5.3.06

Senza titolo 1169


Heribert Elzer


Intreccio il respiro del mio cuore
con un dolce sussurro:
ti amo.
No so dove sia rimasto il tempo...
- svanito -
Quando siamo rannicchiati a carezzarci 
fondiamo anime e cuori
sensi e sortilegi...
qui, tra i leggiadri drappi
comincia e ricomincia
 la piacevole danza
del nostro amore
Silvana

 


4.3.06

Senza titolo 1168

il frac gettato
sulla sera,come un
vecchio mantello di
pioggia,canta stridulo
la gogna il vecchio
corvo,con il sorriso
in volo ed il volto
sbilenco d’un dottore,
si fa pallido di dolore
mentre,in silenzio perdo
il fiato,minuscole sensazioni
si fanno bucate luce
d’allucinato orizzonte,porte
e ponti riversi sulla morte,
a spifferare il nome,a
sbuffare il cuore con uno
scirocco avulso,che sparuta
la polvere nel tempo e
mentre il letto si spoglia
d’orme,i sogni si vestono
di quel consunto frac,
troppo freak,per seppellirmi
nella tomba

Senza titolo 1167



Mentre in Italia si discute ancora sulla "beffa" delle quote rosa (ahinoi ), fervono i preparativi per l'8 marzo. Perché la giornata della donna non si risolva con il solito mazzo di mimoseo regali costosi  per  poi cadere  per il resto dell'anno  nel dimenticatoio  . Segnalo  alcune interessanti iniziative dei prossimi giorni...  prese  dall'associazione  Sbs\smemoranda (  www.smemoranda.it )  quelli dell'agenda  omonima



MADAMADORE'
Palermo 1 - 8 marzo
Confronti, dibattiti, proposte, idee, spettacoli, ironia per affrontare tematiche diverse riguardanti l'universo femminile, con attenzione particolare al territorio palermitano.Il festival si pone come obiettivo una riflessione su argomenti che spaziano dalla carriera alla famiglia, dalla salute al benessere, dalle varie forme di attività artistica all'integrazione delle donne straniere. Diverse voci si confronteranno tra dibattiti, opinioni, proposte e giornate di lavoro.info: Madamadorè. Festival delle donne



VenerElettrica - The international Female Rock Festival
2-4 marzo Perugia
Seconda edizione per questo festival internazionale di arte e musica al femminile sotto la guida di Paola Turci. La sede sarà la Rocca Paolina di Perugia, già ribattezza Rocka per l'occasione. Il progetto, appoggiato dagli assessori provinciali, è nato dalla volontà di promuovere giovani musiciste e di eliminare la netta divaricazione esistente tra queste e i loro colleghi maschi. Obiettivo del festival è abbattere tale diversità e aprire una finestra sulle espressioni artistiche delle donne facendone emergere il punto di vista e specificità, proponendosi come luogo di ascolto e di confronto aperto in antitesi ai modelli stereotipati proposti all'universo femminile nella musica e nell'arte.www.venerelettrica.it



IMPRONTE FEMMINILI
3-31 marzo Fiumicino, Roma
Per un mese intero una rassegna di Arte Visiva, comprendente quattro mostre di artiste donne, celebrerà il mese "femminile" per antonomasia. Uno squarcio sul mondo delle donne osservato da prospettive e con sentimenti totalmente diversi. Per dare voce, attraverso l'espressione artistica, a quello che, da sempre, le donne dicono e possono dire. Le mostre in programma sono quattro: "Passi di donna" di Gaia Giugni; "No BIRR your LIFE" personale di fotografia di Grazia Menna; "Sogno o son desto?" collettiva di illustrazione di Alessandra Forte e Sara Di Guida e "Femminile singolare", personale di fotografia di Sara Di Guida.info: www.arte.go



I SEGNI DELLE DONNE. Espressioni, pensieri e azioni a confronto
Verona 3-10 marzo

Scienza e tecnologia permettono oggi vantaggi e opportunità per tutti? Possono essere alleate e al servizio delle donne nel processo di piena realizzazione delle pari opportunità? E quali sguardi, saperi ed esperienze differenti portano oggi le donne nella scienza e nella tecnologia? Sono alcune delle domande alle quali cercherà di rispondere l'edizione 2006 de "I segni delle donne" anche grazie alle testimonianze offerte da scienziate, come Margherita Hack, e professioniste impegnate a vario titolo nel mondo della scienza e della tecnologia.Il programma prevede una settimana ricca di appuntamenti, dal convegno alle mostre, dalla tavola rotonda allo sapettacolo, dalla proiezione di film agli aperitivi letterari. La manifestazione vuole proporre una valorizzazione di saperi in senso allargato, non solo scientifici e tecnologici, ma anche capaci di recuperare le competenze delle donne tramandate dalla tradizione, o conquistate con esperienze di viaggio e di esplorazione, con uno sguardo rivolto anche alle altre culture . Tutte le info su questo sito  www.pariopportunità.comune.verona.it

concludo  con un augurio a tutte le donne  e  un invito a  non piangersi addosso ma rialzarsi  e combattere

Senza titolo 1166

Se gli umani avessero la ragione

Occhi sgranati
Scavati di fame
Sofferti di guerra
Confusi da odio e paura

Occhi che cercano pace
Invasi da mosche
Impressi su volti tirati
Disfatti alla vita

          “Se gli umani avessero la ragione”

Occhi che vagano
Nei cumuli di nulla
Distratti alle madri
Offerti dai padri

Occhi fissi al mirino
Ma ancora infantili
Fermati dal piombo
Vuoti di pianto

          “Se gli umani avessero la ragione”

Occhi da cedere al mondo
Per farli felici

Senza titolo 1165




Un  evento che i media  ( Italiani   quelli esteri  non  sò  devo controllare )  ignorano e  a cui  non danno risalto  ( salvo che non ci  sia qualche medaglia  d'oro  )    sono i 
IX Giochi Paralimpici Invernali 10-19 Marzo 2006 . 
 Come  giustamente  dice  la mia  cdv  Samanta Cea  :



<<

Alla base di tutti i Giochi Olimpici e Paralimpici si trovano sempre valori universali: partecipazione, entusiasmo, impegno, lealtà, determinazione, volontà e nobiltà d'animo. Ma sono forse le Paralimpiadi a rappresentare la vetta più alta dello spirito olimpico. L'uomo che con la forza della volontà supera i propri limiti, il gesto atletico che porta a tutti il messaggio più emozionante: esistono solo abilità diverse, magnifiche, elettrizzanti. Oggi il Piemonte è una delle regioni d'Italia più ospitali e accessibili alle persone disabili anche per il turista
e per lo sportivo. Un traguardo di civiltà che è stato raggiunto grazie ad una politica coraggiosa di lotta alle barriere architettoniche e di creazione di pari opportunità per chi è colpito da difficoltà motorie e sensoriali. >> . Cosa che  , SIC  , al  90 % manca  come dimostra  anche la bellissima  storia  di dylan dog  ( un  fantasma  a  scotland  yard qui per la trama  ) in  è costretto per uno scontro a fuoco  sulla sedia a rotelle .  concludo riportando  a  sostegno della tesi  qui  esposta  ( e  condivisa \  fatta mia  )  uno stralcio del bellisimo editoriale del settimanale l'espresso ( www.espressoline.it ) di Giorgio Bocca  sulle olimpiadi della neve : << [...] Televisione più supermagazzino, una bella dose quotidiana di sbobba pubblicitaria da trangugiare, Fiat, Trony, acqua minerale Sant'Anna, Telecom ogni dieci minuti con seguito sempre eguale di annunci, un seguito di pause ripetitive che non si vede l'ora che finiscano, di immagini e di suoni risaputi fino alla nausea . [...] >> qui il testo completo





