11.10.08

non si finisce mai d'imparare e di sbagliare e chiedo scusa awomanaman

Qualche  giorno fa  avevo  cancellato awomanaman (  dimenticandomi che tale  nik  e  usato  da due persone diverse  uno  xenofobo  e un po' razzista  e l'altra no )   dagli utenti   del blog  perchè  il suo pensiero non aveva  più punti  di contatto con i valori  il mio  \   nostro blog    , ma  sopratutto per il metodo  spocchioso , vanaglorioso  ,  fallacciano  con  cui si  vantava    di  tale affermazioni . infatti nei commenti  ai suoi due post   1 2
oltre  le  soliti slogan fallacciani e  leghisti  egli scrive in un commento     :<<.>> , nel secondo  : << shente, questa discussione ha alimentato la mia parte violenta che nel virtuale può sfogarsi senza troppe conseguenze.
Comunque, il problema esiste e non ho alcun timore ad ammettere la mia intolleranza per questa importazione di islam da accattoni barbuti wahabiti. La religione è l'oppio dei popoli e questi sono drogati marci. Il problema è che le loro sciocche convinzioni basate sul nulla fanno un sacco di danni. Ora, a secolarizzazione ancora del tutto insufficiente per quanto riguarda i nostri cattocattolici, dobbiamo importare 'sti zeloti fanatici? E' solo questione di tempo e poi le tensioni sociali esploderanno, specie nelle zone a contatto colle enclavi mussulmane che si stanno formando in più punti.

La xdenofobia è studiata atrmpologicamente e sociologicamente e pensare di demonizzarla con impeto moralista-buonista è solo la preparazione per la prossima carneficina che avverrà quando le risorse disponibili subiranno un drastico calo per esaurimento.


Abbiamo imposto l'imperialismo consumista e coloniale? ci becchaimo quello religioso demografico di ritorno  >> , poi  la  sua  compagna  scrive  : << Se esiste un conservatorismo laico, noi siamo neocon.
Stiamo ciarlando quando servono azioni. Azioni contro la metastasi integralista (che ora è essenzialmente islamica).

La superiorità della civiltà occidentale è una cagata pazzesca, considerato ciò che stiamo perpetrando al mondo. E ancora una volta il germe peggiore è quello di aver esportato questo modello idiota e sciocco sulla gratificazione personale attraverso il consumo di oggetti. Talmente grave e epidemico che ora, le seconde generazioni di islamici fondamentalisti vanno a fare il rafting (invece di salire a piedi lungo il greto) e poi si vanno a far esplodere su un bus. L'apoteosi dell'incoerenza, il bastardismo marcio culturale (ma è marcio non perché bastardo, ma perché anacronistico e privo di logica, incoerente). Non molto diverso dai casseur francesi, dovrebbero essere francesi e invece sono... commento troncato...
La superiorità della civiltà occidentale è una cagata pazzesca, considerato ciò che stiamo perpetrando al mondo. E ancora una volta il germe peggiore è quello di aver esportato questo modello idiota e sciocco sulla gratificazione personale attraverso il consumo di oggetti. Talmente grave e epidemico che ora, le seconde generazioni di islamici fondamentalisti vanno a fare il rafting (invece di salire a piedi lungo il greto) e poi vanno a farsi esplodere su un bus. L'apoteosi dell'incoerenza, il bastardismo marcio culturale (ma è marcio non perché bastardo, ma perché anacronistico e privo di logica, incoerente). Non molto diverso dai casseur francesi, dovrebbero essere francesi e invece sono maghrebini di 2a o 3a generazione in Francia, o dai black block che devastano le città col telefonino UMTS e le Nike nuove di pacca ai piedi (famosa quella foto che apparve sul Manifesto dopo i fatti di Genova)

Il marcio si deve potare perché altrimenti manda in cancrena il resto del corpo. >> .

Poi qualche  ieri o avant'ieri mi scrive un messaggio in cui una  trolla aveva parlato di me  . Fra i tanti commenti   si affrmava  : << No, no, man. Il cambiamento nel profilo di awomanaman è cui mi riferivo nell'#1, è che ti hanno sbattuto fuori dal blog "cvd" (compagni di viaggio) di cui awomanaman era collaboratore. Ma come te la spieghi questa cosa?
Il bello è che è stata una cosa improvvisa: la mattina è arrivata a "cvd" la segnalazione che facevi dei post razzisti (pardon, volevo dire dei post xenofobi), e il pomeriggio... BAM ti hanno sbattuto fuori senza troppi complimenti.
Ora man, mentre ti vedevo rotolare nella polvere, mi chiedevo: "ma "cvd" avrà capito la differenza tra razzismo e xenofobia?"
Credo proprio di sì aman, perchè non ci ha pensato 2 volte a metterti alla porta.
Ora man, la morale di tutto questo qual'è? Tu sei razzista? Tu sei xenofobo? Noooooooooo. O forse sì, un po'. Anzi tanto. Ma la cosa fondamentale è che tu sei solo uno a cui piace essere al centro dell'attenzione, e scriverebbe QUALSIASI COSA, pur di brillare come una moneta falsa.
E il brutto è che appena te ne esci dal tuo recinto, tutte le tue belle chiacchiere con cui pensi di gabbare l'ascoltatore lasciano il tempo che trovano, perchè subito vieni etichettato. >> . 
 Orta  la risposta  .
Un conto è esserlo per  ignoranza  e poi dopo che si conosce  senza pregiudizi , stereotipi ,   il fenomeno  \ la copsa \ la persona   si cambia idea   , un altro  è   l'andarne fieri il vantarsene come  ha  fatto  il Lui  .
Lo  sò si  . pero  , e qui ecco spiegato il titolo deòl post  d'oggi  ,  credevo  fosse  solo una differenza  etimologica   , mentre nel sociale  \  nella realtà  fossero simili  . Ma poi  sia  con le risposte datemi  alla mai domanda  : << Che differenza oltre quella etimologica c'è fra razzismo ed xenofobia ?


un ex utente del mio blog mi ha accusato di non sapere la differenza fra razzismo ed xenofobia . Io gli ho detto che la differenza è solo etimologica , ma nei comportamenti sono uguali . secondo voii chi ha ragione ?n >> fatta  su answers di yahoo
  sia  alla risposta  che ha dato  il cdv esterno  ( chiariamo una cvolta per  tutte  cosa  intendo per  cdv  esterno  :  un utente  di  internet , di blog  non splinder i cui proprietari non voigliono farsi un account  in splinder   ,  o splinder  che non vogliono  scrivere su blog  collettivi o non hanno tempo \ voglia d'accettare un altro invito  )   mario domina via email   :



Da: giuseppe scano redbeppe@gmail.com
Inviato: ven 10/10/2008 16.38
A:mario domina **********
Oggetto: aiuto per il nostro blog

Che differenza oltre quella etimologica c'è fra razzismo ed xenofobia ? un ex utente del mio blog mi ha accusato di non sapere la differenza fra razzismo ed xenofobia . Io gli ho detto che la differenza è solo etimologica , ma nei comportamenti sono uguali . secondo te  chi ha ragione ?  e  in chiave  filosofica  come posso rispondergli  ?


da Mario domina   *************
a redbeppe@gmail.com
titolo R  :  aiuto per il nostro blog 

