30.12.08

GAZA: FERMATEVI SUBITO, FERMIAMOCI TUTTI!


Comunicato stampa

"Quello in corso a Gaza è un massacro, non un bombardamento, è un crimine di guerra e ancora una volta nessuno lo dice". P. Manauel Musallam, parroco a Gaza, 27 dicembre 2008. Un inferno di orrore, morte e distruzione, di lutti, dolore e odio si sta abbattendo inqueste ore sulla Striscia di Gaza e sul territorio israelianoadiacente.

A voi, capi politici e militari israeliani,
chiediamo di considerare che insieme ai 'miliziani' di Hamas state colpendo, uccidendo e ferendo centinaia di civili palestinesi. Non potete non averlo calcolato. Non potete non sapere che a Gaza non esistono obiettivi da mirare chirurgicamente. Non potete non aver messo in conto che da troppo tempo è la popolazione di Gaza a vivere sotto embargo, senza corrente elettrica, senza cibo, senza medicine, senza possibilità di fuga. Le vostre crudeli operazioni di guerra compiono opera di morte su donne, bambini e uomini che non possonoscappare né curarsi e sopravvivere, essendo strapieni gli ospedali evuoti i forni del pane. Ascoltate i vostri stessi concittadini cheoperano nelle organizzazioni israeliane per la pace: "Siamo responsabili della disperazione di un popolo sotto assedio. Hamas da settimane aveva dichiarato che sarebbe stato possibile ripristinare la tregua a condizione che Israele riaprisse le frontiere e permettesse agli aiuti umanitari di entrare. Il governo d'Israele ha scelto consapevolmente di ignorare le dichiarazioni di Hamas e ha cinicamente scelto, per fini elettorali, la strada della guerra". FERMATEVI SUBITO!

A voi, capi di Hamas,


chiediamo di considerare che i vostri razzi artigianali lanciati verso le cittadine israeliane poste sul confine, sono strumenti ulteriori di distruzione e, per fortuna raramente, di morte, e creano inutilmente paura e tensione tra i civili. Sono una assurda e folle reazione all'oppressione subita, che si presta come alibi per un'aggressione illegale. Se foste più potenti, capi di Hamas, vorreste forse raggiungere i livelli di distruzione dei vostri nemici? E non essendolo, a che scopo creare panico, odio e desiderio di vendetta nei civili israeliani che vivono a fianco alla vostra terra? Quali strategie di desolazione, disumane e inefficaci, state perseguendo? FERMATEVI SUBITO!

E noi donne e uomini che apparteniamo alla 'società civile',

FERMIAMOCI TUTTI! Sostiamo almeno un minuto accanto a tutti i civili che soffrono. Alle centinaia di ammazzati palestinesi, che per noi non avranno mai nome e volto, come alla vittima israeliana. Alle centinaia di feriti palestinesi e ai fortunatamente pochi feriti israeliani. A chi ha perso la casa. A chi non può curarsi. E poi, tutti insieme, alziamo la voce: non è questa la strada che porterà Israele a vivere in pace e sicurezza. Non è questa la strada che porterà i palestinesi a vivere con dignità in uno Stato senza più occupazione militare, libero e sovrano.

I media italiani in questi giorni hanno purtroppo mascherato una folle e premeditata aggressione -e soprattutto l'insopportabile contesto di un assedio da parte di Israele che per mesi ha ridotto alla fame un milione e mezzo di persone - scegliendo accuratamente alcuni termini ed evitandone altri. La maggior parte dei quotidiani e telegiornali hanno affermato che "è stato Hamas a rompere la tregua". Invece il 19 dicembre è semplicemente scaduta una tregua della durata concordata di sei mesi.

L'accordo comprendeva:

Il cessate-il-fuoco, la sua estensione nel girodi qualche mese alla Cisgiordania e la fine del blocco di Gaza. Questi impegni non sono stati rispettati da Israele (25 palestinesi uccisi solo dalla firma dell'accordo) e quindi Hamas non l'ha rinnovato. Ancor più precisamente, già ai primi di novembre, Israele aveva rotto la tregua con una serie di attacchi a Gaza uccidendo altri 6 palestinesi.

Aiutiamoci allora a valutare criticamente le analisi spesso falsate dei media per dare maggior forza ad altre voci diventate grida:


Solo poche ore fa, proprio a Gaza, il Patriarca di Gerusalemme celebrava la Messa di Natale riprendendo il suo Messaggio natalizio: "Siamo stanchi. La pace è un diritto per tutti. Siamo in apprensione per l'ingiusta chiusura imposta a Gaza e a centinaia di migliaia di innocenti. Siamo riconoscenti a tutti gli uomini di buona volontà che non risparmiano sforzi per spezzare questo blocco." La strada intrapresa invece, lastricata di sangue e macerie, condurrà la gente qualsiasi al macello. E i suoi capi alla sconfitta. In primo luogo alla sconfitta umana.








