14.3.06

Senza titolo 1186



Viva Boldi, abbasso Moretti


di Michele Serra


Posticipare l'uscita de 'Il caimano', comizi a bassa voce, evitare gli inutili sfoggi di cultura. Ecco la campagna elettorale di una sinistra astuta




Fa riflettere l'invito rivolto a Nanni Moretti da alcuni leader della sinistra: per carità, non presentare il tuo film contro Berlusconi in campagna elettorale, perché potrebbe favorire Berlusconi. Esprime una tendenza a considerare controproducente ogni critica o presa per i fondelli del premier, perché avvalorerebbe l'idea di un'opposizione virulenta e fanatica. Secondo questa teoria la campagna elettorale, da parte di una sinistra tatticamente astuta, dovrebbe svolgersi più o meno così.
Comizi Lo stesso concetto di comizio, con tutta quella gente che rumoreggia e si accalca, l'impressione di un eccesso di pathos. L'oratore dovrà dunque parlare a bassa voce e senza il plateale ausilio del microfono, confidando nel passa-parola dalle prime alle ultime file, esprimendo una pacata ma amichevole perplessità anche in caso di colpo di Stato o dichiarazione di guerra alla Francia. La mimica dovrà attenersi al canone classico del teatro pirandelliano: leggeri scuotimenti del capo o eleganti sospiri per sottolineare eventuali momenti di spaesamento rispetto allo stato delle cose. Mai, comunque, cedere all'ostentazione volgare di secondi fini, tipo chiedere il voto. La gente potrebbe ricavarne la sgradevole impressione che la sinistra abbia, in queste elezioni, un qualche interesse politico.
Economia Sbagliatissimo, e parecchio maleducato, mettere l'accento sullo stato catastrofico dei conti pubblici. Meglio suggerire concrete migliorie a una situazione non così drammatica: le toppe sul sedere, per esempio, possono essere rivalutate come nuovo accessorio del made in Italy. Consigliabile tenere spiccioli in tasca e farli tintinnare durante i dibattiti tv per dare l'impressione di partecipare alle attività economiche del paese.
Cultura Se c'è una cosa che irrita l'uomo della strada, e contribuisce a rendere odiosa la sinistra, è il continuo sfoggio di cultura degli intellettuali. L'intellettuale di sinistra, dunque, dovrà evitare un lessico troppo fiorito e abolire i periodi troppo lunghi. Frasi come "la sfida della società multietnica" possono agevolmente essere sostituite con "c'è in giro un mucchio di gente gialla e nera". Bene le interiezioni come 'urka!' e 'cacchio!', malissimo i concetti astratti come 'pensiero' e 'politica': meglio, per farsi capire, mostrare durante i discorsi oggetti di uso quotidiano, come stoviglie e piccoli elettrodomestici. Pessima anche l'ostentazione di consumi culturali troppo ostici: mai dire che si è appena stati a vedere Ronconi, piuttosto manifestare entusiasmo per Boldi e De Sica aggiungendo, però, che la trama del film era troppo complicata. Un Cacciari fidanzato con una velina sarebbe, come contributo alla causa, perfetto.
Satira I comici di sinistra continuano ad accanirsi, faziosamente, contro alcune normalissime attitudini del premier, tipo le scarpe col rialzo, il trucco di cera d'api in uso per la mobilia, lo scalpo saldato con la fiamma ossidrica, il mausoleo in giardino e le sette ville in Sardegna. Ma il tipico uomo comune si riconosce perfettamente in queste innocenti debolezze (chi non ha mai sognato un mausoleo in giardino?) e dunque non sopporta che le si prenda di mira. Il bravo comico di sinistra, dunque, dovrà attingere al divertentissimo repertorio della grande tradizione italiana: la serie dei colmi, per esempio, oppure i battibecchi tra Arlecchino e Brighella. Ideale una sfida tra Arlecchino e Brighella su chi dice il colmo più spassoso.
Televisione L'ostilità, durante i dibattiti, rivela negatività e malanimo. Anziché sedersi accigliato sulla propria poltrona, il rappresentante della sinistra dovrà dunque sedersi sul bracciolo della poltrona del rivale, tenendogli una mano sulla spalla mentre sta parlando e sottolineando con risate e pacche rumorose i passaggi più felici del discorso altrui. Quando è il proprio turno, non sempre è indispensabile replicare: si farà un'ottima figura rinunciando a rispondere e comunicando al conduttore che tutto quello che si voleva dire era già stato ottimamente espresso dall'avversario.
Nanni Moretti Deve immediatamente ritirare il suo film e girarne un altro, allegro e spensierato, possibilmente un seguito di 'Ecce bombo' in cui i protagonisti, cresciuti, pur vivendo ancora a Roma sono abbonati del Milan, collezionano cravatte regimental e regalano Rolex alle amanti. Aggiungere molta fica. Sui cartelloni pubblicitari evitare il nome del regista (sarebbe un'inutile provocazione).

Senza titolo 1185

Libertà significa dire agli altri quello che gli altri non vogliono sentirsi dire.
George Orwell

Dedicata, come attestazione di solidarietà, a Lucia Annunziata

13.3.06

Senza titolo 1184

Ero uscito di casa per saziarmi di sole! Trovai un uomo nello strazio della crocifissione. Mi fermai e gli dissi: Permetti che io ti aiuti a staccarti dalla croce? Ma Lui rispose: Lasciami dove sono; lascia i chiodi nelle mie mani e nei miei piedi, le spine intorno al mio capo e la lancia nel mio cuore.
Io dalla croce non scendo fino a quando i miei fratelli restano crocifissi; io dalla croce non scendo fino a quando non si uniranno tutti gli uomini della terra. Gli dissi allora:
Cosa vuoi che io faccia per te ? Mi rispose: Va per il mondo e di a coloro che incontrerai che c'è un uomo inchiodato sulla croce!


 


Se qualcuno ti provoca:


<<Chi credi di essere?>>,


rispondi: <<Sono figlio di Dio, sono amato con Amore Eterno;


protetto come la pupilla degli occhi... e, se ti siedi,


ti racconto tutto il resto!>>.


(Geremia 31,3)


 

Senza titolo 1183




























































1 ) Foto. Le immagini sproporzionate rispetto alla struttura del blog rischiano di sballare la grafica e, se eccessivamente pesanti in byte, di rendere difficoltosa l’apertura della pagina. Quindi non devono superare base 250/320px di dimensione. Va detto che le immagini, sia quelle prese in rete che quelle originali, vanno compresse effettivamente e non solo adattate, cioè rimpicciolite visivamente.
2) Post :
la lunghezza . Per la lunghezza naturalmente non ci sono limiti prestabili e precisi, è solo una questione di buon senso ( anche perché i post eccessivamente lunghi tendono ad allontanare il lettore) e di rispetto nei confronti di chi ha postato prima di noi. Specialmente nel caso di una citazione, è consigliabile mettere soltanto le prime righe esplicative e poi rimandare al link. Lo stesso vale quando si riprende dal proprio blog E’ posto un limite di tre post giornalieri ad autore per dar spazio a tutti di lanciare nuovi argomenti. Per quanto riguarda i doppioni, si prega prima di postare almeno di prestare attenzione all’home page. Comunque per ripetere un argomento già trattato bisogna offrire un contributo realmente nuovo. Altrimenti ci sono i commenti per esprimere la propria opinione.
3)
Titoli. Vanno sempre inseriti rispettando la grafica del template. Non devono mai, salvo casi eccezionali, superare una riga.