Beh sì, in effetti la differenza c'è, se ci si pensa bene, anche se nella società globale i due concetti tendono inevitabilmente a sovrapporsi e a con fondersi.
Direi che il "razzismo" ha più a che fare con una teoria/ideologia che stratifica la specie umana, la gerarchizza, ecc.; mentre la "xenofobia" ha più a che vedere con reazioni psicosociali istintive e può avere manifestazioni diverse: anche chi  non vuole la colonizzazione del proprio paese in ultima analisi è uno xenofobo (basti pensare alla rivolta cinese dei Boxer).
Oggi però i due concetti possono persino essere intercambiabili: chi è sano di mente non può più dire che esistono le razze (la biologia che un tempo lo affermava oggi, in epoca biogenetica, lo smentisce categoricamente), e dunque si fanno strada altre forme di gerarchizzazione: quella della differenza di cultura o dei gradi di civilizzazione, ad esempio, o del radicamento ad un territorio: lo "xenos" allora, che un tempo era l'ospite, diventa oggi l'alieno, l'elemento estraneo.
Ma l'argomento richiede un'analisi un  po' più approfondita - e non escludo di farlo a breve nel mio blog.
A presto.
                    md






riposte

 a chi  mi dice   che faccio sfoggio  della  cultura  e dela contaminazione   e  che  sono un tipo spochioso ( in effetti a  volte lo sono  , ma  chi non lo  è o  stato  in maniera plese e \o latente  ?  ) 

 dedico questo  video



di claudio Lolli

  ecco il testo

Vivo tutti i miei giorni aspettando Godot,
dormo tutte le notti aspettando Godot.
Ho passato la vita ad aspettare Godot.
Nacqui un giorno di marzo o d'aprile non so,
mia madre che mi allatta è un ricordo che ho,
ma credo che già in quel giorno però
invece di succhiare io aspettassi Godot.
Nei prati verdi della mia infanzia,
in quei luoghi azzurri di cieli e acquiloni,
nei giorni sereni che non rivedrò
io stavo già aspettando Godot.
L'adolescenza mi strappò di là,
e mi portò ad un angolo grigio,
dove fra tanti libri però,
invece di leggere io aspettavo Godot.
Giorni e giorni a quei tavolini,
gli amici e le donne vedevo vicini,
io mi mangiavo le mani però,
non mi muovevo e aspettavo Godot.
Ma se i sensi comandano l'uomo obbedisce,
così sposai la prima che incontrai,
ma anche la notte di nozze però,
non feci altro che aspettare Godot.
Poi lei mi costrinse ed un figlio arrivò,
piccolo e tondo urlava ogni sera,
ma invece di farlo giocare un po',
io uscivo fuori ad aspettare Godot.
E dopo questo un altro arrivò,
e dopo il secondo un altro però,
per esser del tutto sincero dirò,
che avrei preferito arrivasse Godot.
Sono invecchiato aspettando Godot,
ho sepolto mio padre aspettando Godot,
ho cresciuto i miei figli aspettando Godot.
Sono andato in pensione dieci anni fa,
ed ho perso la moglie acquistando in età,
i miei figli son grandi e lontani però,
io sto ancora aspettando Godot.
Questa sera sono un vecchio di settantanni,
solo e malato in mezzo a una strada,
dopo tanta vita più pazienza non ho,
non voglio più aspettare Godot.
Ma questa strada mi porta fortuna,
c'è un pozzo laggiù che specchia la luna,
è buio profondo e mi ci butterò,
senza aspettare che arrivi Godot.
In pochi passi ci sono davanti,
ho il viso sudato e le mani tremanti,
e la prima volta che sto per agire,
senza aspettare che arrivi Godot.
Ma l'abitudine di tutta una vita,
ha fatto si che ancora una volta,
per un minuto io mi sia girato,
a veder se per caso Godot era arrivato.
La morte mi ha preso le mani e la vita,
l'oblio mi ha coperto di luce infinita,
e ho capito che non si può,
coprirsi le spalle aspettando Godot.
Non ho mai agito aspettando Godot,
per tutti i miei giorni aspettando Godot,
e ho incominciato a vivere forte,
proprio andando incontro alla morte,
ho incominciato a vivere forte,
proprio andando incontro alla morte.
ho incominciato a vivere forte,
proprio andando incontro alla morte.

Infatti essa   oltre  a  farmi smettere   di farmi    queste  domande ( divenute  seghe  mentali  )   cosa è la morte  ?  perchè  bisogna  vivere se  poi dobbiamo morire  , ecc  ?  . Inoltre  mi  ha  fatto capire   meglio  della lettura  l'opera teatrale omonima (  Aspettando Godot in francese "En Attendant Godot", in inglese "Waiting for Godot") i Samuel Beckett
 

Senza titolo 940

  12 / 10 / 2008 / DOMENICA S. SERAFINO CAPP. !  TANTI ...... DA LUCKY !  :-)


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Senza titolo 939

  L'AVETE LETTA LA FIABA MANEKI - NEKO IL GATTO CHE SALUTA ?  :-)


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La selva


Immagine 013orchidea cegliese

Oggi mi trovo  negli abiti  di Principessa, mi sono smarrita in una selva, sto cercando di  trovare la strada giusta. Nel bosco  di Ceglie dove vivevo, con la mia fantasia non  c'erano cattiverie, non c'erano orchi, non c'erano folletti cattivi, non c'erano streghe. Sto cercando di trovare uno spiraglio di luce, credetemi amici è un compito molto difficile. Vi lascio questo post, per ringraziarvi dei vostri commenti, spero di passare presto da voi. Cercherò sui  Monti della Laga, nei calanchi di Civita,  dove i raggi del sole ti baciano, dove l'aria è pulita, ti entra dentro, e ti libera dal male. Cercherò il verde della natura, dove troverò ancora un mondo sereno. Camminerò, finchè non trovo la mia strada, cercherò dove le aquile volano, e lascerò volare per voi il mio aquilone colorato. Spero di trovare il coraggio, la fede che è necessaria per difendere i più deboli. Spero di tornare presto, per  raccontarvi con semplici parole le mie storie. Vi voglio bene, grazie ancora per le vostre parole.Se c'è qualche Folletto del bosco di  Ceglie che può scrivere per me, lo può fare, grazie. franca


I miti crollano - Brunetta, un Robin Hood alla rovescia

"I nostri insegnanti lavorano poco, quasi mai sono aggiornati e in maggioranza non sono neppure entrati per concorso, ma grazie a sanatorie. E poi 1.300 euro sono comunque due milioni e mezzo di vecchie lire, oggi l'insegnamento è part-time e come tale è ben pagato".


RENATO BRUNETTA, "la Repubblica", 9 ottobre 2008.



Io potrei finire qui, però cerco di respirare profondamente, poi commento. Sono calma, molto calma.



Brunetta ha ragione. Infatti gli insegnanti, di cui lui fa parte, guadagnano effettivamente troppo visto l'assenteismo diffuso presso la loro categoria. Solo mi sfuggono i 1.300 euro al mese perché, per quanto ne so, un docente ne guadagna circa 6.000, facendo un orario estremamente ridotto.



