23.6.18

la difesa della razza - Rom: Li chiamano zingari, razza maledetta



quando ho raccontato qui sulla mia bacheca di facebook la storia di fiore Manzo ne trovate sotto un estratto da https://www.corrieredellacalabria.it/cronaca/ del 21\6\2018


ROMA Quando dice alla gente di essere rom, molti non ci credono, qualcuno storce il naso. «Credono che i rom siano quelli che chiedono l’elemosina, gli accattoni, i ladri». E invece no. Fiore Manzo (nella foto, tratta dal suo profilo Facebook) 



è rom, italiano da decine di generazioni. «Italiano da 600 anni» specifica con orgoglio. Fiore ha 25 anni, è nato nel campo rom di via Gergeri, a Cosenza, parla calabrese e ha frequentato l’Università. Ha due lauree, la prima in scienze dell’educazione ambientale e la seconda in scienze pedagogiche (gli mancano soltanto due esami). Ha un futuro da professore alle scuole superiori. «Il mio sogno è l’insegnamento di filosofia». Un rom laureato, perfino filosofo. «È difficile abbattere i pregiudizi della gente» ripete, intervistato da Redattore Sociale. Per lui è quasi una missione di vita. «Perché alla gente appaio così strano? Non sono mica l’unico rom laureato, ce ne sono tantissimi». Eppure la gente continua a sorprendersi. Fiore, dopo la crescita nel campo, oggi vive in una normale casa, sempre a Cosenza, è fidanzato con una ragazza «non rom», così la definisce lui. «Ci siamo conosciuti a scuola, io ero al primo anno di università, lei era in quinta superiore, andai nella sua classe a raccontare agli studenti chi sono i rom». Lui sa tutto della storia di questa etnia. «I rom sono uno dei principali gruppi etnici della popolazione di lingua romanì, originaria dell’India del nord. La parola rom deriva dal sanscrito dom, che significa essere umano». [... continua qui



 si è scatenato  il  solito inferno di pregiudizied luoghi  comune   e    s'è discusso sul   "  censimento  " .  di Salvini.  S'era già tentato nel  2008     con il governo Berlusconi   e   dal pd  della regione emilia  romagna e     sppiamo  come sono  finiti  e  le polemiche  suscitate  . 

Vorrei dire  a  Salvini ed   a  tutti quelli che sono  d'accordo con lui  che  : 1) è anticostituzionale censire gli esseri umani in base all’etnia» .,  2)  che la  sua  è solo propaganda  demagogia   e  lo  sà benissimo  , visto che è ed   ha  richiesto   appositamente   il minisrtero  dell'interno. 
Infatti Appare chiaro, come un censimento disposto solo nei confronti della popolazione Rom discriminerebbe sulla sola base dell' etnia, e la discriminazione sarebbe dimostrata dal fatto che la normativa creerebbe una disparità di trattamento tra il Rom che sia cittadino italiano ed il cittadino italiano che non sia un Rom. E ciò è in aperta violazione del nostro dettato costituzionale (art. 3) e vari leggi dell'UE contro le discriminazioni .  Ora  
 [ .... ] è possibile che Salvini non sappia queste cose, e insista almeno a parole nel suo progetto? Si ha quasi l' impressione che voglia comunque forzare le cose, nella sua tattica di voler ormai «seguire», a ogni costo, la «volontà popolare», anziché tentare di «convincerla» a seguire un progetto politico. Il «sovranismo» identitario deve partire dal riconoscimento delle diverse identità e non deve avere niente a che fare col razzismo. In questo caso non vale lo slogan «prima gli italiani», perché molti Rom tra l' altro sono italiani, e dire «purtroppo sono italiani» significa mettersi su una china molto scivolosa. Beninteso, questo non significa che si debba tollerare l' uso dei figli per mendicare e rubare o il rubare in generale, ma per la semplice ragione che questi usi violano le nostri leggi e se i Rom vogliono continuare a vivere nel nostro Paese devono seguire le nostre regole, come qualsiasi altro cittadino e se non lo fanno essere puniti, come qualsiasi altro cittadino.Salvini, a mio avviso, sta peccando di quello che Lenin chiamava «codismo»: dell' atteggiamento cioè di chi, si mette a «guardare il sedere delle masse», si mette in coda ad esse, lasciandosi trascinare dai loro malcontenti, dai loro istinti. Nell' immediato paga, ma solo nell' immediato. Se vuoi fare la rivoluzione, vale anche per quella «sovranista», devi guidare la massa, guardarle il culo non basta.

