26.6.08

Senza titolo 643

 



 


 


 




 












dal 1 Luglio al 1 Agosto


 


A FIRENZE, FIESOLE,


LASTRA A SIGNA, SAN GIMIGNANO


 


TEATRO


VISITE GUIDATE


CENE CON DELITTO


MUSICA


BANCHETTI


 


STORIE DI STORIA


 


"IL MESE MEDICEO" racconta


personaggi che vivono grandi passioni:


Amore, Potere, Paura 


in luoghi nei quali la Storia si è fermata.


 




 












 

PRIMO APPUNTAMENTO


"VELENI MEDICEI"


regia Alessandro Riccio


 


 CENA CON DELITTO


 


Durante l'aperitivo e la cena, il pubblico viene catapultato


in una vicenda medicea ed assiste ad un terribile delitto.


 


Sarà chiamato perciò ad aiutare un giovane frate per risolvere il terribile quesito.


 


Domande, richieste, parole devono essere ponderate:


non è possibile mettere sotto accusa un nobile nella Firenze del '500.


Molti i sospettati, tutti pericolosi e senza scrupoli da cui guardarsi le spalle...



 




 


 



DAL 1 ALL'11 LUGLIO ore 20


(esclusi 5 e 6)


VILLA CARUSO BELLOSGUARDO


VIA DI BELLOSGUARDO, 54


LASTRA A SIGNA (FI)


 



 



Menu Mediceo


 



















Convivio dell'accoglienza


 


Carabaccia


 


Maccheroncini


alla Medici







Petto d'anatra


al Melarancio


 


Patate alla ghiotta



Coppe Brinate


allo Zabaglione


 


Elisir di Lungavita








 



 




 










 



tutti i dettagli al sito:


www.mesemediceo.it




PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA


 


IN CASO DI CATTIVO TEMPO LA CENA CON SPETTACOLO


SARA' SPOSTATA ALL'INTERNO DEI MAGNIFICI SALONI DELLA VILLA


 


COSTO DELLA SERATA:


45 EURO (CENA CON SPETTACOLO)


 


INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI


055/61.20.205 - 328/93.78.077 - info@mesemediceo.it

Senza titolo 642





 

 


 


 


A tutti i Comitati della Rete


A tutti i loro Delegati


A tutti gli aderenti a scopo individale


 


 


Care amiche e cari amici


 




Desidero ricordarvi che il giorno 28 giugno alle 9 e 30 si svolgerà a Firenze presso lo Spedale degli Innocenti il nostro Convegno Nazionale su “ Le emergenze in Toscana. Crisi di un modello regionale di sviluppo” di cui  vi è stato comunicato da tempo il programma.
Lo sforzo organizzativo e la tensione della ricerca, per assicurare al Convegno il massimo della dignità e della rappresentatività possibile, sono stati notevoli. È ora necessario, - assolutamente necessario, - che la vostra partecipazione, qualitativa innanzi tutto ma anche quantitativa, metta il Convegno in grado di decollare anche come fatto politico e mediatico. Mi aspetto perciò da voi una reale partecipazione di massa. Vi chiedo anche una rigorosa puntualità.
Perché le attese di tutti siano il più possibile soddisfatte, anche al di là della pur ampia e esemplificazione contenuta nel programma del Convegno, abbiamo predisposto la possibilità di un’esposizione di materiali approntati indirettamente dai Comitati in sede di Convegno: vi invito perciò a venire con le vostre carte, documenti ecc., in quantità sufficiente da poter essere distribuita alla stampa e ai partecipanti del Convegno nel corso stesso del suo svolgimento.
“Fuochi d’informazione” possono dunque essere accessi anche a fianco dei motivi principali di dibattito.
 


Arrivederci al 28 giugno e un saluto affettuoso da
Alberto Asor Rosa





 


PS: Indicazioni Logistiche


 


Per chi viene in Auto:


dall'autostrada A1 conviene uscire a FI_SUD o FI-NORD secondo la provenienza e seguire per p.zza della Libertà (più in generale seguire per Fiera Fortezza da Basso). Il luogo del Convegno si trova nel centro, in zona BLU, e quindi non è raggiungibile con mezzi privati ; tuttavia la distanza dai viali di circonvallazione non è molta ed in 5-10 minuti si può raggiungere a piedi piazza SS Annunziata. Sul viale G. Matteotti sono presenti molti posteggi a pagamento a tempo (occorrono monete) mentre in Piazza della Libertà esiste un parcheggio sotterraneo.


La mappa delle linee Bus allegata vi permetterà di scegliere anche zone più distanti per la sosta e servirvi del mezzo pubblico.


 


Per chi arriva in treno:


Come vedete sulla mappa, ci sono molte linee Bus che dalla stazione FS-S.M Novella portano in P.zza SS Annunziata ma il percorso non è proibitivo per chi vuole farlo a piedi in 10-15 minuti.


 


Per comodità di seguito trovate anche i link per meglio orientarvi e preordinare il vostro percorso:


Mappa Google




http://tinyurl.com/4cmezm


 


Mappa Linee Bus ATAF
http://www.ataf.net/Template/ListMappe.aspx?idC=119&LN=it-IT

http://tinyurl.com/4zjzr6







                  per la Difesa del Territorio






Lacrime di vetro


Foto pubblicata da asja2




Il perchè di una lacrima, non è racchiuso solo nel dolore...si piange anche per gioia o per una forte emozione.


C'è un perchè liberatorio, quasi consolante...Nella foto è pianto e solitudine. Mi riscopro però a ripensare a lacrime e carezze tra i capelli , a lacrime e viso stampato tra le braccia di qualcuno, che mi rassicurava. Lacrime e una carezza, lacrime e un sorriso. Lacrime e qualcuno che mi prendeva in braccio.


Ora mi capita di piangere , ma non è più consolante , sono lacrime di vetro, sono lacrime senza sapore.


Quegli smemorati nemici dei bambini








De Amicis l'avrebbe scelto come protagonista di uno dei suoi racconti mensili, Valor civile. Ma, stavolta, la vicenda è autentica: un ragazzino rom, di 12 anni, salva un coetaneo italiano dall'annegamento. Lo fa d'istinto, senza pensarci troppo, avvertendo il richiamo della comune umanità. Un'altra rom, anch'essa dodicenne, sensibile amante dell'arte e figlia d'un pastore protestante, rimane invece vittima d'un odioso episodio di xenofobia da parte di fanatici italiani.

Notizie che hanno trovato spazio all'interno dei quotidiani, in smilzi trafiletti. Solo alcuni bloggers, capisaldi dell'informazione indipendente fino a che quest'ultima potrà sopravvivere, hanno dato loro la giusta rilevanza. Le prime pagine dei giornali hanno al contrario strillato ai quattro venti la sciagura di due donne italiane, travolte da un romeno ubriaco.


Lo riteniamo del tutto normale, anche noi che pure ci sdegniamo di fronte al razzismo montante. Stiamo convivendo con esso senza accorgercene, inconsciamente e freddamente indifferenti, come un foglio bianco dove tutto si può riscrivere. Perché - ha notato Amos Luzzatto su "Repubblica" - siamo diventati un Paese senza memoria.


