31.7.07

Senza titolo 1964



...Ed eccomi qui ...
...vi porto un soffio di colore ...
...un sorriso....
e..


...un bacio grande...


Affettuosamente


Benny






L'undici settembre della chiesa

L'undici settembre della chiesa


Padre Georg e padre Doubt discutono sulla opportunità di abolire i seminari.

Il demone del sesso è entrato nella nostra struttura. E' necessario prendere provvedimenti drastici.


Basta con i dubbi, padre Doubt. La nostra missione è quella di indicare la retta via ai fedeli senza tentennare mai.


Se si continua così, la chiesa li perderà tutti i suoi seguaci.


Questi discorsi potrebbero risultare offensivi per alcuni.


Costoro fingono di offendersi perché non hanno capito la gravità della situazione. 


Dove pensa che sbagliamo?


L'errore è ab ovo.


Mi scusi, ma negli ultimi tempi ho curato esclusivamente l'aspetto fisico.


Ab ovo significa dalle fondamenta.


Di cosa sta parlando?


I seminari forniscono una cultura sessuofobica - come sostengono perfino molti vescovi americani - che favorisce le perversioni sessuali. La donna viene presentata come il diavolo.


Non le sembra di esagerare?


Tutt'altro. I seminaristi non fanno che studiare, giocare a pallone e pregare.


Li costringiamo a fare questo per abituarli al sacrificio.


Però si esagera. Non si può fare il bagno vestiti e dormire con le braccia sopra le coperte e poi confessarsi tutte le volte che si cede alla tentazione del diavolo.


Spesso in seminario si stringono delle belle amicizie.


Lei sa meglio di me che gli amici sospetti vengono spiati e, se ritenuti colpevoli, espulsi dal seminario. Questo è come segregarli in un carcere di massima sicurezza.


Il prete autentico deve ignorare il suo corpo.


Allora dio perché glielo ha dato? Per farlo soffrire?


Se il giogo della castità è insopportabile, perché tanti vanno in seminario?


Perché è l'unico modo che hanno per farsi strada nella vita. Quando però si accorgono che del sesso non possono proprio fare a meno, i superiori rispondono loro di arrangiarsi con il sesso nascosto. Ecco perché tanti preti diventano dei pervertiti sessuali.


Perché si preoccupa tanto di una cosa contro natura come il sesso?


Non faccia l'ipocrita. E' la castità che è contro natura. Se il seminario inculca l'ossessione del peccato, i preti non si realizzeranno mai come uomini, per cui non  potranno mai capire i loro simili.


Considerato però che per loro è indispensabile essere casti, dobbiamo aiutarli a resistere alle pulsioni sessuali con il cilicio e i digiuni.


Facciamola finita con questi strumenti di tortura...


"Tuorne areta, Santità / simmo contro 'a castità"...


Chi sono costoro? E cosa diavolo dicono?


Sono gli ultimi quarantadue seminaristi napoletani. Dicono al papa di tornare ai tempi in cui ai preti era concesso di sposarsi. 


Inaudito! La situazione è diventata davvero esplosiva. Lei ha ragione. Occorrono rimedi drastici. Ha qualcosa da suggerire?


Dica al papa di affacciarsi e di promettere la chiusura dei seminari.


E' arrivato l'undici settembre anche per la chiesa, ma il papa non può farci niente. E' già tornato tanto indietro che più indietro non si può. Io non so che fare. Si arrangi.

30.7.07

Senza titolo 1963

29 luglio 2007



Marciapiedi arsi
motorini parcheggiati
fermi nell'attesa
di una piacevole brezza
illusione piacevole
che resta tale
strade deserte
pochi passanti
negozi serrati
superstiti cittadini
refrigerati dalla frescura
dell'aria  artificiale dell'unico
centro del consumismo
aperto
unica salvezza
contro l'afa
soffocante
barboni sulle panchine
ubriachi chiedono  elemosina
non curandosi
della torrida
giornata
immuni
a tutto ciò che li circonda
hanno altro a cui pensare.





lucia58

L'ultima volta che ho visto Elvis, cantava

L'altro giorno ho visto Elvis seduto in cima al colosseo.
Penzolava le gambe nel vuoto della notte di Roma e scuoteva la testa sussurrando "Are you lonesome tonight" e non riusciva a finire la frase. E scuoteva la testa. E "Are you lonesome tonight". E non finiva.
Era lì da ore.
Da quando, metri più sotto, una coppia di omosessuali si è baciata.
Ecco cosa è successo: nel preciso momento in cui hanno ritratto la lingua bagnata dal sapore reciproco, proprio quando smetti di baciare e ricominci a guardare gli occhi dell'altro, proprio lì,
...
sono arrivati i carabinieri a portarli via.
"Atti osceni in luogo pubblico!" hanno condannato le forze dell'ordine.
"Atti pubblici in luogo osceno!" ha esalato il fantasma di un gladiatore, ma l'ha sentito solo Elvis.

Tutt'ora non so come si sia conclusa la vicenda, suppongo che le forze del caos abbiano perso.
Un finto centurione per turisti, previa offerta di un gelato alla bresaola (della Valtellina), mi ha confidato che è finito tutto bene, ma non mi ha voluto chiarire il suo concetto di bene.

Elvis è rimasto sopra il colosseo per il resto della notte, fino a quando, illuminato dalla nostra alba, ha gridato "ARE YOU LONESOME TONIGHT? mancava il punto di domanda!".
"Elvis parla italiano?" mi sono chiesto io.
"Extraterrestre, mi porti via?" ha finalmente chiesto lui al cielo. E dallo spazio è saettato giù un vinile volante.

L'ultima volta che ho visto Elvis, quella notte, ancheggiava tutto contento alla luce del raggio teletrasporto, mentre saliva verso il disco volante e cantava solo punti di domanda. Il resto precedente della frase, probabilmente, l'aveva dimenticato.

Per chi lavora

orvieto 059

Un saluto per chi lavora ancora, un po di colore dalla verde Puglia, grazie alle bellissime immagini che mi ha donato l'agronomo Pasquale Venerito . Consolatevi anch'io sto lavoranto, un caro saluto a tutti gli amici dei Blog. franca bassi

29.7.07

Senza titolo 1962

A Cristina


 


Sorridi


Ora lo so


Sei una ladra


Le tue labbra


Hanno rubato


La freschezza al mandorlo


In fiore.


 


          Pietro Atzeni

Questo matrimonio non s'ha da fare

I dissenzienti cattolici al passo coi tempi, non potranno mai confrontarsi con un papa a spasso coi gamberi.
La chiesa ha fondato il suo potere sul controllo della sessualità. Adesso che ha perduto la capacità di esercitare questo controllo persino su se stessa vive nel terrore di perdere, oltre al potere, il monopolio dell'etica. Questo è il motivo per cui i sacerdoti sfruttano ogni occasione per scatenare crociate moralizzatrici contro i conviventi e le persone omosessuali.
Durante la celebrazione di un matrimonio in una chiesa alla periferia di Napoli, l'officiante inaspettatamente si è messo a inveire contro i progetti di legge sulle unioni civili, attaccando, more solito, i sovversivi che mirano a sfasciare la famiglia tradizionale.
La filippica ha finito tuttavia per segnare un altro punto a vantaggio delle categorie prese di mira.
Lo zio dello sposo ha ribattuto infatti che non era venuto in chiesa ad ascoltare un comizio. Visto quindi che il sacerdote lo redarguiva perché si era permesso di interromperlo, lo ha mandato a quel paese ed è uscito dalla chiesa, seguito da un codazzo di dissenzienti.  
Convinto di averla avuta vinta, il sacerdote ha ripreso a scagliarsi con rinnovato vigore contro le minoranze, ottenendo come unico risultato quello di costringere a squagliarsela il resto della compagnia.
L'insolito evento ha risvegliato i credenti dal loro torpore abituale. Da tre giorni infatti in paese non si parla d'altro che delle ingerenze dei preti nei loro affari privati, che ha oramai superato il limite di guardia, e del fatto che essi non si sono ancora resi conto che su questo terreno non hanno più seguito.

