Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
20.1.23
Crosby, un'Odissea americana di © Daniela Tuscano
Edith Stein, cristiana perché ebrea di © Daniela Tuscano
© Daniela Tuscano
la giornata della memoria dovrebbe servire a evitare e rimuovere l'idiota equiparazione fra Lager nazisti e Gulag comunisti
"Un oltraggio gravissimo alla memoria della Shoah. Chi vandalizza le Pietre d’inciampo disonora Firenze e i suoi cittadini». Così l'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani commenta il danneggiamento di una 'Pietra d’inciampo' posata sul marciapiede di via Aretina 131 per ricordare Bruno Corsi, deportato a Fallingbostel e ucciso a Braunschweig nel 1944. ..... segue qui
E questo scritto di Pier Paolo Pasolini
ma soprattutto il botta e risposta via email che trovate sotto su una forma di revisionismo diffuso fra la massa ormai ( salvo eccezioni sempre più rare purtroppo ) sempre più analfabetizzata che mette sullo stesso piano due grandi genocidi quello del gulag sovietici e i lager nazisti .
Salve
ho letto i suoi interessanti e notevoli post sul genocidio ed aberrazione dei campi nazisti . Ma devo farle un osservazione critica . Non parla di quelle che sono peggiori ed allo stesso livello di atrocità ed aberrazioni che sono avvenute nel regime sovietico . In attesa di un suo post in merito la saluto e le auguri buon lavoro
lettera firmata
che non dovrebbero essere messi sullo stesso piano e non si posso comparare con il classico questo è peggio di quello . Non esistonono genocidi di serie A e di serie B . Concludo questa mia replica con con quanto ha detto in un intervista ( e poi ribadito alla 5 domanda in appenddice nell'edizione del 1976 di se questo un uomo che trovi qui https://www.vocedellasera.com/arti/libri/primo-levi-se-questo-e-un-uomo-appendice/ ) ripresa da https://www.qualcosadisinistra.it/2015/02/15/lager-e-gulag-parla-primo-levi/ : [... ]“Il Gulag fu prima di Auschwitz è vero; ma non si può dimenticare che gli scopi dei due inferni non erano gli stessi. Il primo era un massacro fra uguali; non si basava su un primato razziale, non divideva l’umanità in superuomini e sottouomini: il secondo si fondava su un’ideologia impregnata di razzismo. Se avesse prevalso, ci troveremmo oggi in un mondo spaccato in due, ‘noi’ i signori da una parte, tutti gli altri al loro servizio o sterminati perché razzialmente inferiori. Particolari esemplari di questo disprezzo sono il tatuaggio e l’uso nelle camere a gas del veleno originariamente prodotto per disinfettare le stive invase dai topi“. E ancora: “L’empio sfruttamento dei cadaveri, e delle loro ceneri, resta appannaggio unico della Germania hitleriana, e a tutt’oggi, a dispetto di chi vuole sfumarne i contorni, ne costituisce l’emblema.” [....] . Quindi smettiamola di strumentalizzare e ussare ideologicamente la memoria di simili tragedie con questo è tutto
Benghabrit e la sua attività nella Grande Moschea di Parigi PER SALVARE GLI EBREI ALGERINI da lafarfalladellagentilezza
A salvare gli ebrei dai nazi fascisti furono anche i mussulmani come riporto questa vicenda ripresa dalla bellissima pagine Facebook
https://www.facebook.com/lafarfalladellagentilezzaQuando Albert Assouline iniziò a raccontare la sua storia, molti non gli credettero. Ma lui si ostinava a raccontarla, perché voleva che il mondo sapesse chi gli aveva salvato la vita. Per questo, molti anni dopo, nel 1983, scrisse un articolo su una rivista dei veterani francesi, per saldare il suo debito di riconoscenza. Ma ciononostante, molti continuarono a non credergli. Però nel 2005 la sua storia fu confermata, quando il celebre cantante algerino, Salim Halali, morì all’età di 85 anni. Halali si era trasferito giovanissimo in Francia, e lì divenne famoso per la sua voce, ma pochi conoscevano il suo passato. Eppure, alla sua morte, venne fuori la sua storia di sopravvissuto durante la Seconda guerra mondiale, una storia molto simile a quella di Assouline. Erano infatti entrambi ebrei algerini, entrambi in pericolo nella Francia nazista della Repubblica di Vichy. Ed entrambi si salvarono grazie al signore nella foto a destra : Si Kaddour Benghabrit, il Rettore della grande Moschea di Parigi. Benghabrit (di origine algerina ma che da anni ormai viveva in Francia dove era molto stimato), infatti, accolse centinaia di persone in difficoltà, nei sotterranei della Moschea per nasconderli dai rastrellamenti dei nazisti. Non solo: per proteggerli e permettere loro di fuggire, Benghabrit (probabilmente aiutato da una rete di partigiani algerini) falsificò centinaia di documenti, facendo passare per musulmani molti ebrei, uomini, donne e soprattutto bambini. Grazie a questo stratagemma Assouline riuscì a fuggire e a unirsi alla Resistenza francese, e Halali potè sopravvivere agli anni della guerra.Non si sa esattamente quante persone si siano potute salvare in questo modo. Alcune fonti parlano di circa cinquecento, altri ritengono che furono circa 1600. Ma in fondo non è poi così importante tenere una contabilità precisa, perché chi salva una vita salva il mondo intero. E anche se fosse stata solo una, la vita salvata, sarebbe comunque una bella storia di altruismo e solidarietà. Ma soprattutto una storia di speranza e fiducia negli esseri umani, che in certe occasioni riescono mettere umanità e fratellanza avanti a tutto il resto.
