5.6.08

Senza titolo 598

  LO CONOSCEVATE IL FILM VACANZE ROMANE ? :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 

il pontefice prenda esempio dal cardinal Martini


da Repubblica.it del 5 giugno 2008

Dal cardinale Martini un severo ammonimento ai preti "Troppe bramosie dentro di noi, ci piace più l'applauso del fischio""Vanità, invidia e calunnie vizi capitali anche nella Chiesa"

di ZITA DAZZI

MILAN
O Una durissima lezione per gli uomini di Chiesa, peccatori come tutti gli altri uomini. E un severo ammonimento ai preti: " Non conformatevi alla mentalità di questo secolo. Occorre un vero rinnovamento della mente". Malato e sofferente per il Parkinson, pensava di non farcela, il cardinale Carlo Maria Martini, a predicare gli esercizi spirituali . E invece, appena tornato da Gerusalemme, è arrivato fino a Galloro, vicino ad Ariccia, alla casa dei gesuiti, dove si recano i sacerdoti a meditare. E con loro, interrompendo le omelie di tanto in tanto per sottoporsi ai controlli clinici, è stato molto chiaro, commentando i brani della lettera di San Paolo al romani, dove si parla del peccato: "Tutti questi peccati, nessuno escluso, sono stati commessi nella storia del mondo, ma non solo. Sono stati commessi anche nella storia della Chiesa. Da laici, ma anche da preti, da suore, da religiosi, da cardinali, da vescovi e anche da papi. Tutti".
Una vera e propria lezione sui "vizi capitali" della Chiesa d'oggi, senza nessun timore di dire cose sgradevoli. Anzi con la certezza di offrire "una pista di riflessione". Martini ha voluto parlare dei "peccati che interessano proprio noi come chierici": anzitutto i peccati "esterni", come le fornicazioni, gli omicidi e i furti, precisando "questi ci toccano meno di altri, ma comunque ci riguardano anch'essi". E poi è passato ad esaminare "le cupidigie, le malvagità, gli adulteri". Ha ammonito: "Quante bramosie segrete sono dentro di noi. Vogliamo vedere, sapere, intuire, penetrare. Questo contamina il cuore. E poi c'è l'inganno, che per me è anche fingere una religiosità che non c'è. Fare le cose come se si fosse perfettamente osservanti, ma senza interiorità".L'arcivescovo emerito di Milano ha parlato poi dell'invidia, "il vizio clericale per eccellenza: l'invidia ci fa dire "Perché un altro ha avuto quel che spettava a me?". Ci sono persone logorate dall'invidia che dicono "Che cosa ho fatto di male perché il tale fosse nominato vescovo e io no?"". E ancora: "Devo dirvi anche della calunnia: beate quelle diocesi dove non esistono lettere anonime. Quando io ero arcivescovo davo mandato di distruggerle. Ma ci sono intere diocesi rovinate dalle lettere anonime, magari scritte a Roma... ".
Carlo Maria Martini, vescovo per 22 anni a Milano, sente il dovere di parlare esplicitamente ai giovani preti, auspicando un rinnovamento: "Devo farlo perché sarà l'ultimo ritiro, fa parte delle scelte che fa una persona anziana e in dirittura d'arrivo, ci sono cose che devo dire alla Chiesa". La sua lezione continua giorno dopo giorno durante la settimana di ritiro spirituale. "San Paolo parla del "vanto di fare gruppo", di coloro che credono di fare molti proseliti, di portare gente perché così si conta di più. Questo difetto grave è molto presente anche nella Chiesa di oggi. Come il vizio della vanagloria, del vantarsi. Ci piace più l'applauso del fischio, l'accoglienza della resistenza. E potrei aggiungere che grande è la vanità nella Chiesa. Grande! Si mostra negli abiti. Un tempo i cardinali avevano sei metri di coda di seta. Ma continuamente la Chiesa si spoglia e si riveste di ornamenti inutili. Ha questa tendenza alla vanteria".
Non fa nomi, Martini, se non quello del papa Benedetto XVI, citato tre o quattro volte, affettuosamente: "Dobbiamo ringraziare Dio di averlo, anche se poi abbiamo qualcosa da criticare". Ma Martini è come se volesse anche mettere in guardia Ratzinger quando, riprendendo le parole del papa, mette in guardia i preti dal "vanto terribile del carrierismo": "Anche nella Curia romana ciascuno vuole essere di più. Ne viene una certa inconscia censura nelle parole. Certe cose non si dicono perché si sa che bloccano la carriera. Questo è un male gravissimo della Chiesa, soprattutto in quella ordinata secondo gerarchie perché ci impedisce di dire la verità. Si cerca di dire ciò che piace ai superiori, si cerca di agire secondo quello che si immagina sia il loro desiderio, facendo così un grande disservizio al Papa stesso".
Un quadro fosco, che il grande biblista, dettaglia, come può solo chi conosce dall'interno i meccanismi di potere della Chiesa: "Purtroppo ci sono preti che si pongono punto di diventare vescovi e ci riescono. Ci sono vescovi che non parlano perché sanno che non saranno promossi a sede maggiore. Alcuni che non parlano per non bloccare la propria candidatura al cardinalato. Dobbiamo chiedere a Dio il dono della libertà. Siamo richiamati a essere trasparenti, a dire la verità. Ci vuole grande grazia. Ma chi ne esce è libero".

