30.7.18

cosa dobbiamo aspettarci ancora che per ammettere che l'italia sta diventando un paese sempre più razzista ? il caso Daisy Osakue

Dopo l'ennesimo caso di violenza a danno di una persona di colore ( vedere qui l'elenco delle precedenti   )  per  giunta  cittadina  italiana  a tutti  gli effetti ,


Daisy Osakue, 22 anni, nella nazionale azzurra di atletica leggera, ha subito un’aggressione durante la notte a Moncalieri. La giovane stava tornando a casa con delle amiche, quando da un’auto in corsa le sono state lanciate delle uova. Osakue è stata colpita nell’occhio e deve ora essere operata. In un primo momento si considerava a rischio la sua partecipazione agli Europei di atletica leggera, che si terranno dal 6 al 12 agosto a Berlino.


mi  chiedo  sempre  più   come



Nessun testo alternativo automatico disponibile.
amite Instagram 
<>  ,ecco  due  commenti  revisionisti fatto sulla mia bacheca  hanno cosi  coommentato lìeventoi in questione   



Giandomenico Vanni d'Archirafi
Vediamo I neri quante violenze hanno fatto in 50gg, compresi i reati.



Mario de Carlo
Quelli non sono razzisti,ma solo coglioni che vanno decapitati ,cazzo però anche voi fate del razzismo,perché non postate quando uno straniero violenta uccide o peggio fa del cannibalismo ,andate avanti così ,che i coglioni razzisti prendono più potere

<< l’ondata di violenza razzista >>


Ora  sia    che si tratti  di razzismo  vero o presunto  in quanto

Pierluigi Catellani Notizia incompleta e scorretta
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Giuseppe Scano Perché ?  aiutaci tu allora a completarla
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Pierluigi Catellani Giuseppe Scano a Moncalieri c’è un gruppo di ragazzi che si diverte a tirare uova dalla macchina contro le persone, qualche giorno fa hanno colpito 3 donne bianche e qualche giorno prima un anziano pensionato bianco, non c’entra niente il razzismo.
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Giuseppe Scano Pierluigi Catellani ok grazie della precisazione
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 ed  la  testimonianza  di  un mio amico non solo  facebookiano   

Luigi Agus
La situazione è di piena regressione culturale. Siamo tornati ai tempi della Colonna Infame purtroppo... L'altra sera passeggiando per Marsala nella piazzetta ad inizio corso, centralissima, c'era un predicatore con tanto di microfono e Bibbia alla mano che aveva parole di fuoco contro gli omosessuali. La gente stava là imbambolata ad ascoltare le sue cretinate... tempi davvero bui...
come dice Gianfrano Masia sul fatto quotidiano d'oggi 30\7\2018 << (... )  licenziata dal ministro Salvini con una battuta di quarta categoria. Proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, è venuto il momento di diffondere e difendere la verità contro chi semina odio e crea Fake News ad arte per giustificare e fomentare questa violenza razzista e xenofoba. Che trova origine solo dalle bugie come quella su Josefa, inventate e condivise dai professionisti dell’odio.Undici casi in 50 giorni, e ho voluto citare solo i più eclatanti, senza contare le decine di violenze subite in silenzio da uomini, donne e bambini e mai denunciate. E chi è il mandante di tutto questo? Probabilmente lo stesso ministro che tenta di minimizzare. E per il quale sarà il caso di organizzare una mobilitazione nazionale quanto prima possibile. iffondiamo quanto più possibile questo elenco dei casi di razzismo e violenza inventati dalla “sinistra” [.... continua qui >>
 Se tali fatti sciolgono la lingua ad un tipo silenzioso , come il presidente della repubblica , tanto d'aver ricevuto da molti gioornalisti e non solo l'epiteto di mummia ( solo per rimanere tra i più eleganti ) siamo proprio messo male . La situazione politico culturale non é delle migliori. Copio  da  un post   facebook  di Guido Melis non   riesco a  trovarlo sulla  bacheca ,   vado a menoria  ,  Nella distrazione semi-totale si susseguono atti di violenza razzista. E' ormai uno stillicidio. Ora anche una campionessa nazionale azzurra di atletica. La cosa più strabiliante, se non fosse scandalosa, è che nessuno, dico nessuno, del Governo dice una parola. Né Salvini, che anzi reagisce da quel razzista in pectore che è, né i suoi alleati del M5s, che dimostrano una volta di più di essere fascisti 2.0. Nessuno ricorda il 1938 e le leggi razziali (e dire che cade proprio ora l'anniversario),nessuno organizza manifestazioni di reazione. In altri tempi avremmo riempito piazza San Giovanni a Roma. Oggi l'unica voce che capita di sentire è quella, onesta e giusta, del presidente Mattarella. Ma possiamo affidare la nostra storia e la nostra civiltà al solo Mattarella ? No..non possiamo...abbiamo il dovere morale e civico di denunciare anche su Facebook ogni atto di orrore! E sottolineo ogni! I nostri fucili devono sparare parole e fiori...mai violenza! Abbiamo dalla nostra la cultura storica, il buon senso, la sensibilità..il voler rimanere umani! La violenza non deve essere mai la via Da qualsiasi parte arrivi!

