Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
26.3.14
Abbandonata al Burger King, ritrova mamma dopo 27 anni Giovane americana aveva scritto su Fb, 'Non sono arrabbiata'
Ecco che c'è chi non prova odio e rancore
25.3.14
ELEPHANT MAN di Luigi Marinelli "Io non sono un animale! Sono un essere umano! Sono ... un ... uomo" (J.Merrick).
Domenica scorsa che ho visto ,anche se con il mal di testa e gli occhi chiusi per non piangere talmente era triste e malinconica ,Elephant Man di Luigi Marinelli .L'opera teatrale è tratta dall'omonimo racconto di Frederick Treves è stupenda.
"Io non sono un animale! Sono un essere umano! Sono ... un ... uomo" (J.Merrick).
Uno spettacolo come dice il sito di http://www.romeguide.it/?pag=schedaspettacolonew&id=16094 ,sull'umanità, la dignità e il dolore che si nasconde sotto una maschera mostruosa.
The Elephant Man non è soltanto un capolavoro della cinematografia firmato da David Lynch. E' soprattutto un racconto perfetto, quasi in presa diretta, di un giovane chirurgo, Frederick Treves, che salva l'Uomo Elefante, al secolo Jospeh Merrick, dalle torture dei freak show della Londra di fine Ottocento.
In un momento storico come quello attuale in cui l'estetica del corpo, della "bellezza a tutti i costi", sono divenuti un motivo perpetuo e ossessivo, non senza conseguenze finanche drammatiche (si pensi ai danni provocati dalla chirurgia estetica o a patologie impulsive e compulsive letali come la bulimia e l'anoressia), portare sulla scena una storia d'amicizia tra un brillante e ambizioso chirurgo e un "mostro apparente", capace però di regalare agli altri un universo di poesia e bellezza, significa sovvertire il putrido sistema di vuote apparenze, di fasulle perfezioni, di oscene ostentazioni artificiali a cui siamo ormai assuefatti.
Confermo quanto riporto dall'articolo della nuova sardegna citato nel blog più precisamente qui
Ottimo cast mi aspettavo di vedere "all'opera " Liotti ma l'ottimo Giorgio Lupano lo ha sostituito sublimemente .Brave Ivana Monti e Deborah Caprioglio soprattutto quest'ultima da me conosciuta solo per le apparizioni e partecipazioni televisive .
commenti entusiasti sulla pagina di facebook dello spettacolo di Elephant Man in particolare
Elena Altamura
Spettacolo grandioso, bellissimo, uno dei più belli che io abbia visto. Emozionante, coinvolgente, davvero tutti meravigliosi!! Grazie per tutte le emozioni che mi avete regalato
Lo so che il tema non è originale , ma << ... il fatto è che s'invenra niente di nuovo da 2 mila anni . Si rimescolano solo le carte . Ed ogni volta viene unaxmano >> a volte con successo, a volte senza << Ma in fondo il mazzo è sempre lo stesso (...) :L'importante è non perdere la voglia di giocare >>*
* da Martin Mystere n°318
Lo so che il tema non è originale , ma << ... il fatto è che s'invenra niente di nuovo da 2 mila anni . Si rimescolano solo le carte . Ed ogni volta viene unaxmano >> a volte con successo, a volte senza << Ma in fondo il mazzo è sempre lo stesso (...) :L'importante è non perdere la voglia di giocare >>*
* da Martin Mystere n°318
24.3.14
riassunto del carnevale 2014
ecco per chi non ha voglia o tempo di cercare fra i post precedenti un riassunto dei carnevali della mia isola
Ecco per il mio reportage \ diario
Come tutti gli anni i giorni di Giovedi e Martedi Grasso noi lavoriamo sia per dare a dipendenti ( cye vengono dai paesi vicini ( Sedini e Tisiennari frazione di bortigiadas ) la possibilitò di godersi il carnevale o quanto meno di arrivare a casa visto che si chiudono le strade al traffico .
Lo so che carnevale è finito , ed è iniziata la quaresima ( url ) , ma vuoi per motivi economici o culturali ( anticamente nonostante la religione tali rituali pagani continuando fino alla primavera ) si " recupera " il rito di martedi grasso . Ecco una risposta alle vostre domande : come hai trascorso il tuo carnevale , questo nessun reportage , ecc .
Giovedi Grasso
la mattina lavoro fino a 12 perchè alle 13 anche se la sfilata inizia a 15 e nella mia via arriva alle 17 . Di sera cazzeggio vario e corveè casalinghe . Non sono uscito ala sfilata perchè ero un po' rifreddato , nessuno con cui uscire a vedermela da fuori , perchè a casa arriva tardi o c'è troppo caos tanto che vibrano le finestre per il rumore proveniente dalle casse dei carri . E poi serviva aiuto a mamma che stava preparando le frittelle per la cena con amici .Ecco alcune foto fatte dala finestra di casa . Più precisamente del soggiorno .
Venerdi
lavoro
Sabato
il solito rituale del fine settimana corvè casalinghe : fiera , caffè . cazzeggio con sottofondo la sfilata dei bambini che venerdi non s'era tenuta per pioggia )
Domenica
per il caos di cui ho parlato prima ma che può essere riassunto dalla tavola di topolino riportata . Siamo andati ala sartiglia d'Oristano . Abbiamo deciso all'ultimo d'andare e quindi abbiamo trovato dei posti in tribuna numerata , dovevamo comprare ( si posso fare anche online ) i biglietti dal giorno prima , in posti mediocri . Poi però dove la corsa alla stella , ci si dove spostare di tribuna , per le pariglie , ma i miei " vecchi erano stanchi e poi eravamo bagnati dalla testa ai piedi ed infreddoliti ( stare 4 ore seduto in una tribuna con la pioggia e l'umidità non è il massimo ) siamo andati a vederci il complesso archeologico ( nuraghi , capanne , e pozzo sacro ) di santa cristina .