Solo un Paese senza memoria può sopportare e anzi metabolizzare l'aberrante "proposta" d'un Ministro dell'Interno di schedare i rom, anche se bambini. Questo il motivo della nostra atarassia, non la scarsa simpatia verso gli zingari - come siamo ancora abituati a chiamare i nuovi paria. Lo ha denunciato don Colmegna nella sua lucida disamina della situazione attuale. Non si tratta di "buonismo" contro "cattivismo"; i manichei d'ogni risma, quando non sono in malafede, risultano quantomeno ignoranti (e stupidi). Siamo preda di quella "paura liquida" di cui parla Baumann e cui aveva accennato anche la scrivente nel suo precedente post, intitolato appunto Paura della paura. Abbiamo assorbito, come un virus, la sindrome del Nemico, anch'egli liquido e proteiforme: una volta rom, un'altra romeno, un'altra ancora arabo, poi comunista, poi relativista... e così via, in un vortice senza conclusione.


Senonché, pure i bambini sono liquidi: perché si ritrovano ovunque, come pesci nel mare, e si annusano, si riconoscono, penetrano la loro stessa, reciproca nudità, non si preoccupano da dove vengono e dove vanno. Inafferrabili e prensili al tempo stesso, i più espliciti e quelli maggiormente esposti alla ferocia degli adulti. I bambini ricompongono tutto, e non sono definibili in nessuna categoria. Non per nulla, dunque, Hitler li odiava, e non per nulla li odia Maroni. Mentre il nostro ventre molle tutto macina, tutto ingoia, tutto espelle, torbido e disfatto come una carcassa di rifiuti.

 

 

Daniela Tuscano








 




Senza titolo 641

  27 / 06 2008 / S. CIRILLO !  TANTI ...... DALL'ESPLORATORE !  :-)


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Una giornata apparentemente tranquilla!

Le_colonne_della_societa



Seduta in un prato verde smeraldo, attorno a me solo leggeri cinguetti di fringuelli,qualche abbaiare di cane accaldato, silenzio estivo afoso.
La città è semivuota ormai,una pace apparente.
Ronde a quattro armate scrutano pensierose rovellandosi nel trovar qualcosa che non c’e’ sul momento.
Osservo: “si stava meglio prima” aria viziatami stomaca.
Aleggia il cambiamento lo si respira,la gente cammina indifferente come ogni giorno settimanale,con il sogno ad rrivare alle attese ferie (beati loro)!
Mobilità, precariato, povertà mentale
si, signori risultato di tanto menefreghismo,egoismo, benessere acquisito senza voltarsi indietro un attimo.
Perdere di vista il buon senso e la libertà!
Sovversiva mi direbbero in molti, no!Rivoluzionaria sempre!
Tempi passati veloci del momento doro avendo conquistato spazi, diritti e doveri; diciamo benessere.
Ora che ci rimane in mano tanti forse, perché??
Giornata calda,fa immaginare spiagge, mare, monti, laghi.
Non riesco ad avere anima, mente in questa direttiva.
Scrivo: sofferente, la rabbia.
Battaglie tanto combattute e vinte con fatica. Ore insonni per un mondo migliore, moderna libertà femminile, politica incalzante.
Dimenticato tutto, dissolto nel cuore; come un grande amor d’ accantonare con lieve lacrima malinconica!
La guerriera che c’è in me vorrebbe unire ancora una volta tante voci, ma i giovani i nostri giovani dove sono? Il nostro futuro?
Sparsi con ideologie perse nel limbo che nessuno mai ha donato a loro attenzione.
Guidarli verso il senso dell’amor proprio verso gli altri.
Educare per l’interscambio etnico, la fame vera del mondo.
Far congiungere menti fresche con l’anima pura, risolvendo tenacemente con il cuore.
Riflettiamo, dove eravamo, dove siamo?Non c’e’ credo politico, religioso più potente del colore della nostra terra!
Riprendo il cammino verso casa, sorriso nostalgico ma forte. Sempre ci sarò fino che la mente sarà integra.l’anima sicura, amerò la terra e gli umani come nel mio lontano 1974!


( premetto ho provato, curiosità di vedere i commenti sinceri, mettermi in discussione sempre!) ciao




Per un fine settimana gratis

                                                pere rosse


Cliccare sull'immagine per leggere il programma.


                                                                                        

Estate 2008

Per l'estate 2008 arriva la mitica e intramontabile salopette per sconfiggere l'eterna indecisione che accompagna noi donne.
Ogni giorno dempre la stessa storia :"cosa indosso? Quegli short si abbinano bene con quelle mie scarpe preferite? Forse meglio i jeans?".
E dunque se come me amate essere sbrigative ma allo stesso tempo glamour, tranquille perchè torna alla moda "tutta d'un pezzo", quella che vede vestire le donne con un solo indumento.
Ma attenzione, le salopette per questa stagione cambiano forma : a palloncino o aderenti, short o pinocchietto fino al ginocchio; con alcune che sono dei veri abiti da sera .... quindi ce n'è per tutti i gusti

Senza titolo 640

  QUESTA E' UNA TARGA PUBBLICITARIA DEGLI ANNI 80 DEI GELATI ELDORADO !  VE LA RICORDATE ?  :-)


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uso strumentale della religione ?

ricevo dalla cdv  dannytusc  questa news 

Articolo apparso sul mensile "Cose Nostre" di Giugno 2008 della Pro-loco della mia cittadina, Caselle Torinese, sede di Alenia, (industria bellica).

Titolo "inaugurato il nuovo F-104 GATE GUARDIAN dell'Alenia Aeronautica".


E' stato posto come monumento all'interno di una piazzola dello stabilimento Alenia un caccia bombardiere  F104 "Starfighter".
Ne segue una serie di ovazioni, una esaltazione del mezzo, soprannominato "il cacciatore di stelle".


Non vi è cenno sul fatto che nella storia degli F-104, (costruiti nel 1964 e rimasti in servizio in Italia fino al 2004), che la Stampa coniò con il triste nomignolo di "bare volanti", siano stati considerati dagli esperti in aeronautica difficili e pericolosi da pilotare.

I "121" F-104 precipitati in 31 anni, su 367 acquistati con 75 aviatori morti e 30 feriti sono dati reperiti nel libro "In un cielo lontano" scritto da Baldassarre Catalanotto ( edizione Petruzzzi),

vedi anche articolo Corriere della  Sera Scorcetante il seguente passaggio: "la cerimonia si è poi conclusa con la benedizione, da parte del nostro parroco Don Claudio, della statua dedicata alla Madonna di Loreto, inserita all'interno del cono di prua dell'F-104."
Sono senza parole, per aver fatto di un simbolo bellico una cosa estetica e di fede. Come ricordava Don Tonino Bello di Pax Christi: "Limitarsi a chiedere la pace in Chiesa, e non muovere un dito per denunciare la corsa alle armi, la loro fabbricazione e commercio è incoerenza con la testimonianza della verità rivelata dal Vangelo...


per l'articolo  del giornale in questione
www.merlo.org/caselle/608pag5.pdf

Il nome delle emozioni nell'Analisi

Riccardo Preziosi

Per iniziare il discorso vi riporto parte delle speculazioni filosfo C.D.Broad a riguardo del ruolo del cervello nell'esistenza come individui :


"Faremmo bene a considerare, molto più seriamente di quanto finora siamo stati indotti a fare, il tipo di teoria che Bergson espone relativamente alla memoria e alla percezione dei sensi. L'ipotesi è che la funzione del cervello e del sistema nervoso e delgi organi dei sensi sia principalmente eliminativa e non produttiva. Chiunque è capace in ogni momento di ricordare ttto ciò che gli è accadto e di percepire tutto ciò che accade dovunque nell'universo. La funzione del cervello e del sistema nervoso è di proteggerci contro il pericolo di essere sopraffatti e confusi da questa massa di conoscenza in gra parte inutile e irrilevante, cacciando via la maggior parte di ciò che altrimenti percepiremmo o ricorderemmo in ogni momento, e lasciando solo quella picolissima e particolare selezione che probabilità di essere utile in pratica."