Pace, non pacifismo

Amici lettori, ecco a voi alcuni appuntamenti di sicuro interesse. Il primo riguarda la Marcia per il Clima indetta a Milano il 7 giugno da numerose associazioni ambientaliste (e non solo). Anche gli umanisti vi parteciperanno. Ecco che quindi che Presenziare risulta sempre più irrinunciabilee necssario, soprattutto dopo l'annuncio del ritorno all'energia atomica da parte del ministro Scajola, che l'informazione di massa tende a presentare come inevitabile o, al limite, un male minore. "Non pronunciamo solo dei no, come ironizza qualcuno - sottolinea Alberto Pero (Umanisti per l'Ambiente) - ma anche Gianni Silvestrini, ex-consulente di Bersani, che è un ingegnere e non un hippy fuori tempo, ha dimostrato che quella dell'atomo è una scelta antieconomica e insicura. Del resto oggi, per ottenere informazioni dettagliate e oggettive, occorre rivolgersi al web". E al web ricorriamo per diffondere notizie che altrimenti non avrebbero il giusto rilievo. Lo ripetiamo ormai da molto tempo.
Mentre i Grandi del mondo si accapigliavano al vertice della Fao e vociavano contro le esecrande provocazioni di Ahmadinejad senza però riuscire a elaborare un'efficace strategia per contrastarlo, gli amici de Il Dialogo hanno concluso il terzo dialogo islamo-cristiano. Da diversi anni, anche in tal caso nel più totale disinteresse dei canali informativi, un nutrito numero di uomini e donne portano avanti un discorso alternativo allo scontro di civiltà. Un confronto serrato, avulso da melliflui sincretismi.
Ai leghisti che scalpitano per varare il reato d'immigrazione clandestina replica un infuocato Alex Zanotelli. Grazie al cielo abbiamo ancora lui.
Un tempo le donne esigevano non solo pane, ma anche rose. Oggi non abbiamo né l'uno né le altre; per questo si regredisce. E noi siamo e vogliamo essere persone di pace, non pacifisti. C'è bisogno d'un mondo più gentile, della forza della natura, dell'umana lentezza.


Daniela Tuscano




  fiori    di  Adriano Celentano - Giovanni "Neffa" Pellino


 








Svegliati nel sole che sta nascendo,
quanta strada ho fatto per arrivare in tempo,
ora lascia i sogni che abbiamo chiuso dentro
sussurrare ancora nel vento.
Tornano alla luce i miei occhi stanchi,
tutto il mio futuro è adesso che mi guardi,
prima c'era il vuoto di queste stanze così grandi
e i silenzi troppo ingombranti.
Per noi che abbiamo avuto tutto il mondo contro
e già sappiamo che si prova a stare in fondo,
per noi deve esserci un'uscita sull'esterno
e un giorno dopo quest'inverno.
Dimmi che è l'istante che hai atteso sempre
e ora che ci siamo non serve dirci niente.
Siamo stati soli anche quando c'era troppa gente
nella nebbia controcorrente.
Per noi che abbiamo avuto tutto il mondo contro
e già sappiamo che si prova a stare in fondo,
per noi deve esserci un'uscita sull'esterno
e un giorno dopo quest'inverno.
(Coro) Ora sentimi vicino a te, ora sentimi vicino a te...
E come i fiori aperti che credevamo persi (ora sentimi vicino a te) ritorneranno i giorni senza la pioggia su di noi (ora sentimi vicino a te) e come i giorni aperti..dodadodide... (ora sentimi vicino a te)