Le altre foto e video dei 2 " carnevali " le trovate sul mio canale yotube
Le altre foto e video dei 2 " carnevali " le trovate sul mio canale yotube
Lunedi
lavoro
Martedi
diluvio .E quindi l'hanno spostata a domenica 9 marzo . Stavolta sono uscito , fncl ala solitudine . Dopo un giro per fotografare la sfilata da dietro le quinte e poi camminando , sia cercando spunti per evitare solo foro di carrri , ho trovato posto lungo le transenne , vicino ai semafori , con amici d amici ( amici di secondo livello ) . ecco una carrellata di foto ( ho scelto quelle venute meglio ) .
Poi l'influenza
22.3.14
progettare e vestirsi con materiali antichi per l'oggi e risparmiare
riporto qui , scusandomi se in png , ma purtroppo mi si è guastato il mouse , questi due interessanti articoli presi dalle pagine d'approfondimento della nuova sardegna del 21\3\2014 i primi due
oltre alla lana un altra fibra ecologica \ naturale c è la canapa che può essere , e qui sfatiamo luoghi comuni negativi in particolare quello canapa = droga \ spinelli , oltre ad essere usata come abbigliamento e per farne abbigliamenti e tessuti anche per altri usi positivi che trovate su http://www.usidellacanapa.it/usi/index.php in quanto sarebbe troppo lungo parlarne in questo post .
ecco un articolo interessante preso da http://www.abbigliamentocanapa.it/
ABIGLIAMENTO ECOSOSTENIBILE IN CANAPA: DONNA, UOMO, SCARPE, BORSE, ACCESSORI
In questo blog vi vogliamo parlare della canapa, della sua storia, del perchè questa coltivazione si è interrotta in passato, del perchè si dovrebbe invece ri-estendere come lo era allora, del perchè aumentare i suoi utilizzi soprattutto in campo tessile. La canapa oltre alle sue caratteristiche che la rendono ottimale per la produzione di abbigliamento è anche una coltivazione con un bassissimo impatto ambientale. Altramoda, all'interno del suo shop, propone abbigliamento per uomo e donna, borse e marsupi e scarpe in canapa.
STORIA DI UNA CANAPA DALLA BRUTTA REPUTAZIONE!
Resistente, protegge dai raggi UV, assorbe l'umidità, non esiste OGM, antiparassitaria, coltivabile in Italia. Di cosa stiamo parlando?? Della CANAPA. È impensabile che un materiale naturale con caratteristiche e proprietà del genere debba trovare ostacoli e difficoltà nella sua coltivazione ed utilizzo. Eppure è così, anche se le cose ultimamente stanno leggermente cambiando e migliorando.
La storia della canapa comincia ben ottomila anni fà, è stata infatti la prima fibra ad essere utilizzata dall'uomo e fino alla Seconda Guerra Mondiale è rimasta una coltivazione diffusa in varie parti del mondo e sfruttata per tantissimi usi. Fabbricazione della carta, combustibile per auto, produzione di corde, vele, tendaggi, tessuti sono i maggiori utilizzi che se ne facevano in passato. I semi di canapa potrebbero però essere usati anche come fonte di cibo visto l'alto apporto nutritivo che hanno. Un'altro impiego invece che sembra avere sempre maggiore diffusione oggi è quello della canapa nella bioedilizia. Pensate che fino agli anni '50 circa l'Italia era la seconda nazione per produzione di canapa dopo la Russia.
E poi cos'è successo?? È successo che intorno agli anni '30 i grandi industriali americani della carta e dei materiali sintetici provenienti da petrolio e carbone si sono accorti di quanto la canapa potesse essere dannosa per i loro guadagni. E fu così che grazie a imparentamenti vari tra magnati finanziari e uomini dell'amministrazione dell'America di allora la canapa diventò marijuana, una droga demoniaca che faceva diventare le persone cattive, violente, pazze e incurabili!! Per diffondere questa credenza e per manipolare la coscienza delle persone, molte delle quali non istruite e ingenue, fu messa in atto una campagna di sensibilizzazione su TV, radio e giornali sugli effetti devastanti che questa pianta poteva provocare. E così l'illegalità della canapa fu raggiunta anche con il consenso delle persone. Ovviamente gli effetti di queste decisioni si propagarono in tutto il mondo e la conseguenza fu che la produzione ed utilizzo della canapa, soprattutto in campo tessile, venne presto sostituita dall'uso di fibre sintetiche e cotone.
IL RITORNO DELLA CANAPA
Questi ostacoli culturali, ovvero il fatto che sia un materiale che si associ alla povertà e la sua brutta fama da droga, si stanno però pian piano superando, ma riprendere questo tipo di coltura non è facile. Si sono persi la filiera e i metodi di lavorazione. In particolar modo la raccolta e la macerazione sono processi piuttosto difficoltosi a causa dell'altezza che le piante possono raggiungere, fino a sette metri. Attualmente la coltivazione è ripresa in Canada, in alcuni stati degli Stati Uniti ma soprattutto in Cina. Anche in italia la situazione sta migliorando nonostante ci siano ancora delle difficoltà. Il principale ostacolo che rallenta la produzione di canapa è l'innovazione tecnologica, ovvero la mancanza di macchinari adeguati per la raccolta e la prima trasformazione, che avviene direttamente sul campo. Sono state avviate delle coltivazioni sperimentali di babyhemp ovvero canapa di dimensioni ridotte per adattarle a quelle del lino e quindi poter utilizzare gli stessi macchinari, ma non ha dato risultati positivi sopratutto perchè così facendo si riduce di
molto la produzione. Sono state così brevettate altre tecniche, come ad esempio quella della biodegommazione, e un macchinario, progettato da Assocanapa e il CNR IMAMOTER, per la prima trasformazione della canapa. Le altre difficoltà nell'ampliamento di questa produzione si trovano poi a livello legislativo e burocratico. Bisogna sperare perciò in una maggiore chiarezza legislativa e in uno snellimento della procedure burocratiche per rivedere tanti altri ettari di terre coltivate.