 di  Paolo Becchi su http://www.liberoquotidiano.it/news/ del 23.6.2018   non un comunista  😀😄




Inoltre il Viminale sa alla perfezione quanti siano i nomadi in Italia. E' un dato che viene aggiornato quotidianamente e trasmesso alle prefetture. Quella di Salvini è solo propaganda . Tali  dati sono già disponibili, dove servono, si trovano (  riporto    qui  un articolo dove ci sono anche alcuni link ). 
Il Ministro dell'Interno è quello che può leggere i dati più completi se servono i dettagli, potendo chiedere facilmente anche dati locali alla Polizia di Stato, mentre se servono le statistiche nazionali c'è l'Istat che elabora le statistiche. Ora verebbe  da chiedersi  Salvini è rimbambito? Non sa queste cose? 

Una manifestazione nazionale di rom e sinti a Bologna, nel 2015 (LaPresse - Stefano De Grandis)

No, secondo le sa benissimo ma vuole vedere quanti elettori può trascinare dalla sua parte fomentando l'odio razziale. E' come un sondaggio: quanti razzisti ci sono in Italia?
Il bulloso ministro non ha: detto censiamo i poveri, gli analfabeti, i vegani, i vergini o i buddisti. Ha detto censimento dei Rom. Ha parlato ai razzisti che ci sono anche tra gli italiani. E ne ha trovati tanti che la pensano come lui (cioè che gli zingari: rubano puzzano e non mandano i bambini a scuola; non lo ha detto, ma questo è il tono dei commenti all'argomento "censimento dei Rom", ecc ). Ci sono Rom che sono italiani dal Medio Evo .
Nessun testo alternativo automatico disponibile.I " destrosi "    ed  i malpancisti   diranno  lo ha  fatto  anche  la  sinistra  ( vedere  al lato    scansione  di un manifesto dl pd re dell'emilia  romagna  )  . Ebbene  anche  quello    ed il classico  esempio    di  quando il razzismo e razzismo anche a sinistra o meglio pseudo sinistra perchè il pd è la vecchia Dc non è vera sinistra Inoltre Rom è una una parola  che  non basta a definire 22 comunità diverse  ( qui ed  qui   ulteriori approffondimenti  )  molte delle quali  straniere  molti  venuti in italia dall'ex  Jugoslavia ( ora balcani   )  per sfuggire ale persecuzioni di Tito prima e poi , soprattutto ai massacri etnici e religiosi della  guerra  anzi  meglio  dalle guerre jugoslave   che   << sono state una serie di conflitti armati, inquadrabili tra una guerra civile e conflitti secessionisti  alimentatiu ulteriormente  da  motivi etnici   che hanno coinvolto diversi territori appartenenti alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia,  avvenute   una decina di anni dopo la morte di Tito, tra il 1991 e il 2001, causandone la dissoluzione [...] >> ( dalla  voce enciclopedica  https://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_jugoslave  )  e la  frammentazione  in più  stati 
La maggioranza degli Italiani non analizza le cose a 360 gradi e si basa solo sui fatti negativi e così si sfoga, solo pochi pochissimi vedono le analogie con la nascita del nazifascismo, tutti o quasi dimenticano i milioni di euro per cui la Lega è indagata.
Odio razziale che si spande e si rafforza. Oggi i Rom, domani chi sa finiremo   come il 
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".?


Mi fermo qui perchè L'argomento mi annoia alquanto e non mi piace dare importanza alle chiacchiere di Salvini... lascio quindi evito  le discussioni e invito a conoscere i dati con i vari url che ho lasciato ed vedere la puntata    dela  trasmissione  la  difesa dell razza- i rom di Gad  lerner    trovate  o   qui (   finchè la  rai non la  rimuove  ) o  in rete   in essa    dalla discalia  

Gli zingari sono considerati, tra tutte le minoranze, la più detestata. Il viaggio di Gad Lerner parte da Zurigo, dal racconto della storia di una bambina e di una donna strappata alla madre e a sua volta separata dal figlio, tra elettroshock, violenze, carcere. Goffredo Bezzecchi, rom harvato, è uno degli scampati alla furia nazista che portò allo sterminio di mezzo milione di zingari. A Torino Lerner visita i campi di via Germagnano, dove centinaia di zingari, molti bambini, vivono in condizioni da quarto mondo, mentre a Roma va a trovare Miriam Halinovich, assegnataria di una casa popolare alla periferia nord di Roma. A Parigi, inoltre, intervista Anina Ciuciu, 28 anni, rom. Anche lei viveva nel famigerato Casilino 700, e racconta come ci fosse arrivata bambina, dalla Romania, insieme alla famiglia e come da lì, insieme ai genitori, sia poi fuggita in Francia. A Londra, infine, Lerner intervista la portavoce di Amnesty International Catrinel Motoc, per una carrellata sulla situazione dei rom in Europa.

