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Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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"Cambio vita, vado in campagna" è la serie dedicata ai ragazzi e alle ragazze che hannodeciso, negli ultimi anni, di lasciare la loro occupazione per dedicarsi al lavoro nei campi. Una scelta legata alla crisi causata dalla pandemia ma anche alle scarse possibilità di lavoro in epoca pre-Covid: i giovani protagonisti, spesso laureati, raccontano la loro nuova vita. Rossana ha 28 anni, si è laureata nel 2015 in Scienze dell'educazione all'Università degli studi di Modena e Reggio
Il clima cambia a velocità mai viste, le temperature salgono, gli eventi estremi aumentano. Ma c’è chi è sicuro: in estate fa caldo, in inverno fa freddo. Da sempre . Infatti come , se non adirittura peggio , come durante il covid assistiamo ad una crescista d'imbecillità negazionistica Infatti Dicono gli esperti veri, quelli che la sanno lunga e non si fanno raggirare dalle teorie che vanno per la maggiore e che ci vogliono imporre (il così detto “main stream”, in italiano la “principale corrente” di opinione), che è tutta una presa in giro. La realtà è che in estate fa caldo, in inverno fa freddo. Dicono i furbi, quelli che non si fermano alle informazioni raccattabili sui più autorevoli organi di sui informazione e sui quotidiani ( per loro “giornaloni”, per distinguerli forse dai giornalini) ma approfondisconoi maniera acritica gli argomenti sul primo sito web che trovano , che l’allarme per le temperature torride di quest’ultimo periodo è un’esagerazione, una stupidaggine, finanche un preciso piano dei grandi soloni del pianeta che così spingono il “popolo bue” a sottostare al giogo e seguire le indicazioni di chi davvero comanda.Ora quest'ondata d'imbecillità non è una novità visto che : << (....) Basti ricordare le recenti tesi sull’immigrazione e la conseguente sostituzione etnica (fenomeni con evidenza legati a un disegno criminale anti italiano); sui vaccini che puntavano a inoculare in ciascuno un microchip per condizionarne scelte e decisioni future; sulla guerra all’Ucraina innescata in realtà dall’Occidente irresponsabile, che ha costretto un sincero democratico come Putin (qualcuno l’ha detto davvero) a perdere le staffe e muovere i carri armati per liberare il vicino dai nazisti e mettere al governo «persone perbene (... ) da Caronte, gli «ecoimbecilli» e i negazionisti - L'Unione Sarda.it del 25\7\2023 da cui ho tratto la foto sotto >>
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| La temperatura segnalata da una farmacia a Monserrato il 24 luglio 2023 |
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| Chicci di grandine grossi come palle da tennis caduti sull'Astigiano pochi giorni fa (Ansa) |
Anche chiamare Caronte (il traghettatore delle anime dei defunti dannati oltre il fiume Acheronte) l’anticiclone che ha soffocato per giorni il Belpaese prima di essere sostituito da Caronte 2 è un chiaro segno della volontà, ingiustificata, di terrorizzare inconsapevoli e ingenui cittadini dimentichi della storia: del resto «anche 71 anni fa in Italia in estate faceva caldo», ha scritto di recente su Twitter il politico Marco Rizzo, ex parlamentare europeo, tra i fondatori di Rifondazione comunista, presidente onorario del Partito comunista (attenzione: non del vecchio Pci), «ma a nessuno veniva in mente di obbligarti a rottamare la tua auto né a seguire bizzarre mode volute dalla finanza e dalle multinazionali» come si vorrebbe fare per ridurre l’inquinamento atmosferico. Il cambiamento climatico è un’opinione, non una realtà. Solo «balle di ecoimbecilli», definizione uscita sul quotidiano La Verità.
Mentre i fenomeni ambientali s'aggravano e le calamità aumentano .S'arriva a Negare o sminuire il problema facendo da contraltare a chi studia e conosce l’argomento, trascurare la velocità con la quale aumentano le temperature medie, rendere tutto opinabile, buttarla sempre e comunque in politica e, alla fine, in caciara, polarizzando lo scontro tra un noi e un loro, dove il noi incarnerebbe chi è razionale e sa vedere oltre gli inganni e gli intrighi e il loro rappresenterebbe i «gretini» (Silvia Sardone, eurodeputata), i creduloni, gli allarmisti, quelli che hanno un fine personale da raggiungere a discapito della gente normale.
