in tanto il cielo s'illuminava a giorno, eppure non c'era il temporale. Tutti insieme abbracciati si rifugiarono in una casetta nascosta  nel bosco di castagni.
Franca  la sera  cercava il suo bel letto di ferro battuto, le foglie dipinte da suo padre sulle pareti.  Quando il vento faceva tremare la piccola fiammella della candela, le ombre sui muri diventavano vive e lei ci parlava  come se fossero fate e folletti.
Non capiva  perché dovesse dormire  in quella tana con un giaciglio di fortuna  fatto con  le canne. Si copriva il corpo con le foglie di granturco e cominciò a conoscere tanti piccoli animaletti. Erano gli abitatori di quel piccolo spazio, tra cui un simpatico geco, che faceva capolino tra le pietre. Quando cercava il suo bel letto spesso brontolava e perfino mugugnava e si ritirava  dentro un grande tronco di castagno scavato e  sognava il  suo bel letto tutto per lei,  i suoi fratelli la prendevano in giro e la chiamavano "Principessa".
Ogni sera  nella piccola casa di pietra, in un angolo c'era un po' di legna. Il fuoco era acceso e nel grande paiolo di rame annerito dal fumo, bolliva  la solita minestra fatta solo d'erba raccolta nei campi. La piccola casa era  in realtà il deposito degli  attrezzi da lavoro, una vanga, una zappa, corde, la mangiatoia per l'asino, ma  Principessa sognava lo stesso, seduta su una pietra grigia, la famosa  pietra Basaltina e, in compagnia di una lucertola, guardava la luce del sole che pian piano si spegneva. Prima di  dormire contava un pugno di  stelle  e cantava insieme ai  grilli, poi il richiamo della notte, la minestra era pronta e la porta di legno si chiudeva alle sue spalle.
Anche gli uccelli al calar del sole smettevano di cantare, ben nascosti nel nido. Di notte nel bosco si sentiva arrivare da un vecchio albero vicino alla casa, il canto del gufo. Principessa lo seguiva in principio intimorita, ma poi col passare dei giorni aspettava silenziosa nella sua cuccia. Quel canto ormai le era diventato amico. E come era diventata brava! Ormai riconosceva anche  il canto della civetta e il canto malinconico del maschio "hu-u-ou", ripetuto a intervalli e lei cantava con loro, fino a perdersi nel suo mondo di sogni. Quando  la civetta cantava nelle notti di luna piena, tutti si spaventavano, perché chissà a  causa di quale brutta diceria, dicevano: "chiudi le orecchie,  perché se odi il  suo canto porta male". Ma a Principessa  piaceva e non credeva a queste dicerie paesane.
Principessa  conosceva  i gufi e li chiamava per nome  non ne aveva paura, erano suoi amici. Per lei ogni giorno era tutto un giocherellare intorno  al fosso  da una pietra all'altra. Saltellava  insieme alle ranocchie e spesso ci cadeva dentro insieme a loro. Era felice, ma non capiva  e quando i cannoni  sparavano si spaventava, copriva d'istinto le orecchie e si rannicchiava  sotto l'albero di ciliegio. Nonna Betta per farle passare la paura, le raccontava che quel brutto rumore era causato semplicemente dal nonno che in cielo sulle nuvole spaccava le noci. Basta poco per distrarre una bambina e in quel bosco in verità non ce n'erano molte di distrazioni, era una scuola a cielo aperto. Nel bosco di alberi di castagni, era facile immaginare storie di fate e folletti, era bello osservare le piccole formiche e il formicaio, un mondo favoloso dove regnava l'organizzazione e la semplicità della vita. Principessa spesso con la punta delle sue piccole mani le aiutava a trascinare  chicchi di grano, pagliuzze, semi. La sua curiosità non finiva mai. Quel bosco variopinto era ormai diventato il suo mondo, il rumore del torrente, i piccoli insetti  a volta fastidiosi, le colorate coccinelle, con i suoi grandi occhi pieni di meraviglia seguiva la danza delle farfalle,  quando leggere si posavano sulla corolla dei fiori. Mille domande passavano in quella testolina. Tutto intorno sembrava meraviglioso; un mondo pulito, vero, uno spazio  pieno di colori e di profumi e bellezza. Era semplice per nonna Elisabetta distrarre  dalla guerra i suoi nipotini, la natura le era d'aiuto e con la sua fantasia e la sua saggezza riusciva a tranquillizzarli ogni sera. Le sue storie incantavano i quattro nipotini che si addormentavano sereni, felici di vivere in quel mondo, nella piccola casetta di pietra, protetta dai giganti: gli alberi della valle di Civita.
                                                  sandro