a me è stata utilissima o scoperto cose nuove ed approfondito altre per approfondire almeno un minimo. Per abbandonare alcuni luoghi comuni.ed vedere le cose a 360 gradi e non da una parte sola o "pro" ( discortso di de andre sui rom   qui  l'audio ed  il testo ) e contro ( gli italiani che ragionano con luoghi comuni ) . Questa è anche la risposta a chi mi ha scritto al mio post di fb ( vedere url inizio post ) : Una rondine...con quel che segue ! ., sono casi eccezionali , ecc >> in quanto inglorano che tale popoo si mimetizza o non rileva l'origine rom \ gitana per paura dei pregiudzi tanto radicati da rischiare l'emarginazione

22.6.18

quello che io ero tu sei quello che io sono tu sarai .

 colonna  sonora
UN ALTRO GIORNO E' ANDATO - Francesco Guccini , con testo in scorrimento
Farewell - Francesco Guccini

Attimi  come     quelli    da me  bloccato   con una foto   fatta  con il  cellulare    ( ed  appossitamente  modificata nei colori   pere  evitare noie  con le persone  ritratte  ) stasera  mentre passeggiavo  solitario     ed  intitolata  appunto    : << si studia  per  maturità  >> mi ricordano  e mi rammentano  quando  ero  giovane  ,   le  ....  , le chimere  ed il tempo perso   ed occasioni  mancate   che   adesso rimpiango  .... . ed ecco  che l'altro Io  mi  dice  : <<  ma  che  c....   dici . smettili di piqangerti addosso    quello che   è  stato   è  stato   è inutile piangerci sopra .  coraggio  lasciati alle spalle   e  vedi che   c'è  anche  un'altra  giovinezza     >>  .

dal mio istangram ( https://www.instagram.com/redbeppeulisse/ )
Forse   la mia  voce   interiore  \  grillo parlante   ha rtagione    è  la  crisi  dei  40\50   passerà  .  Sarà forse    che   misto avvicinando ( ancora  mancano 8  anni  )  ai   50  ciò  che mio padre chiama  il punto  di non ritorno  . Eppure   non sto  nè invecchiando male  ( perdendo capelli ,  capelli grigi  \  bianchi  , pancie  eccessive  ) ma  mi  sento vecchio . ..
Ma  basta   è finiamola  con la nostalgia    e  la malinconia   altrimenti  finisce  che  ricado ( nonbasta  la  fatica che  sto  facendo   per  uscirne   e  quanto  essa  ha  caraterizzato  il mio percorso fin qui  fatto nel bene  e nel male  )   che  ricado in depressione   e paranoia  .

Coppia israeliana dà 5 a un albergo di Pavia e riceve mail razzista

 CANZONE   CONSIGLIATA
Brunori Sas - L'uomo nero (audio ufficiale) 

Sia  che  siano  stati  pessimi  clienti    non  si dovrebbe nai scadere  nel razzzismo e nella  discriminazione  .  Anche  mandare  Fncl  è  un arte    che  va  saputa  fare  .
Cerrti  fatti   , come  quello che  riporto sotto  ,   ti  tolgono  le  parole  e  ti sconfortano ancora  di più  soprattutto   quando   un popolo ha  subito  ( ed  ancora  subisce )   un odio   e le  conseguenze  di capro  espriatorio  per  milleni .   Inizialmente. per  astruse teorie   religiose  e pseudo scientifiche  ed  ora  causa  di politicanti  imbelli che  applicano    a gli altri     quello  che  il loro popolo ha  subito   nel corso della storia

Da https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/
.

     Coppia israeliana dà 5 a un albergo di Pavia e riceve mail razzista

© Fornito da La Repubblica Il chiostro della Cerosa di Pavia,
 nell'omonimo comune a pochi km da Pavia 

Una coppia israeliana soggiorna in un hotel di Certosa di Pavia. Al momento di lasciare un feedback su Internet non si mostra troppo soddisfatta. Il voto è 5. Non appena il voto viene pubblicato all'indirizzo mail della signora arriva una email in inglese dai toni minacciosi che dice: "Voi ebrei non siete mai contenti. Non Non lamentatevi allora se in Europa stanno tornando i nazisti e i fascisti. La ragione esiste: voi".
"Tremavo quando ho letto il messaggio", ha raccontato al giornale israeliano Yediot Ahronot Bella Nudelman che, insieme al marito Boris e a una coppia di amici, ha pernottato nell'hotel durante un recente viaggio.




