1.12.12

sognare o non sognare ? io sogno e provo a metterl in atto

Sognare  o non sognare  questo è  il dilemma  espresso    nel bellissimo  articolo  di  http://www.kigheghe.com/ da  che  riporto interamente , foto comprese   perchè   come mio solito  non riesco   mai  a sintetizzatore , ma  anche su questo ci sto lavorando 

L’individuo che si alza al mattino dopo una notte di sonno ha l’impressione di cominciare un’altra vita, ma Se non ha dormito, non ha cominciato un bel nulla. Le otto del mattino saranno come le venti di sera del giorno precedente, il che cambia la prospettiva di vedere le cose. Forse il sognare è il segreto dell’uomo, ed è questo che rende la sopravvivenza sopportabile. Io Sono convinto che se all’umanità fosse impedito di sognare non durerebbe un secondo e la storia finirebbe, Sognare, ossia contemplare noi stessi mentre si dorme, significa in pratica anche se interiormente, vivere, desiderare, litigare, viaggiare, fare  l’amore eccetera.cioè vivere in un’altra dimensione di irresponsabilità
A chi ci osserva giacere beati e sereni gli sembreremo in apparenza come morti, mentre contrariamente al risveglio ci ricorderemo quelle avventure e le confronteremo con i fatti e le esperienze di ciò che chiamano realtà, pur sapendo a modo, nostro che, anche i sogni sono reali e, anzi, che è questa seconda realtà che fa vacillare la prima. Noi crediamo di sapere che sono due cose distinte, anche se la caratteristica del sogno e che è vissuto come se fosse reale. E allora?La realtà non sarà mica un sogno? Purtroppo mi mancano prove attendibili della mia veglia, ma potrei provarle e come? In molti modi, ma potrei ugualmente sognare anche tutte le prove fatte a tale scopo. Siamo sicuri che la veglia sia più lunga e duratura del sogno e fino a che punto siamo innocenti di ciò che facciamo dormendo?E se non siamo responsabili di quello che facciamo nel sogno, fino a che punto siamo responsabili di ciò che desideriamo quando sappiamo, di essere (svegli)?Ma se possiamo sentire, e soffrire quando gli altri ci vedono debitamente immobili e apparentemente morti. Chi ci dice che siamo vivi? Forse se non sognassimo dall’inizio del nostro tempo, non avremmo concepito la possibilità o perfino la probabilità di avere esperienze dopo la morte,
Ora torno per terra e butto lì alcune considerazioni. La prima e forse l’unica e che nessuno si annoia mentre sogna, e una differenza non da poco. Quindi se siamo annoiati siamo svegli, (teoria di Mick) e quello che chiamiamo IO non e altro che il nostro rappresentante nella vita reale.  Sto sognando o son sveglio?   Se non sognassi, forse non avrei fantasticato sulla vita oltre la morte, e il sogno che mi ha dato la facoltà di creare questo blog ma contempo realmente devo assolutamente evitare che il tutto assomigli a un sogno, perché allora diventerebbe posticcio L’irrilevanza della vita davanti alla maestosità del sogno SOGNARE O NON SOGNARE QUESTO È IL PROBLEMA. 

 Ora  noi  tutti  sogniamo  ma   a volte  non li ricordiamo  per i più svariati motivi  in particolare  : 
 (...)
1 )  Essere molto orientati verso il mondo esterno e poco attenti verso quello interno. L’introspezione e la curiosità verso i propri meccanismi interiori, come già detto, favorisce l’attenzione su di sè ed il ricordo dei sogni.
 2 Esercitare molto il controllo su se stessi, la propria vita, gli altri. I sogni non obbediscono nè alla volontà, nè al controllo, sono quanto di più “anarchico “ci sia.
 3 Essere estremamente razionali. Raziocinio e regole logiche non hanno nessun valore nei sogni che sono spesso estremamente irrazionali.
 4 Considerare i sogni solo lunghi racconti romanzati, quando sogni sono anche frammenti, immagini, colori. Questo l’equivoco in cui spesso incorre chi dice di non ricordare i sogni: non valutare preziosi frammenti o sensazioni oniriche che potrebbero diventare la breccia attraverso cui sogni più corposi pian piano fluirebbero.
 5 Periodi di stress o di ansia. Quando la vita è regolata da ritmi stressanti i sogni tendono a non affiorare nel ricordo…   le preoccupazioni e l’ansia diventano dominanti, la velocità e la fretta di alcuni risvegli inibiscono il ricordo.
 6 Problemi fisici. La medicina cinese considera i sogni come espressione inconscia di una energia fisica. Secondo queste teorie i sogni possono rivelare il momento in cui l’energia portatrice di malattia è già penetrata nell’organismo, ma non ancora nei vari organi. L’assenza di sogni, sogni frammentati e comparsa di sintomi dolorosi mentre si sogna, possono essere sintomo di uno squilibrio energetico e rivelare malattie e malesseri.
Queste  le cause che possono influire sul non ricordo dei sogni e che, (importante), non vanno mai prese alla lettera o come regole granitiche. Sono solo indicazioni che tentano di dare una risposta alla domanda  “perchè non ricordo i sogni”, e che aiutano a riflettere su di sè e a stimolare nuovi comportamenti che influenzano il ricordo (...)

