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11.7.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n XXXIV SE SIETE DA SOLE, EVITATE DI PERCORRERE ZONE BUIE + cosa fare nelle zone buie e defizione per la legge italiana di leggitima ed ecceddo di difesa


Ouella che si ha per il buio è una paura che ci portiamo dietro da sempre. E se da una parte è importante tenere a mente che al buio, di per sé, ci sono le stesse cose che possiamo trovare anche alla luce, è altrettanto importante ricordare che camminare nell’oscurità può rappresentare un pericolo concreto, soprattutto per una donna sola . A causa di fattori culturali e sociali legati alla violenza di genere, le donne sono più esposte ad aggressioni  fisiche o sessuali o a molestie, sopra#u#o quando si trovano da sole e in spazi poco illuminati. Come comportarsi, quindi? Ancora una volta la prima regola è prevenire ed evitare quanto più possibile di trovarsi in condizioni di potenziale pericolo.L’oscurità, di fa"o, può ridurre la visibilità e facilitare eventuali azioni indesiderate, rendendo la donna più vulnerabile di fronte a potenziali aggressioni o pericoli. L’oscurità può ridurre la consapevolezza del contesto, limitare la capacità di notare situazioni potenzialmente pericolose come la presenza di persone sospette.Ancora, il buio può sminuire la capacità di difesa, perché in condizioni di scarsa visibilità una donna potrebbe avere difficoltà a valutare la situazione e a reagire.Insomma, la vulnerabilità della donna  viene amplificata. L’oscurità può rendere una potenziale vittima più facilmente identicabile come bersaglio. Evitare zone buie è un’ottiima misura di prevenzione per le donne, perché aiuta a proteggere la sicurezza e a ridurre il rischio di essere coinvolti in situazioni pericolose. Senza fare allarmismo,è importante ricordare che la paura del buio non è  solo irrazionale: infatti molte donne hanno subìto o temono di subire violenze anche solo tornando a casa dal lavoro, da una cena o da una serata con amici. Il problema non è il buio, ma una società che spesso colpevolizza le vittime e non investe abbastanza in
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sicurezza urbana, educazione al rispetto e tutela concreta. Una donna dovrebbe poter camminare senza avere paura, ma finché il rischio sarà percepito come un “problema femminile” e non come una questione collettiva, in molte continueranno a sentirsi costrette a limitare la propria libertà.

L'ottimo  curatore   , Antonio Bianco ,  del manuale    di autodifesa del settimanale Giallo  ,  stavoltà     è   stato tropppo sintetico e   a  per  scontato che  molti\e  abbiano lette   le  puntate precedenti . Quindi a coloro    leggessero o  trovassero    con  un motore  di ricerca  questa puntata  la  scambiano   per  singola    distaccata  \  non collegata  con le  altre   e si  chiederano  quando  va bene  sei sei donna coome comportarsi se la tua fermata o il capolinea si trova ( pulman , autobus , tram , metro , ecc ) in una zona buia e tu devi  o tornare a casa o prenderlo per andare al lavoro ?🚶‍♀️ provo a   dare   io   che  non sono    esperto  della materia   , basandosi sul  mio  quinto senso e  mezzo .  sulla mia  empatia  nel provare  ad immedesimarmi  in  tale situazione    e sulle  letture  internet  e    sulle  puntate  precedenti  della  guida  di Bianco 

Essere in una zona buia può far sentire chiunque vulnerabile, soprattutto se si è sole\i. Ecco alcuni consigli pratici  ripresi \  estrapolati     sempre  dalle  puntate  precedenti   su come comportarsi in quelle situazioni, pensati con particolare attenzione alla sicurezza di una donna:

🧠 Prima di uscire: prepararsi

  • Controlla gli orari: Cerca di arrivare qualche minuto prima della partenza, evitando di aspettare troppo a lungo.

  • Avvisa qualcuno: Fai sapere a un amico o familiare che stai per uscire e dove ti trovi.

  • Vestiti in modo pratico: Scarpe comode e abbigliamento che non ostacoli i movimenti.

🕯️ Durante l’attesa in zona buia

  • Stai in un punto visibile: Se possibile, scegli una zona vicino a una fonte di luce o traffico.

  • Evita distrazioni: Tieni le cuffie basse o togliile, così puoi percepire meglio ciò che succede intorno.

  • Sii pronta a muoverti: Se noti qualcuno che ti fa sentire a disagio, spostati senza esitare.

📱 Strumenti utili

  • App di sicurezza: Alcune app permettono di condividere la posizione in tempo reale o inviare segnali di allarme.

  • Torcia del cellulare: Usala per illuminare il percorso o segnalare la tua presenza.

  • Oggetti di autodifesa: Se ti senti a tuo agio, puoi portare con te un fischietto, spray urticante (dove è legale), o altri strumenti di autodifesa.

🚖 Alternative sicure

  • Se il tragitto è particolarmente isolato o ti senti insicura:

    • Valuta di usare un servizio di car sharing o taxi.

    • Se possibile, cerca di viaggiare in gruppo o accordarti con qualcuno per condividere il percorso.

🌟 Non è mai una questione di "coraggio", ma di protezione e consapevolezza. 🛑 Se, nonostante tutte le precauzioni, ti trovassi in una situazione di aggressione fisica, è fondamentale cercare di proteggere la tua sicurezza e preservare la tua incolumità. Non è colpa tua. Nessuno dovrebbe mai trovarsi in una simile circostanza, e affrontarla richiede sangue freddo e prontezza. Ecco alcuni consigli pratici che potrebbero fare la differenza:

🧭 Durante l'aggressione

  • Non cercare di combattere se non sei sicura di poterlo fare: La priorità è uscire dalla situazione viva e sana.

  • Cerca di fuggire se possibile, verso zone affollate o illuminate.

  • Grida con forza, usando frasi come “Al fuoco!”, che attirano più l'attenzione della gente rispetto a *“Aiuto!”.

  • Se hai oggetti come spray urticante, fischietto o torcia, usali immediatamente — solo se hai tempo per farlo senza rischiare di peggiorare la situazione.

📱 Dopo l'aggressione

  • Chiama subito il 112 (numero d’emergenza in Italia) o cerca aiuto da qualcuno nelle vicinanze.

  • Cerca di ricordare dettagli sull'aggressore: abbigliamento, altezza, direzione di fuga, accento o parole usate.

  • Evita di toccare eventuali prove se la violenza è avvenuta fisicamente — questo può essere importante per un’indagine.

💬 Supporto e denuncia

  • Rivolgiti ai Carabinieri o Polizia di Stato per denunciare l'accaduto.

  • Se ti senti traumatizzata, non affrontare tutto da sola: esistono servizi di assistenza psicologica e centri anti-violenza (come il 1522, attivo 24 ore su 24).