Boris and Bella Nudelman

La signora, tra l'altro, ha spiegato al quotidiano di aver assegnato quel voto "erroneamente e senza prestare attenzione" per un soggiorno che invece è stato "buono e piacevole" .Ne è nato un caso. Il giornale israeliano [ trovate   qui  l'articolo    da    cui  ho preso  la  foto   dei due  protagonisti   ]
 ha contattato la direzione dell'hotel, che si è scusata e ha detto di aver sospeso il dipendente, autore della mail, in modo da risolvere i "suoi problemi comportamentali". Intanto Booking.com ha chiuso sulla propria piattaforma l'accesso alle prenotazioni dell'albergo.







proprio tale vicenda , la punta dell'icerbeg di quello che sta succedendi in europa ed in italia , mi ha portato a vedere ( avevo perso tale  puntata e l'ho rivista con rai replay ) la 1 puntatadella trasmissione inchiesta in 6 puntate “La difesa della razza” di Gad Lerner dedicata a gli  ebrei.  Una   puntata istruttiva  che mi permesso di  approfondire  alcune  cose    ed  apprenderne altre   e ha  rafforzato il mio antisemitismo pur  rimanendo  critico   (  antisionista  come  mi chiamano altri  )  verso il sionismo   e  lo stato   d'israele  come ho confermato  nelle righe iniziali 




19.6.18

chi lo ha detto che per ricordare la grand e guierra servano corone e medaglia alla menoria basta una passeggiata il caso di L'Unione Sarda.it » Multimedia » Cultura » Arzana, il "cammino della leva" in memoria dei caduti in guerra CULTURA Arzana, il "cammino della leva" in memoria dei caduti in guerra



Per le  celebrazioni  del centenario della grande guerra, in Ogliastra, la commemorazione è avvenuta con il Cammino della Leva, organizzato dal Cai ( Centro alpino Italiano  )  di Nuoro.  sotto  l'articolo  dall'unione  sarda   d'oggi
L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto
Gli intervistati  per  il servizio  del tg  di  videolina , sotto riportato  ,  sono: Matteo Marteddu, Presidente Cai–Nuoro, e Francesco Calledda “Zigheddu” noto camminatore   80  enne   (  vedere qui  alciune  sue imprese )

Si possono ricordare tali eventi anche senza fanfare di geniali dilettanti in selvaggia parata con le loro ipocrite e retoriche corone d'alloro e medaglie alla memoria

alla faccia dei malpancisti anche gli immigrati hanno la loro dignità .Migrante attacca i suoi Connazionali “Andate a Lavorare…” Le sue parole Coraggio!



NON È UNA QUESTIONE DI RAZZISMO …MA DI BUONSENSO
Un ragazzo africano spiega ai suoi connazionali ciò di cui hanno bisogno. E si schiera contro l'integrazione fatta con i metodi attuali.

16.6.18

esiste ancora il rispetto dell'articolo 21 della nostra costituzione ? i fatti di : Ivrea, srotolano uno striscione per Regeni al comizio di Salvini: identificati e schedati ed Mantova, consigliere di CasaPound parteciperà al Gay Pride: espulso dal movimento



Leggendo le storie che trovate sotto come nel titolo mi faccio la domanda e mi da la risposta . la risposta è NO . Infatti



Fermati e identificati per aver esposto uno striscione dove si chiedeva verità per la morte di Giulio Regeni durante una manifestazione elettorale del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. È successo ieri sera a Ivrea, durante il comizio a sostegno del candidato del centro destra Stefano Sertoli al ballottaggio delle comunali che si terranno domenica.

Un piccolo gruppo di manifestanti, attivisti Radicali e di Amnesty International, ha srotolato uno striscione poco lontano dalla Serra, l'edificio simbolo dell'epopea olivettiana scelto dal neoministro per la sua manifestazione, ma subito sono stati fermati dai funzionari della polizia che seguivano il ministro. “Sono stati fermati e schedati mentre manifestano con civiltà contro l’inciviltà di Salvini a pochi metri dal ministro – scrive sul suo profilo Facebook l'ex consigliere comunale di Torino, Silvio Viale - Bravi ragazzi. Sono orgoglioso di voi. Inseguiremo Salvini in ogni dove”.
                                     Lo striscione "incriminato" 

Mentre si teneva il comizio, cui hanno partecipato circa 700 persone, a pochi metri si svolgeva anche un torneo di minibasket e alcuni giocatori hanno srotolato un altro striscione che sottolineava come Ivrea sia una città accogliente, in evidente polemica con le scelte in termini di politica migratoria del nuovo governo. A raccontare meglio l'accaduto una delle attiviste radicali fermate: “Ci hanno fermati, fatto le foto, chiesto i documenti e schedati – spiega – Una ragazza con la maglietta di Amnesty con su scritto 'Protect the human' non è stata neppure fatta avvicinare e, quando ha chiesto spiegazioni, l'hanno minacciata di portarla via”.