Senza titolo 597

  CORREVA L'ANNO 1988 !  VE LA RICORDATE LA VITTORIA DEI FRATELLI ABBAGNALE CON IL COMMENTO DI GIAMPIERO GALEAZZI ? :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 
 

Un Pride con spirito d'aquila

Gli omosessuali cristiani non mancheranno al Pride. Non possono mancare, come ha ben sintetizzato Gianni Geraci. E forse, per una volta, saranno meno soli. Una solitudine, o meglio un'esclusione, decretata non semplicemente dalla gerarchia ecclesiastica e da una società di nuovo ossessionata dalla fobia del "diverso", ma talora anche dagli stessi gay e lesbiche "laici". Per anni considerati marginali, stravaganti e - quasi - traditori della "causa", se non addirittura la quintessenza della contraddittorietà, i credenti stanno riuscendo pian piano, con una tenacia ammirevole, a uscire da quelle catacombe in cui erano stati confinati. 



E' proprio vero che gli omosessuali sono tutti travestiti, privi di codice morale, provocatori, effeminati o mascolini e, conseguenzialmente, irreligiosi? Chiunque ne conosca qualcuno di persona non può che rispondere in modo negativo; eppure, nonostante ciò, quante volte ci siamo abbandonati ai luoghi comuni, senza tentar nulla per contrastarli ?
E' indispensabile riflettere sul "mutamento sociale in atto col legame tra sessualità e consumoJosé Antonio Trasferetti, teologo morale e fra i primi sacerdoti a elaborare una pastorale per le persone gay - L'universo gay rappresenta oggi un target: conta su reti specializzate in pubblicazioni, campagne pubblicitarie, servizi [...] sempre più assediati dalle marche". In questa prospettiva, "l'omosessuale 'diventa uguale' all'eterosessuale non in quanto cittadino, essere umano, lavoratore, contribuente, che ha una famiglia e/o religiosità, ma perché è un consumatore [...]. Intanto permangono gli alti livelli di violenza e discriminazione contro gli omosessuali", specialmente se poveri e non "alla moda". E' esattamente il modello proposto dai più importanti mezzi di comunicazione di massa.        Il contributo degli omosessuali credenti, ma in genere di chiunque lotti per un'affermazione di sé come soggetto di diritti e doveri - diventa allora indispensabile per proporsi come fattori di arricchimento per la propria ed altrui umanità. Più volte abbiamo sostenuto, qui e altrove, che pure l'esperienza degli omosessuali è decisiva per affrontare i problemi più svariati: non solo quelli strettamente legati


 ( Tamara De Lempicka, Le fanciulle, 1929 ca.)


all'affettività, ma alla pace, al rifiuto di ogni discriminazione e sfruttamento, specie verso i più deboli, alla presa di coscienza della diversità di ognuno, coi propri pregi e le proprie mancanze. Possono rappresentare una "via stretta" ma luminosa e imprevista per decifrare il Mistero.
Ecco perché quest'anno si "sdoppieranno". Una loro delegazione sarà infatti presente, gli stessi giorni, anche al convegno di Noi Siamo Chiesa.

Persino la massificazione stigmatizzata dall'ultimo Pasolini può servire come mezzo per una più capillare diffusione d'un messaggio alternativo. Proprio lo strumento più efficace, non di rado micidiale, per "appiattire" le differenze, non in nome della democrazia ma del Mercato, contiene in sé il germe del suo annientamento, se si vorrà individuarlo e combatterlo, dopo averlo sfruttato.

La decisione di invitare alla kermesse anche rom e perseguitati politici (e sessuali) di altri Paesi ci sembra un buon inizio. Di notevole interesse la notizia che, per la prima volta, parteciperà un'associazione musulmana, la Islamic Anti-Defamation League. Gli umanisti, dal canto loro, hanno trasmesso la consueta adesione.

