9.9.23

UN CASO DI RAZZISMO di © Daniela Tuscano

Addio a #giulianomontaldo, grande regista. Anni fa una delle sue migliori pellicole mi ispirò questa riflessione.

Nella foto, Riccardo Cucciolla e Gian Maria Volonte' in "Sacco e Vanzetti" del 1971) 

Ottantasei anni fa venivano giustiziati sulla sedia elettrica, da innocenti, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Già la parola fa rabbrividire, al punto che alcuni ne esigono la cancellazione dal vocabolario. Giustiziare il verbo giustiziare, insomma, non sarebbe una brutta idea, specie se, come in questo e in molti altri casi, si accompagna al suo contrario, cioè l'innocenza dei condannati.
La storia dei due anarchici italiani la conoscono tutti, grazie anche al potente film di Montaldo magistralmente interpretato da Gian Maria Volonte' e Riccardo Cucciolla. Un j'accuse in piena regola, che ci restituisce intatto il clima incanaglito e spietato di quei tempi. Un ritratto per così dire chirurgico e, riconosciamolo, lombrosiano dei protagonisti dell'atroce storia. Gli italiani (noi italiani) nei panni dei diversi, il nordico Vanzetti e il meridionale Sacco accomunati dalla stessa sorte di "negri bianchi" come venivamo amabilmente considerati. I compatrioti con quell'aria mutila, gli occhi sempre un po' strabici, scuri come ossidiana, quasi alla ricerca dell'aria da respirare, che in questo caso erano, tanto per cambiare, le parole: lessico storpiato e inafferrabile, che essi non capivano mai del tutto e che temevano in quanto strumento del potere. I più lombrosiani non erano tuttavia loro, ma gli accusatori wasp: in primis il giudice Tayler, il cui razzismo ostentato e, addirittura, vantato portò alla creazione d'un nuovo verbo, "taierizzare", divenuto sinonimo di modo prevenuto e iniquo d'esercitare la magistratura. Non era da meno il pubblico ministero, quel Katzman la cui arringa accusatoria è stata resa con lucida puntualità da Montaldo: Sacco e Vanzetti dovevano essere condannati perché anarchici, perché terroristi, ma soprattutto perché nemici di quella civiltà superiore e avanzata in cui si erano inseriti come corpo alieno e infetto; figli di sponde estranee, imbarcatisi a milioni su natanti di fortuna e accolti dal paese ricco e prospero. Certo, si potevano comprendere i disagi, ma che questi estranei tramassero pure contro la civiltà superiore, no. Sacco e Vanzetti erano "contro la nostra democrazia", cioè l'unica e l'autentica. Nell'indegna requisitoria del Katzman si avverte l'eco di quella "Relazione sugli italiani" redatta dall'Ispettorato all'Immigrazione pochi anni prima (1912): "Generalmente sono di piccola statura, di pelle scura, non amano l'acqua e molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane; si costruiscono baracche di legno nelle periferie delle città dove vivono gli uni vicino agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti, fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra loro. Dicono che sono dediti al furto e che ostacolati diventano violenti; i nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma soprattutto non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere con espedienti o addirittura attività criminali".
Questi sub-umani, anzi, questi insetti, erano odiati e temuti.
Sacco e Vanzetti furono uccisi dal pregiudizio, dall'umiliazione cui vennero sottoposti al processo, dove li costrinsero a indossare scure coppole sotto lo sguardo divertito e sanguinario degli yankees ansiosi di vendicarsi. Erano carne da macello. La politica, l'anarchia? Per i due l'anarchia era un ideale serio. Senza potere, senza violenza. Ma la politica non era che un pretesto. L'anarchia "democratica" di Sacco e Vanzetti aveva il torto di non identificarsi col consumismo capitalista. Gli eroi di Sacco e Vanzetti non si chiamavano Rockefeller ma erano gli anonimi operai distrutti da venti ore di lavoro. Proponevano una visione "altra", inaccettabile e da respingere per il totem del liberalismo. Non volevano "quella" democrazia perché ne desideravano di più. Non accettavano la colonizzazione culturale del paese ospite. Li si accusò anche d'ingratitudine e a prima vista poteva trattarsi d'un'imputazione sensata. Italiani, greci, spagnoli, portoghesi, slavi - come snocciolava con evidente disprezzo il procuratore Katzman - provenivano da nazioni prive di libertà, spesso dittatoriali (era anche il nostro caso) e, una volta giunti nel "paese di Bengodi", pretendevano d'imporre i loro costumi, le loro strampalate, misteriose, selvagge abitudini. Quale scempio!
Sì, la democrazia italiana era meno evoluta, o meglio, non esisteva affatto, ma gli italiani non rappresentavano un monolito. Sacco e Vanzetti ne erano un esempio e offrivano un'alternativa ai modelli imperanti del totalitarismo, dal quale provenivano, e dal liberalismo, nel quale si trovavano a vivere.
Non occorre un grande intuito per notare che le descrizioni suesposte combaciano in maniera impressionante con la nostra percezione degli immigrati attuali.
Non avevamo problemi, il che sarebbe stato del tutto comprensibile. I problemi esistevano,così come oggi esistono tra noi e i fuggitivi della sponda sud del Mediterraneo. No. Noi eravamo il problema. Quando le persone sono solo problemi, e non anche risorse, è già avvenuta la disumanizzazione. Se questi sono i cardini la democrazia liberale, Sacco e Vanzetti fecero bene a rifiutarli perché tale democrazia non escludeva lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, non eliminava le discriminazioni, non negava il razzismo, anzi lo alimentava soprattutto in periodi di crisi. Allora come oggi.
I nostri connazionali vennero riabilitati solo nel 1977 e, a distanza di quasi un secolo, testimoniano una delle pagine più nere d'un odio "perbene" e quindi più insidioso e durevole. La loro vicenda suscita ancora profonda indignazione. Sacco e Vanzetti ci fanno davvero capire cosa significhi essere aborriti per il solo fatto di vivere, perché non si è previsti né utili al sistema. E il sistema elimina, inflessibilmente e legalmente. In perfetta coscienza. Così infatti recita la battuta finale della pellicola montaldiana: "Come vuole la legge, io ti dichiaro morto".
© Daniela Tuscano