Clikka sull'immagine per seguire le para olimpiadi





Senza titolo 1164

Vi prego di rispondere in manira sincera... tutti.Siete passati di qui in tantissimi  ma come mai non lasciate mai commenti o ne hanno lasciato   pochissimi  ?  molti che hanno accettato l'invito  non scrivono  da mesi o non  hanno mai scritto   come  mai  ?   Non vi interessa più ? oppure sono noioso  ( oltre che a fare  , causa fretta e  problemi di salute alla vista e  all'udito    errori o meglio orrori come mi ha  detto una mia  amica  )  ? Vi scocciate di scrivere o cosa?   c''è qualche  tema  che  vi dà fastidio  o   qualche altro che  non viene  approfondito  ?  Grazie x l'attenzione e  degli eventuali consigli 

3.3.06

Senza titolo 1163

C'è qualcosa che non va... qualcosa che stride, qualcosa che graffia e strazia la carne... c'è qualcosa di malato, qualcosa di terribile... qualcosa che toglie umanità, un morbo, una malattia disperata che prende il cuore e lo atrofizza, gli succhia via l'anima e lo lascia nero... C'è qualcosa che rende mostri... C'è qualcosa che non riesco a capire, che non posso accettare... C'è il cuore che mi fa male, la pelle del viso accaldata, gli occhi brucianti, mentre li guardo... mentre ti penso, cucciolo indifeso...


Vorrei trasformarmi in un supereroe. Volare a salvarti, piccolo Tommaso.

Senza titolo 1162

Colonna sonora del post 

 non è tempo  per  noi di Luciano Ligabue

Ci han concesso solo una vita
Soddisfatti o no qua non rimborsano mai
E calendari a chiederci se
stiamo prendendo abbastanza abbastanza
Se per ogni sbaglio avessi mille lire
Che vecchiaia che passerei
Strade troppo strette e diritte
Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po'
Che andare va bene pero'
A volte serve un motivo, un motivo
Certi giorni ci chiediamo e' tutto qui?
E la risposta e' sempre si'
Non e' tempo per noi che non ci svegliamo mai
Abbiam sogni pero' troppo grandi e belli sai
Belli o brutti abbiam facce che pero' non cambian mai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Se un bel giorno passi di qua
lasciati amare e poi scordati svelta di me
che quel giorno e' gia' buono per amare qualchedun'altro
qualche altro
dicono che noi ci stiamo buttando via
ma siam bravi a raccoglierci.
Non e' tempo per noi che non ci adeguiamo mai
Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai
Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Non e' tempo per noi che non vestiamo come voi
Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi
Forse ingenui o testardi
Poco furbi casomai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai


siamo tutti come vil coyote di Eugenio finardi

C'e' chi nasce come Paperino
sfortunato e pieno di guai
C'e' chi invece e' come Topolino
carino, intelligente,
simpatico alla gente.
C'e' chi e' come Paperon de' Paperoni
pieno di fantastiliardi di milioni
ma poi sta sveglio tutte le notti
per paura che arrivi la Banda Bassotti.
Ma io mi sento come Vil Coyote
che cade ma non molla mai
che fa progetti strampalati
e troppo complicati
e quel bip-bip non lo prendera' mai.
Si siamo tutti come Vil Coyote
che ci ficchiamo sempre nei guai
ci puo' cadere il mondo addosso,
finire sotto un masso
ma noi non ci arrenderemo mai!
C'e' chi sembra come Eta Beta
che sia arrivato sulla terra
da un altro pianeta
ma non si alza la pmattina
se non si spara un po' di pnaftalina.
E c'e' chi come Pietro Gambadilegno
e' sempre preso in qualche loschissimo disegno
e c'e' chi vorrebbe avere tutte le risposte
come dal Manuale delle Giovani Marmotte.
Ma io mi sento come Vil Coyote
che cade ma non molla mai
che fa progetti strampalati
e troppo complicati
e quel bip-bip non lo prendera' mai.
Si siete tutti come Vil Coyote
che vi ficcate sempre nei guai
vi puo' cadere il mondo addosso,
finire sotto un masso
ma voi non vi arrenderete mai!
Si siamo tutti come Vil Coyote
che ci ficchiamo sempre nei guai
ci puo' cadere il mondo addosso,
finire sotto un masso
ma noi non ci arrenderemo mai!

E  io che influenzato dale  vignette  di mafalda il  fumetto di  Quino ( per  chi  non la  conoscesse  o l'avesse dimenticata  e volesse rinfrescarsi la memoria  trova  a una  foto a  sinistra  e  news  sull'autore e  il  fumetto nei collegamenti  ) . Influenzato  anche  dalla  letteratura  del 1800 e del prima  parte del  190 1900  in particolare    dalle poesie e dalle opere   pessimistiche di Foscolo e  di Leopardi  ; Ma  anche la musica  in particolare  dalle canzoni dei Doors (  e le poesie di Jim morisson ) e dei Nirvana (  e gli scritti  di  kurt cobain)   e dalle storie  diTiziano Sclavi  ; e  trasmissioni radiofoniche  in particolare    il pessimoismo  di  Diego Cugia (  jack folla   , albatros  ,  ora  Zombie ;  da alcune trasmissioni tv  in particolare blu notte di Carlo  Lucarelli   e i  dai cartoni ( che  nei momenti di svago in particolare  quando viene  a trovarmi  un nostro  nipote  d'intrattura  --  alla  lontana  o acquisito  -- di  6  anni ) di Walter disney ( Paperino e pluto in particolare )  , tom e  jerry   e  willy il coyote credevo che il mondo fosse solo  una merda . Invece  orta  che  ho compiuto 30 anni  sto  a  ricredermi forse   dai  30 (   compiuti 5  giorni  fà  )  si diventa  più saggi ? . Ecco   una  news  stà iniziando a  farmi cambiare  idea  , insomma  a rimettere indiscussione questo mio pessimismo cosmico

 fonte  www.corriere.it del  3 marzo 2006
















Il Wwf: «Proteggiamo questo patrimonio con un santuario delle Pelagie»Balena di 24 metri col piccolo a Lampedusa

L'enorme cetaceo è il più grande avvistato nella zona. Deve aver dato alla luce il suo cucciolo nell'area




