Questa foto sotto è il mio castagneto, con gruppi di ragazzi  scampagnata anni 60. Sopra il torrente "Rio Torbido", su queste pietre giocavo e facevo pupazzi di creta. La piccola casetta in pietra non si vede era a destra dell'immagine, nascosta dal fogliame.


castagneto


basta che tette e culi in tv


fra le  colonne  sonore  del post  d'oggi  oltre la bellissima   Because  the  night   di patti Sith  (  goià citata  nel    documentastrio  in quetione  , ne  trovate  qui un  video  in merito http://www.youtube.com/watch?v=PMBDEN5H-MA   c'è  anche questa  che  rapressent ail mio modello di  donna

(...)
Prendila te quella che fa il "Leasing"
che s'innamori di te
la Capitana Nemo,
quella che va al "Briefing"
perché lei e' del ramo,
e viene via dal Meeting
stronza come un uomo
sola come un uomo.


 
                                      voglio una donna   di Roberto  vecchioni


Ora nonostante sia  sono un fruitore  di youporn  e  simili   cioè  quello  che  viene  comunemente  chiamato un pornodipendente  o youporn gneration  secondo  l'inchiesgta  di Xl  di repubblica    ( ne  trovate   nelle righe sotto  l'url   ) .Dipendenza   \ " intossicazione  " contro cui  anche se  con  risutati altalenanti   sto  lottando per  rimuoverla  o trasformarmala  in porno romanticismo  , qui la  definizione  ,come ha  fatto  Carolina cutolo nel  suo libro  porno romantica  )  dopo  una  figuraccia  simile 




in quanto mia madre mi ha sgamato   (  fortunatamente  lewi   e non la donna  dellle pulizie  )  ha  trovato dellle  riviste  e  dvd  che  non ho  avuto la  forza  di gettare   via e   li tengo  per  regalare  al momento  gusto (  è  un amico  con le  scambiavo  , ma  ha il problema   che  è  sposato e con prole)  .Ma  la mia lotta  non è  dovuita  solo a figuracce del genere  ,  ma  soprattutto   perchè  1)  mi sto rendendo  sempre  più conto  che "  l'attività " che    faccio doppo  la  visione \ lettuyra  di tali  cose   è  solo  piacere frustrrante , 2) Perchè la  pornografia vera  e propria  mortifica  la  dignità dell'uomo  e  soprattutto  quella  della donna  .
Infatti    le donne vengono descritte tutte  come  troie  e ninfomani o desiderose  di sesso  . Quindio  ecco  che   alla stessa   maniera  \ modo  l'uso eccessivo   ormai  privo  di tragressione  pura   o  carattere  libertario  e  anti  tabù  \  ipocrisia  cpome  è stato  nell'arte  e i  nei movimenti  culturali degli anni  60\80    è diventato  mortificante  e   nauseabondo \  stuchevole  .
E'  vero che tale  uso   ormai  mercificato  non  è  una novità  visto  che sui i giornali (  non necessariamente porno  o erotici  )   settimanali  e mensili   di qualunque  tipo  o  nelle  pubblicità v  e  cartacee  si  ne  fa  un uso massiccio  e cosi pure  in alcuni spettacoli  tv  . Ma    non credevo ( forse perchè di  tv   ne  guardo pochissimo  , leggo  o  navigo in rete  )  cosi pesante  come  ci  fa  vedere  il documentario  "  il  
corpo delle donne ", di  Lorella Zanardo, autrice con Marco Chindemi  documentario denuncia sull'immagine femminile proposta dalla televisione italiana. (  qui  maggiori in formazioni in merito  ed  ulteriori  approfondimenti dele tematiche   trattate   nel bellissimo  e ottimo  nel documentario  in questione  1 2   ) ne  trovate  sotto  la prima  parte 