28.7.07

Senza titolo 1961

Nessun frutto può essere mangiato due volte.

Francesco, mio figlio ha scritto per me.

img117Francesco il più piccolo dei quattro figli, mi ha regalato una bellissima pianta di orchidee gialle, e ha detto: "Gialle come il sole". Non era la mia festa.


Ha scritto per me


Un pensiero con il cuore,


un pensiero che sà di sole,


un pensiero un amore.


Tuo figlio piccolo, grande e di più.


Ti voglio bene mamma.


francesco     -franca bassi-

Senza titolo 1960

disteso al
tapeto tra
lacrime
di fango ed una
smorzata preghiera
quasi mi
arresto nel
silenzio della
colpa i tuoi occhi
intrisi le mie labbra
scalze lo sbiascicare
delle colpe come
stelle infrante
ancora sotto
uno strato di
rugine scola
il sangue come
cenere errante che
non sa cadere e
tutti i nostri passi
sembran lacrime
di neve che
scaldi su altra
pelle mentre
squami il tuo
sorriso tra perle
di ricordi ed il
tuo falso paradiso
resto alla finestra a
contare i corpi
nell'incertezza
che non ti voglio
se tu torni

Guerre

Senza titolo 1959

Firenze - Attimi di terrore presso un call center di Firenze ieri mattina. Un noto tossico dipendente della zona, F. C., è scappato dall'opsedale Careggi di Firenze dove era stato ricoverato a seguito di una coltellata da parte di un vecchino su Ponte Vecchio e si è rifugiato presso un call center ubicato a dieci min uti dal noto nosocomio toscano. Le operatrici telefoniche si sono ritrovate dentro l'ufficio un uomo in pigiama, con un sacco per salasso trasparente fra le braccia collegato alle sue vene da un doppio tubo di plastica. Le donne alla vista del sangue hanno avuto molta paura. Due di loro si sono recate presso il bar le altre hanno chiamato i carabinieri di Firenze Rifredi. Le dirigenti del call center, notando che le forze dell'ordine non giungevano hanno ben pensato di condurlo presso l'ospedale con la loro macchina. F. C. è un ragazzo di orgini meridionali che come tanti ha tentato la fortuna al nord, non riuscendosi e cadendo nel giro della droga. Si tratta di un uomo solo, abbandonato al suo destino sfruttato da persone senza scrupoli che pur di arricchirsi non disdegnano di vendere "veleno" a chi è debole psicologicamante.


Romilda Marzari   


27.7.07

i folli sono i più geniali

Film che  qui  riporto di Mario  Pischedda mandato   in onda dalla  tv  Nessuno Tv . Essso è  un opera sperimentale "Film a scatola chiusa" dell'artista e vlogger sardo Mario Pischedda dedicato a Enrico Ghezzi catturato dalla telecamera dell'artista ad Alghero.
Per chi volesse  approfondire   la conosceza  di mario pischedda  oltre  ad  alcuni miei post ( qui )   lo trova anche   1) i suoi  due  blog il primo fatto solo  di  video su ilcannocchiale.it  e  il secondo  di scritti  e foto   che  chi mi segue conosce  già ,di tiscali 2) la  sua  pagina personale  su youtube







Per un saluto

img102Questa mattina ho fatto ancora sbagli, speriamo che comprendano che sono veramente stanca. Con questo mio scritto, lascio un caro saluto al  gestore del Blog. ciao franca bassi

26.7.07

Senza titolo 1958


Catene

E' qui che ti ho amato


e sono stata riamata


Ho sognato


Sogno che si ripeta


fino a quando


la nostra mente è viva


la nostra anima ci guida


verso l'infinito


l'infinito mondo degli amanti


incatenati dalla linfa


che si riproduce


giorno dopo giorno


per spezzare le catene


che ci separano fisicamente.



Ombra

img067devo cominciare a fare un'indice, non vorrei postare lo stesso mio scritto due volte, se l'ho fatto scusatemi. Franca Bassi

CASO LETTERARIO-L'INSENSIBILITA' DEI MEDIA.

Premetto di essere un fan scatenato del mondo di Arda creato da Tolkien e della saga di Harry Potter creata da Rowling! Ho tutto,ricerco tutto,amo tutto! Sono un caso disperato,maniacale : sono Tolkien/Rowling dipendente!!!!! E per questo voglio proporvi il mio pensiero riguardo una notizia recente...il finale di "Harry Potter And The Deathly Hallows". Non capisco per quale astruso ed arcano motivo i media abbiano intrapreso una sfida su chi rivelava prima e più approfonditamente il finale e altre informazioni sull'ultimo atto della saga. Così hanno distrutto la magia di leggerlo! Perchè hanno fatto questo...questa azione dovrebbe venire punita! E' profondamente ingiusto..dovrebbe essere reato. Hanno ucciso il nostro incanto,solo per non farsi superare! Un povero tapino che non voleva farsi raggiungere dalla tanto sospirata notizia cosa avrebbe dovuto fare,se giornali,tv (in particolare i tg della Rai e di Mediaset sono sadici),internet e radio non parlavano d'altro.Avrebbe dovuto nasondersi in una grotta sott'acqua?!?! Siete dei macellai!!!!! Per esempio,"La Stampa", quotidiano nazionale con sede nella nostra splendida Torino, ha riportato il finale all' 1.01 del giorno di usita! E lo stesso "New York Times" aveva già fatto la recensione del libro! Su internet,girava già giorni prima dell'uscita una copia pirata rivelatasi autentica ed adesso alcuni siti pubblicano addirittura  il riassunto dei capitoli dell'ultimo Harry Potter! E' inaudito! Dovrebbe essere perseguita penalmente una tale barbaria! Ho pieno coscienza di tutte le magagne che attanagliano il nostro pianeta, ma volevo esporre questo fatto,che nella sua fredda efferatezza rispecchia chiaramente la nostra società! Per un vomitevole scoop in più hanno dissipato il gusto della lettura e l'incanto in milioni di lettori! Complimenti per l'insensibilità e la stupidità!


Attendo con impazienza la traduzione italiana,perchè per pigrizia non ho intenzione di leggermi una pur comprensibile versione inglese.


Brian Mercury

25.7.07

Ferrara: all'opposizione di se stesso!

Per capire Giuliano Ferrara, secondo me, non è necessario scomodare gli psichiatri, però aiuterebbe. Per via del suo tortuoso cammino politico-culturale, che potrebbe essere paragonato ad uno schizofrenico del tipo “specchio frantumato”: ex comunista, ex craxiano, ora berlusconiano, a tratti pannelliano, filo-americano, filo-bushiano e ora cattolico neocon. E siccome non gli piace farci mancare nulla (la mole è li a dimostrarlo), un anno fa dichiarò orgoglioso di essere stato al soldo segreto della Central Intelligence Service, meglio conosciuta come Cia. A quando il remake del film “Un uomo per tutte le stagioni”?

Continua a leggere su "Il Satiro Saggio"

Kosovo

img049

24.7.07

Senza titolo 1957

Ho scoperto nuovi orizzonti...
Leggero sfiorare..
L'anima si riempe......

resto attonita ma coerente nella mia possibile incoerenza,
parlo con la luna e l'aria mi trascina...

Abbraccio materno,
bivio negato
e poi concesso

per un unico e forse ultimo Attimo.

Senza titolo 1956

A Carmen Maestra di danza


 


Ti ascolto


Parli con foga


Carmen


Maestra di danza


Di punte e piquet


Parli


E mentre i tuoi occhi


Fanno capriole di gioia


M’incanto.


 


Di Pietro Atzeni

Senza titolo 1955

Mi calo in profondità sovrumane
dentro silenzio scevri di fantasie,
attendo un domani che non viene
e resto immersa nelle mie malinconie.
Un soffio, un sussulto, un piccolo
fiore che fiorisce petali d'ambra,
dolcezza in un filo d'erba solo.
Osservo stupita la mia ombra,
il sole farla aumentare
e poi, nell'ora del rientro,
lievemente diminuire
quasi fossimo al centro
di un universo programmato,
per noi modificato.
Creato nelle sue forme,
per l'uomo che lo osserva inerme.