Un piccolo di balena, accompagnato dalla mamma, è andato ad alimentarsi vicino all'isola di Lampedusa. Essendo probabilmente nato tra settembre e novembre nel canale di Sicilia, l'esemplare di 10 metri è il primo ad essere stato avvistato così piccolo vicino alla costa siciliana, dove ogni anno, tra febbraio e marzo, le balenottere comuni che abitano nella parte più meridionale del Mediterraneo vengono a rifocillarsi. Il piccolo con la mamma, di 24 metri, sono stati identificati stamattina alle 11 assieme a una coppia di animali adulti della specie Balaenoptera physalus, dal biologo marino, Silvestro Greco, coordinatore della campagna di ricerca dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram) e membro del Comitato Scientifico del WWF. «L'esemplare di 24 metri - dice Greco, che si trova a bordo della nave Urania con l'equipe di studiosi dell'Icram - è l'animale più grande che abbiamo visto da quando abbiamo cominciato la nostra attività nel 2004. Ma la vera notizia è l'identificazione del piccolo, molto probabilmente nato vicino a Lampedusa. Ci siamo avvicinati, seguendoli per quattro ore, ma non siamo riusciti a marcarli, inserendo sul dorso il trasmettitore che ci avrebbe permesso di rintracciarli con il satellite durante i loro spostamenti».
IL WWF: «SERVE UN SANTUARIO» - «Nel Mediterraneo vivono circa 3.500 balene - spiega Greco - minacciate dall'inquinamento chimico, dalle collisioni con le navi, dal rumore prodotto dal traffico marino. Per questo il Wwf sollecita di proteggere Lampedusa e il mare circostante, un vero paradiso marino del Mediterraneo, con l'istituzione di un santuario delle Pelagie. Per regolamentare il traffico navale, in particolare quello turistico, e attivare un presidio contro minacce d’inquinamento o attività illegali: «I nuovi avvistamenti di balenottere comuni e della seconda più grande balena al mondo rappresentano la conferma del valore dell’area per l’alimentazione invernale di questi splendidi giganti del mare. Questo dimostra quanto sia urgente l’istituzione di un Santuario per la Biodiversità - ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia - Sarebbe il primo di questo genere nel Mediterraneo e comporterebbe benefici non solo al patrimonio naturale, ma anche a chi opera nell’area. Infatti, non ci sarebbero particolari restrizioni alle attività di pesca - e comunque ci sono presupposti per trovare soluzioni sostenibili - e si potrebbe attivare un turismo naturalistico, ovviamente compatibile con la tutela».








      
Ulteriori foto  tratte da http://multimedia.repubblica.it  del 2 marzo 2006




con questo è tutto  quando avrò altri elementi  su quersto mio  viaggio appena iniziato ve lo comunichero .

2.3.06

Senza titolo 1161

E' uscito Sto da cani il nuovo romanzo di Emiliano Gucci. Se avete voglia di un buon libro qui andate sul sicuro, garantisco io ^_^

Lorenzo ha appena iniziato a lavorare come commesso in una libreria di Firenze. Elisa, la sua ragazza, sta per laurearsi in lettere e intanto progetta una settimana da sola con lui. Lorenzo è molto legato a un giovane zio che sta morendo, e ripone molte speranze nella storia con Elisa, anche perché ha pochi amici veri. Uno di questi è Giampiero, che se la passa ancora peggio di lui: ha perso il lavoro, la moglie e tutti i soldi in scommesse, e nessuno sembra volerlo accanto. Architetta complicati piani per semplici vendette, ma una banda di creditori gli dà la caccia e se non fosse per suo figlio Mattia si sarebbe già ammazzato. Un giorno però la fortuna sembra sorridergli: arrivano i soldi, il buonumore e un viaggio premio per due persone. È una svolta che rilancia la sua vita e fa saltare gli equilibri, e non solo quelli di Giampiero: la storia di Elisa e Lorenzo ne viene travolta e sconvolta. Entrano in scena altri personaggi: Roberta, cugina di Giampiero, e il suo compagno Benedetto, istruttore di palestra e picchiatore professionista, ma anche Ciste, Cristina, Faccia Bruciata, il Dente, la banda del Torchio con i suoi maiali, e soprattutto il piccolo grande Mattia...
Emiliano Gucci conduce il lettore in un indimenticabile intreccio di destini, amori e rivincite che fa di Sto da cani un ideale America Oggi dell'Italia contemporanea.

“Emiliano Gucci ha fatto del dies cotidianus il palcoscenico su cui si intrecciano le nostre vite, senza cedere a qualunquismi. Sto da cani è l'epica dei personaggi minimi: ciascuno di noi è stato ognuno di loro almeno una volta, e quello che non ci è successo, ci succederà. Senza scampo”.
Valeria Parrella



Emiliano Gucci è nato a Firenze nel 1975. Dopo una serie di lavori occasionali ha suonato in una punk-rock band e ha disegnato cartoni animati per il cinema e la televisione. Attualmente lavora in una libreria.
Per LAIN ha pubblicato Donne e Topi, finalista del Premio Fiesole 2005.

1.3.06

Senza titolo 1160


Jurgen Gorg


Narro l’amore

Non celo l’amore che c’è in me
narro a te,
solo a te,
il mio segreto.
Ho ascolto il suo silenzio,
tutto intorno taceva
o parlava di lui.
Ti racconterò
tra lacrime esitanti,
tra sorrisi difficili
tra sofferenza
e dolce turbamento,
il segreto del mio cuore.
Spesso ho sognato
di trovarmi
col mio petto sul suo petto
e poi insieme andare…
riempiendoci d’aria pura e caldi raggi
immersi nel mattino.
Passeggiare tra i boschi
spargendo ovunque
le nostre pazze risate.
Ha bevuto la mia voglia di vivere
Ho bevuto i suoi desideri
ascoltando le nostre voci
e fondendo le nostre anime
e i nostri corpi.
Adesso canto il suo amore
ladro di debolezze
che ha scatenato nel mio torpore
i candidi profumi  dell’amore.
Ho amato un sogno.

 Silvana

28.2.06

Senza titolo 1159

Le  leggo su intenert in particolare con google news  questo  fatto 


 ad Amici. Le parolacce di Platinette indignano genitori e spettatori


  Tv ad Amici. Le parolacce di Platinette indignano genitori e spettatori Davvero spiacevole ciò che è avvenuto domenica durante la puntata di “Amici di Maria De Filippi”, in onda in prima serata su Canale 5. Platinette, invitata come ospite e opinionistaesterno della trasmissione, ha apostrofato con il termine “Stronza” e “Brutta stronza” una ragazza del pubblico presente in studio. Parolaccia ripetuta per ben 3 volte a voce alta.Numerose le segnalazioni di protesta che da ieri sera stanno giungendo al Codacons, da parte di telespettatori e genitori amareggiati per le volgarità espresse in diretta tv.“Ci dispiace che Platinette (nella foto), uno dei personaggi più intelligenti e di cultura del panorama televisivo italiano, sia inciampato in questo spiacevole incidente – afferma il Codacons - Ma ci dispiace soprattutto che in una trasmissione diretta ai giovani siano stati utilizzati termini offensivi e diseducativi, creando imbarazzo in molti genitori e telespettatori di ogni età”. “E’ si vero che alcuni termini (e parolacce) sono noti ai giovani – prosegue il Codacons – ma è altrettanto vero che utilizzarli in diretta tv, anche se provenienti da un ospite esterno e non da un membro fisso del programma, equivale ad amplificare una volgarità gratuita di cui nessuno sente il bisogno, soprattutto in una trasmissione ben realizzata e attenta alla sensibilità del mondo giovanile come Amici di Maria De Filippi”.Invitiamo Platinette ad evitare in futuro di utilizzare in diretta tv termini offensivi come quello di ieri e – conclude il Codacons – conoscendo l’intelligenza della persona, siamo sicuri accoglierà l’appello del Codacons e dei tanti telespettatori che si sono rivolti all’associazione.



