Datemi pure del fascista , del moralista , del garantista a senso unico , ecc ma certe cose non le sopporto . Perchè come dice il pompiere corriere della sera
..forse la scena più intensa e significativa...sarebbero necessarie troppi concetti,troppe parole per renderne un sorta di descrizione...per chi va "oltre" senza soffermarsi come insegna la società d'oggi all'apparenza delle cose.
Luce Caponegro, in arte Selen, ex pornostar in auge negli anni ’90, si è sposata ieri. Lo ha fatto in chiesa con un vaporoso abito bianco, come tradizione impone. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, indignati perché fa strano, perché “oddio, una pornostar in chiesa”, perché l’abito bianco è simbolo di purezza e illibatezza, che non sono proprio una peculiarità dell’hard core. In realtà tutti sanno che oggi Luce fa la deejay, che col porno ha smesso molto tempo fa e che in questi anni si è avvicinata alla fede e alla spiritualità (grazie anche al neo marito, terapeuta tantrico). Selen resta solo uno scomodo nome d’arte che le rimarrà appiccicato addosso per sempre, legato a un periodo limitato e ormai confinato nell’immaginario dei cultori del genere vintage.
Sara Tommasi le carte per sfondare senza troppi compromessi ce le aveva tutte: una laurea alla Bocconi, un fisico da pin-up, una carriera televisiva avviata. Eppure ha scelto (perché è lei che ha scelto, e va detto) di mollare tutto e smontare la sua vita giorno dopo giorno, andando sempre più giù, sempre più in basso. Il sesso come arma per scioccare e per strappare consensi. Ma a chi?
Sguardo dolce e voce delicata, Sara Watkins, è una delle più promettenti cantautrici country folk. Accoglie Tony Romano di Panorama.it sfoderando un bel sorriso mentre si appresta a riposare il suo violino nella custodia.
Il suo ultimo disco, Sun Midnight Sun, vede la collaborazione con ospiti del calibro di Fiona Apple e Jackson Brownie.
"Jackson e Fiona sono due dei miei cantanti preferiti e sono molto orgogliosa di essere riuscita a collaborare con due grandi artisti come loro. Con Fiona poi è stato speciale, e questa partecipazione è nata in maniera del tutto spontanea. Adoro collaborare e scambiare idee con altri musicisti ma soprattutto con persone che non conosci, è come parlare con qualcuno che ha punti di vista diversi. Mi piace pensare che anche il suonare con nuove persone è come avere una conversazione. Anche la più piccola conversazione ti può ispirare e cosi secondo me è per la musica".
Una carriera iniziata nel 1989 quando insieme al fratello Sean ha fondato i Nickel Creek e con cui ha pure vinto un Grammy. “Ci sono stati diversi momenti in cui ho capito che volevo fare la musicista ma la svolta è stata quando ho incontrato John Brion (noto compositore e produttore). Mi è bastato conversare con lui per capire che questo era quello che volevo fare senza guardarmi indietro”.
Sun Midnight Sun arriva a tre anni di distanza dal suo primo album ed ha un titolo abbastanza particolare: "è un po un paradosso ma suona come qualcosa di morbido, di piacevole. Nei testi inoltre ci sono molti riferimenti che riguardano il tempo che passa ed è passato rendendo tutto più fluido ed evanescente". Qui sotto l'esclusiva esibizione Unplugged presa dal sito di Panorama
La felicità si può imparare... Ci stiamo rendendo conto che la crisi è una grande opportunità... Possiamo trasformare la sofferenza...
