28.9.08

Senza titolo 905

Prato - Claudia Koll qulche sera fà ha raccontato la sua esperienza religiosa


ai pratesi. L' incontro ha vuto luogo presso la chiesa di San Francesco


nell'ambito dell'inizitiva "Eventi Settembre 2008 - Missione Diocesana


2008/2009" organizzata dalla Diocesi di Prato.


L'attrice ha dichiarato di essersi avvicinata a Dio dopo aver attraversato un


brutto periodo lavorativo. Ha conosciuto Dio a mezzo delle persone


malate. Esperienze forti che l'hanno spinta a diventare una laica consacrata.


L'attrice ha anche fondato un'associazione denominata "Le opere del


Padre". I membri dell'associazione vivono il messagio della Divina


Misericordia, visitano gli ammalati, partecipano a incontri di testimonianza


e preghiera, sensibilizzano e coinvolgono persone nel volontariato, vivono


momenti di preghiera adorando il Signore nell'Eucarestia, meditando la


Parola di Dio e recitando la Coroncina della Divina Misericordia.


Per info www.leoperedelPadre.it.


romilda marzari






"So bene o Signore che tu non hai bisogno delle nostre


opere. Tu vuoi Amore, Amore, Amore, e ancora una volta


Amore di Dio. La vera sapienza sta nell'amare Dio. Fuori di


Dio non c'e' bellezza".


(Santa Faustina)




"Fedele e' il Signore in tutte le Sue Parole, Amore in tutte le


Sue Opere".


(anonimo)

Senza titolo 904

"Non strappate questa pagina" è il titolo del comunicato stampa scritto dai


sindacati: FLC - Cgil; Cisl Scuola; UIL - Scuola; SNALS Confsal; GILDA


Unams contro il decreto che prevede il ritorno del mestro unico.


Riporto il comunicato stampa per intero.


"Da oltre tren'anni la scuola primaria cioè la scuola dei bambini e delle bambine


ha vissuto continui e importanti cambiamenti. Possiamo naturalmente discutere di questa storia che attraversa fasi sociali e stagioni politiche diverse e ricercare


nuove risposte adeguate alle complesse esigenze formative. Ma dobbiamo aver


chiaro e per quanto ci riguara riaffermare:


-la scuola primaria si è sviluppata allargando progressivamente la propria attività


formativa sia come tempo scuola, con l'attivazione delle classi a tempo pieno,


che come attività e come conteuniti educativi e di studio, introducendo il sitema


di lavor colleggiale tra gli insegnanti che ha favorito la specializzazione e la


coerenza di questo settore educativi con la complessità sempre maggiore delle


conoscenze;


-la scuola primaria ha fatto dell'accoglienza e dell'inclusione sociale tratto


costitutivo della sua identità formativa e della riconosciuta identità professionale


degli insegnanti che vi operano, le maestre e i maestri.


-si è modificato e sempre mantenuto il rapporto fra scuola e territorio. La scuola


primaria è vissuta dai cittadini e dalle famiglie come la scuola della comunità,


particolarmente nelle realtà più decentrate.


-nel generale mutamento di riferimenti educativi condivisi la scuola primaria


garantisce un'importante funzione di coesione sociale e di orientamento


educativo in un contesto di accoglienza e convivenza delle diversità culturali e


sociali.


Certamente non mancano problemi e carenze. In particolare mplti interventi


riformatori non sono stati sostenuti e adeguatmaente accompagnati mentre i tagli


di risorse hanno reso sempre più difficile rispondee alle crescenti domande


fromative.



Eppure questa è la scuola primaria che conosciamo. Da migliorare e da


sostenere senza snaturare la sua struttura portante. E' questa la scuola primaria


che, secondo l'indagine Ocse - Pisa, si colloca a livelli di eccellenza nel mondo.


Il ministro Gelmini aveva nei mesi scorsi affermato che non era tempo di rottura


e di "punti e a capo". Cambiamento con attenzione e continuità.


INVECE LE PREVISIONI CONTENUTE NELLA MANOVRA


FINANZIARIA DEFINISCONO IN MODO NETTO SCELTE


GRAVEMENTE NEGATIVE VERSO IL SISTEMA PUBBLICO


DELL'ISTRUZIONE, mentre il DL n. 137 del 01/09/2008 smatella il sistema


organizzativo della scuola primaria, reintroducendo il maestro tuttologo e riduce


drasticamente a 24, il numero delle ore di scuola, spazzando via tra l'altro anche


l'esperienza del tempo pieno che nella regione Toscana ha una forte diffusione.


Sia chiaro: questo non è un ritorno nostalgiuco alla scuola del passato o, come è


stato affermato, alla chiarezza.


E' la semplice dismissione di un'organizzazione didattica che ha funzionato e che


funziona bene, determinata da sclete solo e soltanto di natura economica, che


portetà poi a rincorrere le soluzioni più strane e arrangiate, con la conseguente


destrutturazione della scuola pubblica sulla pelle dei bambini e delle bambine e


delle loro famiglie.


Questa non è politica è irresponsabilità!


Il decreto non può essere convertito. Il parlamento deve avere un sussulto di


autonomia anche nelle componenti che sostengono questo governo e questo


ministro.


Tutti dobbiamo mobilitarci. Cittadini, famiglie, i lavoratori della scuola. Le


istituzioni locali e la Regione devono rappresentare punti di riferimento forti in


questa iniziativa.


Affinchè non si strappi questa pagina".


 

Senza titolo 903

CI SIAMO ....

CON LA NOSTRA PRESENZA e CON I NOSTRI VOLTI



METTIAMO FINE ALLA MATTANZA!



Lettera appello - APERTA -

a tutti i cittadini responsabili, alle istituzioni, alle associazioni.



Il litorale domitio e l´agro aversano sono stati trasformati, negli ultimi
mesi, in veri e propri teatri di guerra.

Attraverso l´uccisione di chiunque provi a sottrarsi al giogo del racket e
del delirio di onnipotenza della camorra, stanno terrorizzando tutte le
popolazioni di queste aree.

La strage del giorno di San Gennaro è stata la più efferata aggressione mai
portata a termine dalla camorra in Campania.

Sono a repentaglio la vita e l´incolumità di chiunque viva e lavori nelle
nostre contrade.

Di fronte a questa escalation criminale senza precedenti non si può rimanere
inerti.

Tutti insieme dobbiamo dire basta, rivendicando come inviolabile il diritto
alla vita.

Chiamiamo, perciò, contro la camorra sanguinaria e stragista, tutte le
comunità locali alla mobilitazione.

Vinciamo la paura e gridiamo forte la nostra ribellione.



- Per la vita e la sicurezza dei cittadini italiani e stranieri presenti sul
nostro territorio.