Senza titolo 1954

Curraggia 1983 di Simone Olla


Brucia dentro perché è una colpa. Brucia se te ne accorgi, se ricordi il fuoco quando era bianco non ancora imbevuto di sangue. La notte, fuori, porta i segni della morte. Il vento racconta ciò che tutti hanno visto, anche lui complice del massacro. A me invece il compito di scrivere, a me che non ho visto, codardo, chiuso in questa stanza lontana dalle fiamme.
Hanno bussato forte che sentissi le loro grida. Le scale a quattro a quattro per arrivare in fretta sul portone che domina la valle.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
E io chiuso, accovacciato sul letto, le lenzuola fino al collo. La porta suona il grido disperato di chi vede la morte in faccia e le braccia sudano fango mentre si distendono per chiedere aiuto. Morte calda che fa cenere alta e fumo per lacrime che non vogliono cadere. Tossire e bussare a tutte le porte e correre, correre, mentre la pioggia di cenere volteggia nel cielo strisciato di scuro. Bruciano i rami secchi, le foglie cadute, il giallo sparso e i campi incolti che nessuno più degna di attenzione. Non c’è scampo per le vigne grondanti grappoli pieni. Non c’è scampo per lecci e querceti e carrubi che strepitano al suono di ghiande scoppiettanti, ma non è un suono di festa. Brucia la macchia bassa, il mirto e il lentisco e il corbezzolo. Su zinnibiri guarda i secoli che l’hanno attraversato. Il fuoco pieno di sangue galoppa su questa valle aiutato dal vento. Raggiunge gli ovili, e le bestie ingannate non hanno scampo. I pastori si bruciano le mani, hanno frasche sottili irrise dal gigante imbizzarrito.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
I visi rossi di calore tornano a bussare, agitoriu. E le grida disumane banchettano nella fortezza che mi chiudo attorno, alta sopra Curraggia che muore. Scappate! Queste sono fiamme che non perdonano i distratti. Le sirene non bastano, non possono, come un elastico indietreggiano dopo aver liberato acqua che non bagna. Il fuoco vince e galoppa e cinge d’assedio le case. Lecca i muri bianchi con il nero di un pittore crudele.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
Scappate, non è tempo di eroi, gli ultimi sono stati inghiotti, travolti dal destriero infuocato. Nemmeno domani si accorgeranno di voi. Nemmeno domani i giornali canteranno il vostro nome, forse un fiore in questo deserto di cenere. Entrate nelle case, ognuno nella propria, e ricordate quando il fuoco era bianco e non bruciava, quando l’acqua alimentava le sue lingue senza spegnerlo. Entrate nelle case e chiudete le imposte così che non si vedano sui vetri le impronte delle mani bruciate.

tratto da  un post  del forum  anonimascrittori.it

IL 28 luglio L'ASS.FOR. ONLUS (Associazione dei Forestali della Sardegna) sta organizzando, per l'attività del progetto INTERREG III C OCR Incendi sottoprogetto “Sensibilizzazione degli scolari e del grande pubblico”,la Prima giornata europea di sensibilizzazione contro gli incendi boschivi.



Dal loro  comunicato stampa  : << L'incendio di Curraggia località alla periferia della cittadina Gallurese di Tempio Pausania provocò diverse vittime fra gli uomini che lottavano per spegnerlo e lasciò un segno profondo sia in coloro che vissero personalmente quella drammatica giornata sia nella memoria collettiva. Il prossimo “28 Luglio”, con una manifestazione televisiva di 12 ore si darà la possibilità ai rappresentanti dei vari Servizi Antincendio dei paesi del bacino del Mediterraneo di confrontarsi sulle attività di prevenzione e lotta al fenomeno degli incendi forestali. L'iniziativa, incentrata sul ricordo del tragico incendio di Curraggia avvenuto il 28 luglio del 1983 è occasione per la commemorazione di tutti i caduti nella lotta al fuoco. Simili tragedie accomunano la Sardegna agli altri paesi del bacino del Mediterraneo, anch'essi segnati da vittime, nella drammatica lotta contro gli incendi. Per questo, il prossimo 28 Luglio 2007, anniversario dei fatti di Curraggia, abbiamo pensato di organizzare una manifestazione alla quale parteciperanno, i rappresentanti stranieri dei paesi partners del progetto Interreg III C OCR incendi che sono: regioni della Spagna, del Portogallo, della Grecia, della Francia e dell'Italia, impegnate nella prevenzione e nella lotta contro gli incendi. La cittadina di Tempio Pausania diventerà così non solo luogo della commemorazione delle vittime dei roghi ma anche un momento, un'occasione di condivisione di strategie ed esperienze comuni ai diversi popoli. >> ecco qui soto il  promo del film preso dal sito   dell'associazione che  ha  organizzato il convegno su tale  triste evento tinyurl.com/284qc6







IL video sconsigliabile  a chi  soffre  di crisi  di pianto  e tacchicardia  come quelle  che  vengono a me  quando vedo  o sento detterminate  cose


Di tale tragedia  ho ricordi  indelebili  nonostante  allora avessi 7 anni. Infatti  vedendo tale promo e poi il film , mi sono ritornate  alla mente le immagini dei tg  regiionali  e nazionali . Mi ricordo della mia partecipazione ad una ficcolata  cittadina avvenuta sulla  panoramica dfove  si trova  curraggia   due  \ tre giorni  dopo  il rogo  di tempio . Esso come  testimonia il film documentario fu una estate terribile  oltre che per il caldo afoso da non dormire ne  di giorno  ne  di notte  sia  per  l'elevata temperatura sia per  il rumore degli elicotteri   che  volavano continuamente verso i  fuochi  che  colpironole diverse parti della sardegna  e culmino   con la mattanza di tempio con le sue  nove morti e  diversi feriti di ferit    di cui molti portano ancota  i segni sul  viso e  su altre parti del corpo  , come quelli che vedete  nel personaggio del inquadrato  .
Tale rogo  di Curraggia  ( la collina panoramica  che  sovrasta  tempio ) colpi  anche  noi  solo materialmente e non fisicamente per  fortuna , infatti  io e la mia famiglia  abbiamo  vissuto in prima persona \ direttamente  quell'evento terribile e  luttuoso  in quanto colpi  per  il  60%  la  nostra azienda  florovivaistica  http://www.lafumosa.com/ ) , poi  fortunatamente  ci siamo ripresi  anche se senza aiuti  regionali in quanto   la regione sardegna   aiutava solo chi aveva avuto  perdite  di bestiame   . Mi spiace  a  : 1) non poter  mettere qui  nel  post -- a causa  del mio spazio gratuito e    quindi limitato  di splinder -- il film   sui   curraggia  che pesa 324 MB    di cui  vedete sopra il promo  e avete l'url per  scaricarvelo ; 2 ) di non riuscire a configurare lo scanner di mio padre  con il mio pc  altrimenti avrei  messo alcune foto  dell'epoca  e di tale  evento  .




Solo

img065franca bassi

Aiutami tu

img064


franca bassi

Senza titolo 1953

ho aggiornato  il precedente post sulla riccorenza del famigerato g8  di genoca  2001 con  una belissima    corrispondenza  fra  Carlo Gubitosa autore  del libro ( a cui  ho collaborato ) Genova nome per nome 

Senza titolo 1952

dal  bellissimo  e ottimo blog  www.censurato.splinder.com




Nel 1977 Peppino Impastato e il suo gruppo creano Radio Aut, a Cinisi (Palermo): un'emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale. Nel 1978 partecipa con una lista che ha il simbolo di Democrazia Proletaria, alle elezioni comunali a Cinisi. Viene assassinato il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno dopo l'esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani.
Per chi volesse conoscere la vita e le gesta di quest'uomo, i riferimenti principali sono: il film di Marco Tullio Giordana, I Cento Passi e il sito
www.peppinoimpastato.com, da cui abbiamo tartto questo post.
Qui invece, riesumato da un angolo buio della Rete, il brano satirico "Favoletta", preso da una trasmissione dell'epoca di Radio Aut...