Oggi ci si ricorda poco della coltivazione della canapa in Italia, che però era anche stata celebrata nel 1950 con l'emissione di un francobollo.
L'USO DELLA CANAPA NEL TESSILE
L'Italia ha una grande tradizione di produzione e lavorazione della canapa soprattutto in campo tessile. Inizialmente utilizzata per corde e vele grazie all'espandersi delle Repubbliche Marinare, successivamente ha trovato spazio anche per la produzione di tessuti ad uso domestico, come tovaglie e lenzuola, e abiti. Era un tessuto estremamente utilizzato in virtù della sua resistenza. Le donne usavano quindi la canapa per gli abiti e la biancheria della casa perchè così potevano durare a lungo, per generazioni.
Come i nostri predecessori avevano già intuito, le caratteristiche della canapa ne fanno un materiale naturale ottimo per la produzione di abbigliamento. Questo suo utilizzo è stato riscoperto negli ultimi decenni grazie a una presa di coscienza di molte persone sugli effetti devastanti nell'ambiente che prodotti derivanti dal petrolio causano.
Oltre ad essere molto resistente, la canapa assorbe molto l'umidità grazie alle sue grandi cavità interne. Ha una grande capacità di dispersione di calore per cui i tessuti rimangono freschi d'estati ma caldi d'inverno. Assorbe poco gli odori, anche quelli del corpo, ha una maggiore protezione UV rispetto ad altri materiali e possiede una micropotenza elettrica che stimola la pelle favorendo anche la circolazione del sangue. Non è soggetta a acari, muffe, funghi e tarme, ed è anallergica. Le pieghe che si creano sono più dolci rispetto ad esempio a quelle che fa il lino, per cui la vestibilità è più lunga.
Ciò che però vogliamo sottolineare è che la canapa è una coltura ecosostenibile,. Oltre che non danneggiare l'ambiente lo aiuta. Le sue lunghe radici scavando nel terreno lo ossigenano rendendolo più fertile e non soggetto all'uso di concimi. Gli oli essenziali della pianta sono poi dei naturali antiparassitari, quindi non ha bisogno di pesticidi e contribuisce ad allontare i parassiti anche dalle altre colture. Per questo si usa alternare coltivazioni di canapa ad altre coltivazioni. La canapa richiede quantità limitatissime d'acqua e e il suo ciclo di vita è abbastanza breve, circa tre mesi. Se si pensa poi alla possibilità di poterla seminare, coltivare e trasformare, il tutto in Italia, questo significherebbe favorire la filiera corta e non ricorrere a produzioni estere.
Anche facendo il raffronto con altri materiali ci sono qualità della canapa che non si trovano altrove e non solo quelle proprie della fibra ma anche, e probabilmente è la cosa più importante, quelle riguardanti l'impatto ambientale della sua produzione... Rispetto al lino ad esempio presenta, è più resistente, assorbe meglio l'umidità e può essere indossato sia in inverno che in estate. Rispetto al cotone invece le differenze emergono soprattutto a livello di produzione. A parità di raccolto, per il cotone si necessita del doppio del terreno necessario per la canapa, la canapa ha bisogno di meno di un terzo dell'acqua di cui invece ha bisogno il cotone e il cotone richiede l'uso di molti pesticidi che invece la canapa respinge.
Per la produzione di abbigliamento, come t-shirt, cardigan, calze, la canapa viene utilizzata spesso insieme ad altri materiali come cotone biologico e lana per dare maggiore morbidezza ed elasticità ai capi mantenendo però la forte resistenza data dalla canapa.
Nelle altre sezioni del sito potrete trovare maggiori informazioni su abbigliamento da donna, da uomo, borse, scarpe, accessori in canapa e su altramoda.net tutti i prodotti disponibili!!!
..Un negozio dove acquistarlo è .Altra Moda C.so Garibaldi 164 - 61034 Fossombrone - tel +39 0721 716129 - cel +39 380 2873674 - www.vestirebio.it - clienti@vestirebio.it | .: Credits :. .: Privacy :.
21.3.14
Parla Giorgio Lupano, protagonista della pièce Oggi e domani a Sassari e domenica a Tempio “Elephant Man” La consapevolezza di essere un uomo
sembra bello . Ed interessante . Alemo da quel che dice la nuova sardegna del 21\4\2014
di Roberta Sanna
SASSARI Sarà oggi e domani (ore 21) al Comunale e domenica a Tempio “Elephant Man”, spettacolo di Giancarlo Marinelli. Ne parliamo con Giorgio Lupano, nella scena Joseph Merrick, affetto da una malattia deformante e realmente vissuto nell’Inghilterra vittoriana. «Lo spettacolo racconta – dice l’attore – l’umanità di Merrick, la lenta acquisizione di questa consapevolezza. Fino ad allora aveva accettato la condizione di “uomo elefante” con rassegnazione, trattato come un fenomeno da baraccone mai da essere umano. Grazie all’aiuto del personale dell’ospedale, l’amore e l’amicizia - il dottore e sua
moglie, Rosario Coppolino e Deborah Caprioglio, e la capoinfermiera, Ivana Monti, riacquista la sua identità di uomo». Perché può interessare lo spettatore odierno? «Oggi siamo esposti ad altri tipi di esibizione:la ricerca spasmodica della bellezza, la forma fisica a tutti i costi, l’omologazione a canoni imposti di bellezza. Questa è una chiave di lettura. Dire che siamo persone e non conta l’aspetto, sembra banalità, ma nei più giovani non attecchisce. In America le ragazzine chiedono le protesi al seno per il compleanno. È un modo per diventare bellezze da baraccone». È un limite recitare con una maschera? « In teatro il volto conta meno che al cinema. Conta più il corpo, come occupiamo lo spazio o usiamo la
voce. Qui anche quella è deformata. Ma anche così posso dare la mia personale interpretazione. Sarò più chiaro: prima di me c’era Daniele Liotti e nonostante indossiamo la stessa maschera e lo stesso costume siamo due Merrick molto diversi. Capaci di dare a questa fissità del volto e della postura un carattere, una personalità precisa. Certo è una bella sfida. Appena me lo hanno proposto ho pensato: quando mi ricapita un personaggio così? C’era il timore di una storia che parla di deformità fisica, tema su cui non si può essere superficiali, e dall’altra parte una sfida, perché recitando con la maschera, la postura e la voce deformate, dovevo far emergere l’umanità. Ora so che chi viene a teatro dimentica la maschera e sta ad ascoltare l’autoironia che viene fuori, la tenerezza e a volte la cattiveria, fino a scoprire la persona che c’è dietro».