Pax Christi Italia




28 dicembre 2008

Senza titolo 1133

  VE LO RICORDATE IL FILM DJANGO ?  :-)


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poteri occulti e la giustizia il casoi di Antonela Morsello, Ancora un esempio documentato di un capitolo di malagiustizia

  da  www.terzarepubblica.it/articolo_blog.php

Una pagina piccola, concreta, lontana dai riflettori, che documenta gli effetti devastanti della malagiustizia. Una famiglia che fa lo sciopero della fame, a Marsala, perché chiede quel che crede sia il rispetto della legge. Se anziché sbertucciarsi fra opposti corporativismi, o discutere su riforme epocali che poi partoriscono topini storpi, si desse visibilità ai casi reali, probabilmente si smetterebbe di credere che la bancarotta giudiziaria sia un problema (o la salvezza) di qualche imputato eccellente, visto che è la dannazione che avvelena l’Italia.
La vicenda è financo banale: una piccola azienda d’acquacoltura, dichiarata fallita dal tribunale di Marsala. Secondo i proprietari la legge è stata largamente travisata, visto che quel tipo d’imprese, equiparate a quelle agricole, non sono fallibili. Secondo il tribunale di primo grado, invece, dato che nello statuto della società sono previste (ma mai praticate) anche altre attività, il fallimento ci sta tutto. La sentenza è del 2003. Dato il tema del contendere sarebbe stato possibile, ove la giustizia fosse tale di fatto e non solo di nome, avere un secondo pronunciamento nel giro di quindici giorni. E’ fallibile o no? Basta che lo statuto preveda altre teoriche attività per far venire meno la natura agricola? Un tema di diritto, discutibile in poche ore, utili anche a trovare i riferimenti giurisprudenziali. Invece sono passati cinque anni e fra qualche giorno è previsto il secondo grado.
Nel frattempo, naturalmente, la famiglia imprenditrice ha subito danni enormi. Che sono ingiustificati sia nel caso in cui siano dei falliti, dato che dovrebbero occuparsene le relative procedure, sia, invece, che abbiano ragione, nel qual caso nessuno ripagherà mai il loro disastro. E non basta, perché il tribunale fallimentare avrebbe (esiste la possibilità che sia solo sfortunata omonimia?) nominato il curatore nella persona di un avvocato che difendeva uno dei creditori. Il che sarebbe una specie di ciliegina sulla torta.
Gli interessati non mangiano e protestano. Noi non sappiamo se abbiano torto o ragione, nel merito della causa che li riguarda. Sappiamo che la loro storia si sarebbe dovuta concludere da anni, e che nessuna legge del mondo civile ha mai consentito questa specie di tortura giudiziaria, fatta di tempi e costi incalcolabili. Di questo, però, non si occupa nessuno, e nessuno si preoccuperà per queste poche righe. Alla prossima incriminazione relativa al mondo della politica noi scriveremo sempre le stesse cose, e il coro monotono dei giustizialisti ci risponderà sempre che difendiamo i potenti (o, con finezza di cui solo loro sono capaci, quelli che ci pagano). Dello sciopero della fame marsalese, invece, non frega niente, perché sarebbe come dire che qualcuno ha a cuore la giustizia, e non solo la propria esibizione.

» 27-10-2008

e il14 f gennaio la loro casa finirà all'asta per colpa di tale situazione

per contattare l'interessata maredelnord@gmail.com

Buon Anno 2009

Capo d'aFrica  di Francesco de Gregori

Capo d'Africa stanotte, si parte e si va via,
lontani quel tanto che basta per guadagnarsi la nostalgia.
Stanotte notte bianca che nessuno la può dormire,
c'è qualcosa che ci manca che non sappiamo definire.
Notte bianca, notte strana, con la riva che si allontana,
capo d'Africa è la voce di una donna che ci ama
e che abbiamo abbandonato in un grande appartamento,
ci ha lasciati per un bacio, per uno stupido tradimento.
Capo d'Africa è un dolore, è la fine della luna,
sulla nave ci sta chi fuma mentre passano le prime ore
ed i giorni, i mesi e gli anni, come perle e diamanti di vetro,
come orrori commessi da giovani che vorremmo lasciarci dietro.
Come libri lasciati cadere all'inizio della metà
o come un fratello dimenticato che vive in un'altra città.
Capo d'Africa per favore, non farci morire d'amore,
se possibile facci sognare con il ritmo di questo motore.
Una spiaggia tranquilla, una terra promessa, l'inferno e il Paradiso,
dove un giorno potremmo sbarcare a cavallo di un nuovo sorriso
e fumare a mezzogiorno con il cuore che batte leggero,
e guardare la vita che è intorno dove la vita è bella davvero.