...Perché sicuramente stava parlando degli insegnanti universitari, dei docenti come lui, dei suoi colleghi insomma. Perché quello che avevo scritto oltre due anni fa si avvera, il disprezzo maschile per la "manovalanza" nelle superiori, e lo stipendio miserrimo, ha determinato una fuga degli uomini dalle scuole "d'obbligo" (per me sono tali anche gli istituti e i licei, chi si ferma più alle medie, ormai?). Ma, guarda il caso, gli stessi magicamente ricompaiono nelle Università, i rettori sono quasi tutti maschi e così la stragrande maggioranza dei docenti degli atenei, e lì sì, che abbiamo fior di stipendi, fra cui quello di Brunetta (unito, ovviamente, alle regalie come parlamentare). Sicuramente se la stava pigliando con quelli. Coi suoi.


Ma, un momento! Mi dicono che no, che lui si riferisce proprio a quelli come me, a quelli che, per la verità, prendono anche un po' meno di 1.300 euro (quest'ultima è una media nazionale, ma è pure probabile che B. non conosca la cifra esatta), quelli che di norma si fanno una ventina d'anni di precariato in scuole d'ogni tipo (io ne ho accumulate 14), quelli che, per arrivare a fine mese, devono sperare negli aiuti di qualcuno (coniuge, genitori, parenti...), sennò col cavolo che possono permettersi financo una casa di proprietà. Quelli che non lavorano affatto part-time, perché stare con dei ragazzi non è esattamente come passare il tempo dietro una guardiola a farsi la "Settimana enigmistica", e di norma correggere i compiti, aggiornarsi, preparare le lezioni per il giorno dopo, coordinare le classi ecc. non è un giochetto. Se ci vuole una laurea magari un minimo di senso c'è.



Ma per Brunetta non c'è. Le lauree, si sa, si regalano. Quanto alle sanatorie, ignoro a cosa voglia alludere, io so che ho superato ben due concorsi ma questo non mi ha permesso un accesso al lavoro né immediato né facile. Poi certo, "rubo" circa mille euro al mese, che potrebbero benissimo essere impiegati per cose più fruttuose, che so, alimentare le spese militari che già con Prodi erano triplicate sacrificando, al solito, sanità e istruzione, oppure il nucleare, oppure ancora far star meglio i nostri poveri e impegnatissimi parlamentari, col loro stipendio così risibile. Potrei fare ancor meglio, certo. Potrei auto-eliminarmi, così finirei di pesare sulle casse patrimoniali, tanto più che io, come quasi tutti gli appartenenti alla mia "razza", sono antiberlusconiana e quindi una nemica. Il mondo della scuola è nostro nemico: il Cav. l'ha dichiarato in più occasioni. Dunque guadagno troppo e non faccio un casso. Ringrazio Brunetta, e tutti sappiano che da oggi sono ufficialmente considerata, da un ministro dello Stato italiano e dal (non) mio sgoverno, una persona inutile, un esubero, un rifiuto!


Daniela Tuscano





















Appello al Quirinale


Scriviamo al Presidente della repubblica chiedendo di non firmare il decreto Gelmini. E' sufficiente andare sul sito www.quirinale.it, cliccare su La posta e compilare il format. Ne stanno arrivando a migliaia... Coraggio!




Senza titolo 938

  VE LO RICORDATE IL CARTONE ANIMATO A TUTTO GAS ?  :-)


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10.10.08

la vera storia del me ne frego

ovviamente il cdv dfi youtube cla400 ( http://it.youtube.com/user/cla400 ) è satirico e sarcastico





Non tutti sanno...
la storia è sempre un'altra
è diversa la realtà
loro erano diversi..
in privato giocavano spesso
erano uomini gioiosi
si scambiavano ruoli e costumi
ed erano per la parità dei diritti
sempre afiatati
si amavano di stima reciproca
riscattarono le minoranze deboli
diedero dei diritti di dignità anche agli animali
costituirono eserciti per la libertà dei popoli
abolirono ..
la parola ODIO
INSIEME ..
INSEGNARONO l'AMORE
diedero esempio
di tolleranza e integrazione
PERSONALMENTE si prestarono
in manifestazioni pubbliche
CON AMORE
FURONO SEGUITI DA TUTTI
PERCHE' RISPETTAVANO TUTTI
SI COMPIACERONO DELLA BELLEZZA
FURONO ARTISTI ATTORI POETI E CANTANTI
AIUTARONO OGNI POVERO
SFAMARONO GLI AFFAMATI
INTEGRARONO IL BUONO DI OGNI CULTURA
VINSERO INSIEME ANCHE UN SANREMO
FU' UN PRETE RASTA A SPOSARLI
POI ABBANDONARONO IL LORO RUOLO
E ANDARONO A VIVERE INSIEME IN CAMPAGNA ISOLATI DAL MONDO
NON SI SA' PIU' NIENTE DI LORO
QUALCUNO DICE SIANO MORTI
ALTRI SOSTENGONO CHE VIVANO IN SEGRETO UNA FAVOLA D'AMORE
.... PECCATO CHE NON FURONO COSI'
SE QUESTA STORIA FOSSE VERA GLI UMANI AVREBBERO VINTO
LORO SAREBBERO STATI DEI SANTI PROFETI MOLTO AMATI
INVECE ERANO DELLE TESTE DI CAZZO
E TANTI COGLIONI ANCORA NON L'HANNO CAPITO
PECCATO
AVREMMO POTUTO AVERE UNA BELLA STORIA E UN PIANETA MIGLIORE

I miti crollano - Brunetta, un Robin Hood alla rovescia

"I nostri insegnanti lavorano poco, quasi mai sono aggiornati e in maggioranza non sono neppure entrati per concorso, ma grazie a sanatorie. E poi 1.300 euro sono comunque due milioni e mezzo di vecchie lire, oggi l'insegnamento è part-time e come tale è ben pagato".
RENATO BRUNETTA, "la Repubblica", 9 ottobre 2008.

Io potrei finire qui, però cerco di respirare profondamente, poi commento. Sono calma, molto calma.

Brunetta ha ragione. Infatti gli insegnanti, di cui lui fa parte, guadagnano effettivamente troppo visto l'assenteismo diffuso presso la loro categoria. Solo mi sfuggono i 1.300 euro al mese perché, per quanto ne so, un docente ne guadagna circa 6.000, facendo un orario estremamente ridotto.

...Perché sicuramente stava parlando degli insegnanti universitari, dei docenti come lui, dei suoi colleghi insomma. Perché quello che avevo scritto oltre due anni fa si avvera, il disprezzo maschile per la "manovalanza" nelle superiori, e lo stipendio miserrimo, ha determinato una fuga degli uomini dalle scuole "d'obbligo" (per me sono tali anche gli istituti e i licei, chi si ferma più alle medie, ormai?). Ma, guarda il caso, gli stessi magicamente ricompaiono nelle Università, i rettori sono quasi tutti maschi e così la stragrande maggioranza dei docenti degli atenei, e lì sì, che abbiamo fior di stipendi, fra cui quello di Brunetta (unito, ovviamente, alle regalie come parlamentare). Sicuramente se la stava pigliando con quelli. Coi suoi.