Ti consiglio di salvare in rubrica il numero 1522 e magari installare un'app come “SARA” o “YouPol” della Polizia di Stato  fra  le  più   note con i pro e i  conro    che   trovi   nella    recente  : « puntata  n   XXXII   IL CELLULARE DEVE SEMPRE  AVERE LA BATTERIA CARICA e L’Importanza delle App contro la Violenza sulle Donne.  4  app  consigliate   »


🌼 Ricorda Essere aggredita non è mai colpa tua. L'unica responsabilità è dell'aggressore. Tu meriti di sentirti al sicuro ovunque.se non è possibile fuggire qualche mossa antiagressione🥋 Se non puoi fuggire e ti trovi in una situazione di aggressione fisica, conoscere alcune mosse difensive semplici ma efficaci può fare la differenza. Non si tratta di "combattere", ma di liberarsi e allontanarsi il prima possibile. Ecco alcune tecniche di autodifesa che richiedono forza minima e massima prontezza:

✊ Colpi rapidi per liberarti

  • Pugno al naso o palmo al mento: Distraggono e fanno perdere l’equilibrio all’aggressore.

  • Colpo alle parti basse (inguine): Efficace su chiunque. Usa il ginocchio se sei vicina.

  • Spinta con i palmi delle mani al petto: Serve a creare distanza, utile per tentare la fuga.

🔓 Tecniche di svincolo

  • Polso afferrato? Rotazione rapida del braccio verso l’esterno, sfruttando la debolezza della presa.

  • Abbraccio da dietro? Sposta il peso in avanti, abbassa il baricentro, e colpisci indietro con gomito o tallone.

  • Stretta al collo? Infila le dita sotto le braccia dell’aggressore e spingi con forza, mentre dai calci alle ginocchia.

🧠 Regole d’oro

  • Mira a colpire e scappare, non restare nel confronto.

  • Usa la voce: urlare forte può attirare aiuto e destabilizzare l’aggressore.

  • Se hai qualcosa in mano (borsa, chiavi, ombrello), può diventare uno strumento di difesa.

🔒 La tua sicurezza conta, e il potere più grande è conoscere i tuoi diritti e il tuo valore.⚖️ In Italia, il diritto all’autodifesa è riconosciuto dalla legge, ma è regolato con limiti precisi per evitare abusi. Ecco cosa prevede il sistema giuridico:

📜 Legittima difesa (Art. 52 Codice Penale)

  • Non è punibile chi reagisce per difendere sé o altri da un’aggressione attuale o imminente.

  • La reazione deve essere proporzionata all’offesa: non puoi usare forza eccessiva rispetto al pericolo.

  • È ammessa anche la difesa di beni propri o altrui, ma solo se c’è pericolo concreto e assenza di desistenza da parte dell’aggressore

🧠 Cosa valuta il giudice

  • Se potevi evitare lo scontro (es. fuggire).

  • Se la tua reazione è stata necessaria e proporzionata.

  • Se hai provato a difendere un diritto (vita, integrità fisica, beni).

  • Se hai agito in stato di necessità, cioè senza alternative.

🚫 Eccesso colposo (Art. 55 Codice Penale)

  • Se superi i limiti della legittima difesa, puoi essere punito per lesioni colpose o altri reati.

  • Ad esempio, se reagisci con violenza sproporzionata a un’aggressione verbale o lieve.

🔫 Uso di strumenti di difesa

  • Spray al peperoncino: legale se conforme al D.M. 103/2011 (non offensivo, venduto a maggiori di 16 anni).

  • Armi da fuoco: solo se legittimamente detenute e usate in contesti previsti dalla legge (es. difesa in casa o luogo di lavoro).

🛡️ Difesa di terzi

  • Puoi intervenire per difendere altre persone, ma valgono le stesse regole: minaccia reale, reazione proporzionata, necessità.

💡 In sintesi: puoi difenderti, ma devi farlo con giudizio e misura. Se vuoi, posso aiutarti a trovare un avvocato penalista nella tua zona o mostrarti esempi pratici di casi giudiziari simili.  Ho provato a  chiedere     a copilot  ( IA  di bing.com ) 

Quali sono esempi pratici di legittima difesa in tribunale?  ed  ecco   che  mi  mi ha    citato  alcuni casi reali di legittima difesa affrontati nei tribunali italiani, che mostrano come la legge venga applicata in pratica:

🏠 Difesa in casa (legittima difesa domiciliare)

  • Fredy Pacini (Arezzo): gommista che dormiva nella sua officina dopo 38 furti. Sparò a un ladro moldavo entrato di notte. Fu indagato per eccesso colposo, ma il caso suscitò dibattito nazionale.

  • Mario Cattaneo (Lodi): ristoratore che sparò a un ladro entrato nel suo locale. Inizialmente accusato di omicidio volontario, poi derubricato a eccesso colposo di legittima difesa.

🚗 Difesa personale in strada

  • Giovanni Petrali (Milano): tabaccaio 75enne aggredito da rapinatori. Sparò e uccise uno dei ladri. In primo grado fu condannato, ma poi assolto per legittima difesa putativa — aveva agito in stato di shock e percezione alterata.

  • Graziano Stacchio (Vicenza): benzinaio che sparò per difendere una commessa durante una rapina. Fu indagato, ma poi archiviato: aveva agito per salvare una vita sotto minaccia armata.

🧠 Casi di legittima difesa putativa

  • Quando una persona crede erroneamente di essere in pericolo e reagisce, può essere riconosciuta la legittima difesa putativa. Ad esempio:

    • Se qualcuno ti minaccia con un’arma finta al buio e tu reagisci pensando sia reale, la tua azione può essere giustificata.

🚪 Legittima difesa e fuga

  • Se puoi fuggire senza rischi, la reazione violenta non è giustificata. Ad esempio:

    • Un uomo che poteva chiudere la porta e mettersi al sicuro, ma ha sparato ai ladri in fuga, non è stato riconosciuto in legittima difesa.

💡 Questi esempi mostrano che la legittima difesa non è automatica: il giudice valuta sempre la proporzionalità, la necessità e la possibilità di evitare il pericolo. Se vuoi, posso spiegarti anche come funziona la legittima difesa putativa o domiciliare secondo la legge italiana oppure  , tesi da me  scelta  Quali sono le condizioni legali per la legittima difesa?

⚖️ In Italia, la legittima difesa è regolata dall’articolo 52 del Codice Penale, ma anche da norme successive che ne hanno ampliato l’applicazione, in particolare nei contesti abitativi. Ecco le condizioni principali affinché la difesa sia considerata lecita:

📌 1. Aggressione attuale e ingiusta

  • Devi trovarti di fronte a un pericolo reale, concreto e immediato.

  • L’aggressione deve essere ingiusta, cioè non provocata da chi si difende.

📌 2. Reazione necessaria

  • La tua risposta deve essere l’unico mezzo possibile per proteggere te o altri.

  • Se è possibile fuggire senza danni, la reazione violenta potrebbe non essere giustificata.

📌 3. Proporzione tra offesa e difesa

  • Il danno causato dall’aggressore deve essere proporzionale alla tua reazione.

  • Ad esempio: colpire con un oggetto contundente un ladro disarmato in fuga non sempre viene considerato proporzionato.