Fonte Codacons


Ora mi chiedo perchè ci scandalizzi  per una  semplice parolaccia che conoscono anche i bambini di due - tre anni  ? riporto qui  unna lettera scritta al moige  ( uno dei gruppi che ha  promosso la  protesta insieme al codacons   )   in un momento  di  uscita  dai gangheri 

<<

Salve
ho letto sul quotidiano  l'unità  di oggi   ( 28\2\2006 )   il vostro  "  attacco  "  contro la  trasmisssione  pattumiera  ( metaforicamente parlando )  di  amici della de filippi  e contro  platinette  .
Per  le accuse  alla trasmissione concordo con voi   in quanto  quel programma ( setale si può chiamare )  è  un insulto all'intelligenza , alla dignità e allo spirito critico  . Mentre per quel che riguarda   Platinette devo  farvi qualche osservazione  . Infatti  non capisco proprio le vostre  proteste  , per una  parolaccia  (  ce en sono di peggiori e più volgari ) e poi   bisogna vedere il contesto  in cui  l'ha detta  . Invece di  protestare per qualche parolaccia " leggera  ed innocente  ( se ne  sentono anche di  peggio e  di più offensive  )   perchè  invece non protestate  contro quei   genitori   che le  usano  sempre più sproposito   visto che una recentissima  inchiesta   di alcuni psicologi \ psichiatri  fatta tra una fascia di  bambini fra  i  3\8  anni    risulta   che le  parolacce   o   il turpiloquio  (  come lo si voglia chiamare )  le imparano al  70\80  %  in famiglia  .  infatti  porto come  testimonianza  diretta  quella  di  un figlio  di un  mio vicino di casa  che  ha  due\ tre   anni e che  ha detto  come sua  priam  parola  sei  un c...o ,  eppure  i  genitori  sono una famiglia   che ha  fatto la scelta di non avere la tv in casa  .
Un comnsiglio non  condannate solo  la  tv  , ma  fate delle  lezioni  \  corsi  d'istruzione  ad i  genitori : 1) su  come  farla vedere    a propri  figli  o magari di guardare insieme  , ma soprattutto  imparate ai genitori  a  non  guardare detterminati programmi  ( e poi lamentarsi  quando i figli   ripetono  quello che dicono  in essi  ; di spiegare ai figli    cosa  è finto e  cosa  è vero  , perchè  è volgare  e perchè  no  oltre la differenza  fra  la finzione  ela realtà ;  non scaricare  i  figli davanti alla  tv  e  poi lamentarsi per  quello che  guardano e sentono  o pervchè attratti dala pubblicità  cchiedono doi comprare  quei detternati prodotto reclamizzati  o sponsorizzati dagli autori dei programmi contenitori  a loro dedicati   . Fate  come  http://www.megachip.info/  ovvero allenate i vostri figli e voi stessi a  guardare criticamente  la tv   e non  farvi rincitrulalre  e mandare il cervello all'ammasso  con i reality  e  altre  menate varie  sia in rai che in mediaset  che voi  giustamente criticate   .
>>

Meds, Placebo alla carica

Ho appena ascoltato il nuovo album dei Placebo che attendevo, ero, sono marcio di considerare Black Market come il lavoro che ha fatto da colonna sonora a diversi eventi, piacevoli e non... ma sopratutto intensi, questo si. E allora prendo respiro, rimetto le cuffie e lo voglio riascoltare... (lo devo, ho bisogno). E piacevole molto... Brian e sempre lo stesso, loro sono sempre gli stessi, i verse sembrano assomigliarsi per certe canzoni, impostazione vocale? La cosa seria è l'utilizzo di effetti azzeccati, sopratutto i delay e i "noise filters" che danno quel noise che in quest'album non è così evidente come in altri... ( avete presente tutti quei frusci e quelle stecche che non sembrano stecche? le chitarre distorte e contorte così tanto che se ne distingue solo l'armonia latente? Si si, quello! Quel sound è fantastico) Non importa, la carica originale di quest'album c'è, solo a tratti può sembrare buttato così, in memoria dei vecchi lavori. Il ciddì inizia con Meds con una feat. di Alison VV Mosshart (mittica) dei The Kills... e sono 3 miseri minuti molto molto avvolgenti, la chitarra "strimpella" un ritmo fisso e marcato dove tutto poi andrà a parare (verse chorus...) Lei è fantastica, direi la cosa che rende ottima questa canzone (praticamente da colonna sonora) e la rende avvolgente (in questo caso in senso cupo). Infra-Red, il loro classico Rock o la classica song "chorus" dei Placebo, infatti ciò che mi sorprende è la semplicità compositiva di questo gruppo ( ivi compresi gli arrangiamenti), che veramente merita! Tutto ma non Sanremo!!! Lanciatissima da sala, vai DJ! Drag che segue e la mia preferita (fra quelle in tono "allegro" come se si potesse dire allegro con i Placebo, nonostante l'aria melanconica che il loro sound trasmette, forse è solo la voce... li adoro!). Mi dispiace ma non ho commenti su Drag, vi dico solo che mentre l'ascoltavo urlavo già il Chorus "bla bla bla bla while i drag behind, drag behind". Speciale! Space monkey inizia e pensi "ma che cazzo ci fa il reverendo qua, adesso fa le basi ai Placebo?" E' angosciante come è "parlato" il verse ed il chorus è sconfortante Molko raggiunge veramente il massimo della sua capacità interpretativa, mi ha emozionato parecchio. Solito lento alla Placebo con Follow the cops back home, quasi strappalacrime se Brian non sembrasse "falsissimo" (passatemelo) insomma non sembra rendere. Post Blue sembra già interessante, ma strizza l'occhio anch'essa ai vecchi lavori (nel totale, l'intro è da sballo) Contaminazioni da disco russa? Mah!? Terrore morte e distruzione! (Zurli!)o(Cribbio!). Because i want you è...è...è... ritmata?! (non so perchè non mi dica una cippa lippa?) Passabile per riempire un buco ne cd. E finalmente Blind, che atmosfera! Perfetta! Equilibrata in tristezza e dolcezza... Lui, insomma Brian si risveglia dal sonno, o la solita sbronza e si ricorda che è un Cantante e lo sa fare bene, come qui! Uccidete Pierrot the clown! Facciamo che dormo, per un po... Broken Promise mi ha deluso, me l'aspettavo grande invece suona incompleta parte bene ma si arena subito, sob :( Migliora se sentita a spezzoni! One of a kind mi ricorda la mia canzone preferita di Black Market Music... E segue l'angoscia... mi sento catapultato in una notte fredda, poi leggo il titolo nello schermo e faccio "Eh!!!" In the cold light of the morning è angoscia ma non da suicidio, il titolo mi schiaffa in faccia un ricordo devastante la mattina che non è mattina. Ottima. E per chiudere Song to say goodbye una song che era meglio spostare di posizione perché tira ritmicamente, e ti lascia stupito quando capisci che era l'ultima, eri convinto ve ne fosse un altra dopo. Piacevole! Tutto il lavoro è piacevole, nonostante siano sempre i Placebo (come dovrebbe essere) e le canzoni per certi versi odorino di vecchio. Pazienza ho già il cruccio di capire come cazzo faccio ad andare a vedermi i Tool Live, o i Tool o Bonn... è una decisione che non voglio prendere senza essere sbronzo... ehm ehm... buon ascolto!