8.9.23

La figlia si sposa e gli anziani genitori muoiono poche ore dopo il matrimonio: l’addio di Nerviano a Luigi Bina e Angela Benecchi


da  la Repubblica edizione  di Milano

Avevano trascorso tutta la vita insieme, a casa e sul lavoro, e se ne sono andati a poche ore di distanza l’uno dall’altra, proprio in concomitanza con un momento di grande gioia per l’intera famiglia: Luigi Bina, 90enne di Nerviano (nell’hinterland milanese), è morto lunedì 4 settembre subito dopo il matrimonio della figlia Annamaria e la moglie Angela Benecchi, di 84 anni, l’ha seguito il giorno dopo.
Entrambi erano molto noti in città per aver gestito un negozio di calzature nel paese. La coppia lascia quattro figli: oltre ad Annamaria (a sua volta conosciuta per la sua attività di insegnante alla scuola
primaria), i fratelli Marco, Paolo e Carlo.
“Nerviano è più povera con la perdita di un altro pezzo della propria storia. Angela e Luigi erano esempi di gentilezza, educazione e rispetto unici – commenta l’ex sindaco Massimo Cozzi – Non servono parole in questi casi, ora sono ancora uniti in paradiso”.
Entrambi erano ammalati da tempo e la signora Angela se n’è andata mentre i figli stavano organizzando il funerale del marito: così hanno ricevuto insieme anche l’ultimo saluto delle tante persone che volevano loro bene, giovedì 7 settembre nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano.
Molto attivo in parrocchia, Luigi Bina era stato catechista e faceva parte del coro. In passato era stato anche presidente dell’associazione di volontariato Collage, che collabora con i missionari per sostenere le popolazioni bisognose di Costa d’Avorio, Burundi, India e di altri Paesi africani, sudamericani e asiatici.
L’associazione ha reso omaggio a “Luigi, amante della musica classica” con un video postato su Facebook e la frase: “La vita non ci restituisce le persone perdute, le parole che non abbiamo detto e le emozioni che non abbiamo vissuto. Nulla torna indietro, ma tutte le cose più belle di questa vita le teniamo chiuse dentro i ricordi che porteremo dentro di noi, in quel piccolo posto speciale chiamato cuore”.

I volontari di Collage parlano di Luigi Bina come di “un padre, un fratello maggiore e un amico. Sentiremo la tua mancanza, ma ci piace pensare che hai preso per mano la tua amata Angela, per varcare insieme la soglia della speranza”.

I coniugi Bina “erano una coppia dolcissima. Ricordo ancora quando la mattina venivano insieme al bar a fare colazione” è il messaggio affettuoso di un’abitante di Nerviano, mentre un’altra sottolinea che “non hanno voluto separarsi nemmeno per compiere l’ultimo viaggio”.

In tanti parlano di “una storia d’amore preziosa da conservare nella memoria” perché “un’altra generazione come la loro non nascerà più”.

ogni anno a chiederci e quasi finita l'estate .... come è successo ? Ed intanto l'autunno sta arrivando e noi siamo ancora qui

 La caduta delle foglie, la paralisi della vita durante l’inverno, lo schiudersi dei germogli, il movimento dell’acqua tra le rocce. Sono tutte esperienze che anche l’individuo fa, solo che le esprime con i concetti complessi della psicologia, mentre il giardino le esprime con il linguaggio della natura.
                                  (J. Hillman)

colonna  sonora  
Sta Arrivando L' Autunno - Cinzia Fanara



 Anche  quest'anno   l'autunno  sta  arrivando   ed  un altra  estate    della  nostra  vita  è passata    Inizia  la  stagione  la  stagione  da mille  colori  decadenti   ,  di traformazione     e  cambiamenti  ,  che  improvvisamente   arrivano perchè  

 
Infatti  la  maggior   parte  degli  animali  s'affrettano  a  fare  le provviste   prima  del  letargo  e  piante ( la  maggior  parte  )     a spogliarsi  prima  d'andare  a riposarsi   .
Sono affascinato  e  un po'  malinconico  ,  ogni volta   che  vedo sfondi per  pc    come  quelli   che  trovate nel   post  )   e   quando  googlephoto ( vedere    post   finale     del  : <<  diario di Bordo \ di viaggio n°5 anno I >>  )    mi   ricorda 




foto scattate    da me    o condividise  su internet   inviate  d'amici  , slide  , ecc   nei  boschi o  ad  alberi   , incantato     dalle continue  sfumature   che si  ti metto  tristezza  ed  malinconia   ma  allo stesso ti  affascinano  


