14.12.13

consigli per i regali di natale 2013



Se nel caso non sapete  cosa  regalare  a  oltre  a    questo vecchio post ecco altri consigli per regali o pensierini per natale ( e non solo in quanto vanno bene anche per compleanni , anniversari , ed altre feste religiose --- battesimi , prime confessioni ,cresime e se siete in confidenza matrimoni --- lauree )

E' anche vero che un buon vecchio libro cartaceo è un intramontabile e i nuovi titoli usciti




a ridosso del Natale rendono questo uno dei regali più gettonati, da sempre. E’ un regalo economico, il cui costo si aggira sui 15 euro in media.
Infatti     sono la  prima cosa che  si regala specie quando  non si sa  cosa  regalare  o si hanno pochi  soldi  da spendere .
I  primi  12   sono tratti  da  http://greenme.it/ ,  più precisamente , salvo mie  modifiche  ed mie   aggiunte  da qui un altro  su un suggerimento ( non sempre  lo spam è negativo  )  arrivatomi in questi giorni   sul mio plus  google, un altro ancora  via  email , altri   presi  a caso  dalla  nostra  bottega del  commercio equo e  solidale

P.s  
Se nel  caso , capita  , tali libri  non dovessero piacere ( dallo sguardo del destinario   si  dovrebbe  capire  subito  ) , ditelo  a voce   se  siete in grande  confidenza oppure    altrimenti  nella dedica,  di  riciclarlo  per  un altro regalo ,  o  donarlo alle  biblioteche  o alle bancarelle  di libri usati   cosi almeno  non  verrà gettato via  ( spreco di  carta   e d'alberi pere  produrlo   )  o relegato in in un angolo opeggio 



Ecco i 12 titoli che vi suggeriamo e che spaziano tra vari temi, dall'orto all'autoproduzione, dal riciclo creativo alla decrescita felice.Che spaziano tra vari temi, dall'orto all'autoproduzione, dal riciclo creativo alla decrescita felice. Gli altri   sono  ---  eccetto gli ultimi tre   che sono specifici :  per  chi ha  ricevuto  in regalo o   voluto prendersi un cane  o un gatto e non sa  come  educarli o  da  che parte iniziare  a   curarsene  .,  per  chi   gli hanno regalato una chitarra o  sta iniziando già  a  suonarla  e  vuole perfezionarsi , su come stimolare  le  vostre intimate ed  i  vostri momenti  hot   e dare  un po' di pepe  al  vostro rapporto  di  copia   -----   sull'educazione   non violenta  cioè : <<  Il termine nonviolenza è la traduzione letterale del termine sanscrito ahimsa, composto da a privativa e himsa: danno, violenza. La parola ahimsa implica una sfumatura intenzionale che si potrebbe rendere con "assenza del desiderio di nuocere, di uccidere". Il concetto è nato in ambito orientale e soprattutto il Buddhismo in India e il Taoismo in Cina ne sono stati i migliori interpreti e teorici. Concetti alternativi, per esempio "innocenza", non sono confacenti al significato originario, che si caratterizza eticamente nella volontà specifica di non-fare danno a chiunque né alla natura in ogni sua espressione. >> ( da http://it.wikipedia.org/wiki/Nonviolenza ) , sul fai da te  ,  ecc. insmma  tematiche sociali

1) Sidecar Smilla  di  Paolo Susana

In Sidecar Smilla l'autore  racconta il proprio viaggio a bordo di un sidecar in compagnia
della fedele cagnolina Smilla. Insieme hanno viaggiato per circa quattromila chilometri, visitando una ventina di rifugi e associazioni che in Italia accolgono i cani abbandonati. Il libro vuole sensibilizzare le persone sull'abbandono dei cani e sul randagismo che ne consegue, testimoniando l'operato dei numerosi volontari che ogni giorno si impegnano a favore degli animali e nel riportare le condizioni dei rifugi in cui si ritrovano dopo essere stati abbandonati.
libri natale sidecas smilla "Sidecar Smilla. Viaggio nell'Italia dei cani abbandonati", Paolo Susana, Edizioni Eventgreen 2013.  
LEGGI anche: "Sidecar smilla": un cane e il suo umano in tour contro l'abbandono

2) Generazione decrescente Andrea Bertaglio, Edizioni l'Età Dell'Acquario 2013.


Che cosa si intende per generazione decrescente? Ad esserne parte sono i 25-35enni di oggi che hanno deciso di dare spazio a una visione diversa della vita e del mondo, prendendo coscienza del fatto che non è possibile produrre, consumare e sprecare fino all'infinito, come si è fatto finora, come ha fatto chi li ha preceduti solo di un paio di decenni. Decrescere non significa ripudiare o rinnegare ciò che abbiamo, ma vivere con una nuova coscienza ambientale, economica e sociale. Andrea Bertaglio nel suo libro approfondisce il tema della decrescita vista dagli occhi di chi, per la prima volta, non diventerà più ricco dei propri genitori, ma andrà alla ricerca di nuovi valori, in un momento in cui tutto sembra perduto. LEGGI anche: E' arrivata la Generazione decrescente! 


3) Io faccio così Daniel Tarozzi, Chiarelettere 2013.


Quando l'economia canaglia  uccide, bisogna cambiare o meglio ritornare  alle origini o all'autarchia  
Daniel Tarozzi ha deciso di salire su un camper e di andare alla scoperta dell'Italia che reagisce, che va avanti e non molla nonostante la crisi economica. Il libro è il frutto di sette mesi trascorsi on the road e documenta la creazione di una rete diffusa di microeconomie che valorizzano il territorio e le competenze delle persone che lo abitano, alla ricerca di una migliore qualità della vita e di un maggior rispetto dell'ambiente. Da Nord a Sud, un altro Pil - non basato sulla crescita infinita - è possibile




4) Storia dei semi Vandana Shiva, Feltrinelli 2013.

Che cosa sono gli Ogm? Da dove provengono i semi utilizzati dagli agricoltori di oggi? In questo libro Vandana Shiva ripercorre la storia dei semi, con particolare riferimento alla problematica degli Ogm. Il libro è rivolto ai ragazzi, ma è utile anche agli adulti che desiderano trovare le risposte alle domande più immediate sugli Ogm grazie ad un linguaggio semplice e diretto, e ad esempi ben documentati. Non mancano degli spunti per tutti per creare il proprio giardino della biodiversità.




5) L'Orto senz'acqua  Jacky Dupety, Terra Nuova Edizioni 2013.

L'Orto senz'acqua è un manuale per la coltivazione dell'orto incentrato su un metodo ancora poco
conosciuto in Italia. Coltivare un orto senza irrigarlo come d'abitudine è possibile, grazie al cippato. Così si risparmia non soltanto acqua, ma anche petrolio e fatica. Il terreno viene arricchito con ramaglie sminuzzate in modo da apportare sostanze nutritive che lo mantengano sempre ricco. Il libro svela tutti i segreti sulla coltivazione dell'orto senz'acqua grazie al cippato.






6) Dalle bucce nascono i fiori Carmela Giambrone, Edizioni Terre di Mezzo 2013.

Dalle bucce nascono i fiori è il libro dedicato all'arte del compostaggio domestico da Carmela Giambrone, meglio nota in rete come Kia. Grazie al suo piccolo manuale di compostaggio domestico imparerete come costruire una compostiera autosufficiente da balcone, quali scarti potrete gettare al suo interno e quali accorgimenti dovrete seguire per ottenere dell'ottimo terriccio naturale a costo zero. Costruire da sé una compostiera da balcone e imparare a restituire valore agli scarti sarà un'avventura divertente ed educativa,






7) Islanda chiama Italia Andrea degl'Innocenti, Arianna Editrice 2013

Uscire dalla crisi è possibile? L'Islanda ce l'ha fatta! Andrea degl'Innocenti, che si è recato sul posto nel 2012, ci racconta l'ascesa e la caduta del sogno islandese, dalla nascita della società neoliberale fino alle vicende più recenti, che hanno visto gli abitanti dell'isola ribellarsi contro i propri governanti corrotti, contro i banchieri senza scrupoli responsabili del collasso del Paese, contro l'intera comunità internazionale che pretendeva il pagamento di un debito ingiusto, contratto da banche private.
islanda chiama italia





8) Autoproduzione in cucina Lisa Casali, Gribaudo - Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2013.

