Domani è 25 novembre ovvero la giornata sul femminicidio e violenze sulle donne un problema che va o almeno dovrebbe andare al di là delle idee politiche \ culturali di ciascuno di noi visto che
«La violenza di genere è un fenomeno criminale complesso, una piaga sociale, una grave violazione dei diritti umani. Sbaglia chi pensa sia questione di donne, è questione di uomini perché tocca agli uomini porre rimedio», sottolineando tra le altre cose che «i casi di violenza sono aumentati del 19% l’anno scorso».
Ignazio la Russa
e come ogni anno mi pongo il problema che cosa dire e scrivere che non si retorico o ipocrita , soprattutto che non generi equivoci qual ora dovessi esprimere , come ho fatto di recente , nel mio sfogo contro l'istituzione ( non contro l'argomento si badi bene ) del giornata obbligatoria . La risposta a questo mio assillante dubbio viene dal botta e risposta avuto su Facebook e di cui ho parlato nel post precedente , soprattutto nelle ultime righe . Posso dire che esso è ormi un emergenza endemica dovuto alla mancata prevenzione e all'affrontarlo solo ed esclusivamente , peraltro applicandole male , legislativo \ repressivo . Infatti è assodato che le manifestazioni , convegni , campagne di sensibilizzazione e spot non bastano o sono solo inutili quasi propagandistici se non s'affronta ( salvo pochissimi casi d'insegnanti coraggiosi ) a livello educativo nelle scuole e negli oratori o altri centri d'aggregazione giovanile . Quindi posso dire da ex stalker che non basta una giornata per dire NO al femminicidio \ violenza di genere , il NO dev'essere continuo perché mica le discriminazioni ed le sopraffazioni avvengono un solo giorno all'anno . Concludo questo mio post raccontando , le storie spesso sono più efficaci di mille bla ... bla .... , la storia di Lea Garofalo , riporta dall'amica \ Compagna di strada ed utente del nostro blog Daniela Tuscano
Lea Garofalo è stata una delle primissime donne ad aver avuto il coraggio di ribellarsi alla propria famiglia di ‘ndrangheta.