20.9.16

a che punto siamo ridotti ci s'indigna se un vip va a fare la spesa la domenica mentre non ci s'indigna per cose serie


Anche il più amato dagli italiani insultato sui social per aver fatto la spesa la domenica, alimentando il consumismo e lo sfruttamento dei lavoratori invece di andare a messa. E alla fine Gianni ha chiesto anche scusa. Dopo un dibattito pretesto per fanatismo e livore, liberatorio dell’istinto ferino dei repressi e dei vigliacchi che in Rete vanno a caccia di prede . Infatti  a migliaia di utenti Twitter non è certo sfuggita la polemica innescata dai fan di Gianni Morandi, 

 
 
 
 
delusi e arrabbiati perché il cantante di Monghidoro ha fatto la spesa di domenica ("Ma ai lavoratori non pensi?"). Se il diretto interessato si è stupito e scusato di aver provocato tanta ira, su Twitter sono partiti gli ovvi #jesuisgiannimorandi o #iostocongiannimorandi, ma anche una buona dose di ironia e sarcasmo: c'è chi vede ormai la spesa domenicale alla stregua di uno sport estremo e chi si chiede se forse, per giustificare un tale polverone, Morandi anziché la spesa abbia fatto una rapina...
Penso che   dal web passi il  90  % della fogna di questo paese. Qualunque esaltato, carico di una rabbia repressa per motivi che non riguardano la società, ma lui stesso, scarica su chiunque, sempre, a tutte le ore, tonnellate di bile, di livore. Attenzione, alimentando la moderna suburra si vincono le elezioni o quantomeno si  ha  un grosso  seguito   e  c può anche scappare  come successe  nel secolo scorso una  dittatura
 E' successo anche  a me  una  cosa  simile a   quella  di  Morandi  con attachi ma  anche difese   e  cancellazione di contatti .  Reo  di      : 1) aver  riportato - condiviso   una notizia bufala   presa  per  vera senza  verificare la  fonte e  vedere se il sito  è   farlocco  \ acchiappa link o una di quelle  pagine  facebook che  hanno cambiato  proprietari e  gestione   in maniera  più o meno   truffaldina perchè mi  sono  fidato  di una mia   utente ,  giudicandola   affidabile ,  visto che la conosco  dal 2010 circa   ., 2)  e   per   aver  condiviso un post   rozzo  e  volgsarte   per  provocazione ma   scambiato come un mio pensiero reale   .
Come se  fosse  facile   semplice    visto che  ci  cascano anche  giornali e siti seri . Esempio ?  La clamorosa bufala sui Rolling Stones a Cuba




18.9.16

Caro Alex, lo sapevi che la tua medaglia d'oro ha dato un duro colpo allo sport nazionale?

da hhttp://www.coachpuglia.com




Caro Alex,
lo sapevi che la tua medaglia d'oro ha dato un duro colpo allo sport nazionale? No, non il calcio. Il lamento. Essì caro Alex, come faremo ora a sostenere di non avere la possibilità di fare ciò che desideriamo?
Come faremo, se tu continui a dimostrare che possiamo andare oltre i nostri limiti?
Lo capisci o no che ci stai rendendo tutto più difficile?
In questi anni la crisi ci aveva dato una mano... Tu lo sapevi che in Italia abbiamo un numero esagerato di "neet"? Sono i giovani che non studiano, non lavorano e neanche cercano un lavoro. Sono due milioni...
E che fanno? Boh! Eppure in tv a parte il Grande Fratello e l'Isola dei Famosi non c'è più niente... Ah si, facebook...
Caro Alex che ne sai tu.
Ora non sarà facile per noi sostenere che hai successo solo se: sei di buona famiglia, se c’hai lo zio prete che ti raccomanda, se c'hai la famiglia che ti da soldi, se c’hai l’amico politico, se c’hai la chiave giusta, se hai le risposte del test di ammissione prima di aprire le buste, se hai qualcuno in commissione al concorso...
Oppure devi essere un genio, ma capita ad uno su mille.  Mica possiamo metterci a studiare o a lavorare tutto il giorno... Mica possiamo stare a consumarci il cervello per come riuscire ad andare oltre le difficoltà che abbiamo... Non siamo mica geni, non siamo nati mica nella Silicon Valley (hai visto che successo il libro "Se Steve Jobs fosse nato a Napoli"? meno male, un po' di conforto...).
Caro Alex, ci hai fregato.
Tu che hai iniziato con i kart per arrivare in formula 1. Tu che dopo 5 stagioni hai ricominciato tutto daccapo negli Stati Uniti in una formula minore, cos’hai trovato? Un incidente che ti ha portato via le gambe ... Come hai fatto a non lasciarti andare? Dove hai trovato la forza?

Dopotutto era così facile sentirsi una vittima del destino. Avresti avuto il nostro appoggio, la nostra compassione. Potevi arrivare all’apice del successo ma il destino ti ha portato all’inferno. Tutti ti avremmo creduto una vittima. E ci saremmo identificati in te. Saresti stato il nostro simbolo.
“Vorrei ma non posso” questo è il nostro motto. E tu cosa vai a fare? Non ti arrendi... Ma perchè? Perchè vuoi turbare le nostre coscienze dimostrandoci il contrario?
Vedo questa foto scattata nella gara che ti ha dato la medaglia d’oro: vedo i cordoli bianchi e rossi che accarezzavi con il tuo bolide a 300 all’ora in ogni curva del circuito... Come sei riuscito a rifarlo su quella sedia? Spingendoti con la forza delle sole mani... Dicci come hai fatto?
Perchè a 46 anni non si va alle Olimpiadi, tutti ti avevano sconsigliato di provarci. “Sei troppo vecchio” dicevano, ma tu no, il solito testardo, il solito guastafeste che vuole dimostrare che si può andare oltre i propri limiti, anzi oltre i limiti che gli altri ti impongono.