"Le porte della percezione" 1958 Aldous Huxley





Se il discorso posto in questi termini può sembrare strano e inverosimile, rivalutando ciò che l'autore vuole sprimere con la parola "cervello" e "sistema nervoso" si può arrivare a una tesi interessante. Questo ruolo di filtro a parer mio è da addurre più al linguaggio che alla macchina nervosa nel suo complesso, che se pur arriva a percepire molto di più di quanto arriva a livello conscio è ovviamente mistica come ipotesi quella che sia in grado di abbracciare tutto l'universo. Ma la porta fra l'inconscio e il conscio è la parola che riduce, facendone oggetto, una infinità di percezioni e di emozioni. Non voglio dilungarmi sulle prime perchè esulano da quello che è mio interesse far notare. Mentre una buona definizione di emozioni si rende necessaria. Infatti per il senso comune l'emozione è generata dalla visione di qualcosa di bello, piacevole, pauroso terribile, oppure da un ricordo come da un pensiero, questa emozione percepita scatena poi all'interno del nostro organismo delle risposte fisiologiche, come la paura, la felicità e così via, corrispondenti alla stupefaciente alchimia che nel nostro cervello permette alla carne di tradursi in esperienza. Questa concezione di emozione, come generatrice di risposte fisiologiche, è totalmente sbagliata, è stato dimostrato che la risposta fisiologica, predeterminata a un determinato simolo, che sia pensiero o oggetto esteriore, oppure memoria o pensiero, si scatena prima del riconoscimento dell'emozione stessa che, a parer mio, può essere sintetizzata come il nome che l'individuo da al complesso di sensazioni che lo affliggono.
Adesso vi chiedo un salto immaginativo e di raffigurarvi mentalmente l'attività cerebrale con i suoi miliardi di neuroni, che al 90% sono costantemente attivi, anche a riposo, anche quando dormiamo. Se venisse riconosciuta ogni singola componente di questa attivazione biologica, l'identità personale ne uscirebbe annichilita, sarebbe tutto e niente, sommersa e schiacciata dalla attività biologica su cui si fonda. E' in questa concezione che penso debba  emergere il ruolo di filtro del linguaggio che da un nome, concretezza e quindi ci permette di percepire le nostre emozioni, il nostro stato d'essere. E' l'esperienza e il contatto con la cultura che ci permette di dare un nome alle cose e alle nostre emozioni, a quelle emozioni che per la quantità di energia che sprigionano all'interno del nostro corpo devono trovare una via d'uscita per lasciare il posto ad altre emozioni e non intasare il sistema nervoso con la stessa reiterata attività, condizione che non ci permettere di vivere, di fare esperienze ulteriori.
Il paziente quando si avvicina all'analista è in questa pietosa condizione, il suo linguaggio non gli permette di nominare le emozioni che lo afflliggono, di viverle e scaricale e progredire nella propria realizzazione come uomo. Al paziente manca la parola, e il correlato biologico del pensiero/parola senza vie di uscita diventa come una diga che deve sostenere un peso superiore al normale, l'apparato psichico per non collassare sotto al peso del suo stesso peso dirotta questa energia dovunque può, fino a culminare nel sintomo che se pur permette di sopravvivere a questa situazione rende la nostra qualità di vita estremamente peggiore.
E' in questo momento che entra in gioco l'analista, che nell'ascoltare i discorsi del paziente capisce qual'è il punto del discorso in cui manca la parola giusta, la parola che permetterebbe al paziente di liberarsi da quell'emozione che ingolfa il suo apparato psichico. Il paziente che dice "il mio problema è che voglio essere un genio" non riesce ad esprimersi in primo luogo a se stesso, perchè il suo problema non è questo desiderio, ma è la paura di essere dimenticato, la frase giusta dovrebbe essere "il mio problema è che non voglio essere dimenticato". Quando l'analista fa notare questa cosa al paziente, proponendo l'anello mancante al pensiero, il discorso/pensiero è libero di continuare a scorrere, e raggiungere nuove strade. Perchè dietro a quel buco posto nella strada del nostro pensare ci sono nuove e infinite strade, nuovi ricordi che rimanevano silenti alla nostra coscienza, ma rumoreggiavano e urlavano al nostro inconscio. E' infatti quando l'analista dona la parola al paziente che questo ricorda, e ricordando il  proprio passato libera le energie ingolfate associate ad esso e al ricordo delle emozioni vissute, che vivono ancora costantemente nella nostra mente, togliendo spazio ad emozioni nuove, a nuove esperienze alla crescita e alla nostra realizzazione personale.

25.6.08

HELPPPPPPP he wants to DIE he is in MILANo

dall'amico \ cdv  doi youtube  cla400 qui la sua scheda ricevo questo video





Associazione Volontariato Canili Milano www.canilimilano.it e-mail info@canilimilano.it Tel  338/83.60.753 Conto Corrente Canili Milano 0528 4758 6490 CAB 01604 ABI 03268  IBAN IT 39 L 03268 01604 052847586490
Rocky è un cucciolo di 7 mesi, sterilizzato, arrivato dalla Sicilia, come lui un altro centinaio di cuccioli, son tutti stati adottati ma contro di lui uno strano destino avverso si è scagliato. Adottato e poi ceduto per ben 4 volte, una serie di circostanze gli son state contrarie. Non ha problemi particolari, va semplicemente educato e amato, come tanti cuccioli, considerando anche che ha cambiato ben 4 famiglia. Ha convissuto con i bimbi ed è buono, non sporca in casa, va solo rassicurato. E' un cane troppo sensibile per stare in canile. Per questo ora andrà in pensione.
Chiediamo di divulgare questo volantino, e di appenderlo ovunque, abbiamo bisogno di trovar a Rocky immediatamente una famiglia, e anche di contributi per mantenerlo.
Grazie a nome del piccolo siculetto sfortunatoaltre  news  le  trovvate  in questiu due  url  sotto

