3.2.09

ricordare fuori dale date canoniche parte II

visto che   dopo  il mio post  precedente  sul  27  gennaio   ricevo  (  cosa  non  nuova  visto  che  m,i succede ogni  volta  che  ricordo il 27  gennaio  )  via email ricevo lettere olre  ad  accusarmi d'avere  scarsa  menoria  e ricordare  a  senso unico ,  d'essere filo ebreo e  d'essere comuinista  e  che l'olocauto  non  è mai  esisto   , e  altre  boiate negazioniste    rispondo   con alcuni estratti   ( chiedo scusa  se non  è roba mia  , ma solo  un copia e incolla ma  a vote  specie  davanti a situazioni come questi  si è  basiti da non trovare le  parole  adatte    )   con    del numero  odierno di diario di repubblica  ( qui  l'intero numero )


SILLABARIO
NEGAZIONISMO

significativo che questo rifiuto fosse stato previsto È con ampio anticipo dagli stessi colpevoli; molti sopravvissuti ricordano che le SS si divertivano ad ammonire cinicamente i prigionieri: «In qualunque modo questa guerra finisca, la guerra contro di voi l’abbiamo vinta noi; nessuno di voi rimarrà per portare testimonianza,ma se anche qualcuno scampasse, il mondo non gli crederà.
Forse ci saranno sospetti, discussioni, ricerche di storici,ma non ci saranno certezze, perché noi distruggeremo le prove insieme con voi. E quando anche qualche prova dovesse rimanere, e qualcuno di voi sopravvivere, la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo  ostruosi per essere creduti: dirà che sono esagerazioni della propaganda  alleata, e crederà a noi, che negheremo tutto, e non a voi. La storia dei Lager, saremo noi a dettarla».Curiosamente, questo stesso pensiero («se anche raccontassimo, non saremmo creduti») affiorava in forma di sogno notturno dalla disperazione dei prigionieri. (...) Fortunatamente le cose non sono andate come le vittime temevano e come i nazisti speravano.  Primo levi da I sommersi e  salvati

Bernando valli 

(.....)
Pierre Vidal-Naquet fu uno  dei primi ad affrontare i negazionisti (emersi negli anni Settanta) con una serie di articoli  raccolti in un libro: Gli assassini della memoria (Viella 2008).Egli rifiutò tuttavia di dibattere faccia a faccia con loro. Non erano interlocutori accettabili. Specialista dell’antica Grecia e impegnato con passione nel  denunciare la tortura durante
la guerra d’Algeria, Vidal-Naquet non aggirava i problemi. Come storico e come ebreoscandiva l’atteggiamento verso la Shoah in tre distinti momen-ti. Alla Liberazione nessuno si era interessato ai deportati ebrei. Si era poi passati a un interesse esclusivo, specifico, per  il genocidio di cui erano state le vittime. E c’è stata a questo punto - ed è il terzo momento - una  sacralizzazione della Shoah, a suo parere rischiosa: perché la Shoah non deve essere considerata un culto, suscettibile di  creare un anti-culto, ossia un’eresia. Né deve essere uno strumento politico.


È un genocidio  che, insieme agli altri (quello simultaneo degli zingari, quello  precedente degli armeni a opera dei turchi, o quello successivo nel Ruanda), deve impegnare gli storici, cui spetta di tener  viva la memoria. Vidal-Naquet era contrario alla legge che condanna chi nega i crimini contro l’umanità, perché può far apparire i negazionisti come dei perseguitati. Si può capire, e condividere, il rigore di Vidal-Naquet, quando sottolinea il rischio implicito nella sacralizzaione o nell’uso politico della  Shoah, ma è comprensibile, o addirittura inevitabile, che questo avvenga poco più di mezzo secolo dopo, quando i ricordi sono ancora vivi e sono mantenuti tali, anzi sono arroventati, dalla tragedia mediorientale.
   I negazionisti vogliono essere  considerati dei revisionisti.Una qualifica cui non credo abbiano diritto. Non è revisionista l’intellettuale impegnato a contrastare la realtà, concretamente provata, di un fatto storico, la cui veridicità non richiede supplementi di indagine. Il revisionismo ridefinisce il giudizio su un evento, ne dà un’interpretazione diversa, non ha come fine la sua cancellazione. La storiografia è una continua revisione.Il negazionismo è dettato da un’ideologia.

( .. )

1 commento:

cacaumonte ha detto...

Ciao,


já que vim

não posso sair

sem deixar um oi

oi!


Jesus te abençoe,

claudia

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