14.12.18

cari uomini diamoci una svegliata le donne ci stanno dominando 😊😂


  canzoni  consigliate  
Donne - Zucchero
Edoardo Bennato - le ragazze fanno grandi sogni

AVVERTENZA
Prima   di lanciarmi   insulti    rimuovermi dai contatti  ,  scambiare    aglio per  cipolla  , ecc  . leggere il post  dall'inizio alla  fine  ed  occhio alle faccine    espresse   nel titolo 

Le  donne   che noi  uomini    abbiamo   (  e tentiamo ancora  oggi  )     di  dominare  e   mettere  sotto  il nostro  potere   , nella  maggior  parte  riuscendoci    anche in maniera  violenta  ,   ci stanno  mettendo  sotto  .  Ecco qui alcuni  casi

La  prima  è  presa  da repubblica   online d'oggi  14\12\2018

Dalle ragazze anti-plastica il contenitore che sparisce



                  Suvi Haimi (a sinistra) e Laura Kyllonen, fondatrici di Sulapac


Vasetti e confezioni dei cosmetici di lusso in un nuovo materiale ottenuto dagli scarti del legno. In casa dura tre anni. Si scioglie in soli 21 giorni nel compost



di GIACOMO TALIGNANI


HELSINKI - Se 21 grammi è il peso dell'anima, 21 giorni è il tempo della speranza. Tanti ne servono a una nuova e innovativa confezione, prodotta con scarti del legno, additivi naturali e priva di plastica, per degradarsi nel compost. E non inquinare. "È il tempo che più o meno ci mette una patata", sorride Suvi Haimi mentre ci mostra una scatola Sulapac. Sugli scaffali della sede di Helsinki - dove ora lavorano in venti - ci sono prototipi di pettini, cotton fioc, stoviglie, tutti in fibre di sughero. Sono i primi tentativi di Haimi e Laura Kyllonen, due giovani biochimiche finlandesi, che dopo anni di test nel 2016 hanno individuato la formula giusta.
"Cercavamo un packaging che fosse davvero plastic free, privo di microplastiche, ma con le stesse proprietà della plastica. Abbiamo pensato alle tante foreste qui da noi, ai trucioli del legno, e iniziato a fare degli esperimenti".


Dalle ragazze anti-plastica il contenitore che sparisce
Mescolando cellulosa ad altri additivi naturali sono nati così i primi contenitori di Sulapac, startup pluripremiata (ha vinto anche il Green Alley Award). Una delle particolarità del nuovo materiale, con una formula per ora segreta, è di esser pensato per "sparire". Resistente tanto quanto un contenitore di plastica, se messo nel compost si degrada in tre settimane, se finisce in mare si "scioglie" in meno di un anno, se lasciato su uno scaffale di casa "dopo tre anni è inutilizzabile".
Da donne, a Suvi e Laura è bastato guardare nel loro armadietto del bagno: fra creme e cosmetici c'era tanta plastica, spesso monouso. Molti cosmetici non solo includono creme o prodotti che contengono sfere con microplastiche, ma sono anche contenuti in imballaggi lontani dall'idea di riciclo: ci vogliono secoli prima che un barattolo di plastica - così come una bottiglietta - si degradi nel mare.
Ma questo nuovo materiale potrebbe "rivoluzionare il mercato. C'è scritto anche nella confezione: meglio non tenerlo troppo sotto l'acqua o sotto terra", scherza Suvi, oggi Ceo dell'azienda. Le confezioni saranno lanciate nel 2019, stesso anno in cui si produrranno anche cannucce biodegradabili realizzate con gli svedesi di Stora Enso. "Pensiamo anche a confezioni alimentari o bottiglie per l'acqua. Vogliamo prodotti che, una volta acquistati, scompaiano senza inquinare. Ma per riuscirci serve anche l'aiuto di altre aziende", spiega Haimi.
La richiesta di Sulapac è infatti che sia l'intero mercato mondiale del packaging - che oggi vale 800 miliardi di euro - a condividere strategie contro il degrado dei nostri oceani. Per farlo però i grandi marchi devono cambiare approccio. Chanel è uno di questi: i suoi prodotti saranno venduti nelle confezioni Sulapac.
Ma non basta. "Dobbiamo anche pensare alla produzione: usare le vecchie fabbriche per la plastica e trasformarle, a basso costo, in industrie che stampino barattoli biodegradabili al 100% e con lo 0% di microplastiche". Quanto al problema della deforestazione, Suvi risponde che "al momento la quantità degli scarti della filiera del legno finlandese, proveniente da foreste certificate, è sufficiente. Ma in futuro si potrebbe pensare anche ad altri scarti naturali".
Poi il telefono squilla, altri marchi di lusso sono interessati alla sua rivoluzione. Ma prima di salutare ci tiene a dire: "È solo una questione di scelte. Io stavo per accettare una carriera accademica negli Stati Uniti, ma poi ho deciso di fare qualcosa di concreto per il Pianeta e di investire in questo progetto. Ogni nostro pacchetto può fare la differenza, ognuno di noi può scegliere di seguire una sua strada per aiutare l'ambiente".