I ghiacciai fondono? «Rientra nella storia del mondo, non c’è motivo di creare allarmismo» è la tesi del parlamentare leghista Claudio Borghi. La temperatura media nel pianeta cresce? «Non c’è un’emergenza climatica», ribadisce Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia. Bisogna combattere «il fanatismo ultra-ecologista», ha detto Giorgia Meloni al comizio dell’estrema destra spagnola di Vox a metà luglio. In fondo «la destra è il realismo, la sinistra è l’illusione, l’utopia, l’idea che siamo tutti uguali e non è così»: sintesi esemplificativa data a Repubblica il 18 luglio dal senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia, autore quattro anni fa tra l’altro di un convegno proprio a Palazzo Madama dal titolo “Non c’è un’emergenza climatica”.
Quindi Dunque perché allarmarsi per due sole settimane infernali in Sardegna, con temperature che hanno toccato livelli record? Perché occuparsi del riscaldamento dei mari, col conseguente aumento della loro acidità e l’arrivo di specie aliene ed stravolgimento dell'habit e della diversità delle notre zone ? Perché guardare con preoccupazione alla Croazia, dove il caldo sempre maggiore ha consentito la proliferazione della zanzara tigre, che provoca gravi e contagiose malattie come la dengue, la febbre del Nilo occidentale, la Zika e la Chinkungunya? Davanti a tali scienziati \ luminari come alcuni parlamentari italiani ed i loro accoliti chiedono perché dar retta a organizzazioni come l’Unicef che, pochi giorni fa, ha denunciato la presenza nel mondo di 559 milioni di bambini esposti a un’alta frequenza di ondate di calore e segnalato che entro il 2050 quel numero salirà a 2,02 miliardi «indipendentemente dal fatto che si raggiungano» i risultati sperati dagli scienziati (la riduzione dei gas serra con una crescita media delle temperature limitata a 1,7 gradi) o si proceda su questa strada deleteria (nessuna riduzione dei gas serra e temperature più alte di 2,4 gradi)? Perché preoccuparsi dei sempre più frequenti avvenimenti estremi come la tempesta che ha provocato devastazioni e una vittima in Lombardia e Milano il 24 luglio, mentre il sud Italia boccheggia ? Ecco quindi che Sono del cassandre gli allarmi lanciati da
Joseph Stiglitz ha 80 anni, è un economista di fama mondiale, nel 2001 ha vinto il premio Nobel e da tempo lavora per smontare la convinzione, presente anche in Italia, secondo cui la conversione energetica e l’abbandono degli idrocarburi rappresentino un costo insostenibile per la comunità. «È il contrario», ha affermato in una recente intervista a Repubblica, «gli investimenti fatti oggi avranno una valenza enorme per i nostri figli e nipoti nella misura in cui saranno risparmiati incendi, alluvioni, siccità, uragani, ondate di calore, tempeste» e grandinate come quelle che tra il 17 e il 20 luglio hanno devastato parte del Trentino e il Veneto mentre il resto dello Stivale boccheggiava. «Servono anni per recuperare spese e perdite umane provocate da una catastrofe», ha chiuso Stiglitz, «cos’altro deve succedere per renderci conto che abbiamo un urgente obbligo morale a mettere in campo tutte le misure per ridurre ogni forma di inquinamento?»

Dice il colonnello Mario Giuliacci, un’istituzione nel campo delle meteorologia, che «sul caldo c’è chi le spara grosse» (Libero, 20 luglio), perché «se davvero» i 45 gradi segnalati in diverse parti d’Italia «fossero stati valori reali, sarebbe stata una strage di anziani. Un’ecatombe. Siamo allo stupidario meteorologico». È vero che «in Sicilia e Sardegna il numero di località che sino al 26 agosto supereranno i 40 gradi potrebbe essere il più elevato di sempre, ma niente 50 gradi, nessuna fine del mondo», anche perché la temperatura «va verificata a due metri d’altezza, all’ombra, distante almeno cinque metri dalle case e se possibile sopra un prato». Poco significativi dunque i 47,7 gradi rilevati il 19 luglio a Donori e nelle campagne di Dolianova, non in pieno centro abitato. Asfalto, cemento, auto e spazi chiusi condizionano i rilevamenti, certo; però come spiegare che da qualche anno nelle città si registrano temperature sempre più elevate rispetto a un passato più o meno recente? Storia di pochi giorni fa: 46 gradi a Decimomannu e Siliqua, 45 a Cagliari, Monastir, Oliena, San Sperate.