 www.canilimilano.it/immagini/roberta.avi
www.canilimilano.it/index_senzaNews.htm

La lista della spesa

Abolizione ICI: ecco come sarà finanziata

di Paolo Andruccioli

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Accantonamenti Ministero Solidarietà Sociale, 70 milioni
- Fondo politiche sociali per 8 per mille, 1,25 milioni
- Azzeramento incremento 8 per mille, 60 milioni
- Altri accantonamenti politiche sociali, 50 milioni
- Accantonamenti Ministero della Salute, 20,6 milioni
- Riduzione del 50% contributo all'istituto mediterraneo di ematologia, 3 milioni
- Fondo sostegno per le regioni impegnate nei piani di rientro sanitari, 14 milioni
- Azzeramento del contributo per Istituto Salute dei migranti San Gallicano, 10 milioni
- Osservatorio trasporto pubblico locale, 1 milione
- Fondo trasporto pubblico locale, 113 milioni
- Finanziamento innovazione trasporto urbano, 12 milioni
- Valorizzazione beni immobili pubblici, 10 milioni
- Fondo mobilità alternativa, 4 milioni
- Restauro immobili patrimonio umanità, 10 milioni
- Contributo sale cinematografiche, 2 milioni
- Compensi componenti commissioni tributarie, 3 milioni
- Fondo sviluppo isole minori, 20 milioni
- Contributo accademia scienze terzo mondo, 0,5 milioni
- Collettività italiane all'estero, 10 milioni
- Fondo bonifiche aree militari, 10 milioni
- Finanziamenti apicoltura, 2 milioni
- Trasferimenti per agricoltura in Sicilia, 50 milioni
- Fondi per agricoltura senza Ogm, 2 milioni
- Fondi ricerca nel campo delle biotecnologie, 3 miloni
- Agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa, 1 milione
- Dumping cantierista con paesi asiatici, 10 milioni
- Fondo demolizione naviglio obsoleto, 2,7 milioni
- Efficienza energetica navi passeggeri, 1 milione
- Liberalizzazione cabotaggio marittimo, 5 milioni
- Spostamento trasporto su strada al mare, 77 milioni
- Sicurezza trasporto Calabria e stretto Messina, 20 milioni
- Rifinanziamento trasporto combinato, 15 milioni
- Ammodernamento trasporto ferroviario, 10 milioni
- Fondi per linee ferroviarie Roma-Pescara, 56 milioni
- Interventi E78, Grosseto-Fano, 3 milioni
- Fondi per le fiere, 4 milioni
- Interventi infrastrutturali zona Treviso, 2 milioni
- Interventi banda larga nel Mezzogiorno, 50 milioni
- Fondo passaggio al digitale, 20 milioni
- Fondo per attività nel commercio estero, 12 milioni
- Trasferimento merci verso il trasporto per mare, 10 milioni
- Finanziamento aree marine protette, 4,3 milioni
- Difesa suolo dei piccoli comuni, 3,5 milioni
- Finanziamenti rischio sismico, 1,5 milioni
- Ammodernamento rete idrica nazionale, 30 milioni
- Fondo per la riforestazione, 50 milioni
- Contributo volontario un centesimo per il clima, 1 milione
- Fondo fauna selvatica, 1,5 milioni
- Contributi per le istituzioni culturali, 3,4 milioni
- Contributo Festival pucciniano, 1,5 milioni
- Spesa restauro dei teatri, 1 milione
- Fondo per il ripristino del paesaggio, 15 milioni
- Fondo 150° anniversario Unità d'Italia, 10 milioni
- Fondo funzionamento licei linguistici, 5 milioni
- Alta formazione artistica e musicale, 7 milioni
- Centro ricerca biotecnologie di Napoli, 3 milioni
- Fondo risanamento edifici pubblici, 5 milioni
- Fondo servizi prima infanzia, 3 milioni
- Fondo violenza contro le donne, 20 milioni
- Autorizzazione spesa Telefono Azzurro, 1,5 milioni
- Fondo solidarietà mutui prima casa, 10 milioni
- Corsi formazione Bilancio di genere, 2 milioni
- Inserimento statistiche di genere, 1 milione
- Fondo per l'inclusione sociale immigrati, 50 milioni
- Fondo attività socialmente utili, 55 milioni
- Stabilizzazione lavoratori socialmente utili, 1 milione
- Fondo per lo sport di cittadinanza, 20 milioni
- Fondo eventi sportivi, 10 milioni
- Contributo campionati mondiali di pallavolo, 3 milioni
- Comitato italiano paraolimpico, 2 milioni
- Sistema pubblico di connettività, 10,5 milioni
- Poli finanziario e giudiziario di Bolzano, 6 milioni
- Incremento a favore del Cnel, 2 milioni
- Fondo funzionamento ordinario università, 16 milioni
- Commissario sviluppo Gioia Tauro, 0,6 milioni
- Anniversario Dichiarazione Diritti Umani, 1 milione
- Credito di imposta alle imprese cinematografiche, 16,7 milioni
- Riorganizzazione uffici locali all'estero, 10 milioni
- Sostegno italiani nel mondo (cultura), 5 milioni
- Cultura italiana all'estero, 0,5 milioni
- Imprese amatoriali e flotta marittima, 5,2 milioni
- Promozione sicurezza stradale, 17,5 milioni
- Ricerca e formazione per i trasporti, 0,1 milioni
- Miglioramento sicurezza della navigazione, 1,9 milioni
- Promozione del libro e della lettura, 1,5 milioni
- Responsabilità sociale delle imprese, 1,25 milioni
- Finanziamenti Isfol, 25 milioni
- Finanziamenti in materia migratoria, 1,5 milioni
- Potenziamento viabilità Calabria e Sicilia, 500 milioni


Fonte: www.rassegna.it


 


 


 

amore interrotto

Lo sguardo gli cadde distratto fuori della terrazza. “Notte, tripudiante”. Si domandava se quel paesaggio spennellato con lembi frenetici e caldi fosse adatto a raccogliere le sue tardive inquietudini. Ma già non ci pensava più. Si trovava di fronte un giovanotto dalla bellezza così esplicita da risultare, in qualche modo, banale. Certo facile; e lui non voleva complicarsi la vita.                    “E’ tutto lì”, rifletteva, osservandolo.                                       
E continuava: non ho nemmeno bisogno di corteggiarlo. Con quel fisico da paura.
Così diversi, i suoi occhi, dallo sguardo azzurro che lo aveva irretito, inaspettato e vinto, alcuni anni prima. L’azzurro, si sa, scivola via come acqua. È il colore del vento e dell’aria. Gli aveva chiesto, ridendo: “Dove scappi?”. E quello sguardo si era voltato fissando in una rapida istantanea i ciuffi roridi di sole. Un bagno di gioventù. Le labbra tumide e imbronciate, la pelle bianca e mesta. Forse i suoi gusti erano troppo pucciniani. Musicali.
Lui, che amava rintanarsi nel grembo notturno, era rimasto colpito da quelle suole di vento. Pensava ai suoi sogni di libertà, puro come un’oasi di frescura. Ma catturarli, che illusione! E un brutto giorno, ancora una volta, l’assenza.

Chi gli stava davanti, adesso, era fin troppo presente. Un profilo definito e schietto. Un giovanotto che amava il mare e gli scogli e gli anfratti che mai, mai lui avrebbe violato. Al più, gli bastava dipingerli.
Tese la mano verso quegli occhi ampi e comprensivi. Già avvertiva il calore della pelle abbronzata.

Ma esitò. “Ha una ragazza”.
Occhi scuri.
“Bella”.
Indagatori.
“Intelligente”.
Nitidi.
“Giovane”.
Obliqui.
“Ha un cuore”.
Orfana di gioia.
“Lui la ama”.

Gli abbandonò una virgola di carezza sugli zigomi forti. Poi fletté il capo, umilmente. Rubando un’ispirazione, un effluvio di amore sano. Il ragazzo non aveva smesso di sorridergli, sicuro ed amico come solo i perfettamente normali sanno essere. E lui provò un rapido conforto, in bilico fra crepacci di fuoco.
Daniela Tuscano ( www.lepaginedellanostravita.it )
(dedicato a R. F.)