- Per la civile e pacifica convivenza tra italiani e stranieri.

- Per riconquistare alla legalità ed alla tranquillità questi pezzi di
territorio.



Chiediamo a tutte le Istituzioni di fare fino in fondo la propria parte per
assicurare alla giustizia questi criminali e recuperare dall´indicibile
degrado queste nostre terre devastate dalle ecomafie e da ogni sorta di
illegalità.



Invitiamo perciò tutti quanti a partecipare in massa al Meeting della
Solidarietà che si terrà nei giorni di sabato 27 e domenica 28 settembre a
Castelvolturno, e in particolare: CHIEDIAMO LA PRESENZA DI TUTTI



Sabato 27 alle ore 17.00 in Piazza Castello di Castelvolturno



per gridare basta sangue, basta violenza.



Caserta, 23 settembre 2009



CSV Asso.vo.ce. - LIBERA - Comitato Don Peppe Diana - Associazione Jerry
E.Masslo - Scuola di Pace Don Peppe Diana - Legambiente Campania - WWF

FAI S.Maria C.V. per la Legalità - Ar.11 Promotori di Pace -
A.L.I.L.A.C.C.O.

Comitato Caserta Città di Pace - IDF Itinerari della Fede Pro
andicappati - ..............



Mandate l´adesione all´appello e della vostra presenza a:

info@csvassovoce.it o donpeppediana@libero.it

Senza titolo 902

Cari ragazzi/e,
ieri Aldo Pecora e Rosanna Scopelliti hanno lanciato un appello pubblico per salvare il Movimento (http://www.ammazzatecitutti.org/editoriale/ammazzatecitutti-rischia-di-chiudere-entro-un-mese.php).

La situazione non è gravissima, ma comunque allarmante e perciò chiediamo aiuto ad ognuno di voi.

Come sapete non abbiamo mai voluto che l'iscrizione al Movimento nè la partecipazione al Forum fossero soggetti a pagamento da parte degli iscritti, ma ora è giunto il momento di impegnarci attivamente con un picolo gesto.

Siamo in più di 8.000 iscritti in questo forum, se versiamo anche 3 euro a testa non avremo problemi per un bel po' di tempo.

Magari molti di voi non partecipano attivamente alle iniziative, altri ci hanno conosciuti nella propria scuola ed hanno deciso di iscriversi al forum, seppur non riuscendo a seguirlo quotidianamente.
E' a voi che ci rivolgiamo, a tutti quelli che in un modo o nell'altro ci avete dimostrato la vostra vivinanza: adesso abbiamo davvero bisogno di voi!

Se avete una carta di Credito o una Carta Postepay potete effettuare UNA PICCOLA DONAZIONE DIRETTAMENTE ON-LINE cliccando qui: https://www.paypal.com/cgi-bin/webscr?cmd=_donations&business=donazioni%40ammazzatecitutti%2eorg&item_name=Autofinanziamento%20AmmazzateciTutti%202008%2f2009&no_shipping=0&no_note=1&tax=0&currency_code=EUR&lc=IT&bn=PP%2dDonationsBF&charset=UTF%2d8

Oppure potete contribuire con bonifico bancario o versamento con bollettino sul nostro conto corrente postale:

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Il più grande aiuto per noi è un vostro piccolo gesto.
Grazie!

Lo Staff di Ammazzatecitutti.org
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Senza titolo 901

La Catena di San Libero n. 370
27 settembre 2008
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Prima volta

Per la prima volta in Campania c'è stato un movimento di massa contro la camorra. Non l'hanno fatto i campani, l'hanno fatto i negri. Hanno fatto casino, hanno sfilato, hanno gridato frasi contro i camorristi e i loro complici. Hanno fatto disordine, hanno dato fastidio alle vetrine. E cos'altro potevano fare? La legge non gli concede nessun altro modo di esprimersi. E lo stesso a Milano: i neri, i senzaviso, i pochi bianchi umani e timorati di Dio hanno finalmente trovato il coraggio di scendere nella strada a dire "basta".

I grandi giornali democratici, che avrebbero avuto un titolo facile facile da sbattere in prima pagina - "La rabbia e l'orgoglio": se non qui, quando? - hanno preferito titolare sui "disordini al corteo" e roba del genere. I "disordini" consistevano in un paio di biscotti - non molotov, non pezzi di selciato: biscottini - lanciati contro il bar dei linciatori.

Il movimento, in ogni caso, è partito. E' partito come partono sempre - spontaneamente, umanamente, fra dolore e collera - i movimenti dei poveri. E' successo una volta, dunque succederà ancora. Ne nasceranno cose, anche "politiche", le uniche veramente politiche del momento.

Quanto alla camorra, finalmente hanno mandato i poliziotti (perché non prima? Perché col buffo contorno propagandistico dei "soldati"?) e questo grazie al martirio e alla lotta dei neri, non della popolazione "bianca" ormai asservita. Staremo a vedere se i nuovi poliziotti serviranno a "controllare" ancora di più i neri o, finalmente, a fare la lotta dura alla camorra. Certo con un governo del genere non sarà facile, coi sottosegretati citati come "interlocutori" dai camorristi (l'Espresso è stato minacciato dall'alto, mediante perquisizioni, per aver pubblicato questa storia) e con Bossi che dice "Hanno fatto bene" quando i camorristi assaltano a colpi di molotov i campi zingari. Ma polizia e carabinieri troveranno la forza per fare, governo o non governo, il loro dovere.

Sul piano dell'informazione: perché i neri uccisi dovevano essere tutti camorristi? Nessuno di loro era nigeriano, dell'unica etnia che possiede clan mafiosi. E' come se la mafia, per controllare gl'immigranti del sud (poniamo, nella Torino anni '60) avesse fatto una strage di abruzzesi, lucani e pugliesi risparmiando accuratamente napoletani e siciliani. Terrorismo mafioso, non lotte fra clan, avrebbero scritto allora i giornalisti. Quelli di ora hanno preferito buttarsi sui "neri tutti delinquenti", favoreggiando oggettivamente la camorra assassina (e qualcuno, stando a Saviano, non solo oggettivamente).

A proposito di Saviano: "L'Italia rappresentata da Gomorra" al festival di Cannes. Cazzate. Gomorra non rappresenta affatto l'Italia. Rappresenta i neri vittime e ribelli, rappresenta i ragazzi tipo "Napoli Monitor", rappresenta i bravi preti anticamorra della provincia di Caserta, rappresenta i pochi italiani che, in Campania e altrove, si battono per la dignità umana e dunque contro il governo e la camorra. Noi siamo una minoranza, e ne siamo orgogliosi. Un giorno, tornerà a non essere più così. Ma ora siamo come nel '36. A noi ci rappresenta Saviano. A loro, Lapo Elkann e Calderoli.