Lo sappiamo tutti che La felicità è
ma come dicono i due video , si può crearsela lasciando fluire e trasformando il dolore , il pessimismo in qualcosa di creativo come ha fatto quella ragazza ( vedere post sotto ) che a 29 anni è riuscita ad trovare lavoro
Unione Sarda Edizione di domenica 08 luglio 2012 - Cronaca di Olbia (Pagina 21)
CRUDELTÀ. Erano chiusi in una busta. I lamenti dei cani sono stati sentiti da alcuni turisti Undici cuccioli in un cassonetto Bastonati e abbandonati: otto sono morti, altri tre accuditi dalla Lida
Una cattiveria senza limite. Venerdì notte undici cuccioli sono stati trovati in un cassonetto di via Vittorio Veneto chiusi dentro una busta di plastica dopo esser stati più volte picchiati. Un gesto di una brutalità sconcertante, come racconta Cosetta Prontu, responsabile della Lega italiana a difesa degli animali di Olbia, i cui volontari si sono subito precipitati per soccorrere i cagnolini: «Non ci sono parole per descrivere questo gesto che racchiude l'assurdità di alcuni esemplari della specie umana. Mi chiedo cosa possa spingere a compiere un gesto simile». I lamenti dei cuccioli sono stati sentiti da due turisti che passavano davanti al cassonetto e hanno dato l'allarme: «Durante la notte ne sono morti quattro, e altri quattro non ce l'hanno fatta nelle ore seguenti. Ora ne rimangono tre che stanno lottando ma non hanno forze, sono al limite della sopravvivenza e senza mamma». Un gesto di inciviltà che, ancora una volta, fa riflettere sull'importanza della sterilizzazione: «Loro non hanno nessuna colpa e meritano il nostro amore ma soprattutto il nostro rispetto. Sterilizzate e smettete di uccidere» invita la Prontu, che domanda: «Dove sono i due milioni di euro stanziati dalla Regione per la prevenzione del randagismo?» ( c. in. )
la domanda del titolo deriva , oltre che da fatti come questi ( vedi articolo sopra ) , ma da una discussione avuta con un fanatico teocon o neocon prolife a tutti i costi che trovate nell'url sotto .
Per quel che ne so, la vita è breve, l’uomo è cacciatore, gli italiani sono tutti allenatori, e per molto tempo saremo morti. Rimanemmo sull’ultimo concetto in forzosa meditazione, per la durata di diverso tempo. Da una busta quelle internamente con le bolle incellofanate da far scoppiare, trassi due insuline Terumo sterili da 5 cc l'una e in due cucchiaia sciogliemmo polvere bianca (Thailandia) e di brown (Turchia). Infilai il braccio nel vuoto in modo che fosse teso con vene ben gonfie, pronto a farmi un dose d'ingiustizia pagata con soldi miei trovati chissà dove, ma vallo a spiegare alla gente, a chi si ritiene ragionevole, quindi bravi e zelanti indicatori di quale strade imboccare. Bazzecole? Non ho problemi. Però fatti una pera, poi diventane schiavo, scappagli se ti riesce e trovati, se non sei ancora morto nel frattempo, per lei malato fino alla morte dopo 33 anni che non vedo un milligrammo d'eroina. Allora, forse, potremmo intavolare un discorso, di quelli che si fanno guardandosi in faccia, alla pari. E sentirti dissociato ti farà solo bene, restando per sempre coinvolto in cose che preferisci non sapere. Non scrivo tutto ciò in giugno, a caso, e il giusto lavoro "sporco", lo faccio sempre molto volentieri. Un 16 giugno di 24 anni fa, a Montepulciano, per un pera qualsiasi, morì il miglior fumettista e pittore italiano del secolo scorso, Andrea Pazienza detto il Paz!, come fosse stato spintonato, ubriaco di Toradol, per poi essere appeso ad un vortice di polvere divenuto sciarada, ma non sappiamo cosa.
Andrea Pazienza al lavoro da guardare, possibilmente, in Full Screen
“Siamo qualcosa che non resta,
frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno”
Francesco Guccini, “Incontro”
Non so che anno fosse, forse il 1982, quando un giorno accadde un fatto che oggi ricordo con buona memoria e vivido ricordo e non perché fosse più truculento di altri, niente affatto, perché era gelido come la Tramontana dopo che ha attraversato i Pirenei. Anche se sono passati 33 anni, lo scrivo al presente quel giorno privo di compassione e vissuto con una mia amica, molto speciale. Una donna che sapeva leggere il linguaggio del non detto per pura nostra incapacità nell'essere leali, senza lasciare nulla d'incompiuto. Emergendo dagli abissi come un cadavere gonfio di un annegato di droga, Benedetta è alle prese coi fiumi che le fluttuano plasma.