Tavola Valdese: Caro dottor Letta, no grazie

Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese interviene su un aspetto del ddl sulle intercettazioni telefoniche




Come è stato ben evidenziato da alcuni organi di stampa, nelle pieghe del disegno di legge governativo in materia di intercettazione telefoniche approvato all'unanimità nel Consiglio dei ministri dello scorso 13 giugno, vi è una norma che suona decisamente eccentrica rispetto all’impianto generale del provvedimento: all’articolo 12, comma 2 lettera C, infatti, si prevede che un magistrato che indaga su reati imputati a un religioso cattolico, debba informare il vescovo competente; qualora l’indagine riguardi un vescovo, il magistrato deve informare la Segreteria di Stato vaticana. A giustificare il provvedimento voluto dal governo presieduto dall’On.Berlusconi a poco più di due mesi dal suo insediamento, si è detto che il testo si limita a esplicitare una norma già contenutanelConcordato del 1984. Lasciamo ai giuristi valutare se si tratti di una semplice "esplicitazione" di norme preesistenti o se, piuttosto, non costituisca una forzatura tesa a garantire un privilegio a una istituzione religiosa – la Chiesa cattolica – che verrebbe preventivamente e tempestivamente informata di eventuali indagini a carico di religiosi, sacerdoti, vescovi.Un ulteriore privilegio riconosciuto a una confessione religiosa, una eccezione del principio secondo il quale la legge è uguale per tutti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha voluto sottolineare che questa norma non favorisce la Chiesa cattolica e potrà comunque essere applicata anche alle altre confessioni religiose che dispongano di un’intesa con lo Stato ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione e persino a quelle che potranno ottenerla in futuro. E tra queste ci siamo anche noi, valdesi e metodisti, i primi a stipulare l’intesa proprio nel 1984, poco dopo l’approvazione del nuovo Concordato. La considerazione del Sottosegretario Letta sembra quindi interpellarci. Pertanto, ringraziando per l’attenzione espressa nei confronti della nostra come di altre comunità di fede, ci sentiamo in dovere di esprimere una risposta che, per quel che ci riguarda, è negativa.A valdesi e metodisti, infatti, non interessa una norma che garantirebbe ad alcune confessioni religiose dei privilegi rispetto a qualsiasi altra associazione, ente, azienda. Il senso di questo diniego sta in due argomenti: uno civile e laico, l’altro propriamente teologico.Non ci interessa un privilegio di questo tipo perché crediamo fermamente che Chiesa e Stato abbiano competenze diverse: e se non possiamo tollerare che lo Stato interferisca nella libera testimonianza della Chiesa o di qualsiasi altra comunità di fede, al tempo stesso non vediamo la ragione per la quale la Chiesa dovrebbe essere coinvolta nell’azione di un organo dello Stato quale la magistratura. Come cittadini italiani fatichiamo davvero a comprendere come e perché la giustizia italiana, ad esempio nel caso di reati sessuali nei confronti di minorenni, sarebbe meglio tutelata se si informassero le autorità religiose cattoliche dei procedimenti in corso. Non lo crediamo affatto e ci pare davvero anomalo che un provvedimento di questa natura sia stato inserito nel quadro di una norma sulle intercettazioni telefoniche. La seconda ragione è strettamente connessa alla nostra idea della testimonianza cristiana. Siamo convinti che la Chiesa debba testimoniare l’Evangelo senza i condizionamenti che le derivano da riconoscimenti speciali, privilegi, concessioni da parte del potere politico. Come cristiani evangelici sentiamo che il Signore ci ha chiamati ad essere testimoni della sua Parola: e la sua Parola, libera e disarmata, è la nostra forza. Ed anche l’unico privilegio che siamo disposti a riconoscere ed anzi a rivendicare per la Chiesa di Cristo.



Maria Bonafede, moderatore della Tavola valdese





 



Milano Teatro di Razzismo











Milano, 20 giugno 2008. La città di Milano è ancora teatro di una vile, brutale spedizione punitiva nei confronti di un cittadino romeno di etnia Rom, effettuata questa volta da agenti di polizia in divisa. Dopo l'aggressione avvenuta la mattina del 17 giugno nei confronti di Rebecca Covaciu - la bambina che si è aggiudicata il Premio Unicef 2008 per le sue doti artistiche - e dei suoi familiari,ieri sera, 19 giugno 2008, un altro pestaggio, ancora più violento e inquietante, ha colpito il papà di lei, Stelian Covaciu, missionario della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale. In seguito al primo,drammatico episodio di matrice razzista il Gruppo Every One aveva lanciato un allarme internazionale, coinvolgendo i media nonché numerose personalità della cultura e della politica.
Contemporaneamente i deputati radicali - Pd depositavano un'interrogazione urgente al Ministro degli Interni. Immediatamente dopo la nuova aggressione, Gina Covaciu, moglie di Stelian, chiamava ancora Roberto Malini del Gruppo EveryOne che, insieme a una responsabile dell'associazione milanese Naga, allertava un'ambulanza e le forze della polizia di stato, che accorrevano sul luogo dell'agguato e conducevano l'uomo, pieno di contusioni e traumi interni, sofferente e in stato confusionale, presso l'ospedale San Paolo, dove veniva sottoposto ad esami e ricoverato. E' tuttora in prognosi riservata. Dopo aver allertato il Partito Radicale, che raccoglieva i particolari dell'avvenimento per agire a tutela delle vittime sul piano politico, il Gruppo EveryOne contattava la questura centrale per assicurarsi che le autorità formalizzassero la denuncia di aggressione ed effettuassero indagini scrupolose. "Quando Gina ci ha chiamato," riferiscono i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, "era talmente agitata e disperata che faticava ad articolare discorsi comprensibili. Vicino a lei, Stelian si lamentava, pronunciando parole sconnesse. Quando la donna si è calmata, ci ha raccontato i particolari dell'agguato. Gli stessi energumeni che avevano picchiato, insultato e minacciato i Covaciu si trovavano ancora davanti a loro. Stavolta però erano scesi da un'auto della polizia, in divisa e armati di manganelli. Dopo la prima aggressione, la piccola Rebecca, che è una ragazzina molto intelligente e intuitiva, ci aveva già detto che gli aguzzini della sua famiglia indossavano guanti simili a quelli che indossano i
poliziotti. Sospettavamo che avesse ragione, anche perché un numerocrescente di Rom ci segnala di questi tempi un comportamento violento o intimidatorio da parte delle forze dell'ordine, ma speravamo di sbagliarci. L'ipotesi più grave, invece, è stata confermata dai fattie gli agenti razzisti hanno colpito ancora". Questa volta, però, la violenza degli uomini in divisa si è concentrata su Stelian. La loro azione brutale si svolgeva in piazza Tirana, nei pressi della Stazione San Cristoforo, dove la famiglia vive all'interno di un
riparo di emergenza, fatto di teli e cartone. "Gli agenti si sono avvicinati all'uomo," proseguono i leader Every One, "e l'hanno apostrofato con un tono minaccioso: 'Ci riconosci? Hai fatto un
errore a parlare con i giornalisti, un errore che non devi ripetere' Quindi hanno cominciato a picchiarlo con cieca violenza, sia con ipugni che con i manganelli, riducendolo in condizioni penose. Quindi,mentre Stelian era a terra, l'hanno insultato e minacciato: 'Non raccontarlo a nessuno o per te saranno guai ancora maggiori'. Quando
i due picchiatori si sono allontanati, Gina, i figli e alcuni concittadini di Stelian l'hanno soccorso. Lui si lamentava ed era in evidente stato di shock". Intanto un'attivista sopraggiungeva sul posto e raccoglieva numerose testimonianze da parte dei Rom che vivono nei dintorni della stazione di San Cristoforo, che confermavano le parole di Gina Covaciu ovvero che due poliziotti in divisa, scesi da un'auto della polizia, erano gli autori del violentopestaggio. "E' necessario che si ponga fine a questa persecuzione, concludono gli attivisti, "perché il diffondersi dell'odio razziale di cui sono latori politici e numerosi media, ha scatenato unasequenza impressionante di atti di violenza nei confronti dei cittadini Rom. Sappiamo che le forze dell'ordine sono formate per la maggior parte da agenti che operano seguendo il codice etico europeo.