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"Niente birra ai nazisti"

"Non si serve birra ai nazisti". A Colonia, su tutti i tavolini, c'era questo cartello. C'erano folle di cittadini, in tutte le strade, decisi a non lasciar passare i nazisti. C'era un sindaco con le idee molto chiare: questa città è antinazista e nazisti non ne vuole. Così, pacificamente, senza eccitarsi troppo e ridicolizzando i violenti, i tedeschi hanno mandato a quel paese gli estremisti della "destra europea".

In Italia le cose sarebbero andate (e vanno) ben diversamente. Se invece che a Colonia fossimo stati a Verona, il corteo dei nazisti si sarebbe svolto, le grida di Heil Hitler e Duce Duce si sarebbero sprecate, ci sarebbe stato uno stillicidio di immigrati picchiati e gay mandati all'ospedale. Qualcuno dei cittadini, con "l'aria da sovversivo", magari ci avrebbe lasciato la pelle. E il giorno dopo il governo avrebbe tranquillamente dichiarato "vabbe', cose che succedono, niente di straordinario in fondo", mentre un ministro avrebbe inneggiato alla Gestapo e un altro alle Ss.

Due generazioni dopo Hitler e Mussolini, i tedeschi sono antifascisti e gli italiani no. I tedeschi hanno legge e ordine, gl'italiani camorra e Calderoli. I tedeschi sono civili e democratici, gl'italiani votano a destra e si menano a ogni occasione. I tedeschi, sicuri di sè, lavorano con due milioni di turchi senza problemi. Gli italiani, insicuri e svenevoli, sono il paese più impaurito del mondo e digrignano i denti appena vedono un altro essere di diverso colore. Eppure i fascisti "duri" erano i tedeschi, noi italiani eravamo i "brava gente", gli Alberto Sordi, anche in camicia nera, paciocconi e umani. Come mai tanto tempo dopo loro si sono civilizzati e noi no?

Il fatto è che il tedesco, persona seria, ha saputo fare i conti con se stesso. Ci voleva coraggio per farlo. Le guerre, Auschwitz, le grandi piazze vocianti di Norimberga. I tedeschi hanno guardato in faccia tutto questo, hanno ragionato freddamente sui loro orrori. Ne hanno individuato i meccanismi, le radici, e hanno deciso "mai più". Non hanno avuto un partito neonazista (come da noi il Msi) corteggiato e infine assunto al governo. Non hanno avuto un neonazismo giustificato e coccolato. Lì, se un ministro dicesse "Onore alle Ss!" sarebbe sbattuto a calci un attimo dopo fuori dal governo. Non c'è un sindaco neonazista di Amburgo o Brema. Lì si ricordano ancora del passato. Ne accettano la responsabilità, da uomini. Non lo vogliono più.

Noi, "brava gente", in realtà siamo dei minorenni. "Non siamo stati noi". Siamo stati ingannati da Mussolini, costretti dai tedeschi, imbrogliati. Noi non volevamo. Non volevamo ammazzare i sindacalisti, o impiccare i libici, o bombardare gli etiopi con l'iprite. L'abbiamo fatto senza accorgercene, senza volerlo davvero, senza colpa. E dunque, tranquillamente, ci siamo assolti - è stato un gioco. E adesso siamo pronti a ricominciare.

Qualunque operaio nero, qualunque straniero, dopo quindici giorni d'Italia capisce benissimo la differenza. Fra noi italiani simpatici, brava gente, ma in fondo semifascisti e violenti, e un qualunque europeo noioso e grigio, ma civile.

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Capitale morale

Milano. In vista dell'Expo 2015. Il sindaco Letizia Moratti illustra all'Onu la città del futuro. Il sindaco ha descritto quanto la città e l'Italia stanno facendo per tradurre in realtà gli obiettivi del terzo millennio.
* * *
Milano. Adolescente rumeno morto nel rogo di una casa abbandonata. A provocare l'incendio sarebbero state delle candele che hanno dato fuoco ai giacigli dove dormivano numerosi senzacasa, in un'ex fabbrica alla Falck di Sesto San Giovanni.

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Caput Mundi

"Provvedimenti diretti ad evitare che riciclatori abusivi frughino nei secchioni dell'immondizia".

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La città del buco

Perché il Cern ha improvvisamente sospeso l'esperimento? Lo so, al pubblico hanno detto che s'era guastato un magnete o roba del genere. Vabbè. Il pubblico va tranquillizzato. La verità è che dai primi buchi neri creati sono cominciati a emergere pezzi dell'altro universo, che nessuno riusciva più a distinguere da quello vero. In Sicilia, ad esempio, è sbucata una città fra Taormina e Augusta, alle falde dell'Etna, tutta nera e barocca e in riva al mare. Una città stranissima, in cui la giustizia regna e vengono acchiappati subito intrallazzisti e mafiosi. Assomiglia moltissimo, tranne qualche piccolo particolare, a una città esistente prima del buco nero. Ne siamo stati ingannati in molti, lo confesso, io compreso. Da ciò le notizie incredibili, di cui molti increduli ci hanno chiesto conferma. Ma è tutto vero: per le fregnacce sugli zingari, Ciancio è stato messo sotto inchiesta dalla magistratura, e radiato senz'altro dall'ordine dei giornalisti. Ma questo nel buco nero. Nella Catania antebuco tutto continua tranquillamente come prima.

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(Ma a che serve il cerimoniale?)

< Con la presente Addiopizzo Catania è lieta di invitarVi giorno 30 Settembre, alle ore 9:30, presso la Prefettura di Catania, per la presentazione del progetto "Consumo critico", in occasione della quale verranno mostrate le oltre 2.500 firme raccolte tra i consumatori a sostegno dello stesso.
Alla conferenza stampa interverranno, S.E. Giovanni Finazzo, Prefetto di Catania, Vincenzo D'Agata, Procuratore della Repubblica di Catania, Edoardo Zaffuto, di Addiopizzo Palermo, Salvatore Fabio, di Addiopizzo Catania, Enrico Colajanni, Presidente di LiberoFuturo e Vice Presidente della FAI,gli imprenditori catanesi Filippo Casella, Antonio Romeo e Andrea Vecchio (Presidente ANCE Catania), Rodolfo Guajana, imprenditore palermitano >
* * *
Carissimi,
verrei volentieri, ma come faccio? Fra tutte quelle Autorità vi farei fare cattiva figura coi miei vestiti vecchi e la mia barba lunga. Non sono prefetto, non sono eccellenza, e in quanto a procuratore riesco a stento a procurarmi la cena. Eppoi non ho la più piccola impresa. Tutte cose importanti, come voi giustamente pensate. Verrò con gran piacere appena inviterete gente alla mia altezza: chessò, un meccanico, un parroco di quartiere, un vecchio antimafioso. Nel frattempo cercherò di continuare a esservi utile, ma senza cerimonie. Vostro dev.mo
riccardo >