Caro Alex sei forte, ce lo hai fatto vedere...  Ma ti rendi conto in che ci situazione ci hai messo ora???"

Una  lettera   dal sapore   amaro  Infatti  

Laura Stradaroli ha condiviso il post di Paola Maletta.
Ieri alle 0:19Chi ha scritto sta ca@@o di lettera ha dimenticato che di uomini e donne come ZAnardi é pieno il mondo..con forza e carattere..volontà e dignità...e non solo con menomazioni....si alzano ogni mattina, anche se doloranti...e vanno in trincea. Studiano, lavorano, fanno grandi sacrifici per rendere felici chi amano....il resto é solo gente che guarda gli altri vivere e amare....e non faranno mai la storia del nostro paese.


Cara  Laura   essa  è una lettera    amara  ed  sarcastica  in quanto come  dici anche  tu  nel  tuo intervento . E gente    che non fa notizia  e  viene maltrattata ed  ostacolata   dalla  : burocrazia ,dagli stereotipi , ignoranza  ,  ipocrisia  e   pietismo   della  gente  normale   . Ed  fa notizia   solo quando  si vince  una  medaglia   o ed   è un personaggio famoso  come   Zanardi    Cosa intendi per  storia    la  definizine  che ne  da'    de Gregori o   quelle  due  di  Fossati  (  1  2  )  -Ma  da li a  dire  che  non faranno mai la storia del nostro paese ce ne passa , e mi sembra esagerato Cosa ne   sappiamo   noi  normali o  "  diversamente  abili  " parziali come me  ? lo  sai  che    sono ben pochi che  trovano il coraggio di  mettersi in discussione  ed  accettare il loro   handicap e la  dura realtà   facendo sport agonistico  come  Zanardi  ed altri   o prendendosi  in gior  ed  ironizzando  come   l'autrice  di questo  libro autobiografico

Risultati immagini per mi girano le ruote

o

  che  lottas  contro  le barriere  architettoniche www.vorreiprendereiltreno.it

ti consigli un film  che  tratta  anche se  in maniera indiretta  riguarda la  cecicita  e i  problemi psichici http://www.mymovies.it/film/2014/confusiefelici/











quando le offese ti rafforzano e non ti feriscono insomma ti scivolano via

in sottofondo Giorgio Gaber - Barbera e Champagne


DALLA NUOVA  SARDEGNA   FACEBOOK
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.  Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne. L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il  proprietario pensava al da farsi. Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo.
Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l'asino. Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo. L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l'asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l'asino riuscì ad
arrivare fino all'imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trottando. La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra.  Principalmente se sarai dentro un pozzo. Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra.
Ricorda le cinque regole per essere felice:
1- Libera il tuo cuore dall'odio.
2- Libera la tua mente dalle preoccupazioni.
3- Semplifica la tua vita.
4- Da' di più e aspettati meno.
5- Ama di più e... accetta la terra che ti tirano addosso, poiché essa può costituire la soluzione e non il problema.


Ecco  perché quando il mio  vecchio  mio padre  ed  a volte  anche mia madre   (  a volte  a  torto  a volte  a ragione )  mi  dicono  che   sono un asino  o  un pezzo d'asino  non mi  offendo    e non  rispondo  ed  a  volte  non rispondo ed  non m'incazzo  .
A  chi , quando  su  fb   riportando questa  foto    con la scritta   auto ironica    A  volte  sono  un asino  , mi dicono    :  Quale dei due? Quello bianco o quello scuro ?   riporto  quello  scritto sopra 


Alcuni genitori si sono indignati per un diario che ritrae una bambina con l’hijab, uno dei tanti veli islamici.ed non riconoscono il premio Nobel per la Pace





Si sa, l'ignoranza produce odio, disprezzo per gli altri, paura e conduce ad azioni terribili  . Infatti  
Si sa, l'ignoranza produce odio, disprezzo per gli altri, paura e conduce ad azioni terribile:  inquisizione  ,  caccia  alle streghe ed  agli untori  ,il terrore  ,  il pogrom  , Lager,  Gulag  e  chi  più ne  ha  ne  metta  Ma  ciò non è bastato   visto che  si ricade    vedendo  episodi   come quello  di cui  parlo oggi  .
Lo che molti di voi diranno  :   ma non hai niente di più importante di cui occuparti , e menate varie .
Certo che le ho . Ma quando certa gente , vedere articolo sotto , reagisce con odio e frasi sempre uguali e ripetendo come un pappagallo le frasi dei seminatori d'odio e non ha le palle per dirlo di persona ma si sfoga sui social . 