4) Caratteri Lo stile da usare è preferibilmente quello predefinito, cioè Arial. Per il corpousare  la dimensione x-small  eventuali sottotitoli  e   smail  o al massimo medium  . Colori nero per  le cose  importanti  uno solo   per i collegamenti ipertestuali  e titoi di dischi , libnri , spettacoli  ,  film , ecc                                                                                                          5) Tags. Cioè, le categorie. Inserirne soltanto una, solo in certi casi due se l’argomento può comprendere aspetti diversi. Possibilmente scegliendo sempre fra quelle esistenti: la lista è già fin troppo lunga. E’ possibile crearsi una tag propria, ma stando attenti a quel punto a non usare tag personali altrui (evidenti).              
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
                                                                              











La redazione chiede la massima collaborazione a tutti. Per non perdere troppo tempo nella grafica, che deve essere omogenea, e dedicarsi di più alla sostanza, cioè ai contenuti. Nell’interesse comune.




 





 


Senza titolo 1182

Senza titolo 1181

 l premier interrompe la registrazione della trasmissione su Rai3
Lo scontro durante un incalzante botta e risposta sull'economia
Berlusconi abbandona studio tv
Alla Annunziata: "Si vergogni"

"Temo brogli elettorali: rientrano nella professionalità e nella storia della sinistra" Affondo del Cavaliere sul Copaco: "Bianco? Non ha operato con serietà"


<B>Berlusconi abbandona studio tv<br>Alla Annunziata: "Si vergogni"</B>
Silvio Berlusconi davanti alla giornalista Lucia Annunziata nello studio di Rai3

  da  www.repubblica.it
ROMA - Scontro tra Silvio Berlusconi e Lucia Annunziata durante la registrazione della trasmissione di Rai3 "Mezz'ora". Il premier interrompe la registrazione dicendo alla giornalista: "Lei ha dei pregiudizi nei miei confronti, per questo vado via. Dovrebbe provare un po' di vergogna... E poi dicono che la Rai è controllata da me!". L'intera registrazione della trasmissione è andata in onda su Rai3 alle 14.30, ma il premier ha già deciso di sfruttare l'incidente per la campagna elettorale riproponendo il filmato su un maxischermo anche nel corso di un comizio di Forza Italia a Pescara. "Avete visto - ha osservato Berlusconi rivolto ai suoi sosteniutori - come io sono sempre stato educato e come abbia subìto il sovrapporsi della signora che, tra l'altro, continuava a fare cenni e scuotere la testa per mettermi in difficoltà. Naturalmente è molto difficile riuscirci...".
 


 << Hai  la sensazione che il mattatore indiscusso e temuto sia diventato un robot programmato per recitare una parte che non prevede varianti e dà l’impressione d’un disco rotto più che d’un discorso compiuto >>.
Eugenio Scalfari, 12 marzo  republica qui il testo integrale.
Poichè  dopo  il post  sui fatti di Milano mi s'accusa d'essere fazioso e di parte  cercherò ( se non dovessi riuscire  fatemelo sapere , non esitsate  , nei commenti  o  all'email  su splinder o a quella di  riportata  sotto la mia  foto ) d'applicare  tale  frase  : <<
Lasciamo che siano i fatti a parlare. Il resto sono chiacchiere e politica, tutte cose da cui voglio tenermi lontano . >>  (Enzo Baldoni) .
Ed in virtù  di ciò che   trovate nei collegamenti  ipertestuali  qui soitto il video e  l'udio   integrale della  trasmissione  dell'annunziata A voi ogni giudizoio in merito


LINK

video   della trasmissione
audio   "

12.3.06

Senza titolo 1180

poichè  l'opzione  di  splinder modifica data  è a pagamento  preferisco  comunicare  agli utenti che  ho modificato uesto blog   con  un   semplice  post  .


ho modificato il post   sugli insulti per  giunta  gratuiti  della Mussolini  a  Luxuria  eccovi  l'url con l'aggiunta di  film  , e siti  sui  gay  .

Senza titolo 1179






dichiarazioni di Silvio Berlusconi  : fonte televideo rai  12/03/2006 00:38 <<

PREMIER: UNIONE CONDANNI SCONTRI


"All'interno dell'Unione il caos è totale: ci sono i centri sociali, quei campioni di democrazia, da cui vengono i 350 che usando mezzi violenti hanno cercato di rendere impossibile una civile riunione di un nostro alleato". Così Berlusconi commenta gli incidenti di Milano. "Voglio vedere -aggiunge Berlusconi in un comizio elettorale a Palermo- quanteesecrazioni verranno da questa sinistra nei confronti di tali persone".
>>
il problema  e  che la maggior  parte dei media  tv   salvo  il solito  tg 3   ( e alcuni giornali  vi lascio indovinare quali  , fra cui  quello  da cui   ho scelto una  delle  immagini dela  manifestazione   della  fiamma tricolore  (qui  la  galleria  completa )per  la quale era sta  organizzato un presidio\  contromanifestazione contro quelli  che  sono  gli alleati di berlusconi ( e  che  oltre  ad essere  protagonisti   delle   vicende più oscure   e più terribili  della nostra storia  degli ultimi  40 \ 50 anni
si dichiarano , in particolare il segretario Luca Romagnoli, ex delfino di Rauti, lo stesso che qualche giorno fa metteva in dubbio l’esistenza delle camere a gas, ora dice: «Noi non abbiamo nessun legame con il fascismo». Ma intorno a lui i cori scandiscono: «Duce, duce, Fini Boia, Faccetta nera». Slogan difficili da mimetizzare dietro giri di parole e camuffamenti verbali.«Riprendiamo l'idea dello stato nazionale del lavoro». dice sempre  il Romagnoli, che non vuole essere considerato un nostalgico del Ventennio, perché «non ho vissuto quegli anni. Vi sono però dei valori preesistenti che noi intendiamo difendere e tutelare». Forse i valori stampati sulle bandiere che la polizia ha costretto a ripiegare: croci celtiche e fasci littori. ) Poi  culminato  per  colpa  di  alcuni  violenti  e  coglioni  ops ....   deficenti in scontri  e atti  incivili  \  anti democratici  che  li fanno passare dalla parte del torto  e  forniscono  argomenti alla  destra  per  strumentalizzare   , ma  soprattutto per generalizzare   facendo di tutta k'erba  un fascio  : Quando  analizando la situazione  senza paraocchi ideologici   all'interno dei Csoa  c'è una  frattura  fra  i violenti ( quelli scesi in piazza  a Milano ) e  i non violenti  , e  che  adirittura  all'interno diq ueste frangie   rifondazione  e  i leader di quei centri non violenti  vengono molti  visti da Casarini e  company  . Infatti  i  giornali  (   compresi quei pochi  quelli di cui  ho parlato  prima  )  non hanno detto  o lo hanno fatto con piccoli trafiletti  che alcuni Csoa ( che poi sono la  maggioranza )  hanno partecipato  ala manifestazione  \ presidoio indetta  da  rifondazione  e dall'Anpi  la  sera   dove non è c0è stata nessuna violenza   oppure   compreso il Leoncavallo  di Milano  erano  Roma  alla più  grande manifestazione  contro  la legge Fini  sulle  droghe  e le tossicodipendenze  .
Concludo  affermando  che è ferma  la  mia condanna   di qualunque forma di violenza   da qualunque parte politica  provenga 
Per chi volesse sentire  anche l'altra campana  e non solo quello  che dicono i media  accomunando  no  global  a violenti ,  per poi farsi un'idea   riporto  da indymedia la versione opposta  sia le  violenze fasciste  ,  non riportate da nessun ( salvo  il manifesto e  l'unità )  dele violenze e fasciste  e  squadriste 