qui per tutti coloro  fossero interessati  a tale  problematica  (  non solo guardoni  e\o allupati e bavosi e fruitori  di porno  )    
le  altre  tre parti  del  bellissimo documentario in questione http://www.youtube.com/profile?user=supan71&view=videos&query=donne oppure  qui  se  volete   vedervelo   tutto di seguito    http://www.ilcorpodelledonne.it  oppure  se  lritenete  di volerlo  segnalare  ad amci  o parenti che stanno all'estero  adesso esso  è  anche in inglese www.ilcorpodelledonne.it/documentary/ mi si  sono accorto  che donne vere stanno scomparendo dalla tv, sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante".
Quindi   la battuta  di Elelekappa  ( Alias  di  Laura  Pellegrini  ) riferita  alle  pagine dei settimanali (  un'altro canale  mediatico  che    mercifica    il corpo dele donne  ) Mamma, ma cosa fanno i maniaci sessuali?". "Ultimamente le copertine dell'Espr
esso, dell'Europeo e di Panorama". >>    dev'essere  applicato alla tv  .
Quindi per  rispondere  ad alcune  domande  del video  . In particolare   a quella  : <<  come mai  tutte le  done  d'italia non scendono in piazza  protestando per  come   veniamo  rappressentate   ? >>.  Da quello che ne  deuco io  , dala mia esperienza   quelle  che  hanno ancotra  una dignità  e nonn hanno mandagto il cervello all'ammasso   o  odiano  essere trattate  in sifatto moddo  hanno pèaura  d'essere prese  per  matte  o  per  comuiniste  e  preferiscono   proterstar e in silenzio  ., oppire  quelle   che  questa  cosa  glli piace  o l'accettano passivamente e acriticamente   ldevo essere  asueffatte  o splamate  (  almeno    dalla mia   esperienza  )  dalla  cultura  dominante  da  cui  anch'io cerco (  non sempre  purtroppo riuscendoci , ma  è inevitabile  l'uomo non è solo un pezzo di legno   )  di sottrarmi  e di lottare   e  dicui  esse  sono vittime  o scendono sullo stesso piano   .                                                                                                                                     Infatti  un'amica  d'amici che in una  sauna  ha  reagito  ad una molestia    d'un maniaco  ,   si  è sentita  dire  da persone presenti ìallo sputtanamento pubblico che  che  ha  inflitto a  quella  persona : << certo, che se il metti un costume così...magari voleva solo provarci...>>   concordo  con quaqnto dice lei  : <<Non credo servano discorsi su come la donna deve essere libera di scegliersi il proprio compagno sessuale, senza che uno stupido pirla qualunque possa mostrargli tutto quanto il pendaglio e le tocchi il culo, e la passi pure liscia scappando via e facendo finta di niente... (o magari che la faccia diventare una deputata parlamentare... ok, pessima battuta ) >> ( qui  l'ìntera storia   ).
Quindi  non 
limitatevi a  scandalizzarvi  o  a protestatre  se   ragazzi  sempre  più piccoli commettono strupri  e violenze sessuali   fino a d  arrivare  all'omicidio   come  è sucesso l'estatre  scorsa  ,  datemi pure  del  vetero  qualche cosa  ( leggi   bigotto  , conservatore  )  echisenefregam'importa  una sega  per  citart  una  una famosa  canzone degli ex Csi    ma  io  non  trovo (  anzi diciamo che non mi va   di farlo  )  di ricorrere  ale  solite   spiegazioni  banali  e  semplicistiche  (   colpa  della famiglia  che  non l'ha  saputo educare  , colpa della scuola  , ecc  )   soluzioni  certo ovvie  e vere  , ma   se non vengono forniti valori contrastanti  a questa becera   cultura  dominante    e  volgare   ,  citata    da questo documentario uno\a  non è capace  di farsi  un processo di sintesi  ed  antitesi  cioè di scegliere  se   seguire o  o l'altro  e   quindi    opta   solo ed  esclusivamente quello dominante  cioè quello deleterio di questa  tv    . IL   filosofo  K.Popper nelle sue  ultime opere    Il mito della cornice, Il Mulino, Bologna, 1995 , La conoscenza e il problema corpo-mente [1994], Il Mulino, Bologna, 1996 , ed  in particolare , Cattiva maestra televisione [1994], Marsilio, Venezia, 2006 e   L'informazione violenta, Società aperta, Roma, 1996 non aveva  tutti   i torti  .


con questo  è tutto  aspetto i  vostri pareri ed opinioni od  eventualemne  espertienze  , critiche  ed osservazioni


approfondimenti   








Senza titolo 1502

  QUESTE SONO DELLE VECCHIE TESSERE INTERA RETE DELLA LINEA ATAC ROMA !  VE LE RICORDATE ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

25.5.09

Mondo nuovo



           
                   MONDO NUOVO
                  
                   Estirpare dalla Terra ogni male
                   e seminare chicchi di sorriso,
                   per veder crescere piante rigogliose
                   che diano frutti di serenità.

                   Ogni cuore ripulito dall'invidia
                   foderato con una patina di tolleranza,
                   rivestito come dovesse andare a nozze
                   fautore dell'altrui felicità.

                   Bimbi sani, uomini contenti
                   abolite tutte le distanze,
                   mani che si stringono attraverso i Continenti
                   livellate le disuguaglianze.

                   Un mondo nuovo, dove vivere in letizia
                   circondato dal rispetto e  tanto amore
                   dove non si odano colpi di cannone
                   ma la vita sia sacralità.

                   Scritto da Marilicia il  24/05/2009
           

Senza titolo 1501

Sono assopito
tutto è rosa,
le case, gli alberi, la gente.
Volo oltre i meleti e le more
oltre la donna che non parla mai.