🏠 Legittima difesa domiciliare (Legge 36/2019)

  • Se l’aggressione avviene in casa, ufficio o negozio, la legge ti tutela con maggiore forza.

  • Si presume la legittima difesa se:

    • L’aggressore entra illegalmente.

    • C’è pericolo per l’incolumità di chi è dentro.

    • Oppure minaccia beni importanti.

🔍 Altre condizioni considerate dal giudice

  • Intensità della minaccia: fisica? verbale? armata?

  • Stato emotivo della persona che reagisce (shock, panico).

  • Fatti oggettivi: prove, testimonianze, video, ecc.

📚 Esempio pratico

Se un aggressore ti afferra per strada e ti minaccia con un coltello, la tua reazione può essere considerata legittima difesa. Se però tu colpisci dopo che lui si è allontanato, potrebbe non esserlo e  fiire  tu   ad essere  portato in giudizio e  non lui 

10.7.25

ALTRO CHE PATRIOTTISMO DI MELONI E SOCI . Il cagliaritano Barella rifiuta 35 mln di euro annui con l'Al-Hilal e resta all'inter.

da  maria  vittoria dettotto   cronaca della  sardegna 





In un mondo del calcio che punta sempre più agli interessi personali, il cagliaritano Nicolò Barella, 28 anni, centrocampista dell'inter ha rifiutato l'offerta di 35 milioni di euro l'anno di ingaggio offerti dall'Al-Hilal ( Arabia Saudita), per restare con la squadra nerazzurra, dove milita da quando nel 2019 ha lasciato il Cagliari.Barella nell'Inter ha un contratto di 6.5 milioni netti annui sino al 2029. Dunque molto meno di quelli



 
offerti dalla squadra araba. E rifiutando l'offerta ha dimostrato un grande attaccamento all'Inter, al calcio italiano ed all'Italia.Barella si è dimostrato ancora una volta un campione anche fuori dal campo. Un campione sardo italiano del.quale tutti dovremmo andare orgogliosi.

il mondo sarebe migliore con le donne al potere . ? per il momento gli eventi attuali confermano che è una storiella vetero femminista di Rossella Ahmad \Antonella Occhioni

 

  canzoni suggerite

rielaborazione    della locandina  trovata    su  google   di una mostra 
 univ  trento  
2024  curata  da  Caterina Mordeglia 
Circola ancora, nonostante le evidenze contrarie, la storiella vetero-femminista secondo cui se ci fossero più donne al potere il mondo sarebbe un posto migliore in cui vivere, proliferare, moltiplicarsi.
 'Sta cosa mi piacerebbe assai, nel senso che mi lusingherebbe molto se fosse vera, mentre invece è una ca*ata pazzesca, alla Fantozzi.
Chi lo dice non so in quale mondo sia vissuto finora. Certamente, se ha condiviso con noi la cronologia esistenziale.che dalla nascita lo ha portato sin qui, deve aver guardato molto al suo
ombelico e pochissimo alle vicende politiche ed umane succedutesi tra la fine di un secolo e l'inizio di un altro.
In caso contrario, si sarebbe accorto/a dell'esistenza di una verità profondissima, incontrovertibile, eterna: nelle questioni di potere non esiste genere. Dinanzi alle lusinghe del potere e della gloria effimera non esistono uomini e non esistono donne. Dubito che esistano persino volti, e comunque non è il volto né il genere che interessa al manovratore, bensì il grado di obbedienza, acquiescenza, adesione ai dettami dell'impero.
Per la verità, ho visto più dissidenti in giacca e cravatta che in tubino, ultimamente. E mi duole doverlo
ammettere e dover constatare che le donne in politica hanno fatto e fanno esattamente quello che ha fatto e fa la loro controparte maschile. E ciò per un semplice, banale motivo di psicologia spicciola.
Personalmente non ritengo che la femminilità e la mascolinità siano costrutti culturali. Sono tra l'altro mamma, ho avuto modo di notare l'incontrovertibile esistenza di comportamenti innati. E mi fermo qui, non intendo addentrarmi in una questione che non è l'oggetto del post..
Se le caratteristiche innate o i costrutti culturali ci vogliono sensibili ed empatiche, dovremo dimostrare di non esserlo e di guadagnarci sul campo il nostro diritto a "fare cose da maschi". Si tratta di forzature grottesche, cerebrali, nell'adeguarsi ad una aspettativa a sua volta stereotipata, poiché non è assolutamente vero che la virilità implichi l'insensibilità.
E davvero non riesco a pensare a nulla che sia meno femminista di questo tentativo di mascolinizzarsi seguendo uno stereotipo un po' primitivo, sicuramente fuorviante.
Mi sovviene la considerazione credo di Moravia a proposito ad esempio delle torture cinesi, per antonomasia le più crudeli mai realizzate e paradossalmente ideate da uno dei popoli più cortesi della terra. La conclusione di Moravia era che un popolo di gente mite doveva impegnarsi moltissimo per fare cose da "cattivi'. E questo impegno scientifico, razionale, cerebrale è alla base della creazione del.più raffinato e perfido sistema di torture mai concepito.
Un po' come i femminielli della mia città: non propriamente donne, si propongono come una macchiettistica forzatura del femminile. Una iperbole, quasi. Una caratterizzazione innaturale, esagerata e proprio per questo, stridente.
Guardo le donne nelle posizioni di potere, o desiderose di scalarne le vette. Le osservo nella loro maniera di (non) approcciarsi ad un genocidio che ha l'aggravante dell' infanticidio perpetrato con una crudeltà mai sperimentata prima. E l'immagine che ne ricavo è ripugnante.
Dalla baronessa cotonata alla pesciarola delle borgate, dalle nere di cortile kamala Harris e Nikki Haley alla psicopatica di Downing Street - quella che sognava di pigiare il pulsante nucleare contro la Russia - fino alle vecchie guardie anglosassoni e statunitensi sterminatrici di molti paesi mediorientali e di molti innocenti, vedo un fiorire incontrastato di putridume senza sesso..
Ma soprattutto senza anima, che è molto peggio

                                        Rossella Ahmad 

Ci sono luoghi sulla Terra dove il tempo sembra fermarsi e la notte diventa infinita: un viaggio dalle Svalbard a Tromsø, ., Trieste, un muro in spiaggia divide gli uomini dalle donne "Rappresenta la libertà di stare come vuoi"






Quanto dura la notte alle Svalbard?