h. 22,49 E' arrivata la conferma che sono stati trasformati in arresti i 43 fermi dei compagni a Milano nel pomeriggio
h 20,22 Non è ancora definita la posizione giudiziaria dei fermati, gli antifascisti fermati sono 45, tra questi compagni di Milano, Crema, Novara, Bergamo, Brescia.
h.19,34 L'avvocato conferma i fermi
h.18.11 Il comunicato degli antifascisti milanesi su cariche e fermi
h. 16.30: aggiornamenti vari su fermi, presenze fasciste e assemblee in programma.
h. 16.20: smentita la notizia che Pergola sia circondata dalle forze dell'ordine.
h. 15.00: una ventina di persone sarebbero state arrestate; alcune altre decine sarebbero state fermate e portate via.
h. 13.30: sono in corso rastrellamenti anche all'interno di abitazioni private e locali pubblici. Gli avvocati consigliano di allontanarsi da piazza Venezia e Corso Buenos Aires per evitare di essere fermati.
Centinaia di antifascisti per le strade di Milano. Scontri in atto da prima delle 13 in tutta la zona di Porta Venezia con sassaiole e barricate in fiamme; l'aria e' a tratti irrespirabile per il fumo e il lancio di lacrimogeni. Le forze dell'ordine hanno effettuato varie cariche, cercando di ostacolare e bloccare la mobilitazione antifascista, battendo a tratti i manganelli sugli scudi secondo la moda di Genova. Un compagno ha rischiato di venire linciato da insospettabili cittadini improvvisatisi giustizieri. Si registra fino alle 15 scarsa partecipazione da parte dei fascisti che pero' non sarebbero ancora arrivati tutti a Milano.


:: ascolta in diretta Radio Onda d'Urto in streaming (nuovo link)


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Nel mese di gennaio, la destra neofascista si è resa protagonista a Roma di alcuni attacchi a militanti |1 - 2 - 3 - 4 - 5| e centri sociali |1 - 2 - 3 |. Agguati notturni, violenti e vigliacchi che disegnano e preannunciano un inquietante clima elettorale. La destra sociale e quella radicale tra connivenze politiche e forti della presenza a candidato sindaco di uno di loro, Gianni Alemanno, si gioca tutto tra elezioni amministrative e politiche.

con questo  è tutto  .


 

Al mio grande amore....


Il tuo sorriso
-Pablo Neruda

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Senza titolo 1178

Senza titolo 1177


E’ capitato!
E’ entrato a forza l’amore…
-AMO-
un’anima piena di silenzi manifesti
Un cuore
che sussurra continuamente
- AMORE-
lontano…
ma riesco similmente
ad ascoltare.
Ho pensato sempre
che tutto questo non potesse accadere
Ma….
è avvenuto
e adesso sono qui…
ti penso…
- RIFLETTO-
ti amo…
LUCE
Ti voglio
- DESIDERIO -
Improvvisamente…..
follemente…..
appassionatamente…..
tu ci sei
con me…
in me…
sempre
Silvana

11.3.06

Senza titolo 1176

«È dovere del comico attaccare il governo, ma non è dovere del governo attaccare i comici. Il comico si cerca chi gli garba. E io amo Berlusconi. È una marionetta, un personaggio della commedia dell’arte, una farsa. Non è Citizen Kane. In Italia basta dire: Berlusconi! E tutti a ridere»