Ma, un momento! Mi dicono che no, che lui si riferisce proprio a quelli come me, a quelli che, per la verità, prendono anche un po' meno di 1.300 euro (quest'ultima è una media nazionale, ma è pure probabile che B. non conosca la cifra esatta), quelli che di norma si fanno una ventina d'anni di precariato in scuole d'ogni tipo (io ne ho accumulate 14), quelli che, per arrivare a fine mese, devono sperare negli aiuti di qualcuno (coniuge, genitori, parenti...), sennò col cavolo che possono permettersi financo una casa di proprietà. Quelli che non lavorano affatto part-time, perché stare con dei ragazzi non è esattamente come passare il tempo dietro una guardiola a farsi la "Settimana enigmistica", e di norma correggere i compiti, aggiornarsi, preparare le lezioni per il giorno dopo, coordinare le classi ecc. non è un giochetto. Se ci vuole una laurea magari un minimo di senso c'è.

Ma per Brunetta non c'è. Le lauree, si sa, si regalano. Quanto alle sanatorie, ignoro a cosa voglia alludere, io so che ho superato ben due concorsi ma questo non mi ha permesso un accesso al lavoro né immediato né facile. Poi certo, "rubo" circa mille euro al mese, che potrebbero benissimo essere impiegati per cose più fruttuose, che so, alimentare le spese militari che già con Prodi erano triplicate sacrificando, al solito, sanità e istruzione, oppure il nucleare, oppure ancora far star meglio i nostri poveri e impegnatissimi parlamentari, col loro stipendio così risibile. Potrei fare ancor meglio, certo. Potrei auto-eliminarmi, così finirei di pesare sulle casse patrimoniali, tanto più che io, come quasi tutti gli appartenenti alla mia "razza", sono antiberlusconiana e quindi una nemica. Il mondo della scuola è nostro nemico: il Cav. l'ha dichiarato in più occasioni. Dunque guadagno troppo e non faccio un casso. Ringrazio Brunetta, e tutti sappiano che da oggi sono ufficialmente considerata, da un ministro dello Stato italiano e dal (non) mio sgoverno, una persona inutile, un esubero, un rifiuto!


Sciopero e ultime notizie

Firma contro il maestro unico

Appello al Quirinale

Scriviamo al Presidente della repubblica chiedendo di non firmare il decreto Gelmini. E' sufficiente andare sul sito http://www.quirinale.it/, cliccare su La posta e compilare il format. Ne stanno arrivando a migliaia... Coraggio!

Vajont 9.10.1963-9.10.2009

 Le polemiche  ( almeno per me  che  vedo un etica   e m'indigno e  nel mio piccolo cerco  di porvi rimendio   cosa  che la maggior parte  della gente  ha  smesso di fare ) per  il tentativo  cdi colpo  di spigna  chiamato  legge salva  manager   ( qui maggiori dettagli  ) mi  fà venirte in mente  una  storia italiana  ( conclusasi  come sempre   nessun  colpevole  e  nessuno ha  pagato  qui tutta  la storia
e  in questo video qui Servizio trasmesso da "Le Iene" l'11 ottobre 2007, in occasione del 44° Anniversario del disastro del Vajont.
 



avvenuta    quasi  50  anni  fà 
Lo so che  è un post  non mio , ma  ,  cut -past  da  una  nostra  utente  ( o ex  visto che  non  scrive  più nonostante  sia registrata  ed iscritta  al  nostro blog ) , preso  da  un  altro blog  cdv  blogfriens
  ma   fra lavoro  e ultimi esami e la  tesi  , e  altri impegni non ho moltotempo per scrivere  io un articolo . Questo post  è dedicato  a le persone citate  nel video  ivi riportato 




Una foto di scena del film di Renzo Martinelli
' Vajont '  tratta  dalla galleria  fotografia  di sky tg24  dedicata  a tale evento

adesso  dopo questa  intro   veniamo  all'articolo in questione  pubblicato da  blogfriends  da Rossafata giovedì, 09 ottobre 2008, 13:07 in per non dimenticare

<< Una settimana prima della tragedia i tecnici in servizio sulla diga manifestano apertamente, ai dirigenti, la loro preoccupazione. Sordi boati e scosse del terreno sono all’ordine del giorno. I tecnici parlano del pericolo anche con gli amici, tramite il filo del telefono: «Qui da un momento all’altro si va tutti in barca»; «Sto mangiando e la scodella balla». Tre giorni prima del disastro l’ing. Caruso dell’ENEL, viene delegato a seguire in permanenza l’andamento della frana. Il geometraqui tutta  la storia Ritmajer che era stato trasferito a Venezia viene bloccato sulla diga. Gli operai addetti ai servizi non vogliono più andare a lavorare. Il vice-sindaco di Longarone, Terenzio Arduini, telefona al Genio Civile di Belluno per essere rassicurato sulle voci di grave pericolo che circola nella zona. Viene rassicurato. Nel pomeriggio del 9, fino alle ultime ore prima della tremenda valanga d’acqua, partono per Venezia, sede dell’ENEL-SADE, drammatiche telefonate dai geometri sulla diga, annunciando l’imminente pericolo. «Mi lasci vedova» grida la moglie del geometra Giannelli, inutilmente tentando di convincere il marito a non tornare al suo posto di lavoro. Alle ore 21 si risponde al geometra Ritmajer, che tempesta di telefonate la direzione di Venezia, di «dormire con un occhio aperto» ma di stare calmo, che a Venezia non si prevede tanto pericolo. Sempre alle 21 si mandano due carabinieri a Longarone nei villaggi sotto la diga per avvertire la popolazione di non allarmarsi «se dalla diga uscirà un po’ d’acqua». Alla stessa ora l’ing. Caruso chiede ai carabinieri di far bloccare il traffico sulla statale d’Alemagna, senza preoccuparsi che la strada passa proprio in mezzo al centro abitato di Longarone. Nessuno pensa di far evacuare i paesi. Probabilmente si si fidava fin troppo della prova sul modello effettuata dia grandi professori, equivalente al gioco dei bambini che buttano sassi in un catino d’acqua.Alle 10,45 il Toc frana nel lago, sollevando una paurosa ondata d’acqua. Questa si alza terribile un centinaio di metri sopra la diga, tracima dalla stessa e piomba di schianto sull’abitato di Longarone, spazzandolo via dalla faccia della terra. A monte della diga, un’altra ondata impazzisce violenta da un alto all’altro della valle, risucchiando dentro il lago interi villaggi. Oltre 2.500 vittime in tre minuti d’apocalisse." (Tratto da Tina Merlin, Sulla pelle viva" , edito da CIERRE Edizioni, Verona, e parzialmente pubblicato su http://www.tinamerlin.it )  >>

 >>

 ed  edito, ma  ormai esaurito   dal  quotidiano  l'unita  )

  concludo con citando lo  speciale  di sky  (  ecco  qui  le pagine  )  altro  che la  rai 