La Notte Polare alle Svalbard è uno dei fenomeni naturali più intensi al mondo. Il buio vero e proprio, senza mai un barlume di luce solare, dura circa 80 giorni, mentre il crepuscolo polare estende la sensazione di oscurità per altri due mesi.
Il periodo di buio perenne è influenzato dalla latitudine estrema in cui si trovano le Svalbard, infatti oltre il 78° parallelo la notte arriva prima e dura più a lungo rispetto ad altre aree polari.
Tuttavia, ci sono altri luoghi nel mondo dove è sempre buio (o quasi) per molti giorni dell’anno. Scopriamo dove.
Cosa vedere a Longyearbyen, Svalbard
Longyearbyen offre escursioni in motoslitta, visite alle grotte di ghiaccio e la possibilità di avvistare l’aurora boreale, grazie alla posizione ottimale e alle numerose escursioni guidate disponibili. Si può visitare il Global Seed Vault, un archivio botanico mondiale. La città offre anche escursioni con cani da slitta, attività perfette per vivere appieno il paesaggio artico. Non mancano musei dedicati alla storia locale e alla vita nell’Artico, come lo Svalbard Museum e il North Pole Expedition Museum. O ancora, il Polaria Aquarium, l’Arctic Cathedral e prendere parte a un safari per vedere balene e renne.
Tutte le città dove è (quasi) sempre notte
Esistono diverse località nel mondo dove, durante l’inverno, il sole non sorge per periodi prolungati, creando un ambiente di oscurità continua. Si trovano tutte nelle regioni situate oltre il Circolo Polare Artico, dove l’inclinazione dell’asse terrestre impedisce al sole di emergere sopra l’orizzonte per settimane o mesi.
Queste città hanno sviluppato infrastrutture e abitudini per affrontare i lunghi periodi di oscurità, grazie alle quali sono diventate mete affascinanti per chi desidera sperimentare la notte polare e, in alcuni casi, ammirare fenomeni naturali come l’aurora boreale. Ecco le principali da visitare, e dove sperimentare la notte polare:
Utqiaġvik (Barrow), Alaska (USA)
La città più a nord degli Stati Uniti sperimenta circa 65 giorni di buio continuo: dall’ultima alba del 18 novembre fino al ritorno del sole il 23 gennaio.
Cosa vedere a Utqiaġvik
La città più a nord degli Stati Uniti, ideale per immergersi nella cultura Iñupiat e partecipare a festival tradizionali. È conosciuta per la sua cultura eschimese e offre uno sguardo autentico alla vita indigena. Qui si possono esplorare centri culturali locali e partecipare a tradizioni ancestrali. È anche un luogo eccellente per osservare la fauna artica, tra cui orsi polari e foche.

Kiruna, Svezia

Situata a 145 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, Kiruna vive una notte polare che dura circa 28 giorni, durante i quali l’unica luce naturale è quella del crepuscolo.
Cosa vedere a Kiruna
Famosa per l’hotel di ghiaccio, Kiruna propone tour in slitta trainata da renne, visite alle miniere di ferro e osservazione dell’aurora boreale.

Tromsø, Norvegia

Questa città norvegese sperimenta la notte polare da fine novembre a metà gennaio, con circa due mesi senza che alcun raggio di sole filtri dall’orizzonte.
Cosa vedere a Tromsø
Conosciuta come la ‘Porta dell’Artico‘, Tromsø offre safari con cani da slitta, escursioni con le ciaspole e una vivace vita notturna.

Murmansk, Russia

La più grande città al mondo oltre il Circolo Polare Artico, Murmansk vive la notte polare da inizio dicembre a metà gennaio, con circa 40 giorni di buio continuo.
Cosa vedere a Murmansk
La più grande città al mondo oltre il Circolo Polare Artico, Murmansk offre musei sulla storia artica, escursioni in rompighiaccio e spettacoli culturali. Uno dei simboli è il famoso Monumento di Alyosha, dedicato alla resistenza sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale.

Come prepararsi al viaggio nella Notte Polare

Per visitare tutte le località più note dove per lunghi periodi dell’anno è sempre notte, occorre almeno una preparazione accurata, sia per il clima estremo che per le particolarità logistiche di questi posti così remoti.
Quando andare
Innanzitutto, è fondamentale scegliere il periodo dell’anno in cui viaggiare. Per chi vuole sperimentare la notte polare, il periodo ideale è tra novembre e gennaio, quando il sole non sorge sopra l’orizzonte in molte di queste località.
Come arrivare
È altrettanto importante prenotare i voli e gli alloggi con largo anticipo, poiché le soluzioni possono essere limitate e costose a causa dell’alta richiesta in certi periodi.
Come prepararsi e vestirsi
Il clima di queste destinazioni è caratterizzato da temperature molto basse, spesso inferiori ai -20 °C, perciò l’abbigliamento è fondamentale. Si consiglia un sistema a strati, iniziando con biancheria termica in lana o materiali tecnici, uno strato intermedio isolante come pile o piumini leggeri, e uno strato esterno antivento e impermeabile.
Guanti, cappelli, sciarpe e calzature robuste con isolamento termico sono indispensabili. Bisogna portare con sé delle maschere o scaldacollo per proteggere il viso da venti freddi e neve.
Preparazione logistica e culturale
Per visitare la maggior parte delle località artiche, come Longyearbyen o Utqiaġvik, è necessario organizzare escursioni con guide esperte, soprattutto per chi desidera avventurarsi fuori dai centri abitati.
In alcune regioni, come le Svalbard, è obbligatorio portare un’arma per la sicurezza contro gli orsi polari, ma i turisti possono evitare questa incombenza prenotando tour guidati.
È utile informarsi sulle tradizioni e sulla cultura locale: molti di questi luoghi hanno una lunga storia legata alla pesca, alla caccia o all’esplorazione polare, come Murmansk, che è un importante porto artico, o Tromsø, famosa per il suo osservatorio sull’ aurora boreale.
Consigli pratici
Infine, per adattarsi alla totale oscurità della notte polare, è consigliabile portare torce frontali o lampade portatili, utili per esplorazioni urbane e naturalistiche.
Gli esperti raccomandano di mantenere un ritmo regolare di sonno e attività, tutti consigli pratici per combattere la sensazione di disorientamento che può insorgere senza la luce naturale.
Per questi, e altri motivi, è opportuno pianificare le attività in anticipo: molte esperienze, come la caccia all’aurora boreale, il dog sledding o le crociere nei fiordi, richiedono prenotazioni con mesi di anticipo per garantire un posto.
Visitare questi territori è un’esperienza unica che consente di esplorare i limiti del mondo conosciuto e di scoprire fenomeni naturali spettacolari.


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 i nostri sovranisti      si lamentano  se glimislamici  o    altri religioni      separano  donne  e  uomini     ma  ignorano  o  fanno finta  d'ignorare      che  a  

"Rappresenta la libertà di stare come vuoi"




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Dolomiti, il contadino mette un tornello contro influencer e turisti: «Ingresso 5 euro, basta distruggere il sentiero per un selfie»





© Social (Facebook etc)

Un tornello a pagamento per accedere a uno dei sentieri più famosi delle Dolomiti. È l'iniziativa di protesta di un contadino della Val Gardena che ha installato la barriera (con ingresso di 5 euro) nel sentiero che porta al punto panoramico da cui si possono fotografare le damose vette dolomitiche di Odle. Il motivo? Lui, titolare dei terreni adiacenti al frequentatissimo cammino è costretto a pulire e riparare i danni che migliaia di turisti e influencer creano al loro passaggio calpestando il prato e lasciando rifiuti in giro.
L'iniziativa, partita sabato, è già stata bloccata dalla Provincia di Bolzano perché all'interno del Parco naturale Puez Odle. Ma non è l'unica: già qualche anno fa un altro contadino aveva messo un tornello per limitare l'assalto di turisti alla famosa chiesetta della val di Funes.
Ingresso di 5 euro per il sentiero panoramico

Il tornello a pagamento, come si vedono spesso nei bagni pubblici oppure stadi, è stato installato sabato. L'ingresso previsto era di 5 euro. Si trattrebbe comunque di una provocazione, una forma di protesta, e non di un modo per fare soldi.
Il nuovo caso è stato lanciato dal presidente del Cai Alto Adige, Carlo Alberto Zanella, con un post sui social media: «Novità dalla Val Gardena adesso si paga anche il pedaggio sui sentieri. Uno dei sentieri più fotografati delle Dolomiti, invaso da tamarri, influencer, youtuber e instagrammer. Il risultato di una forma di turismo anche voluta politicamente».


