NUCLEARE? UN VICOLO CIECO

- Non c'è stata solo la catastrofe di Cernobyl (Ucraina) del 26 aprile 1986, causa di decine di migliaia di tumori e leucemie negli anni successivi (più di 1000 morti per tumore solo tra i soldati russi mandati a tentare di decontaminare il sito); l'acqua "potabile" di 30 milioni di ucraini contaminata; 9 milioni di persone irradiate; il 66% degli adulti e il 45% dei bambini della Bielorussia (lo Stato più colpito) nelle regioni confinanti con l'Ucraina, ammalati alla tiroide; il raddoppio delle malformazioni congenite nelle zone contaminate (400 su 100.000 neonati, contro i 200 delle zone pulite); questi ed altri effetti sanitari tenuti segreti dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in base ad un criminale accordo firmato nel 1959 con l'AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica)

- nel 1979 ad Harrisburg (Pennsilvania, Usa) nella centrale di ThreeMile Island si era sfiorata la stessa catastrofe, la "fusione del nocciolo" (descritta, allora, nel film "Sindrome Cinese")

- nel 2002 in un reattore dell'Ohio si è sfiorato il disastro come ad Harrisburg nel 1979

- nel 2004 all'impianto di ritrattamento di Sellafield (GB) c'è stata una fuga di soluzione acida del combustibile irragiato, rivelata solo dopo 8 mesi, quando ne erano già usciti 83.000 litri contenenti 160 kg di plutonio

- una serie impressionante di gravi incidenti nelle centrali del Giappone, il secondo paese al mondo come programmi nucleari: 7 morti e centinaia di contaminati gravi solo tra il 1995 e il 2005; dimenticato il gravissimo incidente di TokaiMura del 1999 (una reazione a catena fortunatamente arrestata prima di un'esplosione, ma due lavoratori muoiono, tre sono gravemente contaminati e altri 119 esposti a forti dosi di radiazioni; decine di migliaia di abitanti costretti a rimanere in casa per 24 ore) e pochissimo si è saputo del più grande impianto nucleare al mondo chiuso il 16.7.2007 per i danni causati da un terremoto di magnitudo 6.8.

- Non è assolutamente la stessa cosa avere le centrali nucleari vicino casa o a centinaia di chilometri

NON SI SA COME SMALTIRE LE SCORIE RADIOATTIVE

- 250.000 tonnellate di rifiuti altamente radioattivi, finora prodotti dalle centrali nucleari nel mondo sono tutti ancora in attesa di uno smaltimento definitivo;- In totale però i rifiuti nucleari radioattivi sono molti di più: solo in Europa, ogni anno, se ne producono 100mila tonnellate.

- Gli Usa hanno speso 8 miliardi di dollari dal 1990 ad oggi senza trovare la soluzione

- In Italia, nel 2005-07 il governo ha dato 674 milioni di euro alla Sogin che, dopo il ridicolo tentativo di Scanzano J. (zona sismica, come gran parte della penisola), non sa più dove mettere le "ecoballe" all'uranio- La radioattività del plutonio si dimezza in 24mila anni, rimane cioè altamente radioattivo per 200mila anni! L'uranio238 per milioni di anni..

IL NUCLEARE "DI NUOVA GENERAZIONE" HA GLI STESSI PROBLEMI

- Le centrali che il governo vorrebbe costruire in Italia nei prossimi 15 anni sono di "terza generazione" , dovrebbero avere una vita media superiore a quella delle centrali ora in funzione (II generazione) , senza però aver risolto né il problema delle scorie né quello della "sicurezza intrinseca" (lo spegnimento automatico quando c'è un incidente grave)

- Ci dicono che si tratta di un "ponte" verso una futuribile "quartagenerazione" che si promette sarà assolutamente sicura, non proliferante, con poche scorie e meno pericolose, consentirà di "bruciare" anche quelle attuali, garantirà quindi combustibile nucleare pulito per centinaia di anni.Tutto di là da venire però, perché i reattori di IV generazione sono previsti "dopo il 2030", come se fosse domani; e quanto "dopo"?

- Così, mentre si favoleggia delle meravigliose proprietà di reattori che non ci sono, si propone un colossale rilancio del nucleare basato su reattori che, anche se migliorati rispetto al passato, almeno finoal 2040 aggraverebbero ulteriormente tutti i problemi creati finora dal nucleare!
- Infatti l'Enel ha investito quasi 2 miliardi di euro per completare due reattori che ha acquista al 66% in Slovacchia, progettati sulla vecchia tecnologia sovietica (quella di Cernobyl) e addirittura privi di involucro esterno. All'obiezione sui rischi risponde "la probabilità di un impatto aereo su Mochovce è trascurabile" . Altro che sicuri.