“Si ricordi bene. La diga terrà perché è fatta a regola d’arte, ma la montagna cederà e voi farete la fine dei topi”. Queste parole furono dette durante i lavori da uno degli ingegneri della diga del Vajont ad una donna del luogo. E la notte del 9 ottobre 1963 divennero realtà. A quarantacinque anni di distanza History Channel racconta la storia della tragedia del Vajont, dando voce ai sopravvissuti con Vajont, l'immagine dell'orrore. Scritto da Andrea Prandstraller e Michele Barca per la regia dello stesso Prandstraller, il documentario che è stato realizzato da VeniceFilm Production per Fox Channels Italy con il contributo della Regione Veneto e del Comune di Longarone, andrà in onda in versione integrale venerdì 10 ottobre alle 21:00.
Si tratta di molto materiale inedito, come i filmati girati da una mini troupe dei Vigili del Fuoco, che voleva documentare le operazioni di soccorso: immagini molto dure, che ci trasportano direttamente a Longarone la mattina del 10 ottobre 1963 e svelano l'enormità del dramma. Ma è soprattutto il racconto corale dei testimoni, di chi perse la propria famiglia e la propria casa.   ecco l'url del video

Senza titolo 937

  VI PIACEVANO LE CANZONI DI ERIC CARMEN ?  :-)


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Mutui prima casa soluzioni in finanziaria


 imagesAiuti alle giovani coppie e famiglie per l'acquisto della prima casa  previsto dalla nuova finanziaria 2008-2011

Aiuti alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa,riduzione del 50% sulla spesa per la pubblica amministrazione, libri di testoscaricabili da Internet, tagli pesanti per Regioni ed enti locali. Ma anchetasse a petrolieri, banche e assicurazioni per aiutare gli anziani. Non cisarà, invece, il ritorno del ticket sanitario.


È partita la rivoluzione sui conti pubblici da 34,8 miliarditargata Tremonti. La Finanziaria triennale, che sostituisce il vecchio Dpef, èstata approvata dal Cdm e prevede una vera stangata per Regioni e Comuni: ilgoverno ha messo in conto per il 2009 risparmi di spesa dalle autonomie localiper 3-3,4 miliardi. Per il 2009, il ministro dell’Economia Tremonti ha messo inatto una correzione di 13,1 miliardi, nel 2010 e 2011 di 7,1 e 14,6. Nellamanovra, inoltre, la crescita del Pil 2008 viene rivista allo 0,5% dalprecedente 0,6%, con un deficit/Pil tendenziale 2008 al 2,5%. Deficit che saràcorretto di un decimo di punto per portarlo ad un programmatico di 2,4%.


Fra le misure, la Finanziaria prevede anche la Robin Hood Taxsulle imprese petrolifere, un nuovo regime delle deducibilità per banche eassicurazioni (da questi provvedimenti arriveranno in tutto 4 mld), tagliautomatici delle accise sui carburanti e un aumento della tassazione sullestock option. La scure di Tremonti si abbatterà anche sui manager pubblici, il cui stipendio dovrebbe essere tagliato del 25%. E ‘rispuntato poi ilredditometro, assieme ad un piano triennale di controlli anti-evasione e, per iComuni, un maggiore coinvolgimento nella caccia a residenze fittizieall’estero, con l’attribuzione del 30% del recuperato ai Comuni stessi. Incompenso Equitalia restituirà le somme erroneamente versate, mentre saltal’obbligo di fidejussione bancaria per la rateizzazioni superiori ai 50 milaeuro.


fonte:www.contributicasa.it


Nel limite

Autunno viene il suo passo breve
e la voce fonda.


Un vento si è levato stamattina
d’oro e di porpora al dopo pioggia.


Fresco un fruscio fiorisce per i viali,
eco di suoni rappresi nel petto.


Ecco che si colora
la terra di un volubile vestito.


Figure provvisorie,
volteggi rarefatti
nei recinti del tempo


Il mio sguardo si arrende
sospeso al limitare del mistero.


Sono miei questi giorni
che piegano all’inverno,
io fragile lembo
che la terra raccoglie.


© francesco ballero - ottobre 2008

Giannizzeri all'opera

Vapori di sigaro toscano
odori di alabarde e fagioli
il terzo posto da destra per la duchessa.
***
Il celibato non è gran cosa
Selim hai corde di spugna morbida.
***
La duchessa morde il seno di nascosto
sotto la coltre morbida del tendaggio
mentre i musicanti musicano musiche slave.
***
Il sufj ha dettato regole e peccati
e nelle poltrone rosse
stivali di sterco e fango pieni.
***
La duchessa guarda quello che non ricorda
mentre gli applausi sommergono il loggione
ed sua figlia è un'anarchica di stagione
ha un marito eunuco e un beoluk per amante
ma sua madre non lo sai
***
Alla fine nessuno sa di chi fosse
il fazzoletto pieno di profumo
lasciato sul palco da un trombettiere
di ventura
si di ventura

Senza titolo 936

  VE LO RICORDATE IL FUMETTO TROTTOLINO ?  :-)


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Nostalgia del tempo perduto

Ricordo ancora con nostalgia quelle lunghe estati di una trentina d'anni fa: i balconi circondati da piante di gerani, le feste del Santo patrono e della Madonna, le bancarelle del torrone, lo zucchero filante, le noccioline appena tostate, i lupini e i pistacchi salati. Poi c'era tutta quella gente che - vestita in modo sgargiante - veniva dai paesi limitrofi per sentire la "musica". Noi adolescenti seguivamo quelli più grandicelli che facevano la corte alle ragazze, oppure spiavamo i musicisti mentre  incominciavano a provare gli strumenti in vista dell'esibizione serale. Poi si andava alle giostre, all'autoscontro. Direte voi: "Sono cose che si possono vivere ancora adesso". Certo. Ma non è più la stessa cosa! Oggi, ho l'impressione, sono cambiate molte cose. A cominciare dalla gente. Le persone che arrivano dai paesi limitrofi hanno perso quell'interesse genuino per la festa. Non c'è più stupore nei loro volti. Sono omologati, uguali agli altri. Adesso prevale il consumismo, l'apparenza. Allora si respirava un'altra aria. Per esempio. L'ora dolce del primo meriggio, dove era sacro riposarsi per un'ora ed anche più, veniva vissuta appieno, senza limitazioni. Quando ci si svegliava non ci si recava mica al lavoro...  per carità.  Non si pensava ad impiegare il tempo in modo "utile".  Quelle ore si "perdevano"- economicamente parlando-  nell''inutile armegiare in casa o, più pigramente, fra cuscino e materasso, cercando la posizione giusta  per assopirsi e sprofondare nel sonno  per poi risvegliarsi sudati con un arsura in più da soddisfare; o seduti  sulle panchine in ombra della villa comunale, cercando refrigerio alla calura estiva. Non importava in che modo. Ognuno, a seconda dell'età e delle preferenze, perdeva il tempo  che c'era. Lo si faceva e basta. Si continuava per almeno altre due orate buone, mangiando qualche frutto dolce e  succoso,  comodamente seduti in poltrona o sdraiati sul divano, intenti a sorseggiare una fresca bibita o centellinando una granita al limone. Nessuna interruzione era ammessa. Nessuna telefonata, nessun SMS, nessun rimprovero era ammissibile. Anche l'amore era vissuto in silenzio, ognuno a modo suo. In quel  tempo si condensa la mentalità del "terrone", di chi preferisce l'ozio al lavoro forsennato, la contemplazione all'azione, l'interesse per il pensiero puro al profitto bieco e becero. Forse è questa una delle caratteristiche principali che dividono il nord dal sud, con buona pace del ritardo strutturale del Mezzogiorno e di tutta la sequela di cazzate sputate fuori da politici mentecatti   che sono riusciti a solamente a  creare degli esseri apolidi, disadattati, sradicati, vittime del consumismo e del capitale.   Forse, sotto questo aspetto, dovrremmo stornarci dalla modernità.  Si dovrebbe poter ritoranare indietro, senza inutili anacronismi, semplicemente riconoscendo ciò che siamo stati e ciò che saremo, in una linea di continuità che sappia mantenere il buono e togliere il superfluo.  Non mi stupirei se le aziende moderne volessero copiare l'otium del sud per ricavarci dei soldi. Le vie del mercato sono infinite...purtroppo!