19.3.14
Parigi, profanato il Sacre Coeur Gli anarchici (? ) imbrattano la basilica
Al di là dell'essere anarchici ( o di altra forma di pensiero ) o meno , credenti o non credenti ... é proprio la bestiale stupidità di questi atti, compiuti da pochi reietti, che allontana le persone da qualsiasi confronto con le idee di questi fanatici miserabili. La vernice ce l'hanno nel cervello. Indelebile. Lo so che tale articolo è un concentrato di luoghi comuni ed ostile agli anarchici , in quanto i veri anarchici , esperienza personale , odiano si le chiese , ma non scenderebbero mai a livelli del genere .
Lo riporto sia perchè non ne ho trovati altri su tale news , e poi ho subito un intervento ad un dente e sono a dolori non riesco a trovare la forza di stare molto a pc e cercarne altri magari meno carichi d'odio e di rancore , forse più obbiettivi e senza preconcetti \ pregiudizi sugli anarchici .
Indignazione per l'atto vandalico contro uno dei simboli della capitale francese, visitato ogni anno da 10 milioni di turisti.
Choc e indignazione in Francia per la profanazione della Basilica del Sacro Cuore, uno dei momumenti simbolo di Parigi. L'ingresso della celebre basilica di Montmartre, con vista mozzafiato sulla capitale, è
stato imbrattato da anonimi vandali con scritte rosso fuoco. Si tratta di slogan tipici dell'ambiente anarchico: 'Né Dio né Stato", "Fuoco alle cappelle", "Fuck tourism". Un atto vandalico che ha suscitato sdegno e indignazione tra i cittadini e i politici. "E' inaccettabile" ha dichiarato il sindaco uscente della capitale, il socialista Bertrand Delanoe. Il Sacre Coer è uno dei monumenti più famosi di Parigi, con circa 10 milioni di visitatori all'anno.
17.3.14
Venduti 50mila libri: Bitti riavrà la piazza Gli scrittori sardi vincono la scommessa
unione sarda online del 17\3\2014
La piazza danneggiata dall'alluvioneE' stato così raggiunto l'obiettivo che sei scrittori sardi, pubblicati da Einaudi, avevano inteso raggiungere con la pubblicazione di un'antologia.
Bitti avrà nuovamente la piazza distrutta dall'alluvione. Sarà ricostruita grazie ai fondi raccolti con l'antologia "Sei per la Sardegna" regalata da sei scrittori sardi (Abate, De Roma, Fois, Mannuzzu, Murgia e Soriga) e dalla casa editrice Einaudi. In poco più di un mese e mezzo, grazie alla maratona di solidarietà dei lettori, il libro ha venduto le 50mila copie necessarie per la ricostruzione dello spazio urbano devastato dalla furia dell'acqua e del fango. Entro Pasqua gli autori che hanno dato vita al progetto, contando anche sulla disponibilità dei librai, saranno a Bitti per dare il via al progetto che farà risorgere lo spazio urbano, simbolo di aggregazione della comunità. La piazza non sarà così un luogo doloroso di memoria. Al posto del cratere scavato dalla furia dell'alluvione, ci sarà uno spazio che si fonda sui valori della solidarietà e della cultura.
Soddisfatto lo scrittore Francesco Abate, una delle anime dell'iniziativa: "Ogni libro equivarrà a un mattone - ha detto ricorrendo alla formula che ha inaugurato la presentazione del volume - ogni libro rappresenterà la speranza. L'impegno civile dei lettori ha vinto".