Sono in città,
gli elefanti rosa sono in cielo
ci sali
ti portano oltre
dove i sensi desiderano
e la fede si riaccende.

Mangio cioccolata tutto il giorno
caramelle, torte e torroni
non avverto la morte
vedo la vita,
osservo la gente
non c'è nulla di umano in loro,
troppo buoni,
felicità inumane negli occhi.

Salgo su un elefante volante,
apre le ali,
mi regala cioccolata
e una fata protettrice.

Mi ritrovo nel mio letto.
E' un nuovo giorno.
A domani
paese degli elefanti volanti.



Papi non fuma la pipa

- hai parlato con p?

- no

- sto guardando facebook

- domani fai il mattino?

- si

- ora vado a nanna

- ok

- io sto leggendo il giornale

- un articolo sul berluska

- notte

- è incasinato

- chi Berluska?

-si

-non ho seguito nulla

-ci son novità?

-ho sentito un pò

-anche la litizzetto prima

-che ha detto?

-lei l'ha preso per il culo

-come sempre del resto

-e che ha detto?

-sisi

-eh c'è da seguir qualche telegiornale

-non ho seguito nulla

-notizie di politica

-il processo

-sì

-papi papi

-un casino

-ho capito

-papi non fuma la pipa

-le confessioni di Gino, il fidanzato di noemi alla madre di lei

-riporto la sua frase

-la figlia noemi?

-gino al giornalista dice

-gino è l'ex di noemi, la minorenne che chiama papi berluska

-dice gino

-«I genitori di Noemi non c´entrano niente. Il legame era proprio con lei. È nato tra Berlusconi e Noemi. Mai Noemi mi ha detto che lui, papi Silvio parlava di politica con suo padre, Elio. Non mi risulta proprio. Mai, assolutamente. Vi dico come è cominciata questa storia e dovete sapere che almeno per l´inizio -

-perché poi quattro, cinque volte ho ascoltato anch´io le telefonate - vi dirò quel che mi ha raccontato Noemi. Il rapporto tra Noemi e il presidente comincia più o meno intorno all´ottobre 2008.

-Noemi mi ha raccontato di aver fatto alcune foto per un "book" di moda. Lo aveva consegnato a un´agenzia romana, importante - no, il nome non me lo ricordo - di quelle che fanno lavorare le modelle, le ballerine, insomma le agenzie a cui si devono rivolgere le ragazze che vogliono fare spettacolo.

-Noemi mi dice che, in quell´agenzia di Roma, va Emilio Fede e si porta via questi "book", mica soltanto quello di Noemi. Non lo so, forse gli servono per i casting delle meteorine. Il fatto è - ripeto, è quello che mi dice Noemi - che, proprio quel giorno, Emilio Fede è a pranzo o a cena - non me lo ricordo - da Berlusconi.

-Finisce che Fede dimentica quelle foto sul tavolo del presidente. È così che Berlusconi chiama Noemi. Quattro, cinque mesi dopo che il "book" era nelle mani dell´agenzia, dice Noemi. È stato un miracolo, dico sempre. Dunque, dice Noemi che Berlusconi la chiama al telefono.

-Proprio lui, direttamente. Nessuna segretaria. Nessun centralino. Lui, direttamente. Era pomeriggio, le cinque o le sei del pomeriggio, Noemi stava studiando.

-ahahahahahahahahhahahahahahhahahahahahahahahaahahahahhahahaha

-Berlusconi le dice che ha visto le foto; le dice che è stato colpito dal suo "viso angelico", dalla sua "purezza"; le dice che deve conservarsi così com´è, "pura".

-Questa fu la prima telefonata, io non c´ero e vi sto dicendo quel che poi mi riferì Noemi, ma le credo. Le cose andarono così perché in altre occasioni io c´ero e Noemi, così per gioco o per convincermi che davvero parlava con Berlusconi, m´allungava il cellulare all´orecchio e anch´io sentii dalla sua voce quella cosa della "purezza", della "faccia d´angelo".

-E poi, una volta, ha aggiunto un´altra cosa del tipo: "Sei una ragazza divina".

-ahahahahahahahahahahahahha

-chissà la moglie

-la veronica

-come sarà incazzata

-l'articolo è di oggi

-di d'avanzo

-penna di spicco di rep

-ma è la figlia o no?

-è la minorenne

-la noemi letizia

-quella del compleanno

-non ricordi?