E’ in una rovinosa ricerca di una vena. Le braccia di Benedetta, più grande di me di un paio d'anni, sono un cimitero di cicatrici: tagli, fori, calli, buchi, tentati suicidi, tatuaggi alla come viene viene. Febbricitante s’infila la spada e comincia il rituale ululato, poi il risucchio per vedere se l’ago aveva centrato la vena oppure no. Benedetta sta da far schifo, astinenza esplosa da un pezzo, per di più suda e trema dal dolore. E’ seduta su di una sedia in cucina. Assisto in silenzio, strafatto per conto mio e steso sul divano con gli occhi a fessura e la tv accesa con il volume al minimo, per cui non le dedico alcuna attenzione. L’astinenza la costringe a scoreggiare forte e assumere piegamenti nel volto che la sua femminilità non avrebbe voluto. Spiegazione dovuta ai più: quando si è in down forte, come quello di Benedetta e hai la roba pronta nell'insulina già calda, l’emozione ti prende così forte allo stomaco che rischi di cagarti addosso senza dedicare al fatto molta attenzione, per cui continui a praticare l’iniezione ignorando completamente l’evacuazione solido-corporea.
Benedettatira su il primo risucchio e dalla cannula della Terumo esce il primo fiotto di sangue. Ma la spada, come un gancio che si stacca dalla propria presa, esce dalla vena. Benedetta torna coll'ago a farsi spazio dentro il braccio. Con quella spada rimestola come avesse in mano un cucchiaio e girasse del minestrone. “Cazzo Matteo, aiutami! Non vedi che son fuori vena?! Dammi una mano, fa qualcosa, per la miseria! Qua si sta seccando tutto! Sto andando giù di testa! Aiutami, cazzo, aiutami!!! Mi scoppia la testa. Mi tremano le mani e non riesco a centrare la vena. La roba mi si raggruma tutta col sangue”. Più che pompargli l’avambraccio, cosa potevo fare? Le presi il braccio e strinsi forte per riuscire a vedere meglio dov’erano 'ste cazzo di vene. Schizzò un fiotto di sangue sulle pareti e una piccola parte sulla pasta rimasta dal pranzo. Un fatto, in quell’istante, importava a Benedetta quanto gliene fregava del Titanic, non essendosene accorta.
Da Trainspotting
Eccola di nuovoche torna alla carica. Inizia a forarsi in una mano, ma a nulla le servì. Poi riprova in una gamba. Niente. Le vene erano massacrate e seccate. Nella furia di pizzicare un rigagnolo di sangue, mi butto e provo anch’io nella ricerca di quel rosso che ti fa capire di essere ad un passo dalla felicità malata, ma ridotto com’ero e beccare la vena, era come iscrivere uno che soffre di vertigini ad un corso di paracadutismo. Le vene erano tutte otturate a forza di darci dentro, negli anni con furioso sdegno verso sé stessi, si formano canali che poi seccano, quelli che i tossici chiamano "Flebo spontanea". “No, no, sto perdendo la mia pera! Non ci posso credere, mezzo grammo buttato via, nooo! Si sta solidificando tutto. Ummfff”. L’angoscia spessa è tormentosa: “Come cazzo faccio, non becco la vena, non becco la vena. Non la becco, ti sto dicendo”. Paranoia full immersion. Non beccare la vena significa non sentire il flash, l’impatto che l’eroina ti offre appena saluta il tuo sangue, cioè la parte migliore della storia, quella che ti stravolge e ti lancia per un periodo di tempo precisato nel regno dell’ovatta e degli abbandoni globali per poi ritornare come zombi. “Ma porca la puttana vacca, troia. Ma vaffanculo!". E' Benedetta, va capita.