Ma me ne frego e continuo finché (per parafrasare una famosa attrice teatrale e comica I II ) i mio blog è

ma il mare aperto dei sentimenti
le vele al vento del mio pensiero
finché quel vento mi resisterà.

infatti io scrivo di queste cose perchè : Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.( Martin Luter King ) ed odi gli indifferenti ( Antonio Gramsci  ) Ora leggendo l'articolo  
malala
foto copertina di Christopher Furlong/Getty Images)
Alcuni genitori si sono indignati per un diario che ritrae una bambina con l’hijab, uno dei tanti veli islamici. Il lavoro è stato stampato in un istituto comprensivo di Carrè, Chiuppano e Zanè. Raffigura Malala Yousafzai, la giovanissima pakistana che ha vinto il Premio Nobel per la Pace, lottando per il diritto all’istruzione nel suo paese.Il disegno in stile Andy Warhol che ritrae una bambina con lo hijab, una delle tipologie di velo islamico, sta provocando un vespaio su Facebook. L’immagine è la copertina del diario scolastico stampato dall’isitituto comprensivo di Carrè, Chiuppano e Zanè.“Io sono senza parole – scrive Giulia, che ha postato la foto sulla sua pagina Facebook – E anche qui sarebbero solo insulti… Vergognatevi! I comunisti sono pregati di non commentare con moralismi, storie di integrazione di sto c***o e altre M***”. Seguono tre hashtag: #loschifo, #èoradibasta #vergogna e una ventina di commenti che vanno dal “Ma i genitori tutti zitti? non ho capito l’obbligo di avere una cosa che non condivido…deghe fogo!!!!!!!” al “A me sale l’omicidio” fino alle foto di Benito Mussolini e proposte di roghi davanti alle scuole.In realtà la bambina rappresentata è Malala Yousafzai, la giovanissima pakistana che ha vinto il Premio Nobel per la Pace con le sue lotte per il diritto all’istruzione e sui diritti civili in generale. “Sono sorpresa e amareggiata – spiega la dirigente scolastica Luciana Bassan – Sorpresa perchè nessuno si è lamentato di persona e amareggiata perchè quella copertina e tutti gli altri 11 disegni contenuti nel diario sono frutto di un lungo lavoro di due classi V di Zanè sul tema “Gesti famosi, donne semplici”, che ha portato loro a vincere un concorso scolastico. Oltre a Malala sono state ritratte anche Anna Frank, Rita Levi Montalcini, Indira Ghandi. Amereggiati sono anche gli insegnanti ma soprattutto i ragazzi, che si sono impegnati tanto su temi come la libertà e il diritto all’istruzione per tutti i bambini”.“Cari genitori – conclude la dirigente – Forse è il caso che facciate una riflessione sulla vostra reazione anziché su quel bel disegno di cui ignoravate il significato”.

Mi chiedo  elucubrando  : non so chi  è    chi fa più schifo  se  gli ignoranti   razzisti  e  xenofobi o peggio  che  hanno  subito  il lavaggio del cervello   da parte  della propaganda   salvinista e destrosa  o che  sono   , peggio ancora  , cosi di natura  . O gente  come questa  che  dice  

in maniera   talmente  ambigua che  non si capisce  se  è un troll provocatore  o  un ignorante  che  fa  sul serio  . 


La risposta alla mia elucubrazione mazzulliana sembrerà banale . Ma per me fanno entrambi schifo sia i primi ( razzisti , xenofobici ) sia i secondi ( perchè l'ignoranza fa paura ed il silenbzio uguale a morte cit musicale ) . Sia gli uni che gli altri non capiscono che Lasciarsi portare ad atti d'odio da troll razzisti è, da fessi! Le pachistane e le iraniane utilizzano un genere di copricapo che non è tanto diverso di quello che utilizzavano le nostre nonne per andare in chiesa. Non tutte lo usano, non
http://www.comune.cercemaggiore.cb.it/
più precisamente  qui 
nasconde i capelli della donna, e poi a volte se lo tolgono in pubblico. Poi ci sono fotografie d'Indira Ghandi con un abbigliamento non tanto diverso, e con il capo coperto nello stesso modo. Viaggiate un po', leggete un po' o guardate  programmi  che non siano solo quelli della de filippi e  simili  . E  capirete che   quello che  voi chiamate  velo  sui  capelli  era portato  anche dalle  nostre nonne
  e  bisnonne    e viene portato  anche  dalle  nostre suore  e   in molti paesi del mediterraneo ed  oriente    non solo  mussulmano  

17.9.16

Pasolini: "Frocio e basta!" ? Pasolini non perdonò i partigiani che ammazzarono il fratello di Matteo Tassinari



non consideratici omofobi e non fermatevi al titolo ma leggete tutto l'articolo prima di dare un giudizio , non fate come feci io in passato che giudicai Pasolini un pedofilo solo perchè avevo letto non ricordo dove che lui si eccitava solo avendo rapporti con i ragazzini . Impressione che ebbi anche leggendo per la prima volta il suo romanzo ragazzi di vita , poi la rilettura mi fece cambiare idea insieme agli articoli \ post  su POasolini  dell'amica \ utente Daniela Tuscano
di cui  potete trovare  i suoi articoli in archivio  


Dopo questa precisazione ecco l'articolo in questione dell'amico Matteo . 

Buona lettura 







“Se l’era cercata”, commenta Giulio Andreotti alla rivelazione sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Ma ci sono nuovi elementi che nuovi non sono più, epure sono lì, chiari come il sole e nessuno fa due più due fa quattro. Il sospetto che non sia stato Pino Pelosi, unico condannato per l’omicidio, è avvalorato anche dal grande amico di PPP, Sergio Citti.