Dal 2003, con l’arrivo dell’anticiclone africano che porta caldo dal Sahara, le temperature sono salite a livelli «mai visti prima», ha spiegato sul quotidiano La Stampa il 18 luglio il climatologo Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana. Da allora «abbiamo avuto stagioni difficili nel 2015, nel 2017, nel 2019, nel 2022. Dati del Cnr. Questo giugno è stato tra i più caldi in 220 anni. A luglio abbiamo già raggiunto un’ondata di calore di grande intensità mai così prolungata, sintomo per eccellenza del cambiamento climatico. In Cina hanno superato i 50 gradi. In Canada non c’erano mai stati incendi di simili dimensioni, gli oceani non sono mai stati così caldi. Il pianeta sta dando i numeri con conseguenze gravissime per agricoltura, energia, salute, migrazioni».

Aumentano piogge, smottamenti e alluvioni anche in primavera, durante la quale tuttavia si riduce la presenza di neve sulle vette delle montagne e i ghiacciai si ritirano; con l’arrivo del caldo il nord Italia soffre la siccità (pochi mesi fa il Po ha toccato il suo livello minimo storico) eppure capita che grandini, cada una quantità d’acqua eccessiva che allaga interi territori (l’ultima volta in Emilia Romagna), si formino trombe d’aria. In Siberia sono stati toccati i 30 gradi; presto diventerà navigabile il Polo nord; gli spazi desertici si allargano.
Un gol all'esordio al Campionato del mondo in Australia. A 18 anni, l'attaccante colombiana del Real Madrid è una figura ispiratrice dentro e fuori dal campo. A 15 anni la diagnosi di tumore alle ovaie, da cui è uscita con un'altra consapevolezza del gioco e della vita
da https://www.huffingtonpost.it/ del 25 Luglio 2023 alle 10:55
Un sorriso contagioso, un talento che l’ha portata a diventare, a
soli 18 anni, una delle giocatrici più promettenti del calcio femminile.
Ma Linda Caicedo, l’attaccante colombiana del Real Madrid che ha
segnato il suo primo gol ai Mondiali femminili,
è una figura ispiratrice dentro e fuori dal campo. Quando aveva 15
anni, le è stato diagnosticato un tumore alle ovaie, un’esperienza che
ha segnato profondamente il suo percorso di crescita soprattutto a
livello psicologico. “All'epoca, non pensavo di poter giocare di nuovo
professionalmente a causa di tutti i trattamenti e gli interventi
chirurgici che ho dovuto affrontare. Mentalmente, è stato un momento
molto difficile della mia vita”, ha raccontato al debutto sul
palcoscenico più importante del calcio femminile, quello della FIFA.
“Sarò per sempre grata che sia successo quando ero molto giovane. Sono
riuscita a riprendermi, ho avuto il sostegno della mia famiglia e ora mi
sento molto bene. Quello che è successo mi ha fatto crescere. Mi sento
grata e felice di essere qui".