29.7.18

provocazioni sociali

colgo al balzo la provocazione  , fb serve  ( almeno dovrebbe )   anche  a questo , del mio contatto

21 h ·



SOLO UNA DOMANDA.
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"Di che colore è la povertà?



domanda forse troppo semplice Talmente semplice per chi non ha il paraocchi o il prosciutto su gli occhi ed forse ovvia ed scontata per chi vede le cose a 360 ° cia saer vedere saper osservare senza preconceti e senza farsi influenzare dalla propaganda nazional popolare. Infatti

Rita Franceschi                                                                                                                     Ha diversi colori .C'è la povertà di chi vive onestamente con poco e con dignità .C'è la povertà nella mente di chi esibisce soltanto se stesso ,la sua arroganza e presunzione ,C'è la povertà d'animo di chi volta la faccia facendo finta di non vedere ,arricchendosi,con mille sotterfugi. La povertà discriminante è per me la peggiore ,siamo tutti sotto lo stesso cielo ,possiamo se vogliamo ,convivere ,cercando serenità e pace .La povertà è nel cuore di chi non sà amare .(semplice mi sembra ). 


Ecco quindi  che visto il clima , da cui nessuno è escluso sottoscritto compreso , d'analfabetismo funzionale e di ritorno le domande vanno poste in modo semplice come se le si stesse spiegando ai bambini delle scuole d'infanzia \ elementari .
Concludo a chi mi dice fatti un altra domanda : chi ha ridotto così la gente ??? rispondo lasciando parlare lo stesso autore del post
Roberto Chiapella Non era una domanda politica.Volevo dire che i poveri sono poveri indistintamente dal colore della pelle.Altrimenti la domanda l'avrei posta in un modo diverso. 

28.7.18

CASTELBELFORTE. il paese adotta un senegalese aggiornamdento Annullato in extremis il rimpatrio per Marcel, il senegalese per il quale l’intera comunità di Castelbelforte si è mobilitata



la vicenda 

 è giunta  ora la notizia   che 



Rimpatrio annullato, Marcel può restare. Già raccolte 500 firme

Lunedì 30 luglio al via la procedura per il permesso di soggiorno. E il parroco don Alberto si è già offerto di ospitarlo