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Veltroni ha pochi amici, Travaglio non ne vuole

Per capire l'approccio alle tecnologie che caratterizza i protagonisti della politica e della cultura basta giocare un po' con Facebook, il sistema per collegare online amici e conoscenti che sull'onda della sua stessa popolarità si è trasformato anche in una vetrina per VIP. Ogni utente di Facebook può essere contattato da vecchi compagni di scuola che lo scovano all'interno del sistema, e può cercare a sua volta amici da aggiungere alla lista. Walter Veltroni sembra molto attivo su Facebook, e quindi lo contatto per vedere cosa succede. La risposta arriva nel giro di poco tempo, firmata Veltroni ma probabilmente realizzata da un "ghost writer" che cura la comunicazione elettronica del leader: "Caro Carlo è una tecnologia bella ma imperfetta... non posso avere più di 5000 amici. puoi sempre iscriverti alla pagina dei sostenitori".

Le domande si affollano alla mente: cosa costerebbe a Veltroni pagare dei programmatori per un sistema che gli consenta di avere "più amici" e accorciare le distanze tra i cittadini e i loro rappresentanti? C'è proprio bisogno di inseguire la moda dell'ultimo portale o in Italia abbiamo ancora qualcosa da dire su tecnologia e creatività? Cosa colmerà la distanza abissale tra le "pagine dei sostenitori" e i fan club virtuali e quella "democrazia elettronica" spesso invocata e mai realizzata dalla sinistra? Marco Travaglio ha scelto un approccio più chiaro: niente amici, il suo profilo su Facebook permette solo di iscriversi come fans, scelta condivisa anche da Beppe Grillo.

Antonio di Pietro sembra più accogliente, e mi aggiunge volentieri alla lista dei suoi amici. È così che entro nell'olimpo dei cinquemila che possono fregiarsi di questo titolo fino a quando Facebook non deciderà che anche Tonino potrà avere solo dei fans. Ma anche così si rimane a bocca asciutta, con una voglia di partecipazione ben più profonda di un click del mouse. L'esperimento dimostra che i gadget elettronici non sono sufficienti a spostare il potere verso il basso, e che c'è ancora molto da fare per mettere in azione il "potere di tutti", quella omnicrazia che è stata il sogno nonviolento di Aldo Capitini. Una democrazia elettronica fatta da "fans" e "amici" è solo il passaggio dai politici "facce di bronzo" ai politici Facebook, e forse meritiamo di meglio. [carlo gubitosa]

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Associazione Rita Atria wrote:

< Il Tribunale della "Libertà" di Catania ha confermato il sequestro del numero zero di Catania Possibile. Il rischio della diffusione ulteriore di tale "giornaletto" è stato evitato alla città e alla sua degna cittadinanza. L'Avv. Fiumefreddo che aveva chiesto il sequestro del giornale (che conteneva un pezzo che lo riguardava) per stampa clandestina ha "vinto". Noi, Associazione Antimafie "Rita Atria" oltre a prendere le distanze da tutte le manifestazioni organizzate dal sig. Fiumefreddo (che non rientrano nella nostra idea di antimafia) invitiamo le altre associazioni a decidere da che parte stare. Speriamo che questo almeno si possa dire e che l'avv. Fiumefreddo non chieda il sequestro del sito per opinioni inopportune >
Bookmark: www.ritaatria.it

________________________________________

eliocamilleri@libero.it wrote:

< La casta sicula:
- Giovanni Ilarda, ex magistrato, Assessore della Regione Sicilia, deciso a ridurre drasticamente il numero degli impiegati assenteisti e fannulloni, ha fatto assumere la figlia Giuliana come dirigente, a 75.000 euro l'anno, negli uffici dell'Assessorato ai Beni Culturali;
- Il Sindaco di Palermo, Diego Cammarata, ha fatto assumere senza concorso il figlio presso una società partecipata dalla Regione;
- Giovanni Ilarda, quello di sopra, ha assunto Antonella Scoma, sorella dell'Assessore Francesco;
- Francesco Scoma, Assessore e fratello di Antonella, ha offerto un bel contratto di dirigente a Danila Misuraca, sorella del deputato forzista Dore Misuraca;
- Michele Cimino, Assessore al Bilancio, ha fatto entrare nel suo Gabinetto Ernesto Davila, già autista di Gianfranco Miccichè, Sottosegretario forzista;
- Francesco Ilarda, sempre quello di sopra, ha offerto ospitalità retribuita negli uffici della Regione a Decio Terrana, ex consigliere trombato dell'UDC;
- Pippo Gianni, Assessore all'Industria, ha aiutato ad entrare alla Regione Francesco Regina, anche lui dell'UDC ed ex consigliere trombato.
Giuliana Ilarda ha mollato il posto, a seguito dello scandalo. Aspettiamo analoghe iniziative dagli altri >

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Qualcuno, sui muri di Milano, wrote:

< Non sarà il buio a far dormire la sua anima
Torna alla terra di origine il rifiutato Abba
torna alla terra dove i suoi spiriti lo attendono

Torna là dove l'uomo primigenio si mosse
e popolò la terra

Partirono i suoi per giungere
alle nostre strade ingrate
quale viaggio
dovettero affrontare
e qui diversi a guadagnare la vita

Corrono per le vie della metropoli
i giovani neri e bianchi a gridare
la loro voglia di vita
di gioia e di futuro
corrono e gli storpi restano indietro

Non sarà il buio a far dormire la sua anima

vive nei cuori dei ragazzi
nei cuori che sono il futuro >

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Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente per liberarsene, basta scrivere a riccardoorioles@gmail.com -- Fa' girare.
"A che serve vivere, se non c'è il coraggio di lottare?" (Giuseppe Fava)
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APPELLO 230 GATTI STANNO MORENDO DI FAME!

APPELLO: 230 GATTI STANNO MORENDO DI FAME!







Il precedente appello per Villa Flora non ha avuto nessun esito. Nessun aiuto di nessun tipo né volontari né cibo niente, noi siamo allo stremo. Non abbiamo più croccantini e le scatolette dureranno ancora per poco.



A causa dell’alimentazione inadeguata tutti i gattini piccoli hanno la colite, è una situazione disperata.



L’oasi felina di Villa Flora è una struttura del Comune di Roma, ma questo sembra averlo completamente abbandonato e si rifiuta di comprare il cibo per i gatti. Cade nel vuoto ogni mio tentativo di contatto con loro per chiarire la situazione. Abbiamo più di 10.000 euro di debiti e non sappiamo più a chi chiedere prestiti.