 


 


per chi volesse ascoltare le altre  trasmissioni della  radio di Peppino  le  trova  su questo  bellissimo sito 

http://www.peppinoimpastato.com/inaria.htm

23.7.07

dedicato agli artisti di strada

dedicato  a gli  artisti di  strada   video  di un  cantante  gallurese  A.fontana


 

Senza titolo 1951

Firenze - Quante volta nelle conversazioni elageanti si e' fatta brutta figura confondendo Cosimo il Vecchio con Cosimo I? Tutto questo non accadra' piu' perche' gli organizzatori hanno organizzato un Abbeccedario Storico Mediceo che non e' altro che un percorso culturale - storico il cui mezzo e' il teatro. Il poercorso culturale si concludera' il 25 luglio a Villa Maiano a Firenze  alle ore 21,15. Siete tutti invitati a partecipare.

vacanze

img062buone vacanze, franca bassi 

22.7.07

Genova 2001 -genova 2007

Poichè per  parafrasare  una  famosa serie  tv  : << Una parola è troppa e due sono poche  >> è molto è già stato detto come potete    vedere : 1) dal  mio post del 2005  in cui raccontavo  la mia esperienza  seppur  indiretta  e la collaborazione al libro  Genova  nome per  Nome di carlo Gubitosa (  uno dei libri  più obbiettivi   secondo  un mio amico poliziotto che  era al  G8  )  : 2)   quello che ha  scrittola nostra utente  Altin dopo aver  visto ( io non ho avuto il coraggio di  guardarlo   e  poi  m'ero anche dimenticato  il giorno in cui lo davano ) il film\documentario n de la7 il seme  della follia qui maggiori info sul  film  in questione )   lascio  il mio ricordo su genova a questi due video

Il secondo è un Intervista di a Mark Covell  giornalista inglese  pestatto e quasi ucciso  davcanti ala diaz  di cui riporto qui sotto  un estrattto per  non appesantire il post  e il blog qui la versione integrale 




per  concludere  riporto lom scambio  epistolare  fra  Carlo Gubitosa  e il Capitano Ultimo    preso dal libro ( pag 519-520 )  di Genova nome per nome
 








con questo è tutto   sempre  vostro  Cdv  ( redbeppeulisse , redbeppe , ulisse  , ex ulisse )



21.7.07

Senza titolo 1950

Distesi accanto dopo l'amplesso.

Silenziosi

-- fino ad avvertire i battiti

ancora tumultuosi dei nostri cuori

e quasi lo scorrere veloce del sangue --

languidamente attenti

a cogliere la melodia

che sempre ci accompagna.

        Le mani prima frenetiche

ora riposano immobili

per risvegliarsi a tratti

con una carezza

sulle dune di carne

e sugli anfratti umidi ancora:

momenti attenuati

che scivolano sui corpi soddisfatti.

          Il desiderio, la gelosia

le smanie, gli egoismi

l'enfasi possessiva

tacciono addormentati.

E' il momento dei sentimenti

che si riaffacciano.

Prima, durante

non ci si accorge di nulla

tanto si è accecati. 

Senza titolo 1949

Inoltro per conoscenza questa importante manifestazione, è richiesta la
partecipazione da tutta Italia


FIRENZE 26 AGOSTO 2007 ORE 10.45
PIAZZA DELLA STAZIONE
IL CCDU NAZIONALE ORGANIZZA:
CORTEO DI PROTESTA E DI INFORMAZIONE

3000 psichiatri da tutto il mondo si riuniranno per convincere la comunità
che la maggiora parte dei comportamenti dei bambini sono MALATTIE MENTALI!!
Nei loro seminari formeranno altra gente cosi da tirare a bordo sempre piu
persone , mai noi saremo li e cè bisogno di te e tutti i tuoi conoscenti.
Sono richieste 6 mila persone . PER CHI VUOLE PARTIRE IN PULLMAN DA MILANO
ore 7 via valtellina costo 25 euro.
PER INFO INCARICATO DEL CORTEO :
ZAMPETTI FABRIZIO 393 5637823.conto su di te .
CONFERMA LA TUA PRESENZA E FAI GIRARE QUESTA MAIL

Rivedendo le immagini del G8 di Genova


Ieri sera ho visto su La 7 le immagini del G8 di Genova e voglio esprimere tutta la mia rabbia verso quelle persone che hanno istigato le forze dell'ordine alla violenza. Credo che la tesi sul fatto che molti Black - Block altro non erano che poliziotti e carabinieri pagati dai Servizi Segreti per screditare il popolo dei manifestanti sia vera come è vero che l'acqua disseta. Una cosa vorrei dire alla intelligence italiana: perchè non agite così anche nei confronti dei camorristi e dei mafiosi? Perchè quando arrestate uno di loro non gli rompete la testa come avete fatto a giovani idealisti che avevavo l'età dei vostri figli. Una canzone dei 99 Posse, un gruppo napoletano musicale di estrema sinistra,  recita: Super poliziotto sei il primo corrotto. Ma all' Antimafia è finita la vacanza, prima ti rompono le gambe e poi chiamano all'Ansa" Rispetto e onore sempre, invece, per i caduti di Nassiria, per Ultimo e la sua squadra, per le scorte di Falcone e Borsellino e per quanti in Terre di Camorre e Mafie rischiano la vita inimicandosi in primis i loro superiori , spesso corrotti. Chi si diverte e sfogare le sue frustazioni sessuali su giovani manifestanti dovrebbe prendere esempio da loro. Questi sono veri carabinieri e poliziotti. Romilda Marzari


Quando la verità fà paura


Stamane mentre facevo colazione ho seguito su rai uno la vicenda della ragazza stuprata dal branco in un paesino del Lazio, mi sembra, il cui sindaco ha messo a disposizione un avvocato per i sui aguzzini, perchè minori anche loro. Non sono riuscita più a bere il caffè quando hio sentito le dichiarazioni di donne le quali dicevano che la colpa è tutta della ragazzina e dicevano che èp normale per dei maschi comportarsi così. MI sono ricordatra di quando quattro anni fà, circa, sono stata violentata anche io. Quando raccontavo la vicenda tutti davano ragione a lui. "Poverinop, è easurito a cusa dei tuoi tradimenti. Ha reagito così perchè si sentiva inferiore ai maschi con cui lo hai tradito". Tutti mi inviatrono a ritirare la denuncia perchè si potevano trovare molti testimoni che avrebbero confermato le mie "perversioni" sessuali. In effetti lui mi ha usato violenza con lo stesso "gioco erotico" a cui mi ha iniziata quando eravano amanti e che a me, in fondo" piaceva. Ho ritirato la denuncia perchè lui mi inacciò anche di crearmi terra bruciata nel mondo del lavoro casertano, di dire tutto alla moglie di uno dei miei amanti. Ed io, sola con la mia sofferenza, con il mio sentirmi sporca - fallita come donna e come madre ( a seguito di quella violenza ho perso la cosa più bella che la vita mi avesse donato MIO FIGLIO) - andai a ritirare la denuncia. Dò tutta la mia solidarietà alla ragazza stuèprata e le dico non chiuderti in te stessa. datti delle mete ogni giorno. Da quattro anni lotto con la mia voglia di isolarmi dal mondo esterno. Ogni mattina indosso la maschera della donna felice quando vorrei piangere, prendere a pugni un murio duro fino a farmi male alle mani. Quelle stesse mani che nono state in grado di fermare il mio stupratore. Quelle stasse mani che mi hanno impedito di difendere la creatura che portavo in grembo. Mi raccomando una cosa: NON RITIRARE MAI LA DENUNCIA. Lotta anche per me.