Enzo Siciliano




Anche l’amico Enzo Siciliano si domanda: "qual è quel fetuso comunista che Pelosi, nella terribile notte dell’omicidio, sostiene di aver ascoltato". Nei famosi "Scritti Corsari” sul Corriere della Sera lo scrittore friulano era sempre impegnato contro l’oppressione comunista, soprattutto in Romagna. Ma non si lasciava tentare dall'avventura dell’impegno politico. Nei suoi scritti non c’è via d’uscita da una condizione soffocante.
Non riconosce alla sinistra alcuna intenzione d’infrangere l’omertà, se non il servirsene a fini di propagandistici. Non era certo il personaggio capace a stare in cerchio con altri simili che all'unisono cantano la stessa messa. Lui voleva e doveva essere isolato, perché solo così trovava la rabbia per fare quello che voleva senza condizionamenti. Era un uomo di pensiero, certo, ma semplicemente libero e a quegli anni, essere liberi intellettualmente, non era semplice, perché più di oggi la cosiddetta "macchina fagocitatrice" d'ideali propri, era, forse, più divoratrice e feroce. Il modo più naturale per screditare l'immagine di Pasolini, era la chiacchiera sulla sua omosessualità e direi che non c'è cosa più odiosa di questo tipo di trattamento da parte dei coetanei, colleghi o amici. Pasolini, umanamente, soffrì troppo, forse era destinato proprio a questo. Certe persone, questa vocazione direi al "martirio", è innata e non mi metto certo a fare degli esempi per suffragare e poggiare il mio pensiero in proposito. 
Quello che scrivo adesso e che voi ora leggete, è stato scritto in tante altre occasioni ed in tante chiose diverse, eppure nessuno ha mai voluto o saputo andare a fondo nelle indagini che le avrebbe sapute leggere anche un'analfabeta corsicano. Non è difficile immaginare il perché del “siluramento” post mortem di Pasolini in una sinistra che ha sempre posto il burocrate, il partito forte e che viene da lontano e non si sa dove vada, il funzionario, l’intellettuale “organico” al di sopra dell’umanità.

Pier Paolo non perdonò mai le “mani sporche” dei partigiani rossi che uccisero a Porzus, che consistette nell'uccisione fra il 7 e il 18 febbraio del 1945, di diciassette partigiani della Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e laico-socialista, da parte di un il fratello, partigiano senza colore politico.


Il sentiero dei nidi di ragno

La subordinazione della letteratura alla politica comunista berlingueriana, è stata la piaga italiana della sinistra di questi ultimi dannosi tempi. In “Petrolio”, uscito postumo, Pasolini dimostra come il Pci abbia approfittato largamente, per ragioni decorative ed esteriori, dei “librieri” italiani (gli scrittori sono un’altra cosa). Nel bel libro “Pasolini contro Calvino” (Bollati Boringhieri), Carla Benedetti, docente all’Università di Pisa, spiega come all’impegno reclamato dal Pci, l’autore del “Sentiero dei nidi di ragno” e del “Barone rampante” si sia adattato lasciandosi sbandierare quale fonte di grande orgoglio del partito comunista.Allorché apparve il libro di Carla Benedetti, 
Carla Benedetti

Ferdinando Camon scrisse sulla Stampa: “credo che la Benedetti dica cose giuste, ma troppo presto…l’etica dominante ha una sua idea della letteratura… Cara Benedetti domani avrai ragione. Oggi hai torto. E la pagherai”. Qual è la colpa di Pasolini? Di aver scritto: “Il rischio della impopolarità, fa più paura nell'intellettuale italiano del vecchio rischio della verità” da “Petrolio”, edito dopo il macabro assassino di Pier Paolo Pasolini da organi deviati dello Stato italiano, che si sono serviti di malavita organizzata, politica sensibile al malaffare e Servizi. 





Ancora: “adattandosi alla propria denigrazione, l’intellettuale è insieme incarnazione di un bisogno inestinguibile di cambiamento…”. Pasolini sapeva che dopo la morte, forse cercata, le catene d’oro delle quali fu caricato dagli “strumentalizzatori” politici gli sarebbero rimaste addosso per trascinarlo al fondo dell’oblio. Lo scrittore friulano non sapeva fare “economia” della verità.


                         Il corpo di Pier Paolo Pasolini prima dell'autopsia


Al momento della morte, nella quale Pelosi si dichiara estraneo, una presenza curiosa, ricordata da Enzo Siciliano, è stata quel “fetuso comunista” con accento siciliano. Presenza che lascia supporre che l’incarico di uccidere Pasolini sia stato assegnato forse alla mafia da poteri indispettiti dagli scritti “Corsari” ormeggiati nella stampa confindustriale

Quel "fetuso comunista"

15.9.16

quando i blog non esistevano o erano ppena all'inizio e lo Sketchbook Project

l'editoriale di topolino 3172 (  qui  l'articolo originale  )  da me rimaneggiato  nel post  d'oggi    mi permette di rispondere a tutti quelli \e che , nonostante le FAQ e i rispettivi aggiornamenti mi chiedono   se visto il tipo di notizie  che pubblico   e  condivido qui e su facebook faccio scambio di link

Cari amici \ che Quando ho saputo dello Sketchbook Project ( inglese ; italiano  )  tramite topolino n° 3172 mi sono entusiasmato all’istante. E mi sono ritornati in mente i vecchi ricordi dei mie faldoni l,  e le mie  Smemoranda del  liceo  e  dei primi anni  d'università fino al  2001    pre blog e social ( devo solo ricordarmi in quale angolo della