CASTELBELFORTE. Annullato in extremis il rimpatrio per Marcel, il senegalese per il quale l’intera comunità di Castelbelforte si è mobilitata. La tenacia del parroco, l’appoggio del sindaco, la disponibilità di un avvocato e le quasi cinquecento firme raccolte in paese hanno centrato il primo e più importante obiettivo: quello di non farlo ripartire. Ora, grazie all’intervento delle più alte cariche amministrative, avrà il tempo di presentare tutta la documentazione necessaria per ottenere il permesso di soggiorno. Venerdì 27 luglio Marcel, accompagnato dal suo legale, è arrivato in questura dove è stato ufficialmente identificato, attraverso le impronte e la foto. Lunedì presenterà tutta la documentazione per ottenere il permesso di soggiorno: dal parere positivo del sindaco di Castelbelforte Massimiliano Gazzani alla disponibilità del parroco don Alberto Ancelotti che gli ha già garantito un alloggio, alla raccolta di firme di tanti cittadini che vogliono che rimanga in paese. Da oltre quattro anni Marcel lavora nell’ambito del volontariato, al servizio di giovani ed anziani, persone deboli e bisognose. Quasi una sorta di adozione cittadina la sua.




Fassar Marcel Ndiaye è divenuto in breve tempo un personaggio importante, anzi fondamentale, all’interno della comunità. Infatti, grazie alle sue innumerevoli competenze lavorative ed alla bontà d’animo che lo contraddistingue, la popolazione lo ha accolto e coinvolto in numerose attività.
Dal paese è considerato un uomo affidabile, serio e gentile, sempre disponibile ad aiutare gli altri e particolarmente dedito al volontariato.
Marcel ricopre altresì un ruolo fondamentale all’interno della parrocchia, dove collabora quotidianamente con il parroco e nel servizio di volontariato con la Caritas, con l’Anspi, con i tanti servizi richiesti dalle famiglie di pensionati e anziani del paese. Canta anche nel coro parrocchiale.
Molti cittadini di Castelbelforte hanno persino dato la loro disponibilità ad assumerlo.
E anche il sindaco leghista è dalla sua parte.

26.7.18

essere sordi dalla nascita o sordomuti un italia non è bello ma non sempre significa emarginazione le storie di Sara Giada Gerini e di Davide Santacolomba

Prima  d'iniziarew  mi scuso per  il predicozzo   . Ma non riesco  a  stare  indifferente     davanti :  a  tali storie  .,    alle prese  in giro   ed accuse  (/n anche  familiari  )    perchè faccio errori  di  battuta e  di  ortografia  \  punteggiatura ed  grammatica  .  a  chi pur seguendomi  da quasi  14  anni ( se  non da  prima  )   da quando  c'è ul blog      e 8  anni che  sono  su  facebook e  su twitter  ed due  su istangram ,  mi  chiedono    ancora   nonostante le faq perchè racconti storie  non tue  , ecc .

perchè  sono parzialmente   sordo ( non nato   sordo , ma   con difficoltà uditive  a  cure  , al'epoca non riusciva  a capirlo   bene   o era  solo  a costi esorbitanti   da privati  ,  come curare in maiera  definitiva le otiti da  colesteatoma  e  il  canale  naso \orecchio stretto  )., perchèanchio  nei  film in dvd  o quando i programmi  tv  sono   ( raramente   sono disponibili i programmi del televideo  pag  777  )   sottotitolati  . Ma  sopratutto perchè  

La Storia siamo noi
Nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo
La Storia siamo noi 
Attenzione
Nessuno si senta escluso
La Storia siamo noi
Siamo noi queste onde nel mare
Questo rumore che rompe il silenzio
Questo silenzio così dura da raccontare
[...] 
 continua    qui 

La prima   è di Sara Giada  Gerini   sorda   dalla  nascista    che  si batte  d'anni  perchè i programmi  tv   siano sottotitolati  24 su 24  edi recente  ha  medsso  la sua  storia  in un libro 








L'immagine può contenere: una o più persone e persone in piedi

  dal suo facebook  

"Non sentire è una condizione seria, ma dipende da noi trasformare una mancanza in qualcosa che ti indentifica e insieme ti stimola a compensare questa carenza, e a valorizzare aspetti di te che forse nemmeno sapevi di avere. La cosa importante è avere la forza di pretendere dagli altri il rispetto della nostra identità. La perfezione è statica, l'imperfezione ti costringe a cercare la tua unica "perfezione"."
S.G.Gerini😊
Una pagina del mio libro #FacciamociSentire

La seconda  è   quella  di Davide  Santacolomba   un ragazzo  nato sordo ma  intorno agli 8 anni si accorsero che era veramente sordo.Infatti , esperienza  personale  e diretta  , negli anni 80/90 non sempre   si  capiva  se il bambino è sordo.



