Grande Spirito, tua è la voce che odo nel vento,
tuo è l’alito che dà vita a tutto il mondo.
Io sono piccolo e debole: la tua forza e saggezza mi sostengano.
Fammi camminare nel bello e i miei occhi vedano il tramonto color porpora.
Fa’ che le mie mani rispettino le cose che tu hai creato.
Fa’ le mie orecchie acute per sentire la tua voce.
Dammi la sapienza per comprendere i tuoi insegnamenti.
Fammi conoscere i i segreti che hai nascosto nell’erba e nella roccia.
Dammi forza non per superare il mio fratello,
ma per combattere il mio maggior nemico: me stesso.
Fammi essere sempre pronto a venire da te con le mani pure e gli occhi giusti.
Così quando la mia vita sfumerà come il sole al tramonto,
il mio spirito potrà giungere a te senza vergogna.
(Preghiera dei pellerossa Chippewa)
In queste due settimane
ho assistito alla mostra ( ne ho parlato precedentemente in questo blog)dei due fratelli Tomaso e Maria Antonietta Piririgheddu tenutasi a Tempio pausania .E' stata una bella mostra ,niente male le opere esposte in particolare alcuni quadri ( di cui riporto le foto scattate alla mostra ).Le opere dei due fratelli sono un modo di aprire quelle che sono le porte della percezione senza uso di alcool,droghe od eventuali sostanze allucinogene .Stavolta è una delle pochissime volte che le redazioni dei giornali ( in questo caso l'edizione di Olbia\Gallura dela nuova sardegna ) hanno fatto un titolo che rispecchia e corrisponde fedelmente l'articolo <<Quando l’arte è genetica la mostra di due fratelli>>.Infatti si da quel che ho potuto constatare di persona tale mostra si è rilevata una piacevole sorpresa per i tanti visitatori che, incuriositi dal titolo e dai manifesti e depliant che la pubblicizzano. «Frammenti di luna calante»(titolo della mostra) in quanto la mostra d’arte è stata ideata in modo tale da accontentare i gusti più diversi.I due fratelli Tomaso e Maria Antonietta Pirrigheddu, che ne sono gli autori e i curatori, hanno con le loro opere persuaso anche i visitatori dai gusti più difficili.La dimostrazione è data dall’interesse del pubblico e dai tanti «pezzi» che sono stati esposti oltre che venduti:dipinti,disegni,vetri,fossili scolpiti su marmoe gesso ed alcune microsculture che possono essere osservate solo sotto una lente d’ingrandimento (fornita,per fortuna,ai visitatori) ma anche una dozzina circa di bozzetti,talismani,dipinti sul vetro.La caratteristica originale di questa esposizione che secondo me l'ha resa particolare speciale e particolare è stata il suo wordinprogress perchè veniva allestita giorno dopo giorno .Tutta opera dei due fratelli ( al centro della foto qui a destra)che,pur avendo in misura analoga l’arte nel sangue,e sono stati capaci di tirare fuori quele cartatteristiche presenti in ciascuno di noi , ma che non vogliamo ammettere di avere o peggio non le vogliamo tirare fuori si distinguono nettamente nelle rispettive produzioni: raffinati incubi e personaggi surreali e onirici( tipo i fumetti di dylan Dog e di Napoleone)avvolti da atmosfere sulfuree e blakiane,le opere di Tomaso; luci intense,sagome da sognanti arcobaleni, di fate e suggestioni magico-sciamaniche fantastiche quelle di Maria Antonietta. Ma in entrambi è ben visibile il riferimento ad un universo di significati di cui l’opera d’arte realizzata è giusto uno scenario simbolico. Essi distribuiscono e dosaano " alchemicamente" Cuore&Mente.Inoltre tale manifestazione è stata il pezzo forte della programmazione culturale cittadina --- dove non era mai successo in 50 anni,a causa delle spese inutili e folli di questra amministrazione non sono state messe neppure le lunminarie di natale nè tanto meno organizzati spettacoli in piazza per capodanno mentre nei paesi e piccoli centri ( bidde come diciamo in lingua sarda ) vicini si è provveduto --- organizzata in collaborazione con la rivista letteraria locale Gemellae da me più volte citata su questo blog . C'è da dire che la rassegna dei due fratelli è stata propiziata dall'ottima e brillante idea di unire a pittura e scultura con percorsi ( anch se io preferisco usare il termine contaminazioni ) di poesia, cinema, teatro e musica.proprio dei «Frammenti di luna calante».Infatti tale manifestazione sono stati proposti ai visitatori una ricca esposizione di dipinti, disegni, vetri, fossili scolpiti su marmo, microscopici volti di gesso e la mostra fa da perno a un più ambizioso progetto: quello di far incontrare diverse forme d’arte in una sorta di dialogo a più voci. Fra le manifestazioni che ho sono riuscito a documentare sono : 1) quella del 23 dicembre lettura di poesie con sottofondo e accompagnamento musicale da parte del sassofonista specializzato in sax tenore locale autodidatta daniele ricciu ( foto a destra ) ; 2) il concerto del gruppo damacreola di Ozieri ( sito ufficiale e blog ) avevo le pile della macchina fotografica scarica SIC ; 3) il 30 dicembre un evento improvvisato come l'esposizione continua questa mostra e non prevvisto dalle locandine e manifesti. Esso era un incontro-dibattito,con