La seconda   storia  . E'  all'interno di un partito (  ecco  perchè  sono apartitico e se  voto o  scheda  bianca  o  voto il nome  le persone  )

da repubblica

Mantova, consigliere di CasaPound parteciperà al Gay Pride: espulso dal movimento De Marchi, passato dalla Lega all'estrema destra, sarà in piazza "a titolo personale". Reazione immediata di CasaPound: "Noi politicamente ed esteticamente lontani da certe manifestazioni"








Ha annunciato la sua partecipazione, seppur a titolo personale, al Gay Pride di Mantova: per questo Casa Pound ha espulso dal movimento un consigliere comunale, Luca De Marchi. "De Marchi predilige ancora una volta la ricerca di visibilità personale alla condivisione di intenti con una comunità politica che da sempre è esteticamente e politicamente distante da certe manifestazioni: per questo non ci sono le condizioni perché il consigliere De Marchi possa proseguire la propria attività politica sotto il simbolo del nostro movimento": così si legge in un comunicato del movimento di estrema destra.
Il Gay Pride è in programma a Mantova sabato 16 giugno e ha il patrocinio e un contributo economico dalla giunta di centrosinistra guidata da Mattia Palazzi. De Marchi, che dalla Lega è passato a Casa Pound, era stato eletto in consiglio comunale nel 2015 con una sua lista civica. Nei giorni scorsi, annunciando la sua partecipazione al Pride, aveva spiegato: "Parteciperò per senso civico e per difendere le libertà di tutti, ma la libertà di manifestare, vivere la propria sessualità liberamente o le rivendicazioni di nuovi e futuri diritti alle coppie omosessuali, non hanno nulla a che vedere con la concessione di un patrocinio, come quello che ha inspiegabilmente concesso, la giunta Palazzi". Parole che Casa Pound non ha apprezzato, per questo la sezione regionale del movimento ha deciso l'allontanamento.




Esprimo  la mia piena solidarietà per il coraggio dimostrato da questo consigliare nel riconoscere i diritti altrui pur non essendo fascista. In culo  Alla faccia di chi mi ha rimosso dai contatti fb perchè mi ha creduto tale , vedere: 1) l'invito ad analizzare la vicenda di Aquarius puntando oltre alla consueta analisi che chi semina odio raccoglie odio sul fatto che il fenomeno dell'immigrazione è gestita male., 2) il post : << quando la politica d'allora era politica non come oggi >>in cui consideravo politica quella d'Almirante e il rispetto leale che reciproco che c'era con Berlinguer tanto che Almirante andò al suo funerale , rispetto a quella d'oggi


cori e ricorsi della storia . un aquarius antelitteram ovvero la famosa St. Louis maggio 1939

 canzoni consigliate


Il caso  della nave  Aquarias  mi ha  riportato ala  menoria  un evento storico  simile già  sentito   quello della  famosa  Saint  Louis  (  qui per  chi  volesse  aqpprofondire  trovi  in questi link  I II III    maggiori informazioni   qual'ora  l'articolo   sotto  riportato  non bastasse  )  con ebrei  in fuga  dall'europa  , allora  ormai prossima   , al secondo conflitto mondiale  , rifiutati   da  : Cuba  , Usa  , Canada  che   non seppero distinguere  le regole  (  chiusura   degli acessi  d'immigrati   )   all'eccezione  ebrei in fuga    dal regime Hitrleriano  e  Fascista  