Le sue dita volteggiano sulla tastiera come ballerine sulle punte. Il pubblico guarda quelle mani che piroettano sui tasti bianchi e neri e non immagina che dietro ciascuna di queste note terse come un cielo di montagna c' è molto più del talento straordinario del giovane pianista.
C' è un ragazzo che ha cambiato verso al suo destino. Davide Santacolomba è sordo. Lui non sente tutta la sua musica: percepisce solo alcuni suoni, gli altri li ascolta con quello che chiama «l' orecchio della mente», gli vibrano nel cuore che fa le capriole davanti al piano e gli rimbalzano negli occhi che si strizzano come finestre sulla tastiera. Intervistarlo è ascoltare una favola, sentirlo suonare è assistere a un miracolo. Davide ha 28 anni e sta facendo un prestigioso master a Lugano, al Conservatorio della Svizzera Italiana sotto la guida della famosa pianista Anna Kravtchenko.

Complimenti al ragazzo e alla voglia di creare arte nonostante il silenzio. Questo modo di concepire la cultura, l'arte o anche soltanto le proprie passioni dovrebbe essere lo stimolo che permette ai sordi o parzialmente sordi ( è il mio caso ) di uscire dall'isolamento in cui si rifugiano, spesso accontentandosi di partecipare solo ad eventi goliardici e privi di valori per la crescita. Lo sport va bene... Ma spero tanto in futuro di vedere spazi culturali sempre più inclusivi e accessibili per non udenti, sordo-ciechi... c'è bisogno di qualità. La cultura permette di elevare lo spirito. Speriamo ci siano sempre più progetti in questo senso. Facile chiedere una serata di cene e balli o giochi... più difficile trovare adesioni per festival letterari e salotti di confronti culturali, di proposte sociali... spero molto nelle nuove generazioni che non perdano in ogni caso la storia dell'evoluzione di un deficit (quello uditivo) che nel loro piccolo uomini e donne in diverse circostanze nel passato hanno affrontato con LIS, studi labiali, logopedia mirata... sono cose che servono alla consapevolezza per dare sempre più valore, non alla tecnologia ma alle personalità che hanno combattuto per avere i giusti diritti. Scusate lo sfogo :D ma mi viene un po' un tufo al cupre \ tristezza , malinconia nel vedere i sordomuti o chi ha un deficit uditivo sia emarginato da eventi culturali e non solo Spero tanto che i noi normali ed le istituzioni , vedere la battaglia di sara (n stroia sopra ) che lotta perchè i programmi tv sia sottotilati 24 su 24 non solo occassionalmente collaborassimo di più con sordi, labiali, impiantati, segnanti e udenti.... Lasciando perdere le singole convenienze ma perseguendo sempre la soddisfazione di vincere sfide difficili, spesso più con noi stessi e i nostri egoismi ed indifferenze

25.7.18

i tempi d'odio meglio l'autoncesura che il cinismo o il politicamente corretto a tutti i costi

come da  titolo  la decisione deriva   da  queto mio post   facebookiano  d'ieri

ho rimosso il post precedente perchè essendo
una satira ambiqua su questo fatto https://trib.al/5QH0vzv (  di cui  trovae  sotto  l'anteprima  pubblicata  da  corriere  )  era di pessimo gusto  sia  per  chi  subisce  un ncidente  e  \o ne  rimane  sotto choc   sia per  i soccoritori  . mi scuso per chi avesse messo mi piace e commentato

CORRIERE.IT|DI SILVIA MOROSI
Una fake news mostra una foto della donna in mare con le unghie colorate. Lo smalto è stato messo a bordo della Open Arms