Con Autoproduzione in cucina Lisa Casali propone una guida completa sull'autoproduzione alimentare, per risparmiare, ridurre i rifiuti e mangiare o almeno  provare in modo più sano e consapevole. In casa possiamo preparare davvero tutto: dal pane alla pasta, dalle farine agli oli aromatizzati, fino alle conserve tradizionali e agli alimenti più particolari, come il tofu, il seitan e il tempeh. Grazie all'auto produzione potrete dire addio ( o quanto meno  ridurre il consumo  )    ai surgelati, ai piatti pronti e ai classici snack confezionati.




9) La strategia del Colibrì  La strategia del Colibrì", Alessandro Pilo, Sonda 2013

Scegliere una vita più ecologica non significa necessariamente  una quotidianità di privazioni, ma la
conquista di un'esistenza più piena e appagante. Benessere e qualità della vita non si misurano con la ricchezza materiale e lo spreco di beni e risorse. La strategia del Colibrì è una guida che affronta non solo i diversi aspetti del vivere sostenibile, ma spiega ai lettori come praticare l'eco-attivismo in tempo di crisi, offrendo un vero e proprio "manuale del giovane eco-attivista".







10) Io Ricreo Manuale di riciclo creativo", Francesco di Biaso, Terre di Mezzo 2013

Io Ricreo è il manuale di riciclo creativo proposto da Francesco di Biaso, che spiega come dare una seconda vita ai rifiuti trasformandoli in cose nuove, belle e utili, in poche mosse e con l'aiuto di semplici attrezzi. In questo libro trovate tante idee originali per salvare plastica, carta, cartoncino, alluminio, tessuti, legno e tanto altro ancora dai cassonetti: per unire la creatività al risparmio, sia per l'ambiente che per il portafogli. Con le illustrazioni di Maddalena Gerli.





11) Cucinare guadagnando in soldi e in salute Stefania Rossini, L'Età dell'Acquario Edizioni 2013

Cucinare guadagnando in soldi e in salute è il secondo libro della blogger esperta di autoproduzione e downshifting Stefania Rossini. In questo manuale l'autrice spiega come preparare piati veloci e gustosi adatti ad ogni occasione, risparmiando senza rinunciare alla qualità degli ingredienti di partenza, Perché il vero risparmio si ha scegliendo di cucinare in casa i propri pasti, partendo ad esempio dal pane raffermo, dalle bucce o dagli "scarti", da utilizzare in cucina senza pregiudizi. A guadagnarne saranno sia la salute che il portafogli.





12) Fermo come un albero, libero come un uomo Miriam Giovanzana, Terre Di Mezzo 2013

Fermo come un albero, libero come un uomo, racconta la storia di Chico Mendes in difesa della foresta Amazzonica . L'autrice ripercorre i momenti cruciali della vita di Chico, dedicata alla resistenza al disboscamento e al giogo imposto dai latifondisti ai seringueiros, i raccoglitori della gomma ricavata dagli alberi. Anche Chico Mendes era stato uno di loro, per poi diventare sindacalista e leader capace di parlare di fronte ai "Grandi" della Terra. Ecco tutta la sua storia a 25 anni dalla morte, avvenuta il 22 dicembre 1988, quando Chico Mendes era già un simbolo.




ed ecco i miei  




LA MIA CHITARRA + CD  Metodo per chitarra classica 
Autore: Spano, Giacomo ( https://www.facebook.com/SpanoGiacomo )
Editore: Casa musicale eco
ISBN/EAN: 9788860534347
Libro di 132 pp. formato A4 con CD incluso
Prezzo: €25


PARTE PRIMA
Le parti della chitarra - Il pentagramma - Le corde - La mano destra - La mano sinistra - I Tasti - Tocco libero e appoggiato - Esercizi per la mano destra su corde a vuoto - Note naturali in I posizione
Note sulla prima corda
Note sulla seconda corda
Note sulla terza corda
La tonalità di Sol
Composizioni monodiche
Note sulla quarta corda
Uso del 4° dito
Note sulla quinta corda
Tonalità minori
Note sulla sesta corda

PARTE SECONDA
Gli arpeggi
PARTE TERZA
Le note simultanee
Studi polifonici su tutti gli elementi appresi

PARTE QUARTA
La II posizione
Il barré
Le legature
Appendice
Scale maggiori e minori di due ottave
Accordi
Indice dei brani

Di fronte a un panorama già consolidato di opere di questo tipo, dal percorso ormai centenario, tale settore di ricerca sembrerebbe potersi dire ormai completo. In realtà, in un ambito della conoscenza come quello musicale ci sono sempre nuovi territori da esplorare e soprattutto modi sempre nuovi di osservare e studiare una materia che, come la musica, è in continua evoluzione, proprio come il nostro modo di ascoltarla, crearla e quindi anche di studiarla o insegnarla.



Diversamente da quanto si potrebbe pensare, dunque, quello della didattica musicale – e in particolare della didattica chitarristica – è un settore tutt’altro che esaurito, che ha anzi bisogno di linfa sempre nuova per evitare il rischio di ricalcare modelli di apprendimento che, per quanto autorevoli, possono oggi dirsi obsoleti.
Questo libro è suddiviso in quattro parti, che affrontano ciascuna le principali peculiarità dello strumento e le relative tecniche. In ogni parte si distinguono poi due momenti dello studio: uno dedicato all’acquisizione della tecnica e delle nozioni teoriche attraverso gli studi, e un altro riservato all’esecuzione e all’interpretazione dei brani antologici.
La prima parte è interamente dedicata alla conoscenza dello strumento e delle sue parti costitutive, all’uso delle mani e alla simbologia ad esse collegata, all’apprendimento delle note in prima posizione (nonché delle principali figure musicali) e del loro utilizzo su facili brani tratti dal repertorio della musica classica e popolare. L’organizzazione degli esercizi è pensata per un apprendimento molto graduale delle conoscenze basilari non solo della tecnica strumentale, ma soprattutto della teoria e della grammatica musicale, per agevolare e rendere meno pesante all’allievo principiante lo studio del solfeggio, che in questo modo viene fatto direttamene e più efficacemente sullo strumento, evitando, almeno in un primo tempo, noiosi esercizi di solfeggio parlato. Le parti successive invece esplorano aspetti più complessi e avanzati della tecnica chitarristica (arpeggi, note simultanee, barrè e legature ecc.) attraverso studi specifici e brani di repertorio.
Il libro si chiude, in fine, con una breve appendice, seguendo la quale l’allievo può fare pratica con le scale nelle principali tonalità e con gli accordi, che consentiranno di esplorare un altro ambito dell’applicazione della chitarra, ovvero quello dell’accompagnamento, molto utile e pratico in situazioni di musica d’insieme.
Un’ultima considerazione riguarda i destinatari di quest’opera: la realizzazione di questo metodo è stata ispirata principalmente dall’idea di proporre un’opera didattica che si configurasse come “libro di testo” per allievi delle scuole medie a indirizzo musicale. Ritengo tuttavia che, per le sue caratteristiche e per quelle dei brani antologici in esso contenuti, il testo possa comunque essere un valido strumento per principianti della chitarra di qualsiasi età.Pagina dedicata sul sito dell’editore da cui è possibile scaricare un estratto dell’opera, leggere l’indice degli argomenti e acquistare il libro:
http://www.casamusicaleeco.com/shop/chitarra-classica/595-la-mia-chitarra-9788860534347.html




Rino Gaetano. La tragica scomparsa di un eroe


di Bruno Mautone

  • Prezzo: € 9.90
  • Nostro prezzo: € 8.41
  • Risparmi: € 1.49 (15%)
Spedizione a 1€  Spedizione con Corriere a solo 1€ sopra i 24 euro! (Scopri come)

un ulteriore  suggerimento sarebbe   comprarlo insieme a  Sistema massonico e ordine della Rosa Rossa di Paolo Franceschetti € 15.72


trovate  maggiori dettagli su  questo libro  , compresa  un intervista  all'autore  e una mia recensione   nei tag  del mio blog : : 1) Rino gaetano  ,  2) Bruno Mautone




Ed Fox. Con DVD. Ediz. italiana, spagnola e portoghese vol.2


di Dian Hanson

Spedizione a 1€  Spedizione con Corriere a solo 1€  (Scopri come)

Descrizione

Ed Fox, nato in California, non aveva mai neanche sentito parlare di Elmer Batters quando iniziò a fotografare con particolare attenzione i piedi femminili. In effetti, pensava di essere l'unico govane uomo al mondo a guardare prima i piedi del viso e spesso non guardava le sue modelle per non svelare loro questo particolare atteggiamento. Poi divenne il fotografo ufficiale di Leg Show mesi prima che Elmer Batters morisse realizzando così per la prima volta di essere l'erede designato di cotanto maestro. Non solo, ma capì anche che non era l'unico al mondo ad avere una fissazione per il piede femminile, anche se forse, l'unico al mondo ad essere dotato di grande talento fotografico.