Il tragico caso della nave St. Louis
IL VIAGGIO DEI MALEDETTI


Il 13 maggio 1939, pochi mesi prima dallo scoppio della seconda guerra mondiale, la nave St. Louis salpa da Amburgo con a bordo 937 passeggeri, tutti ebrei, per sbarcare a Cuba. Sull’isola, nel frattempo, un nuovo decreto governativo stabilisce che i documenti dei migranti in arrivo non sono più validi, e che per questo gli verrà negato l’approdo. La nave allora raggiunge le coste della Florida, e anche lì viene respinta, poi quelle del Canada, e ancora lo stesso copione. Questa è la storia di un “viaggio maledetto”, che dura un mese di vana navigazione, perché tutti i porti vengono chiusi in faccia alla St. Luis.
I passeggeri in attesa di scendere. - (Keystone/Getty Images)
C’è una nave in mezzo al mare. A bordo, centinaia di persone: donne, bambini, uomini in fuga. Non vogliono guardare dietro, nella direzione che hanno lasciato. Cercano un porto dove sbarcare. Ma nessuno li accoglie.
È la primavera del 1939. Quattro mesi dopo scoppierà la Seconda Guerra mondiale. La nave è un modello di lusso, lungo quasi duecento metri e costruito in Germania. Si chiama “St. Louis”. I passeggeri sono 937: tutti ebrei, eccetto sette persone. Scappano dalle persecuzioni naziste, che negli ultimi tempi sono diventate insostenibili (sei mesi prima c’è stato il pogrom della Notte dei Cristalli).

Il loro passerà alla Storia come il “viaggio dei Maledetti”.




Il 13 maggio il transatlantico salpa da Amburgo. Ogni passeggero ha un regolare documento per sbarcare a Cuba, approvato dall’Ufficio immigrazione dell’isola. Considerano l’approdo a Cuba un transito, per provare poi a raggiungere gli Stati Uniti. Risultano turisti, grazie a una lacuna di un decreto cubano che non distingue chiaramente il turista dal rifugiato.
La traversata dura due settimane. Mentre la nave sta affrontando l’Atlantico, il decreto lacunoso viene sostituito con un nuovo decreto dal governo cubano: i documenti dei passeggeri della St. Louis non sono più validi.
Quando la nave raggiunge L’Avana, il presidente Federico Laredo Brú, nazionalista, uomo di Fulgencio Batista, rifiuta lo sbarco. Per sette giorni il capitano della nave negozia per convincere le autorità, ma senza successo. Solo in 29, tra i Maledetti, riescono ad avere comunque accesso all’isola. Restano ancora 908 persone.
Il capitano Gustav Schröder ha 54 anni ed è in mare da quando ne aveva sedici. Non è ebreo. Il venerdì permette che sulla St. Louis si svolga la tradizionale preghiera ebraica e fa togliere il ritratto di Hitler dalla sala da pranzo.
Schröder sa che ottenere il permesso di entrare negli Stati Uniti sarà difficilissimo, considerato l’Immigration Act che dal 1924 stabilisce limitazioni nel numero dei migranti ammessi. Eppure tenta.
La St. Louis raggiunge le coste della Florida, dove è costretta ad aspettare. I negoziati proseguono per lunghe ore. La quota di migranti ammessi dalla Germania per il 1939 (27.370) è già stata raggiunta, bisognerebbe andare in deroga per questioni umanitarie. Si coinvolge direttamente Franklin Delano Roosevelt, con un telegramma al quale però il presidente non risponde.
Via via diventa chiaro che gli Stati Uniti non permetteranno lo sbarco. I bambini sulla nave studiano le espressioni ansiose dei genitori, per capire quanto la situazione sia grave.
Ci sarebbe ancora il Canada. La St. Louis è a due giorni di navigazione da Halifax. Ma anche le autorità canadesi decidono di tenere i loro porti chiusi ai Maledetti, nonostante un accorato appello di accademici ed ecclesiastici del Paese. D’altronde è il Canada dove un agente dell’Ufficio immigrazione nel ‘39 rispose, a chi gli chiedeva quanti ebrei sarebbero stati accolti dalle persecuzioni europee, con la celebre frase: “None is too many”.
Il 6 giugno, l’unica possibilità è tornare indietro, nell’Europa minacciata da Hitler. La St. Louis è in viaggio da quasi un mese. A bordo si tocca la disperazione. L’equipaggio deve tenere a bada il tentativo di rivolta di alcuni giovani. Un passeggero si taglia i polsi e si butta in mare.
Iniziano fitte trattative con i governi europei per dare rifugio ai passeggeri, tenerli lontani dalla Germania nazista. Il capitano Schröder ipotizza di incagliare la nave a ridosso delle coste inglesi, in modo da costringere il Regno Unito ad accogliere i passeggeri in quanto naufraghi.
Il 17 giugno la St. Louis sbarca ad Anversa. Sono trascorsi trentacinque giorni dalla partenza.
Regno Unito, Francia, Belgio e Olanda aprono le loro porte. I migranti vengono suddivisi in quote e dal porto di Anversa mandati in ciascuno di questi Paesi. Quasi un passeggero su tre non sopravviverà, secondo gli studi dello United States Holocaust Memorial Museum.
I più fortunati sono quelli destinati al Regno Unito (solo una vittima) e quelli che riescono a lasciare l’Europa nelle settimane prima dello scoppio della guerra.
Di chi rimane sul continente, se ne salvano 278. Gli altri sono 254, e muoiono nei campi di sterminio, nei campi d’internamento o nei tentativi di cercare scampo. Da alcuni mesi è attivo un account Twitter, St. Louis Manifest, che pubblica i loro nomi e le loro fotografie.