Anche per gli omosessuali di buona volontà, insomma, pare giunta l'ora degli spiriti liberi e aperti, capaci di trascendersi. Lo spirito delle vette, lo spirito dell'aquila. Sappiano anch'essi disegnare orizzonti amplissimi, traccino per primi strade nuove e coraggiose, non temano il conformismo che pervade anche le loro come le altrui comunità, e vivano nel mondo, senza farsi possedere dal mondo




 

 

                             Daniela Tuscano





.

4.6.08

Memorie d'un boia

Ho visto teste cadere,
Sangue schizzare,
Dopo un solo colpo
Vibrato senza pietà,
Senza voler sapere
Se innocente o criminale
Fosse il giustiziato.
Ho sentito preghiere,
Risa e lamenti uscire
Da bocche che tacevano
Dopo un solo colpo
Vibrato senza rancore,
Senza voler sapere
Se pio o peccatore
Fosse il decapitato.
Ora ho paura
Perché capisco la luce
Della lama su di me cadere.

cosa intendo per compagni di strada o di viaggio

Non importa  se è un lui o un lei , se  etero  o gay , se è di destra o di sinistra  , del suo passato   bello o brutto  .  Infatti  : << quando incontro qualcuno   non gli chiedo   da dove  viene  non m'interessa  . Gli chiedo dove  và  . Gli chiedo se posso  [ se vuole  ] fare  un pezzo di strada  insieme a lui . >>  ( Giovanni XIII )

contro ogni razzismo manifesrtazione 8 gugno 2008

Senza titolo 596

  05 / 06 / 2008 / SAN BONIFACIO !  UN GRAZIOSO AGURIO DA LUCKY !  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 