"Oggi avrei voglia di quiete"
(Mia Martini)
"Come faccio con ‘staroba Matteo, non becco la vena" e imprecazioni di ogni risma e un suo urlo agghiacciante chiuse per un attimo quella follia, nel tentativo di farsi sta cazzo di pera, mentre con l'ago frugava nel crocevia della mano sinistra. Inizia ad emettere rumori strani, più strani degli altri. Dal suo stomaco partono gorgoglii in continuazione. Come rutti e scoregge si succedono una dietro l’altra. Sarà al quarto buco. L’astinenza gli sta soffiando addosso tutta la sua inquietante per quanto certa presenza, avendo in mano l’arma che potrebbe spegnere tutte le sue angosce in un solo secondo. Il liquido rosso nell’ago sta coagulandosi. Benedetta sa, e questo la manda in maggior tormenta, s'è possibile. Buca, buca, buca, buca. E ri-buca quella carne rosa, Benedetta. Buca e fruga, fruga e buca, cerca, buca e fruga una vena che da qualche parte nel corpo avrai. A mani tremanti, tira su lo stantuffo per vedere se è in vena. Niente. Nella spada solo aria, niente ampolle di rosso sangue. Ci riprova, ancora. Poi ancora. Buca, fruga e stramazza. Benedetta mi guarda con uno sguardo mai visto prima, fra il terrore e l’impotenza. Decisa come pochi essere umani al mondo, tira su la maglietta per iniettarsela nel Deltoide, il muscolo dell’avambraccio, almeno, l’effetto della roba le verrà su parzialmente venti minuti dopo e senza risucchio, che è tutt'altra roba, per un tossico o tossica. Un esempio: è come per un alcolista mangiarsi una caramella al liquore oppure tracannarsi con infamia un bicchiere ricolmo di Vodka. Chiaro, direi.
Urlerà ancora?
Benedetta becca il muscolo, non la vena, fa pressione sullo stantuffo e stak!, il plasma ormai denso ottura l’ago e schizzandomelo in vari punti della camicia, la faccia. le mani. Benedetta fugge, non so dove. Io rimango a casa sua da solo, bollito come un patata, o forse più lessato come quel tubero. Mi metto a sedere nel suo divano e piano piano mi allungo fino a stendermi. Apro gli occhi e mi trovo di fronte sua madre che mi chiede chi ero e cosa facevo in casa sua. In realtà mi conosceva e sapeva già di sua figlia e di me. Sapeva che ci facevamo insieme al ritmo della mattanza, che eravamo quanto non si può dire, che avevamo fatto qualche colpettino assieme (furti, scippi, situazioni strane come trovarsi con un avvocato stimato e danaroso di Bologna in un divano galattico in un attico a far maialate di ogni tipo per poi farci sganciare una cospicua parcella per il nostro impazzimento). Sapeva tutto sua madre perché Benedetta, prima o poi, le raccontava tutto. Bella donna, dall’aspetto giovanile, nonostante gli anni. Le rispondo con notevoli ammaccature grammaticali, di sintassi neanche a parlarne: “Quando c’ero, lei c’era. Benedetta, Benedetta, Benedetta, dove ti trovi? Vuoi fuori. Non vedi, c'è mamma?!”. La madre mi guarda come si guarda un beota fumato: “Ascolta scemo, ho già troppi casini con mia figlia e il resto della mia vita! Se Benedetta fosse qui me ne sarei già accorta. Ma qui non c’è. Si può sapere dov’è?”. Mi staffilò. Cerco di rispondere: “Signora, guardi niente storie strane, cioè, non le sto facendo le menate, lo capisce no? Per davvero, non so dov’è Benedetta. Sarei il primo a saperlo volere”. Mi cacciò di casa come un appestato e non aveva torto.
M’incamminai verso il Ronco, un cazzo di fiume, dove c’era un bar, Il Lido, che ci radunava un po’ tutti. Inizio a parlare con qualcuno, senza neppure ricordare chi fosse. Non ero lì con la testa, assolutamente. Il pensiero era rivolto a Benedetta. Dov’era? Come stava? Avrà trovato altra roba? O una vena? Urlerà? E quanto? A voi la risposta, anche quella dei Catoni imperiali del buon senso. L'episodio in se non mi pare più terribile di altri, come già scritto, la differenza la fece Benedetta, rivedendola una decina di giorni dopo fredda, occhi chiusi, bella e vestita bene nella cassa di legno. Un'overdose le aveva schiantato ogni legame con questo detrito di realtà dove c'è anche chi riesce a divertirsi. Pensai subito che non era la peggiore delle notizie che potessero darmi di Benedetta, fra tossici si fa presto a capire ciò che è riparabile e ciò che non lo è più e mettersi, non dico il cuore in pace, quello mai, ma a farsene un ragione si. Ma non so se questo serva qualcosa per aiutare a capire il modus-vivendi di chi, per un periodo della propria vita, ha scambiato Dio con l'eroina.