soffitta sono finiti ) fatti di anni ritagli trafiletti, articoli interi o a pezzi, titoli, fotografie  prese  dai giornali o scattate da mio padre  o  da me   quando ancora il digitale non esisteva od  era  agli inizi  , fiori, foglie, materiali disparati. La mia predilezione che poi  ho  ripreso quando  mi sono messo online  prima  con  splender  ed  ora  con blog spot  \ blogger   va alle notizie strambe, quelle inverosimili e divertenti, ma mi interessano allo stesso modo singole frasi, parole, immagini, caratteri tipografici. Tutto questo finiva  incollato su quaderni le cui dimensioni lievitano in maniera esagerata a mano a mano che li riempievo  .Se volete divertirvi, consiglio anche a voi di farlo. Spesso, una volta affiancati, frammenti di diversa provenienze, di diverso tenore e di diverso argomento generano un effetto comico e fanno deragliare i pensieri di tutti i giorni e il cervello resta in moto.
Le mie pagine di ritagli sono, quello che  dev'essere sopravvissuto  ai topi e  al tempo ,  affiancate da pagine scritte. Sogni, spunti, idee, vaneggiamenti, disegni. Per qualche mese, il tempo necessario a completarlo, ogni quaderno diventa un amico che di solito alloggia nel cassetto del tavolo della cucina, ma che quasi sempre porto con me nei viaggi e negli spostamenti insieme al taglierino, alla colla e alla mia stilografica preferita.
I quaderni hanno un ultimo grande pregio:  ci dovrebbero  ricordare  degli errori e delle correzioni dai quali imparare


Supporto perfetto per me, che sono distratto e smemorato e devo prendere nota di tutto. A proposito, mi ero appuntato sull’agenda qualcosa da dirvi, oltre a chiedervi di guardare ai quaderni con occhi diversi… Ah sì, ecco qua: buon ritorno a scuola!

miracolo un padre che non cede alle pression del figlio di 1o\11 anni che gli chiede il celluare



Ecco una storia di quando una proibizione o rifiuto è salutare e non repressivo ed aiuta a crescere ed affrontare meglio la vita nel bene e nel male










Caro giovanotto,
ormai è deciso: comincerai la scuola media senza il telefonino nello zaino correndo il rischio (che forse è una certezza) di ritrovartiin minoranza rispetto ai tuoi compagni.
Ti chiederai perché. E la risposta che tante volte ho incassato da mio padre ("perché lo dico io") probabilmente non ti basterà. E allora devi sapere che quando sei arrivato, ormai undici anni fa, sono spariti i coltelli che prima stavano in bella vista sul banco della cucina, nelle prese elettriche abbiamo infilato i tappi di plastica e un cancelletto sulle scale ha impedito che tu prendessi il volo durante le tue prime esplorazioni a "quattro zampe".
Poi è venuto il giorno della bicicletta e prima di togliere le rotelle siamo andati in quel parcheggio chiuso alle auto a provare (e riprovare) se davvero è possibile stare in equilibrio su due centimetri di gomma. Solo molto tempo dopo, con il casco in testa e le regole fondamentali del codice della strada in mente, sei potuto scendere dal marciapiede.
E ora chiedi il telefonino. A me, che so cosa vuol dire tenerlo nella tasca posteriore dei pantaloni e avere la (falsa) impressione di sentirlo vibrare ogni momento tanto suona di continuo. A me che controllo la posta ogni minuto e - per lavoro - dovrei pure stare attento a ciò che accade su Facebook, Twitter o Whatsapp. Compulsivo è una parola che avrai tutto il tempo di imparare, per il momento goditi la vita e preparati - come si deve - al gran giorno in cui anche tu ti presenterai al mondo con la tua identità digitale (di questo si tratta) nel taschino.
La vita è piena di soglie da superare e questa può aspettare. Con tua madre abbiamo pensato a lungo quale potrebbe essere un buon motivo per metterti un telefono nello zainetto e non ce n'è venuto in mente nessuno. E se mai ti venisse il dubbio che è una questione di fiducia sappi che la fiducia non si dimostra affidando ai figli un cellulare, magari con il gps attivato - come è possibile fare - per sapere in ogni momento dove sei.
Prima di conoscere il mondo virtuale, credimi, bisogna conoscere quello reale. Quando tornerai a casa con un occhio nero perché avete litigato nel cortile della scuola (speriamo di no) forse sarai pronto per affrontare una chat digitale che può essere molto (ma molto) più violenta. Quando più persone comunicano senza vedersi in volto (come avviene sui social network) le cose possono prendere una piega molto brutta ed essere artefice di uno di questi"drammi digitali", piccoli o grandi che siano, può essere terribile quanto esserne vittima.
Mi dicono che ci sono chat di ragazzini che fanno suonare il telefono 400-500 volte al giorno. Con tante distrazioni sarebbe un peccato diventare grande senza aver imparato come si accende un fuoco, giusto per citare una delle cose che a tuo padre danno più soddisfazione. Senza contare che saper tagliare la legna con l'accetta ti tornerà utile quando scoprirai (perché lo scoprirai) cos'è lo stress digitale.
Se ti fa paura l'idea di restare fuori da quei gruppi sappi che è un problema di ogni generazione. Ai miei tempi il problema, banale, era tra chi entrava in discoteca e chi restava fuori. Per voi è tutto molto più complicato. Sembra facile, ma bisogna aver conosciuto il mondo di persona, almeno un po', prima di essere capaci di esplorarlo, nei suoi angoli e nelle sue profondità, tenendo in mano un schermo da 5 pollici.