27.2.06

Senza titolo 1158

se prima  seguivo  " a corrente alternata  " voi per  la tradizione  vuoi  sfuggire ala moia  tv  vuoi  per tenere compagnai a nonni   e perchè  nolenti o  dolenti  ( anche se negli ultimi  5  anni   non  è più cos ) ha fatto  la storia culturale  dell'italia  degli  ultimi  60   50 , seguiro il festival  non solo via  radio  con la  gialappas   ma  anche in tv  ; Inoltre   ne sentirò parlare in paese perchè  c'è  un ragazzo  di tempio ( in realta  è solo d'origine tempiese  )  . ecco qui  la news tratta  da lla nuova sardegna del 26\2\2006 In fatti  questo articolo della  treccani : <<  [..]  Testi domopak La prima impressione è che quest’anno manchi proprio l’acuto (tanto per usare una metafora squisitamente musicale), quel pezzo forte che anche le edizioni più deboli dell’ultimo decennio avevano sempre garantito. Dalla formidabile Italia sì, Italia no di Elio e le Storie tese a Salirò di Daniele Silvestri, dal Timido ubriaco di Max Gazzè a Dimmi che non vuoi morire scritta da Vasco Rossi per Patty Pravo, tanto per limitarsi a qualche esempio. La sensazione netta è, che stavolta più che mai, si tratti in gran parte di testi scritti all’unico scopo di accompagnare la musica col suono delle parole. Testi-domopak prodotti al metro per confezionare melodie che devono scivolare via facili. Parole fatte per imprimersi subito nella memoria, adagiandosi nel calco dei tanti passaggi simili che ognuno di noi ha in mente, e poi essere dimenticate, con la stessa facilità, dopo un mese di programmazione radiofonica.Letti tutti di séguito, i testi di questo Sanremo danno l’idea di un’unica fiction melodrammatica (Orgoglio, mettiamo) porzionata per un consumo più agevole in tante brevi puntate-spot (tipo Camera cafè). Solo che qui c’è poco da ridere: quest’anno, anzi, sembra mancare anche quel filone minoritario della canzone comico-burlesca basata sul gioco di parole e sulla critica di costume di solito presente con almeno un brano (Arbore, Salvi, Paolo Rossi & Jannacci). A meno che non si voglia far passare per tale la canzone di Cristicchi, che invece – lasciata alle spalle la parodia di Biagio Antonacci – è più vicina a certi accenti patetici di Studentessa universitaria. Il dominio assoluto spetta ai toni sentimentali, aggiornati – tutt’al più – da un po’ di giovanilismo: non sarà un caso che l’unico riferimento letterario sia riservato al romanzo culto per adolescenti Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia (in Svegliarsi la mattina degli Zero Assoluto).   [,,,]  qui il testo  integrale    >> 








Ecco la 'articolo  un poì troppo campanilismoi  eal limmite dela stuchevolezza   delòa  nuova sardegna  cronaca dioi Olbia Gallura  del 26\2\2005


A Sanremo una voce della Gallura  Thomas Degasperi, tempiese, parteciperà nella sezione dei big
LA STORIA Con gli Zero Assoluto E’ amico di Totti   GUIDO PIGA


TEMPIO. Un pizzico di Tempio sarà presente quest’anno al Festival di Sanremo. Nella competizione riservata ai big, e più precisamente nella sezione dei gruppi, ci saranno infatti gli «Zero Assoluto», un duo di musicisti formatosi in un liceo della capitale che, almeno per la metà, vanta un rapporto molto stretto con Tempio e la Gallura. Oltre a Matteo Maffucci, figlio dell’ex direttore Rai, figura nella formazione Thomas De Gasperi, un ragazzo che in città molti conoscono, perché figlio di uno di un tempiese che è andato a vivere nella Penisola finendo col mettere radici lontano da casa. Thomas ha, comunque, mantenuto sempre vivo il suo rapporto con la città del padre, tanto da trascorrervi parecchio tempo sin da bambino, diviso tra le vie di granito di Tempio e la sabbia di Rena Maiore. La performance sanremese di Thomas sarà seguita con particolare attenzione dai tanti fans galluresi, pronti a intervenire e a farsi valere con il televoto per un’eventuale pronunciamento della giuria popolare. Thomas è uno dei tanti figli di tempiesi che hanno fatto fortuna nella Penisola. Il padre, Gigi, è un imprenditore che si occupa di energie alternative. La zia, Carla, ex preside del liceo Scientifico Sansan, insegnante di lettere, è una donna molto conosciuta in città. Thomas ha però preso una strada diversa, attratto, come è sempre stato, da consolle, ritmi e rime rappeggianti. La sua passione per la musica nasce sui banchi di scuola, quando, insieme all’amico Matteo, scrivono versi in musica per canzonare un po’ i loro insegnanti. Il passo che segue è l’incisione di un primo disco, nel’99, il cui video vede la partecipazione di Francesco Totti, che, interpretando se stesso nel ruolo di un superman del football, devia con una pallonata un meteorite che stava per distruggere il pianeta. I due amici esordiscono come conduttori di un loro programma anche in tv, mantenendo però sempre un piede nel mondo radiofonico. Fondano anche una casa di produzione e, con l’aiuto di Enrico Sognato, Niccolò Fabi e l’ex Almamegretta, Raiz, scrivono e incidono brani che diventano in poco tempo veri e propri successi. Al 56º Festival di Sanremo presenteranno «Svegliarsi la mattina», brano che sarà inserito nel loro secondo album e in cui i due amici raccontano la magia di un innamoramento.


ZERO ASSOLUTO


il  loro  sito  ufficiale
http://www.zero-assoluto.it/


i loro testi
http://musictory.lycos.it/zero_assoluto_3057/









San remo
 http://www.musicaitaliana.com/cercasanremo/
www.festivaldisaremo.com
(è dal 29.10.1998 un sito INDIPENDENTE, non ufficiale, non a scopo di lucro e non associato alla manifestazione nè alla RAI in alcun modo. )




26.2.06

Senza titolo 1157






Nonostante ho detto in precedenza  in questo blog    che non avrei guardato le olimpiadi della neve per detterminati motivi e ho lasciato fraintendere che avrei visto solo gli atleti italiani . Ma non sono riuscito a non vedere la cerimonie d'apertura e di chiusura , il televideo per vedere se l'Italia aveva vinto qualche medaglia  soprattutto le prove anche delle altre nazioni incantato dalla bellezza e dalle evoluzioni del pattinaggio artistico e di figura .
I miei amici \ cdv si sono chiesti da cui è nata questo cambiamento . La risposta è dovuta al fatto che mi piace perdermi sia in senso “ fisico “ \ materiale che spirituale indicato da 1) questo bellissimo articolo di Concita de Gregorio su dweb
n° 488 di questa settimana non ancora disponibile nella versione onlinee  quindoi con tristezza non lo riporto  . 2) da una bellissima canzone che è anche una canzone della mia infanzia ( circa 30 anni fa come passa il tempo ) Azzurro di Adriano Celentano \ Paolo Conte ( 1968 ) qui per chi vuole approfondirne la storia ed il contesto