Appello di Alex Zanotelli contro il razzismo dilagan


Per adesioni, puoi inviare un'email: alex.zanotelli@libero.it


E' agghiacciante quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro paese. I campi ROM di Ponticelli (Na) in fiamme, il nuovo pacchetto di sicurezza del ministro Maroni, il montante razzismo e la pervasiva xenofobia, la caccia al diverso, la fobia della sicurezza, la nascita delle ronde notturne offrono una agghiacciante fotografia dell'Italia 2008.
"Mi vergogno di essere italiano e cristiano", fu la mia reazione rientrato in Italia da Korogocho, all'approvazione della legge Bossi-Fini. (2002). Questi sei anni hanno visto un notevole peggioramento del razzismo e xenofobia nella società italiana, cavalcata dalla Lega (la vera vincitrice delle elezioni 2008) e incarnata oggi nel governo Berlusconi. (Posso dire questo perché sono stato altrettanto duro con il governo Prodi e con i sindaci di sinistra da Cofferati a Dominici....) Oggi doppiamente mi vergogno di essere italiano e cristiano.
Mi vergogno di appartenere ad una società sempre più razzista verso l'altro, il diverso, la gente di colore e soprattutto il musulmano che è diventato oggi il nemico per eccellenza.
Mi vergogno di appartenere ad un paese il cui governo ha varato un pacchetto- sicurezza dove essere clandestino è uguale a criminale. Ritengo che non è un crimine migrare, ma che invece criminale è un sistema economico-finanziario mondiale(l'11% della popolazione mondiale consuma l'88% delle risorse) che forza la gente a fuggire dalla propria terra per sopravvivere. L'O.N.U. prevede che entro il 2050 avremo per i cambiamenti climatici un miliardo di rifugiati climatici. I ricchi inquinano, i poveri pagano. Dove andranno? Stiamo criminalizzando i poveri ?
Mi vergogno di appartenere ad un paese che ha assoluto bisogno degli immigrati per funzionare, ma poi li rifiuta, li emargina, li umilia con un linguaggio leghista da far inorridire. Mi vergogno di appartenere ad un paese che da' la caccia ai ROM come se fossero la feccia della società. Questa è la strada che ci porta dritti all'Olocausto (ricordiamoci che molti dei cremati nei lager nazisti erano ROM!). Noi abbiamo fatto dei ROM il nuovo capro espiatorio.
Mi vergogno di appartenere ad un popolo che non si ricorda che è stato fino a ieri un popolo di migranti ("quando gli albanesi eravamo noi"): si tratta di oltre sessanta milioni di italiani che vivono oggi all'estero. I nostri migranti sono stati trattati male un po' ovunque e hanno dovuto lottare per i loro diritti. Perché ora trattiamo allo stesso modo gli immigrati in mezzo a noi? Cos'è che ci ha fatto perdere la memoria in tempi così brevi? Il BENESSERE ? Come possiamo criminalizzare il clandestino in mezzo a noi? Come possiamo accettare che migliaia di persone muoiano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per arrivare nel nostro "Paradiso"? E' la nuova tratta degli schiavi che lascia una lunga scia di cadaveri dal cuore dell'Africa all'Europa.
Mi vergogno di appartenere ad un paese che si dice cristiano ma che di cristiano ha ben poco. I cristiani sono i seguaci di quel povero Gesù di Nazareth crocifisso fuori le mura e che si è identificato con gli affamati, i carcerati, gli stranieri. "Quello che avrete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli lo avrete fatto a me". Come possiamo dirci cristiani mentre dalla nostra bocca escono parole di odio e disprezzo verso gli immigrati e i Rom? Come possiamo gloriarci di fare le adozioni a distanza mentre ci rifiutiamo di fare le "adozioni da vicino"? Come è possibile avere comunità cristiane che non si ribellano contro queste tendenze razziste e xenofobe? E quand'è che i pastori prenderanno posizione forte contro tutto questo, proprio perché tendenze necrofile? Come missionario, che da una vita si è impegnato a fianco degli impoveriti della terra, oggi che opero su Napoli, sento che devo schierarmi dalla parte degli emarginati, degli immigrati, dei Rom contro ogni tendenza razzista della società e del nostro governo. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani. Vorrei ricordare le parole del pastore Martin Niemoeller della Chiesa confessante sotto Hitler : "Quando le SS sono venute ad arrestare i sindacalisti, non ho protestato perché non ero un sindacalista. Quando sono venute ad arrestare i Rom non ho protestato perché non ero un Rom. Quando sono venute ad arrestare gli Ebrei non ho protestato perché non ero un Ebreo. Quando alla fine sono venute ad arrestare me non c'era più nessuno a protestare." Non possiamo stare zitti, dobbiamo parlare, gridare, urlare. E' in ballo il futuro del nostro paese, ma soprattutto è in ballo il futuro dell'umanità, anzi della vita stessa. Diamoci da fare perché vinca la vita!