Dettagli del libro italiano








 altre  guide  le  trovi qui su   http://www.scuoladisesso.com/guide.html




Editore: Età dell'Acquario Edizioni
Data pubblicazione: Settembre 2007
Formato: Libro - Pag 160 - 14x21
 € 12,50.( ma  con gli sconti lo si può troovare  a  meno  )
Joël Dehasse, è un veterinario, specializzato nel comportamento degli animali domestici. Conferenziere internazionale, è animatore di un gruppo di ricerca sul mondo degli animali e autore di altri libri (Il cane aggressivo, Chats hors du commun) e di numerosi articoli.
In queste pagine dedicate all’animale domestico più diffuso in Europa, Joël Dehasse ci fornisce diverse preziose chiavi di lettura per meglio comprendere l’indole dei nostri amici a quattro zampe, e lo fa con semplicità e chiarezza, mettendo davvero la sua competenza al nostro servizio.
Chi possiede un gatto sicuramente gli trasmette tenerezza e affetto, ma raramente cerca di indovinare cosa si nasconde dietro certi atteggiamenti enigmatici che sono prerogativa della razza felina.

Il libro ci insegna a rendere ancora più confortevole l’esistenza del micio entrato a far parte della nostra famiglia, senza pretendere da lui una ridicola sudditanza, ma riconoscendo invece la sua natura, i suoi istinti, i suoi rituali. Dehasse dimostra che è possibile educare il nostro gatto a una convivenza basata sul rispetto reciproco, attraverso le tappe graduali di un percorso in cui l’uomo e l’animale imparano a conoscersi e ad accettarsi senza prevaricazioni. Educare un gatto, sostiene Dehasse, significa permettergli di vivere una vita da gatto in un ambiente di esseri umani, per essere felici in due.


Descrizione

Cani aggressivi o fifoni, ossessivi o ripetitivi, nevrotici o ansiosi. Nato dall'appassionata esperienza di veterinario dell'autore, questo libro intende offrire una soluzione ai problemi legati al comportamento dei cani "difficili". Ci sono i casi più comuni e quelli quasi incredibili: la coppia di Spaniel che non vogliono accettare il neonato dei loro padroni; il Collie che aveva paura dei giovedì; il Labrador che amava troppo e molti altri ancora. Con informazioni, tecniche da adottare, soluzioni concrete per i problemi educativi e comportamentali dei cani.
Titolo: Il cane che amava troppo. Comportamento e psicologia dei cani
Autore: Nicholas H. Dodman
Traduttore: Pellizzari N.
Editore: TEA
Collana: TEA pratica
Edizione: 5
Data di Pubblicazione: Maggio 2002
ISBN: 885020194X
ISBN-13: 9788850201945
Pagine: 239





Editore: Emi - Editrice Missionaria Italiana
Data pubblicazione: Maggio 2008
Formato: Libro - Pag 190 - 17x24
Ultima ristampa: Dicembre 2012
Aggiornato il 15 Dicembre 2013 - 


Il libro, dal nome La Pedagogia della Lumaca, il cui curatore è Gianfranco Zavalloni, appare nella categoria Genitori e figli e si trova nella sotto categoria Guide per genitori ed educatori. Stampato dalla casa editrice Emi - Editrice Missionaria Italiana e pubblicato nel mese di Maggio 2008 , in questo momento è in "Disponibilità: Immediata". Il prezzo è Euro 12,00.
"Siamo nell'epoca del tempo senza attesa. Questo ha delle ripercussioni incredibili nel nostro modo di vivere. Non abbiamo più il tempo di attendere, non sappiamo partecipare a un incontro senza essere disturbati dal cellulare, vogliamo tutto e subito, in tempo reale.
Le teorie psicologiche sono concordi nel pensare che una delle differenze fra i bambini e gli adulti risieda nel fatto che i bambini vivono secondo il principio di piacere (tutto e subito), mentre gli adulti vivono secondo il principio di realtà (saper fare sacrifici oggi per godere poi domani).
Mi sembra che oggi gli adulti, grazie anche alla società del consumismo esasperato, vivano esattamente come i bambini secondo le modalità del voglio tutto e subito.
Sapremo ritrovare tempi naturali! Sapremo attendere una lettera? Sapremo piantare una ghianda o una castagna sapendo che saranno i nostri pronipoti a vederne la maestosità secolare? Sapremo aspettare?
Si tratta di intraprendere un nuovo itinerario educativo. Genitori, insegnanti e tutti coloro che ruotano attorno al mondo della scuola, sono stimolati dalle suggestioni offerte dalla pedagogia della lumaca e possono ricominciare a riflettere sul senso del tempo educativo e sulla necessità di adottare strategie didattiche di rallentamento, per una scuola lenta e nonviolenta."

Dall'introduzione dell'autore

La scuola odierna, riflettendo le tendenze di buona parte della società umana, è centrata sul mito della velocità, dell’accelerazione e della competizione, come criterio di selezione al quale i bambini vengono educati fin dai primi anni di vita. 
Dal contatto quotidiano e continuato con la realtà scolastica nasce la riflessione de La pedagogia della lumaca. Siamo nell'epoca del tempo senza attesa. 
Questo ha delle ripercussioni incredibili nel nostro "modo di vivere". Non abbiamo cioè più il tempo di "attendere", non sappiamo partecipare ad un incontro senza essere disturbati dal cellulare, vogliamo "tutto e subito” in tempo reale. Le teorie psicologiche sono concordi nel pensare che una delle differenze fra i bambini e gli adulti stia nel fatto che i bambini vivono secondo il principio di piacere (tutto e subito), mentre gli adulti vivono secondo il principio di realtà (saper fare sacrifici oggi per godere poi domani). Oggi gli adulti, grazie anche alla società del consumismo esasperato, vivono come i bambini secondo le modalità del “voglio tutto e subito”. 
È necessario intraprendere un nuovo itinerario educativo. Genitori, insegnanti e tutti coloro che ruotano attorno al mondo della scuola, sono stimolati dalle suggestioni offerte dalla pedagogia della lumaca e possono ricominciare a riflettere sul senso del tempo educativo e sulla necessità di adottare strategie didattiche di rallentamento, per una scuola lenta e nonviolenta.



   
 «Io sto con la cicala. Perché la formica è turbo capitalista» di   Gusmeroli Fausto

Editore EMI Editrice Missionaria Italiana
EAN 9788830720923
Pagine 64
Data gennaio 2013
Altezza 16,5 cm
Larghezza 11 cm
Collana Gli infra libri


Rilettura alternativa della favola della cicala e della formica.Quest'ultima è vista come emblema dell'egoismo e avidità, e fautrice di una pratica di rapina dell'ambiente; la cicala viene valorizzata per i suoi valori più immateriali e profondamente "umani".