adesso anche per fare spettacolo bisogna emigrare e andare oltre il mare LOU DI FRANCO, LO ''SWING SARDO'' CHE HA CONQUISTATO LA FRANCIA
Inserito il 16/03/2014 h 13:00
Swing e jazz nelle proposte musicali di Lou di Franco, cantante sarda emigrata in Francia con un secondo album uscito di recente
c.. di massa Perù: tutti nudi a Machu Picchu Dilaga moda, ma scattano arresti
unione sarda Domenica 16 marzo 2014 21:47
Fino a un po' di tempo fa erano episodi isolati. Poi hanno attirato l'attenzione dei media, e ora rischiano di diventare una tendenza tra gli stranieri che visitano il principale sito turistico del Perù. Non si sa bene quando è iniziato il gioco, ma come sempre è su Internet che si è diffusa la nuova tendenza. Prima c'è stato l'arresto di due ragazzi, uno australiano e uno neozelandese, che si fotografavano senza nulla addosso fra le rovine. Poi le immagini pubblicate da un giovane israeliano sul suo blog per arrivare inevitabilmente al video su YouTube, in cui si vede una coppia correre senza vestiti nella cittadella inca. Ieri altri quattro arresti. Ricardo Ruiz Caro Villagarcia, responsabile della Cultura di Cusco, la regione dove si trovano le rovine, ha promesso che garantirà che "cessino questi episodi, che pongono a rischio il nostro patrimonio". Anzi, le autorita locali hanno già fatto sapere che se ci saranno nuovi stranieri con il "vizietto", avvertiranno immediatamente le rispettive ambasciate. Chi ha provato a fare un'analisi rigoroso di quello che potrebbe diventare un nuovo fenomeno del turismo è El Comercio, principale quotidiano di Lima. "Perchè tutti nudi su Machu Picchu?", si domanda il quotidiano, dandosi due risposte: "La prima ragione è quella di voler lasciare un'impronta nella propria vita. Si può cioè scrivere un libro, piantare un albero... oppure farsi scattare una foto nudo tra le nostre rovine". "Il secondo motivo é strettamente legato a Internet - prosegue il giornale -: la rete "massifica" ed è quindi necessario fare cose eccentriche per poter distinguersi e fare in modo che la società ti guardi".
16.3.14
Giappone, ecco il super tiro alla ''Holly e Benji''
http://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Holly_e_Benji
Kosuke Ota e Naohiro Ishikawa sono due calciatori del FC Tokyo molto appassionati di manga giapponesi. Amano leggere soprattutto “Capitan Tsubasa”, meglio noto in Italia con il nome di “Holly e Benji”. Il manga è famoso per i tiri strabilianti dei giocatori protagonisti, ma Kosuke e Naohiro non vogliono essere da meno. Decidono così di imitare il super tiro del loro fumetto preferito. Kosuke riceve un passaggio da Naohiro e lascia partire un esterno sinistro ad effetto che si infila sotto l’incrocio. Un tiro talmente preciso da essere considerato un fake da alcuni utenti su YouTube, dove ha già raccolto un milione e mezzo di click in tre giorni.
(a cura di Ivano Pasqualino)
Kosuke Ota e Naohiro Ishikawa sono due calciatori del FC Tokyo molto appassionati di manga giapponesi. Amano leggere soprattutto “Capitan Tsubasa”, meglio noto in Italia con il nome di “Holly e Benji”. Il manga è famoso per i tiri strabilianti dei giocatori protagonisti, ma Kosuke e Naohiro non vogliono essere da meno. Decidono così di imitare il super tiro del loro fumetto preferito. Kosuke riceve un passaggio da Naohiro e lascia partire un esterno sinistro ad effetto che si infila sotto l’incrocio. Un tiro talmente preciso da essere considerato un fake da alcuni utenti su YouTube, dove ha già raccolto un milione e mezzo di click in tre giorni.
(a cura di Ivano Pasqualino)
e per rinfrescare la menoria o far conoscere alle nuove generazioni tale manga eccone la sigla italiana
e la sigla giapponese
differenza tra orfani e lady mafia
Un mio amico , lettore del nostro blog , mi ha chiesto dopo aver letto i post su ladymafia : << come prendi orfani e lo giudichi bellissimo nonstante la violenza , prendi lady mafia e lo stronchi senza neppure un appello \ seconda possibilità dopo neppure un numero . Come mai ?. >>
Sono due oltre a essere due generi diversi . distopico Orfani Noir - hard boiled Lady mafia . Inoltre , come certamente saprai , a differenziali è il tipo di trama e il modo con cui sono disegnati
Orfani
Ne ho anche parlato in questi due post
ottimi i disegni almeno da quel che ne capisco non avendo fatto studi d'arte ma un semplice liceo artistico e la facoltà di lettere , ottima la trama che non si fossilizza su una sola vicenda ma più vicende insieme
Lady mafia
Nonostante la strenua difesa degli autori che pubblico interamente presa da http://ramath.forumup.it/about9941-.html&highlight=
Ma Lady Mafia è un fumetto noir, e il vortice di violenze che contraddistingue le sue vicende rientra nei canoni del filone narrativo a cui fa capo. Voler ridurre, però, il fumetto a questo e accusarlo di sfruttare il fascino del male per fini commerciali, vuol dire non aver letto affatto il fumetto o essersi fermati solo al titolo. Lady Mafia è molto più di questo, e di conseguenza rimandiamo le accuse e l'invito a sospenderne la pubblicazione al mittente.In Italia, purtroppo, si tende a sottovalutare parecchio l’intelligenza media dei lettori, non ritenendoli capaci di farsi un’idea su cosa sia giusto o cosa sia sbagliato nelle letture che vengono loro proposte. Noi, al contrario, siamo convinti che chi ci legge sappia riconoscere la differenza tra il bene e il male. E il cadere di Veronica nell'errore/orrore va ricercato nel circolo vizioso della violenza, cui Veronica è abituata da sempre. In parole povere, conoscendo lei solamente il linguaggio della violenza (è figlia di boss e la violenza continua a seguirla anche all'interno delle mura della casa famiglia cui viene affidata), altro non sa fare che parlare appunto solo quella lingua. E' sbagliato, ma umano. E Veronica sa di sbagliare, come confida