Mi complimento  e  sono d'accordo   con  il genitore  esiste una vita reale che i nostri figli (o per me nipoti) devono imparare a prima a vivere e non è di per se stessa una cosa facile.Ci sarà tempo per tuffarsi nella vita virtuale una volta imparato a sopravvivere ai pericoli di quella reale. Ecco perchè non sono d'accordo che gli si regali o gli si dia il cellulare a 10\11 ed in alcuni casi a 8\9 meglio a 14 . Oppure se proprio gli si deve dare che ciò avvenga con giudizio e preparandoli prima . Ovvero come dice un commento all'articolo : << ( ... )n sarebbe meglio insegnargli ad avere un uso corretto di tutto quello che è tecnologia ..?. aspetta che gli altri compagni si ritrovino al cinema o al parco mettendosi d'accordo col telefono e lui a casa solo perché nessuno l'ha contattato ... i figli bisogna accompagnarli nella crescita non proibire per facilitarci e non avere problemi .>>

trovare le differenze tra due tipi di violenza sulle donne quella dei fondamentalisti islamici e quella di noi occidentali




 leggi  anche 
non sempre tra i due lupi vince quello a cui dai da mangiare il caso Tiziana Cantone morta suicida per un video e le derisioni ed insulti su facebook 

  e  senti



Ci fa tanto schifo l'Isis e  i vari fondamentalisti   perché lapidano le donne che commettono adulterio
ma siamo davvero più evoluti noi che siamo in grado di costringere la "colpevole" ad uccidersi?
Siamo solo più sofisticati
Nessun testo alternativo automatico disponibile.

e  a chi dice : <<   non capisco perché bisogna fare sempre questi paragoni, fanno schifo entrambi, punto ! >>fanno schifo entrambi, per questo si fanno i paragoni, altrimenti l'uno si crede meglio dell'altro ;-) . Infatti   purtroppo i nostri politici  politicanti specie quelli di destra vedono solo le violenze dei primi e nascondono sotto il tappetto le violenze dei secondi  ne fanno una  strumentalizzazione politica . ed evitano di parlare di diversità tirando in ballo la pseudo teoria del gender .Ecco perchè anche se non piace neppure a me si è costretti a fare simili paragoni . Concludo con quanto dice la mia  amica  e  compahna  di strada  

Cari genitori,
quando a scuola vi proporranno di introdurre EDUCAZIONE SENTIMENTALE o qualche progetto di empatia o sul rispetto di GENERE, non fate spallucce, non dite NO nascondendovi dietro una non meglio identificata Teoria Gender
e ricordatevi dei fatti di questi giorni
ricordatevi dell'inaudita violenza fisica e sociale che si è scatenata sul corpo delle donne
potrebbero essere le vostre figlie
ricordatelo!
Dipende da voi!
Se il sessismo sarà sconfitto dipende da una vostra scelta.
Fate quella giusta
concludo     reinterpretando   un famoso testo  musicale  (  qui  l'originale  )


  anche se noi   ci crediamo assolti  
                                                              siamo  per  sempre coinvolti

facendo  un autocritica  in quanto ho   , incuriosito   , fatto prevalere  il  lato morboso ed  avvendo come  molti media   sottovalutato  la  cosa  e  scambiatola  per  un video  di una esibizionista   che  è  presente in ciascuno di noi  ,    andando a cercare il video  della   ragazza  suicidatasi     ed  avendone   trovato ( almeno credo )   perchè  era  oscurato nei volti  mi sono  eccitato e  .....  proprio come  dice  questo bellissimo articolo  del  \  della   blogger  https://abbattoimuri.wordpress.com

14.9.16

non sempre tra i due lupi vince quello a cui dai da mangiare il caso Tiziana Cantone morta suicida per un video e le derisioni ed insulti su facebook

come dicevo dal titolo   non sempre  è cosi


ecco la storia   , miracolo  che se ne  siano occupati anche  i media nazionali  e  non in fondo  pagina  e con un trafiletto di qualche  riga . Speriamo che  non venga  subito divorata  e  dimenticata  dall'opinione  pubblica

da Francesco GuarinoSegui 23 h ·







"STAI FACENDO UN VIDEO? BRAVO"

Una frase, un volto, un pompino.
Quel video lo abbiamo visto tutti e tutti ci abbiamo riso su. E non solo. Lo abbiamo scandagliato in lungo e in largo, ridotto a meme, innalzato al rango di tormentone.


Dietro quella frase, quel volto, quel pompino, c'era una persona con un nome e un cognome.
C'era, perché Tiziana Cantone si è suicidata oggi nello scantinato di casa sua (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/…/casalnuovo-napo…), dopo un anno passato a cercare di diventare invisibile, senza riuscirci.
Perché quel volto così appariscente, quella bellezza così dirompente, quel suo essere diventata oggetto di desiderio l'hanno uccisa pian piano. A partire dal momento in cui quel video è finito - consapevolmente - nella memoria di un telefonino, ed è divenuto - inconsapevolmente - un marchio a fuoco sulla pelle di Tiziana. Perché una volta apparso il primo, sono saltati fuori dal nulla anche il secondo, il terzo, il quarto. "Tanto è troia".
Tiziana non ha retto al peso dell'essere bollata come una "troia". Ha cambiato casa e città. Stava provando a cambiare nome. Ma quegli occhi, quelle labbra e quel corpo l'avrebbero inseguita fino in capo al mondo, e ha deciso di disfarsene nel modo più rapido ed insensato.
Tiziana ha fatto un solo errore, ma non riesco proprio a fargliene una colpa. Non ha avuto la forza di dire: "Sì, sono una troia. Con chi dico io. Problemi?".
Perché se salta fuori un mio video mentre scopo una tipa sul cofano di un parcheggio, io sono un "chiavatore" e quella che sta sotto di me è una "troia". Perché Vaticano e Fertility Day ci hanno ̶i̶n̶s̶e̶g̶n̶a̶t̶o̶ indottrinato che il sesso è roba da uomini, e le donne sono le madri dei nostri figli. Oppure il fodero dove infilarci a piacimento. Piacimento nostro, s'intende. Se il fodero non vuole aprirsi, pazienza: ci si organizza in 7, anche se la "donna" ha 13 anni. Vero?
Non riesco a prendermela col web, perché il web è anche questo. Bene e male. Se trema la terra al Polo Nord, al Polo Sud lo sanno 1 minuto dopo. Ma se qualcosa che non vogliamo entra nel frullatore, cacciarla via è quasi impossibile.
Ma quello che mi fa rabbia più di tutto, è che Tiziana è morta per aver fatto quello che tutti - TUTTI - fate nei vostri letti, nelle vostre macchine, nei vostri sottoscala. Solo che dall'altro lato del pompino c'era uno di quegli omuncoli che vogliono la tigre sotto le coperte, salvo poi vergognarsi di camminarci alla luce del sole mano nella mano. E allora preferiscono parlarne con gli amici, vantandosi con un video sul telefonino, mentre passeranno il resto della vita con la santarellina CasaeChiesaMaaLettoChePalle, da cornificare di nascosto vita natural durante.
Tiziana è morta perché nelle scuole si parla di Carlo Magno e Napoleone, ma non di sesso e prevenzione. Tiziana è morta perché, di quello che facciamo a letto, in Italia ne parla solo Santa Romana Madre Chiesa. Che con una mano castiga i nostri peccati e con l'altra nasconde i propri vizi millenari sotto le gonne dei preti.
Tiziana è morta perché, in Italia, il piacere è ancora singolare maschile, e le tentazioni sono sempre plurale femminile.