Jameikari - Racconto bipolare  di  Gabriele Rivolta (Autore, Fotografo), Loredana Fantinato (a cura di), Marco Magni (Illustratore)
un libro che rappresenta un triplo regalo: per chi lo fa, per chi lo riceve e per chi beneficia del tuo acquisto  acquisto. Questo libro è stato scritto allo scopo di aiutare Gabriela, la bimba indigena Cabecar ritratta in copertina.
 I proventi saranno impiegati per garantirle una soddisfacente carriera scolastica, altrimenti preclusa. I fondi saranno direttamente gestiti dall’autore e spesi direttamente dallo stesso in acquisti di materiale didattico, di cancelleria, divise scolastiche, spese per lo scuola bus e quant’altro dovesse occorrere.
Potrai seguire direttamente gli aggiornamenti di questa dolce ed entusiasmante avventura, sulla pagina Facebook ‘Jameikari’, questo è l’indirizzo: https://www.facebook.com/Jameikari Un piccolo aiuto lo puoi dare cliccando il tuo ‘Mi Piace’ sulla pagina e condividendo la stessa con le tue amicizie, diffondendo così questa iniziativa solidale.
Il libro è in vendita nei formati Ebook e POD per i links ti rimando 
  1. https://www.amazon.it/dp/B00COAAXMY
  2. http://www.lulu.com/shop/search.ep?type=Print+Products&keyWords=Jameikari&x=8&y=8&sitesearch=lulu.com&q

Grazie per aver collaborato a combattere l’ignoranza, genitrice della schiavitù non solo intellettuale.
Grazie da tutti i bimbi del mondo

Sinossi 
I proventi della vendita di questi libro sono totalmente destinati a Gabriela, la bimba indigena Caber, ritratta in copertina. 
Il viaggio è vita e la vita è un viaggio, vita e viaggio quindi sinonimi ma anche opposti, in un concetto bipolare dove tutto è racchiuso nel suo contrario

. Viaggio come azione, spesso sottovalutata, che
racchiude in se l’atto più affascinante. Il viaggio come strumento di conoscenza di ciò che ancora è ignoto, ma spesso già presente dentro di noi. Viaggio facendo ciò che amo di più: trasmettere la conoscenza agli altri per puro spirito di volontariato. Un viaggio iniziato in una riserva indigena sperduta nella foresta del Centro America e il viaggio prosegue dentro la storia della mia vita, dentro di me, dove tutto è successo ma nulla è capitato definitivamente Un viaggio fatto di sofferenza, che partendo da dentro la sofferenza approda alla felicità, facendo tappa per la speranza, il tutto dentro la mia anima contenitore dei miei pensieri. Viaggio parlando di fatti personali sconvolgenti e dolorosi, che però non hanno tarpato la voglia di prendere in giro la vita, di ridere di me stesso e, inevitabilmente, del mondo che mi circonda. Due storie, una dentro l’altra che s’incrociano e s’incontrano, partendo da differenti punti fisici e temporali, storie che scorrono in senso opposto una all’altra. Nel viaggio s’incontrano considerazioni sull’oggi del mio paese di ieri, dal quale mi sono auto esiliato, sulle sue problematiche più forti, su cosa si potrebbe fare per tutelare i più deboli. Analogamente avviene viaggiando per il mio paese di oggi la Costa Rica. Come in ogni viaggio che si rispetti i riferimenti storici e geografici non possono mancare, conditi da alcuni aforismi d’autore e non, autori bipolari: io, 
Lori Non è un'autobiografia, non è un saggio ne un romanzo e nemmeno un documentario ed è comunque tutto ciò! Racconti e riflessioni di una vita vissuta, ascoltata. Alla drammaticità di alcuni eventi risponde con una stimolante positività, con un'intelligente e divertente ironia Il tempo non ha tempo e tutto accade nella folle mente creativa di un bipolare. 
Linda l'ho letto tutto d'un fiato e l'ho trovato molto bello. Ti ho ritrovato in ogni frase ed in ogni ragionamento in tutta la tua interezza di simpatia, antipatia, forza, fragilità, superbia, umiltà e tutto rigorosamente bipolare! 
Loredana qualche cosa la addolcirei, poco in realtà. Il resto lo descrivo come un volo, un aereo che vola su terre sconosciute e improvvisamente plana, scende nell’anima, lì dove descrive il tuo sentire il tuo pensare e poi risale per poi ricadere in picchiata per adirarsi contro l'imbecillità e la cecità di altri esseri e poi risale e vola leggero. Lo descriverò meglio questo mio sentire, ma con te ho volato. Quella necessità di conoscersi di sentire i segnali che vengono dalla nostra anima e di ascoltarli Il tuo prossimo libro dovresti scriverlo solo su queste tue riflessioni. Per me sono la parte migliore leggevo aspettando che l'aereo cominciasse a scendere sino nel profondo. 
Lela la tua avventura mi ha affascinato e spaventato allo stesso tempo é a volte intrigante come un thriller, a volte commovente come una tragedia. La lettura è molto piacevole e scorrevole. 
Pierpaolo il libro è fluido, scorre bene, si comprende che è stato anche un tuo sfogo col quale il lettore può tranquillamente identificare. Le riflessioni varie si alternano bene ai racconti del quotidiano. Le idee sono chiaramente espresse e le sciabolate inflitte a 360° interessanti. 
Ferruccio Hai raccontato solo una parte della tua vita come sai fare tu, con la genialità che ti contraddistingue, sdrammatizzando eventi che avrebbero ucciso chiunque, ironizzando sulla tua malattia con leggerezza. Amo il tuo stile che precisa cose e situazioni con più aggettivi e il tuo personalizzare le cose dando loro vita propria. Geniali sono le tue proposte su come poter risolvere i problemi che evidenzi. Il tutto per una lettura veramente piacevole e scorrevole 







 Oppure  se  siete   legati al fantasy o  volete   far crescere i vostri  figli  con la  fantasia   c'è  l'offerta  natalizia  di http://www.letturefantastiche.com/ eccone  uno  

L'offerta varrà per le distopie fantastiche de Le Porte di Arcadia, le situazioni fanta-horror de L’ultimo racconto di questa Terra, la scienza arcana de Gli Dei del Pozzo, le avventure di Betta tra gli Alieni in Italia. e gli intricati misteri de Il Borgo di Calendimaggio che saranno disponibili a prezzi super-scontati per tutto il periodo natalizio.
Le Porte di Arcadia, le situazioni fanta-horror de L’ultimo racconto di questa Terra, la scienza arcana de Gli Dei del Pozzo, le avventure di Betta tra gli Alieni in Italia. e gli intricati misteri de Il Borgo di Calendimaggio che saranno disponibili a prezzi super-scontati per tutto il periodo natalizio.

Oppure

Navi dei veleni, la Camera verso la desecretazione degli atti . primo passo sui misteri d'italia ? speriamo

Navi dei veleni, la Camera verso la desecretazione degli atti.
6 dicembre 2013 

L’Ufficio di Presidenza della Camera, su richiesta ufficiale del Presidente Laura Boldrini, ha avviato l’iter procedurale che porterà alla desecretazione di tutti gli atti relativi alle indagini sulle cosiddette “navi a perdere” (le navi dei veleni) svolte dalle diverse Commissioni parlamentari di inchiesta che si sono succedute negli anni.
Dopo aver reso pubblici i verbali sulla deposizione in Commissione datata 1997 del pentito di camorra Carmine Schiavone, dai quali non è emerso nulla che, purtroppo, non fosse già emerso dalle innumerevoli inchieste, giudiziarie e giornalistiche, fatte negli anni, se non la solita criminogena e drammatica commistione tra pubblico e camorra e tra privato e criminalità organizzata.
La desecretazione di quei verbali però ha scatenato le proteste vive dell’opinione pubblica ( vedi appello di greepeace) notoriamente dotata di scarsa memoria, indignata in larga parte per l’atteggiamento “omertoso” tenuto dallo Stato, che ha “garantito” il silenzio sui veleni della Terra dei fuochi violando il diritto della popolazione alla salute, all’informazione ed alla trasparenza.
La richiesta di Laura Boldrini di effettuare una ricognizione sugli atti contenuti negli archivi delle Commissioni di inchiesta sul ciclo dei rifiuti che hanno operato nelle ultime tre legislature e della Commissione di inchiesta sul caso Alpi-Hrovatin, conservate presso l’archivio storico della Camera, si incardina in un’ottica di maggior garanzia e trasparenza, seppur tardiva, in materia ambientale.
La direzione intrapresa sposta di molto l’asticella dello stato di diritto in Italia, che prende corpo a cominciare proprio dalla trasparenza e dalla conoscenza: proprio per questo motivo, ed in seguito alle reazioni dell’opinione pubblica dopo la pubblicazione dei verbali di Schiavone, l’associazione ambientalista Greenpeace aveva avanzato, nei giorni scorsi, la formale di richiesta di desecretazione di tutti gli atti (oltre 600 fascicoli) contenuti negli archivi della Camera.
Nella relazione definitiva sul caso De Grazia pubblicata il 15 marzo scorso il filo di sangue che univa la morte del capitano, l’omicidio di Ilaria Alpi e le navi dei veleni si faceva infatti corposo ma sbiadito, lungo e tortuoso ma impossibile da risalire: alla fine la relazione diceva e non diceva, ammiccando verso una verità molto scomoda, e pericolosa, da raccontare.
La speranza è che l’operazione trasparenza in materia, avviata dalla Presidente Boldrini, possa fare luce su più di un mistero della recente storia d’Italia, anche per restituire ai morti la memoria che meritano.