Roberto Benigni intervista a “Die Zeit”, 2 marzo

10.3.06

Senza titolo 1175





Come se non bastasse  il sempre più avvelenato clima elettorale  , ci mancava  l'ennesimo  insulto   dopom quello di tremaglia  da parte di un esponte  di  questo governo  xenofobo  e pseudo democratico  a quelli che la  morale  del pensiero  dominante  ( quella  che  alcuni definiscono anche  morale  borghese  ) chiamano  con  il termine  buonista   diversi  oppure  con termini  dispregiativi  ( a volte  , SIC , anche  involontariamente   e senza   voiler  offendere  talmene  sono diventati  comuni  )  come quello usato dalla Mussolini tale  nonno  tale nipote  . Ma  perchè  prima  di aprire la  bocca  e dire  tali boiate : << Vergogna, vergogna: si veste da donna e crede di poter dire quello che vuole. Io sono fascista e me ne vanto. Meglio fascista che frocio >> e no si lamentino se li chiamano ancora  fascisti o  gli  si risponde  come  jha risposto Luxuria  : <<Non pensavo che ci fosse questa caduta di stile. Probabilmente è un atto rivelatore della loro identità >>. Ma perchè  non guardano 1) al partito  conservatore inglese  che  ha fatto passi  da giganterispetto alal tacher  ed  è riuscito a vincere la propria omofobia e ad elelggere come cap ogruppo \ leader  un omosex  dichiarato ; 2)  fra i loro elettori e  fra i loro militanti  , perchè anche li  ci sono  degli  omosex  che   preferiscono rinnegare il loro essere  gay o a nascondersi o  a fingere d'essere  etero per paura  di una caccia  alle streghe a meno che non scelgono di  esibersi  come macchiette  a trasmissioni  tipo qulle di Maurizio tripazza ops  Costanzo . Infatti secondo indymedia : << La popolazione transessuale è considerata in tutto il mondo una tra le più esposte al suicidio causato da emarginazione sociale e discriminazione che si esprime in modo variamente profondo nelle diverse culture e società. Suicidi stimolati da pressioni psicologiche esterne talvolta troppo forti da essere sopportate. In molti di questi casi il suicidio altro non è che un omicidio realizzato da un intera società .Le dimensioni del fenomeno potrebbero far parlare di un vero e proprio genocidio, alimentato dal pregiudizio e dalla transfobia.
Transfobia che affonda le sue radici in quella morale che considera come anormale e pericoloso tutto ciò che si discosta dal modello di genere, di sesso e di famiglia imposto. Le persone transessuali secondo questa logica sono considerate degenerate e non degne di rispetto, il loro assassinio risulta quindi giustificato e considerato meno grave di quello di altri individui.
Questo clima omofobico e transfobico viene alimentato in Italia dalle parole periodicamente pronunciate dai pulpiti vaticani e dai politicanti teo-cons. Parole di odio che non solo istigano ma quasi approvano aggressioni verbali e fisiche, discriminazioni e violenze sociali verso le persone che non si allineano ad un certo modello sociale e che decidono di autodeterminare quotidianamente le poprie vite a partire dalla propria sessualita', affettivita' e identita' di genere. >> . A chi mi dice che sono fazioso  e  che ho estrapolato la frase  da discorso della Mussolini riporto , per  fugare tale  dubbio , l'articolo farneticante  , ma  con il discorso integrale  ,  di www.ciaoweb.it di oggi (10\3\2006) : << Dopo il primo quarto d'ora di trasmissione, il Gurdasigilli si rivolge per la prima volta a questo ormai famoso Luxuria, chiamandolo, a termini di legge, "signor Guadagno".L'altro si offende e risponde piccato (piccata ?) "Se mi chiama signor Guadagno per offendermi, non attacca"."Non voglio offendere il signore - incalza Castelli - ma mi dica come chiamarlo: lui, lei ...". L'altro sfodera pronto una battura evidentemente già pronta: "Mi dia del loro".Ma gli sketch più divertenti devono ancora arrivare.A un certo punto, la Mussolini trova il coraggio di rivolgersi a Luxuria e chiede: "Mi scusi, non voglio essere offensiva, ma che vuol dire transgender ? Transgender, transgendarmi, sembra Schwarzenneger ... Usiamo termini italiani !".La polemica monta, ci si attacca sui Pacs, con Mussolini e Castelli sul fronte destro, Luxuria e Di Pietro sul fronte sinistro."Non voglio essere dipinta come nemica dei bambini, non siamo gli Attila arrivati a distruggere", si difende la prudente Luxuria, mentre Di Pietro sottolinea: "Lei non mangia i bambini, il vostro è un falso problema".Si passa poi a discutere di immigrazione.Mussolini si sofferma sul rischio clandestini e a quel punto Di Pietro sbotta, e le dà del fascista. "E me ne vanto", risponde fiera la nipote del Duce.A quel punto rientra Lussuria: "Una che si vanta di essere fascista, mi preoccupa. Ci metterete al confino ?"."A me - replica Mussolini - preoccupa chi brucia le bandiere, chi grida 10, 100, 1000 Nassyria, vergogna, vergogna, vergogna".Bruno Vespa è in evidente difficoltà. Non riesce a mettere ordine in campo.Alessandra è una furia scatenata. Rivolge lo sguardo che già fu di suo nonno su Luxuria: "Si veste da donna e pensa di poter dire quello che vuole. Meglio fascista che frocio !".L'altra si rifugia nel vittimismo. Elenca le parolacce che a suo dire i politici rivolgono ai gay: "Dopo il culattone di Tremaglia, il frocio della Mussolini. Grazie".Culattone non va bene, frocio nemmeno, omosessuale è generico (anzi genderico). Gay, transegender e transex non sono parole italiane.C'è il rischio che questi mostri linguistici entrino presto nei testi di legge. A meno che non ci venga concessa un'alternativa: vogliamo sdoganare "pederasta" ? o "ricchione" ? Fateci sapere
>>

Non so che altro dire  e  continuando rischierei di dicventare noioso  , perciò , lascio la parola  a questi  collegamenti ipertestuali qui sotto









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Approfondimenti
- Alcune delle vittime... [ EN | ITA ]
- Transessualismo e occupazione
- Transessualismo e rapporti in famiglia
- Una panoramica dei diritti delle persone transessuali e transgender in Italia e in Europa

Documenti
- Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso in Italia
- Siti internet di riferimento

Comunicati stampa Bologna (MIT) - Torino (Gruppo Luna)

film consigliati (  solo per citare i più noti )
 fragola e cioccolato  regia
  TOMAS  GUTIERREZ ALEA , JUAN CARLOS  TABIO                                                                                      bagno turco la fate ignoranti , la finestra  di  fronte di Ferzan Ozpetek
lo schermo velato di Rob Epstein
philadelphia prodotto da Edward Saxon e Jonathan Demm E

siti sui gay in generale
http://www.culturagay.it/cg/index.php
Gay tv





Viva la ricerca

Da un po’ di tempo, circola per i principali canali televisivi una sinistra pubblicità. Fatta bene, per carità, la musica giusta, le frasi giuste. È persino commovente quando ci scrive a caratteri cubitali “lottare contro un tumore e progettare una nuova casa” e continuando “avere il diabete e firmare un mutuo trentennale”, come se la disgrazia del diabete non bastasse, poi ancora “avere un bambino dopo un trapianto”. Mi verrebbe quasi da piangere se non fosse per la conclusione: “la ricerca è vita, oltre il 90% della ricerca è sostenuto dall’industria farmaceutica”. E lo dicono pure con orgoglio e con tanta positività; cioè la nostra salute, il nostro futuro è in mano ad un qualcosa che si chiama Industria, prima di tutto; siamo in mano a dei privati che decidono per il mondo intero cosa curare, come e a quale prezzo. Oltre il 90% della ricerca è finanziata da questi magnati delle multinazionali della salute, lasciando in mano a certi elementi il diritto di decidere sul presente e sul futuro dei malati. Insomma non so se andare a cercare una corda per attaccarmi al lampadario o ingurgitare acido muriatico. Perché la pubblicità sottolinea “la ricerca è vita”: ma dai, quindi siccome è vita la lasciamo fare alle multinazionali e alla qualsivoglia casa farmaceutica. Inizio a sentirmi un topolino bianco: prima ti riempiono la testa dei benefici che questi simpatici farmaci colorati possono dare, poi dopo una decina d’anni, e molte vittime lungo la strada, ti ricordano, scritto in piccolo infondo al bugiardino che potrebbe essere cancerogeno; se poi qualcuno chiede il risarcimento ti rispondono che loro non c’entrano, sui topi e sulle scimmie non ha avuto gli stessi effetti. Da una parte quindi abbiamo i nostri amici, così sottintende la pubblicità, dell’industria farmaceutica, ricercatori pagati per non ricercare paradossalmente: il loro compito è scovare malattie nuove, curarne altre, ma non troppo altrimenti mi togli la clientela, e naturalmente se ci sono effetti collaterali cercare di omettere il più possibile. Dall’altra parte invece i nostri ricercatori statali perché universitari, contratti da fame, laboratori del ’15-’18, precari a vita e se ci sono da fare tagli sulla spesa pubblica ecco la fetta più dispendiosa, per cui tagliare, tagliare, tagliare. Sottolineo il fatto che lo Stato ha tutto l’interesse nel trovare la cura di alcune malattie ecc: il malato, l’invalido, il portatore di handicap costano parecchio e ricade tutto sulle spalle del sistema previdenziale e sanitario. I privilegi restano, i malati pure.