Io  ho deciso di  sognare sia  di notte  (  chi se  ne  frega  se  spesso  non ricordo  in sogni  o  gli incubi  )  sia  ad occhi aperti    perchè   secondo   http://www.riza.it/psicologia può  far  bene:

- Quando i sogni ci ricaricano. Il cervello crea nuove immagini quando avverte che la realtà sta diventando troppo grigia e opprimente. Non respingere il tuo sogno, perché ammorbidisce la durezza del mondo, rendendolo meno aggressivo e può allentare conflitti e frustrazioni, permettendoti di ricaricare le pile e dare il via a una situazione più rassicurante.
- Quando sono realizzabili. Gestire un ristorante o l'amore per dei libri, la conoscenza dei fiori o creare vestiti: ogni giorno ti parla di una passione che può essere coltivata e darti, quando serve la giusta ricarica di energia. Segui le sue tracce e impegna la fantasia per un sogno che sia anche progetto di cambiamento...E se è alla tua portata, può diventare realtà.
- Quando sono tanti. Cambia l'età, cambiano i desideri cambi tu. Magari prima ti vedevi dietro un bancone e oggi accarezzi l'idea di fare volontariato. Non temere di abbandonare il sogno che ti accompagna fin da giovane per abbracciarne un altro. Alcuni sogni vanno sullo sfondo, altri ti accompagnano per sempre, ma ognuno di questi è indispensabile e ti permette di conoscerti meglio.  

Infatti    secondo     http://www.benessereblog.it/post/11815 foto compresa
  
La conferma che sognare ad occhi aperti fa bene ci arriva da un recento studio pubblicato sulla rivista dell’Association for Psychological Science : Perspectives on Psychological Science.
Si tratta di una meta analisi di diversi studi che in passato hanno esplorato gli effetti sulla nostra psiche del cervello a briglie sciolte. L’équipe, coordinata dalla psicologa Mary Helen Immordino-Yang, ha portato alla luce diversi benefici dei sogni ad occhi aperti.

Partiamo dall’apprendimento. Mettere in cervello in stand-by, estraniandosi per un po’ dalla realtà per fantasticare liberamente, è infatti fondamentale per potenziare le nostre abilità cognitive, dalla memoria all’elaborazione delle informazioni allo sviluppo di una maggiore creatività alimentata da una fervida immaginazione…Sognare ad occhi aperti fa bene anche alla sfera emotiva, oltre che a quella cognitiva. Fantasticare porta infatti ad acquisire una maggiore consapevolezza ed a scegliere quello che è giusto per noi più facilmente, con meno incertezze e più determinazione.

Quando ci estraniamo è un po’ come se esplorassimo i nostri desideri più nascosti, lasciandoci trasportare liberamente dalla mente e scoprendone di più su cosa ci aspettiamo dalla vita, dalle relazioni, da noi stessi.
Concentrarsi, spiegano gli autori, è importante ma anche sognare ad occhi aperti è fondamentale per il nostro equilibrio interiore e nella ricerca del benessere, in special modo oggi che siamo subissati di informazioni attraverso i social media, far riposare il cervello è tutt’altro che una perdita di tempo e di produttività. Ma occhio a cosa sognate ad occhi aperti, meglio concentrarsi su immagini e pensieri positivi che spingono a migliorare la realtà che ci circonda una volta tornati con i piedi per terra.
Via | Psychological Science  Foto | Flickr

Ora anche se a volte come sono riusciti ad evidenziare bene sia le due puntate di topolino e gli ombronauti ( N 2972-2973 ) dove nel finale : prof enigm << credo che sia meglio che tutti ci 
rimbocchiamo le maniche e proviamo a creare un mondo migliore usando solo le nostre forze >> topolino : << avete ragione ! vedere realizzati i propri sogni è bello ma... ricordiamoci che il sogno di qualcuno può diventare un incubo per qualcun altro >> ., sia La legione degli scheletri Dylan Dog n 315 in edicola ( foto al lato ) qui da dove ho preso la foto una  buona recensione dove nel finale SPOLLER << dormi in pace Moheena , continua a sognare . I sogni talvolta possono uccidere .ma più spesso aiutano a vivere [ e , aggiunta mia , a sopravvivere ] >> SPOLLER . Quindi me ne frego se mi chiamano illuso o paddy garcia ( I II ) ma in tempi come questi a volte l'illusione può essere preziosa  lo dico con due  canzoni  che sono insieme alle  due citate nelle  url  le colonne sonore del post d'  oggi
 






basta non esagerare con essa e trasformarla in qualcosa di concreto come dice il primo dei fumetti citati nel post ed evitare di fare   grazie  ai consigli  ( sempre dalla rivista riza vedi sopra l'url ) riportati   qui sotto  , scusatemi per l'ultima citazione , sogni  mostruosamente proibiti   film  del 1982 diretto da Neri Parenti, con protagonista Paolo Villaggio. È un remake di Sogni proibiti ( The Secret Life of Walter Mitty  film americano del 1949 di Norman Z. McLeod con Danny Kaye  ) .

- Se sono una fuga. Se ogni volta che soffri o che ti senti inadeguato ti rifugi nel sogno e ti racconti una storia molto diversa dalla realtà, utilizzi l'immaginario per appagare un desiderio che non riesci e, forse, non vuoi realizzare. È un artefatto, un'illusione che se al momento ti consola e ti difende dalle frustrazioni, nel tempo può bloccare la tua energia vitale.
- Quando sono rigidi. Il sogno è in continuo cambiamento nei contorni, nei contenuti, nelle sfumature. Più lo affini e lo arricchisci di dettagli più lo impoverisci rendendolo solo una costruzione artificiale capace di uccidere fantasia e creatività.
- Quando sono improbabili. Inutile sognare di fare la ballerina alla Scala se non hai mai preso lezioni di danza o di diventare uno sportivo professionista se non hai alcuna attitudine. Se ti culli in queste fantasie del tutto prive di fondamento non solo ti anestetizzi, allontanandoti da una realtà che non ti piace, ma rischi di prolungare per molto, troppo tempo il tuo disagio.