19.1.23
Il giovane Gnonto è la dimostrazione della miopia del nostro calcio Storia
18.1.23
UNO SCATTO, MILLE PAROLE di Luisanda Dell'aria
in una regione in cui la sanità pubblica e ormai in mano ai privati Una notizia bella, da un ospedale sardo…
Il casco refrigerante per chi fa chemioterapia e permette di non perdere i capelli…… due pazienti sulle tante , potranno usufruirne: grazie a contributi pubblici e privati! Elogio e plauso a chi ha permesso questa opportunità. Con l’augurio che diventino di più e che tutte le donne possano usufruirne
Innopportuno ospitare Volodimir Zelens’kij al festival di San remo
Far parlare all’interno del programma più seguito della televisione italiana il capo di uno Stato straniero in guerra, equivarrebbe a sposarne completamente tutte le politiche; a diventare alleati senza alcun distinguo della propaganda di guerra espressa dall’Ucraina. E la propaganda di guerra non è mai descrizione obiettiva dei fatti. Per questo per quel possa servire ho firmato la petizione di https://chng.it/Hw7wWFts5L in cui si chiede
spesso dire o scrivere provocazione vuol dire che ho detto una .... sciocchezza
leggendo questo post dell'amico https://www.facebook.com/dejudicibus/
Mi accorgo che ha ragione l'articolista IFQ d'oggi
17.1.23
“Però, è strana quella bambina eh” dalla pagina facebook la bottega della strega
Al campetto dell’oratorio, l’allenatore della scuola calcio del paese la nota e chiede alla madre di portarla agli allenamenti. “Mamma ti prego ti prego voglio andarci” “Ma sei proprio sicura? Saresti l’unica femmina” “Non mi importa, ti prego ti prego” .Comincia la scuola calcio, ed è solo l’inizio: l’allenatore ci aveva visto giusto e in pochi anni Silvia compie passi da gigante e viene ingaggiata dalle giovanili di una squadra importante.
anastasia di Danila Selis
la labile differenza tra Shoah ed olocausto ma stessa tragedia ed aberrazione
Inizialmente forse sfiduciato ed amareggiato. Brutto segnale per il Paese e per i valori democratici la notizia avevo non sollo di non scrivere più ed non riportare testimonianze e storie a tema e di lanciare questa provocazione
Indossare la maglietta "Auschwitzland" non è reato: assolta Selene Ticchi . l tribunale di Forlì: "Il fatto non costituisce reato".
a cura della redazione repubblica di Bologna
Ma poi è passata . E sono ritornato con i piedi per terra . E continua a fare post su tali eventi
Infatti Visto che la Giornata anzi la settimana della Memoria 2023 è praticamente alle porte, è tempo di chiarire una piccola, ma fondamentale differenza su questi due termini. Pur avendo significati diversi, raccontano entrambi l’orrore dello sterminio degli ebrei e non soloperpetrato dai nazisti con la collaborazione dei fascisti nel corso della tragica Seconda Guerra Mondiale. Scopriamo allora insieme in cosa si differenziano questi due termini che, spesso, vengono usati come sinonimi o come unico termine .
Iniziamo con la definizione di Olocausto. Tanto per cominciare questa parola, che deriva dal greco, letteralmente significa “bruciato interamente”. Già da questo possiamo capire il dolore che si cela dietro a queste nove semplici lettere. Inizialmente con questa parola si voleva indicare la morte per un sacrificio di un animale alle divinità. Un omaggio, possiamo dire, ma che col tempo è diventato anche sinonimo del sacrificio di Gesù sulla croce per gli uomini.
Oggi usiamo il termine Olocausto quindi per indicare lo sterminio degli ebrei come se tutte le persone morte per la follia nazista siano di ebrei
Invece Il termine Shoah, i ha un significato semantico diverso. Infatti se lo traduciamo letteralmente lo leggiamo come Tempesta Devastante. Ed effettivamente l’orrore della Seconda Guerra Mondiale, la morte di persone innocenti nei campi di concentramento e nei campi di lavoro, può essere facilmente paragonato ad un evento atmosferico disastroso e folle come un uragano o una tempesta.
Infatti inizialmente il termine Shoah era usato nella Bibbia, ma poi gli ebrei lo hanno utilizzato in prima persona per indicare proprio l’orrore e le violenze crescenti subite da queste persone per mano di Hitler e del nazismo .
Qual è la differenza quindi tra i die termini ?
Se vi state chiedendo ancora dunque quale sia la differenza tra Shoah e Olocausto sappiate che è minima ma c’è.
Anche se, come abbiamo visto, il significato è simile perché entrambi i termini servono per indicare la morte di tantissimi ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, hanno una origine diversa.
Quindi a mio avviso al di là del significato dei termini Ciò che conta è che sono termini entrambi forti e precisi che raccontano le discriminazioni e poi l’orrore dei campi di concentramento, delle camere a gas, del trattamento folle e inumano subito da chi era stato catturato.
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