Romilda Marzari 



Senza titolo 1948

La sento

Vibra dentro di me

Sinuosa

Radicata nello spirito dal tempo infante

Muove le mie braccia e le mie gambe

Ritmicamente

E vibra...

Ancora vibra

E vibrazioni si propagano dalle pelli percosse

Sempre piu` cadenzate

Il sudore impregna i miei abiti

Non distinguo le forme

E` uno sfocato flusso di movimenti

Le mani fuse alle bacchette,

le braccia alle mani e le spalle alle braccia

un solo nerbo

forte alla base ed esile al fondo

frustate di suoni plasticamente armoniosi

guizzi di metallo,

florilegio di casse, timpani e tamburi

Poi un lento scemare...

Il cuore palpita...

Si gode un applauso,

il brano e` finito.

postato da: pappadrummer alle ore 12:00 | Permalink | commenti
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20.7.07

Senza titolo 1947

Adoro qst canzone... è vecchissima...ma è la canzone dei miei genitori... stavano insieme da circa 6 mesi... il mio papì lavorava in svizzera... prima di partire per la stagione ad ottobre gli ha dedicato qst canzone... a novembre è tornato per sposarla...


 


Liberazione di Padre Bossi

foto-498web                              Immagine di Franca Bassi


Il Folletto Buzzichino è felicissimo, ringrazia Dio per aver dato la libertà a Padre Giancarlo Bossi.

Il deragliamento dell'Espresso 'Freccia della Laguna' 2002

Il deragliamento dell'Espresso 'Freccia della Laguna'
Strage di Stato - Strage di mafia
Storia di appalti, traffici di droga ed armi sull’asse criminale Messina-Milazzo-Barcellona. A Rometta, cittadina balneare a venti chilometri da Messina, si è compiuta nel luglio 2002, l’ennesima tragedia delle ferrovie italiane. L’Espresso Palermo-Venezia è deragliato a causa, probabilmente, della cattiva esecuzione dei lavori di manutenzione dei binari. Tra le imprese esecutrici una società in mano al rappresentante provinciale di Cosa nostra. continua qui su http://tinyurl.com/26dxra

17.7.07

Senza titolo 1945

Anticipo  la  data del 15 anniversario di capaci  , perchè aborro le celebrazioni ufficiali per  di più ipocrite  . e lo celebro adesso
Ma Poichè  rischierei di cadere  nella retorica . Oltre  al video  di qualità non eccelsa , sic  , dell'ultioma intervista  a Paolo Borsellino e  alla  lettera  del fratello di borsellino  pubblicata qui su questo  blog in  cui  si  mettono in evidenza  tutti gli interrogativi  ancora  aperti  su tale  strage ,preferisco ricordarlo  e far capire  perchè  la  sua lezione  è ancora  viva non è morto  invano  visto  che esistonopersone  che lottano tutti  i giorni contro la mafia o  le mafie in particolare i ragazzi di locri  noti meglio alla stmpa  come  www.ammazzatecitutti.org


con questo video  preso da  questo bellissimo sito antimafia ( parola dimenticata   , salvo eccezioni , dai nostri politici regionali e  nazionail di destra e  di sinistra  )   contromafia.altervista.org poichè non ricordo  in che periodo  l'avevo messa   allora  sotto url  sul  nostro blog  qui trovate il vdeo integrale 





Senza titolo 1944

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Il siparietto d'apertura di Carosello, nato in punta di piedi il 3 di febbraio 1957. Un programma di pochi minuti destinato a condizionare anche il modo di parlare. "Si va a letto dopo Carosello" entrerà nelle abitudini dei bambini e dei grandi. La  sigla un brano di autore ignoto dei primi dell'ottocento, Pagliaccio, destinato a diventare rapidamente famosissimo. E' una canzone da piccolo circo ambulante, che fa da colonna sonora ai vari siparietti. In pochi minuti davanti agli occhi degli spettatori scorrono fiabe, cartoni animati, scenette comiche e, soprattutto, prodotti da consumare. La qualità dello spettacolo viene curata indipendentemente dal prodotto e la pubblicità arriva al fine, come se fosse un titolo di coda. Se non erro, oggi anno 2007, per  chi guarda la TV, corre il rischio di fare un' indigestione di spot,  come vivere belli e felici,  in  mondo che cade a pezzi. Franca Bassi


 

La leggenda dell'albero di bergamotto

                   La leggenda dell'albero di bergamotto

foto-503web


foto di franca  Bassi




Vi chiederete, cosa c'entra il titolo con l'Olivo di Canneto, nella terra antica della Sabina? E' il titolo della mia nuova favola. Il Folletto Buzzichino, alla ricerca della sua Principessa, lungo il suo viaggio gli unici amici che incontrerà, sono gli alberi antichi e i pochi Folletti, che sono rimasti a curare i fiori e la terra. In questa immagine, il Folletto tenta di vedere con il suo sguardo, la grandezza dell' Olivo e la sua verde chioma. In seguito, posterò alcune immagini senza allegare la pagina della favola, come ho fatto per " La Leggenda dell'orchidea Cegliese". le foto che posterò  in anteprima, verranno poi trattate al computer. Spero che tra un post e l'altro, io possa lasciare queste mie immagini, senza disturbare la vostra bravura, io mi sto divertendo moltissimo. Grazie a tutti voi,  per la pazienza che mi avete dimostrato. La terrestre. 


 


 

Senza titolo 1943

Francia, ondata di suicidi alla Renault


Rachele Gonnelli





robot in una fabbrica della Citroen, foto Ansa


Ormai è un'epidemia: sei suicidi in pochi mesi alla renault. E tutti e sei di operai specializzati e quadri che decidono di togliersi la vita proprio nella fabbrica. Come volessero segnare del proprio sangue quel luogo che li fa soffrire, scegliendo di non abbandonare mai il lavoro che hanno così tanta paura di perdere da perdere nel frattempo il sonno e la speranza. «Morti di delocalizzazione, denuncia il sindacato francese. Perché le morti bianche non sono solo per mancanza di misure di sicurezza e caschi.

L'ennesimo caso è di martedì 17 luglio e tocca la storia di un "colletto bianco", un altro dipendente del gruppo automobilistico che si è suicidato nel suo ufficio nello stabilimento di Mulhouse, nell'est della Francia. Sale così a sei il numero di suicidi di dipendenti dello stesso gruppo dall'inizio dell'anno.


I sindacati hanno espresso «inquietudine» in relazione a «forti pressioni sui luoghi di lavoro». Ricordano che tre dipendenti dello stabilimento Psa Peugeot-Citroen di Mulhouse si erano suicidati a maggio. Un altro caso nello stesso stabilimento era avvenuto ad aprile. Altri tre casi di suicidi si erano avuti nei mesi scorsi in altre sedi Renault. Secondo il sindacato dei lavoratori l'incremento dei suicidi per motivi di lavoro è dovuto «al clima di ansia che regna nell'impresa», come lo stress legato alle minacce di delocalizzazione o alla «concorrenza tra i giovani ingegneri ed i vecchi tecnici».


Se la Fiat sceglie la Polonia per la nuova auto di punta, la NuovaCinquecento, il gruppo Peugeot-Citroen che ha inglobato la vecchia Renault ha abbandonato lo storico stabilimento di Flins per costruire la Twindo2 nel modernissimo impianto di Novo Mesto in Slovenia. E già produce 900 mila auto all'anno in Slovacchia, dove oltre a salari che costano un terzo di quelli francesi, già nel 2002 quando la corsa all'Europa dell'est è partita per le case automobilistiche occidentali il governo assicurava sgravi e finanziamenti a fondo perduto talmente consistenti che anche i coreani hanno deciso di delocalizzare lì. Grazie ai contributi statali per l'urbanizzazione delle aree industriali pari al 65% della spesa e altre facilitazioni e agli investimenti, le fabbriche della Slovacchia sono ora molto competitive. Hanno una produttività altissima nelle nuove linee di montaggio informatizzate. Si calcola che nella nuova fabbrica-modello di Zilina della Kia, per ogni operaio - e sono 10mila - ci siano tre robot.


