16.6.08

"orfeo9 " per sempre . intervista con Fabio Sanna



 

Fabio Sanna , il 26 giugno prossimo tu e la tua compagnia teatrale, Le Strane Felci , vi esibirete a Roma, alla Stazione Birra , per un Tributo a Orfeo 9 [cfr. la locandina a lato]. Prima di presentare il lavoro, vuoi raccontarci qualcosa di te? 


- Non sto mai fermo: sono cantante, musicista, attore, imitatore, grafico, web designer ... e, per completare il tutto, mi onoro di esser stato prima allievo e poi braccio destro del M° Nora Orlandi. Eclettiche le mie esperienze musicali: Battisti, Beatles, Renato Zero, Wilson Pickett, il rock progressive (soprattutto italiano), l'hard rock (Kiss, Black Sabbath, Deep Purple) e molti altri.
- E la Compagnia? Avete un repertorio particolare?

- La Compagnia esiste dal dicembre 2005, ma si tentò di portare in scena Orfeo già nel 2002. La maggior parte dei componenti della Compagnia ha progetti paralleli ma al momento ci stiamo dedicando esclusivamente a questo, che necessita di molte risorse tecniche.








Fabio Sanna (a sinistra) con Fabio Privitera, nei ruoli del Venditore di Felicità e di Orfeo.


 





 



- La prima opera rock della storia, ancor prima del leggendario Tommy degli Who...
- Eh sì. Lo spettacolo originale andò in scena nel gennaio 1970, quindi venne interamente composto l'anno precedente. Seguì poi il film e il disco. Tito Schipa jr. , autore e protagonista [assieme a Renato Zero, Loredana Berté, Tullio De Piscopo, Edoardo Nevola, Santino Rocchetti, Bill Conti, Ronnie Jones e tanti altri, n.d.A.] si è dimostrato un precursore: certe idee, suoni ed esperimenti, soprattutto in Italia, non esistevano. Il suo è stato un rischio, una sfida.
-Ma cosa s'intende, in realtà, col termine "opera rock"? Quali le differenze col musical ?
Innanzitutto la struttura è prettamente operistica, con riprese, temi, leit motiv. Nel caso di  Orfeo 9 , Tre note , Il tema dell'alba , Il tema d'amore . Poi, come nell'opera, il dialogo è - per la maggior parte - cantato: raramente vi si incontrano parti recitate. Io considero opere rock solo Jesus Christ Superstar , Tommy e appunto Orfeo 9 , ma è anche grazie agli altri lavori che il pubblico sta tornando ad interessarsi del teatro musicale. che ogni tanto tornano o vengono "citati" in altre canzoni. 







- Ecco, il pubblico. Orfeo riscuote successo tra i giovani?      Urca! Il 99% delle persone che ho contattato in questi anni non conosceva l'opera, ma l'hanno adorata immediatamente. Esistono "orfeomani" in tutta Italia ed anche all'estero. Da quel che so se ne trovano molti a Torino, Napoli, ovviamente Roma... Un disco che a distanza di 35 anni è ancora in catalogo e continua a vendere nonostate la censura che ha dovuto subire è un vero e proprio cult! Quanto a noi lo abbiamo arrangiato per formazione rock con l'esperienza e la conoscenza che in trentotto anni i musicisti hanno dato e recepito. Per il resto Orfeo 9 è senza tempo, strutturalmente abbiamo dovuto cambiare poco o nulla, certo abbiamo evitato alcune ingenuità della versione teatrale e la "maestosità" della versione disco film... ecco... siamo l'esatta via di mezzo tra la versione teatrale e il disco! Che modesti, eh? [risate] .


- Un'opera senza tempo. Di qui la tua passione?

- La passione nasce dal fatto che Orfeo 9 è meraviglioso! Mio fratello portò a casa il disco, dove partecipavan o alcuni amici  Piper. Beh, all'inizio quella copertina con gli occhi dipinti e l' Ouverture così drammatica, da film dell'orrore, mi terrorizzava (avevo otto anni), ma un paio d'anni dopo lo trasmisero in tv in seconda serata, sul secondo canale. Mi incuriosì, andai a ripescare il disco e piano piano me ne innamorai. Poi lo persi di vista. Negli anni trovai, grazie ad amici zerofolli, qualche spezzone del film qui e là ed infine, nel '99, uscì la versione su cd. Lo ascoltai quasi maniacalmente sino a che non decisi di riportarlo in scena.