 


Ogni volta che questa pubblicità mi passa davanti agli occhi penso ai camici bianchi che sono solita vedere nel Centro di ricerca che frequento. E penso a quel lunedì, quando si annunciò che i Referendum non avevano raggiunto il quorum: penso di nuovo ai camici bianchi, ai giovani ricercatori che stavano in silenzio come a dire “ma possibile che ci siamo andati solo noi?”. Una specializzanda, che sapeva che mi ero occupata della raccolta firme, mi venne incontro “hai visto?”. Sconcerto, rassegnazione e un pizzico d’amarezza, sicure entrambe che non avevano votato nemmeno i pazienti, i malati. La mia risposta tirò fuori il mio solito cinismo di circostanza “che ti devo dire, prenderemo l’aereo, come sempre, abbiamo fatto la solita figura da Repubblica delle banane”. Lei annuì. Lo stesso giorno, nemmeno a farlo a posta, un prete sedeva nella stanza del Day Hospital, ma aveva lasciato in Chiesa la tonaca del sacerdote e di lui rimaneva soltanto un uomo, sconfitto dalla malattia. I toni erano diversi da quelli dei giorni precedenti, quelli degli insulti, delle offese, dell’ignoranza e della morale a piacimento. “Ognuno è libero di pensarla come vuole” disse. Ma come? Non ero una nazista, una Mengele del 2005? Non ero una persona senza morale, passata da mangia bambini ad assassina di embrioni surgelati? Infine ammise persino che la legge era fatta male, che non bisognava mica scomodare Dio per questi fatti mondani. Chiesi quale terapia seguisse: mi rispose nessuna, perché certi farmaci, costosissimi, il Vaticano non li passa gratuitamente. Effettivamente la Chiesa sì, che ha il senso del rispetto della vita, che ha il senso della carità cristiana e della solidarietà per i suoi fratelli nella fede. Quindi salviamo gli embrioni dalla ricerca e poi delle medicine per i propri sacerdoti non fa niente. Lasciamo pure alla divina Provvidenza e intanto a forza di preghiere ho visto quell’uomo zoppicare vistosamente. Poi alla dottoressa le scappò una battuta, “va bene, le facciamo il cortisone lo stesso, anche se non è andato a votare”. Una battuta certo, niente di più, ma leggete attentamente: un sarcasmo pungente dove ci sta tutta l’amarezza per un referendum mancato ed un risentimento trattenuto. Continuo a scrivere il mio futuro post sulle cellule staminali, lo preparo meticolosamente per non sentire altre stupidaggini. Libera ricerca in libero Stato!


 


Stefania Calledda

Senza titolo 1174






Colonna sonora  del post
ATTENTI AL GORILLA (Fabrizio  de Andrè )








Sulla piazza d'una città�
la gente guardava con ammirazione
un gorilla portato l�
dagli zingari di un baraccone
con poco senso del pudore
le comari di quel rione
contemplavano lo scimmione
non dico dove non dico come
attenti al gorilla !
d'improvviso la grossa gabbia
dove viveva l'animale
s'apr� di schianto non so perché
forse l'avevano chiusa male
la bestia uscendo fuori di l�
disse: "quest'oggi me la levo"
parlava della verginità�
di cui ancora viveva schiavo
attenti al gorilla !
il padrone si mise a urlare
" il mio gorilla , fate attenzione"
non ha veduto mai una scimmia
potrebbe fare confusione
tutti i presenti a questo punto
fuggirono in ogni direzione
anche le donne dimostrando
la differenza fra idea e azione
attenti al gorilla !
tutta la gente corre di fretta
di qui e di l� con grande foga
si attardano solo una vecchietta
e un giovane giudice con la toga
visto che gli altri avevano squagliato
il quadrumane accelerato�
e sulla vecchia e sul magistrato
con quattro salti si portò
attenti al gorilla !
bah , sospirò� pensando la vecchia
ch'io fossi ancora desiderata
sarebbe cosa alquanto strana
e più� che altro non sperata
che mi si prenda per una scimmia
pensava il giudice col fiato corto
non � possibile, questo � sicuro
il seguito prova che aveva torto
attenti al gorilla !
se qualcuno di voi dovesse
costretto con le spalle al muro ,
violare un giudice od una vecchia
della sua scelta sarei sicuro
ma si d� il caso che il gorilla
considerato un grandioso fusto
da chi l'ha provato per� non brilla
non� per lo spirito non� per il gusto
attenti al gorilla !
infatti lui, sdegnando la vecchia
si dirige sul magistrato
lo acchiappa forte per un'orecchia
e lo trascina in mezzo ad un prato
quello che avvenne fra l'erba alta
non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente
e lo "suspence" ci fu davvero
attenti al gorilla !
dir� soltanto che sul più� bello
dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello
negli intervalli gridava mamma
gridava mamma come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
attenti al gorilla !


 non c'entra niente , ma  poichè  ascolto mentre   scrivo  radio o cd , in questo caso un cd di de andrè  e il mio stereo suonava  questa  canzone







Vito Rorro (con Mayda Guerzoni) Dalla foce al porto (ciò che non siamo)
Dall'album "Piazza Carlo Giuliani ragazzo"

Guarda il mondo coi miei occhi... vai nel mondo coi miei piedi
ama il mondo col mio cuore… porta al mondo la mia vita
prendi in mano la mia storia… prima che sia nebbia e stato
quando ci sarà vittoria... io sarò fra chi ha creduto
quanti fiori e quanti amori... ho incontrato per le strade
quanti sogni ho respirato… quanti non li ho mai contati
io li ho visti rifiorire... quando a Genova c'è il sole
mi son detto in questo giorno... è impossibile morire
La brutalità sulla mia pelle… Nuova libertà che sale… sale… sale…
Sotto i grandi riflettori... le speranze per il mondo
otto grandi incantatori… e un rigurgito profondo
polizia che sta fumando... e allacciandosi i bottoni
polizia che quando è notte... non si tengono riunioni
ma i ragazzi di corteo... che si stringono la mano
hanno zoccoli e canzoni... per andare piu lontano
io li ho visti rifiorire... quando a Genova c'è il sole
mi son detto in questo giorno... è impossibile subire... soffrire... fallire
La brutalità sulla mia pelle… Nuova libertà che sale… sale.... sale…


lo so che  vi annoio ( salvo alcuni  )  con queste  cose  , ma  leggendo  il romanzo  in questione   mi  sono ritornate in mente  le vicende orribili  di genova 2001 principalmente  e  di napoli   sempre  del 2001  che non  fanno onore    ad un paese  civile  qualunque  sia  il governo eletto in quello per  periodo  (  ne trovate  un  amarcord   nei post  di luglio  dell'anno scorso ) e questa  bellissima canzone di  quel cd fatto dall'associazione  carlo giuliani .