Lo  so che    cosi  rinuncio  alla mia  libertà  ma  il voler essere libero e scomodo  a tutti i  costi   dfa prendere    degli abbagli  da  non riconoscere , subito  ma  dopo  (  e  con il senno  del poi  sono  piene le  tombe  )   ,  la  differenza  se  pur labile e sottilissima   fra  satira  e cinismo  .  Come  risponde   Roberto Serra su Sinnai & Dintorni  a chi  gli chiedeva  perchè l'aveva  rimossa  . Per  tutti\e  coloro  che mi chiederanno ma  cosa  aveva  quest'immagine  che  ha  rimosso  ?

La riporto qui    sotto  . Ma  sappiate  che

Risultati immagini per ahir is king


 se  la  riporto   non per  incoerenza o per  diffondere  ulteriuormente  il pessimo gusto   ed  il cinismo  ma  'er   evitare     domande  innoportune    del tipo ,  che immagine  era  , ecc  


24.7.18

CASTELBELFORTE Il paese adotta il senegalese: tante firme per farlo restare Un giovane africano deve andarsene perché non ha il permesso di soggiorno. La comunità gli dedica una festa. Con lui anche il sindaco leghista Gazzani




  di Giancarlo Oliani

CASTELBELFORTE. Fassar Marcel Ndiaye, cittadino senegalese destinato al rimpatrio volontario in Africa per la mancanza del permesso di soggiorno, è il protagonista di una petizione firmata da numerosissimi cittadini di Castelbelforte che vorrebbero trattenerlo nella comunità perché parte della loro grande famiglia. Quasi una sorta di adozione cittadina per l’uomo che da tanti anni lavora e fa volontariato nel paese del Mantovano.


Fassar Marcel Ndiaye stringe la mano al sindaco Massimiliano Gazzani



Ndiaye è divenuto in breve tempo un personaggio importante, anzi fondamentale, all’interno della comunità.
Infatti, grazie alle sue innumerevoli competenze lavorative ed alla bontà d’animo che lo contraddistingue, la popolazione lo ha accolto e coinvolto in numerose attività. Dal paese è considerato un uomo affidabile, serio e gentile, sempre disponibile ad aiutare gli altri e particolarmente dedito al volontariato. Ndiaye ricopre altresì un ruolo fondamentale all’interno della parrocchia, dove collabora quotidianamente con il parroco e nel servizio di volontariato con la Caritas, con l’Anspi, con i tanti servizi richiesti dalle famiglie di pensionati e anziani del paese. Canta anche nel coro parrocchiale.
Purtroppo Fassar Marcel Ndiaye non ha il permesso di soggiorno ed allora, assecondando l’invito della polizia, al fine di non violare le disposizioni di legge, si è reso disponibile alla procedura di rimpatrio volontario in Senegal, nonostante le sue reali volontà sarebbero quelle di continuare a vivere a Castelbelforte, unitamente a tutta la grande famiglia che lo ha accolto e gli vuole bene.
L’uomo il prossimo 31 luglio 2018 dovrebbe lasciare Castelbelforte per ritornare in Senegal dove, al contrario dell’attuale situazione, non avrà alcun lavoro né una casa. È davvero incredibile la solidarietà che quest’uomo è riuscito ad accentrare su di sé. Molti cittadini di Castelbelforte hanno infatti dato la loro disponibilità ad assumerlo. E anche il sindaco leghistaMassimiliano Gazzani è dalla sua parte.
Per questi motivi per domenica 29 luglio i cittadini di Castelbelforte hanno organizzato in onore di Ndiaye una grande festa per chiedere a gran voce che gli venga concesso il permesso di soggiorno. E lanciano un appello affinché il prefetto di Mantova, Sandro Lombardi, possa prendere in considerazione il caso. L’avvocato Zeida Vitali del foro di Mantova, sta lavorando assiduamente per consentire al giovane senegalese di ottenere quel permesso di soggiorno chiesto a gran voce da un’intera comunità. Nei quattro anni vissuti in paese è stato in grado di integrarsi al punto da diventare un vero punto di riferimento per le persone bisognose.