13.12.13

in italia internet è morto ?non potremo vedere \ sentireo citare più niente neppure dall'estero siamo come la cina o altre dittature

Regolamento Agcom: a rischio siti, piattaforme open source e blog
di Fulvio Sarzana | il fatto quotidiano del  13 dicembre 2013

Il Regolamento dell’Autorità sul diritto d’autore, emanato a dieci anni dall’entrata in vigore di una norma (il decreto legislativo 70 del 2003), che nulla prevedeva di tutto ciò, viene salutato come una vittoria da parte delle Associazioni dei diritti d’autore, ed entrerà in vigore a fine marzo 2014.
Il regolamento è completamente sbilanciato a favore delle grandi lobby dell’intrattenimento, dell’editoria, ma anche del software.
La norma, come si diceva, istituisce un meccanismo di segnalazione all’Autorità e di ordini di rimozione eo di disabilitazione all’accesso, istituito dall’Agcom, che diviene signora incontrollata di qualsiasi attività avvenga sul web italiano.
Contrariamente a quanto affermato dai Commissari dell’Agcom, che rilasciano interviste surreali sull’assenza di poteri su soggetti che non siano i provider, al solo scopo di far rientrare il regolamento nelle norme sul commercio elettronico, la norma si estende in realtà a tutti i soggetti del web, italiani ed esteri.
 Basti pensare che la stessa autorità può rivolgere la richiesta di rimozione a chiunque possa avere un qualche contatto con un file sospettato di violare il diritto d’autore, al prestatore di servizio, al gestore della pagina o del sito, all’uploader, anche se tale soggetto sia all’estero, ovvero tale soggetto non si trovi, ovvero sia anche soggetto ad una legge estera.
E se non li rintraccia? Non c’è problema, soccorre in quel caso la disabilitazione all’accesso da parte dei provider italiani.
Immaginiamo per un attimo questa attività in concreto. Pensiamo all’Agcom che provvede a mandare comunicazioni di rimozione in tutti i paesi collegati ad Internet, e la faccia di provider esteri, blogger stranieri, forum esteri, quando l’Autorità, nella persona del suo funzionario addetto, li inviterà a cancellare un link, a rimuovere un blog o a mandare osservazioni a via Isonzo, Rome Italy, Europe.
Nessuno si “filerà” ovviamente  l’Agcom, “l’italienne” e il funzionario addetto non potrà fare altro che ordinare a chiunque sia immediatamente reperibile, ovvero il provider italiano, la rimozione attraverso la disabilitazione all’accesso. E, si badi bene, diversamente dalla bozza originaria  di regolamento l’Agcom potrà ordinare la disabilitazione all’accesso anche per un sito italiano, con la scusa che l’Unione europea non sarebbe convinta della distinzione tra siti esteri e siti italiani.
In pratica, ai provider italiani verrà chiesto di disabilitare l’accesso anche ai siti italiani (non ad un singolo file): quanto di più censorio possa esistere in un contesto digitale. E, quindi, la disabilitazione non potrebbe tenere conto, ai fini di una scelta tra rimozione selettiva di un file, della localizzazione del servizio.
L’Agcom in pratica utilizza le norme sul mercato interno della Ue, che garantiscono la necessaria parità tra i prestatori di servizi dell’informazione, per sfavorire i provider italiani, e per imporre anche la cancellazione totale, questa volta reale, dei siti italiani. Ed i provider dovranno ubbidire di fronte alla prospettiva di vedersi multati sino a centinaia di migliaia di euro e segnalati all’Autorità giudiziaria. Una prospettiva economica di sviluppo del mercato digitale veramente interessante, ed un premio per chi non innova da decenni, e non contribuisce all’ecosistema digitale italiano.
Ma, vediamo cos’altro può succedere in concreto.
Qualcuno ricorderà il caso del cantante italiano Albano che riteneva una sua canzone vittima di plagio ad opera di Michael Jackson, e pensiamo al fatto che oggi se accadesse lo stesso cantante si potrebbe rivolgere all’Agcom per chiedere di inibire in una manciata di ore, gli stessi siti ufficiali del cantante ritenuto responsabile del plagio, ovunque essi siano. Senza che i cittadini italiani nel frattempo possano sentire le parole del cantante scomparso. Pensate che bella figura con il mondo.
Ma si tratterà solo di film e canzoni? No, nella nuova versione del Regolamento qualsiasi file presente sul web potrà essere assoggettato alla scure dell’Agcom. Una fotografia (che nella versione originaria non era inclusa), il software (che prima non c’era), più articoli e così via. Anche frammenti  di opere, peraltro.
Pensiamo a tutti i siti che consentono lo scambio di software open source, anche loro saranno soggetti alla disabilitazione a seguito di una o più segnalazioni delle grandi software houses, o delle loro Associazioni di tutela. Sicuramente l’Autorità avrà tenuto bene presente gli oneri economici dell’operazione, bilanciando i diritti delle parti in causa, viene da pensare. Ed invece no.
Non c’è alcun onere economico a carico di chi segnala che quindi può dire ciò che vuole, e mandare da una a milioni di segnalazioni, né vi è, come avviene per la procedura del notice and take down vero – quello americano – (non il notice all’amatriciana a beneficio delle lobby), alcuna conseguenza per chi segnala falsamente, così come non vi è il principio del safeharbour, che collegato al meccanismo di notice garantisce e protegge i provider.
L’Agcom ha deciso di non inserire nessuna di queste norme , che avrebbe garantito al soggetto intermediario di poter escludere una propria responsabilità, mentre si parte direttamente con una procedura che obbliga chiunque a cancellare, nella  migliore logica del “ndocojocojo” , costringendo alla fine comunque il provider a cancellare, senza che quest’ultimo possa nemmeno difendersi. Solo chi può essere considerato autore delle violazioni può sapere, infatti, perché sia richiesta una rimozione, soprattutto nei termini temporali ipotizzati dall’Autorità, mentre il social network, il provider, il gestore  del forum, non saprebbe nemmeno cosa dire a sua discolpa.
L’unica cosa che può fare l’intermediario è cancellare, e così avverrà, con la rimozione di tutto ciò che capita, dal lecito all’illecito. Ed è quello che vogliono le lobby. Il web italiano diverrà un terreno di sospetto, o, nella migliore delle ipotesi, un luogo dove in tre giorni ci si può ritrovare cancellati dal provider, senza nemmeno essere stati rintracciati.
Facciamo altre ipotesi. Se  io ho un social network da 160 milioni di utenti, e i titolari dei diritti segnalano una, dieci, cinquanta violazioni, su miliardi di file, l’Agcom disporrà la procedura abbreviata che cancellerà direttamente l’intero sito attraverso la disabilitazione all’accesso. Grazie al fatto che il meccanismo di segnalazione può essere ripetuto all’infinito, inoltre, chi segnalerà di più, otterrà anche la rimozione totale del sito.
Nella nuova formulazione della norma basta aver avuto già una segnalazione precedente per attivare la procedura abbreviata.
Ricordiamo inoltre, che il semplice provenire da una associazione di tutela del diritto d’autore consentirà all’Agcom di attivare la procedura abbreviata.
Il Regolamento verrà ovviamente impugnato dalle Associazioni che si sono dette contrarie, ma il Presidente dell’Agcom Cardani non se ne preoccupa, a giugno, prima del varo della consultazione pubblica, e prima ancora della presentazione della bozza di delibera, aveva detto in Parlamento che chi non era d’accordo con l’Autorità, avrebbe potuto andare al Tar o alla Corte Costituzionale.