I turisti in e-bike distruggono i prati

Anche Zanella punta il dito contro questo turismo 'mordi-clicca-fuggi'. «Sul Seceda la situazione è diventata insostenibile, è il caso», spiega. I turisti arrivano addirittura con le e-bike in quota per un selfie veloce con le famose Odle, scendendo lungo gli alpeggi le grosse ruote danneggiano però il prato che a quelle quote ricresce solo molto lentamente. Queste ferite in caso di forte piogge possono creare grossi problemi per la tenuta dei prati. «Il contadino evidentemente è stufo», aggiunge il presidente di Cai Alto Adige. Oltre il danno anche la beffa, insomma. «Per salire in funivia il turista paga 48 euro, poi spende una trentina di euro in malga, al contadino che deve pulire, come anche ai volontari che sistemano i sentieri non resta nulla», evidenza Zannella. «Dobbiamo assolutamente educare i turisti, così non si può andare avanti», aggiunge.

9.7.25

Arunima Sinha è una giovane atleta indiana che ha subito schiaffi dalla vita . ma si è sempre rialzata

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 Arunima Sinha è una giovane atleta indiana, piena di sogni. Ha giocato a pallavolo a livello nazionale e sta cercando di entrare nelle forze armate, come previsto in India per chi eccelle nello sport. Ha 23 anni e una strada chiara davanti a sé: servire il Paese, diventare qualcuno, rendere orgogliosa la sua famiglia. Ma tutto cambia in una notte.Nel 2011 sta viaggiando in treno per recarsi a un esame d’ammissione. È sola. Durante il tragitto, un gruppo di uomini sale sul vagone per rapinare i passeggeri. Le chiedono soldi e la catenina che porta al collo. Lei si rifiuta, opponendosi con dignità. In risposta, quei criminali la spingono giù dal treno in corsa.Cade sui binari e, pochi istanti dopo, viene investita da un altro treno. Le ruote le tranciano la gamba sinistra. Rimane distesa lì, sanguinante, tra le pietre e le traversine, per tutta la notte. Alcuni racconti dicono che provi a tenersi sveglia contando le stelle, unico modo per non perdere conoscenza. Quando viene finalmente soccorsa, le condizioni sono critiche. La portano in ospedale e le amputano una gamba. Seguono infezioni, dolori lancinanti, depressione. E, come se non bastasse, inizialmente alcuni giornali mettono persino in dubbio la sua versione dei fatti.Ma Arunima, in quel letto d’ospedale, prende una decisione. Quella tragedia non sarà la fine della sua storia. Sarà l’inizio. Mentre è ancora in cura, legge un libro su Edmund Hillary e Tenzing Norgay, i primi a scalare l’Everest. In quel momento prende una decisione che suona come pura follia: scalerà il tetto del mondo. Con una gamba sola.Riacquista lentamente forza e mobilità. Si rivolge a Bachendri Pal, la prima donna indiana ad aver raggiunto l’Everest, che decide di allenarla. Arunima inizia così il suo percorso: dalle colline più basse dell’Himalaya ai picchi sempre più alti, imparando tutto da zero. Cade molte volte, si fa male, ma non si ferma mai. Ha una protesi di metallo alla gamba e una determinazione che nessun dolore riesce a incrinare.Dopo oltre un anno di preparazione, nell’aprile del 2013, parte per la spedizione più importante della sua vita. Ogni passo verso la cima è una lotta contro il freddo, l’altitudine, la mancanza d’ossigeno. Ma anche contro il ricordo di quella notte che l’aveva spezzata. Il 21 maggio 2013, Arunima Sinha raggiunge la cima dell’Everest. Pianta la bandiera indiana e un cartello in memoria di sua madre. In quell’istante, l’intera India la guarda con occhi diversi. Non più come una vittima, ma come una conquistatrice.Dopo l’Everest non si ferma: scala le vette più alte di tutti e sette i continenti, diventando la prima donna amputata al mondo a farlo. Fonda un’organizzazione per aiutare le donne vittime di violenza e ustioni. Porta la sua storia nelle scuole, nei villaggi, ovunque possa accendere una scintilla. Parla con forza, senza mai vittimismo. Racconta come si può rinascere anche dopo essere stati spezzati in due.“Non voglio essere ricordata per ciò che ho perso, ma per ciò che ho fatto con ciò che mi è rimasto.”

riposta a chi ancora sostiene e chiede É davvero necessario spiegare la differenza tra omicidio e femminicidio ?

 immagine  creata  da  Ia     di copilot  \  bing 
lo  so chje    vi annoierete   di   sentire   parlare  di  femmminicidi ,  e  direte  che sono benaltrista  o  faccio   terrorismo mediatico  ,  o   che c'è il 25  novembre  e menate  varie   come  un post  recente     su thereads  in cui  si chiede     come  ho  scritto  nel  titolo   É davvero necessario spiegare la differenza tra omicidio e femminicidio ?  o  continua  a vedere   il femminicidio come   un semplice  omicidio e   chi  sostine  il  contratio    di  farsi influenzare  dalle  nazi femmiste  .  
la mia  risposta  e  Si   me  si perchè acora   in  alcuni media    e  post  social  e  discorsi da  Bar   (  vedere  sotto     a     fine    post  siti  e consultati e  note   )  c'è  ancora  la tendenza   o   a  considerarli   (  nei  migliore  dei casi 😢🙄 )  tutt uno  quando invece  La differenza tra omicidio e femminicidio è sottile ma profondamente significativa, soprattutto dal punto di vista sociale e culturale  Infatti  

⚖️ Omicidio

È un termine generico che indica l’uccisione di una persona da parte   tramite  l'Idi un’altra e Può riguardare chiunque, indipendentemente da genere, età o relazione tra vittima e colpevole.È disciplinato dal Codice Penale italiano all’art. 575 e seguenti.

🚨 Femminicidio

È un tipo specifico di omicidio: l’uccisione di una donna in quanto donna.Implica una motivazione di genere, spesso legata a dinamiche di potere, controllo, possesso o misoginia.Avviene frequentemente in ambito familiare o relazionale, come nel caso di partner o ex partner.Non è ancora una fattispecie autonoma di reato nel Codice Penale italiano, ma è riconosciuto come aggravante e oggetto di attenzione legislativa (es. Codice Rosso).