Robot, lavoratori meccanici al posto di operai francesi o coreani, come in questo caso. Recentemente il Consiglio economico e sociale, un organo istituzionale consultivo, aveva stimato che ogni giorno in Francia una persona si suicida per motivi legati al proprio lavoro: troppo stress, carichi, precarietà, pressioni psicologiche e di performance, depressione. Difficile tenere il passo. La Francia si piazza al terzo posto tra le nazioni dove «le depressioni legate al lavoro» sono le più numerose. Al vertice oltre agli Stati Uniti, dove si sa perdere il lavoro spesso significa perdere tutto - casa, auto, protezione sociale medica, relazioni sociali - c'è ora l'Ucraina. Terza la Francia, appunto. Sono i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità. Nicolas Sarkozy ha vinto le elezioni anche promettendo l'aumento dello Smic - il sussidio di disoccupazione - e la lotta alla precarietà del lavoro.


La disoccupazione è all'8,1 percento in Francia, ai minimi dell'ultimo quarto di secolo. Ma la precarietà del lavoro, generalizzata nei contratti dei giovani, si è estesa anche a fasce d'età non più giovanili. Solo un anno e mezzo fa i giovani contestavano in piazza il contratto di primo impiego, il Cpe, sorta di salario d'ingresso per usare una teminologia italiana. Oggi sono i meno giovani che invece di protestare non hanno più la forza.

Carinerie

lettera di Salvatore borsellino ( fratello di paolo ) ai magistrati





N.b
Ringrazio  In Video Veritas del  22-mar-2006 www.invideoveritas.tk
per Ultima intervista, rilasciata dal giudice Borsellino a giornalisti francesi prima dell'attentato che lo uccise. Borsellino spiega chi è Vittorio Mangano ed i suoi legami con la Mafia e con Dell'Utri. La qualità video non è delle migliori,vero, ma l'audio è significativo ed importante per comprendere  l'articolo sotto riportato segnalatomi dal forum profilico e pensante   di www.ammazzatecitutti.org
Per maggiori informazioni su Vittorio Mangano,lo stalliere  di Berlusconi  http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Mangano


Lettera aperta di Salvatore Borsellino: " Ancora tante domande senza risposta"  www.lasicilia.it





PALERMO - Sono ancora tante le domande senza risposta nella strage di via D'Amelio, il 19 luglio '92 a Palermo, in cui morirono il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta massacrati dall'esplosivo nascosto in una Fiat 126. Ne è convinto il fratello del magistrato, Salvatore Borsellino, che in una lettera aperta chiede di avere alcune di quelle risposte. "Chiedo al procuratore Pietro Giammanco - scrive - allontanato da Palermo dopo l'assassinio di Paolo perché non abbia disposto la bonifica e la zona di rimozione per via D'Amelio. Eppure nella stessa via, al n.68 era stato da poco scoperto un covo dei Madonia e, a parte il pericolo oggettivo per l'incolumità di Paolo Borsellino, le segnalazioni di pericolo reale che pervenivano i quei giorni erano tali da far confidaLettera aperta di Salvatore Borsellino: "Ancora tante domande senza risposta"  Sono ancora tante le domande senza rire da Paolo a Pippo Tricoli lo stesso 19  luglio: 'è arrivato in città il carico di tritolo per me'". La stessa domanda Salvatore Borsellino la pone all'allora prefetto di Palermo Mario Jovine."Chiedo alla Procura di Caltanisseta - prosegue - e in particolare al gip Giovanbattista Tona, il motivo dell'archiviazione delle indagini relative alla pista del Castello Utveggio: eppure proprio da questo luogo partirono, subito dopo l'attentato, delle telefonate dal cellulare clonato di Borsellino a quello del funzionario del Sisde Contrada. Chiedo alla stessa Procura di Caltanissetta, e sempre allo stesso gip, i motivi dell'archiviazione dell'inchiesta relativa ai mandanti occulti delle stragi". Borsellino chiede alla procura nissena "di non archiviare, se non lo ha già fatto, le indagini relative alla sparizione dell'agenda rossa di Paolo e di chiarire il coinvolgimento di tutte le persone, dei servizi e non, in essa coinvolte".


"Chiedo all'ex senatore Nicola Mancino di sforzare la memoria per raccontarci di che cosa si parlò nell'incontro con Paolo nei giorni immediatamente precedenti alla sua morte.O spiegarci perché, dopo avere telefonato a mio fratello per incontrarlo mentre stava interrogando Gaspare Mutolo, a sole 48 ore dalla strage, gli fece invece incontrare il capo della Polizia Parisi e il funzionario del Sisde Contrada", continua Salvatore Borsellino. "Da quell'incontro - aggiunge - Paolo uscì sconvolto tanto, come raccontò lo stesso Mutolo, da tenere in mano due sigarette accese contemporaneamente". Per Salvatore Borsellino solo Mancino può riferire di quel colloquio perché altrimenti "a causa della sparizione dell'agenda rossa di Paolo, non saremo mai in grado di saperlo. E in quel colloquio si trova sicuramente la chiave dalla sua morte e della strage di Via D'Amelio"."Non ho accettato l'indennizzo che lo Stato mi avrebbe dato, dietro mia domanda, per la morte di Paolo - continua -. Si trattava, se non ricordo male, di 50 milioni di lire". "Sarebbe mio diritto 'pretendere' dallo Stato - dice - di conoscere la verità sull'assassinio di Paolo, ma da 'questo' Stato, da cui non ho accettato 'l'indennizzo' che pretendeva di offrirmi quale fratello di Paolo, indennizzo che andrebbe semmai offerto a tutti i giovani siciliani e italiani per quello che gli è stato tolto, sono sicuro che non otterrò altro che silenzi".


"Di quante altre stragi, di quanti altri morti avremo ancora bisogno perché da parte dello Stato ci sia finalmente quella reazione decisa e soprattutto duratura, come finora non è mai stata, che porti alla sconfitta delle criminalità mafiosa e soprattutto dei poteri, sempre meno occulti, a essa legati?". "Di quante altre stragi avremo bisogno - aggiunge - perché venga finalmente rotto quel patto scellerato di non belligeranza che, come disse il giudice Di Lello il 20 Luglio del 1992, pezzi dello Stato hanno da decenni stretto con la mafia e che ha permesso e continua a permettere non solo la passata decennale latitanza di boss famosi come Riina e Provenzano ma la latitanza e l'impunità di decine di 'capi mandamento' che sono i veri padroni sia di Palermo che delle altre città della Sicilia".Salvatore Borsellino: "L'incontro con Mancino ha dei riscontri"

 "Se è vero che le dichiarazioni di un pentito come Gaspare Mutolo non possano assumere da solo valore probatorio se non suffragate da solidi riscontri è anche vero che di riscontro ne esiste almeno uno, e incontrovertibile, dato che è siglato dallo stesso Paolo Borsellino". Così Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso il 19 luglio di 15 anni fa, replica al senatore Nicola Mancino, che ieri aveva affermato di non aver avuto alcun incontro con Paolo Borsellino.

"In merito alla persistenza delle lacune di memoria del senatore Mancino sull'incontro con Paolo Borsellino del primo luglio 1992 - aggiunge in una nota -, evidenti dalla sua risposta alle mie dichiarazioni e preoccupanti per chi è stato chiamato alla vicepresidenza del Csm, ritengo mio dovere fargli notare nella sua seconda agenda, quella grigia in possesso dei suoi familiari, che, essendo stata lasciata a casa da Paolo il 19 luglio non ha potuto essere sottratta come quella rossa, mio fratello ha annotato: '1 Luglio ore 19:30: Mancino'. In quanto alla credibilità dello stesso Mutolo - aggiunge Salvatore Borsellino -, il quale riferisce la frase di Paolo durante l'interrogatorio: 'devo smettere perché mi ha chiamato il ministro, manco mezzora e torno...', devo ricordare al senatore Mancino che è proprio grazie alle dichiarazioni di Gaspare Mutolo che il dottor Bruno Contrada, funzionario del Sisde, ha potuto essere condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione".