Divieto di Sapere, por la paz de la mente y el corazón
Tranquilli, va tutto bene
di Matteo Tassinari
Dopo aver ricevuto numerose critiche per aver pubblicato nel mio blog ("Notti Notturne") le immagini tratte dalle storiche foto del più grande fotografo di guerra mai esistito Kevin Carter, giudicate troppo "forti", "disdicevoli", "cafonesche" e chi, addirittura, le ha definite "offensive", per poi chiedermi espressamente di non spedirgli più nulla riguardante al mio blog (cosa che ho fatto immediatamente essendo io il primo a non volere lettori di questo tipo fra le mie amiche e amici di blog, questioni di idem-sentire) ho immediatamente sepolto nel nulla i loro account. Ben così, visto che dai numeri delle entrate e accessi di Blog-Spot (più di 150 al giorno, in media, mentre in apertura o lancio-post arriviamo anche a 500 contatti al dì con tanto di indirizzo mail a me solo evidenti nel Template e di cui solo io conosco gli attachment), gente che siete voi e non i "fantastici 4" con il fetore sotto al naso. Tuttavia, provocatoriamente, questa volta pubblicherò un tranquillo week-end di DIVIETOassoluto di SAPEREquindiPENSAREcosa succede nel mondo, per non rovinare la birra o lo shopping di superficiali benpensanti e contenti dei privilegi di cui stra-godono in stati orgasmici e per cui vivono e magari col codino. (Per chi volesse continuare la breve lettura di questo post, può farlo sul blog "Notti Notturne", cliccando su questo link http://mattax-mattax.blogspot.it/2012/05/immagini-non-disponibili.html trovandovi nel mezzo delle tenebre terrene ma che ad alcuni non è gradito di Sapere rimanendo nella tanto desiderata, innocua e voluta Ignoranza.
"La stupidità di un uomo, spesso, è la causa della
stupidità di molti altri suoi simili". Samuel Johnson
Il vero volto dell'anima di Bush, il folle legalizzato
"In occidente per un dentifricio si utilizza un nudo femminile, nei Paesi islamici si svilisce la donna mantenendola ai margini della società. La strada per la parità è ancora lunga."(Shirin Ebadi Nobel per la Pace) . che fine hanno fatto il movimento ( se non ora quando , il corpo delle donne ) invece dei soliti bla bla bla , scendete in piazza o boicottate o fate mail bombing alle ditte che fanno tali pubblicità idiote . Altrimenti vuol dire che volete rimanere schiave proprio come suggerisce il libro Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James ( foto a destra tratta da panorama della scorsa settimana ) che ha venduto 20 milioni di copie in 10 settimane e in Italia è già in testa alle classifiche di vendita: 100mila copie nei primi 10 giorni dopo l'uscita del 6 giugno. qui da panorama online una interessante intervista all'autriceQuindi svegliatevi perchè la vostra libertà anzi dignità è sempre più compromessa e riprendetela come suggeriva 40 anni fa Guccini
Brava cancellieri e Bravo manganelli ( quando vuoi oltre il manganello sai usare anche la carota ) hai fatto seguire i fatti alle pugnette . speriamo che le persone che hai messo al posto di quei fettenti siano degne e rispettino la gente e non vadano a picchiare e poi creino per discolparsi prove false . Adesso se volterte realmente chiedere scusa : 1) inserite nel codice il reato di tortura ., 2) e commissione d'inchiesta sui fatti del g8 dato che Molte cose di quel G8 a Genova rimangono incomprensibili, e primo fra tutti ilcomportamento delle forze dell'ordine...e viene da dire "ma quale ordine, le forze del disordine provocato". Forse per questo, di fronte ad evidenti prove, la Corte di Cassazione non ha non potuto comprovare la responsabilità dei vertici delle forze del (dis)ordine.