 hasta luego   e  buoni sogni

30.11.12

stato italiano dipende dal vaticano .ricorso contro la sentenza della Ue per difendere una legge ( quella sula procreazione assistita ) iniqua ed inumana smantellata da sentenze della magistratura italiana



in sottofondo questa famossima e triste  canzone




 E'   d'ieri  la decisione  di  un altro  l'ennesimo (  perchè in italia  non si può  decidere    niente  da  50  anni in tema  di  bioetica     se  il Vativano  non vuole  )  governo  succube   delle pressioni dirette  e indirette  e  dei voti del  Vativcano  o meglio del potere  temporale della  chiesa  cattolica  :   tutto a scapito   dei cittadini  , della loro  salute   e  delle magistratura   (  vedere  url   all'interno del  1  articolo sotto  )    che hanno dichiarato  ingiusta  e anticostituzionale  questa   vergognosa  ed  aberrante  legge .  Negli articoli sotto ulteriori news

 il primo  è  di  http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/antonio-buttazzo-opinioni Pubblicato il 30 novembre 2012 08:22 in Antonio Buttazzo - Aggiornato il 30 novembre 2012 01:04



Bisognerebbe capire dove risiedono le esigenze di “salvaguardare l’integrità e la validità del sistema giudiziario italiano” denunciate dal Governo Italiano con il ricorso avverso la Sentenza di Strasburgo che definiva la legge 40 sulla fecondazione assistita “una violazione del rispetto della vita familiare”.
Il Governo italiano ha presentato ricorso alla “ Grand Chambre”della Corte Europea per contestare la legittimità della pronuncia del 28 agosto scorso che aveva, come detto, stigmatizzato l’adozione di quella legge, condannando lo Stato italiano a risarcire la coppia che vi si era rivolta per la salvaguardia dei propri diritti.
Le Corti di giustizia italiane a più riprese avevano censurato sotto diversi profili la legge 40 , al punto che attualmente appare completamente snaturata. Infatti dal diritto di ottenere il congelamento degli embrioni sino a quello ad una diagnosi preimpianto, passando attraverso l’eliminazione del limite di utilizzo di tre embrioni per ciclo di fecondazione, diverse pronunce hanno via via ridefinito in senso costituzionalmente orientato la legge, tanto che oggi appare stravolto l’impianto normativo sì da risultare del tutto diverso da quello concepito dai compilatori.

Nonostante ciò, il Governo ritiene di ricorrere avverso la decisione di Strasburgo per salvaguardare una integrità normativa e di sistema che di fatto non esiste più e non per colpa dell’Europa ma perché quelle norme erano in contrasto con i nostri principi informatori.
Peraltro, il ricorso viene presentato da un governo che si definisce tecnico e provvisorio ma che non ha sentito la necessità di confrontarsi in Parlamento su temi squisitamente etici, dove diverse sensibilità avrebbero potuto approfondire l’opportunità di proseguire nella difesa di una legge che dovrebbe essere ripensata e rimodulata alla luce di un approccio meno confessionale di quello da cui è scaturita.
Il dubbio sempre più pressante è che in determinate occasioni, questo Governo sappia essere politico ed anche piuttosto smaliziato se si pensa che il ricorso è stato presentato l’ultimo giorno utile.
Forse così era più facile evitare un dibattito politico sulla Legge 40/2007 , confronto che non avrebbe fatto piacere a quella parte del governo “tecnico” che ha difficoltà ideologiche ad identificarsi laicamente.


meno male  che     ci sono dei parlamentari   che non hanno mandato il cervello all'ammasso  e  o in cassa integrazione

dall' ANSA   del  29 novembre, 19:33

 Procreazione: istanza 4 eurodeputati contro ricorso Italia Iniziativa Idv e Pdl, contro governo anche Cozzolino (Pd)

 BRUXELLES
 Quattro europarlamentari - Niccolò Rinaldi, Andrea Zanoni, Gianni Vattimo di Alde-Idv e Gabriele Albertini del Ppe-Pdl, in collaborazione con l'associazione Coscioni - hanno inviato un'istanza alla Corte europea dei diritti dell'uomo con l'obiettivo di far dichiarare inammissibile il ricorso presentato dal governo italiano contro la sentenza della Corte sul divieto della diagnosi preimpianto contenuto nella legge 40/2004.
L'istanza - si legge in una nota congiunta degli europarlamentari - ha lo scopo di porre al centro della tematica il rispetto dei diritti delle coppie ad accedere alla possibilità di effettuare una diagnosi clinica. Il 28 agosto scorso la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che il divieto per le coppie fertili, portatori sani di malattie geneticamente trasmissibili, di accedere alle tecniche di fecondazione in vitro per poter effettuare la diagnosi preimpianto, posto dalla legge 40/2004, viola l'articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.
In campo contro il ricorso del governo e' sceso anche il vicecapo della delegazione del Pd all'Europarlamento Andrea Cozzolino. Secondo il quale questa decisione ''e' davvero grave e inspiegabile. Il ministro Balduzzi - per Cozzolino - dimostra la sordità dell'esecutivo rispetto a un clima generale che si respira nell'opinione pubblica del nostro Paese fortemente contrario'' alla legge 40. ''Va quindi sostenuta - conclude Cozzolino - l'istanza a firma di 45 parlamentari che chiedono alla Corte di rigettare il ricorso del Governo''.

29.11.12

Torpè, 31 centesimi al mese per una 65enne madre di 12 figli

                                   UN UFFICIO DELL'INPS

fonte unione sarda online   di  giovedì 29 novembre 2012
Una madre di 12 figli ha fatto domanda per la pensione sociale e ha ricevuto un assegno di un euro e cinque centesimi (relativi agli arretrati da luglio a settembre, più ottobre e la quota di tredicesima).Ha dell'incredibile la storia di Maria Carroni, di 65 anni, madre di 12 figli, che dopo aver presentato domanda per ricevere la pensione sociale dall'Inps si è vista recapitare nella sua casa di Torpè un assegno di un euro e cinque centesimi, relativi ai mesi arretrati da luglio a settembre, la rata di ottobre e la quota di tredicesima. Nello specifico la sua pensione mensile è di 31 centesimi. "Hanno speso più di carta e francobollo. Sarebbe stato meglio se me l'avessero negata", ha commentato sconsolata la nuova pensionata sociale. Forse, a condizionare i calcoli dell'Istituto previdenziale, sono stati i redditi del marito, Pietro Asole, di 79, operaio in pensione. Egli "da solo" riceve 1.400 euro: 700 per la pensione di vecchiaia, due assegni familiari e l'indennità di accompagnamento per un figlio disabile. "Dopo una vita dedicata alla famiglia, questo è quello che lo Stato mi ha riconosciuto - ha aggiunto Maria Carroni - provo solo tanta rabbia e incredulità".