 Secondo la Convenzione di Istanbul, il femminicidio è l’atto estremo di una catena di violenze (psicologiche, fisiche, economiche) che spesso precedono l’omicidio.In sintesi: tutti i femminicidi sono omicidi, ma non tutti gli omicidi sono femminicidi. Il femminicidio porta con sé un significato sociale e simbolico che denuncia la disuguaglianza e la violenza strutturale contro le donne


📰La rappresentazione del femminicidio nei media è un tema delicato e cruciale, perché il modo  ambiguo e  ipocrita   in cui se ne parla può influenzare profondamente la percezione pubblica del fenomeno. Ecco una panoramica dei principali aspetti emersi da studi e analisi recenti  e  chi  ha  un minimo  di  cultura  antropologica   ed   spirito  critico    di nel   decodificare  la  tv  e  internet   sa    che     c'è  una  Narrazione distorta e linguaggio fuorviante .  Infatti  I media spesso usano espressioni come “raptus di gelosia”, “dramma della solitudine” o “delitto passionale”, che minimizzano la gravità del crimine e lo presentano come un evento isolato o inevitabile ¹ ² tende a umanizzare l’assassino, raccontando la sua storia, le sue difficoltà, mentre la vittima viene spesso ridotta a un ruolo marginale.³
In alcuni casi, si assiste a una colpevolizzazione implicita della vittima, ad esempio sottolineando che “aveva deciso di lasciarlo” o “era vestita in modo provocante” ³.
🧠 Effetti sul pubblico
Questo tipo di narrazione può generare empatia verso il colpevole e ridurre la percezione della responsabilità sociale e culturale del femminicidio. ¹
Alcuni studi dimostrano che il framing mediatico può influenzare il livello di victim blaming e la percezione della gravità del reato ¹ e   secondo altri portare  ad emulazione    ed  esaltazione   di tali  gesti   . 
Però  allo  stesso tempo    ci  sono  ,   anche   minoritari ed ipocriti   in  quantro  solo   davanti a  grandi casi  o  per la settimana  ( un altra   palla  pulicoscienza )  del 25  novembre    ci sono
📈 Segnali di cambiamento.
Negli ultimi anni, grazie alla pressione di movimenti femministi e associazioni di giornaliste, alcuni media hanno iniziato a modificare il linguaggio, adottando un punto di vista più rispettoso e centrato sulla vittima.Sono nate linee guida deontologiche per i giornalisti, come l’articolo 5-bis del Testo unico dei doveri del giornalista, che invita a evitare stereotipi di genere e a non spettacolarizzare la violenza.
Quindi manca   o  la  si deve cercare  con il lumicino  una 
 🌍Riflessione culturale
Dato     che Il femminicidio viene spesso rappresentato come un fatto privato, ma è in realtà un problema strutturale legato alla cultura patriarcale. Quando i media non lo inquadrano in questo contesto, contribuiscono a renderlo invisibile.Alcuni articoli e programmi stanno cercando di rompere questo schema, raccontando le storie delle vittime con dignità e denunciando le dinamiche di potere e controllo che portano alla violenza .¹ ²
Inoltre    bisogna  ,  anche le  immagini   ,  soprattutto in tempi  come  questi   , hannola  loro importanza ,  scegliere immagini che siano forti ma non sensazionalistiche, capaci di trasmettere il messaggio senza spettacolarizzare il dolore. Ecco alcune opzioni che   chi , sottoscritto compreso   dovrebbe   considerare:

🟥 Simboli potenti e riconoscibili ⁴

Le scarpe rosse: simbolo internazionale contro la violenza sulle donne. Puoi trovare molte immagini evocative su Pinterest o iStock.La panchina rossa: presente in molte città italiane, rappresenta un memoriale per le vittime. Spesso usata in campagne di sensibilizzazione.Chiavi alzate in aria: come nelle recenti manifestazioni in Italia, simboleggiano che la violenza avviene spesso in casa, da chi “ha le chiavi”.

📊 Slide e infografiche
presentazioni che  mostrano dati e definizioni in modo chiaro e visivo.Puoi anche ispirarti alla mostra fotografica Le Conseguenze di Stefania Prandi, che racconta il dolore delle famiglie delle vittime attraverso oggetti e luoghi quotidiani.

📷 Fotografie artistiche e documentarie

Il progetto I would like you to see me  di Arianna Sanesi     che  usa immagini evocative per raccontare l’assenza e la memoria.Ma  sopratutto  l'opera  I have done nothing wrong  di  Mika Sperling ⁵ ,unisce immagini e testi per affrontare il trauma e la consapevolezza. dove Il passato e il presente si intrecciano, creando uno spazio dove emozioni complesse, spesso confinate alla sfera privata, emergono con intensità. Vergogna, rabbia, senso di colpa e dialoghi sull’abuso sessuale si manifestano senza remore attraverso immagini d’archivio, disegni, fotografie e una pièce teatrale che costituisce il nucleo di questa opera.

Conludo  Specificando   il perchè di questa  immagine  " neutra " creata    con la  IA  di  copilot  .  I  motivi   sono  quelli      che     letto qui nel post  .  Sono ricorso    alla  IA    se  pur  critco   ,  perchè cercando   in  rete le immagini   che  descrivessero  tale  post     sono  PER ME  generalmente  retoriche  e  stra abusate   ( le  solite     scarpe  rosse  ,  panchina   rosse  ) ormai potenzialmete   depoziate   oltre  che divisive  e  derise   da chi   fa  domade    del genere  come    quella    da  cui nato   questo   post  sfogo  .
   

8.7.25

Compra un dipinto per 600 euro, poi scopre che è il capolavoro perduto di William Turner: venduto all'asta a oltre 2 milioni



a volte succede che le cose considerate cose di pocco conto o croste cioèa quadri vecchi, anneriti e squamosi, privi di valore artistico, o anche, più genericamete qualsiasi quadro senza pregio posso essere invece dei capolavori : poco conosciuti , ignoti , ipotetici d'artisti importanti come il capolavoro perduto di William Turner .