spesso nelle pagine del suo diario, lo sanno anche i personaggi che incontrerà nella trama (l'amico Nicola, il parroco, ecc.), può non accorgersene il lettore?!Artisticamente parlando, Veronica offre sfumature, evoluzioni e conflitti di coscienza, che un "eroe bianco" non consentirebbe. I suoi errori, i suoi dubbi, i suoi sfoghi, quelle sue certezze che nello sviluppo della trama vacillano sempre più ne fanno un personaggio complesso, a tutto tondo. Ma quello di lei che non va mai perso di vista, è che Veronica sbaglia e continua a sbagliare perché nasce come antieroina: e come potrebbe mai un antieroe essere esempio di condotta giusta e morale?Il messaggio del fumetto è dunque un messaggio positivo, che viene gridato attraverso la rappresentazione del negativo. Abbiamo scelto di mettere in scena gli orrori della violenza per renderne palese l'assurdità, l'amoralità, col fine di prenderne distanza.E quando parliamo di rappresentazione della violenza, non ci riferiamo solamente a quella di stampo mafioso. La nostra battaglia si traduce in denuncia contro la violenza - tutta - da quella esercitata sulle donne, a quella praticata sugli animali, o ancora a quella rivolta a chi è diverso. Se così non fosse, e avessero invece ragione i nostri detrattori, non avrebbe, allora, senso l'ampio spazio lasciato a tematiche scottanti e attualissime, quali il femminicidio, l'omofobia, la vivisezione, il razzismo, lo stalking, sia all'interno delle trame del fumetto sia nella rubrica Lady Mafia Extra. A dare voce a personaggi fittizi nel fumetto sono professionisti (psicologi, avvocati, ecc.), che danno consigli e tracciano identikit per riconoscere predisposizioni e comportamenti violenti. Pur non avendo la presunzione di essere un fumetto “educativo” (ma lo sono forse gli altri?!), cerchiamo in tutta coscienza di essere un fumetto al meno “informativo”, proponendo al lettore temi e spunti su cui poter riflettere.”“Lady Mafia” continua l'autore “è la madre della protagonista del fumetto, che avendo preso il posto del marito dopo la sua carcerazione, così viene chiamata. Ecco perché Lady Mafia è semplicemente equivalente femminile di boss, di padrino, e giammai una esaltazione del ruolo. Ma, forse, il problema è proprio tutto qui, la scelta di un'antieroina anziché di un antieroe. Forse un Mister Mafia non avrebbe sollevato tanto scalpore, come non lo fanno i romanzi, i film e le fiction di mafia, o i tanti videogiochi violenti non proibiti ai minori.Paradossalmente, la scelta del protagonista al femminile voleva (e vuole tuttora) essere un "omaggio", passateci il termine, alla donna, una riflessione sul suo ruolo odierno e sui suoi drammi, personali e sociali. Veronica, per entrare in affari con la mafia, è costretta a fasciare il proprio corpo per nasconderne la femminilità; si muove in un mondo decisamente “maschile” (oltre che maschilista), tanto che è costretta ad assumere l'identità del defunto fratello Andrea per entrare a far parte di Nostraduania. Questa metamorfosi forzata, nei nostri intenti, vuole rispecchiare la snaturalizzazione della donna “moderna” in ambiente lavorativo, che si vede sistematicamente penalizzata e scavalcata, nel confronto con un collega uomo. Allo stesso modo, la lacerazione interna della personalità dell'antieroina, deve rimandare allo strappo che molte donne oggi provano dinanzi alla scelta tra carriera e famiglia.Gli equivoci nel mondo della parola, come in quello reale sono infiniti. Il drammaturgo Bertolt Brecht ne è esempio eclatante. Il capolavoro Madre Coraggio e i suoi figli, scritto a ridosso dello scoppio della seconda guerra mondiale, è denuncia degli orrori delle guerre e delle tragedie che esse producono. Nelle sue intenzioni l'antieroina di Brecht, e sottolineiamo antieroina, a fine rappresentazione avrebbe dovuto ripugnare lo spettatore. Sì, perché Madre Coraggio è parte, seppur marginale, del macrocosmo "guerra"; e sebbene vedrà morire i suoi figli, con il suo carretto continuerà ad alimentare la macchina della guerra. Come poter avere simpatia per lei? Ebbene, il pubblico non soltanto ne ebbe compassione, ma la amò.”La Cuore Noir Edizioni e Pietro Favorito non ambiscono a tanto per la loro antieroina, ma sperano almeno che venga capita!
Posso affermare che Lady Mafia è un fumetto, almeno per il primo numero che ho letto , dal punto di vista tecnico, stilistico e artistico, orripilante\ mediocre .Gli interventi degli psicologi andavano integrati dentro il fumetto e non come appendici
E' uno di quei fumetti, con operazione marketing connessa ( vedi qua ) , che, per chi ama quest'arte, può essere considerato solo un insulto se usato in maniera estrema .
E' un insulto, per esempio, che questo albo appaia in uno dei prodotti di punta di quest'anno di Rai Uno. E' un insulto che trovi uno spazio spropositato nelle cronache di questi giorni. E' un insulto che venga pompato a tal punto da farlo considerare un fumetto di "culto" e che "rompe" con una certo "buonismo" dilagante (perchè è questo che viene detto tra le righe).
E' un insulto che si parli di censura e di ritiro!!! Ma lasciatelo lì a marcire sugli scaffali delle edicole: senza questa pubblicità non se lo sarebbe comprato nessuno.
E' un insulto che si parli di questo fumetto, oppure che questa ciofeca abbia agganci tali da farsi parlare addosso, e che si parli invece così poco di tutto il resto del fumetto italiano che è generalmente bello, ben fatto e che trascina ancora oggi decine di migliaia di persone nelle edicole o nelle fumetterie mensilmente.
Un altra mia amica mi ha fatto notare che in essi c'è troppo violenza e che preferisce per i suoi bambini i classici come : Mafalda ( I II ) , snoopy , topolino ( I II ) , ecc
vero e non ti biasimo nei fumetti e non solo purtroppo c'è troppa violenza a volte anche gratuita ed eccessiva .