Questa felicità per il semplice fatto di esserci è qualcosa che
traspare vedendola correre sul campo, con una velocità e un gioco di
gambe in grado di sbaragliare le avversarie. È successo anche oggi al
Sydney Football Stadium, quando ha regalato alla sua squadra, la
nazionale colombiana, il secondo gol della vittoria contro la Corea del
Sud, facendo impazzire letteralmente di gioia i tifosi. Il gol di
Caicedo è arrivato al termine di una corsa sfrenata da centrocampo, che
l'ha vista tagliare dalla sinistra prima di calciare dal limite
dell'area.Nata a Candelaria, nel Dipartimento colombiano di Valle del Cauca, il
22 febbraio 2005, Caicedo ha iniziato a giocare a calcio all'età di
cinque anni, prima in una squadra maschile, poi con le ragazze. Nessuno
nella sua famiglia praticava questo sport. L’amore per il pallone è
stato qualcosa di istintivo: sapeva di essere nata per giocare, e per
giocare in attacco. Quando aveva 11 anni, ha iniziato come attaccante
all’Atlas, la scuola sportiva dell'ex giocatrice della nazionale
colombiana Carolina Pineda. È stato lì che Melissa Ortiz, che è andata
alle Olimpiadi del 2012 con la Colombia, l'ha vista giocare per la prima
volta. "Aveva tipo 14 anni", ha detto Ortiz a GOAL.
“Ho detto a quello che è oggi il suo agente: ‘devi metterla sotto
contratto!', e alla fine lo ha fatto. Ricordo solo di aver pensato:
'Sarà la prossima grande novità'".Così è stato. I prossimi passi di Caicedo la vedono rappresentare la
sua regione nei tornei, poi le nazionali giovanili, prima di trasferirsi
all'América de Cali all'età di 14 anni. Anche se troppo giovane per
giocare nella Copa Libertadores, debutta nella competizione due anni
dopo per i rivali del club, il Deportivo Cali. Caicedo ha fatto il
passaggio all'inizio del 2020 e avrebbe avuto un altro titolo di
campionato a suo nome nella sua seconda stagione.Grazie alle sue qualità Caicedo, ancora giovanissima, inizia a essere
convocata dalla Federcalcio colombiana direttamente in nazionale,
inserita dal commissario tecnico Nelson Abadía in occasione della doppia
amichevole con l'Argentina del 9 e 12 novembre 2019. In seguito Abadía
continua a concederle fiducia, convocandola più volte in amichevole tra
il 2020 e il 2021. L'anno successivo viene scelta tra le 23 giocatrici
che affrontano la Copa América Femenina 2022. Durante il torneo Caicedo
si mette in luce, siglando due reti, tra le quali quella che permette di
superare di misura l'Argentina in semifinale facendo accedere così la
sua nazionale alla finale del torneo per la terza volta nella sua storia
sportiva, qualificandosi per il torneo di calcio femminile
all'olimpiade di Parigi 2024 e ricevendo il premio come migliore
giocatrice.Dal febbraio di quest’anno giocare per il Real Madrid. Nonostante
l'imponente eredità della squadra spagnola, Caicedo non è stata
intimidita dal cambiamento e afferma di non aver avuto problemi ad
adattarsi al modo spagnolo di giocare a calcio. “Sento di aver fatto
bene nel breve periodo in cui sono stata in Spagna. Trasferirsi nel
Paese non è stato un grande shock culturale ", ha detto in un'intervista
a Claro Sports. Dall'esordio a Madrid, Caicedo ha giocato 10 partite,
segnato 2 gol e fornito 4 assist. Il suo profilo Instagram è una collezione di giocate e di sorrisi, una finestra aperta sul mondo di una 18enne che di talento e grinta ne ha da vendere.
non c'è bisogno d'aggiungere altro all'articolo riportato sotto , in quanto : mi toglie le parole di bocca e riesce a dire meglio di me la rabbia e l'indignazione contro gli sportivi da tastiera e abituati solo a sport maschili ,se non che conferma la finale del mio post precedente : << la nazionale femminile gioca ai mondiali di calcio femminile 2023 ma per i media passa rispetto a quelli maschili >>
che racontano storie ai margini sono più attuali che mai .