Mi suso se  riporto per  intrero  una  canzone  azinchè alcune strofe e il  linlk, ma  è troppo  bella e  profonda  e descrive  il momento iun cui mi trovo in questo periodo  Ma  ora bado ale  ciancie  e veniamo al post  d'oggi




Ogni volta che leggo i vostri  scritti o i vostri commenti  che  scrivo   ( o a volte  copio ed  incolo  per mancanza di tempo o perchè esterefatto   da certe assurdità  e  brutture  )  i  iie  post   progettati e riempiti – uno per uno – con amore, sensibilità, partecipazione, mi  torna in mente l’immagine della bottiglia nella quale il naufrago introduce il suo messaggio e l’affida alle onde del mare proprio come Robinson Crusoe   del romanzo di Daniel Defoe  sia  nelle varie  versioni letterarie  come  quelle  di  Vendredi ou les Limbes du Pacifique (1967) e  Vendredi ou la Vie sauvage (1971) Micheal Tournier   o  di cinematografiche in particolare quella di Caleb Deschanel del 1989  (mi viene   da pensare che siamo un popolo di sognatori  e  diu utopisti .  Infatti   Ostinatamente continuiamo ad offrire messaggi e a spargere semi, proprio perché ci rendiamo conto di vivere in tempi di naufragio. Naufraghi sì, ma senza abbassare la testa di fronte a nessun prepotente, convinti come Etty Hillesum che «dalla vita si può ricavare qualcosa di positivo in tutte le circostanze, ma si ha il diritto di affermarlo solo se perso-nalmente non si sfugge alle circostanze peggiori».

Dobbiamo aiutarci – noi e chiunque prende in mano questo libro/agenda – a non sfuggire mai alle circostanze peggiori della vita, ma ad affrontarle a viso aperto, con la certezza che prima o poi arriverà l’aurora a rallegrare e illuminare le nostre impaurite esistenze.

Anche durante i giorni di questo 2009. ch vi auguro  [  soprattutto a  quelli  che  non hanno mai  scritto    o  che   hanno scritto  e  commentato  solo una sola  volta  e  si ricordano  che esisto solo a natale  ] e mi auguro  di  camminare   verso obbiettivi solidali   . insieme  con gli altri . Vi lascio   con  un'altra canzone    ho sognato una strada   (   qui il testo   ) d'iIano fossati contenuta  nella raccolta  omonima 2006   regalatomi a natale  da mio fratello  .


e  con  un  nuovo  compagno   di viaggio  Etty Hillisum   trovate  sotto La puntata di CultBook dedicata alla breve e intensissima esperienza della sua   vita    dove  viene  definita  una delle donne più significative del '900








definita  dai compagni   " www.qualevita.it/giorni non violenti "  : << (  ... ) ncora oggi la figura di Etty Hillesum è sicuramente più conosciuta, ma non ancora come meriterebbe. Eppure il suo è un esempio alto, testimoniato con la sua personale esperienza e non solo
con le parole del diario e delle lettere. Oggi che siamo alle prese con manifestazioni continue e sempre più violente di odio, di fondamentalismi di ogni genere, Etty diventa paradossalmente sempre più attuale.Non è incoscienza. È la vittoria su ogni malvagità e violenza.  Un "cuore pensante" per la baracca mondo "  >>  da cui hanno dedicato la l'agenda  del 2009   8 da  cui  ho tratto ispirazione per  questo post  e  di cui ringrazio    cosi  come faccio altrettanto  con voi  tutti\e   .per  gli stimoli che  mi date 

Adamo Eva aspettano la fine dell'anno

Adamo Eva


Adamo Eva 2



Adamo Eva 4

Cari amici del Blog, questa mattina aspettando il nuovo anno vi posto il mio teatrino. Questo multiplo ideato da Antonio Possenti ed eseguito con la collaborazione delle ditte "Terre" di Lucca (per i burattini) e "Vissam" di Muggiò (per la grafica) e le strutture di legno è stato prodotto per conto della Renault italia in 400 esemplari numerati e firmati dall'artista. il mio è il n° 199/400. Il 2008 sta per terminare, ognuno di noi ha vissuto questo anno passando giorni negativi e positivi.Vi auguro che il prossimo anno sia per tutti noi un sereno e felice anno.Un grande abbraccio da Franca



29.12.08

STRISCIA DI TERRA! di Donatella Camatta

 


gaza-studentesse


STRISCIA DI TERRA ORMAI

COPERTA DA MACERIE, LACRIME DI SANGUE

SCENDONO SU OGNI VOLTO.




MARTIRIO TERRENO

 URLO "LIBERTA'"




AVVOLGE SILENZI SOMMERSI NELL'ANIMO

 CONTORTO CHE SOFFERENZA

NON FERMA!




 ABBRACCIA FRATELLO CORPO MARTORIATO

 DAL POTERE ASSASSINO!

QUELLO DI OGGI E PER I PALESTINESI IL GIORNO PIU SANGUINOSO..

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Nuovi raid, pronta l'invasione di terra

Hamas minaccia di uccidere

i ministri israeliani Livni e Barak

Dopo la pesante offensiva ordinata da Tel Aviv, un missile lanciato ha colpito lo Stato ebraico. Appello dell'Onu. Israele ammassa carri armati al confine per l'azione di terra. Colpita in serata l'Università islamica. Nei bombardamenti muore un bimbo di 14 mesi. Libano, Hezbollah teme attacco.



Quello di oggi è per i palestinesi il giorno più sanguinoso degli ultimi 20 anni. Dal giugno del 2007, quando il movimento di Hamas ha preso il potere a Gaza, un crescendo di sangue e violenza ha flagellato la Striscia.Nell’ultimo anno e mezzo la situazione nell’area si è fatta sempre più tesa. Ecco i principali eventi degli ultimi 18 mesi:


- 14 giugno 2007: Hamas prende il potere a Gaza. Il presidente palestinese, Abu Mazen, viene allontanato dalla Striscia.