23.7.18

chi lo ha detto che per essere beata o santa debba essere un uomo \ donna di chiesa . il caso di chiara corbella petrillo.





Qualche giorno fa ho sulla pagina facewbook la cronaca italiana pagina  che  fa   riferimento  al gruppo geolocal ho letto dell'avvio del processo di Beatificazione di Chiara Corbella ed in curiosito sono andato a cercarmi la storia ( vedere url sopra ed  i collegamenti  all'interno del post  ) 
  estrappolato  dal video  del   1  url sopracitato    che  riporta
un video  del canale  youtube ufficiale 

 © chiaracorbellapetrillo.it)
 Tale storia a prima vista potrebbe sembrare una storia di fondamentalistici pro life , ma poi continuando nella lettura dei vari siti internet ( fra cui quello della famiglia di parte  forse  , ma  

l'aver scritto : << Nessuna foto, immagine o pensiero di Chiara utilizzati per raccogliere fondi o fare 
LE IMMAGINI SONO VINCOLATE DA COPYRIGHT ed è severamente vietata la riproduzione sia a mezzo cartaceo che web, tutti i diritti sono riservati a norma di legge >>  è segno di Garanzia   ) in particolare quest'articolo di repubblica  tratto dalla pagina fb la  cronaca italiana 

propaganda politica di alcun genere sono stati autorizzati dalla famiglia.
da https://it.aleteia.org/
M'accorgo   che  non  lo  è .  Essa   è una storia  che dimostra un fortssimo senso  di  vita  , e   di  come  dala morte  possa  nascere  la  vità stessa  .. La sua vicenda ha commosso e affascinato il mondo , me  compreso  , e molti la pregano già come santa. Ora, a sei anni dalla morte della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, la diocesi di Roma ha fatto il primo passo verso la sua beatificazione, pubblicando l’editto che avvia, di fatto, il processo.  Da  laico  credente  \ cattolico  critico affermo   che la beatificazione   è  più che  meritata  . Infatti   «la sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte». si legge nell’Editto che sarà affisso in Vicariato.  Anch'io come il  marito , leggendo  i suoi scritti  e la sua  storia    ho intuito che forse c’era molto di più rispetto ad una guarigione fisica . Chiara era affetta da un tumore, ma la notizia che avrebbe potuto partorire un bambino sano era troppo per ignorarla. Così ha rifiutato tutte le cure. Per mesi, ha permesso al suo tumore e al bambino di crescere. Entrambi si evolvevano nel corpo di lei, insieme, la vita e la morte. E vita e morte è stata. Francesco è nato in salute, perfetto. Ma il tumore si è portato via Chiara. Il percorso verso la beatificazione è stato avviato, e se davvero esiste un altro luogo, Chiara probabilmente guarda suo figlio crescere, e sorride. da  questo  articolo di  https://internapoli.it/
Infatti per me  è già santa  di per  se   senza   alcun bisogno  d'istituire  alcun processo  \  iter  . Così come  quelle persone   che  danno la propria  vita  o rinunciano  ad  adessa  per  gli altri  e  con la loro soferenza e  sacrifcio  creano ulteriore vita  c ioè permettono che la  vita continui  e non s'interrompe . Alcuni , leggendo  di  simili cosie od  il suo sioto    potrebbero dire  :   poteva  curarsi , abortire  o farlo crescere malato  tanto  ne  ha  cresciuto  due   ama  molto  la  vita l'accetta  cosi  come viene  . Ma  evidentemente   ignorano la  sofferenza   che una  donna  ha  nel mettere  al mondo  un figlio\a  con tali problemi e  soprattutto  dopo die  tentativi  ne  vorrebbe  uno sano . Ma  soprattutto s'ignora  la difficile (  per esperienza   diretta  una  zia  morta  di tumore )  guarigione   se non impossibile   e   l'incognità  di  un 'altra  possibilità  di poterci riprovare   di nuovo .