Compra un dipinto per 600 euro, poi scopre che è il capolavoro perduto di William Turner: venduto all'asta a oltre 2 milioni








Un capolavoro riscoperto di William Turner (1775-1851), uno dei più grandi pittori del Romanticismo inglese, ha raggiunto la cifra di 1,9 milioni di sterline (circa 2,166 milioni di euro) all'asta di Sotheby's a Londra. Il dipinto ha visto una concorrenza accanita tra quattro offerenti, prima che un collezionista privato del Regno Unito si aggiudicasse «The Rising Squall, Hot Wells, from St Vincent's Rock, Bristol» per oltre sei volte la sua stima massima di 300.000 sterline.
L'acquisto per "due soldi"
Uno dei primi dipinti a olio di Turner, e il primo mai esposto pubblicamente, è stato recentemente riscoperto dopo 150 anni. L'opera era stata venduta all'asta l'anno scorso per sole 400 sterline (circa 600 euro), a causa di un'errata attribuzione a un pittore sconosciuto. Il nuovo proprietario ha sicuramente vissuto la sorpresa della vita quando ha fatto pulire il dipinto, rivelando di nuovo la firma di Turner.
Il dipinto perduto
«The Rising Squall, Hot Wells, from St Vincent's Rock, Bristol» fu dipinto nel 1792, quando il celebre pittore romantico aveva 17 anni ed era ancora studente alla Royal Academy of Art di Londra. Il suo primo acquerello era stato esposto alla mostra estiva della Royal Academy nel 1790, quando Turner aveva appena 15 anni. The Rising Squall segnò una nuova pietra miliare: fu il primo dipinto a olio di Turner a essere esposto pubblicamente nello stesso prestigioso luogo, nella primavera del 1793, pochi giorni prima del suo 18º compleanno.
La vendita all'asta
«Cambia molto di ciò che sappiamo, o pensavamo di sapere, sul primo lavoro di Turner e sul modo in cui la sua tecnica e il suo stile si sono evoluti», ha detto Julian Gascoigne, specialista di Sotheby's, al quotidiano «The Guardian». «Sta cercando di capire il mezzo, ma porta tutta l'esperienza che aveva già come pittore di acquerelli nell’applicazione dell'olio». Al momento dell'asta alla casa Dreweatts di Londra l'anno scorso, il dipinto era caduto nell'oblio ed era stato erroneamente attribuito a un «seguace di Julius Caesar Ibbetson», pittore britannico del XVIII secolo, con una stima di 600-800 sterline, ma venduto per soli 400 sterline. Dopo la scoperta della firma di Turner sulla tela, il dipinto è stato analizzato dai massimi studiosi che hanno confermato la nuova attribuzione.
Il record d'asta per un dipinto di Turner è stato stabilito a Sotheby's Londra nel 2014, quando «Rome, from Mount Aventine» (1835) fu venduto per 30,3 milioni di sterline. Tra i soggetti interessati all'acquisto all'asta Sotheby's c’era il Bristol Museum and Art Gallery, che ha raccolto oltre 100.000 sterline da circa 1.450 donatori per acquisire l'opera, in una campagna di raccolta fondi durata cinque giorni che è stata definita «un risultato fenomenale». Purtroppo l'istituzione non è riuscita ad aggiudicarsi il lotto. I fondi raccolti saranno restituiti ai donatori.

«Non trovo lavoro per i tatuaggi, sono senza soldi né casa: aiutatemi a eliminarli», ma la campagna di 1727Wrldstar raccoglie 155 euro in 5 mesi

 La  storia       che trovate  nel post  d'oggi    E' il classico esempio di come una passione o un vezzo, portato all'eccesso, può rovinare la vita. Un tatuaggio è per sempre ...e se lo vuoi eliminare son.....  dolori !! 
Vuoi vedere che finalmente iniziamo a vedere il declino di questi fenomeni che, non appena hanno avuto un minimo di notorietà, hanno pensato di poter camminare sulla walk of fame ad Hollywood ,   senza  sapere     che   non c'è mai  niente  di definitivo    e che  devi lottare   sputare  anima  e sangue   per  mantenerlo ogni giorno  ? Ora iniziano i brutti risvegli. Benvenuti nella realtà di tutti i giorni di noi esseri umani normali L'unica speranza che adesso questa storia serva d'insegnamento a tanti giovani che cercano il sucesso facile quando queste cose costano ed è esattamente qui che si incomincia a pagare: col sudore!






All'anagrafe Algero Corretini, per molti 1727, per altri «Fratellì». L'influencer, in arte 1727Wrldstar, deve la sua fama a una guida spericolata condivisa in diretta nel 2020, conclusa con un incidente e la (tristemente) celebre frase: «Ho preso il muro fratellì». Ma dopo il successo, collaborazioni – tra cui quella con l'influencer Massimiliano Minnocci, noto come Il Brasiliano – la fama ha iniziato a diminuire tanto da costringere Corretini ad aprire una raccolta fondi per ripulire il proprio corpo. Il motivo? «Sono rimasto senza soldi e senza casa, non ho un lavoro a causa dei miei tatuaggi».
La richiesta d'aiuto
Dirette trasgressive, guide spericolate e incidenti in auto, hanno reso Algero Corretini un fenomeno dei social. Con, ancora oggi, 650mila follower su Instagram e 250mila su TikTok è stato l'idolo di tanti giovani. Ma la sua fama non è più quella di un tempo e 1727 è dovuto correre ai ripari cercando un lavoro. Una ricerca difficile, a quanto pare, a causa del suo corpo ricoperto da tatuaggi.
L'influencer ha deciso di aprire una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe. «Ciao, mi chiamo Algero in arte 1727 o fratellino, ho fatto compagnia a tutta Italia con le mie dirette durante il covid; ora sono rimasto senza soldi e senza casa, non ho un lavoro a causa dei miei tatuaggi. Chiedo una piccola donazione per rimuovere i miei tatuaggi più evidenti e poter mantenere uno stile di vita normale. Grazie», si legge nell'appello.
Il fallimento della raccolta
L'appello risale a febbraio 2025 e da allora sono stati raccolti 155 euro, circa l'un percento di quello che era l'obiettivo fissato dal giovane: 14mila euro.

1727 ha dovuto affrontare anche vicende giudiziarie tra cui la condanna in primo grado per aver picchiato la sua ex fidanzata e un altro processo, ancora in corso, per aver aggredito un ragazzo a Trastevere. Corretini si è difeso in tribunale lo scorso giugno: «Non ho menato nessuno, quel ragazzo non l’ho mai visto in vita mia. Anzi, quella sera non ero nemmeno in giro: abbiamo ordinato dello champagne su Just Eat con la mia ex e abbiamo fatto una diretta social mentre avevamo rapporti sessuali, è tutto online».





Quindi invece  di   chiedere  soldi  e  aiuto   chiedi  un lavoro   perchè anche  con i tatuaggi, molti o pochi che siano, non impediscono di andare a zappare .....