- 17 giugno 2007: il nuovo governo palestinese presta giuramento in Cisgiordania.


- 6 agosto 2007: il primo ministro israeliano, Ehud Olmert e il presidente palestinese Abu Mazen si incontrano in Cisgiordania: è il primo faccia a faccia in territorio palestinese.


- 19 settembre 2007: Israele dichiara la Striscia di Gaza "entità ostile".



- 28 ottobre 2007: Israele introduce sanzioni economiche contro Gaza.



- 2 novembre 2007: primo incontro tra Hamas e Abu Mazen dalla presa del potere del movimento islamico nella Striscia.



- 10-13 gennaio 2008: George W. Bush fa la sua prima visita come presidente in Israele e Cisgiordania.



- 17 gennaio 2008: Israele impone il blocco dei confini con Gaza impedendo l’arrivo nella Striscia di provviste e beni di prima necessità.



- 27 febbraio-3 marzo 2008: oltre 120 palestinesi vengono uccisi in un’operazione militare israeliana a Gaza.



- 6 marzo 2008: otto studenti vengono uccisi in un istituto ebraico a Gerusalemme ovest. Hamas si assume la responsabilità.



- 4 giugno 2008: Abu Mazen cerca una riconciliazione con Hamas.



- 25 luglio 2008: Cinque miliziani di Hamas a una ragazza vengono uccisi in un attacco-bomba nella Striscia.



- 2 agosto 2008: Nove palestinesi vengono uccisi e altri 90 rimangono feriti in scontri tra le fazioni di Hamas e Fatah nella Striscia.



- 25 agosto 2008: Israele libera 198 prigionieri palestinesi.



- 5 novembre 2008: Sette palestinesi vengono uccisi in uno scontro con militari israeliani dopo il lancio di razzi dalla Striscia in territorio israeliano.



- 15 dicembre 2008: Israele libera 227 prigionieri palestinesi.



- 19 dicembre 2008: razzi vengono sparati da Gaza in Israele, poco dopo l’annuncio della fine della tregua tra Hamas e lo Stato ebraico.



- 22 dicembre 2008: Hamas accetta una tregua di 24 ore ma mette in guardia Israele sull’eventualità di un’offensiva, "riprenderemo attacchi suicidi".



- 24 dicembre 2008: Oltre 80 razzi vengono sparati dalla Striscia in territorio israeliano.



- 25 dicembre 2008: Tzipi Livni annuncia di voler mettere fine al dominio di Hamas nella Striscia.



- 26 dicembre 2008: Ancora colpi di mortaio e razzi contro Israele. Lo Stato ebraico apre le frontiere per far entrare nella Striscia aiuti umanitari. Due ragazze palestinesi vengono accidentalmente uccise da razzi di Hamas sparati verso Israele.



- 27 dicembre 2008: Israele scatena l’attacco nella Striscia di Gaza. Fonti parlano di almeno 195 vittime e oltre 200 feriti.




FONTE AGI



A suon di musica festeggerei ciò che la forza aerea israeliana sta facendo". Queste sono le parole pronunciate ad Al Jazeera da Ofer Shmerling, un funzionario della difesa civile israeliana, mentre venivano diffuse le immagini dell'ultimo massacro israeliano.


Poco tempo prima, caccia F-16 ed elicotteri Apache, forniti ad Israele dagli USA, avevano sganciato più di 100 ordigni su decine di postazioni nella striscia di Gaza, occupata da Israele, uccidendo almeno 195 persone e ferendone centinaia. Molte di queste postazioni erano stazioni di polizia, che, come in tutto il mondo, si trovano in mezzo ad abitazioni civili.


Molti tra i morti palestinesi sono agenti di polizia. Tra quelli etichettati come “terroristi” vi erano agenti del traffico in fase di addestramento. Un numero ancora sconosciuto di civili sono stati uccisi e feriti; Al Jazeera ha mostrato le immagini di diversi bambini morti, anche perché gli attacchi di Israele sono avvenuti nel momento in cui migliaia di bambini palestinesi erano sulla loro strada di casa da scuola.


La gioia di Shmerling è stato ripresa da israeliani e dai loro sostenitori in tutto il mondo; la loro violenza è giusta violenza. E' "auto-difesa" contro i "terroristi" e quindi giustificata. I bombardamenti israeliani - come quelli americani e della NATO in Iraq e in Afghanistan - sono bombardamenti per la libertà, la pace e la democrazia.


Il rationale per questi massacri risiederebbe nel fatto che Israele avrebbe agito in risposta ai razzi lanciati dai palestinesi.


Ma gli orribili attacchi di oggi segnano solo un mutamento nel metodo israeliano di uccidere i palestinesi. Nei precedenti mesi questi morivano di morte silenziosa, gli anziani e i malati soprattutto, privati di cibo e delle medicine necessarie attraverso l'embargo di due anni attuato dagli israeliani, embargo calcolato e imbastito con lo scopo di apportare sofferenze e privazioni a 1,5 milioni di palestinesi, per lo più profughi e bambini, ingabbiati nella striscia di Gaza. A Gaza, i palestinesi morivano in silenzio per la mancanza di medicine basilari: insulina, terapie anticancro, prodotti per la dialisi, tutte cose di cui gli israeliani ne impedivano l'arrivo.