A partire da questa proposta rivolgiamo un appello a tutti i Parlamentari delle forze progressiste e liberali presenti in Parlamento. Non basta opporsi alla proposta Varchi. Dire no al Reato Universale mantenendo quello nazionale è una grande ipocrisia. Significa invitare le coppie a continuare ad andare all’estero, discriminando, ancora una volta, chi non ha la possibilità economica di intraprendere questo percorso fuori dall’Italia, senza tutele nel proprio Paese.Su questo +Europa ha le idee chiare, ma capiamo che negli altri partiti di opposizione, a partire dal PD di Schlein, il dibattito sia acceso e complesso.Il nostro auspicio è però che le voci in dissenso trovino la forza di farsi sentire, uscendo dagli schieramenti precostituiti, per combattere con noi una battaglia di legalità. Contro una destra che vorrebbe sterilizzare ogni diversità, nella sua concezione del mondo grigio e scialbo.Non accettiamo compromessi con questa destra. Le opposizioni devono essere pronte a costruire un Paese completamente diverso da quello che il Governo immagina.Un Paese che garantisca dignità a tutti, nelle diversità di ognuno, e che non lasci indietro nessuno. A prescindere anche dalle modalità in cui si nasce.
Insomma il modello da cui partire potrebbe essere quello del Canada, la maternità surrogata non commerciale è legalmente consentita per i cittadini e gli stranieri uniti in un matrimonio formale o una convivenza, comprese le coppie dello stesso sesso. Una legge non perfetta ma perfettibile . Infatti La legge sulla riproduzione umana assistita del Canada (AHRA) è stata approvata nel 2004 ed è la legge principale che disciplina la maternità surrogata gestazionale. Essa ha forti restrizioni su come possono avere luogo la maternità surrogata e la donazione di ovuli o spermatozoi.
La maternità surrogata o La Gestazione per Altri come la si voglia chiamare può piacere o no, ad esempio a me non mi piace come ho già detto all'inizio del post sia che sia in ambito utilitaristico sia per soddifare una maternità ( a prescidere che si tratti di coppie etero o lgbtq o single ) a tutti i costi o peggio bypassare le pratiche dell'adozione . Ma “Io non lo farei”, per noi non può significare “Non lo devi fare nemmeno tu”. Ecco che come Europa+ chiedo << Ai Parlamentari liberali e progressisti che proprio su queste battaglie si fa può fare differenza, su queste battaglie si costruisce l’alternativa.E’ arrivato il momento di scegliere: con Fratelli d’Italia o con i Figli e le Figlie d’Italia.>>
Hanno detto che era stanca, depressa, umiliata per un fisico che non rispondeva più, che sentiva inutile. Non per un fatto estetico. La decadenza la tormentava perché le avrebbe impedito di dedicare alle figlie, ai nipoti il tempo e l'energia che desiderava. Questo hanno detto e forse è vero, M. L., come tutte le nonne e le donne, era stata educata così: a pensare agli altri e non a sé stessa, a pensare sé stessa in rapporto agli altri. Soprattutto alla famiglia. Ma la famiglia non c'era il 20 luglio, antivigilia della festa dei nonni. Le figlie, i nipoti erano appena partiti in vacanza e lei, M. L., smarrita da tempo, doveva improvvisamente fare i conti con la propria in-utilità. Quegli anni gratuiti, gli anni della vigoria e del dono, gli anni delle estati in Liguria, dove le voci garrule dei bimbi al mare restituiscono una breve infanzia, quegli anni erano diventati un ricordo crudele e scialato. Inutile anch'esso, perché M. L. era rimasta lì, involontaria stilita, come una vecchia misantropa, in un silenzio senza storia.E in silenzio è volata giù, dalla finestra spalancata che ha gridato per lei. Non è stata una caduta accidentale. È scesa per esserci ancora, fra l'erba verde, presso gli alberi da frutto. Una tomba "antica", ché tutti ormai non lasciamo che cenere, e le nostre case sono sarcofaghi dei quali non rispettiamo la sacertà. È scesa perché era finita, perché finita si sentiva, perché finita non voleva finire. Nessuno conosce il guazzabuglio del cuore umano, a nessuno è lecito giudicare. Ma le tombe mute dei vecchi, come il disonore delle salme degli anziani ospiti della Rsa milanese, morti in un rogo e abbandonati anche durante le esequie, sono l'accusa concreta, starei per dire vivente, dei nostri anni ingrati. La lezione del covid non ci ha resi migliori. In questi anni "che mai non fur vivi" seppelliamo anzitempo gli anziani "in-utili", precludendoci così il futuro.
Dopo la morte nei giorno scorsi all'età di 80 anni di Maurizio Fercioni ( foto sotto a sinistra ) considerato il primo t...