Ci appelliamo anche a loro affinché i razzisti e i violenti sianoisolati e perseguiti, mentre le famiglie Rom, che rappresentano la parte più vulnerabile della società, siano protette. La violenza contro i Rom e le intimidazioni nei confronti degli attivisti che si battono per i diritti dei 'nomadi' crescono, in Italia, ogni giorno che passa. Famiglie intere vengono braccate fin sotto i ponti, nelle case abbandonate, nei parchi. Forze dell'ordine, sindaci e assessori\sceriffi, squadristi e giustizieri hanno scatenato una cacciaall'uomo tanto feroce quanto irrazionale. I Rom vengono costretti a fuggire da un luogo all'altro, privati di qualsiasi forma di sostentamento - dall'elemosina ai servizi di strada - ridotti afuggiaschi disperati, affamati, malati, senza alcun diritto. Nedo
Fiano, Piero Terracina, Goffredo Bezzechi, Tamara Deuel, MirjamPinkhof, tutti sopravvissuti all'Olocausto, avvertono conpreoccupazione i cittadini europei affinché non cedano alle seduzioni del razzismo e paragonano la persecuzione dei Rom agli anni della Shoah, gli sgomberi e le spedizioni punitive ai pogrom. Rebecca, lafiglia 12enne, di Stelian, è un grande talento, che l'Unicef ha premiato proprio nel 2008, ma che l'Italia punisce ogni giorno con ilveleno dell'emarginazione, della povertà, dell'odio e della violenza.Un Paese che si rende colpevole di una simile ingiustizia, un paese che accetta tanta violenza, tanta crudeltà verso un intero popolo èun paese imbarbarito, è un Paese che ha perso la strada dei Diritti Umani ed è vicino a una crisi dei valori tanto grave da essere paragonata all'Italia delle leggi razziali, dei manganelli, dellecamicie nere e dei treni per Auschwitz".


 





Siti consigliati:




www.lasvolta. org
www.brahmaweb.net


www.pumilano.it

Madre di Luce: Luoghi d'amore materno tra il Sacro e l'Umano

C'è il nuovo E-book scaricabile gratis: 




http://www.praticomondo.net/download/downloadpage.htm


E' una produzione di Praticomondo realizzata dal geniale team guidato da Pratico in persona e realizzato da Vinnie Commedia ai quali vanno la mia viva riconoscenza e la personale soddisfazione.  Un progetto multimediale gradevolissimo al quale ho contribuito con le mie opere.



Si tratta di un flip book dei miei quadri, scelti e stupendamente commentati dalle poesie di Maria Serena Peterlin che ad essi si è ispirata.


Il flip book si chiama MADRE DI LUCE ed ha come argomento la maternità. Maria Serena dedica la sua fatica alle donne nelle quali la maternità si è già espressa o si esprimerà in tutte le forme che loro desiderano per sè e i loro cuccioli.


L'accesso è semplicissimo, basta cliccare sull'indicazione "clicca qui":  buona visione e grazie per la vostra attenzione.


Lucia







Lucia Merli - Ragazza con aquilone

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Il farnetico cowboy sprona il suo cavallo ferroso

nella prateria tra Milano e Modena.

Disprezza, com’è giusto, gli indiani, tutti

ma anche marocchini e rumeni.

Lui ha la stoffa del dominatore.

Almeno per i prossimi quindici anni.

Ciò che ancora non può immaginare adesso

nel pieno del suo vigore padano

è da dove verrà la badante

che lo porterà alla fossa.


Senza titolo 639

  QUESTO ERA UN CESTINO PER ASILO DEGLI ANNI 60 !  VE LO RICORDATE ?  :-)


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Di chi?





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FAR FINTA CHE TUTTO SCORRA
COME ACQUA DI RUSCELLO
ATTESA
ATTESA
DI CHI ?
FORSE COSA VERAMENTE ASPETTI. NON TROVO RISOLUZIONE.
IMMENSA LA VITA
COME COROLLE DI FIORI
CADONO LENTE
DOLCEMENTE MUORE !



Senza titolo 638

  QUESTA E' UNA VECCHIA SCATOLA DI LATTA DELLE PASTIGLIE VALDA !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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24.6.08

Help!

Per chi volesse, gentilmente può dare una mano ad una persona validissima nella riuscita di questo concorso. Votatela onestamente valutando anche gli altri progetti...ammicco ammicco  ;-P

Nobel per la Pace a INGRID BETANCOURT








Nobel per la Pace


acollection_foto



http://petizioni.liberacittadinanza.it/petizione_betancourt



Amici blogger e non se condividete la proposta del Nobel per la Pace a Ingrid firmate e aiutateci a pubblicizzare l’iniziativa di liberacittadinanza.Ingrid e gli altri prigionieri hanno bisogno anche di NOI. I nostri blog per la LIBERTA' di Ingrid e degli altri prigionieri .


PASSAPAROLA




«Chi vive “in trincea” da una vita, può comprendere meglio di chiunque altro il sacrificio di una donna di pace come è Ingrid Betancourt. Da donna, da israeliana che crede nella forza del dialogo, aderisco con entusiasmo all’iniziativa lanciata da l’Unità per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace a Ingrid Betancourt». A farlo è Yael Dayan, scrittrice, più volte parlamentare laburista, paladina dei diritti delle donne israeliane, figlia dell’eroe della Guerra dei Sei Giorni, il generale Moshe Dayan.



 Un Nobel per la Pace a Ingrid Betancourt visto da Israele.


«Ingrid Betancourt è una donna che non si è chiesta mai se le cose in cui credeva incontravano il consenso delle élite al potere in Colombia o se potevano essere gradite dai narcoguerriglieri. Ingrid non ha sposato lo stato di cose esistenti nel suo Paese magari facendo valere la sua posizione sociale. È andata controcorrente, come spesso controcorrente sono andati e continuano ad andare qui nel mio Paese, Israele, coloro che si oppongono alla logica del più forte, che rifiutano di piegarsi al ricatto di chi crede possibile raggiungere la pace attraverso l’annientamento del nemico. Per questo io come tanti altri in Israele saremmo felici se il Nobel per la Pace fosse assegnato a Ingrid Betancourt».


 


Ingrid Betancourt, e come lei Aung San Suu Kyi: le donne assurgono a simbolo di grandi battaglie di libertà.