9.10.08

Senza titolo 935

  10 / 10 / 2008 / VENERDI' S. DANIELE M. !  TANTI AUGURI DA LUCKY L'ESPLORATORE ! :-)


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il dolce e l'amaro


Dopo film e fiction , romanzi , trasmissioni sulla mafia in particolare il padrino (  tutte  e tre le serie   ) la piovra  , palermo-milano e milano-palermo ( sceneggiati dalla nostra utente Rosella drudi www.diteloame.splinder.com ) , bronx  , quei bravi ragazzi ,  ultimo , il capo dei capi , la mafia è bianca , le trasmissioni di lucarelli e  di iacona . Cento passi Non ne volevo sapere tant'è vero che ho smesso , pur continuando a mantenere il banner , perchè capisco cosa vuol dire lottare contro la mafia non dal nord , ma dal sud ( oltre a conoscere via email i responsabili del sito ) ad ammazzatecitutti ( ammazatecitutti.org ) ho cambiato idea . Il perchè è dovuto alla forte presenza ( anche se si tratta solo d'infiltrazioni e mafie economiche e non di mentalità ) nella mia sardegna ., 2) i pro a fare film o fiction sulla mafia nel forum di ammazzatecitutti nel dibattito sulla fiction su toto rina e provenzano . 3) la visione del film , che vado a commentare , il dolce e l'amaro consigliatomi sia d'amici sia dallla stessa commessa ( moglie di un mio amico ) della videoteca in cui noleggio i film per sopperire alla banalità e alla mediocrità , eccetto la notte e qualche poerla in mezzo ala ... in prima serata .4) l'intervista  rilsciata  dall'autore del  film  a poretale  filmup.leonardo.it  in particolare questo pezzo : << (...) Tra documentari e film, una nuova leva di registi sta tornando, dopo un po' di tempo, ad occuparsi di criminalità organizzata. Secondo te quali sono i motivi ? Andrea Porporati: Parlo per me e per gli altri autori del film. Noi abbiamo scelto l'ambiente mafioso per parlare dell'Italia, perché la mafia è un precipitato esagerato, isterico addirittura, di certe nostre contraddizioni degli ultimi 25 anni. Quindi forse è questo che ci spinge ad andare a cercare un mondo che ci riporta a tutte le contraddizioni che viviamo anche noi che non facciamo parte di quella realtà così estrema e però proviamo sulla nostra pelle. Ad esempio gli anni '80 - che sono poi l'80% del nostro film - sono quelli della grande ebbrezza, dell'impazzimento collettivo che colpisce anche la mafia, in cui c'è l'illusione che si possa vivere prendendo solo il dolce. Ecco, questo nella storia della mafia è avvenuto in modo macroscopico, perché sono gli anni in cui si impadronisce del traffico della droga e quindi c'è una prosperità mai vista anche nel mondo criminale. Ciò però scatena una guerra intestina e anche esterna contro lo Stato che spinge i mafiosi a diventare stragisti, e alla fine devasta tutto. E' molto semplice ma riguarda un po' tutti, non soltanto chi abitava in Sicilia. Anche perché - e questo tengo sempre a specificarlo - la mafia è un fenomeno storicamente determinato, ma pure un modo di vedere la vita, di pensare universale, temo. Vorrei anche aggiungere che nel film c'è la storia parallela di altre due persone nate nello stesso quartiere del protagonista, interpretate da Fabrizio Gifuni e Donatella Finocchiaro, che pur provenendo dalle medesime difficoltà e miseria fanno una scelta radicalmente opposta: uno diventerà giudice e l'altra una donna comune. Lei, pur amando Saro non può accettare quel tipo di vita e quindi è una delle presenze eversive nel mondo di Saro, semplicemente essendo normale mette in crisi lentamente tutte le sue idee. Un altro tema del film è il maschile e il femminile, la mafia è forse l'ultimo mondo rimasto apertamente patriarcale, fondato sull'autorità maschile, è quasi vetero-testamentario. Le donne se vogliono primeggiare devono farsi uomini in qualche modo, assumere le "virtù" di un uomo feroce. Invece una donna normale, senza neanche fare nulla di particolarmente eroico, non può che essere una presenza sovversiva nella vita di un mafioso, perché porta con sé uno sguardo sul mondo che è quello della realtà. La vita mafiosa è la costruzione di un mondo a parte, alterato che inevitabilmente entra in conflitto con il mondo vero. (....)  >> qui il resto


ora  veniamo al film vero e proprio 

Per alcuni critici  ,  in particolare quelli che hanno assistito alla   presentazione  a venezia  2007  ,  non  è piaciuto  gran chè  << 
Quanto alle reazioni, alla fine della proiezione stampa, molti critici presenti hanno giudicato il film solido dal punto di vista della storia che racconta, anche se prima di quel timbro d'autore tipico delle pellicole il concorso. Ma, visto l'argomento e la bravura degli interpreti, è probabile che la reazione del pubblico sarà più calorosa . >> . ma non importa  perchè puà ò capitare  che un film sia  maòltrattato  dalle  critiche   ed essere  un buon film per  il  pubblico come nel mio caso  .
Concordo  con quanto dice  filmup  nella prima  parte  : << Il film è lento, ma riesce a catturare l’attenzione senza però creare momenti di vera tensione che facciano affondare le unghie dello spettatore nel bracciolo, non c’è alcuna suspence, tutto appare già descritto e prevedibile. >> in effetti . Ma è  L’analisi dei personaggi  convincente soprattutto Luigi Lo Cascio, l'amico magistrato   che  SPOLLER    gli ripete le parole del padre  SPOLLER   il boss mafioso  pittore   interpretato da  Renato Carpentieri per la prima  volta  alle prese   con un ruolo da mafioso  ( dopo  il  ruolo  di  questore    nella 
fiction la squadra  )  . Questo film  di   Andrea Porporati può essere  considerato l'equivalente Italiano di Bronx  e  quei  bravi ragazzi  . contrariamente a quanto letto dopo la prima al festival di Venezia,il mio giudizio è abbastanza positivo.Ultimamente siamo abituati a spellarci le mani per film   ormai sempre  più  mediocri d'oltre Oceano pretendiamo però dei capolavori dal ns cinema italiano.La trama a volte è un po' lenta. e  alcune scene erotiche sono un di più. ...  ma però la bravura degli attori vale il prezzo del  noleggio  del dvd  in primo luogo Lo Cascio convincente nel ruolo del "Picciotto si conferma istrionico. L'unica nota è che con un cast di questo livello si poteva osare di più  , ma pazienza  .  Concludo  Un film estremamente interessante, che ci mostra le regole di Cosa Nostra "dall'interno", cioè dal punto di vista di un giovane che desidera affiliarsi alla mafia e che per questo desiderio sacrifica il suo vero amore. Capirà in seguito come questa scelta gli sia costata in termini di dignità personale e di rinuncia agli affetti più cari (sarà costretto a non vedere più i due suoi primi figli). Il protagonista è molto espressivo, comunica attraverso i silenzi di chi si sottomette ad una realtà che lo sovrasta ma anche perchè si vede che non saprebbe dare una risposta che non sia violenta e brutale agli eventi che vive e alle persone che incontra. Solo al termine del film sarà in grado di fare una scelta positiva, ma solo perchè aiutato dalla donna che non ha mai smesso di amarlo e dal giudice che per primo gli offre un'opportunità di uscire dal mondo di violenza a cui è finora appartenuto. Si chiude quindi un capitolo della sua vita attraverso una profonda maturazione personale. Da burattino nelle mani di persone senza scrupoli riesce finalmente a capire e a pensare in termini costruttivi e autentici. L'ambiente è quello di una Sicilia a tratti stupenda a tratti brulla e desolata in cui il giovane protagonista impara la dura legge della violenza. Impressionanti le scene degli omicidi a sangue freddo che i mafiosi incalliti commettono in grandi spazi aperti, contrapposte alla scena dell'omicidio nel ristretto spazio dell'ascensore che Saro deve compiere e che lo sconvolge nella sua brutalità efferata.