19.7.18

Testamento biologico, in vigore da sei mesi ma al Comune di Roma nessuno sa nulla figuriamoci negli altri comuni italiani

  da  repubblica  19\7\2018


Viaggio con la telecamera nascosta negli uffici dell'Anagrafe di via Petroselli per depositare il documento con le proprie ultime volontà. Impiegati che cadono dalle nuvole, risposte tra l'imbarazzato e il laconico, rimpalli tra uffici. Ecco la testimonianza dell'avvocato Filomena Gallo 

Testamento biologico, in vigore da sei mesi ma al Comune di Roma nessuno sa nulla

dell'associazione Luca Coscioni


Dall'Ufficio informazioni del Comune dicono di passare agli uffici del primo municipio, da lì dicono di recarsi dai vigili che smistano gli utenti dell'Anagrafe, negli uffici dicono che "su questa questione siamo ancora in alto mare". Anche se sul sito del Campidoglio risulta scritto che la procedura è semplice, che basta recarsi sul posto e scoprire, ancora una volta, che la questione non sta proprio così. Dopo aver vagato un'ora e mezzo tra gli sportelli di via Petroselli il risultato è che nel Comune di Roma, nonostante la legge sia stata approvato in via definitiva nel dicembre 2017, ed è dunque una legge di Stato, depositare il proprio testamento biologico a Roma è ancora praticamente impossibile.

L'avvocata Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, ci aveva già provato un mese e mezzo fa con lo stesso risultato fallimentare. Un paio di giorni fa ha fatto un nuovo tentativo e questo video girato con la telecamera nascosta testimonia il secondo nulla di fatto. Dipendenti pubblici poco informati che rimbalzano l'utente con informazioni vaghe e contraddittorie, imbarazzi, qualcuno gentile qualcun altro più sbrigativo, risposte laconiche. Anche il sito del Comune di Roma è contraddittorio e poco utile. L'avvocato Gallo è riuscita però ad ottenere un appuntamento per il prossimo 23 luglio e ha appreso che dovrà compilare un modulo per indicare il suo "fiduciario", ovvero la persona che farà da 'garante' delle sue volontà testamentarie e dovrà portarlo con sé al prossimo appuntamento. 
Il testamento biologico è stato approvato in via definitiva nel dicembre 2017 e prevede che ogni cittadino possa depositare in un ufficio pubblico le sue volontà sul fine vita. Milano ha aperto il suo sportello nel gennaio 2018, a Bologna ad aprile c'erano già 130 iscrizioni, persino a Ischia è arrivato a febbraio 2018.

 Ora  le  nostre uniche   armi  , per chi sceglie  di non emograre    o  acettare passivamente  cioè   rassegnarsi ed  ricorrere  alla  classica  raccomandazione   sono   
 I  ) studiuarsi a  menoria la legge (  codicilli  e  pargrafi  compresi  )     per la procedura  richiesta  che  ti serve   , porti eventualmente  il tresto ,  e   mettirli davanti  al  fatto compiuto   

II ) Usare come 


in Le 12 fatiche di Asterix (Les douze travaux d'Astérix) film d'animazione francese del 1976 le  loro stessi  armi  






17.7.18

TEULADA, PASTORE CERCA MOGLIE: «SARDA O TURISTA CON ME VIVRÀ UN SOGNO»



Franco Soro di Carbonia, pastore di 67 anni e vedovo, cerca moglie. L'annuncio in un cartello alle porte della spiaggia di Tuerredda per trovare una donna sarda o una turista pronta alla vita di campagna.

FEMMINICIDI e violenza sulle DONNE in Italia: cosa ci dicono i dati

a chi mi dice  che con i miei post  su meta  ( fb , x , thereads ,  istangram )  e  qui sul blog  faccio e  si  fa    terrorismo mediati...