Quello che i media non hanno mai messo in discussione è l'idea israeliana di tregua. Che è molto semplice. Sotto una tregua stile-israeliano, i palestinesi hanno il diritto di rimanere in silenzio, mentre Israele li affama, li uccide, e continua con violenza a colonizzare la loro terra. Non solo debilitando i loro corpi, ma anche il loro spirito e la loro mente: a causa dell'embargo, non c'è inchiostro, carta e colla per stampare i libri di testo per gli studenti.


Questa è la tregua israeliana. Qualsiasi risposta agli attacchi israeliani, anche le proteste pacifiche contro il muro dell'apartheid a Bilin e Nilin nel West Bank, incontrano proiettili e bombe. Non ci sono stati razzi lanciati verso Isreale dal West Bank, tuttavia gli attacchi di Israele, gli omicidi, il furto della terra, i pogrom dei coloni israeliani e i rapimenti non sono mai cessati per un solo giorno durante la tregua. L'Autorità Palestinese a Ramallah si è piegata ad ogni richiesta di Israele, costituendo perfino “forze di sicurezza” per combattere la resistenza nell'interesse di Israele. Niente di tutto ciò ha salvato un solo palestinese o la sua proprietà o il suo sostentamento dalla violenta colonizzazione di Israele. Non ha salvato per esempio la famiglia al-Kurd dal vedersi abbattere la propria casa di 50 anni per far posto all'insediamento dei coloni.


Ancora una volta stiamo assistendo a massacri a Gaza, come lo scorso marzo quando 110 palestinesi compresi decine di bambini furono uccisi in pochi giorni da Israele. Ancora una volta la gente di tutto il mondo prova rabbia e disperazione per l'impunità con cui questo stato fuorilegge commette tali crimini.


Ma la rabbia che si esprime oggi in tutti i media del mondo arabo non è diretta solamente contro Israele. Le immagini che vengono riproposte sono quelle del ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni al Cairo il giorno di Natale. Sono immagini che mostrano Livni e il ministro degli esteri egiziano sorridere stringendosi le mani.


Il giornale israeliano Haaretz scrive oggi che mercoledì il governo israeliano “autorizzava il primo ministro, il ministro della difesa e quello degli esteri a decidere i tempi e i metodi” per gli attacchi su Gaza. Chiunque si chiede, cosa ha detto Livni agli egiziani e soprattutto che cosa gli egiziani le hanno detto? Ha ottenuto Israele il via libera per insanguinare di nuovo le strade di Gaza? Pochi sono pronti a dare all'Egitto il beneficio del dubbio dopo che ha aiutato Israele ad assediare Gaza tenendo chiuso il confine di Rafah per più di un anno.


Al di sopra della rabbia e tristezza che così tante persone avvertono nei confronti delle uccisioni di massa a Gaza esiste un senso di frustrazione sui pochi mezzi per ottenere una risposta politica che possa cambiare il corso degli eventi, porre fine alle sofferenze e portare giustizia.


Ma vi sono dei mezzi e questo è il momento di sottolinerarli. Già si sono avute notizie di manifestazioni e azioni di solidarietà in città di tutto il mondo. Questo è importante. Ma che cosa accadrà dopo dopo la fine delle dimostrazioni e lo smorzamento della rabbia? Continueremo a lasciaire morire in silenzio i palestinesi a Gaza?


Tratto da http://electronicintifada.net/v2/article10055.shtml




Senza titolo 1132

  VI PIACE LA CANTANTE MARIAH CAREY ?  :-)


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i fatti del 2008 su cui si sorvola

Lucio Dalla cantava così nel “L’anno che verrà”. L’anno è finito e, sì, qualcosa non va.


Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò
 Da quando sei partito c’è una grossa novità,
 l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.



 come  questa  sui fatti del 29 ottobre 2008 a Piazza Navona [Roma]Questo è quello che conta, non le mezze verità di fascisti e polizia e  i loro   difensori parlamentari o politiki  come   dice     il video i  veri amici si riconoscono nel momento del bisogno  ...





Il 2007 si è chiuso con l’esplosione del bubbone purulento e fetido di quel casus definito “emergenza rifiuti” in Campania, che è in realtà l’acme di una situazione che va avanti da 15 anni e che di tanto in tanto diventa insostenibile anche agli occhi di chi dovrebbe, più che gestirla, evitarla. Il 2008 invece si chiude senza nemmeno un accenno alla pluricitata munnezza e al pattume peggiore che hanno fatto brutta mostra di s&egravein tg e paginoni di giornali italiani e non. Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione Nel discorso del 18 luglio in cui Berlusconi ha annunciato la fine dell’emergenza rifiuti (com’è odioso questo concetto) a Napoli, il premier si è detto orgoglioso del fatto che “il governo sia riuscito in quella che molti ritenevano una missione impossibile” e che i termovalorizzatori, quando entreranno a regime, consentiranno di evitare il ripetersi delle situazioni passate. Basta farsi un giro a Napoli mettendo il naso un po’ fuori da Posillipo e Mergellina per rendersi conto che non è proprio così e perchè si insinui il dubbio che un inceneritore - l’apertura dell’impianto di Acerra è prevista per fine gennaio 2009 - non possa cambiare le cose. Mentalità da Mr sacchetto comprese.