Infatti si  passa  dal  giallo  al vere   scuro   , passando per  : il   rosso ,   l'arancio   ed  al marrone  .
Una  stagione  che   placa,o  almeno dovrebbe almeno in apparenza, gli impeti ormonali  tipici  della primavera e dell'estate, come   sembra  (almeno   questa  è la mia  interpretazione  \  perifrasi)   suggerire   la   celebre   canzone , ora  in  sottofondo  mentre  scrivo  questo post ,  Impressioni di settembre    della  Pfm . Ora  però non  scambiatemi  per   un   depresso   che  vede   nell'autunno   \  inverno  solo ed  esclusivamente   malinconia   in quanto  almeno nei miei  ricordi  (non solo dell'infanzia   e della mia  gioventù 😃😢 ) come  credo   in  ciascuno  di voi  \  noi  , soprattutto    nel  sud più legato  a  riti della  società  contadina   con  feste patronali   che  segno il passaggio   dall'estate  all'autuno , alle  vendemmie  , alle conserve   di pomodoro , ecc . Inoltre esso ha anche dei lati positivi che equilibrano quella malinconia ed tristezza che ci prende almeno all'inizio , come ho anche evidenziato nel titolo del post , e e che ci fanno accettare il fatto che esso è come la Primavera, cioè una stagione di mezzo. Un periodo che ci invita alla trasformazione e al riequilibrio delle nostre energie . E nel prenderecnel bene o nel male , decisioni importanti buone i cattive che siano , come d'altronde è sempre successo nel corso della storia  8 settembre docet .
Fra i motivi   per  amare  o nele mio  caso non  odiarlo  completamente   ci  sono quelli  più noti  suggeriti da :  << Perché l’autunno è bello – 8 buone ragioni per amarlo   >>  da socialup.it


  1. colori! L’autunno è un’esplosione di colori caldi e meravigliosi, tutto ciò che ti circonda è giallo, arancio, rosso… Tutto ci sembrano così rassicurante, così accogliente sembrano sempre di essere stretti nel caldo abbraccio degli alberi. Ci piace sentire le foglie sotto le scarpe mentre cammino e sogno un giorno di poter correre scalza su un prato in autunno.
  2. Le giornate sono tiepide, certo nell’arco di un giorno devi cambiare vestiti almeno tre volte, ma il tepore dell’autunno è davvero piacevole. Uscire in una soleggiata giornata autunnale è una goduria per i sensi.
  3. La cioccolata calda !!! Dio benedica la cioccolata calda. Il cioccolato è meraviglioso, ma il cioccolato fuso in una tazza che ti scalda è divino. Vogliamo poi sbriciolarci una meringa dentro? Oppure mischiarla con un po’ di aroma alla fragola? E tutto questo perché l’autunno è bello.
  4. Parlando di cioccolata calda, ci sentiamo in dovere di parlare delle fredde sere autunnali (che in inverno non fanno altro che raggiungere un apice). Il sogno di ogni topo di biblioteca: un divano o una poltrona comoda, una bella copertina morbida, un bel libro in una mano e nell’altra una calda tazza di tè… o di cioccolata calda.
  5. Per i grandi appassionati di serie TV, le serie ricominciano e ci portano a nuovi livelli di odio e amore verso i personaggi.
  6. Per gli appassionati di disegni e arte invece questo è il mese di Inktober. Pensiamo che sia un’iniziativa meravigliosa e ogni anno scopro artisti meravigliosi. Quest’anno tra l’altro ha fatto molto scalpore Shawn Coss con le sue illustrazioni di disturbi mentali,  veramente affascinate, andate a vederle perché merita tantissimo!
  7. Halloween! Adoriamo follemente Halloween,[ sia   quello  imposto  dai media  e  dalle  mode sia  quello  , il  mio preferito   dele nostre tradizioni   popolari   corsivo mio ]  è una delle nostre feste preferite. Amiamo questa festa perché siamo perennemente affascinati dal paranormale, misteri, luoghi abbandonati e infestati, e un giorno speriamo di poter vedere dal vivo dei fuochi fauti. Halloween racchiude tutto questo spirito in una notte, come non amarla?
  8. Ultima, ma non ultima: un abbraccio d’autunno è sempre più caldo e dolce.
ed  aggiungo    Il ritorno  a  scuola   ed al  ritrovare  gli   amici ed  i  compagni  di  banco   .
Concludo  parafrasando  una  famosissima   canzone in auge  ancora oggi   della mia adolescenza,  l'autuno sta  arrivando  e noi  siamo    ancora  qui . 