Prime nozze gay a Udine lontano dai riflettori Due donne hanno pronunciato il “fatidico sì” davanti al sindaco Honsell. Il primo cittadino: è un fatto epocale, un passo avanti verso l’uguaglianza

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Due donne hanno pronunciato il “fatidico sì” davanti al sindaco Honsell. Il primo cittadino: è un fatto epocale, un passo avanti verso l’uguaglianza

di Giulia Zanello
da   http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca del 14\9\2016










UDINE.
Hanno coronato il loro sogno d’amore, scegliendo di farlo, però, lontano dai riflettori. A Udine, ieri alle dodici, è stato celebrato il primo matrimonio gay tra due donne.
A ufficializzare l’unione civile il sindaco della città Furio Honsell, in una data che segna una giornata storica nel mondo dei diritti civili.
La notizia è stata diffusa solamente nel pomeriggio, rispettando così la volontà della coppia di non ufficializzare dati anagrafici e altri dettagli, per evitare un ritorno mediatico che non avrebbero desiderato né per loro né per i loro familiari. Della coppia di donne friulana protagonista di una giornata da non dimenticare per la città si sa dunque pochissimo, ma a spendere una parola per sostenere una battaglia di civiltà è stato lo stesso sindaco.
«Quello di oggi è un fatto epocale per Udine perché è stato compiuto per la prima volta un atto di unione civile tra due persone dello stesso sesso – ha affermato il primo cittadino Furio Honsell –. Un grande passo avanti per i diritti civili e l’uguaglianza, l’equità e la parità delle persone omosessuali. Un primo passo – ha aggiunto – per superare la sofferenza che tante discriminazioni hanno provocato e continuano a provocare purtroppo in molte altre parti del mondo».
Ma questa è solo la prima di numerose altre richieste che sono pervenute agli uffici dell’Anagrafe di via Beato Odorico. Entro fine mese sarà infatti celebrato un altro matrimonio – anche in questo caso in Comune le bocche sono cucite –, mentre prima di Natale in lista ce ne sono altre cinque. Si riprenderà nuovamente a gennaio, con altre sei coppie che stanno in queste settimane contattando gli uffici per richiedere informazioni. Insomma, a meno di un anno dalla legge Cirinnà – «passaggio storico per la legislazione italiana promosso dal governo Renzi e per la piena affermazione dei diritti civili», ha precisato Honsell – le coppie omosessuali che decidono di giurare davanti a un ufficiale di Stato potrebbero raggiungere la dozzina solo nel capoluogo friulano. Allargando lo sguardo alla provincia udinese, già in diversi comuni sono squillati i telefoni degli uffici per chiarimenti e prenotazioni di sale, ma non tutti i sindaci scalpitano all’idea di unire in matrimonio due persone dello stesso sesso.
A Tolmezzo, al momento, è in calendario una richiesta per l’estate del 2017, come conferma il sindaco Francesco Brollo che, dinanzi alle richieste, non si tirerà indietro delegando altri funzionari. «Ho giurato sulla Costituzione e celebrerò le unioni civili così come celebro i matrimoni tradizionali – precisa –, perché ritengo questa legge sia un passaggio di civiltà che non toglie nulla a nessuno».
A Tarvisio il primo cittadino Renato Carlantoni informa che al momento non sono state avanzate domande, «ma essendo una legge di Stato che da sindaco devo applicare, e siccome nessuno può costringermi a celebrare, delegherò al funzionario d’anagrafe se dovessero giungere richieste». Lo stesso farà anche il collega di Codroipo, Fabio Marchetti, nel caso in cui dovesse presentarsi qualche richiesta di questo genere.
E al proposito intende esprimere la propria posizione: «Non intendo celebrare matrimoni di questo tipo – spiega – come di fatto non celebro nemmeno altri matrimoni e per questo ho delegato tutti i consiglieri a farlo. Difficilmente – aggiunge – si troverà disponibilità: in maggioranza siamo tutti contrari e anche nella minoranza ritengo ci sarà qualche problema».
Ben più favorevole alle unioni gay la posizione di alcuni sindaci della Bassa, tra i quali Francesco Martines di Palmanova, Gianluigi Savino di Cervignano e Giorgio Pietro Del Frate di San Giorgio di Nogaro, che rimarca la sua posizione istituzionale e laica: «Sono un ufficiale di Stato civile, se c’è una legge va rispettata». A Cervignano Savino «celebrerà senza problemi» e anche nella città stellata, dove al momento non sono giunte richieste, nessuna preclusione, anzi. «Questa legge ci mette al passo con l’Europa – sostiene Martines –: celebrerò le unioni civili, e lo farò nel Salone d’onore».