"Inoltre - conclude Salvatore Borsellino - lo stesso Vittorio Aliquò (all'epoca procuratore aggiunto ndr) ha dichiarato di aver accompagnato Paolo fino alla soglia dell'ufficio di Mancino, ed è impossibile credere che lo stesso non possa ricordare di avere incontrato non un qualsiasi magistrato tra i tanti che quel giorno 'venivano a complimentarsi per la mia nomina' ma un giudice ad estremo rischio di vita che in quei giorni era al centro dell'attenzione di tutti gli italiani".

Codice della sicurezza alimentare


Signori devo smentire il tg di mediaset perchè oggi ho sentito una notizia non vera: parrebbe che il Ministero della Salute stia predisponendo un codice per la sicurezza alimentare che abrogherebbe le sanzioni penali dall'ambito della materia alimentare...beh, non è vero!


Innanzitutto il codice non è ancora finito e non so chi abbia fatto trapelare notizie così riservate di cui dovrà rispondere. Poi l'articolo 4 è ancora in via di definizione perchè, dopo aver dato la definizione di "grave rischio alla salute" prevede due casi:


- dolo, ossia quando un produttore e/o un commerciante con dolo (coscientemente mette in commercio una sostanza adulterata che probabilmente produrrà un grave danno alla salute e questo è il suo obiettivo: creare un danno a qualcuno) commercia sostanze adulterate e/o che possano produrre un grave danno alla salute. Per questa fattispecie è ancora previsto il penale (nel caso concreto si rinvia alla famosa legge n. 283 del 1962);


- colpa, si ha quando un produttore e/o un commerciante mettono in circolazione, per sbaglio, un prodotto alimentare che può creare un grave danno alla salute. Per questa fattispecie sarebbero previste solo sanzioni amministrative.


Tutto questo considerando che il penale dovrebbe sempre essere l'estrema ratio.


Inoltre la legge 283 del 1962 è stata approvata in un'altra Italia, quella del dopoguerra e della vera deregulation, quando producevano tutto tutti senza freni e senza controlli...quello che sta succedendo ora in Cina! Negli anni gli articoli fondamentalisti di quella legge hanno creato danni di milioni alle casse di floride società per presunti scandali poi rivelatisi cantonate colossali (vi ricordate la bufala dei bastoncini findus che ci volevano far credere contaminati con non si sa bene quale sostanza?), e tutto perchè chi fa le analisi e i controlli, spesso, non li sa fare o non li vuole fare bene.


Ma pensate veramente che una grande società si va a sputtanare il marchio e la faccia perdendo milioni di euro nonchè di clienti per non pulire una linea di produzione o per reperire materie prime adulterate?!


Inoltre ci sarebbe il problema della personalità della responsabilità penale: l'imprenditore non sarà mai il soggetto che di fatto mette il prodotto alimentare nella confezione...e allora perchè dovrebbe rispondere lui e la sua società tutta dell'operato di un operaio pazzo e/o depresso e/o con istinti di omicidio che mette sostanze anomale nella confezione? L'unica arma che ha è il licenziamento, ma ha efficacia solo ex post...e prima? Può fare un'indagine al casellario giudiziale, ma se il soggetto ha degli avvocati abili e rapidi...


PS: posso smentire la notizia in quanto partecipo al tavolo per la redazione del codice come parte interessata, e ad oggi non ho ricevuto ulteriori news rispetto alla bozza di 10 giorni fa circa.


PPS: ora il testo sta alle regioni...mi sa che la notizia l'hanno diffusa loro per rimettere tutto in discussione: vogliono mantenere alle ASL il controllo!


una grande vittoria dell'antimafia in sardegna

  dalla  nuova  sardegna  del 16-7\2007 di paola Farina
Gergei, i ragazzi di don Ciotti liberano la villa della mafia

SASSARI. Ripuliranno erbacce, sgombereranno il terreno da centinaia di copertoni, rimetterano a posto cancellate rugginose e divelte. Dal 16 al 28 luglio, un gruppo di giovani tra i 18 e i 35 anni saranno impegnati a rimettere a nuovo quella che era una lussuosa villa con piscina, maneggio, pista di kart e una pizzeria-discoteca.
 Quella villa, che sorge a Gergei nella località Su Piroi, apparteneva ad una organizzazione criminale del Sarcidano. Nel 2000 è stata confiscata dallo Stato e poi assegnata all’associazione cagliaritana «La Strada» che si occupa di formazione alla legalità. I quindici giovani, provenienti un po’ da tutto il mondo, che, armati di vanga, rastrelli, pennelli e quant’altro necessario ai lavori di manutenzione vi saranno impegnati, partecipano al campo estivo promosso da Libera, l’associazione contro le mafie di don Luigi Ciotti, Legambiente, la stessa associazione «La Strada» e il Csv (Centro di servizio per il volontariato) Sardegna solidale. Fatica manuale assicurata la mattina, mentre al pomeriggio i volontari saranno impegnati in una serie di seminari e lezioni. Tra gli ospiti Antonio Maruccia, il nuovo commissario governativo per i beni confiscati, il deputato Peppe Lumia, componente della commissione antimafia e lo stesso Don Ciotti. La villa di Su Piroi è quindi uno degli immobili strappati alle organizzazioni criminali che hanno già avuto una destinazione sociale come prevede la legge. «La stiamo predisponendo per farne il centro d’incontro del volontariato sardo - spiega il professor Giampiero Farru, referente di Libera nell’isola e presidente del Csv Sardegna solidale -. Viene già utilizzata come sede per incontri tra associazioni del sociale, e campi estivi e invernali per scout. Ma che fatica mettere a posto questa proprietà... Quando è stata assegnata definitivamente, abbiamo trovato uno sfacelo». Quattro anni di abbandono e di raid che l’hanno spogliata di tutto quanto potesse essere riutilizzato, l’avevano ridotta quasi a un rudere. «Complice l’assenza di controlli, i ladri hanno portato via oggetti e arredi di ogni tipo - ricorda Giampiero Farru - Adesso, continuiamo a riattare i locali, e con il campo estivo ci prefiggiamo di compiere ulteriori lavori necessari. C’è da ripulire l’area delle erbacce, considerato il grosso rischio di incendi, da rimuovere qualcosa come duemila pneumatici che si sono accumulati, da rimettere in sesto le stradine interne di comunicazione. I volontari attesi per i prossimi giorni avranno davvero molto da fare. Ma è soltanto mettendo in campo tutte le nostre forze che possiamo permetterci di affrontare il costo di una ristrutturazione». E qui Farru mette il dito su due degli aspetti che più ostacolano le associazioni destinatarie dei beni ad uso sociale. «Ci troviamo difronte al paradosso per cui ci viene consegnato un bene di alto valore ma senza alcuna risorsa per renderlo fruibile - fa notare -. Di qui le difficoltà che ne derivano, considerato che dobbiamo provvedere direttamente con quanto abbiamo a disposizione e non sempre questo ci consente di predisporre gli interventi necessari in tempi rapidi». L’altro argomento è che «trascorre purtroppo troppo tempo dal momento in cui gli immobili vengono confiscati a quello in cui vengono assegnati - sottolinea Farru -. Questo comporta che molti beni si deteriorino, come è avvenuto nel caso della villa di Su Piroi. E questi tentennamenti e intoppi non hanno ragione di esistere. Terreni e abitazioni sequestrati sono frutto dell’illegalità e la loro nuova destinazione d’uso serve a siglare un’esproprio che tocca nei loro interessi le lobby criminali. Un messaggio chiaro che si deva dare anche accelerando le procedure di consegna».
Esso  è, significativo  perchè  come testimonia sempre  lo stesso  giornale  l'isola  è stata , e purtroppo  lo  è tutt'ora,dagli anni '70 terra  di fortissime infiltrazioni mafiose  .