7.9.23

Abiti eleganti realizzati con mozziconi di sigarette: questo sì che è riciclo !

https://www.casaegiardino.it/news/ del  22/08/2023



Elisa Cardelli



Nel mondo moderno, l’attenzione per l’ambiente è diventata una priorità fondamentale per molte persone. Uno dei settori che si è recentemente guadagnato notevole popolarità è quello della moda sostenibile, che ha introdotto la tendenza degli “abiti eleganti realizzati con mozziconi di sigarette”. Sì, avete capito bene: il riciclo di questi minuscoli rifiuti nocivi può diventare una forma d’arte e una dichiarazione ecologica.


Photo by geralt – Pixabay

Alexandra Guerrero, una talentuosa designer proveniente dal Cile, ha brillantemente affrontato il problema dei mozziconi di sigaretta abbandonati per terra, trovando un’approccio originale e creativo: li ha trasformati in una collezione di moda unica, con un’eleganza vintage che non passa inosservata . Oltre all’importanza di avere un comportamento educato e un senso civico adeguato, esiste un’altra soluzione per evitare che i mozziconi di sigarette vengano lasciati per strada: il riciclo. La giovane designer cilena Alexandra Guerrero ha dimostrato che è possibile trasformare queste cicche in qualcosa di prezioso, persino in capi di abbigliamento. Il progetto di Alexandra è iniziato come parte della sua tesi di laurea, ma è rapidamente cresciuto fino a diventare un’idea per proteggere l’ambiente. Ha notato una notevole quantità di mozziconi di sigarette sparsi sui marciapiedi della sua città, Santiago del Cile. Dopo aver condotto delle ricerche, la fashion designer ha scoperto che i mozziconi si potevano trasformare in fibre utilizzabili.
Il processo di trasformazione inizia con la sterilizzazione e la sanificazione delle cicche, che vengono poi lavate con un solvente e fatte asciugare. Una volta completata la fase di sanificazione, le cicche vengono tinte e filate insieme alla lana di pecora. Il risultato finale è una collezione di abbigliamento unica, contraddistinta dal marchio Mantis, in cui ogni capo contiene il 10 per cento di mozziconi di sigaretta purificati e il 90 per cento di lana di pecora.
Questo progetto mostra come sia possibile trasformare uno dei rifiuti più comuni al mondo in una risorsa preziosa, dimostrando che la creatività e l’attenzione all’ambiente possono andare di pari passo per affrontare le sfide legate alla sostenibilità.

Su rete 4 un tizio critica Laganà ucciso dal treno a Brandizzo per " la distrazione del video " e la suggestione di andare sui social . Giambruno ? Peggio : Piantedosi .

 



dopo il  caso  Giambruno  adeso a  sparare   .....  purchè  serva   a far parlare  di me   a mo' degli influenzer  o  peggio  usare tale    tecnica    , come   ho  detto nel titolo e  nei precedenti  post    ,  per  far  passare  in  secondo piano   i fallimenti   di questo governo   ,  il  mistro dell'interno    non  uno  dei loro  servi    e scalzacani    imparentati  con gli espoenti  del governo    .

 

  Dalla  striscia   quotidiana  del FQ  d'oggi 7\9\2023 

Su rete  4 un tizio  critica  Laganà   ucciso dal treno  a Brandizzo  per    " la  distrazione del video  "  e  la  suggestione   di andare sui  social . Giambruno  ? Peggio  : Piantedosi .


non so  che     altro dire     se non  che non  hanno  unminimo  di decenza   e di rispetto  ,  neppure   il  pudore  ( sempre  che  sappiano    cosa  sia  )    di tacere   ogni  tanto  .  

DIARIO DI BORDO N°8 ANNO I . c'è chi trae dall'immigrazione arricchimento interiore c'è invece di chi lo usa come creare odio e parlare alla pancia della gente cercando un nemico per distrarre la massa dal pessimo governo

 sfogliando   la rassegna    news  del portale web www.msn.com/it-it ho  letto   ( non  ricordo    la  fonte    precisa    )   della  scoperta  di Dio   avvenuta   in mare   tra  immigranti   dell'ex no global   Luca Casarini .Per decenni è stato un riferimento della sinistra antagonista erede  di quella  sinistyra  extraparlamentare . Quella della disobbedienza barricadera, dei centri sociali e delle battaglie no-global. Ora però, a sentirlo parlare, Luca Casarini sembra una sorta di chierico del cristianesimo progressista  quelli   che  una  volta  (  e   sai nostalgici   e da certa destra  erede    del neofascismo  \   destra  extraparlamentare  )    venivano  chiamati     \ etichettati  come  cattocomunisti  .Egli    Deluso dalla politica parlamentare , il fondatore dell'Ong Mediterranea Saving Humans ha infatti assicurato di aver (ri)scoperto Dio. "Quando sei in mare, in quel punto tra vita e morte, abbracci una persona e la salvi, senti che ti sta succedendo qualcosa dentro", ha raccontato lui stesso in un'intervista a Repubblica, nella quale ha parlato anche del suo rapporto di amicizia con Papa Francesco.Così, ora l'ex leader dei centri sociali del nord-est vive in una propria dimensione "spirituale" fatta di salvataggi in mare e di scambi epistolari con il Santo Padre. Quest'ultimo, peraltro, lo ha pure convocato in Vaticano come membro del prossimo Sinodo di ottobre.

dal portale  msm 

 In compenso, Casarini sembra non ci metterci nulla a mandare al diavolo certi esponenti del governo, come avvenuto nei mesi scorsi proprio in merito alle politiche migratorie. E i compagni duri e puri d'un tempo che ne pensano? "Alcuni parlano di conversione, non mi offende ma non è così. Nella mia vita un prete l'ho sempre avuto accanto, don Gallo, don Cassano, don Vitaliano: una Chiesa osteggiata dai vertici di allora, ma non l'ho mai rifiutata. Ho avuto una educazione cattolica, per me il rapporto con questa Chiesa è una ricongiunzione", ha raccontato l'attivista.