rettifica ad " Anche un uomo colto come Augias si piega al trash . sarà affiancato dalla bimbaminkia youtuber sofia viscardi"

  post   sotto  accusa
http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2016/07/anche-un-uomo-colto-come-augias-si.html

vedendo  la  prima puntata del programma  di  Corrado  Augias  e  di come   presenta  e   chiede  anche se nel  finale    all'esperto    ospite , non ricordo  i  nome   un parere  sule  figure  dei youtubers    come  da  titolo   smentisco  ciò che  avevo espresso  nel precedente  post 


  vedremo come  si comporterà con lei   nel  prossimo incontro settimanale

la bellezza delle piccole cose


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oltre  la  solitudine  ( vedere url  sopra  )   ciò che ti  permette  d'andare avanti  verso la  felicità sono anche  le piccole  cose  o come dicono le male lingue  nelle cose  da bambini  



o peggio da  aduklti non cresciuti  o matti 


12.9.16

chi lo dice che stare soli sia triste e da infelici .il caso di Io sono Fabio. Il racconto in bianco e nero di Stefano Pia


in un mondo ipertecnologico c'è chi trova la felicità nelle piccole cose . Ora direte lo si fa per moda e non perché lo si sente realmente , e che ha farlo sono i soliti figli di papa e radical chic e falsi alternativi . Vero in molti casi purtroppo .Pochi  ed  questo mi sembra  uno d'essi . proprio come  diceva  un famoso cantautore  \  poeta



C'è raccontato tramite reportage fotografico del  fotografo   Stefano pia   ( qui il suo  sito http://www.stefanopia.eu e sotto al centro  una  foto  da me  scattata    )



Ciò trova  conferma  Dal ascolto , qui preso per meta e non tutto per motivi di copy right e per il fatto che avevo poca batteria ma soprattutto volevo lasciare un po' di suspense , qui  io  video   della  mia  diretta  facebook   fatta    durante la sua presentazione all'associazione la Sardegna vista da vicino .


Articolo  tratto  da  http://www.themammothreflex.com/



Io sono Fabio. Il racconto in bianco e nero di Stefano Pia
By The Mammoth's Reflex -
Nov 10, 2015



Un sabato mattina di circa due anni fa, passeggiando come faccio spesso lungo le strade del mio paese, Mogoro, con la macchina fotografica in cerca di qualche “istante” da poter fotografare ho notato quello che poi sarebbe diventato uno dei miei soggetti preferiti, Fabio. Un capello in testa, sigaretta in bocca, capelli e barba lunghi e spalle appoggiate ad un muro ad osservare la poca gente che gli passava accanto. Non lo faccio spesso ma un giorno senza indugi mi sono avvicinato chiedendogli se potevo fargli alcuni scatti. Lui rispose senza batter ciglio “perché no” ed ho capito subito che il soggetto sarebbe stato molto interessante da raccontare con la fotografia.



E’ così che è nato il progetto ‘Io sono Fabio‘ di Stefano Pia che abbiamo selezionato, tra gli altri, su myphotoportal.com.

Un progetto dedicato a Fabio, “un combattente del quotidiano, alle prese con le sue tasche vuote e con il gelido sistema dell’uomo contemporaneo” che “grazie al suo ingegno ed al rapporto stretto con la natura riesce a trovare sempre scampo, arrangiandosi con ciò che gli offre la terra ed il mare“.







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Da quel giorno, racconta Stefano, “piano piano sono riuscito ad instaurare con lui un buon rapporto di amicizia: sono entrato a casa sua, l’ho seguito nei suoi lavori, siamo andati al mare insieme e abbiamo bevuto tante birre al bar riuscendo così a creare un racconto abbastanza definito della sua persona”.















“Fabio è fuori dagli schemi, non ha telefono né mezzo di trasporto, né lavoro né compagna ma è felice, questa è la cosa che mi ha colpito molto. Come mai, oggi che abbiamo quasi tutto, almeno materialistamente parlando tante persone non sono felici? I nostri genitori non ci hanno fatto mancare niente ma alla fine … sotto sotto manca qualcosa? Così con curiosità, seguendo Fabio ho scoperto come vive e dove trova la sua serenità che sta unicamente nelle cose semplici come scambiare due battute tra amici, farsi una passeggiata in campagna e rientrare con un fascio di legna per riscaldarsi la sera, oppure raccogliere un po’ di frutta selvatica e godersi la giornata, sia che faccia caldo o freddo, rimanendo sé stesso in tutto ed in ogni circostanza. Forse la sua vita è in controtendenza in maniera esagerata ma spero che questo racconto con le sue immagini riesca a far riflettere facendo dare meno peso ai beni materiali ed affidarsi un po’ di più alla bellezza genuina delle cose semplici che possiamo trovare solo dentro di noi e non seguendo falsi miti o le mode dettate da altre menti“.








a voi  ogni giudizio  i merito



Targa abusiva ad Acca Larentia. Il Pd insorge e il Campidoglio la rimuove . fara una cosa simile per la manifestazione del 7 gennaio ?

È stata già rimossa la targa firmata "i camerati" che era stata affissa abusivamente a Roma vicino alla vecchia sede del Msi di Ac...