oltre le soliti slogan fallacciani e leghisti egli scrive in un commento :<<.>> , nel secondo : << shente, questa discussione ha alimentato la mia parte violenta che nel virtuale può sfogarsi senza troppe conseguenze.
Comunque, il problema esiste e non ho alcun timore ad ammettere la mia intolleranza per questa importazione di islam da accattoni barbuti wahabiti. La religione è l'oppio dei popoli e questi sono drogati marci. Il problema è che le loro sciocche convinzioni basate sul nulla fanno un sacco di danni. Ora, a secolarizzazione ancora del tutto insufficiente per quanto riguarda i nostri cattocattolici, dobbiamo importare 'sti zeloti fanatici? E' solo questione di tempo e poi le tensioni sociali esploderanno, specie nelle zone a contatto colle enclavi mussulmane che si stanno formando in più punti.
Stiamo ciarlando quando servono azioni. Azioni contro la metastasi integralista (che ora è essenzialmente islamica).
La superiorità della civiltà occidentale è una cagata pazzesca, considerato ciò che stiamo perpetrando al mondo. E ancora una volta il germe peggiore è quello di aver esportato questo modello idiota e sciocco sulla gratificazione personale attraverso il consumo di oggetti. Talmente grave e epidemico che ora, le seconde generazioni di islamici fondamentalisti vanno a fare il rafting (invece di salire a piedi lungo il greto) e poi vanno a farsi esplodere su un bus. L'apoteosi dell'incoerenza, il bastardismo marcio culturale (ma è marcio non perché bastardo, ma perché anacronistico e privo di logica, incoerente). Non molto diverso dai casseur francesi, dovrebbero essere francesi e invece sono maghrebini di 2a o 3a generazione in Francia, o dai black block che devastano le città col telefonino UMTS e le Nike nuove di pacca ai piedi (famosa quella foto che apparve sul Manifesto dopo i fatti di Genova)
Il marcio si deve potare perché altrimenti manda in cancrena il resto del corpo. >> .
Poi qualche ieri o avant'ieri mi scrive un messaggio in cui una trolla aveva parlato di me . Fra i tanti commenti si affrmava : << No, no, man. Il cambiamento nel profilo di awomanaman è cui mi riferivo nell'#1, è che ti hanno sbattuto fuori dal blog "cvd" (compagni di viaggio) di cui awomanaman era collaboratore. Ma come te la spieghi questa cosa?
Il bello è che è stata una cosa improvvisa: la mattina è arrivata a "cvd" la segnalazione che facevi dei post razzisti (pardon, volevo dire dei post xenofobi), e il pomeriggio... BAM ti hanno sbattuto fuori senza troppi complimenti.
Ora man, mentre ti vedevo rotolare nella polvere, mi chiedevo: "ma "cvd" avrà capito la differenza tra razzismo e xenofobia?"
Credo proprio di sì aman, perchè non ci ha pensato 2 volte a metterti alla porta.
Ora man, la morale di tutto questo qual'è? Tu sei razzista? Tu sei xenofobo? Noooooooooo. O forse sì, un po'. Anzi tanto. Ma la cosa fondamentale è che tu sei solo uno a cui piace essere al centro dell'attenzione, e scriverebbe QUALSIASI COSA, pur di brillare come una moneta falsa.
E il brutto è che appena te ne esci dal tuo recinto, tutte le tue belle chiacchiere con cui pensi di gabbare l'ascoltatore lasciano il tempo che trovano, perchè subito vieni etichettato. >> .
Orta la risposta .
Un conto è esserlo per ignoranza e poi dopo che si conosce senza pregiudizi , stereotipi , il fenomeno \ la copsa \ la persona si cambia idea , un altro è l'andarne fieri il vantarsene come ha fatto il Lui .
Lo sò si . pero , e qui ecco spiegato il titolo deòl post d'oggi , credevo fosse solo una differenza etimologica , mentre nel sociale \ nella realtà fossero simili . Ma poi sia con le risposte datemi alla mai domanda : << Che differenza oltre quella etimologica c'è fra razzismo ed xenofobia ?
sia alla risposta che ha dato il cdv esterno ( chiariamo una cvolta per tutte cosa intendo per cdv esterno : un utente di internet , di blog non splinder i cui proprietari non voigliono farsi un account in splinder , o splinder che non vogliono scrivere su blog collettivi o non hanno tempo \ voglia d'accettare un altro invito ) mario domina via email :
Da: giuseppe scano redbeppe@gmail.com
Inviato: ven 10/10/2008 16.38
A:mario domina **********
Oggetto: aiuto per il nostro blog
Che differenza oltre quella etimologica c'è fra razzismo ed xenofobia ? un ex utente del mio blog mi ha accusato di non sapere la differenza fra razzismo ed xenofobia . Io gli ho detto che la differenza è solo etimologica , ma nei comportamenti sono uguali . secondo te chi ha ragione ? e in chiave filosofica come posso rispondergli ?
da Mario domina *************
a redbeppe@gmail.com
titolo R : aiuto per il nostro blog
Beh sì, in effetti la differenza c'è, se ci si pensa bene, anche se nella società globale i due concetti tendono inevitabilmente a sovrapporsi e a con fondersi.
Direi che il "razzismo" ha più a che fare con una teoria/ideologia che stratifica la specie umana, la gerarchizza, ecc.; mentre la "xenofobia" ha più a che vedere con reazioni psicosociali istintive e può avere manifestazioni diverse: anche chi non vuole la colonizzazione del proprio paese in ultima analisi è uno xenofobo (basti pensare alla rivolta cinese dei Boxer).
Oggi però i due concetti possono persino essere intercambiabili: chi è sano di mente non può più dire che esistono le razze (la biologia che un tempo lo affermava oggi, in epoca biogenetica, lo smentisce categoricamente), e dunque si fanno strada altre forme di gerarchizzazione: quella della differenza di cultura o dei gradi di civilizzazione, ad esempio, o del radicamento ad un territorio: lo "xenos" allora, che un tempo era l'ospite, diventa oggi l'alieno, l'elemento estraneo.
Ma l'argomento richiede un'analisi un po' più approfondita - e non escludo di farlo a breve nel mio blog.
A presto.
md