Speriamo che ciò avvenga se no altrimenti sono solo scuse d'Arlecchino e lacrime di coccodrillo e si conferma ulteriormente ( con cui concordo in pieno ) quanto dice il blog isegretidellacasta.blogspot.it/http://
VENERDÌ 6 LUGLIO 2012
G8 Diaz: "Decapitati i vertici della polizia italiana". Si, ma chi li ha messi lì?
La storia della repubblica Italiana è sempre stata purtroppo contrassegnata da depistaggi, insabbiamenti, stragi impunite e pagine nere rimosse. Ieri la Cassazione ha coraggiosamente provveduto ad aprire uno squarcio di verità rispetto ai fatti del g8 e in particolare ai pestaggi dentro la scuola Diaz, dove dormivano alcune decine di manifestanti inermi, scambiati "casualmente" per pericolosi black-bloc.
Le condanne penali non valgono nulla, cancellate una parte dall'indulto e un'altra dalla prescrizione, i responsabili della mattanza della Diaz non trascorreranno nemmeno un giorno in carcere.Ma è la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni che comunque rappresenta un segnale importante: questi pregiudicati - da ieri a tutti gli effetti pregiudicati - non possono più sedere e sovrintendere i vertici della polizia, delle forze dell'ordine e dei servizi segreti italiani.In qualsiasi altro paese civile, penso a casi analoghi di procedimenti penali nei confronti delle alte sfere dei servizi di sicurezza nazionale, la rimozione e la sospensione cautelativa sarebbe scattata già all'indomani del rinvio a giudizio o della condanna in primo grado.In Italia abbiamo dovuto attendere 11 anni.Ma la cosa più grave è che in questi 11 anni tutti questi pregiudicati sono stati premiati con promozioni su promozioni, scalando progressivamente fino ad arrivare ai vertici della sicurezza nazionale.In tanto oggi commentano increduli: "decapitati i vertici della polizia".Ma chi ce li ha messi questi pregiudicati ai vertici della polizia?Claudio Scajola, Giuliano Amato, Giuseppe Pisanu, Roberto Maroni.Ma loro fanno parte della Casta, la casta degli intoccabili.E poi c'è Gianni De Gennaro, il quale però ha appreso subito gli insegnamenti della Casta e così ne è uscito fuori dalla vicenda completamente pulito: prima ha affermato di aver ordinato la mattanza "a sua insaputa", poi per pararsi il sedere e la poltrona è andato da Mario Monti ed è uscito con una bella nomina a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.vedrai che De Gennaro farà carriera in politica...
Lo so che non dovrei come suggerito da più parti : << Non soffermarti a dar il minimo peso a quello che gli altri : pensano, dicono , fanno parodie ( IIIIII ) che vengono anche se risalgono a quasi 25 anni fa prese sul serio come noterete leggendo il post ) mi scrivono via @ o scrivono di me in giro per la rete . Ma per parafrasare il famoso pezzo de "il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini ( 1792-1868 ) la calunnia [ e i pregiudizi ] sono
qui chi volesse il testodi questo pezzo . Infatti non capisco questa mania degli altri di imporre i propri modi di vivere la sessualità ("sesso vero e proprio") anche ad altri che giustamente poi siamo tutti diversi e quindi viviamo la sessualità e le sue sfumature in modi diversi. Ad alcune persone appaga una certa cosa, ad altre no. E questo vale per tutto. Poi in effetti son le solite assurdità derivanti da luoghi comuni, per altro poco fantasiosi - sempre i soliti. Ma certe cose mi danno fastidio non tanto per me , visto che con gli anni ho imparato a fregarmene , ma per l'idea che si fanno ( alcune amicizie e l'iscrizione di alcuni utenti sia in splinder che qui è nata da email che mi mi chiedevano delucidazioni in merito a quanto , vedere url citati prima , cosa ci fosse di vero o di falso in quelle cose ) sono nate cosi
Ma soprattutto in particolare di come siano ( testimonianza di alcune email , d'altronde e per loro che scrivo nel blog , che avrei dovuto cestinare , ma che nella mia magnanimità preferisco riportare ) ancora diffuse ignoranza e pregiudizi verso chi ha scelto di vivere liberamente la sessualità ed omosessuale .