[ come soppravvivere al natale e alle festività ] 2 puntata Musiche , pubblicità , spese , tv , luminarie , presepi

La Taverna dell'EcoVisto  che  C'è chi il Natale proprio non lo sopporta. Per carità, ognuno è libero di vivere la propria vita come gli pare,ma  nessuno ( o quasi  ) ha il coraggio, come già parlavo   di dirlo apertamente per  paura  d'infrangere  un tabù  buonista  e  d'eressero additato come  un guastatore della felicità altrui . Io con il natale  ho un rapporto d'amore  e odio e cerco di coglierne  ogni sfumatura  posso provare  a  consigliare metodi ironici ( ma molto vicini al vero )  sicuri per lasciarsi alle spalle la festività più attesa dell'anno senza stressarsi troppo
da http://www.scattidigusto.it/2010/12/05/il-calo-del-desiderio-e-peggiore-del-calo-dei-consumi/




                           La televisione  (  film ,  pubblicità , speciali dei tg  ,  ecc  )

 da http://testquiz.tuttogratis.it/natale/
La televisione in questo periodo è tutta uno sfavillare di luci, suoni, giocattoli e pubblicità che vi ricordano quanto poco manchi al 25 Dicembre. Se non avete bambini  al di  sotto del 6\7 anni  Spegnetela o quanto meno :  usate  senza  pietà  il telecomando o per cambiare  canale  o se  non ci riuscite  abbassate  il volume  e parlate  fra di voi , oppure  estrema razio    il tasto silenziatore  .Idem in internet  .  vi serve. C'è sempre Internet. Al massimo troverete qualche banner decorato o qualche blog o portale fissato col Natale ( evitate se potete  facebook b e simili  tra il 20\26   per   non sesere costretti a fare   o rispondere ad  auguri dell'ultimo momento   anzi chiudete la bacheca   )   Se  avete   bambibni piccoli  e allora o  inventate storie  natalizie magari reinterpretando  i fumetti dela vostra  infanzia   oppure raccontate quelle che  vi raccontavano  i nonni e  bisnonni  e altri  della famiglia  oppure  che  trovate  in rete   o  li fate vedere  la tv  a voi la scelta fregandovene   tanto  è solo una volta  all'anno


                                                            decorazione  e presepi
Io  come ho già detto l'anno scorso   (  vedere qui )    da circa  15 anni  guardo luminarie con indifferenza , anche  se  uso quelle di negozi ( compreso il nostro ) o le faccio in casa  per  tirarmi  su  se  sono  giù o perchè attratto dal'atmosfera  di natale

 quest'anno non credo che faremo nessuna decorazione \  illuminarla  e presepe in  casa  , ma  solo in negozio  giusto  per  abbellire un po' l'atmosfera  malinconia  tipica del periodo che della crisi  .
Come  sono arrivato  a ciò'  ? l Per chi mi chiede consigli leggetevi o rileggetevi  i link  dell'introduzione  e  della prima puntata dello  guida  del 2011 (  mesi  novembre  \ dicembre  )  io non ne  ho perché  come ho detto in una  puntata sempre  della guida  delllo scorso anno    sono un peccatore   mi contraddico .Ma  soprattutto perché risposta non c'è l'unico metodo per chi odia l luminarie sarebbe quello di  girare al largo da vie illuminate e  andare in vie poco illuminate,  cosa non fattibile per le  decorazioni pubbliche    per quelle  dei negozi  visto che  in questo periodo anche i negozi della periferia  sono addobbati  .Per   quanto riguarda il presepe  e le polemiche    nelle scuole   , ecc  ri  rimando allo stesso post .  Comunque per  chi volesse  farlo   ecco alcuni  url 



                                                      Spese

Andate al supermarket durante la settimana e non il fine  settimana  ed evitatelo  se  è possibile   il   20-24  Lasciate a casa i bambini (  sopra  i 12\14  anni ) salvo che  non  abbia trovato a chi darli se  troppo piccoli  e niente code, niente bambini che si fiondano sulle corsie dei giocattoli (moltiplicate per l'occasione ) o  dolciumi  con gadget  annessi
Decorazioni, panettoni, ecc...? Lasciateli perdere a meno che non abbiate  un negozio ed  un attività commerciale   e  dei bambini  al di sotto dei 15   o siete voi stessi   coinvolti dallo spirito natalizio  o  lo vogliate usare  come  arma  di rifugio  da  un mondo difficile  (  canzone di renato carotone  )

                                                Musiche  e  canzoni
Un bel  dilemma   visto  che oltre  quelle  della pubblicità , ci si mettono anche  le stupide  mode  importate  dagli Usa , cioè quelle  dei dischi  con canzoni di natale \  i Christmas Songs fatti dai bing  della musica  . La  soluzione ( specie se  si  hanno  figli fino ai  18  in giro per  casa )  sarebbe  quella  di mettersi i tappi nelle orecchie    togliendoli solo  a pranzo e cena  o  quando vengono amici\che o  uscite  . Oppure  quello di  andarsene ( soluzione valida   per i primi 24  giorni  di dicembre  )  rinchiudersi  in casa staccando internet  e tv , o in un monastero \  convento  oppure un tempio buddista  . Oppure   fare  come  me  prendetela  con ironia  cioè storpiatele  o reinventatele ( qui  nella  guida  dell'anno scorso  ulteriori dettagli  ) . Potete  anche  : 1 ) insegnare  che non esistono  le   solite  stucchevoli  ma  anche  canzoni come queste