-lo chiama papi

-sì

-non è la figlia

-ma perchè è la figlia

-ma avevan detto che lui aveva avuto una storia con la madre

-lo chiama papì perchè potrebbe essere suo padre

-nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

- più che papi potrebbe essere suo nonno

-ah

-quello era stato un fraintendimento

-non si erano capiti con i giornalisti

-ma io avevo sentito pure questo

-poi hanno chiarito

-ah ok

-allora ho capito

-la storia è così

-te credo la moglie

-come l'ha raccontata l'ex moroso

-ok

-eh

-s'è sputtanato

-lei ha 17 anni?

-Berlusconi, all´inizio, non ha detto a Noemi chi era. In quella prima telefonata, le ha fatto tante domande: quanti anni hai, cosa ti piacerebbe fare, che cosa fanno tua madre e tuo padre? Studi? Che scuola fai? Una lunga telefonata. Ma normale, tranquilla.

-lei ha compiuto 18

-e lui è andato al suo compleanno

-e veronica si è incazzata

-perchè lui non è MAI andato al diciottesimo dei suoi figli

-capito?

-si

-che squallore

-ma che motivazioni da lui?

-è un marpione te lo dico io

-su rai 1

-cerca carne fresca

-non posso accendere la tivù

-dormono i bimbi

-dimmi tu

-se dicono qualcosa

-offende la sinistra

-poi, quando Noemi si è decisa a chiedergli: "Scusi, ma con tutte queste domande, lei chi è?", lui prima le ha risposto: "Se te lo dico, non ci credi". E poi: "Ma non si sente chi sono?".

-caso noemi

-rep intervistato l'ex

-ahahahahaahahha

-leggi

-il padre annuncia querele

-poi: "Ma non si sente chi sono?".

-a berlusconi

-lui per difendersi

-tirò fuori che conobbe il padre

-che era l'autista di craxi

-ahahahahahahhahaha

-che bugiardo

-Quando Noemi me lo raccontò, vi dico la verità, io non ci credevo. Poi, quando ho sentito le altre telefonate e ho potuto ascoltare la sua voce, proprio la sua, di Berlusconi, come potevo non crederci?

-ahahahahahahahahhahaha

-lo aspetto nel blog il berluska

-ahahhahahahahahahahahaahhahaha

-vuole diminuire il n dei parlamentari e dei deputati

-ma tu immagina di chattare con il berluska ahahahahahahahahhaahahahhaah scoppio dal ridere

-si è messo nei casini

-e te credo

-ora leggi popolari a manetta

-per le votazioni

-Noemi mi diceva che era sempre il presidente a chiamarla. Poi, non so se chiamava anche di suo, non me lo diceva e io non lo so. Lei al telefono lo chiamava papi tranquillamente. Anche davanti a me.

-quella della diminuzione dei parlamentari è popolare

-Magari stavamo insieme, Noemi rispondeva, diceva papi e io capivo che si trattava del presidente. Quando ho assistito ad alcune telefonate tra Berlusconi e Noemi, ho pensato che fosse un rapporto come tra padre e figlia. Una sera, Emilio Fede e Berlusconi - insieme - hanno chiamato Noemi. Lo so perché ero accanto a lei, in auto.

-è sempre gino che parla, l'ex moroso

-pensa

-pure emilio fede

-hahahahahaha

-Ora non saprei dire perché il presidente le ha passato Emilio Fede, non lo so. Pensai che Fede dovesse preparare dei "provini" per le meteorine, quelle robe lì».: vanno via assieme quei due

-hahahahahaha

-«Mai, assolutamente», è stata la risposta del ragazzo).

«Comunque, quella sera, sentii prima la voce del presidente e poi quella di Emilio Fede - continua Gino - Non voglio essere frainteso o creare confusione in questa tarantella, da cui voglio star lontano.

-ahahahahahahahahahah

-LA TARANTELLA

-hahahahahahaha

-e vai

-Nelle telefonate che ho sentito io, Berlusconi aveva con Noemi un atteggiamento paterno. Le chiedeva come era andata a scuola, se studiava con impegno, questa roba qui. Io però ho cominciato a fuggire da questa situazione. Non mi piaceva. Non mi piaceva più tutto l´andazzo.

-ahahahhahahahahahaha

-chissà sia finita per lui

-e te credo che non gli piaceva l'andazzo

-figurati se fosse piaciuto a xxx

-ahahahahahahahahahhaha

-tu che parli col berluska?