Dopo questa premessa veniamo al post vero e proprio
1) visto che dedichi sia sui tuoi account di facebbok ( redbeppeulisse1 e redbeppeulisse2 e anche qui ( prima con splinder e ora con blogspot ) spazio alla feccia che sono i Gay e che sono quelli che hanno portato l'Aids , e allora e vero quello che si dice di te in rete ( vedere url II ) e quelle voci che sei gay fin da piccolo visto che dicevi ai tuoi compagni amore mio e ti sei con la scusa di giocare all'attore porno inchiappettato con tuo cugino .
Ne parlo per : combattere i pregiudizi fra cui quello che gli untori del virus Hiv siano gli omosessuali quando invece è nato dalle scimmie e trasmesso all'uomo da un vaccino che usava come elementi reni delle scimmie anche contaminati dalla malattia ( qui il documentario ) ., perchè : << che sempre l' ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte", ( da canzone per Silvia di Guccini .E poi A me non importa che tu sia bianco, nero o verde; cristiano, ebreo o musulmano; gay, etero o bisex; italiano, cinese o senegalese; se tu ti comporti bene con me, io mi comporterò bene con te. Semplice.E poi <<(...) se capirai, se li cercherai fino in fondo se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo.>> ( citazione de Andrèiana testo e video)
Per quelle voci sono vere . Ma chi di voi , a 8 anni quando la sessualità è ancora in formazione influenzato : A) da una formazione culturale bigotta nonni materni e paterni ed in parte i genitori che ti dicevano che cio' e amle senza un perchè o senza proporti alternative o con scarsa pazienza ., B) da fattori esterni ( visione precoce 7\9 anni di fumetti pornografici senza distinzione fra etero e omosex ) e voglia di sperimentare , non è mai capitato ( lo dicono anche gli psicologici che le prime esperienze sessuali e di sesso , posso essere anche omo non necessariamente etero ) qualcosa del genere ?
2) dai tuoi post non si capisce se sei etero o gay oppure bis sex ?
ne ho già parlato qui sul mio account di fb
3) non è che sarai malato e pedofilo come i gay ? visto che sei gay o manifesti simpatie nei loro confronti e visto i tipi di post che hai recentemente publicato :
perchè elogi una malattia come dice questo interessantissimo ( e ben fatto ) articolo di Ciro Basile Fasolo
Io non sto elogiando ne tanto meno invitando qualcuno\a ad esserlo o cambiare ( o guarire come pretendono coloro i quali considerano l'omosessualità o una malattia\ patologia ) ma a sradicare i pregiudizi che ci sono riferiti a tale tendenza sessuale e ai suoi aderenti .
Infatti dalla voce omosessualita' di wikipedia : << (.....) Dalla metà del XX secolo, l'omosessualità è stata gradualmente disconosciuta come malattia e decriminalizzata in quasi tutte le nazioni sviluppate.[8] Comunque, lo status legale delle relazioni omosessuali varia enormemente da uno stato all'altro e rimangono ancora giurisdizioni in cui alcuni comportamenti omosessuali sono considerati crimini e vengono puniti con pene severe, tra cui la morte.