Ho  appena  finito di leggere Gorilla Blues di Sandrone Dazeri ( il penultimo della serie il gorilla trovate maggiori informazioni nel sito iufficiale  delll'autore  il primo collegamento  ipertestuale del post  d'oggi   ) regalatomi insieme allla  cura del gorilla ( che  ancora non ho letto perchè  in questi  giorni dovrei vedere  in dvx  da  un amico  il  film  e non  voglio , visto che  ho già visto il promo alla presentazione del libro,  rovinarmi  la suspence   )   i miei trent'anni. L'avevo iniziato mentre aspettavo l'esibizione a San Remo degli zero assoluto ( i meno peggio insieme a DolceNera, i Nomadi , i duetti della Pausini e Ramazzotti )  vista la noia ognoi anno sempre peggiore  del festival . In tale libro tratta di attualità infatti  SPOILER Assunto dal padre di una ragazza scampata per miracolo alle fiamme, Sandrone dovrà dire addio al riposo e mettersi in caccia di un pericoloso maniaco, apparentemente il responsabile dell'attentato, ritrovandosi, tra naziskin violenti, fascisti da operetta e poliziotti buddisti troppo invadenti, a fare i conti anche con l'anniversario della manifestazione di Genova contro il G8. SPOILER .
Dalla lettura sia di questo sia di attenti al gorilla ( che è il primo della serie ) risulta che è un buon scrittore , ironico e soprattutto autoironico . Infatti alla lettura di un suo romanzo , soprattutto a chi non è allenato alla psicologia \ antropologia , il gorilla e il socio , sembrerebbero due personaggi diversi invece sono due facce \ alter ego dell'autore ovvero la mente e il cuore insieme proprio come il detto di smemoranda : << con il cuore e con la mente per non essere d'assente >> . Inoltre nei suo romanzi e racconti ( quelli della serie il gorilla e i racconti pubblicati su Sbs \ smemoranda , gli altri non saprei ) è poco netta o qu8asi assente ogni forma di dualismo . E' uno come me , che non può dirsi\ definirsi una cosa sola . A questa mia analisi \ impressioni , peraltro confermata da come ha risposto alle domande alla presentazione del suo ultimo libro il karma del gorilla , avvenuta nella mia cittadina il 18\2\2006 .( di cui riporto qui le fotro ) , aggiungo che è un tipo modesto , uno che dà voce alle sue inquietudini , angosce , paure , inquietudini , alle sue  incazzature ... arrabbiature senza fare pistolotti moralistici o proclami . Inoltre ,  la serie il gorilla ,  può considerarsi ( almeno  secondo me )  una risposta  al  thriller  di scuola  americana   che si basa  -- dalla mia esperienza  di letture  di  visioni  cinematografiche  --- su  una poca   ( quasi assente  )  psicologia  e introspezione  dei personaggi  ovvero una  filosofia  alla  cepu e  molta  azione   e violenza  al  90% non funzionale  ed immotivata ; ma  ovviamente senza  generalizzare  perchè  in mezzo alla  merda   ci sono ( e ci possono essere delle perle  .che  in questo detterminato momento non mi vengono in mente   .
Non so che altro dire se non che si documenta bene e che riesce a mescolare \ contaminare invenzione con realtà come si può notare dalla pagina dei ringraziamenti contenuta alla fine di Gorilla Blues , e che e unico di quei pochi che non si è venduto concedendo i diritti di la cura del gorilla per il film omonimo con Claudio Bisio .


 

8.3.06

la luna di Borges


Sa luna


ddui est meda solitùdini in cudd'oru.
Sa luna dei is nottis no est sa luna
chi iat bistu sun primu Adamu. Is seculus longus
de s'obrèscida umana dd'ant imprena
de prantu antigu. Castiadda. Est s'isprigu tuu.



La luna
C'è tanta solitudine in quell'oro.
La luna delle notti non è la luna
che vide il primo Adamo. I lunghi secoli
della veglia umana l'hanno colmata
di antico pianto. Guardala. E' il tuo specchio.


Jorge Luis Borges

Senza titolo 1173

colonna  sonora  una bellissima canzone  di E. Bennato

LE RAGAZZE FANNO GRANDI SOGNI

Le ragazze fanno grandi sogni
forse peccano di ingenuità
ma l’audacia le riscatta sempre
non le fa crollare mai
Le ragazze sono come fiori
profumati di fragilità
ma in amore sono come querce...
...e qui dall’altra parte....
E qui dall’altra parte siamo noi
incerti ed affannati siamo noi
violenti ed impacciati siamo noi
che, non ne veniamo
mai a capo, mai a capo....
Noi sicuri e controllati siamo noi
convinti ed indaffarati siamo noi
che, non ne veniamo mai a capo
mai a capo...
Forse questo no è tutto vero
sono angeli a metà
ma se gli angeli son fantasia
le ragazze invece sono qua
Le ragazze come le comete
quando brillano vuol dire che
hanno già deciso di tuffarsi
E qui dall’altra parte siamo noi
incerti ed affannati siamo noi
violenti ed impacciati siamo noi
che, non ne veniamo
mai a capo, mai a capo....
Noi sicuri e controllati siamo noi
convinti ed indaffarati siamo noi
che, non ne veniamo mai a capo
mai a capo...




Da quest'anno  al posto  degli inutili e  ampolossi   discorsi( che molto spesso trovano il tempo che trovano )  che troverete   su tutti i media   voglio  fare gli auguri alla componente  femminile del mio blog   copn  1) un racconto  di  una  folas  (  favola  in dialetto )  dell'anglona  in una  delle tante  parti  in cui si divide la provincia di sassari .  Il testo  è  in Sassarese  uno dei tanti dialetti   dela provincia   con  sotto la traduzione  in italiano