 la seconda  dall'unione  sarda   sempre  d'oggi  


LE STORIE

Vittima per anni dell'etichetta di iettatrice Francesca dice basta: "La mia adolescenza devastata da una diceria"

Da uno stupido scherzo al passaparola sui social: l'odissea di una studentessa cagliaritana


francesca sias (foto l unione sarda ungari)
                            Francesca Sias (foto L'Unione Sarda/Ungari)



"Mi hanno scippato l'adolescenza. Nessuno me la potrà restituire. Ho diciannove anni: chiedo solo di poter vivere un'esistenza normale. Non voglio continuare a scappare dagli altri o dover lasciare la mia Cagliari". Francesca Sias lo dice sottovoce. Ma vorrebbe urlare il suo dolore. Da quando aveva tredici anni e frequentava una scuola media del capoluogo è stata additata, per colpa di qualche ragazzino idiota, come iettatrice."Tra qualche giorno questo stupido scherzo finirà", ha pensato all'inizio Francesca, ma sono trascorsi sei anni e il perfido gioco si è trasformato in dramma, la maldicenza si è sparsa come un virus incontrollabile alimentata dai social network e l'esistenza di Francesca è stata stravolta, rovinata.I suoi occhi azzurri trasmettono una forza interiore enorme racchiusa in un corpo minuto, grazie alla famiglia e agli amici è riuscita ad andare avanti, a sopportare anni e anni di gesti scaramantici, prese in giro di ogni tipo, emarginazione continua, telefonate anonime, video e audio offensivi su Instagram, Facebook e WhatsApp.Francesca ha dovuto lasciare la pallavolo, l'oratorio, disertare feste e serate tra ragazzi perché il suo nome spuntava fuori in troppi contesti, sempre con la stessa diabolica finalità, quasi un rito medievale.Da ragazza esuberante ed estroversa che era si è chiusa in se stessa, ha iniziato ad avere difficoltà nel relazionarsi con gli altri temendo che quella maldicenza scollegata dalla realtà emergesse all'improvviso. Molti suoi coetanei, forse più deboli, non sarebbero riusciti a sopportare tutto questo.Ora, al primo anno di Università nella facoltà di Farmacia - ma Francesca spera di fare il medico -, ha trovato la forza di dire basta pubblicamente e spera che la sua storia possa essere un esempio per tante vittime di bullismo in modo che trovino la forza di reagire. Ma anche un monito per i carnefici, forti dietro un profilo Facebook o perché capaci di agire solo se in branco: "Attenti - avverte la giovane cagliaritana - le vostre azioni possono distruggere una vita"Intanto, lo scorso febbraio, la studentessa ha presentato una denuncia ai carabinieri di Cagliari.
Come è nata questa terribile diceria?
"Non lo so. Me lo chiedo ancora ma non ho mai trovato una spiegazione logica. È accaduto improvvisamente. Avevo 13 anni e frequentavo la terza media. Mi vedevo con degli amici, almeno pensavo fossero tali. Un giorno hanno insistito per farmi fumare. Ho detto no e ventiquattr'ore dopo è nata la maldicenza".
La sua vita è cambiata?
"All'inizio ho pensato fosse una banalità che sarebbe durata solo qualche giorno".
Invece?
"La situazione è peggiorata rapidamente. A scuola cadeva un telefono cellulare e venivo additata come responsabile. Ero nel parco e iniziava a piovere: era colpa mia. Poi sono iniziate le dicerie. Invenzioni perfide".
Tipo?
"Chi ha messo in giro questa voce ha raccontato di aver trovato un fazzoletto sporco di sangue con la lettera 'S'. Da qui l'abbinamento con il mio cognome e con Satana. Hanno inventato la notizia della morte di un mio fidanzato".
La situazione è migliorata quando ha iniziato il liceo?
"Per niente. Ho sperato che l'estate mettesse la parola fine a questa assurda vicenda. Invece il passaparola, con i social network e con WhatsApp, ha provocato una valanga. Non ho potuto far nulla per fermare questo schifo. Alle medie avevo un'amica che non mi lasciava mai sola. Alle superiori per fortuna i miei compagni erano con me. Mi hanno protetta. Ma quando uscivo, ero sola. Nome e cognome venivano usati da migliaia di ragazzi. A scuola, un giorno, mi hanno lanciato cibo e penne dalle scale. Sono corsa via per la vergogna".
La conoscono tutti di persona?
"No. Quasi tutti ripetevano questa cosa senza sapere che dietro c'era una ragazza che stava soffrendo. Il mio nome veniva urlato durante una partita di calcio o di pallavolo".
Episodi che difficilmente dimenticherà?
"Sono dovuta scappare più volte dai pullman per evitare di assistere alle 'toccatine' scaramantiche. Per anni ho evitato le feste. Sono andata solo a quella del diploma ma sono dovuta scappare quando un ragazzo ha usato il mio nome".
E i social network?
"Immancabili i post su Facebook o le 'storie' su Instagram. Sono circolati dei video. In uno si vede un ragazzo che invita, ridendo, coetanei e bambini a ripetere il mio nome e ad adottare le consuete squallide contromisure. Sono stati creati dei gruppi su WhatApp. Mi ha fatto molto male scoprire che erano presenti delle persone che consideravo amiche".
Dove ha trovato la forza per andare avanti?
"Grazie ai pochi che mi sono stati vicini e ovviamente alla mia famiglia. All'inizio ho tenuto nascosta la cosa ai miei genitori: poi quando hanno visto che ero diventata taciturna e che mi stavo chiudendo in me stessa si sono preoccupati. Ho raccontato tutto. Ora cerco di andare avanti, ma a volte soffro di paure, insonnia e stress".
Perché ha voluto raccontare questa terribile vicenda?
"Qualche mese fa ho iniziato l'Università. Speravo che almeno lì questa diceria non arrivasse ma sbagliavo. Un mio collega, Samuele, mi ha voluto conoscere. Con la mia autorizzazione ha lanciato una campagna contro il bullismo, raccontando la mia storia e utilizzando l'hashtag #thinkaboutit. Spero serva. Per me e per tutte le vittime di queste schifezze: non tutti sono forti per sopportare un'esperienza così. Ho perso la mia adolescenza. Ora vorrei riprendermi la vita".
                          Matteo Vercelli