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Dalla banda della magliana alla camorra Tante le organizzazioni di primo piano con investimenti nell’isola  Sassari. In Sardegna sono sessantadue. Tanti i beni immobili confiscati dallo Stato in base alla legge antimafia che si applica anche ai reati di criminalità comune, dai sequestri di persona fino all’usura e alla ricettazione. Un patrimonio del valore di decine di milioni di euro che comprende appartamenti, locali commerciali, cantine, box, terreni edificabili, agricoli e fabbricati rurali.
 Acquisti eseguiti con i proventi dei traffici illeciti di singoli e di organizzazioni criminali che hanno scelto anche la Sardegna per riciclare denaro sporco. Prestanome, personaggi in odore di mafia, truffatori, componenti di gang che hanno fatto la storia della criminalità in Italia, come l’arcinota banda romana della Magliana, ma anche protagonisti di primo piano dell’Anonima sequestri. Un mix variegato con il denominatore comune della delinquenza e degli investimenti in terra sarda, anche in zone a sviluppo turistico, a conferma del fiuto per gli affari dei gruppi della malavita.
 Un’attività che ha avuto un freno dalla legislazione vigente. Ora quei beni messi assieme dalle holding dell’illegalità e da personaggi di spicco della malavita vengono assegnati per usi sociali: negli anni sono diventati sedi del volontariato, centri per anziani, tossicodipendenti o per le famiglie, aree destinate a verde pubblico e punti di aggregazione.
 Un lungo iter e molto sangue avevano accompagnato negli anni la formulazione della legge 109 del 1996, quella che strappando i patrimoni frutto di attività illecite alle lobby del crimine li mette a disposizione di tutti. Nel 1982 il deputato siciliano del Partito comunista, Pio La Torre, presentò un disegno di legge che definiva per la prima volta l’associazione di tipo mafioso, e introduceva il sequestro preventivo e la confisca dei beni alle cosche sullonda dell’orrore e dell’indignazione suscitati dalla serie di omicidi provocati dalla guerra di mafia dei primi anni Ottanta.
 Ma vediamo dove e a chi, in Sardegna, sono stati strappati gli immobili. Villasimius è il Comune che conta il maggior numero di confische, tutte eseguite nel 1998: ben 19 tra appartamenti, terreni edificabili e agricoli. Vengono utilizzati come sedi di associazioni, centri per il tempo libero e aree per utilità sociali. Gallura.
 A Loiri Porto San Paolo, dietro il villaggio I fari, di cui sono stati sequestrati 14 tra appartamenti e box, si nascondevano nomi legati alla banda della Magliana. Ma in questo caso lo Stato ha tenuto per sé le strutture, destinandole ad alloggi di servizio.
 A Golfo aranci sono stati confiscati terreni agricoli che, come nel caso precedente, facevano riferimento a personaggi della stessa Magliana. Nel territorio di Cannigione la magistratura ha bloccato aree ed edifici che risultavano intestati alla convivente di un imprenditore della capitale. La coppia era stata indagata per mafia verso la fine degli anni 90 e le indagini, che avevano portato al sequestro di beni per 40 miliardi, avevano messo in luce, anche in questo caso, rapporti con la banda della Magliana e con la nuova Camorra organizzata del boss Raffaele Cutolo.
 Oristano. Sequestrato l’appartamento di un imprenditore siciliano sospettato di collusioni con la mafia. Quartu. Bloccata la villa di un imprenditore. Nel nord-ovest dell’isola i sequestri hanno riguardato le proprietà di personaggi minori della criminalità legata soprattutto a piccole truffe ed usura. Il patrimonio portato via dallo Stato comprende un appartamento con due garage in viale Umberto e due box in via Dalmazia, a Sassari, e un appartamento con box e autorimesse ad Alghero. Calagonone. Sequestrato un appartamento. Lula.
Un appartamento sequestrato è stato destinato all’amministrazione comunale che lo utilizza come centro per anziani. Dunque, anche in Sardegna sembra avere trovato un uso positivo la legge che attacca direttamente il patrimonio della criminalità.
Un lungo iter e molto sangue avevano accompagnato negli anni la formulazione della legge 109 del 1996, quella che, strappando i patrimoni frutto di attività illecite alle organizzazioni della malavita, li mette a disposizione di tutti.
Nel 1982 il deputato siciliano del Pci, Pio La Torre, presentò un disegno di legge che definiva per la prima volta l’associazione di tipo mafioso, e introduceva il sequestro e la confisca dei beni alle cosche mafiose sull’onda dell’orrore e dell’indignazione suscitati dalla serie di omicidi susseguenti alla guerra di mafia dei primi anni Ottanta. Il 3 settembre dello stesso anno La Torre fu ucciso e, come rivelò successivamente il pentito di mafia Leonardo Messina, a dare lordine fu il boss Totò Riina, capo dei corleonesi, proprio a causa della proposta di legge presentata dallesponente comunista sui patrimoni dei mafiosi. Stessa sorte sarebbe toccata al generale Della Chiesa, che aveva sviluppato la proposta di La Torre. Ma intanto, il provvedimento era stato promulgato nello stesso anno come legge Rognoni-La Torre, con un appoggio bipartisan in Parlamento. La legislazione demergenza ha continuato a funzionare nonostante l’assalto della mafia ad esponenti politici e magistrati. All’inizio degli anni Novanta erano state create prima la Direzione investigativa antimafia (DIA), che ha il compito di coordinare l’attività informativa e di indagine e successivamente la Direzione nazionale antimafia, più conosciuta come Super Procura. Nel 1993 dopo le stragi di Capaci e di via d’Amelio a Palermo, dove morirono i giudici Falcone e Borsellino, era stato approvato il 41 bis, per rendere più duro il regime carcerario dei mafiosi e limitarne il contatto con lesterno, contatti che consentivano ai boss di gestire i loro affari anche dal chiuso di una cella. In questo quadro si è arrivati al 1996, quando è stata varata e votata all’unanimità la legge che disciplina l’uso sociale dei beni confiscati. E’ una legge di iniziativa popolare presentata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti e sostenuta da un milione di firme, di cui cinquantamila raccolte in Sardegna. Lo scorso giugno Libera e Cittadinanza attiva, altra associazione impegnata nel sociale, si sono consorziate per riproporre la confisca anche dei beni dei corrotti, confisca che era stata cancellata durante liter del precedente provvedimento legislativo. Dal 1982 al 2005 sono stati complessivamente 6.556 i beni sequestrati in tutto il territorio nazionale: di questi 2.962 sono già stati assegnati, per 300 la procedura è stata sospesa, 64 non risultano accatastati e 3.220 sono ancora da assegnare. In Sardegna ne sono passati allo Stato sessantadue, di cui quattordici devono essere ancora utilizzati per scopi sociali. Nell’isola non risulta invece alcuna delle 671 aziende sequestrate nel territorio nazionale. La procedura prevede che i beni confiscati diventino patrimonio dello Stato e poi, tramite l’Agenzia del Demanio, vengano assegnati ai Comuni titolari che successivamente li consegnano ad associazioni e cooperative che operano nel territorio spiega Giampiero Farru, referente di Libera per la Sardegna e presidente del Csv Sardegna solidale. Un processo che comporta spesso tempi lunghi e difficoltà. Assoluto il divieto di vendita perché, nel gioco dei prestanome, quelle proprietà potrebbero tornare in mano alla malavita. Sempre pronta a far di tutto pur di non rinunciare ai suoi affari. (p.f.)
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Essa  è  anche  una risposta  al pessimismo nei commenti ai  miei post(1.,2) scritti recentemente  ( in quanto tale fenomeno interessa  tutta l'italia  e  non solo  il sud come dimostra quanto dice Saviano , l'autore di Gomorra sulle infiltrazioni  e penetrazioni  al nord  della mafia  )  nel profilico  e attivo  forum  dei compagnidistrada www.ammazzatecitutti.org che  è anche una risposta  coloro  mi  scriveranno dopo  questo post  concludo questo post  rispondendo anticipatamente  ha  chi mi dice  non esagerare  non  fare  vittimismo  ed inutile can can ., ecc  .

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