-hahahahahhahaa

-ahahahahahahha

-nooooooooooooooo

-o tua figlia a 17 anni

-magari mia figlia

-hahahahahahahahaa

-sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì

-ahahahahahahahhahahaha

-mio marito va dritto in parlamento

-xxx l'ammazza

-ahahhaahahha

-sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì

-ahahhahaahhahahahaha

-anzi

-gli brucia l'auto

-sììììììììììììììììììììììììììììì

-con fede dentro

-hahahahahahahaa

-ahahahahhahahahahaha

-ahahhahahaha

-beh

-e io che devo tenerlo fermo

-per farlo stare calmo

-ahahahhahaha

-ma lui non dice nulla

-non risponde

-non sa cosa dire

-infatti il padre ha detto che lo querela

-non ha la bugia pronta

-ci deve pensare

-perchè un uomo politico deve rispondere e dire la verità

-ma lui ha le sue verità

-gli sta sputtanando la figlia

-ma perché si sarà esposto così?

-insomma poteva immaginare che usciva

-tira più un pelo di figa ...........

-si ma

-lo sapeva del casino

-fede non lo ha avvertito?

-pensavano di farla franca?

-evidentemente sì

-non credo

-c'è qualcosa sotto

-Non vedevo più le cose alla luce del giorno, come piacevano a me. Mi sentivo il macellaio giù all´angolo che si era fidanzato con Britney Spears. Come potevo pensare di farcela? Gliel´ho detto a Noemi: questo mondo non mi piace, non credo che da quelle parti ci sia una grande pulizia o rispetto.

-Mi dispiaceva dirglielo perché io so che Noemi è una ragazza sana, ancora infantile che non si separa mai dal suo orsacchiotto, piccolo, blu, con una croce al collo, "il suo teddy". Una ragazza tranquilla, semplice, con dei valori.

-una con dei valori non va a fare certe foto

-non ti pare?

-se xxx vede sua dare via certe foto

-sicuro le mette le mani addosso

-beh insomma

-non far la moralista

-ma tu le hai viste le foto della noemi?

-qualcuna

-con la mano in mezzo alla figa?

-quella non va bene

-no

-non doveva fare quella foto se aveva dei valori

-berluska è stato attratto da quella foto

-te lo dico io

-voleva la cosa che sta sotto la mano

-ahhahahahahaahahhaha

-Con i miei stessi valori, almeno fino a un certo punto della nostra storia».

-il punto della storia

-coincide con la foto

-secondo me

-ahahahahahahhaha

-«Ho cominciato a distaccarmi da Noemi già a dicembre. Però la cosa che proprio non ho mandato giù è stata la lunga vacanza di Capodanno in Sardegna, nella villa di lui.

-capisci?

-è stata nella sua villa

-mamma mia

-che sputtanamento

-ahia

-si

-per tutti e due

-e tanto santa non è

-appunto

-si è fatta na grande pubblicità

-Noemi me lo disse a dicembre che papi l´aveva invitata là. Mi disse: "Posso portare un´amica, un´amica qualunque, non gli importa. Ci saranno altre ragazze". E lei si è portata Roberta.

-si sa che il berluska

-in sardegna

-ne vuole più di una di ragazza

-ahahahahahahahha

-ma a 17 anni i suoi non le han chiesto dove andava tutto quel tempo?

-ora capisco perché veronica disse mio marito frequenta minorenni

-con la i capisci?

-evidentemente sapeva della festa di capodanno

-ma non ha mandato giù la storia del compleanno

-quindi è esplosa

-già

-E poi è rimasta con Roberta per tutto il periodo. Io le ho fatto capire che non mi faceva piacere, ma lei da quell´orecchio non ci sentiva. Così è partita verso il 26-27 dicembre ed è ritornata verso il 4-5 gennaio.

-e si prende tanti bei soldini

-una lunga vacanza

-chissà che hanno fatto con il berluska tutto quel tempo

-azz

-già

-ma lui non era in parlamento?

-avevan chiuso?

-sicuro c'era anche lui in sardegna

-Quando è tornata mi ha raccontato tante cose. Che Berlusconi l´aveva trattata bene, a lei e alle amiche.

-bisognerebbe cercar nel registro del parlamento se c'erano assemblee e se lui era assente a festeggiar il capodanno

-Hanno scherzato, hanno riso... C´erano tante ragazze. Tra trenta e quaranta.

-hai letto?

-Berlusconi l´aveva trattata bene, a lei e alle amiche.

-c'era anche lui diamine

-sì

-Le ragazze alloggiavano in questi bungalow che stavano nel parco. E nel bungalow di Noemi erano in quattro: oltre a lei e a Roberta, c´erano le "gemelline", ma voi sapete chi sono queste "gemelline"? Penso anche che lei mi abbia detto tante bugie.

-vuoi che si perda la festa?

-eheheheh

-Lei dice che Berlusconi era stato con loro solo la notte di Capodanno. Vi dico la verità, io non ci credo.

-ahahahahahhahahha

-e te credo che non ci crede

-ahahahahahahahahah

-Sono successe cose troppo strane. Io chiamavo Noemi sul cellulare e non mi rispondeva mai.