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vediamo al secondo caso   ovvero   a   c'è invece  di  chi lo usa  come   creare odio  e parlare  alla  pancia  della gente  cercando  un nemico   per  distrarre la massa     dal pessimo  governo  .  Si     tratta    di  certi    siti   e  social    della destra  extraparlamentare   ed  non solo    riportano     fake news    come   questa  



 da  IL GIORNALE 12 ora/e
"Donna single cerca arabo". Quelle foto fake per attirare i migranti nell'Europa del sessoStoria di Francesca Galici


«In Europa ci sono belle donne e c'è carenza di uomini»Questo è il messaggio che sempre più spesso viene veicolato dai canali della propaganda pro-migranti dall'altro lato del Mediterraneo per convincere i giovani a lasciare i loro Paesi, alimentando il già ricco mercato illegale di esseri umani. Il sottotesto è piuttosto intuitivo: ovunque in Europa trovi donne disponibili a soddisfare i tuoi bisogni sessuali. Per trasmettere questo messaggio si solleticano gli appetiti dei giovani futuri migranti con foto di donne di carnagione chiara, spesso in abiti succinti, e foto provocatorie accompagnate da espliciti messaggi in arabo. Facile intuire come queste immagini stuzzichino facilmente l'ormone dei migranti e diventino un
elemento rafforzativo del processo decisionale.
 «Ciao, vengo dalla Germania, sono single da molto tempo e devo trovare un nuovo amico o una nuova anima gemella. Non mi interessa la tua età o il tuo Paese, devi essere leale e gentile con me», si legge in uno di questi, accompagnato dallo scatto di una ragazza rubato dal web. La malcapitata, che non è a conoscenza dell'utilizzo delle sue immagini, viene utilizzata come esca alla quale abboccano numerosi uomini di varia provenienza pronti a trasferirsi, allettati dall'avvenenza della ragazza mostrata.E ancora: «Sono una donna ricca e single, ho bisogno di un ragazzo e non importa quanti anni abbia. Posso aiutarti. Contattami ora perché posso farti sorridere per sempre. Ti aspetto». Il messaggio è accompagnato da un'altra immagine di donna, stavolta in abiti succinti. Anche in questo caso i pesci all'amo non mancano, in quello che a tutti gli effetti è un mercimonio: «Ho 24 anni, sto cercando moglie», «Sono un giovane single», «Dove abita?», «Voglio il suo numero di telefono». E così via. Purtroppo, si trovano anche immagini di giovani donne con bimbi piccoli, sedicenti vedove europee, che «cercano un marito arabo. Non conta l'età».Di esempi come questi ce ne sono tanti, messaggi che di volta in volta utilizzano fotografie di donne sempre diverse con look tipicamente occidentali che attirano l'attenzione e l'interesse di uomini pronti a tutto. Questo elemento non è secondario nell'analisi dei flussi migratori verso l'Italia e l'Europa, perché fa emergere una motivazione diversa rispetto ai movimenti. I tifosi no-border sostengono incondizionatamente che i migranti che lasciano l'Africa per l'Europa stiano scappando dalle guerre.Ma questi messaggi mettono in evidenza un altro aspetto che emerge in modo chiaro dalle cronache quotidiane. Prendendo come riferimento esclusivamente il nostro Paese, si rileva che in Italia gli stranieri hanno una propensione ai reati sessuali circa 7 volte maggiore rispetto agli italiani. I migranti che arrivano irregolarmente nel nostro Paese sono soprattutto giovani e giovanissimi, nati e cresciuti il più delle volte in società a prevalenza musulmana in cui alla donna viene imposto di non mostrare il proprio corpo, considerato peccaminoso. Spinti da messaggi di questo tenore, che li invitano al viaggio illegale in Europa per accoppiarsi con donne occidentali, i migranti percepiscono come un loro diritto quello di considerare ogni donna che incontrano come un oggetto sessuale di cui possono liberamente disporre. Le reazioni sovraeccitate sotto questi messaggi-esca lo dimostrano.

 solo per  citare  il  " più moderato ed  leggibile   "   fra  i  quotidiani  . Un altro esempio   di disinformazione  e  fake news      è    il sito   https://www.dcnews.it/    con la sua appendice  social ogni  volta    che  ( qui l'elenco in questione )quando  succedono dei   fatti  di cronaca    soprattutto  cronaca  nera   e  deliquenziale    in cui  vengono   coinvolti  o sono protagonisti    persone    d'anni  residenti   in italia   o  figli di stranieroi che  hanno scelto   di resiedere  nel  paese    oppure  qualche  alche  immigtrato  di prima o di seconda  generazione    non  sempre  clandestini  .  Usano    come  nel  caso avvenuto   qualche  giorno fa      avvenuto  in provincia  di   Padova  dove  un ubriaco è stato quasi ucciso    perchè  urinava la portiera  di un  auto    )   commette   qualche  reato   protagonista  in negativo   viene    chiamato   cn il  dispreggiativo     risorsa  .