Un’ottima (e “autorevole”) riedizione del “ci vediamo in Tribunale” o, meglio in Agcom, via Isonzo, Rome, Italy, Europe, World. Oh yes.

Olbia . L’alluvione spegne le luminarie .ci voleva un disastro come 'alluvione per riscoprire il natale autentico ?


ome  da  titolo  e leggendo l'articolo sotto   preso dalla nuova sardegna del  12\12\2013  mi   chiedo  ci  voleva  un disastro come 'alluvione  per  riscoprire  il natale  autentico  ?  

OLBIA. Sarà un Natale con poche luci. Nessuna luminaria addobberà le strade di Olbia e
nessuna piccola o grande festa accoglierà il nuovo anno. Gianni Giovannelli ha annullato tutto in segno di lutto e di rispetto per la tragedia del 18 novembre. L’unico simbolo del Natale di Olbia sarà, quindi, l’albero di fronte al municipio.
«È stata una decisione che ha preso il sindaco – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Bacciu -. Giovannelli è stato tranchant, non ne ha voluto sapere di piazzare le luminarie in città in questo difficile momento e l’intera amministrazione si è subito trovata d’accordo con lui». Gli 85 mila euro sottratti alle luminarie saranno destinati al ripristino dei numerosi impianti di illuminazione pubblica danneggiati dall’ondata di acqua e fango. «La fornitura, il montaggio e lo smontaggio degli addobbi natalizi erano inseriti nel contratto di appalto per l'illuminazione con la Gemmo – aggiunge Bacciu -. Noi abbiamo deciso di rinunciarci, ma ovviamente il vincolo di destinazione non ci permette di utilizzarli per altro che non siano gli impianti di luce pubblica». Insieme alle luminarie il Comune ha deciso di rinunciare anche a qualsiasi tipo di festeggiamento. A partire dal concerto di Capodanno, per il quale, prima della tragedia di venti giorni fa, erano in corsa Elio e le Storie Tese e Roy Paci. Ovviamente la scelta del Comune di optare per Natale dal basso profilo non impedirà ai privati di mettere su piccoli eventi. Come quello organizzato in tutto il centro storico dai commercianti del Consorzio, che domenica dalle 17 alle 20 distribuiranno numerosi doni per bambini, arrivati appositamente dall’ospedale del giocattolo di Lugano, grazie all’intercessione dell’olbiese Gian Mario Azzena. (al.pi.)

  tale mia elucubrazione  ,  di solito mi dura  qualche ora  \  giorno  ,  è  andata via  subito   . Infatti  controllando il mio fondo cassa  per  natale  , soprattutto  in periodo di crisi ( vedere  vignetta  sopra  )   ,  mi sono accorto  in quanto ho seguito  ciò che predico a me stesso   d'anni  ed  in particolare  nella puntata  sui regali  della mia  guida natalizia   di quest'anno

   d'avere dei  soldi in più   e  con i regali già  fatti  , bene  anziché  sbaccasssarli spenderli  in cose  superflue comprerò  o  donerò  qualcosa   a qualche famiglia  Olbiese   degli alluvionati  . Lo so  che  non dovrei   dirlo e seguire   ciò  :


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini, In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 

E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà".  Dal Vangelo secondo Matteo 6,1-6.16-18   preso da  http://www.qumran2.net/parolenuove/ 

ma  non ci riesco  a  non esternare le mie emozioni



12.12.13

madre coraggio ed anti cammorra Il coraggio di una madre Napoletana



Napoli, rione Sanità. Abbiamo incontrato Anna e suo figlio Gennaro, detto Genny, che ci hanno raccontato la loro storia. Sara Nesci - Rainews24

da www.rainews.it/

Via l'albero di Natale con i sex toys Il Comune di Milano l'ha bocciato


Edizione Digitale L'Unione Sarda.it giovedì 12 dicembre 2013


Via l'albero di Natale con i sex toys Il Comune di Milano l'ha bocciato L'albero con i sex toys





L'abete decorato con i giocattoli erotici e piazzato in corso Como verrà smantellato per decisione del Comune.
Un abete natalizio, interamente addobbato con sex toys (giocattoli erotici) e piazzato in pieno centro a Milano, in corso Como, verrà rimosso. La decisione è del Comune: "Dalla domanda presentata per avere l’autorizzazione a installare l’albero - si legge in una nota di Palazzo Marino - non si evinceva chiaramente la natura dell’iniziativa, né era possibile identificare gli addobbi esposti". Così niente più albero dello scandalo, quello che per qualcuno era di "cattivo gusto" e per altri "divertente". A realizzare l'installazione era stato il sito MySecretCase, che si difende: "L’albero con i nostri sex toy di design - dice Norma Rossetti, 29 anni, una dei tre soci del brand - è molto meno volgare e voyeuristico delle pubblicità di lingerie e delle ballerine in tv. Non siamo provocatori, abbiamo presentato regolare richiesta fino al 27 dicembre e pagato migliaia di euro". Ma quell'abete "se ne deve andare" dice il Comune.

ecco perchè non me ne frega niente d'avere un cellulare ultimo modello Turni massacranti per produrre l'iPhone In Cina muore operaio di 15 anni



ti potrebbe interessare
 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/12/un-decimo-dei-cellulari-e-dei-pc-una.html



  mi pare unione sarda online del 12\12\2013 

Il ragazzo aveva presentato dei documenti falsi per risultare maggiorenne; si è ammalato di polmonite ed è morto dopo un mese di lavoro alla Pegatron. Per un'associazione di tutela la causa del decesso ha a che fare con i turni massacranti.I massacranti turni di lavoro in una delle aziende che producono l'iPhone hanno fatto un'altra vittima in Cina. Un 15enne, Shi Zaokun, è morto di polmonite dopo un mese alle dipendenze della Pegatron, azienda taiwanese con sede a Shanghai. Secondo la China Labor Watch, l'organizzazione che si occupa dei diritti dei lavoratori, a far ammalare il giovane sarebbero state le difficili condizioni di lavoro e i turni massacranti, anche 12 ore consecutive per sei giorni alla settimana. Secondo le accuse, inoltre, il ragazzo avrebbe presentato dei documenti falsi per far risultare di avere 20 anni, dato il divieto per la Pegratron di assumere minorenni. Oltretutto, sia le norme cinesi sia le policy di Apple stabiliscono che i dipendenti possano lavorare per un massimo di 60 ore a settimana, ma i cartellini della vittima mostrano turni di 80 ore settimanali.Negli ultimi mesi, sono cinque gli operai della Pegatron morti in circostanze non chiarite; Apple ha inviato un team di medici per valutare la situazione e rilevare eventuali anomalie, ma finora non è stato rilevato nulla di strano. "Non abbiamo trovato prove di collegamento alcuno tra le morti e le condizioni di lavoro nella fabbrica - si legge in un comunicato dell'azienda di Cupertino - ma certo ci rendiamo conto che questo non è di conforto per la famiglia che ha perso il proprio caro. Abbiamo un team di lavoro alla Pegatron che serve proprio a garantire che essi operino secondo i nostri elevati standard".

corsi e ricorsi storici nuova strategia della tensione in arrivo ? [ il movimento dei forconi e il 12 dicembre 1969-12 dicembre 2013 ]

   è vero che non tutti quelli del movimento dei forconi   sono   tutti fascisti  o mafioso  ma

E poi  ma   come  dimostrano  i precedenti   storici   il rischio c'è

http://it.wikipedia.org/wiki/Moti_di_Reggio
http://it.wikipedia.org/wiki/Cronologia_dei_Fatti_di_Reggio





http://it.wikipedia.org/wiki/Strategia_della_tensione
http://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Fontana
http://www.strano.net/stragi/tstragi/pfontana/


11.12.13

ecco come può andare avanti la pastorizia in sardegna . un antidoto alla disoccupazione e allo svendersi per un tozzo di pane



dall'unione sarda Edizione di mercoledì 11 dicembre 2013 - Prima Pagina


La piccola filiera di TedderiedduSotto i tassi di Tedderieddu, alle pendici di Punta La Marmora, Gigi Loi conduce al pascolo trecento capre, così come faceva suo padre, intorno al nuraghe di “Predu pisu”, nei territori montani di Arzana. E così come faceva suo padre produce, d'estate e nel periodo i
nvernale, un ottimo casu axedu, il formaggio fresco acidulo dei pastori, che profuma dei sapori dei monti del Gennargentu. Il procedimento è lo stesso, ma Gigi Loi, insieme con i familiari, ha pensato bene di andare oltre la tradizione: dopo aver raccolto il latte anche da altri allevatori che pascolano le greggi non lontano dal suo ovile, impacchetta il casu axedu e lo vende nei negozi dell'Ogliastra. Non serve granché: soltanto le vaschette e una macchina per confezionarle con il cellophan, oltre a un locale adeguato per la produzione dal punto di vista sanitario.Cosa c'è di diverso rispetto a quello che faceva suo padre? Poco, anzi nulla per quanto riguarda la produzione: stessi sapori, stessa materia prima. La differenza sta nel guardarsi intorno e capire che il mercato non è più quello del porta a porta. E soprattutto capire che fare rete, costituire una filiera, anche se nata quasi inconsapevolmente con il coinvolgimento di amici e familiari, è una scelta vincente. È così che le eccellenze finiscono sulle tavole dei consumatori. Ed è così che la pastorizia può andare avanti.