Io devo partorire la prossima settimana e sono ancora qui a lavorare per la totale mancanza di volontari.



Vi prego aiutateci a far sopravvivere 230 meravigliosi gatti.



Abbiamo bisogno di TUTTO. cose necessarie ed urgenti:



cibo, sabbia, croccantini, antiparassitari, antibiotici, detersivi e materiali per pulizie (es. guanti usa e getta, sacchi spazzatura, ecc.), disinfettanti, vaccini



...è inoltre importante avere il supporto di volontari che ci vengano ad aiutare per le pulizie e l’alimentazione dei gatti. Occorrono, con ESTREMA URGENZA, persone esperte che ci possano aiutare gratuitamente a fare dei lavori di ristrutturazione in giardino (lavori di muratura e cementificazione).



Abbiamo bisogno di pagare qualcosa ai 3 veterinari che ci curano i gatti, altrimenti, dato che è un anno che il comune non li paga, ci bloccheranno ogni tipo di assistenza. Potete mandarci un aiuto economico o portare qualcosa direttamente a loro.



i vet. sono:



Dott. Baldi; Dott. Aleandri; Clinica SOS veterinaria Colli Portuenzi.



Per chi volesse dare un contributo economico, può effettuare un bonifico al seguente codice IBAN:



IT 63Z0 3069 032931 0000 000 1698







intestato a:







associazione volontari







Gli amici di Carlotta e Pesciolino



oppure PostePay:



4023 6004 5269 3486







intestato a: Londrillo Dolores







(Si accettano anche prestiti)



VI PREGO DI DIVULGARE AI VOSTRI CONTATTI E FAR GIRARE QUESTO APPELLO PIU’ POSSIBILE.



Grazie a tutti,



Dolly                 328-8482439         



www.villafloramiao.it



info@villafloramiao.it







http://www.amicifelini.com/







dal blog di tabata88t

Senza titolo 900

  29 / 09 / 2008 / LUNEDI' S.S. MICHELE ,GABRIELE E RAFFAELE !  BUON ONOMASTICO DA LUCKY L'ESPLORATORE !  :-)


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Senza titolo 899

  LUCKY L'ESPLORATORE NEL RICORDO DI PAUL NEWMAN POSTA IL SUO ULTIMO FILM !  ERA MIO PADRE !  VE LO RICORDATE ?  :-)


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kids.wanna.rock.

Turbinii incessanti
di pensieri tumultuosi
si sfasciano
contro pareti d'ottone
e cieli di cartongesso
mentre il senso
del dovere scivola lontano
attratto dalla luna
insieme alle maree.

E' il vuoto d'una vita
a riempirsi in un istante
tra un giro di do e
un accordo in si
tremendamente bagnati da
malto e luppolo frizzanti.

Cade la punteggiatura
sul campo di battaglia
mentre i pensieri si arroccano
in un fandango che
diventa swing che
diventa libero movimento
tendente all'assoluto.

Sguardi stupiti pendono
dal soffitto
domande improvvise in
catene che si spezzano.

Il ritmo cresce
e le anche ondeggiano
i piedi si sollevano
si riabbassano
il volto si contorce
in un sorriso.

Un uomo in mezzo alla stanza
resta immobile
e senza età.

Un uomo in mezzo alla stanza
a quelle domande improvvise e stupite
risponde sempre allo stesso modo
dicendo
tra un soffio e un urlo
tra un sorriso e una lacrima:
Questo è rock'n'roll, fratello.

             In sottofondo: "Keep on keepin' on - Redskins"

  
[P.]

Senza titolo 898

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL PIANOFORTE ?  :-)


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IL GRANDE BLOB HA FATTO PLOFF



Miei cari amati amici blogger. Oggi propongo una sana riflessione. Dopo aver visto cosa accade ad una industria che tutti noi consideravamo nostra  e con vanto, capisco che il sistema del chissenefrega tanto non pago io, è andato in cantina travolgendoci , perchè saremo noi a pagare per questo.



Mi riferisco all'Alitalia di cui si è detto di tutto e di più. So bene quanto la mal gestione ha influito ad affossarla, e so anche quanto i sindacati hanno contribuito a sotterrarla definitivamente per accontentare i troppi "bambini viziati" convinti di vivere ed esistere in un mondo che non c'è e che non è mai esistito, ma che gli hanno fatto credere che esistesse.



Ma facciamo un passo indietro arrivando agli anni ottanta e quindi al fenomeno dello yuppismo sfrenato, che ci ha portati alla rovina. Ricordate il termine yuppi nato nella famigerata moda italiota di copiare tutto ciò che arrivava d'oltreoceano come una bibbia sacra. Dove l'io imperante è l'unico dogma da seguire sposando il detto "morte tua vita mia" (in vulgaris). L'arrampicatore sociale non ancora trentenne (senza distinzione di sessi) che appunto a trentanni dev'essere per forza arrivato ai vertici altrimenti è un fallito/a, e per arrivarci non vive, non dorme, non mangia, ma studia strategie per fregare il concorrente diretto soffiandogli il posto  o la promozione con un cinismo da fiction delle migliori. Lo yuppie non conosce pietà nè pietismo, ma solo una parola chiave, arrivare in vetta per gestiere il potere.



Tutto questo, ci ha portati oggi al fallimento di una delle industrie più prestigiose, da fiore all'occhiello per noi, (L'Alitalia). Dando alle ortiche il futuro del prossimo e di una nazione intera, in virtù del proprio tornaconto. Yuppismo puro in un paese come il nostro dove i vari governi che si sono susseguiti non hanno fatto assolutamente nulla per cambiare questa spirale da suicidio consapevole, sposando la teoria che è meglio un uovo oggi che una gallina domani, ma l'uovo oggi  legato al singolo individuo e non all'azienda, porta al tracollo.



Ora il mio prurigionoso panegirico dove vuole arrivare? ... Alla caduta di un sistema mondiale basato sul "faccio tutto mi" la caduta delle banche da una all'altra in america  e a breve ci sarà l'effetto domino, non ha fatto altro che dimostrare quanto l'economia "virtuale" sia ridicola, dannosa e inutile. E non lo dico per il crollo della grande banca americana e quindi dell'economia tutta, compresa la nostra, (siamo legati all'economia usa anche nell'espellere i rispettivi bisogni  nel senso dei rifiuti corporali, anche se siamo entrati nella famigerata Europa, non è cambiato nulla nel flusso dell'economia e se l'euro sale rispetto al dollaro per noi europei è una tragedia e non un bene, spiegateci allora a cosa è servito entrarci)



ma per l'assurdità di un sistema che non riuscivo a capire come quello dei soldi e dei flussi bancari virtuali. E adesso arrivo al punto non disgiunto dal caso Alitalia e similari. Quando voi depositate pochi cent in banca, vincolandoli, i vostri soldi sono reali, ma se il procacciatore finanziario della vostra banca (broker finanziario) decide d'investirli dove lui meglio crede senza dirvelo, diventa tutto virtuale. Faccio un'altro esempio. Voi depositate una somma da investiere e quella somma è reale, negli scambi interbancari dove la vostra somma viene gestita, diventa virtuale. Se voi decidete di sbloccarla per riprendervela vi viene detto di aspettare perchè non c'è, questo è il capitalismo virtuale, figlio del vecchio capitalismo. Ora non voglio menarla più di tanto in un discorso complesso che tutti conosciamo bene a nostre spese e dico subito dove voglio arrivare.