lezioni di filosofia del prof . cristian porcino . LA FELICITA'

visto   il successo   del video precedente  (   qui  sul  suo  account  istangram  oppure qui   su  questo
blog
  )   io  e Cristian  abbiamo deciso  di  iniziare  una  nuova  rubrica    cioè  una  serie  di   lezioni  filosofia 
  buona visione  a tutti\e 










ci sono anche omossessuali o transgender al di fuori dei fondamentalisti del movimento LGBT che rifiutano il loro fondamentalismo

da etero e  da  quello  , che la destra soprattutto quella più reazionaria ed conservatrice chiama ideologia woke ( un termine che si riferisce a un insieme di idee e attivismo che si concentrano sulla promozione della giustizia sociale e dell’uguaglianza per le persone appartenenti a gruppi storicamente emarginati o discriminati sulla base della loro razza, genere, orientamento sessuale, religione, etnia o altro ) , devo dare loro ragione anche  se   lontani  da me   anni luce  e    al 99,90 %  i loro articoli  che  riguardano tali    argomenti  sono  talmente   pieni di odio  e  omotransfobia   ed  generalizzazioni     in quanto  non tutti omossessuali  ed   i  tansgender    fanno  parte  del movimento lgbt  . 


 
<< c’è chi pensa che sia normale parlare di uomini con le mestruazioni [...] . La  comunità Lgbt vuole dettare le regole del gioco, pena piogge di accuse di transfobia, omofobia e stupidaggini simili. Il disegno è chiaro: cancellare il genere. [... nel nome dell’inclusione prosegue la battaglia per eliminare le differenze. Un’idea di libertà alquanto buffa, che rischia di rendere il pianeta come un semplice assembramento di mutanti. I cromosomi parlano chiaro, ma c’è chi guarda oltre. L’ennesimo tentativo di mettere un segno “x” sul genere è legato alla stiratura del seno, brutale fenomeno di determinate regioni africane ma anche primo step della rimozione chirurgica delle tette.>> Ora Da Elliot (ex Ellen) Page in avanti, un trionfo di cancellazione del seno. Come rimarcato dal Foglio, la maggior parte delle “top surgery” viene praticata negli Stati Uniti, con un giro d’affari esorbitante. Le mastectomie sono praticate già negli ospedali pediatrici a partire dall’età di 12 anni – non è necessaria un’età minima – i dati sono impressionanti: lo studio pubblicato dal Journal of the American Medical Association rivela che dal 2016 al 2019 sono stati eseguiti oltre 48 mila interventi chirurgici di “affermazione del genere” (GAS, Gender Affirmation Surgery). Il 52,3% delle operazioni ha riguardato persone di età compresa tra 19 e 30 anni, mentre il 7,7% ha tra i 12 e i 18 anni.“È chiaro che i corpi dei bambini vengono alterati chirurgicamente”, l’analisi del The National Review, che ha acceso i riflettori sulla crescita esponenziale dell’isteria transgender: “Un numero spaventoso di bambini viene sottoposto a transizione chirurgica (…) quando gli studi mostrano che la confusione di genere nei bambini e negli adolescenti è spesso transitoria e la detransizione è in crescita”. Il giornale statunitense ha anche citato i dati dello studio della Vanderbilt University, secondo cui 489 minori – di età compresa tra 12 e 17 anni – hanno subito mastectomie nel 2019. Numeri che dovrebbero portare a una riflessione anche tra i talebani del settore, pronti a tutto per archiviare il genere in nome di una libertà che rischia di costare parecchio in termini di salute ma non solo.


quindi  si   alla  libertà   di sentirsi   come  si  vuole    e  di sentire  le  proprie  inclinazioni   sessuali ma  con giudizio  cioè   senza pretendere  di creare  un modello sessuale  unico   che  cancelli le  differenze  .   

Sesso e abusi secondo i teenager. "Toccare non è violenza" e "l'abito può provocarla" per 1 su 5. Se non si risolve il problema alla base è inutile istituire giornate come il 25 novembre

  inutile  fare le  giornate    contro il  femminicidio     se  non si è capice  d'affrontare il problema   alla  radice    e s'affonta  solo   dal punto di vista  repressivo ed  propagandistico .  Infatti  : 

Sesso e abusi secondo i teenager. "Toccare non è violenza" e "l'abito può provocarla" per 1 su 5
Storia di webinfo@adnkronos.com (Web Info) •1 ora/e

(Adnkronos) - Toccare le parti intime di una persona senza il suo consenso "non è violenza" per 1 adolescente su 5. Una stessa quota pensa che le ragazze possano provocare la violenza sessuale se mostrano un abbigliamento o un comportamento provocante. Solo alcuni dei dati che emergono da un'indagine condotta da Ipsos per ActionAid su un campione rappresentativo di circa 800 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni. 
Video correlato: Sesso e violenza: così i giovani diventano dei "mostri" (Mediaset)