-ahahahahahahahahahhahaahahahahha

-che sputtanamento ahahahahahahhahahaha

-e nomi di altri politici?

-dai che succede un casino

-Provavo e riprovavo, poi alla fine mi arrendevo e chiamavo Roberta, la sua amica, e diventavo pazzo quando Roberta mi diceva: no, non te la posso passare, è di là - di là dove? - o sta mangiando: e allora?, dicevo io, ma non c´era risposta.

-diventava pazzo ahahahahhaha

-e te credo

-era di là la noemi ahahahahahahahah

-Per quella vacanza di fine anno, i genitori accompagnarono Noemi a Roma. Noemi e Roberta si fermarono prima in una villa lì, come mi dissero poi, e fecero in tempo a vedere davanti a quella villa tanta gente - giornalisti, fotografi? - , poi le misero sull´aereo privato del presidente insieme alle altre ragazze, per quello che mi ha detto Noemi…

-che bei festini organizza il presidente

-saran state delle belle orge te lo dico io

-si credo pure io

-chissà chi c'era oltre al berluska

-qui è un casino

-però i genitori sapevano

-Al ritorno, Noemi non è stata più la mia Noemi, la mia alicella (acciuga, ndr), la ragazza semplice che amavo, la ragazza che non si vergognava di venirmi a prendere alla sera al capannone. A gennaio ci siamo lasciati.

-Eravamo andati insieme, prima di Natale, a prenotare per la sua festa di compleanno il ristorante "Villa Santa Chiara" a Casoria, la "sala Miami" - lo avevo suggerito io - e già ci si aspettava una "sorpresa" di Berlusconi, ma nessuno credeva che la sorpresa fosse proprio lui, Berlusconi in carne e ossa.

-in carne e ossa ahahahahahahha

-ha perso la testa il berluska

-pazzesco

-che merda

-Ci siamo lasciati a gennaio e alla festa non ci sono andato. L´ho incontrata qualche altra volta, per riprendermi un oggetto di poco prezzo ma, per me, di gran valore che era rimasto nelle sue mani.

-Abbiamo avuto il tempo, un´altra volta, di avere un colloquio un po´ brusco. Le ho restituito quasi tutte le lettere e le foto. Le ho restituito tutto - ho conservato poche cose, questa lettera che mi scrisse prima di Natale, qualche foto

- perché non volevo che lei e la sua famiglia pensassero che, diventata Noemi Sophia Loren, io potessi sputtanarla.

- Noemi Sophy

-non poteva scegliere paragone migliore il ragazzo

-Oggi ho la mia vita, la mia Manuela, il mio lavoro, mille euro al mese e va bene così ché non mi manca niente.

-sto ragazzo ora rischia

-ora si che prende il nobel per la pace

-co sto casino

-ahahahahahahahahhahahahaahhahaha

-hahahahahahaa

-il nobel per la pece gli do

-Certo, leggo di questo nuovo fidanzato di Noemi, come si chiama?, che non s´era mai visto da nessuna parte anche se dice di conoscerla da due anni e penso che Noemi stia dicendo un sacco di bugie. Quante bugie mi avrà detto sui viaggi.

-- avrà imparato dal berluska no?

-ora giurerà sulla testa dei suoi figli

-che tra lui e noemi non c'è mai stato nulla

-dovrà rispondere

-dovrà inventare qualcosa

-credo

-che tra poco

-farà un nuovo trapianto di capelli

-ahahahahahahhahahahahahahahaha

-perchè li perderà tutti

-ahahhaahahhahahahahahahahahahaha

-A me diceva che andava a Roma sempre con la madre. Per dire, per quella cena del 19 novembre 2008 a Villa Madama mi raccontò: "Siamo stati a cena con il presidente, io, papà e mamma allo stesso tavolo".

-Non c´erano i genitori seduti a quel tavolo? Allora mi ha detto un´altra balla. Quella sera le sono stati regalati una collana e un bracciale, ma non di grosso valore. E il presidente ha fatto un regalo anche a sua madre. Sento tante bugie, sì, e comunque sono fatti di Noemi, dei suoi genitori, di Berlusconi, io che c´entro?».

-ma letizia è lei vero?

-Le parole di Gino Flaminio appaiono genuine, confortate dalle foto, dalla memoria degli amici (che hanno le immagini di Noemi e Gino sui loro computer), da qualche lettera, dai ricordi dei vicini e dei genitori, ma soprattutto dall´ostinazione con cui il ragazzo per settimane si è nascosto diventando una presenza invisibile nella vita di Noemi.