Il capitalismo dal vecchio al nuovo è crollato. Da un grande blob rigurgitato in america che  ha fatto plof f nel mondo facendo crollare tutte le borse.



Ora, una cosa che tanti dicevano da anni, restando  inascoltati, è diventata reale con lacrime e sangue di molti. E adesso che, è stato dimostrato quanto il denaro virtuale legato ad un sistema capitalistico non funzioni più, anzi si è annullato da solo, dove andremo? ... Cosa faremo? ... Ci rimboccheremo finalmente le maniche nel fare, per il bene e il meglio del nostro paese, in prospettiva a lunga gittata,  o si cercheranno altre strade sempre finte e fittizzie per rossicchiare il fondo del barile?...



Si capirà che per l'italia la vera industria da sviluppare (non a caso l'unica con il pil in crescita) è quella agricola o ancora continueranno a raccontarci che le industrie ecc (tutte in perdita) sono l'unica fonte di sviluppo? ... Si continueranno ad ignorare le risorse specifiche del nostro paese che vanta siti archelogici a sviluppo cultural turistico di portata enorme, che potrebbero da soli mantenere l'Italia tutta se solo si sviluppassero in special modo dal centro sud d'Italia, o si continuerà, come fatto in passato, a rovinarli per aprire fabbriche inquinanti e fumose poi destinate alla chiusura (vedi, una per tutte L'italsider di bagnoli) pe ri guadagni immediati di pochi singoli?



Potrei continuare per giorni, ma mi fermo qui. Non sono una economista nè altro del settore, solo una cittadina che osserva e pensa come credo voi. Convinta che il virtuale stia bene solo dentro un pc per scambi di ogni tipo e che nel reale per il bene di tutti si debba tornare a pensare nell'insieme di un popolo e non nel beneficio immediato di un singolo. Il capitalismo ha fatto bum e adesso?!!



Non so che cosa ho detto, ma l'ho detto.



Buon fine settimana a tutti voi, un grande bacio e un abbraccio al futuro.





Sempre vostra Rossella.



Senza titolo 897

Cinque conferenze sulla psicanalisi



Un libro estremamente sintetico che consiglio a chiunque voglia conoscere i capisaldi psicanalisi, scritto con parole estremamente semplici e con un linguaggio che rende giustizia al creatore di un metodo per la comprensione dell'uomo tratta in poco meno di cento pagine gli argomenti più interessanti di questa materia. La nascita della psicanalisi, il concetto di malattia psichica per Freud, i metodi dell'analisi psicanalitica, la concezione di  sviluppo psicosessuale della persona  e  la cura e la risoluzione della malattia attraverso questo metodo. Che dire, una lettura facile e veloce che può aprire un nuovo orizzonte conoscitivo.

27.9.08

Senza titolo 896

  29 / 09 / 2008 / DOMENICA S. VENCESLAO MARTIRE !  TANTI AUGURI DA LUCKY !  :-)


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I COLORI DEL PAKISTAN

Ciao a tutti!

ecco 2 video molto belli sul Pakistan, il primo è una canzone, il secondo mostra immagini meravigliose del paese:






http://etnomondi1.splinder.com/


Scuola: Como 9 insegnanti per una classe ... Marettimo: nessuno ha accettato la cattedra

In una classe di prima elementare di Albate (Como), si alterneranno nove maestre; a Marettimo (Trapani) nessuno ha accettato la cattedra. Il caso di Como e' stato segnalato al Provveditorato e la preside e' stata convocata dal provveditore per spiegare l'organizzazione delle lezioni nell'istituto. A Marettino, isola delle Egadi, i genitori protestano perche' non sono stati trovati due insegnanti disposti ad accettare la cattedra. Domani manderanno i figli a scuola nella vicina Favignana.

ancora pressioni per Emiliano Morrone e Saverio Alessio, autori del libro su 'ndrangheta e politica "La società sparente"




Continuano le traversie legali per gli scrittori calabresi Emiliano Morrone(  quelloa  a  sinistra  nela foto  )  e Francesco Saverio Alessio, ( quello a  destra  a proposito del loro libro su 'ndrangheta e politica "La società sparente" (Neftasia, Pesaro, 2007).
Archiviato dal Gip di Urbino l'ultimo procedimento penale contro gli autori per diffamazione aggravata, Francesco Caputo, legale del querelante, l'imprenditore calabrese Domenico Parrotta, in una nota pubblicata il 26 settembre su "Il quotidiano della Calabria" ha scritto:


"A giorni sarà presentato ricorso al Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Perugia per la riapertura delle indagini atteso il palese e superficiale errore in cui è incorso il Gip di Urbino".

Morrone e Alessio, che presto riprenderanno iniziative antimafia in Veneto, Lombardia, Sicilia, Campania e Calabria, commentano: "Siamo, come sempre, assolutamente sereni e fiduciosi nella magistratura. Era stato perfino richiesto il sequestro del nostro libro, non concesso dal Tribunale civile di Cosenza".


Morrone, che col giornalista Biagio Simonetta sta ultimando "Black Mountains", romanzo sulla scriminalità calabrese, sottolinea: "Scrivere della Calabria comporta rischi e persecuzioni. Tutto quanto è avvenuto dalla pubblicazione di 'La società sparente', minacce, intimidazioni, pressioni politiche e azioni legali, è stato seguito con molta attenzione da un'ampia rete dell'antimafia e dalla stampa nazionale. Consapevoli di non essere da soli, continueremo a raccontare ciò che avviene nella nostra Calabria; perché, come sostiene Roberto Saviano, la parola scritta è sempre più forte del silenzio e dell'indifferenza".

approfondimenti



Forum Europeo LA FORZA DELLA NONVIOLENZA' che si terrà a Milano dal 17 al 19 ottobre2008







del prossimo Forum Europeo "LA FORZA DELLA NONVIOLENZA' " che si terrà a Milano dal 17 al 19 ottobre, col patrocinio del Comune di Milano e di altri centri e con l'adesione e partecipazione di personaggi di grande spessore, a partire dal nostro Vittorio Bellavite fino a Noam Chomsky, Daniele Biacchessi, Rita Borsellino, Roberto Vecchioni, Dario Fo, Vladimir Luxuria, Giovanni Impastato, Giulietto Chiesa, Ottavia Piccolo, Dario Vergassola, Paolo Virzì e moltissimi altri (vedere poi in basso il link del sito).