Il mio nome è Max Hirsch. Sono uno dei tanti passeggeri della St. Louis rispedito indietro dagli Usa 79 anni fa. Sono morto nel campo di concentramento di Mauthausen. #NeverAgain



ancora un giorno -orfani\ sam e la reazione sdegnata e volgare di Roberto recchioni alle critiche

i  sottofondo Caro il mio Francesco - Ligabue

Un storia , bellissima   dove  c'è  un bellissimo   omaggioBello l'omaggio a Tex e poi il rapporto tra Sam e Ringo è trattato davvero con l'affetto di chi scrive. Peccato  che non  essa  non dice, almeno alla prima lettura,nulla sui "buchi" o  vuoti narrativi   (   fatti volutamente o per €$ altrimenti chi compra speciali ed extra Bonelli o Bao )   tipo  Lost  (  serie televisiva statunitense di qualche anno fa )  .
Ora  perchè  fare  una  storia   discreta    ma slegata   dalla serie  o    secondo me  con un legame  da lumicino  con  il resto della serie ,   ?  Visto che  essa  poteva   essere inserita   ovuque  soprattutto   nella prima serie   la prima ipotesi  che    ti viene  è quella  che   contratto  con l'editore   prevedeva 12 numeri per stagione e   che   quindi  avendo finito in anticipo in un 11 numeri  anziché 12 ,  l'ultimo l' hanno riempito con una storia  da Libro Cuore , strappa lacrimne   .
L'immagine può contenere: una o più persone


Un 'altra ipotesi  è  che sia un numero fatto appositamente per allungare il brodo /per contratto in quanto le vicende d'orfani risultano concluse nel numero precedente .Credo che qui si voglia accontentare quella fetta di lettori /lettrici amanti del classico finale  come  riportato nella quarta  di  copertina :<< ... e vissero felici e contenti >>. Insomma il classico vogliamoci bene ovvero   basta sangue e basta odio che ha caratterizzato tutta la serie .


Ora tale  mia  osservazione , forse parziale, incopleta o pressapochista  ( giudicartela   come vi pare  )  in attesa   di  leggere  gli speciali  ,  perchè  per me  orfani  non   si conclude  con la  serie regolare   , non dev'essere  è piaciuta ( evidentemente  o ci sono andato nel segno  o  è lui che ha un c....  di  carattere... ehm ....  carateraccio )     all'autore   visto che  , a differenza  degli altri autori     della storia  , da me taggati  ,  si è lamntato   solo  lui   come pote  cedere  da questa  discussione  qui  sotto    presa  dal mio fb 





Rispondi5 h
Roberto Recchioni · 15 amici in comune
Mi ci hai dovuto taggare due volte e iscrivere in un gruppo per dire 'sta cazzata?
Gestire


Rispondi4 h









Giuseppe Scano 😁😥 caro mio ( per parafrasare la canzone di Ligabue https://www.youtube.com/watch?v=fXBmP81mhus Roberto RecchioniRoberto Recchioni II hai ragione . Ma vedi il fatto è che , l'ho scoperto solo ora , la nuova vewrsion e \ aggiornamento di fb , fa si che i tag vengano inviati anche via messange e poichè ho taggato anche altri autori Bonelliani e non siete finiti iscritti oltre che taggati in un gruppo . Ora pichè rincorolando i commenti , non risultavano i vostri i tag , vi ho dovuto rittaggare due volte . chiedo venia . per i pareri degustibus . Bastava allungare di meno il brodo e far concludere orfan nel n 11 senza necessità di scrivere una pealtro bella storia che non ha con la serie nessun legame .

  M  sono dimenticato   di  aggiungere a tale  discussione      ed lo faccio ora  se parli di rispetto  anche tu  autore  devi rispettare  gli altri  e  soprattutto motivare perchè  per  te  è  una stronzata   . 