2)  fregatevene  viene solo una volta  all'anno   . qui altri testi    per  far si  che  natale non sia   solo   jingle bell  

                                                           Uscite 

tempio natale  dicewmbre  2010 di barbara  canu  
Uscite poco  Meglio stare a casa a leggere un buon libro o  a  ...... o  davanti al camino di casa  (   foto sotto al centro del mio camino   )  che vedere le città ed  i paesi  invase da luminarie e sciami di persone che migrano da un negozio all'altro quando   i regali  si posso programmare  come  ho fatto io e faccio ogni anno   da  ottobre  \  novembre.(  vedere prossimo post   )   A meno che  i vostri amici \ che  o parenti che non vedete  tutto l'anno  perchè  sono  fuori  dalla  tua  città  \ paese   regione O avete una  forte resistenza psicologica ed  ambientale



Veniamo ora a qualche consiglio,  che poi  anticiperà le puntate  successive  , per sopravvivere allo shopping compulsivo natalizio: parliamoci chiaro, è un po' un vizio di noi tutti\e  ( sottoscritto   compreso  ) che pensano  : <<  piuttosto si azzerano i risparmi, ma il Natale lo si festeggia come si deve  >>

   1. Comprate prima i vostri regali  Se ordinate regali online il consiglio vale ancor di più: eviterete gli ingorghi dei corrieri e sarete sicuri che il vostro pacco arriverà per tempo. Io  li compro già da  ottobre\novembre  , perchè i pezzi dell'artigianato  delle botteghe del mondo\ commercio equo e solidale   sono in numero limitato  e unici
   2. Fate la spesa per a cena  o  il pranzo di Natale in anticipo .   Anche la spesa può essere fatta con largo anticipo. Troverete tutto  a prezzi decenti. C'è sempre il congelatore    Non fate shopping di sabato e domenica     Eviterete il delirio nei centri commerciali, il traffico e tutto il companatico: se potete fate gli acquisti dopo il lavoro, tanto ormai i centri commerciali rimangono aperti fino alle 21 o alle 22.
   4. Addobbi, carta regalo e chincaglierie varie ?  riciclate quello che avete  in soffitta
   5. Occhio al portafogli Tenete un minimo di contabilità delle vostre spese. Riuscirete a capire dove è finita la vostra tredicesima (sempre che ne abbiate una)


 con questo è  tutto .  prossima puntata    i regali

27.11.12

[ come sopravvivere alle festività natalizie ] introduzione + prima puntata . la dieta pre natalizia


non ricordo  da  dove  se da  google  o da uno dei siti
citati nel post  
siamo  a metà novembre  e già  iniziano  ad addobbarsi  le vetrine per natale e stanno iniziando     le pubblicità in tv  e nei giornali   sia  d'auguri  che  promozioni , o idee regalo  , su come vestirsi  , cosa mangiare  , ecc  .
Ed  come  tutti gli anni per reagire  alla massificazione   faccio la mia contro  guida ( per le precedenti vedere archivio  2010  e  2011  ) . al natale  e alle sue feste  . In modo da aiutare sia  a chi odia il natale e le sue feste  , sia   a chi lo considera  solo uno stress   , ma  non ha il coraggio  e sfatare  ilmito  del buonismo  natalizio  di dirlo  per non venire  tacciato come un disfattista oppure  tace per  non deludere i bambini  .
La  guida  di quest'anno  prendendo  spunto  ovviamente ,  dalle precedenti  ,avrà differenza  d'esse  ,   avra un prima  ( prepararsi  )  , un durante  , un dopo  perchè  si sente nostalgia  una volta passata l'atmosfera  ( perchè non è solo  ipocritamente  buonista  ) delle feste   .   Da  dove  iniziare  ?  .... mumble  ... mumble
 inizio , per chi come me  non sà  dire  di no a pressioni familiari e parentali (  dai  che  mi offendo  , non è  buono  , non ti piace  ,  non ha mangiato niente  , siamo a natale  , ecc )  o  i sensi di colpa (  c... non l'ho assaggiato  ,chi sà com'era  , dai mangiamolo se no  s'offende , ecc ) , con le  diete  priome natalizie  in maniera  da lasciare spazio alle  abbuffate . Molti si chiederanno  : Perchè scegliere di seguire una dieta prima di Natale? Semplicemente per preparare il nostro corpo a pasti e cibi ipercalorici, grassi e nemici della linea.
eccone  alcune  che posso anche essere usate eventualmente  dopo le feste