In un momento come l'attuale, caratterizzato dalla recrudescenza d'intolleranza e razzismo, con l'urgenza sempre più pressante d'una politica concreta di pace, con l'esigenza di un reale rispetto per il territorio e l'ambiente, con la necessità di rispondere un chiaro NO a tutta la malavita organizzata e al commercio umano, sui minori ecc., il forum è un'occasione imperdibile per dimostrare che la NONVIOLENZA E' FORTE, E' UNA VALIDA ALTERNATIVA, ESIGE DI NON ESSERE IRRISA.

Chiediamo ai proprietari di siti e blog di riportare la notizia, e a tutti di diffonderla, magari di partecipare direttamente al forum stesso.

Un abbraccio e a presto

Daniela Tuscano


per registrarsi  www.humanistforum.eu/it/users/registration











in esso  , i popoli d'Europa si incontreranno per lavorare alla costruzione di un'Europa aperta al futuro, diversa, accogliente, nonviolenta e solidale, capace di aprire i nuovi orizzonti e i nuovi cammini che l'essere umano ha bisogno di percorrere e di dare il proprio apporto alla nascita della Nazione Umana Universale, la nuova civiltà planetaria libera dalla violenza.


Il programma del forum prevede tavoli di lavoro su:

* Economia alternativa
* Anti-discriminazion e
* Diritti umani
* Culture, migrazioni e cooperazione internazionale
* Arte ed espressioni popolari
* Ecologia e Ambiente
* Pace e Disarmo
* Sanità
* Educazione
* Mezzi di comunicazione
* Movimento studentesco
* Religiosità e spiritualità
* Tecnologia digitale
* Partiti politici
* Nuove generazioni
* La menzogna dell'informazione


E inoltre seminari, conferenze, laboratori, dibattiti su temi di attualità, esposizioni, presentazioni di libri e film, eventi artistici e tutti i contributi che organizzazioni e singoli vorranno fornire

Aderiscono tra gli altri: Dario Fo, Vladimir Luxuria, David Riondino, Francesco Sarcina delle Vibrazioni, Roberto Vecchioni, Dario Vergassola, Paolo Virzi.

Pièce teatrale di: Daniele Biacchessi, Ottavia Piccolo e Lucia Sardo.

Partecipano tra gli altri: Vittorio Agnoletto, Angelo Baracca, Paolo Bolognesi, Rita Borsellino, Roberto Burlando, Giulietto Chiesa, Maria Cuffaro, Marco Deriu, Manuela Diviri Norsa, Claudio Fragasso, Pina Grassi, Giovanni Impstato, Deborah Lambillotte, Noam Livne, Gabriel Mandel, Mouelhi Mohsen, Emilio Molinari, Luisa Morgantini, Manuela Sadun Paggi, Dijana Pavlovic, Luca Poma, Giuseppe Santagada, Giorgio Simonetti, Giorgio Schultze.

Orari d'apertura:
Venerdì 17 Palalido, Piazza Stuparich: 15.30 - 24.00
Sabato 18 Università Bicocca, Piazza dell'Ateneo Nuovo: 11.00 - 19.00 / Palalido, Piazza Stuparich: 19.30 - 24.00
Domenica 19 Palalido, Piazza Stuparich: 14.30 - 19.00




Per info: Eleonora Scabbia - cell. 340.23.47.207 - eleonora.scabbia@ fastwebnet. it

Senza titolo 895

  VE LA RICORDATE LA FIAT 750 ABARTH GT ZAGATO ?  :-)


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Senza titolo 894

g24

Vorrei aprirmi come gemma tra le tue braccia
vorrei sognare e vivere...
...vivere....
vorrei assaporare tutto di te
con voracità
e lentezza,
con passione
e dolcezza,
con la gioia dell'attimo
e la tranquillità del domani.....

elena

26.9.08

Senza titolo 893

  27 / 09 / 2008 / SABATO S. VINCENZO DE P. !  BUON ONOMASTICO DA LUCKY !  :-)


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Sud Sound System - Le radici ca tieni (live Rockpolitik)

  lo steso discorso si può applicare  a tutta l'italia



RISORGIMENTO E REVISIONISMO






A proposito di Porta Pia
di Franco Cardini - 24/09/2008

Fonte: Identità Europea [scheda fonte]






Credo che in questo paese si debba ancora imparare a discutere e magari a polemizzare: ma con serenità e, possibilmente, anche con qualche argomento che vada al di là delle pillole di conformismo e di politically correct.


Non riesco per esempio a capire perché nella nostra opinione pubblica e nei relativi mass media si debba sempre e per forza gridare allo scandalo ogni volta che qualcuno azzarda pareri dietro i quali sia sospettabile la presenza di di tesi o anche solo di proposte che appena appena escano dai solchi ben collaudati delle idées données e delle Verità Inconfutabili garantite dai manuali di scuola media e ripetute dai poligrafi travestiti da ricercatori che impestano le nostre librerie con best sellers regolarmente scopiazzati da vecchi libri di storia. Quelli col Barbarossa cattivo e i lombardi buoni, col Radetzky feroce e i bravi Tamburini Sardi, col “Mamma li Turchi” e col meno-male-che-c’è-stata-Lepanto. Insomma, con la storia detta, ripetuta, collaudata e ribadita sul metro di quei geniali maĩtres-à-penser che molti decenni or sono, mossi a pietà degli studenti pigri, redassero i manualetti noti come “Bignami”. E, se ci si oppone al Bignami, ci si becca la condanna secca come una mannaia: “revisionisti!”.


Ora, premesso che “revisionismo” è parola che dalla storia della politica sé Internazionale” per poi dilagare nel mondo della semistoria e della pseudostoria, è necessario sia chiaro che il lavoro degli   storici, intendo di  quelli veri, consiste sempre e inevitabilmente, in gran parte, nella revisione delle tesi e delle letture dei fatti quali gli sono state confidate da chi ha lavorato prima di lui. Non esiste quindi nessuna pagina di storia che sia stata scritta una volta sola e per sempre. La storia è una fatica di Sisifo.


Ecco perché è stata obiettivamente ridicola, al di là di qualunque posizione si voglia difendere, la polemica scatenata dall’orazione del generale Antonio Torre che, commemorando ufficialmente il 20 settembre scorso il 138° anniversario della Breccia di Porta Pia, si è particolarmente soffermato sui 19 caduti dell’esercito pontificio sorvolando su quelli italiani; e che il sindaco di Roma Gianni Alemanno non abbia dal canto suo provveduto a rimediare alla gaffe dell’alto ufficiale: sempre che – ha commentato qualcuno – solo di gaffe si sia trattato e non, orrore, di “scelta di campo” o peggio, raccapriccio, di “revisionismo”.