Ricordo ancora con nostalgia quelle lunghe estati di una trentina d'anni fa: i balconi circondati da piante di gerani, le feste del Santo patrono e della Madonna, le bancarelle del torrone, lo zucchero filante, le noccioline appena tostate, i lupini e i pistacchi salati. Poi c'era tutta quella gente che - vestita in modo sgargiante - veniva dai paesi limitrofi per sentire la "musica". Noi adolescenti seguivamo quelli più grandicelli che facevano la corte alle ragazze, oppure spiavamo i musicisti mentre incominciavano a provare gli strumenti in vista dell'esibizione serale. Poi si andava alle giostre, all'autoscontro. Direte voi: "Sono cose che si possono vivere ancora adesso". Certo. Ma non è più la stessa cosa! Oggi, ho l'impressione, sono cambiate molte cose. A cominciare dalla gente. Le persone che arrivano dai paesi limitrofi hanno perso quell'interesse genuino per la festa. Non c'è più stupore nei loro volti. Sono omologati, uguali agli altri. Adesso prevale il consumismo, l'apparenza. Allora si respirava un'altra aria. Per esempio. L'ora dolce del primo meriggio, dove era sacro riposarsi per un'ora ed anche più, veniva vissuta appieno, senza limitazioni. Quando ci si svegliava non ci si recava mica al lavoro... per carità. Non si pensava ad impiegare il tempo in modo "utile". Quelle ore si "perdevano"- economicamente parlando- nell''inutile armegiare in casa o, più pigramente, fra cuscino e materasso, cercando la posizione giusta per assopirsi e sprofondare nel sonno per poi risvegliarsi sudati con un arsura in più da soddisfare

Per alcuni critici , in particolare quelli che hanno assistito alla presentazione a venezia 2007 , non è piaciuto gran chè << Quanto alle reazioni, alla fine della proiezione stampa, molti critici presenti hanno giudicato il film solido dal punto di vista della storia che racconta, anche se prima di quel timbro d'autore tipico delle pellicole il concorso. Ma, visto l'argomento e la bravura degli interpreti, è probabile che la reazione del pubblico sarà più calorosa . >> . ma non importa perchè puà ò capitare che un film sia maòltrattato dalle critiche ed essere un buon film per il pubblico come nel mio caso .


La “S T R I S C I A” di PEPPISTRILLU peppistrilluenzo@hotmail.com