Ma in alcuni casi è funzionale alle storie
E poi bisogna distinguere ed educare che , anche se la violenza non è mai giustificabile specie quelle gratuita c'è violenza e violenza . quella imposta del potere in genere dal media e quella proveniente da dentro di noi ma che dobbiamo tenere sotto controllo . Per spiegarmi meglio fasi riferimento al romanzo ed il al film Arancia meccanica ma soprattutto a questo film Trailer italiano di "L'onda" ("Die Welle"), il film tedesco diretto da Dennis Gansel del 2008
e a http://it.wikipedia.org/wiki/Violenza ( con relativi link )
concludo analizzando l'uso della violenza nei due fumetti di cui siu è parlato nel post d'oggi .
Lady mafia
L'uso è solo gratuito specie la scena in cui continua a torturare e poi ammazza brutalmente uno del commando che partecipo alla mattanza della sua famiglia , nonostante quello che sta torturando per estorcergli i nomi del restpo del comando e del mandate che uccise i suoi genitori sia disposto ad aiutarlo a rintracciarli . Infatti nel finale del primo episodio quando un misterioso personaggio va
a confessarsi e come ultima cosa afferma .... vedere a sinistra la mia scansione dell'ultima tavola del primo numero di questo fumetto
In Orfani
Essa almeno , dall'impressione fattami leggendo i primi 6 numeri , non è gratuita ma funzionale alla storia in questione . Infatti La Terra è colpita da un mega raggio mortifero, che spazza via mezza Europa e un sesto della popolazione mondiale. A puntarlo sul nostro pianeta, con premeditazione da una galassia lontana, pare siano stati gli alieni. In questo scenario post apocalittico sono ambientate le vicende di Orfani, i protagonisti della nuova miniserie Bonelli, un gruppo di bambini adottati dall'esercito per farne macchine da guerra. Che da grandi si ritrovano in un mondo ostile a combattere contro un nemico terribile e sconosciuto. Ma ......
da http://www.smemoranda.it/post/1332/Orfani-la-prima-serie-a-colori-firmata-Bonelli |
( mie deduzioni e previsioni che sembrano trovare e troveranno conferma nei numeri successivi al 6 ) si scoprirà che il realtà è un regime di militari\ una dittatura che sta educando \ formando, con una pseudo guerra dei nuovi soldati per ristabilire l'ordine .
Ed l' addestramento rende alcuni d'essi iulteriormente instabili e violenti e crea il desiuderio di vendetta .di .... e la relativa reazione di .... contro i capi che li ha fatto il lavaggio del cervello e addestrati in tale maniera cioè al motto Non facciamo arte. Facciamo cadaveri.
.
15.3.14
alla ricerca di un film misterioso hanno ucciso un altro bandito opera del regista romano Guglielmo Garroni, datata 1976
forse ho trovato online su http://www.tubeplus.me/ un film d'epoca girato dalle mie parti nel 1976 più precisamente qui per il donwload diretto
Un Misterioso film di cui non si ha praticamente alcuna notizia e di cui non si è ancora trovata una copia. Esistono solo diversi manifesti d'epoca, che farebbero pensare ad un film drammatico sul banditismo sardo. Secondo il Dizionario dei film di Poppi e Pecorari risulterebbe un passaggio televisivo nel marzo del 1978 su Telemontecarloe una proiezione nella stessa Santa teresa come dice questo articolo della nuova sardegna cronaca Olbia-Gallura del 15\3\2014
di Giulia Bardanzellu
SANTA TERESA
SANTA TERESA
Il dizionario del cinema italiano, Poppi e Pecorari, lo cita così: «Film misterioso che non risulta mai essere stato programmato nelle pubbliche sale».
Mai, tranne che a Santa Teresa, dove in molti si ricordano di averlo visto, proiettato per tre giorni di fila. La pellicola scomparsa è quella di «Hanno ucciso un altro bandito», opera del regista romano Guglielmo Garroni, datata 1976. Di questo film, che
foto Sara Achenza © |
aveva come protagonisti Leonard Mann, alias Paolo, un giovanissimo Pippo Franco, nel ruolo di Sardu, e l'attrice in voga in quegli anni, Laura Belli, nei panni della bella Amanda, oggi restano solo un paio di locandine in vendita su eBay e qualche foto di scena. Gli attori sono ritratti sulle rocce di Capo Testa e tra le strade del rione Santa Lucia.
Si tratta di scatti pubblicati di recente su Facebook dalla figlia di una delle comparse teresine. Una vera rarità per un film che ebbe la sfortuna di non trovare distributori, per poi dissolversi nel nulla. Alcuni siti internet lo definiscono «un raro film sul banditismo sardo girato in stile western». Niente trama e niente pellicola. Almeno per ora. La ricerca è partita già da tempo e i primi risultati non sono stati incoraggianti. La Cineteca nazionale di Roma non la possiede, così come quella sarda. Si sa che il 22 marzo del 1978 il film andò in onda su Tele montecarlo, l'attuale La7. Difficile pensare che sia stato registrato all'epoca ma tra i cultori del genere potrebbe nascondersi la preziosa e misteriosa opera. A interessarsi della ricerca c'è oggi anche la nipote di Guglielmo, Monica Garroni, pittrice e art director nella pubblicità, figlia di Romolo, celebre direttore di fotografia e anch'egli cineoperatore. Per lei, che racconta di una grande passione per Santa Teresa e per la Sardegna, visitata in lungo e in largo, sarebbe un modo per ricordare la sua famiglia, tutta legata a doppio filo al mondo del cinema. Nella scheda tecnica del film sono presenti anche il cugino Mark Garroni, come assistente operatore, e un altro zio, Gino Pittoni, autore delle musiche: «Sarebbe bellissimo poterlo ritrovare - dice- e per me tornare dove è stato girato tanti anni fa. Un luogo meraviglioso, ricco di poesia, come tutta l'isola.