IL NUCLEARE NON RISOLVE IL RISCALDAMENTO GLOBALE DA GAS SERRA

- La centrale nucleare emette poco gas serra, ma il ciclo completo sì: dall'estrazione del minerale, al suo "arricchimento, fino allo smaltimento delle scorie e smantellamento finale della centrale- Sono state già chiuse 117 centrali nucleari, in media dopo 22 annidi vita; molte altre si stanno esaurendo. Solo per mantenere lo stesso numero di 435 impianti attualmente in funzione (ipotizzando una loro vita media di 40 anni) dovrebbero essere avviate, entro il 2015, 70 nuove centrali (per un totale di 40mila MegaWatt): una ogni mese e mezzo! Poi, entro il 2025, se ne dovrebbero avviare altre 192 (per 168mila MW): una ogni18 giorni!

- Tutto questo per continuare a produrre solo il 6,5% dell'energia totale...

- l'ONU nel 2007 lo ha certificato, con il documento dei 3.000 scienziati dell'IPCC che studiano il riscaldamento globale:"Il nucleare non potrà fermare la febbre del pianeta"- Spiega l'economista Rifkin:" Per avere una riduzione di gas serra bisognerebbe costruire una centrale nucleare ogni 10 giorni (35 all'anno) per i prossimi 60 anni. Così, con 2.000 nuove centrali nucleari, si fornirebbe il 20% dell'energia totale. C'è qualcuno, sano di mente, che pensa si potrebbe procedere a questo ritmo?"

- Nessuno dei top manager dell'energia crede, invece, che le centrali dismesse nei prossimi anni saranno rimpiazzate per più della metà: il trend mondiale del nucleare è verso il basso.

CON L'URANIO RIMANE LA DIPENDENZA DALL'ESTERO

- L'Italia non ha petrolio, ma non ha neppure uranio; dovrebbe importarlo dai sei paesi dove si concentra l'80% della produzione: Russia, Niger, Namibia, Kazakistan, Australia, Canada.

- Stando agli studi dell'AIEA Agenzia Internazionale per l'energia Atomica, l'uranio dovrebbe cominciare a scarseggiare nel 2025-35. Ma dal 1991 non si estrae più abbastanza uranio per coprire il fabbisogno delle attuali 435 centrali sparse nel mondo. Come il petrolio ha raggiunto il suo "picco"(momento in cui quello che si consuma è più di ciò che si estrae): la differenza è colmata dalle scorte militari che, nel 2003, hanno soddisfatto metà della domanda di combustibile nucleare

- Anche se non venissero costruiti nuovi reattori, la produzione di uranio sarebbe insufficiente per rifornire quelli attuali
- Per questo, come per il petrolio, i prezzi saliranno sempre di più: dal 2001 ad oggi il prezzo dell'uranio si è moltiplicato per 10, passando da 7 dollari alla libbra (453 grammi) a più di 75 dollari nel 2007.

- Si può puntare sul plutonio, ma è ancora più pericoloso, è tra i materiali più tossici in assoluto e con esso è più facile costruire bombe atomiche

CHI PARLA DI "BASSI COSTI" DEL NUCLEARE TRUCCA I CONTI

- Il nucleare è fuori mercato: le stime ufficiali Usa del costo del kWh per i nuovi impianti che entreranno in funzione nel 2015 vedono il nucleare a6,3 cent per kWh contro i 5,5 del gas e i 5,6 del carbone. Per questo negli Usa, nonostante gli enormi incentivi stanziati da Bush ( tra cui c'è il contributo di 1,8 cent per kWh, oltre il doppio del differenzialedi 0,7 - 0,8 cent), nessuno ci investe e dal 1976 non è stata più ordinata nessuna centrale nucleare

- Gli unici due reattori in costruzione in Europa sono in Romania e in Finlandia. Qui, la società privata Avera lo costruisce perchè lo Stato finlandese paga (cioè, fa pagare ai contribuenti) lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento finale della centrale, che costa come la sua costruzione. Inoltre lo stato garantisce l'acquisto per 60 anni di tutta l'energia elettrica prodotta dalla centrale: un affare senza alcun rischio per l'azienda francese

- La centrale finlandese, ordinata nel 1996, doveva entrare in funzione nel 2009, ma la data è slittata al 2011: 15 anni.