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SA BANDA DE GIUANNE FAIS







Fatto su contu de sa banda de Giuanne Fais chi fit annidada, naramus gai, era monte Sozu,s'adde de Oluitri e su riu de 'Ados de ìové: de su settigbentos, non m'ammento s'annu pretzisu, però in su settighentos.In cue vivìan comente sas fcehras, pìus che petta non mandigaìan; s'órdine de ìscuderìa fit: su cabubanda cheriat rispettaduj sos nìuddos chi nde 'ogaian dae sos ossos de sa petta, los deviali date tottu a su cabubanda.
Pro bona sorte isserò b'at capitadu unu ch'aiat curnbìnadu calchi guaiu in Tàttari e sa marna Pat cunsignadu a sa banda, Fat cunsignadu! B'andaiat sempre, si "vìsìtaian; una die, daghì Pan istruidu 'ene, Fan postu a coghìnare a issu e sos niuddos chi rtd'at bogadu si los at mandìgados issu, "ca su tattaresu prò natura est a mandigare e bah".
Arrìvit su cabubanda e l'at dimandadu! eee ...nachi.. Magnaddi miil'aggiu! in tattaresu, bì Fat nadu ,,e..Fat mordi! Che Fan remonidu inìe, rio est chi li daian degna sepoltura, no! Che Fant futriadu in unu puntu chi sì narat sa terra isfundada, in su casteddu chi b'est sutta 'e monte Sozu in cdssu canalone, A su pagu tempus b'est faìada sa marna; li gigjiiat cosa dae Tàttari, dae sa tzìttade e no at àpidu su fixu.
Ehh ... Nachi ... mortu est, unu bronco poknonale e est mortu .. ! Dutrores inoghe non che nd'at e gai! Però sa marna no si Pat buffada, non b'at créttidu... e pcrè est sighida sempre a los mantenne! a sa bona pfo SÌ vendicare. B'andaiat ogni tantu, no est chi leàìat su tramva o su trenu, fit tottu a pes, sun pius de barantachilómitros dae Tàttari a su Sassu de Tzaramonte, a s'adde de Oluitri.E in cussu s'est posta de accordu cun sa gìustiscìa a Tàttari. In Tàttari, prò ìscovare sa banda de Giuajme Fais,eh b'andaiat sempre prò non la dubitare, b'at gittu sempre cosa, los at trattados bene, però dae poi s'est posta de accordu e lis at postu su drommitóriu in su 'imi e cue, de accordii cun sa giustiscia, los an arrestados tottu.Cue est finida sa banda de Giuanne Fais; cun totta sa prepotèntzia e furbi'tzia ch'aian, una femìnedda ìos atelìminados tottu.



 





LA BANDA DI GIOVANNI FAIS


Vi racconto la storia della banda di Giovanni Pois, che era annidata, diciamo cosi, tra Monte Sozzu, la vallata di Gioito, e il fiume dì Bados de Lové. La storia avvenne nel millesettecento, non ricordo l'anno preciso.
In quel luogo i banditi vivevano come le belve, nutrendosi soltanto di carne; l'ordine di scuderia era il seguente: pieno aspetto per il capobanda, il midollo spinale che sì ricavava dallc ossa dell'animale arrostito era destinato esclusivamente al capo.
Un bei giorno, inviato dalla propria madre, arrivò un tizio che aveva combinato qualche guaio nella città di Sassari. Una volta consegnato il proprio figlio alla banda, la madre andava di tanto in tanto a visitarlo.
Il tizio era stato istruito ben bene sui regolamenti da osservare da parte dei componenti della banda e capitò un giorno che gli diedero l’incarico di cucinate la solita carne. La passione dei sassaresi per la buona tavola è cosa nota a tutti, per cui, questo ragazzo, tolto il midollo dalla carne cucinata, invece di lasciarlo a chi di dovere se lo mangiò lui con grande soddisfazione. Errore imperdonabile, in quanto arrivato il capo, gli chiese che fine avesse fatto il midollo e quegli rispose candidamente dì averlo mangialo lui. Il capo lo uccise sul momento e non è che diede l'ordine di' dargli degna sepoltura. Lo buttarono in un sito chiamato "la terra senza fondo", nel castro che c'è sotto il canalone dì monte Sozzu.
Dopo qualche giorno venne la madre In visita e non trovò più il figlio. "Eh!" le risposero "È morto in seguito a un attacco di broncopolmonite. Qui non c'erano medici per poterlo curare adeguatamente”.
Però la mamma non credette a quanto dettole! Comunque fece finta dì credere, mantenendo l’antica amicizia, covando nel suo cuore la vendetta. Continuava a frequentarli lo stesso, portando loro ogni ben di Dio, anche se ciò costava sacrifici enormi, in quanto non c'erano mezzi dì comunicazione e la distanza, tra Su Sassu di Chiaramonti e la città di Sassari, era piuttosto rilevante: circa quaranta chilometri.
Contemporaneamente, però, prese accordi coi Carabinieri del capoluogo e, durante una delle sue visite, versò del sonnifero nel vino che aveva portato ai banditi, di modo che per gli agenti fu uno scherzo arrestarli tutti.
Qui finisce la storia detta banda di Giovanni Fais. Con tutta la prepotenza, l’astuzia e la forza che avevano questi delinquenti incalliti, furono sconfitti da una donnetta piccola e debole.


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IL testo con relativa traduzione  è tratto dall'album  Folas de Anglona (CD – Associazione Iskeliu ISK-CD003, ITA 2005)  --- ne trovate  a  sinistra la  foto   dela copertina    -- dell'etnomusicologo Sandro Fresi   e  del gruppoo \ associazione  Iskellu  . Un disco  molto  bello  infatti : << “E’ un invito ad un viaggio alla scoperta della civiltà agropastorale dell’Anglona attraverso la musica ed il racconto immaginifico; un percorso interiore, intrapreso con l’umiltà di chi cerca il suono delle voci di donne e uomini, delle corde e delle piccole benas, qualità di antica provenienza capaci di scuotere le nostre moderne sensibilità sempre più spesso frastornate da assordanti moltitudini di niente”.Sandro Fresi presenta così il suo ultimo lavoro “etnomusicologico”, profondamente radicato nelle terre di Sardegna, la sua regione, nell’entroterra sassarese ricco di nuraghi e siti preistorici. Da anni, d’altronde, va inseguendo con modestia e umiltà esemplari, un’idea “politica” di cultura sociale che è nel DNA delle musiche di tradizione, per quanto “geneticamente modificate” dalle sensibilità e dalle tecnologiche del contemporaneo.Qui, più che altrove, Fresi raccoglie sul campo le “folas” (racconti) di uomini e donne che hanno vissuto e intendono lasciare una testimonianza orale del loro passaggio, attraverso le storie di candelieri, mietitori, banditi, feste, usanze popolari.  (....) >>  qui il testo integrale con un intervista  allo stesso fresi  .
Anticipo qui tutti coloro , mi chiederanno della mia contraddizione  e a chi maschio e donne  mi dice : << che l'8 marzo   è superato , che  è una festa  vuota , ecc >>  che  si da un lato  non hanno tutti  torti  ( come non biasimarli ) perchè tale  giorno , in particolare dagli anni '80 ( salvo una piccola  " sacca di resistenza  " che i  falsi moralisti chiamano \ sdefiniscono illusi )  è diventato solo un giorno  " lava  coscienza " e un  qualcosa di mercificato  perdendo per strada  quel  significato originale  . Infatti concordo con essi  che la donna  và " festeggiata " tutto l'anno  e  non solo in una data  . Anche  se  da quella  data  bisogna ripartire  perchè  è ancora  attuale  . Infatti  a  confermare  ciò  riporto    questo intervento : << Il fatto è che, sulla carta, le donne hanno conquistato parità di fronte alle leggi. Lo si dichiara in ogni occasione. E in effetti di parità si tratta, ma sulla carta. Nella vita quotidiana questa parità è spesso un sogno. Molte ingiustizie sono tornate sotto altre forme, più subdole e più nascoste» ( Dacia Maraini  ) , Inoltre l'attualità di tale  giornata    è confermata da questa  agghiacciante news dei giorni scorsi  , e di ci gli unici giornali che ne hanno  parlato  con ampio risulto e non un semplice trafiletto  sono  repubblica  e unità