15.6.18

COGLIERE IL PRESENTE, SFUGGIRE ALLE CONVENZIONI: 4 DESTINAZIONI PER VIAGGIARE SOLI



in sottofondo
Corduroy - Let's Play Two - Pearl Jam


La quotidianità ci rassicura, ci fa sentire protetti, ci fa guardare al domani con meno ansie. Ma a volte può rappresentare un peso, un impedimento alla propria realizzazione personale, un ostacolo alla felicità

Si può sfuggire alla routine in molti modi senza  droghe   o altrio emzzi artificiali   uno dei più efficaci - e divertenti - per vivere il presente con spirito d’avventura è viaggiare  non solo fisdicamente  : sfidare prima di tutto noi stessi e le nostre abitudini per cercare l’insolito, l’altro. Trovando mondi incredibilmente diversi da noi, paradossalmente troviamo noi stessi, lasciando alle spalle convenzioni e schemi che credevamo nostri e che invece non ci appartengono. Ma  sopratuytto accettando  di contaminarci  con l'altro   e  cercare un identità aperta   e non chiusa   Decidere una meta alla quale affidarsi è qualcosa di estremamente personale, ma tra le tante destinazioni ne abbiamo scelte tre dove inseguire i propri sogni e ritrovare una nuova libertà (anche di espressione) diventa un’avventura incredibile


Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli

In Sud Africa per imparare dai ranger


 
Amanti degli animali, della natura e degli spazi aperti? Prendetevi un po’ di tempo e intraprendete l’addestramento per diventare ranger: imparate a riconoscere le impronte dei leoni, dei ghepardi, dei leopardi, dei rinoceronti e delle giraffe in Namibia. I tramonti infuocati e la voce del bush vi faranno scoprire il vostro nuovo io.





Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli
Lontani da tutto, nel deserto della Bolivia, il Salar de Uyuni

 
Sognate un luogo dove dimenticarvi della tecnologia: di fronte a uno spettacolo indimenticabile preferite guardare coi vostri occhi piuttosto che attraverso la fotocamera del cellulare. Il Salar de Uyuni è tra i deserti più grandi del mondo, caratterizzato da una distesa di sale bianchissimo, formazioni rocciose e isole ricche di cactus. Incredibilmente, con una fauna quasi inesistente, qui è invece comune vedere fenicotteri rosa.








Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli
Mettere a tacere le preoccupazioni sul sentiero degli Appalachi

 
Le responsabilità non vi lasciano neanche quando c’è un oceano fra voi e loro? Forse è il caso di stancare anche i vostri pensieri - oltre che i vostri piedi - con un’escursione lunga 3.500 chilometri che va dalla Georgia al Maine, negli Stati Uniti. Il continuo mutare di paesaggi, fra montagne e foreste, animali selvatici e incontri fortuiti, vi farà abbracciare il concetto che tutto cambia, e va bene così.






Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli



Taipei, Taiwan: perché non sempre il silenzio è d’oro


 
Riuscite a sentirvi vivi solo se siete circondati dal caos cittadino. Più cose avete da fare, più vi sentite in pace con voi stessi. Taipei, la capitale di Taiwan posta all'estremità settentrionale dell’isola, vi stupirà: tra passato e presente, qui energia e cultura si incontrano per un’esplosione di stimoli: mercatini notturni, infinite opzioni di street-food e pop-up store vi aspettano.









Questi luoghi, così diversi fra loro, hanno un comune denominatore:  un inno alla forza liberatoria dei viaggi on the road e del viaggio in sé, per entrare in contatto con il proprio io.

Scopriamo i protagonisti di questa avventura, intraprendenti e magnetici.

The Marshal

Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli
La città è alle spalle, il futuro davanti a sé, per lui esiste solo il presente. Il protagonista è un uomo misterioso accarezzato dalla luce calda del tramonto che gli promette orizzonti infiniti.

Wayfarer Blaze

Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli
Indipendente e forte, questa cowboy contemporanea ha solo un obiettivo in mente: essere se stessa.

Aviator Evolve

Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli
Nessuna meta in particolare, l’importante è godersi il viaggio. La protagonista di questo scatto accoglie una nuova alba, un’occasione per rincorrere i propri sogni. 

Hexagonal

Cogliere il presente, sfuggire alle convenzioni: 4 destinazioni per viaggiare soli
Un cane e una chitarra come unici compagni di viaggio, il protagonista di questa immagine sceglie di affrontare la strada meno battuta, e non ha intenzione di tornare indietro.

Macché censura, Tony Effe è lo specchio del mondo quindi non rompete se va a san remo

Chiedo scusa per coloro avessero già letto i miei post su un fìnto ribelle o un nuddu miscato cu' niente ( cit dal film  I cento passi  ...