- Il suo costo doveva essere di 2,5 miliardi di euro, già corretto a3,2, ma le stime del costo finale superano i 4 miliardi: più di quattro volte il costo di una centrale a metano a ciclo combinato della stessa potenza (1600 MW).

- I ritardi della costruzione sono una costante dell'industria nucleare: negli Usa su 75 reattori i cui costi erano previsti in 45 miliardidi dollari (34 miliardi di euro), quelli effettivi sono risultati di 145 miliardi di dollari (110 miliardi di euro), tre volte il previsto.

- In Italia i tempi sarebbero ancora più lunghi e i costi più alti (un chilometro di Tav in Italia costa quattro volte che in Francia.): chi paga?

- L'Enel ha investito 1,88 miliardi di euro per il completamento di due centrali slovacche (per un totale di 880 MW) di cui ha acquistato il 66%di proprietà. Il costo (comprensivo della quota di capitale investito nellasocietà Slovenske Electrarne) è di 2.700 euro per kW di potenza, mentre una centrale a gas costa meno di 500 euro al kW. Chi paga?
NON E' VERO CHE "TUTTO IL MONDO VA VERSO IL NUCLEARE"

- Prima dell'Italia (uscita dalla follia nucleare col Referendum del1987) già l'Austria, con un Referendum nel 1978, aveva deciso di non metterein funzione la centrale che aveva costruito sul Danubio ad ovest di Vienna, ed è, come noi, libera dal nucleare.

- La Germania, nel 2000, ha deciso con legge di non investire più sul nucleare e di sostituire tutte le centrali con energia rinnovabile entroil 201(5); lo sta facendo puntando sul risparmio e sull'aumento del 2,5% annuo di energia rinnovabile (solare termico, fotovoltaico e a concentrazione, eolico, ecc.)

- La Svezia ha fatto la stessa scelta dopo il Referendum del 1980.

- La Spagna ha deciso di uscire dal nucleare, investendo moltissimo nel solare, con un Referendum nel 1983
- Negli Usa non si costruiscono più centrali nucleari da 32 anni

- Nell'Europa a 27 Stati, oggi ci sono 146 centrali; ben 31 in meno che trenta anni fa, quando erano 177; nei prossimi venti anni l'80% dovrebbe essere sostituito: lo sarà? In Germania, Belgio, Olanda, Spagna e Svezia no, e forse neppure altrove.

- I paesi che non hanno centrali nucleari e che hanno limitato la costruzione di nuovi impianti comprendono, oltre all'Italia, Australia, Austria, Danimarca, Grecia, Irlanda(il movimento di opposizione è riuscito aevitare l'attuazione del programma nucleare) e Norvegia. La Polonia ha interrotto la costruzione di una centrale,mentre Belgio, Germania, Olanda, Spagna, Svezia hanno deciso di non costruirne nuove o di abbandonare questo settore

- Solo 9 stati in tutto il mondo stanno investendo nel nucleare: India, Cina, Russia, Ucraina, Giappone (fino al prossimo terremoto?), Iran, Argentina, Romania e Finlandia
LE BOMBE NUCLEARI NASCONO ANCHE DALLE CENTRALI

- Le centrali nucleari sono nate dopo che gli Usa avevano costruito,col Progetto Manhattan, tra il 1940 e il 45, le bombe nucleari, utilizzate il 6 e 9 agosto 1945, provocando centinaia di migliaia di morti, al solo scopo di far capire alla"alleata" Unione Sovietica che avevano la bomba (Hiroshima), anzi più di una (Nagasaki).

- Perchè non sfruttare il calore di scarto derivante dalla produzione delle bombe? Sono nate così le 104 centrali americane e, subito dopo, le 31 sovietiche. Ma c'è un numero maggiore di reattori militari (con 130.000 bombe) e per la propulsione dei sommergibili

- Le stesse industrie producono i componenti delle centrali nuclearie delle bombe nucleari (le due principali sono General Electric e Westinghouse) : senza questa connessione. lautamente finanziata, l'industria energetica nucleare non avrebbe retto

- Poi si sono aggiunte le 57 centrali francesi che servivano al gen. De Gaulle per far nascere la "Force de frappe", la terza potenza nucleare, con le esplosioni nucleari nell'Africa "francese" e negli atolli del Pacifico, Mururoa e Fangataufa (193 esplosioni in atmosfera solo dal 1966 al 1974, con le ultime nel 1996)
- Alla Conferenza dell'ONU del 1980, l'allora presidente degli StatiUniti J.Carter afferma: "Qualsiasi ciclo di combustibile nucleare è intrinsecamente proliferante" cioè crea materia prima per bombe atomiche.Così si dividono gli Stati che possono avere il nucleare ( buoni) da quelli "canaglie", come Irak, Iran, Corea del Nord, che non possono averlo. Ma chi decide chi sono i "buoni"? I buoni stessi, naturalmente.