10.12.13

Natale, dimmi che regalo fai (sotto l’albero) e ti dirò chi sei [ come risparmiare e non sprecare in tempo di crisi durante le festività natalizie - seconda puntata i regali reprise ]


musica  consigliata   Paolo Fresu Quintet - Night Talk

riprendiamo il  post   : come risparmiare e non sprecare in tempo di crisi durante le festività natalizie - seconda puntata i regali  , spero esaustivo (  ne lo dovesse essere  o avete  altri suggerimenti  fatemelo sapere )   il tema  dei regali con un articolo( secondo me  valido  anche al di fuori del natale ) interessante   che mette  in evidenza  come Dietro a un dono c'è la nostra personalità
Dimmi che regalo fai e ti dirò come sei
                                           Scena di satira nei confronti del giornalismo italiano.
                                                            Tratto da "Aprile" (1998) di Nanni Moretti.

 dell'unione  sarda  del  9\12\2013  che  è  l'esatta fotocopia  o quasi  di quello  del http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/12/08/AQICIvCB-natale_dimmi_regali.shtml


             

Ma  basta sparare sulla croce rossa  siamo a natale  e  veniamo all'articolo  

ROMA A Natale c'è il ripetitivo, che tende a fare lo stesso regalo ogni anno, il frettoloso, che vede i doni natalizi come una pratica da sbrigare il prima possibile, l'originale, che cerca sempre il modo di stupire. E poi quello che fa i famosi «pensierini» un po' a tutti e, al contrario, il selettivo che si dedica solo ai regali da fare ai familiari più stretti. Ogni modo di fare un dono a Natale nasconde però una diversa personalità, come spiega la dottoressa Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta,
presidente di Eurodap (Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico). «Dietro il gesto di uomo che fa lo stesso regalo alla moglie ogni anno - spiega Vinciguerra - c'è insicurezza, paura di sbagliare, o anche mancanza di fantasia. Probabilmente si tratta di una persona che non ascolta e sceglie il dono in relazione a ciò che a lui piace di più, oppure disinteressata, che fa un regalo giusto per farlo».Anche il frettoloso, che sceglie rapidamente i regali cercando di «archiviare» il prima possibile la «pratica» secondo la psicologa «fa il regalo perché deve farlo, non si lascia trasportare dall'atmosfera natalizia. È una persona a cui pesa andare in giro alla ricerca del dono giusto, ma se tiene questo atteggiamento anche nella ricerca del regalo per i propri cari ciò può essere la spia di una comunicazione non molto sviluppata in famiglia, della mancanza di scambio».Poi c'è l'originale, che tenta di stupire a tutti i costi.«Un conto è essere originale nella scelta del dono con un amico, una
persona con cui mi sento particolarmente in sintonia - evidenzia Vinciguerra - un altro è per esempio cercare di esserlo con un parente anziano, in un contesto che non è quello adatto. Se poi l'originalità è portata all'estremo denota un certo egocentrismo: voglio mostrare che sono unico, diverso, speciale». Infine, c'è chi fa tanti «pensierini» a tutti, ma che non è detto che sia una persona così aperta come questo suo atteggiamento vuole mostrare. «È inutile farsi mettere in crisi da questo tipo di persona se non abbiamo pensato di farle un regalo - sottolinea la presidente di Eurodap - tuttavia, se il gesto ci ha fatto particolarmente piacere, possiamo ricordarcene per le feste successive». Il contrario è il selettivo, che invece sceglie i regali esclusivamente per i familiari stretti. 





Nella scelta del regalo - conclude la psicologa sul http://www.ilsecoloxix.it/ ( vedere sopra l'url dell'articolo completo ) - i tre ingredienti che non devono mai mancare sono scambio, ascolto e generosità. Ma soprattutto è fondamentale focalizzarsi più che sui propri gusti su quelli della persona alla quale il dono è destinato».

Giuseppe Vinci l'ex ostaggio libero fra 10 anni più precisamente nel 2013



unione sarda del 9\12\2013


Davanti a quel furgone fermo al centro della carreggiata, l'automobilista pensa a un incidente stradale. Schiaccia disperatamente il pedale dei freni, ma l'Audi 80 rossa finisce contro l'ostacolo improvviso. Una Golf bianca arriva alle spalle a chiudere ogni via di fuga. Dal camioncino tamponato sbucano due figuri in tuta mimetica, mascherati e armati. Altri tre complici si materializzano nel buio: la reazione si riduce a un pugno che però riceve come risposta un colpo in piena faccia sfrerrato con il calcio di un fucile. Inizia così, la sera di un venerdì maledetto, alle 20 del 9 dicembre 1994, il rapimento più lungo nella storia sarda. Giuseppe Vinci, 31 anni, è uno dei 14 nipoti di Daniele Vinci, maestro casaro che, trasferitosi a Macomer intorno al 1930, è partito da un negozietto di frutta e verdura per diventare nel giro di qualche decennio titolare di un gruppo leader nella distribuzione alimentare. Giuseppe (figlio di Lucio Vinci che con Venerando e gli eredi di altri due fratelli morti porta avanti la società), si occupa del supermarket di Santa Giusta, in provincia di Oristano, da dove sta rientrando il giorno del rapimento. Diplomato al Conservatorio e appassionato di musica classica, ricomparirà il 16 ottobre 1995