Cerco l'estate tutto l'anno
e all'improvviso eccola qua...
lei è partita per le spiaggie
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo
per me,
mi accorgo di non avere più risorse senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri,
dei miei pensieri all'incontrario va.
Sembra quand'ero all'oratorio
con tanto sole, tanti anni fa...
quelle domeniche da solo
in un cortile a passeggiar...
ora mi annoio più di allora:
neanche un prete per chiaccherar...
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me,
mi accorgo di non avere più risorse senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri,
dei miei pensieri all'incontrario va.
Cerco un po' d'Africa in giardino
tra l'oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più:
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è...
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me,
mi accorgo di non avere più risorse senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri,
dei miei pensieri all'incontrario va


 
metto  in  evidenza  un altro  mio  viaggio  (  che  è  ed   vuole anche essere  speriamo  in meniera  chiara e definitiva   anche una risposta   a chi ancora continua nonostante le  FAQ  e  i vari post  a scrivermi e  a  dirmi : 1. che  sono  anti  italiano  e  anti nazionale ,2) a  domandarsi  senza  leggere  minimanente  il  blog    come  faccio a  conciliare  amore  per la mia  nazione  o patria secondo la destra e  a essee  comunista  o di sinistra  e  a far mio  come ho scritto  in  altri post  : << la mia  patria è il mondo intero  , la mia terra  e la libertà   )  dall'odio  verso il nazionalismo  in quanrto lo consideravo  geneneralizzando    allla  base   dellle dittature  in particolare quelle  fasciste  e naziste  ,  per  poi  con approffondimenti  e  studi vari ( fra cui  i siti qui sotto  )   ad odiare solo  l'spetto   dell'uso strumentale  eed estremistico  fattone  dalle dittature   negli ultimi due    secoli  e   che SIC   ancora  continua ad essere usato in questo caso dalla  destra  razzista  ed exenofoba  alleata  in queste  elezioni con  la Cdl ( ovvero il centro destra )  . Per  coloro volessero  approffondire questo argomento  che  ha  avuto  e ha  tutt'ora  notevole importanza  per  la nostria storia nazionale   consiglio questo libro  :
da  Salò ad arcore . la mappa della destra eversiva  di  Saverio Ferrari . Dall''introduzione ( trovate qui il testo integrale ) : << [...] In questo libro di Saverio Ferrari, documentatissimo e rigoroso, troverete dunque l’atlante storico-politico di questo fenomeno, che rappresenta una delle anomalie italiane meno studiate : si tratta della presenza contemporanea nel sistema politico e sociale e nella cronaca nera del nostro Paese di un soggetto eversivo e di una componente politica legale che hanno condizionato,[e  ancora  condizionano vedere l'alleanza  con berlusconi ]  molto al di là del loro peso specifico, a tratti, e con andamento alterno, la nostra storia. Nella stagione dell’oblio e del negazionismo si insiste adesso molto benevolmente sui valori anche “culturali” che i nipotini di Salò avrebbero in qualche modo coltivato [...] >> .
ILO  libro  è  in edicola dal 24 febbraio nelle edicole assieme a “L’Unità” nella collana “Omissis”. Contiene un completo e aggiornato atlante (160 pagine a 5,90 euro) dell’arcipelago dell’ultradestra italiana e la ricostruzione storica dell’albero genealogico-politico delle varie formazioni neofasciste, dal 1945 ad oggi. Per prenotarlo rivolgersi alla rivendita dove abitualmente si acquistano i giornali, inviando conferma dell’avvenuta prenotazione, indicando il numero delle copie desiderate e l’indirizzo della rivendita con un fax al numero 06-58557469






 


LINK
sul nazionalismo  cosa  è   e su come esso sia stato strumetalizzato  dai fascisti e dai nazisti


http://snipurl.com/mymx
http://snipurl.com/myn7
http://it.wikipedia.org/wiki/Nazionalismo



sulle destre   in italia 


http://www.osservatoriodemocratico.org/
http://www.bloggers.it/antifaunipd/

oppure qui  per chi  non trovasse nelle  edicole  o non può comprarlo  il libro  sopra indicato   trova  nel link qua  sotto  news  sui gruppe eversivi della destra italiana 
http://snipurl.com/mzci




 Ed  è  per questo che riporto con commozione ed orgoglio  le medaglie   vinte  alle olimpiadi di torino 2006


Fonte www.ansa.it


Giorgio Di Centa oro nella 50km di fondo



Marta Capurso, Marianna Fontana, Cecilia Maffei, Katia e Mara Zini
bronzo nella staffetta dello short-track




Enrico Fabris oro nei 1500 metri pattinaggio velocita'



Gerda Weissensteiner e Jennifer Isacco bronzo nel bob a due



Valbusa, Di Centa, Piller Cottrer e Zorzi oro nella 4X10 di fondo



Follis, Paruzzi, Confortola e Valbusa bronzo staffetta di fondo



Anesi, Fabris e Sanfratello oro inseguimento pattinaggio velocita'



Plankensteiner e Haselrieder bronzo nello slittino doppio



Armin Zoeggeler oro nello slittino singolo
su


Pietro Piller Cottrer bronzo nella combinata di fondo






Enrico Fabris bronzo nei 5000 metri del pattinaggio di velocita'



concludo sempre in risposta  a quele domande   con questa  canzone  

Wl'Italia ( dui degregori )
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia domenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

Senza titolo 1156


Il voto dev'essere esercitato nella consapevolezza. E' giusto quindi sapere come ha governato la destra per poi, eventualmente, "rinnovargli la fiducia". Ecco quindi i numeri, da fonti imparziali, che ci dicono quanto è costato all'Italia il governo Berlusconi.



PIL (fonte: Eurostat)
2001
+ 1,7%
2005 + 0,2%


ESPORTAZIONI (fonte: Istat)
2001 + 9,2%
2005 - 10,4%


DEBITO PUBBLICO (fonte: Banca d'Italia)
2001 1.348 miliardi di euro
2005 1.542 miliardi di euro


TURISTI DALL'ESTERO (fonte: Fondo Monetario Internazionale)
2001 35.767.000
2005 34.429.000


IMPOSTE DIRETTE E INDIRETTE (fonte: dpef)
2001 3,2 miliardi di euro
2005 4.3 miliardi di euro



INVESTIMENTI STRANIERI IN ITALIA (fonte: Banca d'Italia)
2001 17.787 milioni di euro
2005 13.542 milioni di euro


OCCUPAZIONE (fonte: Eurostat)
2001 + 2%
2005 + 0,9%


OCCUPAZIONE AL SUD (fonte: Istat)
2001 + 2,3%
2005 - 0,3%


SALDO BILANCIA COMMERCIALE (fonte: Istat)
2001 + 9.233 milioni di euro
2005 - 10.368 milioni di euro


STANZIAMENTI PER LE INFRASTRUTTURE ( fonte: Rapporto Ance)
2001 22.250 milioni di euro
2005 18.188 milioni di euro


ITALIANI CHE NON HANNO RISPARMIATO (fonte: rapporto BNL-centro Einaudi)
2001 38%
2005 51,4%


POSIZIONE DELL'ITALIA NELLA CLASSIFICA DELLA LIBERTA' ECONOMICA (fonte: Wall Street Journal)
2001 35°
2005 42°


... e per favore non nascondiamoci dietro il dito della crisi internazionale, del terrorismo, della recessione globale, del buco dell'ozono. Cinque anni sono tanti per governare un'economia e fargli assorbire anche i contraccolpi provenienti dall'esterno. Se non ci si è riusciti sarebbe atto di maturità prendersi le proprie responsabilità. Anche perchè, dare tutta la colpa a fattori esterni sarebbe comunque un'ammissine di incapacità governativa. Della serie: il mondo va storto e noi non sappiamo che pesci pigliare...