«È un fattore di speranza, perché un mondo nuovo, con meno oppressione e ingiustizia, non può che essere coniugato al femminile. Le donne sono portate a costruire laddove gli uomini alimentano i loro impulsi distruttivi; le donne sanno cosa significhi dare alla vita un essere umano e per questo, io credo, hanno più a conto la vita umana. Le donne combattono ma difficilmente odiano. E sanno trasformare il loro dolore in energia attiva. Lo vedo qui in Israele: penso alle associazioni di donne che hanno perso i loro figli nella guerra in Libano o in attentati terroristici: ho conosciuto molte di loro, ho scritto di loro, e ciò che più mi ha colpito è stata la loro capacità di trasformare una indicibile sofferenza, un dolore immenso, quale è la perdita di un figlio, in un’azione costruttiva, in un fare positivo. Ecco: il dolore che si fa energia di cambiamento. Questa considerazione mi riporta a Ingrid Betancourt, alle lettere da lei scritte dalla sua prigionia».


 


Cosa raccontano quelle lettere?


«Raccontano di una donna stremata nel fisico ma non piegata nel morale; parlano di una donna lucida, consapevole, che consegna alla scrittura non solo la sua tenace volontà di resistere ma anche la sua visione del mondo, la convinzione di essersi battuta per una causa giusta. Ingrid non fa abiure, non implora pietà. La prigionia non l’ha ridotta a schiava. I suoi carcerieri non sono riusciti a imprigionare la sua mente. Sì, Ingrid è nel suo essere più profondo ancora una donna libera».


 


Visto dalla comunità internazionale, che valenza politica potrebbe avere il Nobel alla Betancourt?


«Significherebbe assumere la liberazione di Ingrid come impegno esplicito della comunità internazionale, come un fatto politico, per l’appunto, e non solo come un gesto umanitario».


 


Lei ha parlato del coraggio delle donne israeliane. E quelle palestinesi?


«So di tante madri palestinesi che hanno alzato la loro voce per dire “no” all’uso dei propri figli come “shahid”, terroristi suicidi, ribellandosi così ad una cultura, oltre che ad una pratica, di morte. Conosco giovani donne palestinesi colte, sensibili, impegnate nel dialogo, che anche nell’inferno dei campi profughi, anche nei giorni più duri dello scontro tra l’esercito israeliano e le fazioni dell’Intifada, hanno continuato a costruire il futuro, ad esempio insegnando ai bambini, o mandando avanti con grande dignità la famiglia. Queste donne che non si rassegnano al peggio rappresentano una ricchezza della società palestinese e una speranza di pace per Israele».


 


Di pacificazione parla e per la pacificazione si è battuta Ingrid Betancourt.


«Sento Ingrid vicina anche per l’idea di pace che ha ispirato la sua azione. Quella di Ingrid non è una pace generica, utopica. Ingrid coniuga pace con giustizia sociale, pace con democrazia, pace con rispetto dei diritti umani e civili, pace con lotta alla corruzione e alla falsa rivoluzione imposta dai narcoguerriglieri. È una pace impegnativa, scomoda, quella che Ingrid propugna. Ed è per questo che è sempre stata invisa ai corrotti del suo Paese e alla falsa alternativa di chi con Ingrid tiene in ostaggio un intero popolo».


 


Una speranza?


«Di poter festeggiare il Nobel con Ingrid libera, e magari farlo qui, in Israele, per raccontare che in questo mondo a tinte fosche si possono vivere e raccontare anche storie a lieto fine».


 


Umberto De Giovannangeli da lUnità del 23 giugno 2008


i bei sogni finisco o all'alba

Violenza donne: senatrici Pd, salva-premier salva anche stupratori

lo  sono che molti di voi ( infatti è questa  , almeno creo una dellle  cause  per cui molti\e di voi si sono persi  per  strada   non  scrivono o non commentano  più  )   odiano   e  sono  su posizioni   di qualunquismo acritico (  e li  capisco  e  comprendo  non  hanno tutti i torti  ) ma  è  ora di  svegliarsi   per  evitare  simile porcherie  indipendentemente  dal governo politico  che c'è  oggi al potere  . 
infatti  ricevo  dala mia  carissima  cdv  www.splinder.com/profile/anarcadia questa  news  alluccinante  ripresa  dal blog  talentisgr.blogspot.com  che  a sua volta  la riprende  dall'agenzia  asca  che   riporta  il comunicato    del  sito le donne democratiche

il che  fà si  che ciò   sia  un motivo  in più  per  firmare  l'appello  lanciato dal  cdv    solaria   sul  nostro blog  che trovate  qui , scendere in piazza  anche  da  soli   se   i vertici  dei partiti sia governativi  o d'opposizione    non si decidono a fare qualcosa   . 
L'agghiacciante  e  abberrante  news  è questa  qui

Non solo il presidente del Consiglio dai rischi collegati al processo Mills, ma anche gli stupratori e tutti coloro che hanno usato violenza, nelle piu' svariate forme, alle donne ed ai minori potranno beneficiare delle norme cosiddette salvapremier (cioe' la sospensione per un anno di tutti i processi per reati commessi entro il 30 giugno 2002, all'infuori di quelli per pene gravissime), inserite nel decreto sicurezza che sta avviandosi ad approvazione del Senato. E' questa la denuncia che giunge dal ministro per le Pari opportunita' del governo ombra, Vittoria Franco e le senatrici Pd, Albertina Soliani, Silvia Della Monica, Maria Fortuna Inconstante e Teresa Armato, che non mancano di esprimere con forza tutto il loro ''stupore'' ed il loro ''sconcerto'', specie dopo il via libera del consiglio dei ministri al ddl contro lo stalking (molestie, persecuzione) presentato dal ministro per le pari opportunita', Mara Carfagna.

''Lo stupore nasce dal fatto che la maggioranza mentre bocciava gli emendamenti sullo stalking e la violenza sessuale presentati da noi al decreto sicurezza, d'altro canto nella stessa giornata, approvava un disegno di legge sulla violenza sessuale'' osservano, sottolineando che allora ''sarebbe bastato accogliere i nostri emendamenti per anticipare norme decise al consiglio dei ministri'' e che in questo modo inoltre anche ''l'introduzione del reato di stalking nell'ordinamento italiano sarebbe stato più rapido''.''Siamo d'accordo con il senatore Casson quando afferma che questo e' un caso di 'narcisismo politico' da parte della Carfagna'' proseguono le esponenenti Pd per cui anche in questo caso il governo Berlusconi attua ''solo una politica di immagine e di annunci''.

Ma l'analisi politica non si ferma qui, proseguono le senatrici. ''La maggioranza ha fatto campagna elettorale in nome della sicurezza e noi avevamo dato credito al governo - osservano -. Ora ci troviamo con una norma che per salvare Berlusconi blocchera' centomila processi, tra cui quelli per maltrattamenti in famiglia, contro le donne e i minori, violenza sessuale e sfruttamento dei minorenni. Senza contare il fatto che questi processi cadranno in prescrizione e per reati come lo stupro non ci sara' piu' certezza della pena''.

Come ricorda la senatrice Della Monica, ''la violenza domestica e' la prima causa di morte per le donne; con i nostri emendamenti al decreto sicurezza si sarebbe colmata una lacuna del nostro ordinamento. Noi volevamo introdurre da subito disposizioni che inibivano i molestatori, spesso ex mariti, ex fidanzati o conviventi dall'avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle loro vittime, si sarebbe introdotta l'aggravante dell'ergastolo se prima di un omicidio la vittima fosse stata oggetto di stalking, invece ora non sarà possibile''.