Alex Zanotelli

Per adesioni, puoi inviare email:alex.zanotelli@libero.it

Cittadini di Emmaus

Il tempo pasquale è ormai trascorso, ma mi capita di ripensare spesso al suggestivo episodio della Cena in Emmaus (a lato, il dipinto del Caravaggio). Questa lettura, e una frase di don Antonio Mazzi a proposito delle assassine di suor Maria Laura Mainetti, che presto assurgerà agli onori degli altari" Stanno redimendosi, ma il significato della beatitudine è totalmente estraneo alla loro cultura") mi hanno spinta a formulare qualche domanda in libertà, forse illogica, confusa. ( La Resurrezione è un evento ineffabile, è, per dir così, la gnosi della fede, l'abbandono all'assurdo. Avviene di notte, dona luce al cuore, ma si cela agli occhi e alla mente. Non posso crederci. Ma, forse per questo, m'insegna il valore del silenzio, della fissità. E' stato notato che nelle opere d'arte soprattutto occidentali domina la figura del Crocifisso. Molto meno quella del Risorto. L'uno è solo umano e, nello scandalo dell'attesa tradita, assolutamente logico. Ognuno fa esperienza della morte. Ma nessuno trapassa davvero. O, forse, varca muto la soglia, luce su luce, completo e ciclico come un'immensa Fine. In ogni caso, non ci abbiamo mai creduto davvero. La morte, in Occidente, e nell'Occidente dell'anima, spegne tutto e per sempre. In Occidente è di scena la terra, il corpo, l'azione. Cammina, senza pace né gioia, lavora verso il nulla, attende miserie, percorre sentieri che lo riconducono alla terra. Emmaus è passaggio continuo e doloroso, spazio precario, periferia irrisolta. L'Occidente venera, o meglio venerava, Gesù, ma fino a che punto gli è lecito dimenticarsi di Cristo? Cristo che non ha annullato il primo, Cristo coi segni della Passione.
Abbiamo tutti presente il maestoso PantocratorDuomo di Monreale: la rappresentazione musiva del Vangelo di Luca. Ieratico, solenne, eppure ancor solido corpo,d'una dignità costantiniana dietro lo sguardo amorevolmente severo.                                                  Nel Pantocrator (=onnipotente) di Monreale affascina l'ibridismo mistico. Le braccia allargate rievocano la croce che unisce le due sponde del mondo.O l'arditezza fantasmagorica di Grünewald (a sinistra): una preveggenza, un'irruzione nello spazio alieno, nel cosmo senza nome e senza Dio. Un extraterrestre del Cinquecento dietro un sommosso pulsar, nell'infinito universo et mondi. Con l'ingenuo calore d'una nuova, perenne notte di Natale. Quello di Grünewald è davvero un crocifisso risorto. Emerge dalla notte con le braccia spalancate come sulla croce, là come segno d'amore prostrato, qui come abbraccio trasfigigurante. Ma sono le icone orientali, l'essenzialità senza prospettiva degli sfondi dorati, lo sguardo ossuto e millenario, senza vento, la vera immagine del silenzio esausto e primitivo. Un'idea cromatica. Non un ritratto. Non una spiegazione. Preghiera visiva.
La Resurrezione non si comprende né si discute, s'irradia misteriosa in noi, senza che ce ne accorgiamo. Dal nulla scintillante emerge una rilettura di vita, in cui noi, gli altri, restiamo trasfigurati e scoperti, orme del divino amico.                                                           
Dovremmo domandarci cosa significa per noi resurrezione. Come la viviamo, dove la trovate, chi per noi è Dio: una divinità, un'idea, una persona cara... Scoprire se e quale sia il linguaggio della fede oggi, nelle nostre Emmaus attuali.










Noè su Marte








marte.jpg Marte image by marcotri


Noe su Marte


-Scègnete...scègnete
qui l'ommini nu' c'è stanno.
-A sor Noè, semo bòni?
-Ve dico de si!
-Sarà,famo a fidasse?
-C'evete raggiòne, me so fatto cucco,
ho sbajato 'n'altra vorta.
Domminè Dio è stufo,
a forza de fa' diluvià su la tera,
'sta vorta, ha finito
l'acqua de' tutto l'unniverso.
L'ho capito puro,io che co'
er terrestra, nu' se potemo da fidà.
Dopo tant'anni, ancora nu'intènne
la lezziòne,vojo provà su 'sto pianeta,
vedemo se ce va mèjo.
Scègnete...scègnete e state bòni
è ora de finilla de smoccolà.


La sora franca, 'na terrestra disperàta, stampà pe' voi du' vèrzi.Dimannò scusa,


pe li sbàji. franca bassi









arca.gif chiste arca noe image by bentrovat


immagini in rete grazie



Senza titolo 595

  L'AVETE LETTO IL LIBRO TRE UOMINI A ZONZO ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

3.6.08

Ora-Mai


                                                                                                                                                     Ora
ci si ritrova incompiuti,
gheriglio secco
polvere bianca
sull'armonium della vita.



Ora,
perdo la quiete
di quel tempo lasco,
di quel tempo sfrangiato,
inesistente e immoto,
che mi accarezzava
in splendida beltà.


Beltà maestosa e sorda,
beltà azzurra e lieve,
coperta di fiocchi
e marezzata di spazi



Beltà d'uovo,
di silenzi solcati,
da labbra e cuori


Mai,
mai più t'afferro,
tu che scivoli empio,
e mi abbandoni a mezz'aria,
come deserto spopolato,
come ghiareto riarso.



 

 

 

                                                       Daniela Tuscano

invito al dialogo e alla tolleranza ?