l'associazione culturale rosacroce ed in particolare con Giuseppe Bosich scultore ed artista d'origine tempiese trovate su amicidellarte alcune dele sue opere ( che qui SIC non posso postare altrimenti siu sfasa il template ) il oordinatore per la Sardegna di tale associazione che introdotto l’uditorio nel mondo di simboli e segreti e intiseci significati di cui si alimenta la sua arte. Bosich avrebbe dovuto come era nelle intenzioni della serata proporre un commento\lettura in chiave esoterica sulle opere dei due fratelli Pirrigheddu,collegando i simboli delle rispettive produzioni artistiche della mostra e collegarle alla cosmogonia ( e ale teorie)rosicruciana -- che non dev'essere ne confusa ne paragonata per il retroterra cullturale e filosofico (conndivisibile o meno ) setta a tutti gli effetti di scientology -- ma purtroppo : ne ha solo accenato << contenitore non sufficientemente ampio», sue testuali parole in quanto subissato da domande ed interventi con richieste di spiegazione sulle teorie della rosacroce Ora poichè non riusco ( ma soprattutto per evitare di cadere in banalità e ripetizioni ) a trovare altre parole adatte per definire i due artisti e le loro opere lascio la parola al depliant dela mostra dovve M.Antonietta descrive cosi le sue opere :<< Luci,simboli,suggestioni magiche; il vetro riflette significati insoliti.Nei talismani,realizzati in base alla data di nascita,seguendo un'antica tradizione è raccchiuso il nome di un angelo,il respiro di un essere. >>; e a chi forse d'arte se ne intede forse più di me ovvero alla gallerista Zinetta Vasino . La quale ha definito cosi le opere di Maria Antonietta :<<Caldeiscopi,vibrazioni di frammenti di un'anima.Pulviscoli lunìminosi emergenti flussi dell'inconscio >> ; e cosi quelle di Tomaso ( qui a destra oltre quella in alto una sua opera anzi un suo auto ritratto ) :<< Alcuni simboli di presenze inquietanti incombono sulla tela,compresse da catene invisibili di un mondo surreale e la percezione di un ineluttabile sconvolgente conflittualità uotidiana.Ma la fluidità della concezione pittorica,il modo di poroporsi sulla tela con rigorosa chiarezza,armonia e precisione,rilevano sensibilità non comuni pacatezza escludendo il tormento dell'angoscia e delpessimismo.Momenti introspezione psicologica inquietudine ed angoscia di una ricerca continua di chiarificazione interiore,ansia di liberazione e anelito di verità >>.teoria che collima con quanto dice questo sito culturale : <<Rimango stupito e sorpreso allorquando mi trovo ad ammirare l’opera di un moderno “cantore” della corrente Surrealista. Ne nasce un primo ed inevitabile confronto e richiamo ai grandi maestri di questa particolare forma di pittura e rappresentazione artistica. Ma in Tomaso Pirrigheddu scovo inflessioni e scelte stilistiche più marcate e profonde, più surrealmente legate alla realtà ed al simbolismo che all’onirico ed al metafisico astratto.Laddove il metafisico appare, segna il confine tra il significato ed il simbolo, tra la metafora e l’allegoria della vita. Non sò più che altro dire se non lasicare la parola ai curatori a cui ho fatto una piccola intervista ( in realtà era una chiaccherata fatta durante i giorni della mostra poi diventata via email in intervista ) : 1) come mai avete deciso di chiamare questa mostra frammenti di luna calante questa mostra , quando i lavori rappresentano altri aspetti ? La fase di luna calante ci mostra una luna sempre più oscura e perciò, sotto certi aspetti,misteriosa. Anche le nostre opere sono abbastanza oscure, non immediatamente comprensibili; e anche dopo essere state spiegate,un loro lato resta sempre "nascosto" a chi le guarda. È questa la ragione del titolo della mostra. Le opere viste come frammenti, pezzetti, di qualcosa che è difficile da vedere o da decifrare.2)Come mai avete scelto \ deciso la contaminazione delle arti ? Abbiamo voluto, più che altro, organizzare qualcosa di diverso... Non si tratta di una contaminazione ma piuttosto di un incontro festoso. Entrambi recitiamo nella Filodrammatica Gallurese (Maria Antonietta ha fatto anche delle letture in teatro o in locali), conosciamo il poeta Franco Fresi,il cantante Vincenzo Murino è nostro cugino oltre che amico, il sassofonista Daniele Ricciu è amico di Tomaso da vecchia data, alcuni membri del Coro Gabriel pure... Ci mancava solo qualche danzatore, insomma, e il quadro sarebbe stato completo !!.3)leggendo l'articolo dell'ulti o numero della rivista Gemellae in cui parli dela tua mostra e dopo avervi pèartecipato mi cviene da chiedervi ma usi oltre che nella tue creazioni anche nella vita di tutti i giorni usi cuore ? Mentre tu Tommaso usi solo la mente? e cosi oppure è una mia impressione ? È auspicabile che entrambi usiamo sia il cuore che la mente, non solo nelle opere ma soprattutto nella vita! La mente da sola sarebbe gelida, e il cuore da solo sarebbe inconcludente.Ciononostante è vero che nelle nostre opere li "dosiamo" in misura diversa, e sicuramente in quelle di Tomaso prevale il lato mentale.