La fatica di Sisifo, dice Cicatiello. E già, perchè “Napule è ‘na carta sporca e nisciuno se ne importa”. La raccolta differenziata non entra nelle case e nelle teste della gente, troppo abituata al vecchio costume dello scaricabarile e dello scarico indiscriminato. “La colpa è delle istituzioni che sono assenti”, è la litania, ma anche ora che le istituzioni bene o male si sono mosse lo spettacolo è pressocchè lo stesso. I Mr Sacchetto della Campania, ossia tutti i cittadini-rifiuto che non si rendono conto che il primo passo per mantenere pulite le proprie città lo devono fare loro, non sono stati ammucchiati in nessuna discarica. E non c’è nessun inceneritore in grado di far sparire le loro cattive abitudini. Il governo ha detto di aver risolto il caso, di aver superato la missione impossibile. In realtà ha solo curato i sintomi e non ha estirpato affatto la malattia, nè sembra possa riuscirci nell’anno che verrà. Il guaio è che se si crede di aver vinto la sfida, come Vico insegna, si rischia l’eterno ripetersi della storia applicata, però, anche a contesti diversi. E i Mr Sacchetto tendono a moltiplicarsi e diffondersi. A Roma





A Catania.




A Cosenza.




E’ facile quindi prevedere un ritorno di Mr Sacchetto nel 2009, perchè in realtà Mr Sacchetto c’è sempre stato. E che abbia o meno un (altro) quarto d’ora di gloria nei prossimi 12 mesi con l’esplosione di un altro bubbone, stiamo certi che male non se la passerà.

L’anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità




ringrazio per le immagini e il post siamotuttilisasimpson.wordpress.com
 se  voi  ne  avete  altre ben vengano

Amara tecnologia

La tragedia è un cellulare che attende la tua disperazione per scaricarsi del tutto.

Alì dagli occhi azzurri

PROFEZIA Pier Paolo Pasolini







                                                       

Alì dagli Occhi Azzurri
uno dei tanti figli di figli,
da Algeri, su navi
a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini
coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini,
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.
Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.
Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
a milioni, vestiti di stracci
asiatici, e di camicie americane.
Subito i Calabresi diranno,
come da malandrini a malandrini:
«Ecco i vecchi fratelli,
coi figli e il pane e formaggio!»
Da Crotone o Palmi saliranno
a Napoli, e da lì a Barcellona,
a Salonicco e a Marsiglia,
nelle Città della Malavita.
Anime e angeli, topi e pidocchi,
col germe della Storia Antica
voleranno davanti alle willaye.


Essi sempre umili
Essi sempre deboli
essi sempre timidi
essi sempre infimi
essi sempre colpevoli
essi sempre sudditi
essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare,
essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi
in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
essi che si costruirono
leggi fuori dalla legge,
essi che si adattarono
a un mondo sotto il mondo
essi che credettero
in un Dio servo di Dio,
essi che cantavano
ai massacri dei re,
essi che ballavano
alle guerre borghesi,
essi che pregavano
alle lotte operaie…


… deponendo l’onestà
delle religioni contadine,
dimenticando l’onore
della malavita,
tradendo il candore
dei popoli barbari,
dietro ai loro Alì
dagli Occhi Azzurri - usciranno da sotto la terra per uccidere –
usciranno dal fondo del mare per aggredire - scenderanno
dall’alto del cielo per derubare - e prima di giungere a Parigi
per insegnare la gioia di vivere,
prima di giungere a Londra
per insegnare a essere liberi,
prima di giungere a New York,
per insegnare come si è fratelli
- distruggeranno Roma
e sulle sue rovine
deporranno il germe
della Storia Antica.
Poi col Papa e ogni sacramento
andranno su come zingari
verso nord-ovest
con le bandiere rosse
di Trotzky al vento…


Pier Paolo Pasolini




ombra di leccio

Sulle orme di Haiku di Basho (1644-1694) mi cimento in un esercizio di haiku (schema sillabico 5-7-5)




Se guardo attentamente
vedo il leccio crescere
sull’orlo della stradachi càstiu beni
biu s'ìlixi crescendi
a oru de ruga

(nella variante linguistica campidanese)


si bàdio bene
bio s'elighe creschende
oru'e istrada

(nella variante linguistica nuorese)




Riappropriamoci del nostro tempo. Vedremo più cose che, anche se lentamente, costruiscono cose più grandi e durature