Perché si diventa oggetto di violenza? In risposta a questa domanda al primo posto vengono indicate le caratteristiche fisiche (50%), poi l’orientamento sessuale (40%) e l’appartenenza di genere (36%). Il primo danno indicato dal 27% degli intervistati, senza distinzione di genere, è il malessere psicologico, al secondo posto isolamento e depressione (21%) e al terzo posto disagio e vergogna (18%). Un altro dato significativo è che "non sempre i ragazzi e le ragazze che subiscono una qualche forma di violenza poi la denunciano", evidenziano gli autori. Il motivo principale è la vergogna nel raccontarlo al mondo adulto, seguita dalla paura a dirlo e l'inutilità della denuncia, il timore di ulteriori minacce da parte dell’aggressore. Nella fascia di età 17-19 anni si registra la più alta frequenza di atti violenti subiti, che può derivare - interpretano gli autori - da una maggior consapevolezza di quanto viene vissuto.
RAGAZZE NEL MIRINO - Fra le convinzioni condivise da una quota minoritaria seppur significativa di teenager c'è quella che le ragazze possano provocare la violenza sessuale se mostrano un abbigliamento o un comportamento provocante. E molti di più, 4 su 5, credono che una donna, se davvero non lo vuole, può sottrarsi a un rapporto sessuale. Chi subisce violenza? Le ragazze più dei ragazzi, analizzano i giovani nella ricerca. Sono loro a vivere con maggior frequenza atti di violenza tra pari, in qualsiasi forma si manifesti: molto più spesso dei coetanei maschi assistono a gossip, prese in giro, insulti, scherzi, esclusione di persone dai gruppi, a situazioni in cui le parti intime vengono toccate senza consenso, alla diffusione non consensuale di foto e video di situazioni intime.  Inoltre, rileva l'indagine, le ragazze rischiano più spesso di ricevere molestie verbali mentre camminano per strada, di essere toccate nelle parti intime, di essere vittime di scherzi o commenti a sfondo sessuale e della diffusione di foto/video che le ritraggono in situazioni intime. I ragazzi invece rischiano principalmente di essere picchiati e le persone transgender/fluide/non binarie di venire insultate.   [.... ]

6.9.23

DIARIO DI VIAGGIO N°7 ANNO I . Zaini scolastici del marchio Esercito distribuiti da Giochi preziosi., bliz a caivano Inutile sceneggiata per propaganda” o intenzioni serie di risolvere il problema ?

leggendo sul Fq 6 SETTEMBRE 2023

Zaini scolastici del marchio Esercito distribuiti da Giochi preziosi, l’Osservatorio: “Vogliono trasformare le classi in caserme, boicottiamo”

Zaini scolastici del marchio Esercito distribuiti da Giochi preziosi, l’Osservatorio: “Vogliono trasformare le classi in caserme, boicottiamo”




“Boicottiamo gli zainetti scolastici della Folgore e degli Alpini prodotti dal marchio Esercito e distribuiti da Giochi preziosi. Le aule non sono una caserma”. A lanciare una vera e propria contro campagna pubblicitaria è l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, che da qualche giorno ha scoperto che quest’anno accanto alle cartelle di Barbie, Turtles o Shaman King, la nota azienda di
giocattoli e di materiale didattico ha sponsorizzato la linea dell’Esercito italiano con sei prodotti: lo zaino blu con il marchio Folgore (75 euro su Amazon), quello verde con la scritta Alpini (stesso prezzo), quello con la stampa ufficiale Esercito (medesimo costo) e gli astucci simili al costo di 13,99 euro, sempre su Amazon. Il tutto con tanto di slogan: “Che tu sia fan dell’esercito, della F
olgore o degli Alpini, potrai trovare il modello più adatto a te!” . [...... qui il resto dell'articolo ]

Si tratta solo di  una  Campagna di militarizzazione della società o Ringraziamento come ha replicato la ditta, per il lavoro svolto durante la pandemia, ai militari ? Mah . Io essendo abituato a vedere ( o almeno a provarci ) a vedere oltre il bianco e il nero ci vedo  oltre  ai due  elementi un trovatapubblicitaria a costo zero o quasi utile ad entrambi.
Alla ditta dei prodotti 
 per attirarsi come clientela i fans di vannacci o delle forze dell'ordine o di coloro che hanno come valori ordine ed disciplina ed usano come tutti grandi marchi pubblicitari di prodotti  (  non solo  giocattoli  )  per bambini/e "l'intermediazione "dei genitori  in quanto   i  bambini  pur   di  essere visti come   sfigati  chiedono  insistentemente    di comprargli   i  prodotti reclamizzati 
All'esercito  per fare passare in secondo piano (e prenderne le distanze ) la popolarità che sta avendo (ed ha ) a livello di base nelle forze armate il generale prima citato.


......