Mi sto muovendo con i miei parenti anche in America per verificare la presenza della pellicola tra quelle di mio padre e di mio zio". L'appello è stato inoltrato anche alle emittenti televisive. Il passo successivo è contattare gli stessi attori. La missione è trovare la pellicola scomparsa e ricostruire così un pezzo della storia del paese, da festeggiare con una proiezione pubblica. La seconda dopo quasi quarant'anni.
Sassari Rivincita su Equitalia: cittadina costringe l’agenzia a pagare
da la nuova sardegna del 15\3\2014
Imprenditrice stanca di aspettare invia l’ufficiale giudiziario nella sede di Sassari e chiede il pignoramento dei mobili. Costretta alla resa l’agenzia di riscossione che non versava le spese legali dopo aver perso una causa
di Nadia Cossu
SASSARI
Quando le parti – per un curioso gioco del destino – si invertono può capitare anche che un ufficiale giudiziario piombi nelle stanze di Equitalia per pignorare sedie, scrivanie, quadri. Qualcuno potrà sgranare gli occhi eppure è quanto accaduto a Sassari due giorni fa. Equitalia non paga le spese processuali per una causa vinta da una contribuente che aveva presentato ricorso e il suo avvocato chiede il pignoramento dei beni. Che alla fine non si è materializzato perché proprio ieri mattina l’ente più temuto e “mal sopportato” dai cittadini ha pagato quanto dovuto: 2300 euro. La vera protagonista di questa storia è la titolare di un’azienda agricola di
Cagliari che per un certo periodo ha stabilito però la sua sede a Sassari. A giugno del 2012 si vede recapitare un preavviso di fermo amministrativo – su uno dei veicoli di sua proprietà – e si rivolge subito all’avvocato di fiducia Salvatore Carboni. Il legale scopre che la cartella esattoriale fa riferimento a un presunto debito di 33mila euro che la sua cliente avrebbe con l’Inps. Ma l’avvocato scopre soprattutto che la cartella le era stata notificata nel 2001, che tutto era quindi abbondantemente prescritto e che la titolare della ditta (nel frattempo l’azienda era stata anche cancellata dal registro imprese) quella cartella non l’aveva mai ricevuta. A quel punto scatta il ricorso, si costituisce anche l’Inps e Equitalia resta contumace. «L’ente riscossioni – ha spiegato il legale – sapeva molto bene che stava chiedendo un credito prescritto, ma è andato avanti ugualmente». Il giudice del lavoro (competente perché si trattava di presunti crediti previdenziali) dispone subito la sospensione del provvedimento di fermo amministrativo. Lo scorso gennaio lo stesso giudice Elena Meloni emette una sentenza (la numero 17) che dichiara illegittimo il fermo e condanna Equitalia al pagamento delle spese processuali per un totale di duemilatrecento euro. Ma l’ente di riscossione dei tributi non rispetta quanto disposto dal giudice e continua a non pagare. Si comporta come alcuni contribuenti che spesso e volentieri – purtroppo! – bacchetta e richiama all’ordine. Quando va bene. Trascorsi i termini di legge, l’ufficiale giudiziario avantieri mattina ha bussato alla porta degli uffici sassaresi di Equitalia. Si è guardato intorno, ha parlato con il funzionario di turno che ha capito subito quello che stava per succedere. Solo a quel punto l’ente ha accelerato e ha finalmente eseguito il pagamento. La scadenza (ultima) era fissata per ieri mattina. E infatti, proprio ieri mattina, all’avvocato Salvatore Carboni è arrivata la ricevuta del bonifico effettuato correttamente. Equitalia ha estinto il suo debito e non rischia di vedersi svuotare degli arredi gli uffici della sede sassarese. Cosa che sarebbe senz’altro successa se avesse ritardato di un solo giorno il pagamento delle spese legali.
storie di strada
musica consigliata
Sono sempre di più le persone, anche giovani, che cercano di guadagnare lavorando ai semafori delle strade delle nostre città \ paesi in questo caso di Cagliari. Conosciamo Francesco e Falù
la seconda
Israele, cane ferma il traffico per far soccorrere il suo compagno. Ma è troppo tardi
Commuove il web il video, ripreso da una telecamera di sorveglianza in Israele, di un cane che in mezzo a una strada tenta di fermare le auto in transito per permettere il soccorso a un suo compagno investito. Grazie al cane "vigile" un passante riesce a raggiungere l'animale investito, ma purtroppo per lui non ci sarà più nulla da fare.
dopo il caso del marito della Mussolini politicanti e le baby prostitute
in sottofondo Adelante , Adelante - Francesco de Gregori
Quando il pedofilo è il vecchio bavoso più potente del paese non è così grave...
OVVIAMENTE è in senso ironico \ sarcastico perchè è un fenomeno come evidenzia la strofa della canzone sopra citata :
<<
(...)
In questa terra senza più fiumi, in questa terra con molti fumi
Tra questa gente senza più cuore,
e questi soldi che non hanno odore,
e queste strade senza più legge,
e queste stalle senza più gregge,
senza più padri da ricordare,
e senza figli da rispettare.
(...)
>> da http://www.angolotesti.it/
Quando il pedofilo è il vecchio bavoso più potente del paese non è così grave...
OVVIAMENTE è in senso ironico \ sarcastico perchè è un fenomeno come evidenzia la strofa della canzone sopra citata :
<<
(...)
In questa terra senza più fiumi, in questa terra con molti fumi
Tra questa gente senza più cuore,
e questi soldi che non hanno odore,
e queste strade senza più legge,
e queste stalle senza più gregge,
senza più padri da ricordare,
e senza figli da rispettare.
(...)
>> da http://www.angolotesti.it/
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