In ogni modo il Pd ha depositato in commissione Giustizia del Senato un ddl, sottoscritto da tutto il gruppo, ''che si rifa' al testo contro le molestie e la violenza sulle donne messo a punto nella scorsa legislatura dal ministro Pollastrini''.



scusate  ma   non trovo pèiù la forza di continuare


Violenza donne: senatrici Pd, salva-premier salva anche stupratori

chiedo scusa per il post kilometrico ma sonomtalmente disgutato da non riuscire a riassiumere tale news vergognosa ed indecente

lo so che molti dell'altro mio blog ( infatti è questa , almeno creo una dellle cause per cui molti\e di loro si sono persi per strada non scrivono o non commentano più ) odiano e sono su posizioni di qualunquismo acritico ( e li capisco e comprendo non hanno tutti i torti ) ma è ora di svegliarsi per evitare simile porcherie indipendentemente dal governo politico che c'è oggi al potere .
infatti ricevo dala mia carissima cdv anacardia questa news alluccinante ripresa dal blog talentisgr.blogspot.com che a sua volta la riprende dall'agenzia asca che riporta il comunicato del sito le donne democratiche
il che fà si che ciò sia un motivo in più per firmare l'appello lanciato dal cdv solaria sul nostro blog che trovate qui , scendere in piazza anche da soli se i vertici del partito non si decidono .
L'agghiacciante e abberrante news
Non solo il presidente del Consiglio dai rischi collegati al processo Mills, ma anche gli stupratori e tutti coloro che hanno usato violenza, nelle piu' svariate forme, alle donne ed ai minori potranno beneficiare delle norme cosiddette salvapremier (cioe' la sospensione per un anno di tutti i processi per reati commessi entro il 30 giugno 2002, all'infuori di quelli per pene gravissime), inserite nel decreto sicurezza che sta avviandosi ad approvazione del Senato. E' questa la denuncia che giunge dal ministro per le Pari opportunita' del governo ombra, Vittoria Franco e le senatrici Pd, Albertina Soliani, Silvia Della Monica, Maria Fortuna Inconstante e Teresa Armato, che non mancano di esprimere con forza tutto il loro ''stupore'' ed il loro ''sconcerto'', specie dopo il via libera del consiglio dei ministri al ddl contro lo stalking (molestie, persecuzione) presentato dal ministro per le pari opportunita', Mara Carfagna.
''Lo stupore nasce dal fatto che la maggioranza mentre bocciava gli emendamenti sullo stalking e la violenza sessuale presentati da noi al decreto sicurezza, d'altro canto nella stessa giornata, approvava un disegno di legge sulla violenza sessuale'' osservano, sottolineando che allora ''sarebbe bastato accogliere i nostri emendamenti per anticipare norme decise al consiglio dei ministri'' e che in questo modo inoltre anche ''l'introduzione del reato di stalking nell'ordinamento italiano sarebbe stato più rapido''.''Siamo d'accordo con il senatore Casson quando afferma che questo e' un caso di 'narcisismo politico' da parte della Carfagna'' proseguono le esponenenti Pd per cui anche in questo caso il governo Berlusconi attua ''solo una politica di immagine e di annunci''.
Ma l'analisi politica non si ferma qui, proseguono le senatrici. ''La maggioranza ha fatto campagna elettorale in nome della sicurezza e noi avevamo dato credito al governo - osservano -. Ora ci troviamo con una norma che per salvare Berlusconi blocchera' centomila processi, tra cui quelli per maltrattamenti in famiglia, contro le donne e i minori, violenza sessuale e sfruttamento dei minorenni. Senza contare il fatto che questi processi cadranno in prescrizione e per reati come lo stupro non ci sara' piu' certezza della pena''.
Come ricorda la senatrice Della Monica, ''la violenza domestica e' la prima causa di morte per le donne; con i nostri emendamenti al decreto sicurezza si sarebbe colmata una lacuna del nostro ordinamento. Noi volevamo introdurre da subito disposizioni che inibivano i molestatori, spesso ex mariti, ex fidanzati o conviventi dall'avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle loro vittime, si sarebbe introdotta l'aggravante dell'ergastolo se prima di un omicidio la vittima fosse stata oggetto di stalking, invece ora non sarà possibile''.
In ogni modo il Pd ha depositato in commissione Giustizia del Senato un ddl, sottoscritto da tutto il gruppo, ''che si rifa' al testo contro le molestie e la violenza sulle donne messo a punto nella scorsa legislatura dal ministro Pollastrini''.

se per problemi tecnici non si dovessero elggere i link andate su questo link qui
http://www.splinder.com/myblog/post/58797/17585684/yes

Senza titolo 637

  VE LO RICORDATE IL FILM L'AVVERTIMENTO ?  :-)


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Senza titolo 636

  QUESTA E' UNA LOCOMOTIVA DI LATTA DEGLI ANNI 60 !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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buon san giovanni a tutti\e

in particolare  a delfina  che  ne  ha parlato qui    con questa canzone degli ex Csi

Fuochi nella Notte (di San Giovanni)


Parlano piano al sole le ombre stanche di rumorose rabbie e infinite menzogne
Lunghe di sterminati fili in lunga fila sorde ai tonfi di corpi che vengono abbattuti
Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande desolate
Tu quietami i pensieri e le mani in questa veglia pacificami il cuore
S'alzano sotto cieli spenti i canti di chi è nato alla terra ora di volontà focose speranze
E da energie costretto e si muove alla danza, danza, danza, danza
Festa stanotte di misere tribù sparse impotenti, di nuclei solitari che è raro di vedere insieme ancora
E s'alzano i canti e si muove la danza
E s'alzano i canti e si muove la danza
Muoiono i preti rinsecchiti e vecchi e muoiono i pastori senza mandrie
Spaventati i guerrieri, persi alla meta i viaggiatori
La saggezza è impazzita, non sa l'intelligenza
La ragione è nel torto, conscia l'ingenuità
Ma non tacciono i canti e si muove la danza
Tu quietami i pensieri e il canto in questa veglia pacificami il cuore
Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare
Non fare di me un idolo o mi brucerò (così vanno le cose così devono andare...)
Se divento un megafono m'incepperò
Cosa fare non fare non lo so
Quando dove perché riguarda solo me
Io so solo che tutto va ma non va
Io so solo che tutto va ma non va
Sono un povero stupido so solo che che
Chi è stato è stato è chi è stato non è
Chi c'è c'è chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è chi non c'è non c'è
E s'alzano i canti e si muove la danza
E s'alzano i canti e si muove la danza
Danza, danza, danza, danza
Danza, danza, danza, danza
Om mani padme om
Om mani padme om
Om mani padme om
Om mani padme om...




Come il giorno e la notte

Hai mai provato a stare su un balcone di notte mentre tutto fuori è buio e c'è silenzio? L'aria è tiepida e tu hai una bottiglia in mano, immaginalo. Ci sei tu, il buio e qualche luce ancora accesa. Luci che illuminano camere di gente vulnerabile, di gente che si offre al tuo sguardo.

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Tigri romantiche, trapianti suini, bestemmiatori fatali, smemorati fedeli, babbi Natale atletici, docenti truffaldini e omicidi su Google

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