Buone feste

Fools in love

E poi nessuno risponde.
No, forse non si può cominciare così. Partiamo dal principio.
Sei stravaccato sul tuo divano. Sì, hai capito bene, stravaccato. Non sistemato elegantemente come un lord o come potrebbe stare Queen Elizabeth nei suoi palazzi in Inghilterra quando decide di farsi una siesta, no. Sei messo tutto storto, hai addosso ancora le scarpe, per non parlare del resto del vestiario che ormai ha ben poco di presentabile tutto stropicciato com'è ora. Sì, insomma sei rimasto folgorato da quell'ultimo stralcio di quell'inutile telefilm romantico alla tv e non hai saputo resistere, neanche il tempo di metterti in pantofole, di mettere su le robe per la casa, ti sei trovato buttato sul divano adagiato come deve sentirsi una busta nel bidone della spazzatura. Ma il divano è la tua culla per quando le cose vanno male e il tuo trampolino per quando invece vanno così bene da aver una pazza voglia di saltar giù dai palazzi. La realtà è che sei solo in casa, sei single come si dice ora, come dicono tutti neanche ti stessero facendo un complimento. Che poi mentre lo dicono sorridono e non si capisce perché dovrebbero. Cosa vi sorridete? Pigliate per il culo? "Ah sei single? Beato te!" Beato me? Ma cosa ci perdi allora a lasciare il tuo tipo e andartene a stare da sola? Mah... valli a capire, maledetti ipocriti. Gente troppo abituata a lamentarsi di tutto, persino del sapore dell'aria che respira, per accorgersi di tutto quello che hanno, di quello che rubano agli altri quando gli passano accanto, quando solo fanno un diniego, quando soltanto accennano un gesto che tradisca insoddisfazione. Sei solo e allora? Non c'è mica bisogno che ci siano tipi che stiano necessariamente lì a ricordartelo. A quello ci pensi già da solo per metà della giornata. Insomma sei lì sul tuo maledetto divano, simbolo di tutto quello che manca nella tua vita, qualcuno con cui esultare, piangere, incazzarti, litigare e poi far pace, qualcuno addirittura da amare. E invece te la prendi con lui che poverino è, per definizione, inanimato e invece gli tocca stare lì ad ascoltare tutte le tue paturnie, i tuoi problemi, veri o presunti. Quindi sul divano. Senza una coperta, solo cuscini, l'arredamento prevede così. Gettato con nelle pupille il riflesso delle immagini della tv. Fotogrammi di un amore vero solo sulla pellicola, solo sullo schermo eppure così simile a quelli che vedi per strada, a quelli delle vite degli altri, quelli che non sono single. Nei tuoi occhi al buio si vedono rimbalzare tutte le inquadrature e nelle orecchie ti risuonano le parole, ne assapori il suono, ne senti il gusto, quasi sogni a "orecchie aperte". Se solo accadesse a te, per una volta, a te. È un attimo. Afferri in mano il telefono. Tanto lo sai a memoria, l'unica cosa che non ti è servito far sforzi per ricordare. Misteri della mente. Componi il suo numero ripetendo ogni numero come se facesse parte di una particolare litania. Un rito che bisogna compiere mentre sei in ginocchio sul divano con un cuscino infilato tra una coscia e la chiappa, che se cominci a pensare come ci è finito ti vengono i brividi. Hai in mano il telefono e meccanicamente lo hai portato all'orecchio e sincronizzi il tuo ritmico respirare al tu tu del segnale del telefono. È libero. E poi. E poi nessuno risponde.

Senza titolo 1131

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL MAGO DELLE COMETE ?  :-)


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Senza titolo 1130

Se questa terra fertile


 


Se questa terra fertile


che il contadino semina


dalle tue dolci carezze


se questo sole


che generosamente la riscalda


dal tuo sguardo appassionato


se questa pioggia


che viene giù dal cielo a dissetarla


dalle mie lacrime di gioia


se


allora sì


che dolce frutto sarebbe l’amore


 


Pietro Atzeni

Secondo Cerchio

paolo_f2


Irti sentieri ed aspro sapore

arsa lingua

di sete e fatica

– Dilemma –

decidere la strada

in cerca d’ uscita

da questa selva,

avvinghiata dalle incertezze

del dubbio:

sarà peccato? o forse è solo natura,

vita?

Istinto: continuare a salire!

Nell'affanno,

da bufera sospinta e trattenuta,

desideri giungere alla meta:

- Olimpo beato, d'ambrosia nutrimi! -

 

Girotondi e danze

con donne mascherate,

zingare megere,

sirene e falene

e sante meretrici

e con esse mi confusi...

[vendendo carne in bramosia d’affetto].

 

Ed incontrai lupi

dal vello d'oro

che al luccicar dei denti,

sorrisi aperti di promesse,

lusinghiere tracce sulla pelle

ad indelebile cicatrice

tracciarono con unghie

a dilaniare la carne

come avvoltoi al sole nel deserto

dell'anima in fiamme di peccato,

goduta e perduta

in ansimante preghiera:

 

“ché  sono donna e terrena!”

 

***

 

natàlia castaldi

28.12.08

RICORDANDO VIAREGGIO TANTO TEMPO FA...

RICORDANDO VIAREGGIO TANTO TEMPO FA...