La frase:La frase:
- "...perché prima dicevi che c’era il sole?"
- "Perché guardavo con gli occhi miei e ora guardo con i vostri".






 per  approfondire

recensioni

recensioni 2



Senza titolo 934

  VE LO RICORDATE IL FILM INDIANA JONES ?  :-)


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Viaggio...






Viaggiare insieme e’ come un tango
come strade che si incrociano
un po’ d’asfalto
un po’ di fango per due vite che si sfiorano….. Cercano

viaggio verso qualche cosa che e’ gia’ dentro di noi
dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri e nn so ancora dove


parlare insieme e’ come un viaggio
e’ come suono della nostra liberta’
da qualche parte in cima all’everest
un passo dopo l’altro in avanti


viaggio verso qualche cosa che e’ gia’ dentro di noi
dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri e nn so ancora dove


stiamo un viaggio
in un mondo selvaggio
che ci assomiglia un po’


viviamo senza risposte in altre direzioni e siamo sulla strada
e aspettiamo qua fuori
ha mai trovato quello che volevi?
Sei mai partita per dove sognavi?
Hai mai guardato dove nascono i venti?
Dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri verso il nostro stupore…


 


Piero Pelù

8.10.08

obama o Mcain ?

Senza titolo 933

Farei un applauso o un minuto di raccoglimento (fate voi) per lo scempio che la gelmini e sto governo stanno facendo alla scuola italiana cercando piano piano di portarla verso la scuola privata senza alternative , si torna indietro di 50 anni quando i ricchi potevano permettersi un'istruzione e i poveri a lavorare col rischio di sprecare tanti buone menti e si comincia a ventilare qualcosa pure sull'università...

Dove sta il mio sole?


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Questa mattina ho cercato il sole. Dalla finestra dietro le grate, un po' di raggi sono riusciti a passare, per poco, poi sono scappati via, una grossa nuvola è apparsa sulla mia testa, sono stanca, ma sono tanto stanca. Ho scritto questa poesia, ho lasciato le mie pene su un foglio bianco, ho chiuso la persiana, non volevo vedere più la nuvola; nella stanza si è fatto notte, il silenzio, il buio, la tristezza, mi sono sdraiata sul piccolo divano nel mio studio, cercavo una via di uscita, volevo scappare, dalla nuvola nera. Ho sentito dentro di me, una vocina  l'ho riconosciuto era 'Nithael', mi ha preso per mano, mi ha detto: "smetti di piangere, il temporale, non ha bisogno delle tue lacrime, se vuoi che torna il sole, sorridi...sorridi vedrai che torna il  tuo sole." 


Sono stanca!


Mi chiedo:
"In che mondo viviamo?"
ci  sono guerre, dicono :
"sono guerre per la pace",
ci sono guerre, dicono:
" per la libertà".
Ci sono tanti morti,
i vivi, li chiamano  Eroi,
io dico: "che sono vittime
di questa sporca società."
Ci  sono tanti bambini
che muoiono per un po'
di acqua e per un po' di pane.
Mi chiedo: "perchè in questo
mondo di consumismo
in un mondo tanto grasso,
ci sono ancora tanti bambini
che muoiono di fame?"
C'è  tanta violenza, dicono:
"è colpa della società".
Ti giri intorno e
spazii in un mondo
pieno di superficialità.
Un popolo senza amore,
un popolo che  non ha radici,
non ha futuro,
è un popolo, che non esiste.
Sono stanca!
di pagare  sbagli non miei,
sono stanca  di ricevere
violenza!
Sono stanca  di vedere
la bilancia  della giustizia
che non è  ben tarata.
Sono stanca!
di sentirmi uno sportello
sempre aperto.
Sono stanca ...sono stanca!
Non desidero continuare
su questa strada.
Sono stanca di piangere,
sono stanca di tenere,
queste redini sempre in tiro.


Mi resta tra le mani, un aquilone di carta colorata, la mia  anima  pulita,
questi li porto via con me,
sui monti, dove posso vedere ancora il cielo.


Grazie a Nithael, e a voi amici del blog, i vostri commenti mi hanno aiutato, speriamo che domani torni un po' di sole.franca




Senza titolo 932

l'ultimo petalo
infrango
solo per
distruggere
l'amore
ormai l'odore
del tempo
è nettare inviso
ai miei
sogni incapaci
di volare
starnazzanti al
sole esili
pure per
muoversi o
germinare
non ha senso
tutto questo
tutto è inutile
come il respiro
d'una statua
un esile
compromesso
tra tutto quello
che non mi
accetta
l'indifferenza
la somma
totalitaria delle
parti la mia
deficienza

Senza titolo 931

Mi svuota quel aria fitta di bianco manto
che non so afferrare
respirata a pieni polmoni,nudi
senza difesa alcuna
spazi aperti all’infinito,terra che nessuno replica
quasi cedendo al Fato ,destino dirsi voglia
come se le adiacenze che ti sono carne
fossero solo cornice
di un Sentire
che malapena il tuo corpo,incontra
malapena ti guarda allo specchio.
Li accessori,
possono forse aver più importanza?!
Egli ha lo sguardo di un aquila
Possono forse i tuoi occhi competere?
Sentire!
Oltre l’immaginabile razionale
varcare quei limiti paradossali
e in un batter d’occhio giungere
le vette dei mondi.
L’uomo le sue ali,li ha nella mente.
Nessuna prigione mai
può chiuderlo cosi in profondo
da privarlo d’essere libero
ed abbracciare un raggio fiacco
entrato dalle sbarre
far sbocciar un fiore sulle labbra di qualcuno
che non conosci,
tener stretto a te un amore lontano.

Mi svuota per riempirmi
la libertà dei poeti.

ANCORA SUL NUCLEARE

Scrive Gianni Terzani :

"Cari amici,

               oggi non ha molto tempo per preamboli, ma vi chiedo di leggere con attenzione ciò che sta accadendo sotto-sotto.