 «È finita è finita. Per voi clandestini e marocchini biglietto di sola andata. La Lega ce l’ha sempre duro, clandestini di merda. Con questo governo la Padania è arrivata a Roma. I clandestini l’hanno capito...»
Mario Borghezio, europarlamentare della Lega giuramento di Pontida Ansa, 1° giugno

sarebbe questa la soluzione del problema dela campania ?



La parola ai celerini. «Sicurezza: con i violenti fare come Scelba » Gaetano Quagliariello vice capogruppo Pdl, Ansa 1 giugno

«La tossicità di una discarica non è più una questione da risolvere in assemblea con perizie e contro perizie della famosa società civile; è il governo che stabilisce che cosa è tossico e cosa non lo è » il Foglio, 2 giugno

il razzismo dei tg

Maria Novella Oppo 3\6\2008 unità


Cronaca razziale


Ci ha colpito, domenica, il Tg2 delle 13, per i lunghi servizi dedicati a fatti di cronaca nera, di quelli che di solito meritano spazio solo nelle pagine locali dei quotidiani o nelle edizioni regionali dei tg. Tutti reati minori (un tentativo di furto e una rissa in strada), ma vedevano coinvolti extracomunitari. Anzi, non ci è stato nemmeno detto se si trattasse di italiani, di stranieri irregolari o con regolare permesso di soggiorno, ma in un caso erano rom e in un altro cinesi che parlavano perfettamente (perfino con inflessioni dialettali) la nostra lingua. Perciò, siamo alla cronaca razziale. Lo stesso furto o la stessa lite che normalmente non fanno notizia, se commessi da italianissimi rom o da italianissimi cinesi, viene sparato con incredibile rilievo. Questo per dire come lavora utilmente a creare il clima di odio e di allarme sociale il Tg2 di Mauro Mazza. E ora il governo pretende di uniformare ancor più a destra i vertici Rai. E chi sarà il prossimo direttore del Tg2, un filonazista (magari col Che tatuato sul braccio )?


 

Vacanze



Complimenti per il nuovo look del blog, approfitto dell'invito per salutare tutti con questa foto scattata al mare la scorsa settimana.
Una settimana di ferie in Versilia purtroppo non c'è stato sempre bel tempo, così ora mi ritrovo con raffreddore e tosse, pazienza...mi consolo guardando le foto del mare.
Per chi ancora non mi conosce, l'invito a 'passare' nel mio blog è esteso a tutti: e voi, le vacanze dove le passerete?

Per i giovani nonni


nonniA nonno, che stai a di'? A Romolè, appena finito d' ignommerà la lana, annamo a vede 'sta diavoleria, che dichi ce provamo? State boni, state boni...  queste so cose, che nu' se fanno. Romolè,  fai piano,  nonna Ervira se sta addormì, smorzàje  la luce, e annamo a vede  de che se tratta. Franca Bassi


Arriva il primo computer per i nonni. Un computer touchscreen, 'all in one', 19 pollici, con il programma Eldy, il software gratuito che conta gia' oltre 150.000 utenti. Eldy Pc, si legge in una nota, e' la sintesi delle migliori tecnologie al mondo: video flat Lcd 19 pollici, sensori touchscreen ''5 wires'', processore di ultima generazione, Windows XP o Linux Ubuntu, computer ''all in one'', scheda televisione e ovviamente il programma Eldy gia' installato. Adnkronos


Senza titolo 594

Scendi in campo anche tu per le energie alternative adatte al paesaggio.... di SI all'energia pulita e NO alla deturpazione del territorio. Firma anche tu, per salvare una delle parti più belle del Salento ! firmate  qui la petizione: firmiamo.it/bastaeolicoselvaggio




 

NB: copia questo codice per inserire il banner sul tuo sito!


codebase="http://macromedia.com/cabs/swflash.cab#version=6,0,0,0"
ID="flaMovie" WIDTH="468" HEIGHT="60">





FlashVars="host=firmiamo.it&url=bastaeolicoselvaggio"
bgcolor="#FFFFFF" WIDTH="468" HEIGHT="60"
TYPE="application/x-shockwave-flash">

Domande

È la prima volta che partecipo ad un progetto come questo. Non so quale contributo potrò darne, né se quello che scriverò potrà interessare qualcuno. Ma se uno non ci prova non lo saprà mai quindi... eccomi!