Mail a Gesù

 
Caro Gesù, è molto bello ciò che dici e comandi, ma non sei un pò esagerato?
Non ha forse ragione quel papà che diceva a suo figlio dopo la Cresima: "Col catechismo, stop: hai finito di sognare. Ora comincia la vita!"?
Non parlo solo di me o dei miei coetanei, ma di noi tutti, anche del mondo degli adulti, di quelle persone che cioè sono già formate e mature.
Ad esempio, il tuo comando unico, il più importante è: "Amatevi come io vi ho amato": una parola! Tu con i mercanti non andavi d'accordo, invece noi dell'amore abbiamo fatto un fiorente mercato: con l'amore materno vendiamo pannolini, con l'affetto famigliare pasta al ragù.
Tu per amore hai dato fino all'ultima goccia di sangue, da noi l'amore gocciola di "profumi e balocchi". Il tuo è un cammino duro tra una grotta e un colle: il nostro è goderci mari e monti. Il tuo è cingerti i fianchi con un grembiule per lavare i piedi agli amici; il nostro è metterci in tuta per andare a fare jogging. Il tuo è diventare pane per essere masticato; il nostro è la scatola di cioccolatini per la festa del papà o della mamma. Il tuo è piangere con chi piange; il nostro è ridere di chi piange.
Però io so che hai ragione tu, Signore: il tuo esempio, le tue parole mi danno gioia profonda quando riesco a metterle in pratica: ma quanto è difficile e faticoso seguirti anche nelle piccole cose!
Tu hai detto che è beato che crede senza vedere. Ma io sono fragile, sto ancora crescendo. Credo, Signore, ma tu aiutami a credere! Mi piacerebbe tanto vedere, se non fisicamente te, almeno tanti adulti coerenti intorno a me. Invece, faccio fatica a riconoscerti in un mondo in cui l'esodo più importante è quello di agosto, il confessionale più attraente è quello del Grande Fratello; dove il paradiso è il luogo dove gustare il miglior caffè, e le "buone azioni" non sono nobili gesti del cuore ma quelle ben quotate in Borsa.
Perciò scusami molto se spesso assomiglio tanto a Tommaso

http://blog.libero.it/TiAscolto/view.php

Senza titolo 1155

ci provo, adesso.

almeno a vivermi addosso.

25.2.06

Senza titolo 1154

sul portale   web  comunity di www.aaamici.it ho  trovato  scritta  dall'utente leonessa  questa poesia   che iuo dedico a  voi tutti\e  ,  vecchi e nuovi , attivi  op  non attivi 

edicato a chi sa stare appeso ad una nuvola...


Quello che non ti ho detto mai

Non ti ho detto mai
veramente quello che tu sei per me
è difficile spiegare quello che
ti riempie gli occhi e il cuore
e dà senso alla tua vita.
Nessun uomo, sai
e nessuna donna può dividerci
è una palla di cemento oramai
questo nostro sentimento
che stringiamo tra le dita.
Questi giorni sai
belli o brutti sono sempre belli e noi
siamo pieni di incertezze ma ci sei
con le tue carezze, tu...
A volte in mezzo al mare anche noi
rischiamo di affogare dentro ai guai
ci sappiamo consolare, come sai
rimanendo lì distesi
ad occhi chiusi
ad una nuvola appesi.
Io non so se poi
il destino avrà un suo ruolo su di noi
tale da riuscire a separarci o no
ma io prego sin da adesso
che il futuro sia lo stesso.
Ma se un bivio un dì
ci aspettasse per dividerci così
che restassimo da soli
tu già sai che vivrei per aspettarti
io ti proteggerei lo sai
con il vento piano ti accarezzerei
con il primo raggio io ti sveglierei
ed io spero di saperti
lì con qualcuno, che possa amarti.

Senza titolo 1153



Vai  diego  la  tua  ultima puntata a  zombi mi  è piaciuta un casino   soprattutto il monologo finale  ( di cui riporto sotto il testo preso dala nuova sdardegna dio oggi 25\2\2006 )  è   grande  mentre  la difesa di  A.  Santalmassi, un bravo giornalista  ma purtroppo    succube  allle pressioni   è stata  patetica  e sembrava  una scimmia che  si arrampicava  suigli specchi  proprio come una  delle più  attuali canzoni di de andrè 

La  domenica  delle salme

Tentò la fuga in tram
verso le sei del mattino
dalla bottiglia di orzata
dove galleggiava Milano
non fu difficile seguirlo
il poeta della Baggina
la sua anima accesa
mandava luce di lampadina
gli incendiarono il letto
sulla strada di Trento
riuscì a salvarsi dalla sua barba
un pettirosso da combattimento.
I polacchi non morirono subito
e inginocchiati agli ultimi semafori
rifacevano il trucco alle troie di regime
lanciate verso il mare
i trafficanti di saponette
mettevano pancia verso est
chi si convertiva nel novanta
era dispensato nel novantuno
la scimmia del quarto Reich
ballava la polka sopra il muro
e mentre si arrampicava
le abbiamo visto tutto il culo
la piramide di Cheope
volle essere ricostruita in quel giorno di festa
masso per masso
schiavo per schiavo
comunista per comunista.
La domenica delle salme
non si udirono fucilate
il gas esilarante
presidiava le strade.
La domenica delle salme
si portò via tutti i pensieri
e le regine del tua culpa
affollarono i parrucchieri.
Nell'assolata galera patria
il secondo secondino
disse a "Baffi di Sego" che era il primo
si può fare domani sul far del mattino
e furono inviati messi
fanti cavalli cani ed un somaro
d annunciare l'amputazione della gamba
di Renato Curcio
il carbonaro
il ministro dei temporali
in un tripudio di tromboni
auspicava democrazia
con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni
- voglio vivere in una città
dove all'ora dell'aperitivo
non ci siano spargimenti di sangue
o di detersivo -
a tarda sera io e il mio illustre cugino De Andrade
eravamo gli ultimi cittadini liberi
di questa famosa città civile
perché avevamo un cannone nel cortile.
La domenica delle salme
nessuno si fece male
tutti a seguire il feretro
del defunto ideale
la domenica delle salme
si sentiva cantare
- quant'è bella giovinezza
non vogliamo più invecchiare -.
Gli ultimi viandanti
si ritirarono nelle catacombe
accesero la televisione e ci guardarono cantare
per una mezz'oretta poi ci mandarono a cagare
-voi che avete cantato sui trampoli e in ginocchio
con i pianoforti a tracolla vestiti da Pinocchio
voi che avete cantato per i longobardi e per i centralisti
per l'Amazzonia e per la pecunia
nei palastilisti
e dai padri Maristi
voi avevate voci potenti
lingue allenate a battere il tamburo
voi avevate voci potenti
adatte per il vaffanculo -
La domenica delle salme
gli addetti alla nostalgia
accompagnarono tra i flauti
il cadavere di Utopia
la domenica delle salme
fu una domenica come tante
il giorno dopo c'erano segni
di una pace terrificante
mentre il cuore d'Italia
da Palermo ad Aosta
si gonfiava in un coro
di vibrante protesta.




   Infatti  come dice  questa  anlalisi critica    presa  da  www.viadelcampo.com  : << La Domenica delle salme parla della grande normalizzazione :quel processo intervenuto alla caduta del muro di berlino e che ha portato alla vittoria del pensiero unico capitalista all'americana.Fabrizio immagina un panorama triste e apocalittico che vede prendere il potere un quarto reich e morire ogni forma di resistenza e dissenso nei gazzettieri di regime nei cantanti disimpegnati .Solo lui ed il suo cugino Deandrade si oppongono a quella pace terrificante ma solo perche hanno un cannone nel cortile!!Comunque questo scenario è temperato dal messaggio positivo finale che vede rinascere la lotta sotto forma di cicalio fastidioso che si estende per tutta la nostra penisola!! Profetico ?  >>  .
Ma  ora ultimo monologo trasmesso ieri ( 24\2\2006 )  «Chi ha paura dei poeti?» contestato l’improvviso stop alla trasmissione «Anche la par condicio in questa storia non c’entra per niente»

DIEGO CUGIA 


Cari amici, nemici, zomberos di tutte le età.