Ecco uno schema alimentare depurativo da seguire per una settimana ma che potete anche seguire solo per 3 giorni e riprendere dal 2 gennaio, dopo l’abbuffata di Capodanno.
Lunedì
Colazione: una tazza di latte light parzialmente scremato, una fetta biscottata integrale (o pane) con un velo di miele o marmellata sopra
Spuntino: un frutto
Pranzo: 150 grammi di pesce alla griglia o la vapore, carciofi crudi in insalata, due fette di pane integrale
Merenda: uno yogurt light
Cena: Minestrone con un pugno di riso, due fette di pane integrale
Martedì
Colazione: una tazza di tè o caffè, una fetta biscottata integrale o di pane tostato con marmellata, oppure due biscotti secchi
Spuntino: due fette di ananas fresco o un succo si ananas s.z.a.
Pranzo: 100 di grammi di petto di pollo ai ferri, un insalata verde o mista con radicchio, due fette di pane integrale
Merenda: un centrifugato di carote o di frutta
Cena: Un piatto di brodo vegetale con 20 grammi di pastina o orzo, 2 fette di pane integrale
Mercoledì
Colazione: Una tazza di latte light, una fetta di pane integrale con un cucchiaino di miele
Spuntino: un kiwi
Pranzo: 150 grammi di pesce al vapore, carciofi in insalata, due fette di pane integrale
Merenda: uno yogurt light
Cena: 180 grammi di tacchino ai ferri, insalata verde, due fette di pane integrale
Giovedì
Colazione: una tazza di tè e una fetta di pane tostato con marmellata o miele
Spuntino: una mela
Pranzo: 100 grammi di tacchino alla griglia, insalata mista, due fette di pane integrale.
Merenda: una spremuta
Cena: Minestra di verdura con carote, zucchine e sedano, due fette di pane integrale
Venerdì
Colazione: una tazza di tè (bianco o verde), una fetta di pane integrale con un velo di miele.
Spuntino: un frutto
Pranzo: 200 grammi di salmone fresco lessato, verdura cotte (spinaci, bietole), due fette di pane integrale
Merenda: una fetta di ananas
Cena: un uovo sodo o al tegamino, una mozzarella piccola, due fette di pane integrale
Sabato
Colazione: Una tazza di latte light, due biscotti secchi con un velo di marmellata.
Spuntino: una mela
Pranzo: due fettine di carne alla griglia, verdure bollite o al vapore come zucchini, finocchi, due fette di pane integrale.
Merenda: un centrifugato di frutta o verdura.
Cena: patate bollite, 50 grammi di prosciutto crudo privato del grasso, una fetta di pane integrale
Domenica
Colazione: Una tazza di latte light, una fetta di pane integrale con un velo di miele o marmellata
Spuntino: una spremuta
Pranzo: 80 grammi di pasta con sugo di pomodoro, 150 grammi di pesce cotto ai ferri o al vapore
Merenda: Uno yogurt magro.
Cena: Minestrone con riso e due fette di pane integrale

oppure

 Regole generali da seguire durante il mese di dicembre e di Gennaio (  e  non solo  )

Attenzione ai piccoli errori quotidiani , il cioccolatino in ufficio, l'assaggino prima di un pasto, sono veri e propri attacchi alla nostra linea.
 Bere almeno 2 litri di acqua al giorno , l' acqua esercita un'azione diuretica che libera l'organismo dalle tossine , rende più elastici i tessuti e reidrata la pelle .
Utilizzare la curcuma per insaporire i piatti . La curcuma è una spezia di colore giallo intenso , ricavata dalla radice di una pianta (Curcuma longa) coltivata principalmente in India. È usatissima nella cucina indiana ed è il principale ingrediente del curry . Contiene curcumina , una sostanza dotata di un forte potere antiossidante , antinfiammatorio e antitumorale .
Per dolcificare le bevande utilizzare il miele di corbezzolo , perché è ricco di vitamina C , che fa bruciare meglio i grassi.
Evitare , quando possibile, gli alcolici .
Aumentare le occasioni di movimento : fare shopping a piedi aiuta la linea e l'ambiente.
Bere tisane a base di Aloe, Bardana, Carciofo, Cardo mariano, Orthosiphon e Tarassaco che contengono principi attivi utili per coadiuvare i fisiologici processi di depurazione dell'organismo.

 per  chi  volesse provarne  altre  

El Alamein - La linea del fuoco di Enzo Monteleone


In un pomeriggio cupo e plumbeo , non avendo voglia  di  documentarmi  ( anche se dovrei farlo )  sui nomi e le caratteristiche delle  piante  , approfittando   degli url messi per  approfondire 

 il post  d'ieri     e i  fatto che  : << La Storia è fatta di tante, troppe, storie individuali che i libri non riportano. >> come  dice  un a famosa  canzone\poesia Una delle canzoni più belle e significative nel repertorio della musica Italiana!!



ho visto il film El Alamein - La linea del fuoco  un film del 2002 diretto da Enzo Monteleone, con Paolo Briguglia, Emilio Solfrizzi, Thomas Trabacchi, Luciano Scarpa e Pierfrancesco Favino.
Mio padre  mi ha detto  : <<  ma come  dopo dieci anni  >> ? . In effetti  . Il fatto  è  che  , aprioristicamente  , dopo aver visto   qualche anno fa    quando  si  parlavo  dei  60 anni dell'evento i  film :  1) El Alamein, film del 1957 diretto da Guido Malatesta,  2  ) La battaglia di El Alamein, film del 1969 diretto da Giorgio Ferroni troppo retorici  e  pieni di propaganda  , credevo che fosse un esaltazione  dell'ideologia fascista veedere  il video sotto  fra  gli approfondimenti  , o un proporre  in chiave cinematografica  l'utopistica  e forzata memoria  condivisa  (  vedere post  citato  ) .Invece  .... Mi sbagliavo 


Un film duro  , anti retorico o quasi , obbiettivo che libera  la vicenda storica   dalle   incrostazioni  neofasciste  ( vedere il video sotto tra gli approfondimenti ) e  la  riporta  per quello ch' è stato  tanto da risultare indigesto ai più  ,  bello   non   un polpettone  ( Salvate il soldato rayan   ) o melenso ( Pearl Habor   )  ,poetico in certe scene Esso ha rafforzato le mie tesi sula memoria condivisa  ( vedere post  su  alamein prima  citato ) ,   . Buono  nonostante  alcuni limiti e pecche  (ma  che secondo me lo rafforzano )  :