Le teniamo chiuse sotto i cappelli. Le lasciamo uscire come centesimi da infilare nella macchinetta del caffè. Le usiamo perché ci frega, ne abusiamo perché gli altri, dopo un po',  ci anestetizzano. Del saperle formulare abbiamo fatto un mestiere forse dimenticando che da bambini per tutti era un talento naturale. Eravamo tutti intervistatori e ci domandavamo del mondo, della vita, dei perché. Ora che abbiamo più strumenti per trovare risposte, spesso non abbiamo più domande. Non abbiamo più quella voglia di esplorare, di conoscere. Ci accontentiamo di vivacchiare e subiamo quello che ci accade senza più interrogativi. Per fortuna succede ancora che un bambino ci fissi e chieda:"Perché?"

Alitalia...la ricerca dei compratori

alitalia2

La vita militare...

presidio




Senza titolo 593





  VE LA RICORDATE QUESTA TARGA PUBBLICITARIA DEI GELATI BESANA ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 

I want love Elton John (voglio essere amato)

il video dei un mio compagnodistrada esterno a splinder di youtube ecco il  suo pofilo e la sua  pagina su youtube  it.youtube.com/cla400 e il suo blog space www.essen40.spaces.live.com/



Senza titolo 592

  VI PIACEVANO LE CANZONI DI JIMMY FONTANA ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
 

2.6.08

Il tuo viso Son preso da incantesimo

Il tuo viso


Son preso da incantesimo


 


Son preso da incantesimo


dovunque lo sguardo volga


vedo il tuo viso


tatuaggio indelebile nelle mie pupille


o materializzato sogno


ti vedo nel cielo azzurro


tra le stelle


per strada


nei prati


sei l’ultimo pensiero la notte


ed al risveglio il primo


il tuo viso mi segue sempre


e il buio che tutto rende uguale


nemmeno nasconde


quel tuo enigmatico sorriso


Monna Lisa


e La primavera al contempo


giocano dentro di me


sono il mio incantesimo


speranza e paura


di vita mia ragione


 


Pietro Atzeni

sentenza dela cassazione su europa7-rete4

l'unico commento  che mi sento di fare  è questo qua 


Senza titolo 591

  03 / 06 / 2008 / SAN CARLO !  TANTISSIMI AUGURI DA LUCKY L'ESPLORATORE !  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us


Mondo a due ruote

C'erano i ragazzi, assiepati in modo sparpagliato lungo il nastro grigio che tagliava la città. C'era don Bruno, la cui grossa figura di bambino navigava un po' stordita nella severità ottocentesca del clergyman nero; c'era il rosa, quel "Rosa Gazzetta" sciorinato dalle vestigia dei palazzi metropolitani, a guardia e concordia delle raccolte intimità familiari, una macchia rustica di panno steso; allegria modesta d'un accarezzato benessere, qualcosa di residuale, semplice e schietto. E le magliette campeggiavano dai balconi elevati, recando la scritta "91° Giro d'Italia". La Storia attraversava le strade provinciali di anonimi agglomerati. Ieri è toccato proprio a noi, a Bresso.

C'erano, poi, loro: gli eroi della pista. Gli eroi di mio padre adolescente, che ancora tiene incorniciata la fotografia firmata "Coppi Fausto, sportivamente"; e che ancora rivede nelle biciclette le fatiche sane degli sfollati, la speranza inerme d'un futuro meno agro, la scuola nelle cartelle e negli astucci colorati.Oggi gli atleti percorrono l'asfalto con la grazia d'una perfetta ogiva: aerodinamici, leggeri, belli, radiosi, snocciolati l'uno dopo l'altro, gazzelle del suolo, sagome sfreccianti. Corrono, o forse volano, salutano, e scompaiono nella loro scia dorata. Eppure è restato in loro qualche traccia della ruvida sobrietà valligiana; nei dialetti sonanti, e nordici; in questo sport ancora popolare, slabbrato di povertà, nella struggente dolcezza d'una dolina.

Daniela Tuscano

Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

 Fin ora   credevo che il  trucco cioè il make  up femminile  (  ovviamente  non  sto  vietando  niente  ogni donna   è libera  di  fare  qu...