Dopo il raid nel quartiere della periferia più degradata di Napoli, Caivano, uno show con forze dell’ordine e telecamere, il governo mostra di nuovo i muscoli: "Conto che in Consiglio dei ministri domani ci sia un provvedimento a proposito di baby gang e delinquenza minorile, che aumenta i controlli e le sanzioni”, dice infatti in un’intervista a Rtl 102,5 il vicepremier e ministro delle
Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini. << Abbassare l'età per essere imputabili è utile perché il 14enne che gira con un coltello o con una pistola, è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, se rapina, se spaccia deve pagare come paga un 50enne >>, spiega ancora a repubblica  doggi ,  (  qui l'articolo )    << La sicurezza è una priorità >>. E e il provvedimento, sottolinea, << era già pronto da tempo perché i decreti non si fanno in un quarto d'ora e l'operazione a Caivano non è stata “uno show>>. Ora speriamo che al  maxi blitz a sorpresa ( Sic ) con elicotteri e 400 uomini per sequestrare poco o nulla ed non arrestate nessuno non sia la solita gazzosa propagandistica . Per tranquillizzare l'opinione pubblica ma soprattutto chi ha votato ancora la sicurezza disciplina .. E che l'annuncio della presentrazione in consiglio dei ministri del nuovo decreto contro la delinquenza minorile non siano le solite grida manzoniane progandistiche alla Salvini dettate dai fatti di : palermo e di caivano. Visto che ed la storia lo ha sempre dimosrato le operazioni di polizia di questo tipo possono avere un impatto limitato sulla criminalità organizzata e che è necessario affrontare il problema in modo più ampio, affrontando le cause sottostanti della criminalità e investendo nelle comunità colpite. Infatti   : 

da Saviano accusa Meloni: “Inutile sceneggiata per propaganda” (41esimoparallelo.it) 
[..... ]Gli agenti impiegati nel maxi-blitz hanno trovato appartamenti vuoti e sequestrato una quantità di denaro che per una piazza di spaccio sono solo pochi spiccioli. La camorra ha avuto tutto il tempo di mettere al sicuro ciò che non doveva esser trovato. Risultato? Qualche pregiudicato andrà sotto processo, terranno dei blindati in strada per un po’ di tempo fingendo di credere che possano funzionare da deterrente… E poi, come sempre, il nulla. I maxi-blitz, come avvenuto a Caivano, non cambiano il destino di un territorio, non offrono riscatto, sono operazioni fatte per pura propaganda politica.

è   sempre stato  cosi  nella   nostra storia nazionale  . Altrimenti non si spiegherebbe  come  mai prosperano Le mafie 

4.9.23

cosa è 'l'amore ? risposta del dottor Cristian Porcio autore di Sulle tracce dell'altrove

un piacere ascoltare le parole di Cristian . Condivido ciò che dice. Però dico anche di non smettere mai di credere nell'amore. Perché lí fuori potrebbe esserci qualcuno\a che ti aspetta, che ti merita e ti accetta per ciò che sei. Per la grande persona che sei!!! ma ma sopratttutto perchè l'amor merità  qualuque  esso  sia  per parafraare una famosa canzone dal titolo omonimo

 


Non credo di © Daniela Tuscano

No, io non credo. Non credo che il crocifisso "apparso" a Michael Zanera tra le lamiere incandescenti gli dicesse "La tua fine è vicina". Non credo a un Dio compiaciuto della sofferenza umana. Non credo a un Dio che ci chiede di offrirci in olocausto.
Naturalmente si può, a volte si deve farlo. La storia cristiana, di ieri e di oggi, è costellata di martiri. Ma al Dio che immola le sue creature continuo a non credere. Chi ha dato la vita l'ha, appunto, donata. L'ha
consegnata volontariamente perché tutti "l'abbiano in abbondanza". Ha amato da morire per alimentare la vita. Sull'esempio di Cristo.
Ma la croce di Cristo non è una conclusione. È la porta stretta attraverso cui abbiamo la resurrezione. Non solo nell'aldilà. Adesso. Una vita cristiana è una vita doppia, una vita più vita, una vita più carnale.Michael Zanera non si era offerto in olocausto. E benché spesso siamo incapaci di comprendere le vie di Dio, di una cosa sono sicura: egli non voleva che Michael e i suoi compagni morissero, come non ha permesso il sacrificio di Isacco.
Certo, in questo caso, nessun angelo è intervenuto. Forse perché un angelo, sia detto senza retorica, si trovava già in quel nome "Michael", su quelle rotaie, e al posto della spada aveva accanto un crocifisso fiammeggiante. Un crocifisso che si è identificato non nella morte - che non desiderava - ma nella vita di Michael e amici. Una vita in bilico per ottocento euro al mese.
Il crocifisso è apparso a Michael, come si è fatto deporre tra la popolazione di Leopoli straziata dalla guerra, per dire che quello è il suo posto: tra gli sfruttati, i dimenticati, le vittime dell'ingiustizia e della violenza umana. Michael e gli altri sono morti per mano dell'uomo, perché è l'uomo che sfrutta, l'uomo che scatena le guerre, l'uomo che riduce il prossimo a scarto.
E tra gli scarti, i rifiuti di Ulan Bator, ai confini del mondo, è stata trovata da una donna - una madre - una statua di Maria. La Madre. Il volto femminile di Dio. A ricordare che nessun uomo, nessuna donna sono inutili. No, non credo nel Dio che ci vuole morti. Credo nel Dio che ci vuole vivi e non ci abbandona nella morte, nemmeno la più infame. Ma per quell'infamia che Dio condivide, che è un insulto a Dio, saremo chiamati in giudizio.

LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...