DIARIO DI BORDO N 134 ANNO III Da Praga al Kazakistan su una Uno quattro amici sardi al Mongol Rally Dodicimila chilometri con un’auto da 500 euro. Partenza il 12 lugliodue professionisti Massimo Tidili e Alberto Deidda «Mietitrebbie in azione, ma è un mestiere ormai in via d'estinzione» .,






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7.7.25

Se esiste un punto di non ritorno dell’abiezione umana, beh, lo ha toccato l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Elena Donazzan con il suo discorso al parlamento europeo su gaza

Se esiste un punto di non ritorno dell’abiezione umana, beh, sembra   che  lo  abbia ha toccato l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Elena Donazzan.
IL  17 giugno 2025


durante un intervento al Parlamento europeo,ignorato    dalla maggioranza dei media mostrani eccettoda 
 L'Antidiplomatico,  tag24 , Lorenzo Tosa  e pochi altri  i l'eurodeputata di Fratelli d'Italia Elena Donazzan appunto  ha suscitato forti polemiche per aver difeso le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, successive agli attacchi del 7 ottobre 2024.  E fin qui niente    eccezionale   ,  visto che  molti     nostro politicanti e i loro  zerbini  e  clachè  lo  fanno e  ancora continuano  a  farlo nostante   l'videnza  dei  fatti  . Ma la    Donazzan ha  fatto di  peggio   dichiarando che «Israele ha il coraggio di fare quello che l’Europa non ha il coraggio di fare», definendo i bombardamenti come una forma legittima di autodifesa.Le sue parole sono state pronunciate in un contesto già segnato da un numero estremamente elevato di vittime civili: secondo fonti internazionali, i morti palestinesi nella

Striscia di Gaza avevano superato le 56.000 unità, tra cui migliaia di donne e bambini. Nonostante questo bilancio, Donazzan ha affermato che i bambini uccisi sarebbero stati « figli di terroristi usati come scudi umani».
Nel discorso, ha inoltre sostenuto che la stampa europea ignori deliberatamente le ragioni di Israele, dichiarando che «i giornali europei non ne parlano». Le sue affermazioni sono state accolte da forti reazioni all'interno dell’aula parlamentare: vari deputati di gruppi come S&D e Verdi hanno criticato le parole della deputata italiana, accusandola di disumanizzare le vittime civili e chiedendo una revisione dei rapporti UE–Israele alla luce delle possibili violazioni del diritto internazionale umanitario.


Donazzan è la stessa, per capirci, è quella   che  ogni    cosa  che dice     sono   🤔🙄😢😕🐵🙊🙉👿💩  . Infatti   Le sue dichiarazioni e prese di posizione politiche, marcatamente conservatrici e reazionarie,sono caratterizzate in più occasioni da continui richiami e ammiccamenti indiretti alle ideologie relative al fascismo, suscitando più volte polemiche e richieste di dimissioni
  • Immigrazione

Dopo gli attentati di Charlie Hebdo, ha mandato una lettera nelle scuole venete per sollecitare gli immigrati stranieri nel dissociarsi dal terrorismo islamico.Per risolvere la carenza di manodopera, ha ipotizzato il rientro di oriundi o di discendenti veneti emigrati nel Sud America.Secondo Donazzan i matrimoni misti (tra le donne cattoliche e gli uomini musulmani) favorirebbero le infiltrazioni del terrorismo islamico. Tale posizione ha generato forti critiche tra le opposizioni di centro-sinistra

  • Leva obbligatoria

Donazzan si è dichiarata "da sempre apertamente favorevole alla reintroduzione di periodo di servizio obbligatorio dei giovani".

  • Sui matrimoni misti (giugno 2024)

Nel giugno 2024, l'assessora all'Istruzione della Regione Veneto e candidata alle elezioni europee per Fratelli d’Italia, Elena Donazzan, ha suscitato forti polemiche dichiarando che i matrimoni misti tra donne cattoliche e uomini musulmani «possono facilitare infiltrazioni del terrorismo islamico» e che «l’Italia si sta scristianizzando». Ha inoltre affermato che «culture così diverse ravvicinate possono rivelarsi un problema in un periodo caratterizzato da forte terrorismo» e che «la nostra società può essere multietnica, ma non multiculturale».Le affermazioni di Donazzan sono state duramente criticate da esponenti politici e associazioni. La deputata del Partito Democratico Ouidad Bakkali ha definito le dichiarazioni «razziste e medievali», chiedendo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di prendere le distanze. Anche Raffaella Paita (Italia Viva) ha condannato le parole dell’assessora, parlando di un pensiero pericoloso basato su pregiudizi. Diversi commentatori hanno sottolineato come le parole di Donazzan alimentino stereotipi islamofobi e confondano identità religiosa con estremismo violento.Ha  cantato  “Faccetta nera” in radio, ha dato dell’”uomo vestita da donna” a una professoressa trans morta suicida e teorizzava che “i matrimoni misti favoriscono il terrorismo”.Ma questa volta si è addirittura superata in miseria.
Ma, tranquilli. Non solo Donazzan non si dimetterà non lo fatto neache  alle  richieste  per  le  dichiarazioni prima riportate   - figuriamoci - ma nel suo partito guadagnerà punti, voti, applausi.La vergogna dei senza vergogna.

effetti collaterali di una vendetta amorosa nel caso dell'esplosione diTorino . dove per vendicarsi dell'amanteo dell'ex : fa involontariamente una strge . ma lei era fuori casa dal fidanzato .



la prima parte  del  titolo è sarcastico , ovviamente non c'è niente da ridere anzi il contrario .
Infatti al centro della vicenda si trova una donna di 30 anni, residente da sette anni nell’appartamento al quinto piano dell’edificio esploso. La giovane sarebbe stata l’oggetto di un’ossessione da parte dell’arrestato, che si era invaghito di lei. La Stampa la etichetta come ex amante, ma non è ancora chiaro se tra i due ci fosse stata una relazione vera o platonica. Non riuscendo ad accettare il suo distacco e la presenza di un nuovo compagno, l’uomo avrebbe deciso di vendicarsi tentando di incendiarle l’abitazione. Secondo la Procura, l’intento era quello di colpirla simbolicamente, distruggendo ciò che le apparteneva.
Come riporta La Stampa, il 23 giugno, era partita per l’Isola d’Elba per far visita al suo attuale fidanzato, rientrando a Torino solo la sera del 4 luglio. L’esplosione era avvenuta invece nella notte tra il 29 e il 30 giugno, mentre lei era ancora lontana. Il sospettato avrebbe approfittato della sua assenza per entrare nell’edificio e appiccare l’incendio. Ma il suo gesto ha avuto conseguenze ben più gravi di
quanto previsto.
Jacopo Peretti, vittima inconsapevole e innocente
Nell’esplosione ha perso la vita Jacopo Peretti, 33 anni, originario di Mazzè e trasferitosi da poco a Torino per motivi di studio e lavoro. Si trovava nel suo appartamento, nello stesso piano dell’obiettivo dell’attacco, e secondo gli inquirenti non era in alcun modo coinvolto nella vicenda. La sua è una morte tragica, definita dalla Procura come quella di una “vittima collaterale”: un giovane senza legami con l’attentatore o con Madalina, morto solo per trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Resta intanto lo sgomento tra i residenti di via Nizza, colpiti non solo da un’esplosione fisica, ma anche da un atto che, stando alle indagini, si sarebbe originato da una spirale di rancore personale sfociata in tragedia collettiva.Pure  io     che  nel mio passato  ho usato   la vendetta (  solo  violenza   psicologica e  diffamazione  , mai ma mai violenza  fisica  )    verso    dei rifiuti  da  parte  femminili     sono e  sarei arrivato   a  tanto  a  coinvolgere  ,  far  morire in questo caso  , persone  che  non c'entrano niente  









Pietro Sedda il designer, artista e tatuatore di fama mondiale racconta i suoi nuovi progetti

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