- Negli anni dal 1950 al 1990 sono state esplose a fini "sperimentali" circa 2000 bombe nucleari, con enormi dosi di radioattività senza protezione per la popolazione. Gli effetti ritardati appaiono oggi: lapopolazione statunitense soffre di un'epidemia di malattie legate alle radiazioni: mortalità infantile, cancri, leucemie, disturbi cardiaci, autismo, diabete, Parkinson, asma, ipotiroidismo in neonati, danni al sistema immunitario. Un bambino su 12 negli Usa è considerato disabile. Si calcola che l'esposizione a radiazioni ionizzanti abbia causato, tra il 1945e il 1996 negli Usa, un milione di decessi infantili.

- Fino al 1963 sono stati eseguiti ben 530 test (cioè esplosioni) nucleari in atmosfera, molti nel deserto del Nevada. Con quali effetti? Per esempio, sono morte di cancro 47 delle 220 persone che nel 1954 hanno partecipato alle riprese del film "Il conquistatore" e altre 44 si ammalarono di tumore: totale 91 su 220. Fra i 47 morti ci sono gli attori John Waine, Susan Hayward, Agnes Moorehead e Pedro Armendariz e il produttore Dick Powell. Il film fu girato a Saint George nello Utah; a Yucca(Nevada) a 300 Km di distanza, 11 mesi prima vi erano state alcune esplosioni atomiche "sperimentali" ; dopo queste esplosioni molti allevatori dello Utah trovarono morte molte delle loro pecore, con ustioni associabili alle radiazioni beta causate dalle esplosioni. Negli anni '70 e '80, nello Utah si è manifestata una incidenza eccezionalmente alta di cancro e leucemie.

INDUSTRIALI & AMICI POLITICI TEMONO LA DEMOCRAZIA ENERGETICA

- Il nucleare, come le grandi centrali termoelettriche a carbone, gas e olio combustibile, risponde ad un modello energetico centralizzato, controllato dai vertici economici e politici, con enormi investimenti iniziali e altrettanti, di tipo politico-militare, per difenderlo.- Invece quello basato sulle energie rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, mini-idroelettrico, eolico a piccole dimensioni, biomasse locali) è un sistema distribuito, controllato dal basso; dove ogni comunità produce l'energia di cui ha bisogno e scambia con le comunità vicine il sovrappiù.- I politici di vecchio stampo (anche se si dichiarano "federalisti" ) preferiscono un mondo in cui anche l'energia (come l'economia e l'informazione) è controllata da un potere centrale.

Michele Boato




Commenti

Anonimo ha detto…
Significherà qualcosa il fatto che gli ambientalisti storici, quelli schierati contro il nucleare, ci stanno ripensando? Un nome per tutti: il fondatore di Greenpeace, Patrick Moore, ha dichiarato nel 2006 al Washington Post che l’opposizione all’energia nucleare iniziata 30 anni fa è stata un errore. La soluzione prospettata da Moore è l’utilizzo di fonti rinnovabili; ma fino a quando queste fonti non saranno in grado di soddisfare il fabbisogno energetico, il nucleare resta la fonte di energia più pulita e sicura.
daniela tuscano ha detto…
Certo, come no. Infatti ecco quanto afferma quell'estremista pacifista di Carlo Rubbia:

La parola a Carlo Rubbia
In una recente intervista, Carlo Rubbia ( premio Nobel per la fisica ) ( come Scajola ) ha dichiarato:

“Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra”.

" Quando è stato costruito l’ultimo reattore in America? Nel 1979, trent’anni fa! Quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo Stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie”.

“ Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali."

" Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso”.

“C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma”.

"I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente”.

Se è così semplice, perché allora non si fa?

“Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa”. (30 marzo 2008)

By Daniele Luttazzi at 19 Giu 2008 - 15:57 | blog di Daniele Luttazzi

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