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Stupro, nuova sentenza choc: pena più lieve per un reduce dall'Iraq


 La violenza sessuale è meno grave se a compierla è un soldato statunitense appena tornato dall’Iraq. È quanto si può leggere nelle motivazioni della sentenza che spiega la condanna (del novembre scorso) per violenza sessuale a cinque anni e otto mesi (più 100 mila euro di risarcimento, invece dei 7 anni chiesti dal pm) di un parà statunitense di stanza alla caserma «Ederle» di Vicenza. Una condanna mitigata dal fatto che al parà in questione sono state concesse le attenuanti generiche a causa dell’«esperienza bellica ed extrabellica che lo ha logorato psicologicamente e spinto a dare minore importanza alla vita e alla incolumità altrui».
  I fatti. Secondo quanto ricostruito in aula durante il processo James Michal Brown, parà di 27 anni dell’Oregon, la notte del 22 febbraio del 2004 (due giorni dopo il suo rientro dall’Iraq), ubriaco, fa salire sulla sua auto una coetanea nigeriana. Quindi la picchia, la violenta e la lascia per strada nuda, ammanettata e in evidente stato di choc.Sono proprio le manette Smith&Wesson ( oltre che la descrizione fatta dalla ragazza ) a tradire il soldato. Infatti sono in dotazione dei 1900 militari americani della caserma Ederle, sede della Task force dell'Europa meridionale. Riconosciuto e arrestato il soldato, difeso dall'avvocato Antonio Marchesini, dopo 6 mesi di carcerazioni preventiva, racconta in aula di essere un paracadutista, di essere appena rientrato da una missione di 11 mesi in Iraq, di aver preso parte a molti scontri a fuoco e a corpo a corpo. E inoltre spiega che, tornato in Italia, Sono proprio le manette Smith&Wesson (oltre che la descrizione fatta dalla ragazza) a tradire il soldato. Infatti sono in dotazione dei 1900 militari americani della caserma Ederle, sede della Task force dell'Europa meridionale. Riconosciuto e arrestato il soldato, difeso dall'avvocato Antonio Marchesini, dopo 6 mesi di carcerazioni preventiva, racconta in aula di essere un paracadutista, di essere appena rientrato da una missione di 11 mesi in Iraq, di aver preso parte a molti scontri a fuoco e a corpo a corpo. E inoltre spiega che, tornato in Italia, è stato sottoposto a una terapia di recupero, durante la quale è vietato bere alcolici. Regola che ovviamente lui non ha seguito.
La condanna e le attenuanti Alla fine del dibattimento il soldato (che nel frattempo è stato espulso dall'esercito e spedito in carcere in Germania) viene condannato per violenza sessuale: cinque anni e otto mesi più 100 mila euro di risarcimento. IL pm ne aveva chiesti 7 ma il tribunale ha stabilito che: «vanno riconosciute le attenuanti generiche, perché appare verosimile che l'imputato, nella commissione dei reati, sia stato influenzato da atti di violenza cui ha assistito in Iraq e che nulla avevano a che fare con la necessaria violenza bellica».
Valutazioni soggettive Nonostante la sentenza abbia provocato polemiche e scalpore la procura della Repubblica di Vicenza non appare intenzionata a fare ricorso. Anche se le motivazioni della sentenza, secondo procuratore di Vicenza Ivano Nelson Salvarani, sono «non adeguate al contesto concreto» e «non rispondenti agli elementi di causa», sulla adeguatezza della pena la procura non ha nulla da eccepire: «Il pm - ricorda Salvarani - aveva chiesto mi pare sette anni. Non molto distante quindi dalla decisione dei giudici. Non credo che faremo ricorso perché la pena appare adeguata al fatto».
«Ci sono due fatti veri - dice infine Salvarani - il soldato era tornato da poco dall'Iraq ed era ubriaco». Tutto il resto, cioè l'accostamento ai possibili effetti della sua permanenza in Iraq, a quanto ha visto in quei luoghi sul piano della violenza, sembrano rientrare sul fronte della «valutazione soggettiva».
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APPROFONDIMENTI



DISCOGRAFIA DI SANDRO FRESI

“Iskeliu” (CD – Accademia Gabriel APG CD 002, 1998)
“Speradifòli” (CD – autoproduzione ISK CD 001, 2001)
“Dulcincantu” (CD – Accademia Gabriel APG CD 003, 2001)
“Zivula” (CD – autoproduzione ISK CD 002, 2003)
“Folas de Anglona” (CD – autoproduzione ISK CD 003, 2005)




storia del 8 marzo
http://snipurl.com/nbhk


sul simbolo del 8 marzo


http://snipurl.com/nbiv


LIBERATE TOMMASO!!!









QUESTO POST E' DEDICATO AI MESSAGGI DI SUPPORTO ALLA FAMIGLIA.                                             E' importante far sentire la propria voce e la propria vicinanza in questi momenti.Che il popolo di internet ancora una volta si dimostri d'aiuto e ne dia uno vero a chi mai come ora ne ha bisogno! A volte anche una buona parola aiuta a sollevare di spirito chi soffre...Non bisogna essere iscritti al forum per lasciare un messaggio lo si può fare liberamente senza dover essere iscritti.Basta cliccare RISPOSTA e comporre il proprio messaggio.otete raggiungere anche il blog ufficiale realizzato dal "Comitato per la liberazione di Tommaso" a questo indrizzo: http://tommasolibero.blogspot.com/
Grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno scritto, e ci stanno scrivendo, tantissime mail, commenti, sms: vi stiamo leggendo tutti. Grazie per essere vicini a Tommaso e alla famiglia e per l'importante sostegno e la solidarietà che ci state dando

IL comitato per la liberazione di Tommaso Onofri

7.3.06

Senza titolo 1172

Quando si dice il ritrovato prestigio internazionale dell'Italia...

 «Non siamo mai stati grandi sostenitori di Thaksin Shinawatra, il primo ministro della Thailandia. Nel 2001, quando venne eletto la prima volta, lo definimmo il Berlusconi della Thailandia. E non era un complimento».

The Economist, editoriale del 3 marzo 2006

Senza titolo 1171

occhio uomini   trattele  bene   domani è l'8 marzo altrimenti  .....

Senza titolo 1170

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Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

 Fin ora   credevo che il  trucco cioè il make  up femminile  (  ovviamente  non  sto  vietando  niente  ogni donna   è libera  di  fare  qu...