da  http://it.wikipedia.org/wiki/El_Alamein_-_La_linea_del_fuoco"Al di là di ogni ideologia i veri problemi del film sono di ordine cinematografico, perché Monteleone, già sceneggiatore di film come Mediterraneo, Marrakech Express, Alla rivoluzione sulla 2 cavalli, evita la retorica bellicistica ma non quella generazionale, sicché questi soldati persi nel deserto nel 1942, confrontati al pericolo, ai disagi, alla dissenteria, alle cannonate che piovono improvvise, a volte polverizzandoli letteralmente, finiscono malgrado tutto per somigliare un po troppo ai combattenti od ai reduci di altre epoche. Domina una chiave soft che per non speculare sull'orrore toglie impatto al racconto e dribbla i veri problemi di messinscena posti dal soggetto"[1].
"Gli episodi surreali sono le cose migliori di El Alamein - La linea del fuoco, assieme ad un'efficace scelta dei personaggi che non ricorre agli stereotipi del war-film americano, dove tutti sono ipercaratterizzati (molto alti, molto bassi, molto grossi) onde essere riconoscibili malgrado l'uniformità della divisa. Per il resto il film adotta uno schema narrativo molto classico, filtrando dal racconto di Serra secondo il modello, un tantino abusato, della presa di coscienza"[2].
La sceneggiatura fa ricorso a "prestiti" di lusso: l'episodio del carico di lucido da scarpe è riportato da Paolo Caccia Dominioni -che vi assistette- nel suo "El Alamein", la cui attenta lettura è senz'altro stata utilissima alla regia (tra l'altro il magnifico sacrario è opera sua). La caratterizzazione del Sergente Rizzo è largamente ispirata al Rigoni Stern del "Sergente nella Neve" del quale viene addirituttura riproposto -con grazia, va detto- il tormentone "Sergente, ci arriveremo a casa?". Citazioni eccellenti e appropriate, che avrebbero pero' meritato un riscontro esplicito dagli autori.
"Nel finale di El Alamein - La linea del fuoco Enzo Monteleone ci insegna con quale spirito si deve entrare in un sacrario di guerra. Dopo un secolo e mezzo di orribili monumenti ai caduti, scopriamo che per onorarli non servono vittorie alate né muscolari di bronzo: bastano i nomi e magari neppure quelli. È sufficiente la parola «Ignoto» su una lapide per farci provare una stretta al cuore in un misto di sentimenti che al rispetto associano la rabbia. E volutamente ignoti, scelti nell'anonima manovalanza della guerra, sono sullo schermo i soldati della Divisione Pavia, comandati ai bordi della depressione di Quattara fra ottobre e novembre 1942: una pattuglia sperduta proprio alla Ford. Travolti in una battaglia di oltre dieci giorni che agli italiani costò 9.500 morti e 30.000 prigionieri, questi giovani (impersonati da attori tanto bravi da sembrare veri come lo stranito volontario Paolo Briguglia, il sergentaccio Pierfrancesco Favino, il tenente Emilio Solfrizzi e altri) fanno il loro dovere fra alternanze insopportabili di calori diurni e freddi notturni. Cannonate che sollevano nuvole di sabbia e insidiose fucilate di cecchini, reticolati e campi minati, fame molta e acqua poca. Il film non parla di politica né di alta strategia e sui signori della guerra si concede appena qualche stilettata ironica. Arrivano derrate di lucido da scarpe per la parata di Alessandria, che non si farà, e transita il cavallo di Mussolini suscitando tentazioni gastronomiche. Monteleone ci trasporta all'interno della tragedia con la semplicità di Rossellini, mostrando una situazione dove la posta in gioco è la sopravvivenza: «Le pattuglie sono utili se tornano indietro» raccomanda il pragmatico Solfrizzi. Arpeggiando sui notturni e sui rombi guerreschi, ingegnose soluzioni all'italiana sono attuate dalla produzione per illuderci di star vedendo più di ciò che il budget ha concesso di mettere nell'inquadratura. La stupenda fotografia, sapientemente decolorata, è di Daniele Nannuzzi. Qualche «cammeo» di attori noti ravviva il cast: Silvio Orlando, generale suicida, Roberto Citran, colonnello imbecille, Giuseppe Cederna, medico stoico"[3].
  1. ^ Fabio Ferzetti, Il Messaggero, 8 novembre 2002
  2. ^ Roberto Nepoti, la Repubblica, 23 novembre 2002
  3. ^ Tullio Kezich, Il Corriere della Sera, 9 novembre 2002

per approfondire  
  • il documentario se  riuscite  a trovarlo ( io non l'ìho trovato ho trovato solo questo  ( cliccare sopra per ingrandire ) 




 e i link  alla  fine del post  terra del 4\11\2'012 ( 70 anni di Alamein ) e ....

26.11.12

cosa è la felicità ? e che rumore fa ?





Dalla  bacheca di Alessandra Vasa  

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando,
come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affannosamente si insegue
credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto"
e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare,
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffé al mattino e' un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno,
e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco,
di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi
e lunghi più di tante ore,e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina,
leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo
e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato,
sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

25.11.12

terra del 4\11\2'012 ( 70 anni di Alamein e la memoria condivisa )

dopo  aver  visto   questa puntata (  del  4\11\2012 )  del programma terra  di mediaset
 ( se  non riuscite  a  vederla , perchè a volte  capita  che i file scaricato con linux o programmi open source  come  donwloadhelper  di mozzila  firex  non vadano d'accordo  con  quelli ufficiali come  real player   e  simili  )  la trovate  qui, fin quando la lasceranno, sul  canale video di mediaset  )  piena di melassa retorica  , di un revisionismo storico e  di una pseudo e utopistica  memoria condivisa  , parte  l'ottimo servizio  e ricostruzione storica  con testimonianze   fatto da  sandro provvisionato  e le toccanti interviste  ai reduci  , confermo  quanto   dissi   in qui  sul post   celebrare o ricordare il 4 novembre  :  <<   (....) " ricordare non basta. Memoria è un ricordo "attivo" che vuole comprendere i meccanismi, le cause e dunque le ragioni che determinarono una storia, e sa rileggerle nel presente per capirne le "mutazioni" e le mimetizzazioni nelle forme nuove in cui quella stessa violenza torna e tornerà ad esercitarsi. Forme diverse sempre più evolute e sofisticate. E' dunque solo la Memoria a dare senso al proprio impegno per costruire un futuro in cui si possa sperare che quella violenza non torni a mostrarsi, con volti diversi ma la con medesime atrocità, per il nostro passivo ed ignaro consenso.Perdere "la Memoria storica" ci rende estranei a noi stessi, incapaci di riconoscere le nostre radici, di capire il nostro presente, di costruire un qualsiasi futuro.” ( da www.ritatria.it )   (....)  il resto cliccando  sull'url  prima del  corsivo >>