Ora, va da sé che in una sede ufficiale e paludata, per sua natura retorica e convenzionale, come quella di una commemorazione pubblica, non è mai il caso di lasciarsi andare a discussioni storiografiche: il che del resto non era senza dubbio nelle intenzioni e forse nemmeno nelle possibilità obiettive del generale Torre, che fa il militare e non lo storico.


Quel che però non mi meraviglia  affatto – ormai so da tempo che cos’è l’Italia -, ma comunque continua a indignarmi, è la desolante piattezza del coro, praticamente unanime, di giornalisti, di politici e perfino (e ciò m’è dispiaciuto) di qualche storico serio: tutti allineati e coperti nello stigmatizzare il silenzio di Alemanno o comunque la sua scarsa energia nel difendere, a scanso di equivoci, la tesi ufficiale della quale egli, in quanto sindaco, viene considerato una specie di garante e di custode (e a dire il vero non se ne capisce il perché).


Insomma. Perché mai non si dovrebbe cominciar a dire che in realtà la storia del nostro Risorgimento, così come si svolse tra 1848 e 1870, non andò affatto come andò perché non avrebbe mai potuto andare altrimenti; e tanto meno che non andò per nulla nel migliore dei modi possibili? E, badate, qui ucronia e fantastoria non c’entrano per niente. Il dogma che la storia non si possa scrivere “al condizionale”, “con i se e con i ma”, è una fesseria che nessuno storico serio – a parte un manipolo di paleostoricisti convinti – non dice più da molto tempo. E non sono io ad affermarlo: bensì uno dei più grandi studiosi viventi, David S. Landes.


La discussione non è affatto oziosa: e tanto meno lo sarebbe al livello politico, se non vivessimo in un paese dominato, fra le altre cose, da una disinvolta schizofrenia e da un’impudica ostentazione d’incoerenze. Vorrei proprio che qualcuno mi spiegasse perché, nei nostri manuali scolastici, continua tuttora a trionfare una visione del Risorgimento degna del libro Cuore e delle Maestrine dalla Penna Rossa – alcuni epigoni delle quali sembrano oggi sedere sugli scranni del governo – mentre quel governo stesso si regge con l’appoggio determinante d’una forza, la Lega Nord, che se fosse un po’ meno bécera dovrebbe pur sviluppare, appunto nel quadro di quanto essa stessa sostiene, anche un serio discorso critico sulle scelte che condussero al processo d’unità nazionale, sui metodi che furono adottati per conseguirle, sulle conseguenze a cui condussero. Perché la soluzione unitaria e centralista, voluta dalla monarchia sabauda che mirava all’espansionismo del suo potere dinastico e dai dottrinari “neogiacobini” che seguivano Mazzini e Garibaldi (e una parte dei quali sacrificò al dogma dell’ “unità indivisibile” i suoi stessi ideali repubblicani), non solo per lungo tempo non era stata l’unica possibile, ma era stata quella considerata, anche a livello internazionale, la più avventuristica e pericolosa.


L’unità proclamata nel 1861 e coronata dalla presa di Roma del 1870 andava direttamente contro un millennio di storia italiana, ch’è e sempre stata per sua natura policentrica, municipalistica, regionale e cittadina; e i capi degli stati italiani preunitari, a cominciare dal papa,  si erano tutti – sia pur in diversa misura – adattati ad accettare una formula di unità federale, su un modello non lontano da quello che (essa sì in coerenza con al sua storia) fu adottata dalla Germania proprio in quello stesso 1870. E in tale senso, anche se con accentuazioni diverse, si erano espressi gli ingegni migliori e più equilibrati del nostro Risorgimento, dal Gioberti al D’Azeglio al Cattaneo.


Ma il governo piemontese, guidato dal Cavour e dai suoi successori, scelse – fino a un certo punto in accordo con Napoleone III, poi addirittura senza e contro di lui – la politica delle provocazioni, dei colpi di mano e dell’alternanza di menzogne e di atti di violenza per giungere, contro il diritto e la legittimità internazionali, alla violazione patente dei diritti dello stato pontificio. Che oggi tutti, anche senza sapere di che cosa si trattava, si sbracciano a qualificare di “corrotto”, di “incapace”, di “antistorico”, mentre la realtà del tempo non presenta per nulla tale quadro. Né si capisce perché si continui a far finta di non ricordare che la presa di Roma poté compiersi, proditoriamente da parte italiana, non appena, in conseguenza della sconfitta di Sedan, la protezione dell’imperatore dei francesi a Pio IX venne meno. O perché molti abbiano rimproverato il generale Torre per il suo omaggio – da soldato, se non altro – agli zuavi e in genere ai volontari che accorsero soprattutto dalla Francia a difendere il papa che aveva tutto il diritto a non venire attaccato su quel territorio che egli legittimamente governava.


E sarebbe poi stata con certezza peggiore, per esempio, un’Italia federale, di quanto sia stata l’Italietta unitaria che determinò la questione del Mezzogiorno, provocò scandali finanziari gravissimi a ripetizione, inventò infamie fiscali come la “tassa sul macinato” ch’era una vera e propria tassa sulla miseria, coniò “leggi internazionali” e massacrò contadini siciliani (Bronte) e operai (i cannoni ad “alzo zero” del Bava Beccaris, decorato dal “Re Buono”), fu incapace di rimediare al flusso continuo di poveracci che abbandonavano il paese per disperazione e si dimenticò del destino degli emigrati,  infine ci gettò inutilmente – e con opportunistica furbizia – nel grande macello della prima guerra mondiale, da cui sarebbero  appunto usciti i tanto detestati comunismo e fascismo? Aveva davvero proprio tutti i torti, l’ “infame” Franti?


Così è, se vi pare. Perché non proviamo a discuterne pacatamente, invece di stracciarci le vesti ogni volta che qualcuno prova a commettere l’indicibile peccato consistente di cercar di rimetterci in moto le meningi? E chiamatelo, se volete, “Revisionismo”.








dal sito: http://www.ariannaeditrice.it

Senza titolo 892

  VI PIACEVANO LE CANZONI DI HARRY NILSSON ?  :-)


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diario di bordo n 98 anno III i no vax raccolgono quello che hanno seminato , caso Ramy Elgam gli abusi e la mancanza di rispetto del potere ,acca larentia uso distorto e strumentale del ricordo

Finalmente i anzi dei * no vax ( ovviamente senza generalizzare in quanto esistono come fra i vax quelli civili ed rispettosi ) trovano pane...