Cari amici, mi dispiace segnalarvi questo post, che ho copiato da TG1, dove io commento. Notizie come queste non vorrei leggerle mai! Vengo a incollare il post per voi. Chi mi segue da mesi, sa, che ogni volta, che posto questa immagine è per aiutare un bambino, questa volta, non possiamo più aiutare Valentina lei non c'è più. Dobbiamo solo riflettere, e dedicare due righe, un pensiero umano per l'accaduto, anche nei vostri blog. Un grande abbraccio grazie.franca
Se il sale della terra perde il sapore
By Pino Scaccia | Luglio 14, 2008
“Si chiamava Valentina, aveva 29 anni e da oggi il mio blog è dedicato anche a lei. Come una piccola città, in cui l’anonimo sindaco, ogni tanto, aggiunge una via, con un nome da ricordare. Valentina Cavalli. I suoi l’hanno trovata impiccata l’altroieri nella soffitta di casa, a Torino, dove si era trasferita per dimenticare. Ma tutto comincia sei anni prima, a Milano, una maledetta notte in cui quando Valentina sta tornando a casa con il fidanzato. Un incrocio sbagliato, un momento sbagliato, una Mercedes nera che taglia loro la strada. Scendono tre figli di papà, con le teste rasate, probabilmente imbottiti di coca, massacrano prima lui, poi due violentano lei sull’asfalto, umiliandola in ogni modo, mentre il terzo si gode la scena. E ripartono, tranquilli della propria impunità. Poco dopo lei verrà portata in ospedale, dove resterà in stato confusionale per un giorno. Un passante però ha preso il numero di targa e i tre vengono identificati. Giustizia, direte voi. Ma bravi. Comincia la vergogna dei processi. Udienze in cui i vermi si presentano, con i genitori, sghignazzando e sbeffeggiando la vittima. Verranno prima assolti, poi condannati in appello, ma a pene così miti da non fare mai un giorno di carcere né di domiciliari. Oltretutto nessun giornale ha ancora pubblicato i nomi e le foto di questi viscidi insetti. Intanto Valentina moriva un po’ per giorno. Perché se il sale della terra perde il sapore, dice il Vangelo, con che cosa glielo restituiremo? Studentessa di neuropsichiatria, era assistita da uno psicologo che non ce l’ha fatta a ridarle il sorriso”. (…) Tuareg
Per te Valentina questo fiore di Melograno
Leggera
come un piumino
di soffice tulle
ti muovi
cullata dal vento
e di luce
risplendi
filtrando
la tua purezza
ai raggi del sole.
franca bassi
3 commenti:
Luglio 14th, 2008 alle 01:01
In questi casi, provo tanta rabbia, tanto dolore.Povera Valentina, hanno infilato la lama nella tua carne,fino a farti provare tanto dolore, per decidere, di non stare più tra noi, loro ti hanno portato alla disperazione, ti hanno ucciso. Dovranno un giorno pagare,la nostra legge, non li ha puniti, i tuoi carnefici, sono liberi, le loro madri sonno peggio di loro, uno schifo! lo rifaranno ancora.Non capirò mai la legge, non la capiro mai, questa legge!
Candela Animata
14 luglio 2008
Cara Franca,
Si tratta di un episodio purtroppo ricorrente in questo nostro mondo, dove LA PSICOLOGIA CHE STUDIA LA CRIMINALITA' NON E' ANCORA RIUSCITA AD IMPORSI SUI VARI CASI, COLLABORANDO PIENAMENTE CON LA LEGGE ALLO SCOPO DI ARRIVARE A SOLUZIONI CHE PORTINO AD UN PO' DI " V E R A " GIUSTIZIA: in questo caso, "I TRE" sono da RINCHIUDERE in un vero e proprio MANICOMIO CRIMINALE però, prima di loro - sarebbe da CERCARE QUALE EDUCAZIONE PSICO-CRIMINALE E' STATA IMPARTITA LORO DALLE RISPETTIVE FAMIGLIE e STABILIRE A CHE "PUNTO" PSICOLOGICO ALLUCINANTE SI TROVANO ANCH'ESSE!
La foto ritrae una Valentina bellissima: purtroppo, non c'è più perché E' STATA UCCISA LENTAMENTE DA TRE DELINQUENTI!
Laura
bilancia
Se torno indietro nei blog, quanti post trovo, quante ragazze, quanti bambini, quante morti bianche, hanno le stesse storie, cambiano solo i nomi. Restano solo nomi su fascicoli impolverati, in tanti hanno perso la vita. Quanti pirati, quanti stupratori,..quanti di loro sono stati puniti? Non serve apostrofarli, bisognerebbe, applicare la legge che già esiste, ma non viene applicata giustamente.
Giustizia
Creature di Dio
che siete passate
un giorno della vita
per una strada sbagliata
ignari di un destino crudele
avete lasciato
il vostro ultimo respiro
la vostra giovane vita.
Oggi resta di voi
un nome una data.
Un fascicolo impolverato
dimenticato!
La sorte con voi
è stata due volte crudele.
Solo le lacrime
di una madre
di un padre
di un fratello
di un amore
per sempre perduto.
Loro lottano...lottano
lottano ancora per voi
ma ignari non sanno
che lottano invano.
franca bassi
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