Foto scattata da Mery-Vedoeprovvedo (http://fotografandoquaela.splinder.com)


 

Parroco non mette Gesù in presepe Bergamo, ai fedeli: "Non siete pronti"

Nella notte di Natale il presepe della chiesa di Santa Lucia a Bergamo è rimasto senza Gesù Bambino. Non è stata una dimenticanza ma una provocazione del parroco che si è rifiutato di metterlo. Secondo il prete la gente "non è pronta" ad accoglierlo. "Questa notte non è Natale. Non siete pronti. Se non sapete accogliere lo straniero, il diverso, non potete accogliere il Bambin Gesù", ha detto il parroco durante l'omelia.
Il sacerdote durante le omelie domenicali ha spesso invitato i fedeli a curarsi dei poveri e degli emarginati. Ora ha deciso di comportarsi di conseguenza. E durante la Messa di Mezzanotte ha proclamato: "Questa notte non è Natale. Non siete pronti. Perciò Gesù non nasce". E non ha fatto porre nel presepe della chiesa la statuetta (già pronta) del Bambinello.
A chi ha chiesto spiegazioni, ha poi detto che il presepe era basato sul racconto di Ezio del Favero 'Al chiaro delle stelle', in cui Gesù Bambino esce dalla culla per andare da un bimbo povero che non osava stargli vicino: "Il messaggio che abbiamo voluto dare è proprio questo: Gesù non ha paura di avvicinarsi agli emarginati, agli ultimi. E' ora che chi si dice cattolico metta in pratica gli insegnamenti di Cristo".

                     fonte  www.tgcom.mediaset.it/cronaca

 Questa  Secondo me  è la vera religione 

che ne pensate di tale gesto ?
un comunista
un vero prete
ha fatto benissimo
ha fatto male l'omelia non esibizione
non saprei
  
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Senza titolo 1129

  QUESTO E' UN VECCHIO VAPORIZZATORE DA SALONE PER BARBIERE !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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Himalaya,Shiatsu, film, cd, ricette, libri ecc...








Ciao amici!



Ecco la storia dei Toraja, popolazione indigena



http://etnomondi1.splinder.com/post/19223365/TORAJA



Cos’è il Qi gong e lo Shiatsu?



http://etnomondi1.splinder.com/post/19223359/DENTRO+AL+DRAGONE%3A+QI+GONG+%26+S



La popolazione dell’Himalaya sono i famosi Yeti



http://etnomondi1.splinder.com/post/19223353/IL+FASCINO+DEL+MISTERO%3A+LO+YET



Il razzismo è un’offesa alla dignità umana



http://etnomondi1.splinder.com/post/19213859/Il+razzismo+%C3%A8%E2%80%99un%E2%80%99offesa+a



In più troverete le nuove rubriche:



NEWS FROM…AL ALAM



TRACCE SULLA SABBIA (I FILM)



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VISIONI ESOTICHE (I DVD E NON SOLO)



METROPOLI MULTIETNICA (NEGOZI…)



Cosa volete di più? Visitateci:



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28 dicembre 1908

img086 Immagine Messina  di Cav.Grita di Catania- L'evento più catastrofico del XX sec. del 10°Mercalli furono 37sec. interminabili.


Rovistando nei cassetti del mio studio ho trovato  15 interessanti immagini color seppia della città di Messina  del 1908.  Il terribile terremoto, seguì maremoto, che distrusse Messina al 90% e Reggio  al 50% . Vi furono nelle sola Messina 80.mila morti su 140.mila abitanti, Reggio 15.mila, il forte sisma alle prime ore del mattino, li trovò ancora a letto. Per ricostruire l'intera  città, servirono quarant' anni, diciamo che sembranomolti, ma i mezzi del 1908, non erano quelli di oggi. Con i mezzi di oggi e la direzione attuale,  forse ne sarebbero serviti 80 di anni.  oggi si  fanno grandi progetti  per unire l'Italia alla Sicilia, e ancora ci sono  persone che vivono nelle baracche  del 1908.Franca Bassi

Senza titolo 1128

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COMPLEANNO CENTENARIO


Oggi, 27/12/2008 in Barcellona P.G. (ME),
è stato festeggiato il compleanno centenario della Sig.na GRAZIA MAIMONE.
I festeggiamenti si sono aperti con la celebrazione della S. Messa, svoltasi presso la chiesa dell'Immacolata Concezione.
La S. Messa è stata celebrata da don Agostino Irlandese, un prete Salesiano unico nelle celebrazioni, in quanto ci mette il cuore, sì perchè a differenza di molti altri, la Messa non la legge o recita, ma la dice proprio col cuore, coinvolgendo tutta la comunità.
Erano presenti tutti i nipoti, pronipoti , cugini e la sorella Giovanna della veneranda età di 92 anni.
Dopo, tutti i partecipanti hanno continuato i festeggiamenti con un banchetto presso il ristorante "Conca d'Oro", dove sono anche sopraggiunti il Sindaco dott. Candeloro Nania ed il vicesindaco, che hanno regalato alla festeggiata, Sig.na Grazia Maimone, una targa in ricordo del bellissimo e raro evento.


E' stata un'esperienza bellissima, anche perchè la festeggiata ha partecipato cosciente.


Nonostante l'età e considerando che il suo udito non è più molto funzionante, ha seguito benissimo tutta la funzione  religiosa.


E' stato molto emozionate.  


Tantissimi AUGURI ancora a GRAZIA MAIMONE e.......altri 100 anni ancora!!!