- Schipa vi conosce?                                                                    - Collaboro con lui dal 2001 e ci scambiamo informazioni informatico-musicali: dove io sono quello bravo con il computer e lui quello bravo con la musica, ma da un po' di tempo in qua ci stiamo scambiando i ruoli. Tito è notevolmente migliorato in informatica e io riesco a eseguire il giro di DO con la chitarra più velocemente. Incontro ancora qualche difficoltà coi barré.
 - Cosa pensa del vostro lavoro?
- Ne sa poco o nulla: questo è il mio progetto e voglio che resti tale. Se Tito vorrà riproporre il suo Orfeo 9 lo farà quando, come, dove e con chi lo riterrà opportuno. Noi non possiamo che ringraziarlo eternamente per il permesso accordatoci.

  - Hai citato più volte Renato Zero, che nel film ricopriva l'importante ruolo del Venditore di felicità, antagonista di Orfeo-Schipa...A dire il vero volevo il ruolo della Chiromante, è una delle canzoni più belle, ma non me l'hanno permesso i ragazzi della Compagnia. Ho sempre preferito ruoli da antagonista o da villain (come si dice negli StatiUniti) e una parte così non poteva che essere mia, oltretutto il mio tipo di voce potente mal si adattava ad altri ruoli come quello di Orfeo (che è giovane) o del Vivandiere, dove è richiesto un registro da tenore leggero. Poi, ammettiamolo, è un ruolo magnifico che mi permette di giocare con trucchi, maschere, ecc.; non può essere altrimenti per uno cresciuto con i Kiss e Renato: è colpa loro! È sempre affascinante interpretare il male.












 





Nella copertina di Orfeo 9 del 1979 comparivano il nome e l'immagine di Renato Zero, precedentemente censurati












- So che hai informato Renato dell'allestimento, che l'hai trovato educato e gentile, ma hai avuto una sensazione di sostanziale disinteresse da parte sua..
Beh, che un artista del calibro di Renato non si preoccupi dell'allestimento di un'opera da parte di una Compagnia piccola come la nostra, fa parte del gioco. Tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta frequentava il Piper con i miei fratelli maggiori, e qualche volta è venuto a casa nostra.


- Due ultime domande: che tipo di locale è la Stazione Birra?




- Bello, spazioso, con dell'ottima birra [risate] , un eccellente impianto e un direttore artistico ( Dante Colavecchi ) che, per amore della musica, di Orfeo 9 (ma anche perché gli sistemo il computer...), ha accettato la nostra scommessa.



- E se un giovane d'oggi volesse intraprendere la carriera di attore/cantante/showman?...




- Il giovane in questione, oltre alla voglia, dovrebbe possedere doti quali l'impegno, lo studio, la dedizione e, soprattutto, l'umiltà. Solo così si creano le "possibilità" per affermarsi, nel lavoro come nella vita.

















3 commenti:

kavafis ha detto...

Deve essere uno spettacolo interessante, a proposito la musica in sottofondo è "The Sound of Silence " di Simom & Garfunkel, riadattato in lingua sarda?

Ciao!

dannytusc ha detto...

Il titolo del post è sbagliato.


Io avevo detto "Orfeo 9" per sempre. Incontro con Fabio Sanna. Sennò non si capisce nulla.


Informo poi Kavafis che Fabio è romano, anche se il cognome è sardo. Ma che significa? Io pure sono milanese con cognome calabrese. E francamente quest'ironia sui sardi mi pare davvero fuori luogo, oltre che ben poco simpatica.

compagnidiviaggio ha detto...

in effetti , però almeno non è discriminatoria e razzistica , da sardo ne ho sentite di peggio . Questa l0ho lasiata perchè c'è un po' diironia e non è diretta ( ma solo indiretta ) verso i sardi , in quanto prende a sfotto l'autore per il suo vestito hippy e c'è un riferimento ad andrea parodi che nel sul ultimo disco uscito postumo aveva rifatto in sardo quella canzone The Sound of Silence .