gruppo leader nella distribuzione alimentare. Giuseppe (figlio di Lucio Vinci che con Venerando e gli eredi di altri due fratelli morti porta avanti la società), si occupa del supermarket di Santa Giusta, in provincia di Oristano, da dove sta rientrando il giorno del rapimento. Diplomato al Conservatorio e appassionato di musica classica, ricomparirà il 16 ottobre 1995, dopo dieci mesi trascorsi con le cuffie alle orecchie e la musica di un mangianastri trasformata in rumore ad alto volume per impedire di captare gli altri suoni. Quasi 450 mila minuti da contare e ricordare uno per uno. Vissuti al buio, con quel cappuccio calato in testa, sorretto solo dalla speranza di riabbracciare il figlioletto di pochi mesi e la moglie Sharon Poletti, coraggiosissima, che tra l'altro fa commuovere tutta la Sardegna quando da Radio Barbagia apre la non stop di 24 ore contro i sequestri dedicando al marito la loro canzone, Margherita , di Riccardo Cocciante. Ricompare a Tortolì. Lo lasciano andare nei monti di Talana e lui sale su un pullman di linea: rilasciato ma non libero. Perché Giuseppe, come ha detto tante volte, oggi è ancora prigioniero: sarà libero e liberato solo nel 2023, quando i Vinci pagheranno le ultime rate dei due mutui concessi dalle banche per limitare gli effetti del tracollo commerciale conseguente all'esborso, in un unica soluzione di quattro miliardi e 250 milioni di lire, oltre due milioni e 200 mila euro di oggi. Una montagna di banconote, contenute in due sacchi di juta e un borsone, lasciati cadere da Lucio Vinci, il 9 ottobre del 1995 da un terrapieno al centro di Nuoro. Operazione-thrilling perché il padre dell'ostaggio teme soprattutto polizia e carabinieri: lo stesso Stato che tratta (e paga) per liberare i rapiti nelle zone di guerra, dal 1991 impone per legge il blocco dei beni dei sequestrati e dei loro familiari. I Vinci riescono a aggirare il divieto con gli incassi dei supermercati (un miliardo di lire), tremila milioni arrivano dal Consorzio di acquisto che anticipa i premi di produzione, il rimanente viene anticipato da amici. Ma i banditi, per evitare fatica e spese per il riciclaggio, ottengono l'impegno (che se non onorato sarebbe stato pagato con la vita da alcuni garanti), a non comunicare agli inquirenti i numeri di serie delle banconote: per essere sicuri di sfuggire ai controlli, oltre dodici milioni e mezzo di bigliettoni da centomila lire sarebbero stati cambiati almeno tre volte. «Il dopo del dopo è peggio del dopo», si legge nel libro Il prezzo de riscatto: storia di una famiglia, dal purgatorio all'inferno , scritto da Lucio Vinci per ricostruire la drammatica vicenda. E denunciare altri pessimi dopo: lo Stato pretende il pagamento di 718.549,07 euro perché i riscatti non si possono detrarre dagli utili, mentre oltre un milione e mezzo di euro vanno in interessi passivi alle banche. Alla fine il sequestro, sommando proprio dopo a dopo , è venuto a costare ai Vinci almeno quattro milioni e mezzo di euro. Nel 2004, a dimostrare che non è la povertà a provocare i rapimenti ma i rapimenti a generare povertà, il salvataggio a caro prezzo si conclude con la cessione a una catena nazionale di un Gruppo (11 supermarket e il grandecentro di distribuzione di Macomer) che dal 1991 nella grande distribuzione - conteggi di Lucio Vinci - aveva liquidato oltre 100 miliardi di lire in stipendi, contributi previdenziali, tasse e interessi bancari. Oggi Giuseppe Vinci gestisce un ristorante di successo, Sa Piola , nel quartiere di Stampace a Cagliari. Vorrebbe essere dimenticato, ma è prigioniero dei suoi ricordi. Almeno fino al 2023.




Michele Tatti.




Il sequestro di persona già angosciante di per se , ha delle conseguenze anche dopo , soprattutto a causa della legge del 1991 un intermediario diventa fiancheggiatore . Infatti
(...)
Giuseppe Vinci, ex sequestrato, non uno tra tanti, ma l’ex sequestrato, racconta : «È stato troppo, un massacro per il mio cervello, ne sono uscito a pezzi. Ero infuriato con i miei per averlo permesso. Sono stato in analisi, ma non mi è servito: due volte la settimana mi sdraiavo su un lettino e non riuscivo a dire a niente. Qualche volta ho avuto a che fare con gli psichiatri. Per due anni non ho dormito. Purtroppo sono un ex sequestrato e lo rimarrò per sempre». Vinci è il sequestro più lungo della storia dell’anonima e di certo uno dei più sofferti.
Non parla spesso Giuseppe, ma nella sua ultima intervista racconta un particolare scioccante: a Macomer, il liceo dove studia il figlio ha invitato ad un’assemblea un bandito, uno dei principi dell’Anomima Sequestri: Graziano Mesina. E’ stato troppo per il figlio di Giuseppe che se ne è andato dall’aula magna. (,,,)
da http://mediterranews.org/2012/01/lanonima-sequestri-ha-distrutto-i-vinci-che-ancora-estinguono-i-debiti-del-sequestro/

addio malinconia



voglio imparare a distinguere la  varie   situazioni per comportarmi di volta in volta   nel modo migliore

9.12.13

Alla fine la vita è : ....

 gente che va, gente che viene, gente che resta e gente che non sa che fare ! 





Buona serata! 

perchè i genitori delle altre scuole d'italia non prendono esempio da quelli di Cagliari, gli studenti ridipingono la scuola Riverniciate le pareti insieme ai genitori

.. sarebbe  educativo  e formativo  oltre  che  una bella lezione , sempre  più carente  d'educazione civica  ed educazione  alla legalità  . 
 unione  sarda  cronaca  di cagliari del 9\12\2013  

Cagliari
Gli studenti ridipingono la scuola Riverniciate le pareti insieme ai genitori lavori nella  scuola A Mulinu Becciu gli alunni della scuola media Alziator hanno dato vita a una brillante iniziativa.
Alunni, genitori e professori assieme. Pennello in mano per riverniciare i muri della scuola media Alziator. Un sabato diverso per gli studenti che già in passato avevano colorato vivacemente alcune aule dell'istituto. Quaranta persone hanno deciso di migliorare le condizioni del proprio istituto, 18 studenti, 15 genitori e alcuni professori si sono dati appuntamento sabato scorso per dipingere pulire
I lavori nella scuola
ed eseguire piccole manutenzioni. Un esempio chiaro del "fai da te".Il gruppo di lavoro, formato da 18 studenti, una quindicina di genitori e alcuni professori, si è dato appuntamento alle 13,30. Hanno pranzato a scuola, poi si sono messi al lavoro.Alunni, genitori e professori insieme per ridipingere l'istituto. Non è stato un sabato qualunque per la scuola media Alziator di via Asquer, a Mulinu Becciu. In quaranta si sono rimboccati le maniche e si sono “travestiti” da imbianchini per migliorare le condizioni del loro istituto. Un'iniziativa degna di nota, e non è stata la prima volta: i ragazzi già in passato avevano dipinto due aule con colori vivaci, ripulendo banchi e sedie per cambiare il look alla struttura.Il gruppo di lavoro, formato da 18 studenti, una quindicina di genitori e alcuni professori, si è dato appuntamento alle 13,30. Hanno pranzato a scuola, poi si sono messi all'opera dipingendo le pareti del lungo andito, pulendo e facendo piccole manutenzioni. Un'iniziativa che ha come obiettivo quello di far capire che la scuola è importante e tutti devono prendersene cura. «È stata una splendida giornata - spiega Massimo Delrio, genitore, membro del Consiglio d'istituto e promotore dell'iniziativa - Abbiamo ridipinto le aule della scuola di giallo e bianco, poi ci sarà una seconda fase dove verranno messi anche stencil e cartelloni per abbellire il muro». Un modo per responsabilizzare prima di tutto i giovani: «In questo modo terranno più ai loro spazi, li tratteranno meglio, ma soprattutto, in questo periodo in cui sembra che tutto vada male, abbiamo voluto mandare un messaggio di speranza».Nel corso del pomeriggio anche l'assessore alla Cultura del Comune, Enrica Puggioni, è andata in visita alla scuola media per vedere come stavano procedendo i lavori. (p.c.c.)

Elmas Randagismo, le adozioni per bloccare il fenomeno

unionesarda 8\12\2013


 L'amministrazione comunale, per 60 cani ospitati in una struttura privata, spende ogni anno oltre 60 mila euro. La considerano una cifra troppo alta e "viste le linee guida relative alla concessione di incentivi a favore di privati cittadini che intendono adottare un cane randagio - si legge nella delibera
Lo sguardo tenero di un cane (immagine tratta dalla Rete)
della Giunta - il Comune provvederà a una campagna di sensibilizzazione per l'adozione dei cani"Per combattere il randagismo si vuole puntare sull'adozione. Sono troppi i costi sostenuti dall'amministrazione comunale che per 60 cani ospitati in una struttura privata spende ogni anno oltre 60 mila euro. «Viste le linee guida relative alla concessione di incentivi a favore di privati cittadini che intendono adottare un cane randagio», si legge nella delibera della Giunta guidata dal sindaco Valter Piscedda, «il Comune provvederà ora ad una campagna di sensibilizzazione per l'adozione dei cani da attuare attraverso la pubblicazione dell'iniziativa sul proprio sito web così come altre forme divulgative». Favorendo così l'adozione da parte di privati cittadini dei quadrupedi ospiti nel canile privato convenzionato. (g.l.p.)

Decostruire la mascolinità non significa demolire l’uomo. È reinventarlo, liberarlo dalle catene degli stereotipi affinché possa essere se stesso,

Ultimo  post  per  questa  settimana   sulla violenza  di genere o  femminicido    La nostra  mascolinità, spesso definita da stereotipi cul...