A  chi m chiede perchè  sono contrario  alla memoria  condivisa   rispondo  che essa è  un utopia  perchè  anche  se nel ricordo  ci sono delle  differenze  . E poi  in Italia   non si è ancora  pronti  .
infatti  perchè essa ci sia  occorre  :
 1  quando la si smetterà  di  strumentalizzare ( portare  acqua  al proprio mulino  alla propria parte  politico\  culturale  )  le  scelte fatte   coerentemente  o per  opportunismo e conformismo  , la scelta  , in questo caso   d andarci volontario o se obbligato  non rifiuto
2 quando faremo  . senza  assolverci  e a 360 ° gradi  possibilmente senza retorica e  senza piangerci addosso  , i conti  (  tralasciando  gli ultimi  30  anni perchè troppo freschi  e troppo vicini )
3) non mettere sullo stesso piano le scelte e le cause  di chi  ha combattuto  -  s'è schierato o da una parte o dall'altra  o  in alcuni casi ha  esercitato  :<< la facoltà di non sentire \ la possibilità di non guardare >> (  linea  Gotica  degli ex Csi )



per  approfondire  

El Alamein, simbolo della resistenza del regio esercito italiano in Africa, ebbe un ruolo di storica importanza nel corso della seconda guerra mondiale. Infatti essa costituiva il terminale nord di un corridoio est-ovest di circa 60 km di larghezza delimitato a sud dalla depressione di Qattara, che rappresentava un ostacolo impenetrabile ai mezzi militari; furono gli inglesi con delle truppe beduine a passare la depressione di Qattara e distruggere un avamposto italiano, uccidendo tutti senza condizioni di resa. Questo corridoio era diventato un elemento essenziale della linea difensiva britannica in Nordafrica e segnò il punto di massima penetrazione ad est delle forze italo-tedesche in Egitto.
La zona è stata teatro di due importanti battaglie:
  • la prima battaglia di El Alamein (1º luglio - 27 luglio 1942). Il 1º luglio Erwin Rommel attaccò la linea difensiva britannica che però resistette, se pur indebolita. Il giorno successivo il comandante britannico, generale Claude Auchinleck, contrattaccò ma senza successo. Si sviluppò quindi una situazione di stallo cui seguì una fase di logoramento fra attacchi e contrattacchi, nessuno dei quali veramente decisivo, che si protrasse fino alla fine di luglio senza nessun chiaro vincitore. Tuttavia sul campo Rommel non aveva perso. Anche se bloccato ad El Alamein, le sue tattiche di guerra tennero in scacco un avversario superiore in uomini e mezzi, fino all'esaurimento delle scorte nella seconda battaglia.
  • la seconda battaglia di El Alamein (23 ottobre - 4 novembre 1942). Il 23 ottobre 1942 le truppe britanniche, sotto il comando del generale Bernard Montgomery, sferrarono un poderoso attacco su El Alamein. Le forze di Rommel, molto inferiori di numero (2 nazioni dell'Asse contro più di 7 nazioni del Commonwealth), inizialmente riuscirono a contenere gli attacchi britannici. La sapiente disposizione dei campi minati tedeschi "I Giardini del Diavolo" com'ebbe a chiamarli Rommel medesimo facevano sì che i corridoi liberi dagli ordigni non erano rettilinei, ma sinuosi e terminavano proprio di fronte ai cannoni anticarro germanici. Nei giorni successivi vi furono numerosi attacchi e contrattacchi che non portarono a risultati apprezzabili. Tuttavia, a seguito di tali attacchi e della estrema lunghezza delle linee logistiche italo-tedesche, le forze di Rommel si erano gravemente assottigliate per via della mancanza di approvvigionamenti e rifornimenti, al punto che alla fine di ottobre la forza effettiva di carri armati a disposizione dell'Asse era ridotta a sole 102 unità. La seconda fase dell'offensiva inglese si svolse lungo la costa. L'attacco iniziò il 2 novembre 1942. Il 3 novembre Rommel disponeva ormai di soli 35 carri armati operativi, ottimi per il supporto della fanteria, secondo i suoi attenti piani tattici. Il 4 novembre dovette ordinare il ritiro. Il 6 novembre le forze dell'Asse iniziarono una ritirata che segnò una svolta della guerra. Winston Churchill commentò: "Ora, questa non è la fine, non è nemmeno l'inizio della fine. Ma è forse la fine dell'inizio". Sempre Churchill rese omaggio al valore dimostrato dai soldati italiani dichiarando ai Comuni:Dobbiamo inchinarci davanti ai resti di quelli che furono i leoni della Folgore

I principali sacrari sono tre:
  • il Sacrario Militare Italiano di El Alamein, che ospita le spoglie di circa 5.200 caduti italiani e Ascari libici.
  • il Cimitero del Commonwealth, con le tombe dei soldati dei vari paesi che hanno combattuto dal lato britannico. Vi sono monumenti che commemorano le forze australiane, sudafricane, greche e della Nuova Zelanda. Il cimitero del Commonwealth, come molti altri simili cimiteri, consiste in file parallele di lapidi, ciascuna con inciso l'emblema dell'unità del soldato defunto, il suo nome e un epitaffio. Ovunque vi è un "milite ignoto" (e sono tanti, in questo cimitero britannico) vi è la scritta "Conosciuto da Dio".
  • il Sacrario Tedesco, un ossario contenente i resti di 4.200 soldati tedeschi, è costruito nello stile di una fortezza medioevale.
Oltre a tali cimiteri monumentali, El Alamein ospita un museo locale della Seconda Guerra Mondiale che espone diversi tipi di carri armati, blindati, cannoni ed aerei impiegati nelle battaglie del Nordafrica dai diversi eserciti combattenti


Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

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