Non è facile spiegare quel che neanch’io ho capito. Ho ricevuto da parte della direzione di Radio 24 la notizia che questo programma sarà sospeso. Siamo già da tempo in par-condicio, e abbiamo avuto il benestare del direttore su tutti i copioni, compresi quelli che non andranno più in onda. Quindi, la par condicio non c’entra.
 Naturalmente, anche se già morto, ho lottato contro questa decisione in tutta franchezzae assurda con tutta l’energia vitale di uno zombie. Ho proposto che, fino al 10 aprile, giorno delle elezioni, non solo avrei stralciato ogni e qualsiasi riferimento a parlamentari e partiti. Ma non avrei proprio parlato di politica. Nulla da fare. Così, martedì scorso, ho alzato le mani dal computer in segno di reso e ho smesso di scrivere.
 Ho naturalmente rifiutato la remotissima possibilità di riprendere Zombiesu Radio 24 dopo il 10 aprile. Perché...
 Perché...caro direttore, così come ti ho detto sì tutte le volte che mi hai chiesto qualcosa (non sono un duro e puro e conosco il Paese in cui vivo) e dopo una delle più brutte notti della mia vita, ti rispondo con un fermo, sereno e ragionato «No.» Ricordi la campagna di noi autori e registi contro gli spot assilanti che «interrompevano l’emozione» delle opere?
 Mi stai chiedendo uno spot di puro silenzio lungo quattro settimane, 2000 minuti di nastro che fruscia, un oscuramento cupo e apparentemente inspiegabile. E anche se, come scrivi, le critiche a questa censura sui giornali non durerebbero più di una settimana (meno, aggiungo io, e forse, neppure ci saranno) dimentichi di aver tradito te stesso e la tua autonomia, un tuo autore, e soprattutto un pubblico crescente di migliaia e migliaia di ascoltatori ai quali, dopo 40 giorni di deserto, non puoi dire «Oilà, eccoci tornati, abbiamo scherzato! Siamo indipendenti a corrente alternata». E questo ammesso e non concesso che questo programma l’avresti fatto effettivamente tornare.
 Tu, l’editore e l’editore dell’editore. Zombie non era un programma politico, ma un manifesto poetico in cui si riconosce (e trova sollievo dalla propria solitudine), un pubblico vasto e eterogeneo dai venti ai novant’anni, e di ogni ceto sociale. Quale credibilità avrei più nell’accettare non un piccolo compromesso, ma addirittura un oscuramento totale? Non infrangendo la par condicio il problema è un altro.
 Ti aspetteresti adesso che io dica che Zombie non può vivere in una Radio 24 che ha alle spalle Confindustria. Invece io sono proprio convinto del contrario. È proprio la nostra piccola grande industria, i dirigenti, gli operai, gli impiegati, i manager, che in Italia hanno bisogno di una ventina di notizie senza guinzaglio, di poesia, di musica e di libertà. Hanno bisogno di alzare la testa, di guardare oltre i confini, e di ritrovare se stessi, e con la dignità, voglia di darci dentro e lavorare. Il Paese delle idee è fermo. E questo contagia il Paese della produttività. Il sogno collettivo è un ricordo degli Anni del boom. I lavoratori italiani, tramontate tutte le utopie, subiscono dalla Tv il meno che c’è. Un finto pieno, com’è finto il benessere, in realtà un vuoto reazionario, sì, un vuoto pericolosissimo, soprattutto per le piccole e grandi imprese.
 Zombie poteva e doveva vivere proprio qui, a Radio 24 il Sole 24 ore, senza essere mai interrotto da nessuno, perché era un piccolo spazio di libertà creativa, e perché non ha infanto la legge. Interrompendolo s’interrompe la fiducia. Fra te e me, direttore. Fra gli ascoltatori e Zombie. Ma tu, direttore, sei stato irremovibile, mi ha dato del sordo che non vuol sentire, e ci sospendi. Fallo a testa alta e guardandomi negli occhi. Io ti sto rispondendo a viso aperto con la testa un po’ reclinata (perché mi stai facendo molto male) ed entrambi sappiamo che tu solo, da domani, avrai un microfono per spiegarti. Ma io so che non ne approfitterai. Perché non puoi fingere che non è stato commesso un errore. Questo piccolo programma ha importato il malessere che cova sotto le braci, e lo trasforma in qualcosa di più creativo, e non più di auto-distruttivo. Era una piccola sveglia. A volte, lo capisco, le sveglie irritano e fanno male, ma sono sempre salutari. Invece c’è chi preferisce puntare su questo lungo sonno. Sul letargo. Sul vuoto. Ma va bene così, ho vissuto un solo mese, e da morto. E mi risolleverò da questa ennesima porcata: quella di chi gestisce, male, e con la benda sugli occhi, il sistema della comunicazione e dell’informazione in Italia. Al diavolo i presunti martiri. Così va il Paese, bellezza!
 Ringrazio prima di tutto il mio ottantacinquenne amico Franco Rispoli, giornalista professionista, tutto ringalluzzito perché non gli capitava più dal Ventennio di essere censurato, e i giornalisti Andrea Purgatori che ha di nuovo rimbalzato contro il muro di gomma di questo tremolante e smarrito Paese, Valeria Serra, giornalista freelance dagli oceani e dal sud del mondo, Stefano Micocci, primo collaboratore, che di musica è un enciclopedia vivente, Luciano Francisci che ha realizzato tecnicamente e musicato dolcemente le mie parole, il ventiquatrenne Gabriele Pilicardo che aveva appena iniziato a fare pratica d’autore. E naturalmente voi tutti, un pubblico vastissimo, dai quindici ai novant’anni, trasversale, vagabondo, poetico e senza etichette, oltre ogni stupido vicolo cieco Sinistra/Destra, che mi aspettava da tre anni di censura della radio pubblica, e si è rifatto vivo con una tempestività struggente.
 Grazie, mi dispiace davvero che sia durata così poco. Avevo una montagna di cose da dirvi e da darvi ma non possiedo una radio nazionale (a proposito, c’è qualcuno che ci ospita? Non siamo barbudos, siamo professionisti intelligenti e per bene, ci facciamo la doccia tutte le mattine e abbiamo i nostri bravi pantaloni grigi e i golfini blu) oppure magari, chissà potrei attrezzarmi come uomo-sandwich, e battere pianure e città con una lampadina rotante e in testa, un megafono e l’organetto.
 Al gruppo Sole 24 ore-Confindustria e a Giancarlo Santalmassi, direttore di Radio 24, che avevo già ringraziato pubblicamente per avermi ridato la libertà di esprimermi, lascio un punto interrogativo alto come l’Everest. E a tutti voi la Guerra di Piero di Fabrizio De Andrè, e un segno sulla fronte, un marchio azzurro per riconoscerci la prossima volta, una piccola zeta, che in greco antico vuole dire è vivo. Alla prossima, speriamo un po’ più lunga e meno tribolata trasmissione. Grazie a tutti!


  con la speranza  che  rimanga  coerente  con questo suo ploclama  e  non  sia  tutta  una sceneggiata  per poi ritornare   dopo le  elezioni  come  sospetta  http://giornalettismo.splinder.com/



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