 


 


 

 

Se volete far girare l'informazione...

Grazie e ciao

"

La gabbia



Un uomo vagava per strada avendo con sè una gabbia piena di uccelli di ogni specie. Un ragazzo la notò e avvicinandosi chiese: « Dove ha preso tutti quegli uccelli?» L'uomo rispose: «Oh, un po' dappertutto...» Il ragazzo continuò dicendo: «E come ha fatto per prenderli?» L'uomo rispose: «...prima li attiro con le briciole, fingendo di essere loro amico, poi quando loro s'avvicinano a me, li catturo con la rete e li infilo nella mia gabbia». Chiese il ragazzo: «E poi, cosa ne fa di loro?» L'uomo sorrise e disse: «Beh, dopo gli do' dei piccoli colpetti con dei bastoncini e li faccio diventare matti, così iniziano a litigare l'uno con l'altro fino ad uccidersi. Quello che sopravvive, lo uccido io. Insomma nessuno riuscirà a scampare». Il ragazzo prima fissò gli occhi crudeli e duri di quell'uomo, poi rivolgendo lo sguardo verso gli uccellini indifesi e senz'alcuna speranza, affermò: «Posso comprarli tutti?» L'uomo rispose: «Beh, la gabbia è piuttosto costosa e mi ci è voluto un sacco di tempo per prendere questi uccelli. Ti darò il tutto, uccelli e gabbia, per dieci sterline più il giubbotto che indossi». Il ragazzo fece una pausa di riflessione, dieci sterline era tutto quello che aveva ed il giubbotto era un regalo molto speciale, infatti gli era stato dato come premio. Lentamente, tirò fuori dalla tasca quelle dieci sterline e gliele diede, poi, ancora più lentamente, si tolse il giubbotto e dopo avergli dato un ultima occhiata, lo consegnò all'uomo. L'uomo, come d'accordo, gli diede la gabbia con gli uccelli. E poi.... (beh, potete ben immaginare) il ragazzo aprì la gabbia e lasciò liberi gli uccelli.


Nello stesso modo, il nemico del mondo, Satana, viaggia per la via della vita con una grande gabbia piena di gente di ogni tipo: giovane, anziana, di ogni razza e di ogni nazione. Un uomo libero osservò il tutto ed avvicinandosi chiese: «Dove hai preso tutte queste persone?» Satana rispose: «Oh, un po' dappertutto... li attiro con l'alcool, la droga, i desideri, le bugie, la rabbia, l'odio, l'amore per il denaro e ogni altro genere di cose. Fingo di essere loro amico e di fargli vivere una bella vita, ma quando li ho agganciati per bene li lego e li privo della libertà!. Lì faccio miei schiavi!» L'uomo domandò: «E che cosa hai intenzione di fare con loro, ora?» Satana fece un sorriso smagliante: «Gli darò dei piccoli colpetti per provocarli, portarli ad odiarsi e uccidersi l'un l'altro. Provocherò l'odio razziale, sfiderò ogni legge e ordine, renderò quella gente insoddisfatta, sola, depressa, annoiata, confusa e agitata. Le persone ascoltano sempre quello che ho da offrirgli. Ma il finale è ancor più bello: essi incolpano Dio per i risultati della loro vita! Nessuno deve scampare, quelli che non si autodistruggono, li distruggerò io alla fine».


L'uomo fece un passo in avanti e affermò: «Costi quel che costi... riacquisterò IO la loro libertà!» Satana ringhiò dalla rabbia e disse: «Sì, ma ti costerà la tua vita!» Così quell'uomo, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, pagò a caro prezzo la loro e la tua liberazione. Si, a caro prezzo... con la Sua vita... sulla croce al Calvario. Oggi, caro amico e cara amica la porta di quella gabbia è aperta, e se lo desideri, tu puoi esser libero e libera. Gesù dice: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed IO vi darò riposo» (Matteo 11:28).

7.10.08

IL FILO DELLA CENSURA

   La “S T R I S C I A” di  PEPPISTRILLU      peppistrilluenzo@hotmail.com



Dalla collina vedo il cimitero delle sacche scrotali,
milioni, stese sul filo della censura.
Nelle loro estremità ciondolano morale e molari.
Appartengono a quelli che si esprimono a morsi,
quando costretti dall’umiltà della non comprensione, devono fermarsi per
ingerire uova di forma non ovale.
Gettati nel panico dal rifiuto, afferrano il proprio collo arrossato e con le ve
sporgenti rigurgitano il corpo estraneo.
Questa volta di forma ovale. Autentica.
Ecco il siluro del buongusto sembra dire un donnona,
ricoperta di piume rosa, modellate a forma di cuoricino. Lo tiene alzato per
mostrarlo alla folla rumorosa.
Qualcuno urla: - non gettarlo a terra, potrebbe contenere la vita di un pulcino.-
Si leva il boato. Lo zucchero filato esce dalla terra e quello a velo scende dal cielo.
Il contagio è rapido. Nessuno vuole vedere la possibile fine del pulcino.
Solo un individuo, approfittando della tensione che toglie il respiro alla folla,
urla: - gettalo, è marcio, puzza di vomito e di viscere.-
Sul filo ci sono pure le sue sacche scrotali, dilaniate dai morsi della folla.
L’uovo è ancora intatto, la sua
forma è perfettamente ovale.
Gli esseri generosi e turnanti,
aprono i loro glutei e si siedono
per scaldare l’utero rigido.
Lo fanno in modo ordinato.
Silenziosi e devoti.
Aspettano il loro turno sulla
distesa di palline colorate.
L’uomo invece è volato a Casablan-
ca, soddisfatto, perché metà del
lavoro è stato fatto.

asfodelo in gallura


asfodeli un paesaggio della Gallura


l'asfodelo è una tipica pianta mediterranea con fioritura primaverile.D'estate va in riposo e rispunta alle prime piogge

di http://costasmeraldagarden.blogspot.com/

Il voto contro la base Nodalmolin



nodalmolin@inventati.org

http://www.nodalmolin.it/





per votare contro la base:

http://www.nodalmolin.it/consultazione/consultazione.php



Il voto non ha valore decisionale sul referendum consultivo di domenica

prossima (ora saltato) ma credo che questo gesto possa trasmettere una

grande carica a tutte quelle persone che dopo 2 anni di resistenza sono

riusciti ad ottenere questo referendum!



ciao,

alby


Non violar regole..

picture-438 


Folata  di  credo mio


non violar regole


disciogli i nodi ardui


vola fra strade,


cieli


e menti.


Porta ogni appoggio


solare


verbale



 


Criminalizza


il potere


con basi mafiose,


divampa la rabbia


anime  perse


padroni del


signor denaro


non far discriminazioni


facile dirlo


e


non farlo!


 


Umanizzare


un mondo dei veleni


del non credo



Principal  cosa


l’umano


circola con aria  viziata


depressa


diamo scossa di  forza


e  allegria


Pace a Noi!


by  donatella  camatta


 


 


 


 


 


 


 


 

Danyart New Quartet fiori e tempeste

Ieri è stato presentato il nuovo lavoro discografico dei Danyart New Quartet, formazione jazz capitana da Daniele Ricciu, in arte Dany...