Molte persone omosessuali nascondono i loro veri sentimenti e attività a causa della paura della disapprovazione altrui e della violenza; vengono comunemente definiti repressi. Il dichiarare apertamente il proprio orientamento viene definito coming out (dall'inglese “uscir fuori”) che spesso viene fatto con manifestazioni come i gay pride scambiate per puro esibizionismo . << I tentativi di emancipazione dell'omosessualità, così come oggi vengono riconosciuti, iniziarono negli anni sessanta del 1800; mentre nel XX secolo, dalla metà degli anni cinquanta si ebbe un'accelerazione con l'aumento della visibilità, dell'accettazione e dei diritti civili per lesbiche, gay e bisessuali. Tuttavia, l'omofobia persiste, e soprattutto si presenta nei confronti dei giovani, comportando un grande rischio di difficoltà alla socializzazione, con gravi conseguenze tra cui il suicidio.[9] >> Inoltre lo studio da te citato è al 90 % pieno di pregiudizi e di teorie errate perchè L'OMS definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano e non una malattia. Anche se è vero che posso esserci , una percentualità minima , dei casi psicologici e patologici o in cui nsdi diventa / ( come definiscono alcuni\e , fra cui i miei vecchi per vizio ) , ma chi siamo noi per giudicare
come uno lo è diventato o lo ha scoperto tardi (infatti c'èanche chi trova la sua certezza sessuale a 40 anni ) . Questa trovata nel video sopra riportato vale anche per questo post :
<< Siamo portati a giudicare cos'è giusto e cosa è sbagliato.Noi, comuni mortali, che spesso e volentieri condanniamo ingiustamente chi si discosta dagli schemi tradizionali perché "al di fuori dagli standard consentiti"..Ma chi siamo noi per giudicare qualcuno ? La follia non sta tanto negli altri..spesso è insita in noi e assume molte forme, come ad esempio l'ipocrisia... >>
E poi :
<< Definire chi sia la persona omosessuale non è cosa agevole. L'omofobia, del resto, contribuisce a generare talvolta e in alcune culture una situazione sociale pesante in cui le stesse persone omosessuali rifiutano per prime, almeno in pubblico, la definizione di "omosessuale".Oltre a ciò, il confine fra eterosessualità ed omosessualità non è affatto netto: vaste aree del comportamento umano sfuggono a una definizione netta, ad esempio nel caso delle persone bisessuali.Oltre che da parte di persone che provano attrazione sessuale e/o sentimentale sia per persone dell'altro che del proprio sesso (bisessualità in senso stretto), si possono verificare comportamenti omo- o bisessuali in molti altri casi, tra i quali:
comportamenti omosessuali indotti dall'assenza di altre possibilità di sfogo sessuale ("omosessualità situazionale"), per esempio quella che si verifica nelle comunità di persone di un solo sesso, come le carceri, le caserme. Essa è detta anche "omosessualità di compensazione" o, nei testi più antichi, pseudo-omosessualità (questa ultima definizione è ormai in disuso);
comportamenti omosessuali infantili e adolescenziali (o "giochi" sessuali),("omosessualità adolescenziale" o "transitoria");
comportamenti omosessuali maggiormente diffusi nelle società in cui i rapporti sessuali con persone del sesso opposto sono strettamente riservati agli adulti, tramite matrimonio o ricorso alla prostituzione;
comportamenti (anche) omosessuali da parte di persone affette da alcune patologie mentali, tali da rendere indifferenziato l'oggetto delle loro pulsioni erotiche;
comportamenti omosessuali motivati da ragioni estranee alla tendenza sessuale personale, come per esempio nel caso della prostituzione maschile, nella quale il bisogno economico può indurre a rapporti sessuali con persone del proprio sesso anche persone che non sono omosessuali esse stesse.
Normalmente, quando si parla di "omosessuali", non si intendono le persone coinvolte nelle situazioni sopra elencate, bensì le persone che provano attrazione in modo preponderante o esclusivo per persone del loro sesso anche quando siano al di fuori da tali situazioni. Tali persone ricercano rapporti affettivi e sessuali con persone del loro sesso in base a una pulsione interna personale e non in base a una scelta indotta dall'ambiente o dalle circostanze. >> ( sempre wikipedia ) . Per quianto riguarda l'equazione Omosessualità = pedofilia è una puttanata l'ennesima caccia alle streghe verso igli omosex in quanto tali fenomeni sessuali sono ben differenti, perchè altrimenti non si spiegherebbe come mai i pedofili abusino anche di bambine . Infatti ciò non toglie che un omosessuale possa anche essere pedofilo, ma anche un etero lo può essere....
Quini concludo dedicandovi questo video e di pensare prima di parlare