-sì

-noemi letizia

-letizia è il cognome credo

-Repubblica lo ha rintracciato con fatica, molta pazienza e tanta fortuna nella fabbrica di corso San Giovanni dove tutti i suoi compagni di lavoro conoscono Noemi, la storia dell´amore perduto di Gino.

-ahahahahahahahahahahha

-ora ho capito il post di kkk

-ahahahahahahahahahahhahahahaha

-titolo del post di kkk

-L'amore perduto

-ahahahahahahhaha

-ora han detto una notizia

-non so se ho capito male

-letizia aveva perso un figlio e lui le era stato vicino

-lui chi?

-credo berlusconi

-Compagni di lavoro che - fino alla fine - hanno provato a proteggerlo: «Gino? E chi è ‘sto Gino Flaminio?» e Gino se ne stava nascosto dietro un muro.

-ma non ho capito

-La testimonianza del ragazzo consente di liquidare almeno cinque domande dalla lista di dieci che abbiamo proposto al capo del governo. La ricostruzione di Gino permette di giungere a un primo esito: Silvio Berlusconi ha mentito all´opinione pubblica in ogni passaggio delle sue interviste.

-Nei giorni scorsi, come quando disse a France2 di aver «avuto l´occasione di conoscere [Noemi] tramite i suoi genitori». O ancora ieri a Radio Montecarlo dove ha sostenuto di essersi addirittura «divertito a dire alla famiglia, di cui sono amico da molti anni, che non desse risposte su quella che è stata la nostra frequentazione in questi anni».

-Come di cartapesta è la scena - del tutto artefatta - disegnata dalle testate (Chi) della berlusconiana Mondadori.

 

-Il fatto è che Berlusconi non ha mai conosciuto Elio Letizia né negli «anni passati», né negli «ambienti socialisti». Mai Berlusconi ha discusso con Elio Letizia di politica e tantomeno delle candidature delle Europee (Porta a porta, 5 maggio).

-Berlusconi ha conosciuto Noemi. Le ha telefonato direttamente, dopo averne ammirato le foto e aver letto il numero di cellulare su un "book" lasciatogli da Emilio Fede. Poi, nel corso del tempo, l´ha invitata a Roma, in Sardegna, a Milano.

 

-CHE SPUTTANAMENTO

-TUTTO PER UNA MINORENNE

-SI STA ROVINANDO PER ESSER CORSO DIETRO A UNA MINORENNE

-Le evidenti falsità, diffuse dal premier, gli sarebbero costate nel mondo anglosassone, se non una richiesta di impeachment, concrete difficoltà politiche e istituzionali. Nell´Italia assuefatta di oggi, quella menzogna gli vale un´altra domanda: perché è stato costretto a mentire? Che cosa lo costringe a negare ciò che è evidente?

-È vero, come sostiene Noemi, che Berlusconi ha promesso o le ha lasciato credere di poter favorire la sua carriera nello spettacolo o, in alternativa, l´accesso alla scena politica (Corriere del Mezzogiorno, 28 aprile)?

-Dieci giorni dopo, ci sono altre ragionevoli certezze. È confermato quel che Veronica Lario ha rivelato a Repubblica: il premier «frequenta minorenni».

-Noemi, nell´ottobre del 2008, quando riceve la prima, improvvisa telefonata di Berlusconi ha diciassette anni, come Roberta, l´amica che l´ha accompagnata a Villa Certosa.

-- QUEL CHE TI DISSI PRIMA IO

-L'HA PENSATO PURE D'AVANZO AHAHAHHAHAHAHA

-La circostanza rinnova l´ultima domanda: quali sono le condizioni di salute del presidente del Consiglio?

 

-Giuseppe D'Avanzo - Conchita Sannino, la Repubblica 24/5/2009

-FINE ARTICOLO

-quali sono le condizioni di salute? gli tira ancora?

-andiamo a chiederlo a noemi

-AHAHAHAHAHAHAHAHA

-prenderà il viagra di sicuro

-ma è tutto venuto fuori

-grazie alla confessione di gino, il suo ex

-perché la moglie ha detto che vuol separarsi vero?

-sì

-la moglie ha avviato la causa per il divorzio

-prima non si sapeva di noemi

-no

-è partito dalla moglie

-sì

-dalla sua dichiarazione a repubblica

-mio marito frequenta minorenni

-definendo ciarpame

-questo articolo di d'avanzo è una bomba

-domani usciranno le reazioni

-ci sarà da ridere

-vedremo i commenti che saltano fuori

-ok ti lascio

-ok

-notte

 

per evitare chiamate indesiderate o messaggi molesti su whatsapp usate due schede una pubblica ed una privata

  questo post     di  Aranzulla     conferma    il consiglio      che  davo    in un post   (  cercatevelo  nell'archiviuo  dell'ann...