 quindi   scegliamo     se  : A  continuare  nella  sterile   ed  anacronistica  contrapposizione  uomo  donna     e   lotta   a  chi  è migliore  o inferiore  ., B accettiamo     che   anche  l'altro sesso  può essere  migliore    ed  avanti   a  noi .  

Io   ho  scelto  la   B  e  voi   ?

12.12.18

quando non sanno chi accusare trovano un capro espiatorio e non il sistema o le leggi contradditorie e farrangiose o pegio l'avidità l'altro lato della tragedia della discoteca Lanterna Azzurra.


   a  scapito    d' eventuali accuse  di  faziosità lascio questo
 N.B      come potete     vedere  dal  commento  di questo post  sul mio   facebook  , non mi piace  per  niente   sfera    e lo considro una  cagata  pazzesca 
Tragedia in discoteca, "class action" dei ragazzi contro Sfera Ebbasta

Come dicevo  dal titolo   è partita  la  caccia   al cap  espiatorio  .Un  artista  (  o   presunto tale  )   non  può occuparsi  , a meno che    non sia  autoprodottto  o  autonomo   cioè    senza  menager   ,  se quel locale  è sicuro  o meno   .Infatti  esso  può  , ma non  in questo caso   visto  che  Sferaebasta    non  vi  è neppure  arrivato   rifiutarsi    di  fare  l'ospitata  o il concerto   .
 Capisco   il desiderio dei familiari dei ragazzi\e   coinvolti    di sapere   la  verità su quello che   è  successo   e      di trovare  il od  il reponsabili  ,  ma    qui  hanno   sbagliato il tiro   dovrebbero  prendersela     con  i proprietari ed i gestori del locale  per la pessima organizzazione     e per  la  bramosia   di fare  cassa   e guadagnare  € . Infatti   la  tragedia    è stata  causata da : <<  (...)  Una incredibile serie di piccoli errori ha portato a una tragedia di portata incredibile, una delle più grandi nella storia della nostra musica leggera. Ma una incredibile serie di piccoli errori che parte da un sistema di approssimazione che, per chi si occupa di musica, non risulta certo una novità  (... ) secondo questo interessantissimo  articolo di  https://www.linkiesta.it//, una delle poche  cose  ben  scritte      e    obbiettive   rispetto  alla  💩   che   stata  detta   e  scritta  su tale  fatto  .   Infatti  sempre  secondo  l'articolo     quello che    è  successom è     << Un modo, va dettosenza con questo voler denunciare anche in questo caso questa pratica,  >>   non  nuova  iene  sempre  fatta  durante  le serate  nei locali      , ma  un contom è,dire     e  segnalare  nei biglietti e  localndine     che  il cantante  o griuppo    sono ospiti e    fano una  comparsata      non spacciarlo  per  concerto     quando  poi non lo è  ><<   per fare nero ai danni della SIAE, andando a usare gli inviti dati dai PR al posto dei normali biglietti. Una pratica, quella di lasciare ambiguamente credere che si tratti di un concerto quando in realtà si tratta di una comparsata a tarda notte, che sicuramente ha indotto genitori e bambini e ragazzini a passare molto, troppo tempo dentro e fuori dal locale, in attesa di un concerto che non ci sarebbe stato.
E troppe ore passate in un locale, non ci vuole certo Truman Capote per capirlo, inducono gli adolescenti non accompagnati da adulti, a consumare alcolici, altro modo per fare cassa, certo, ma anche per creare un clima nervoso e poco sicuro dentro il locale.  >>.  E poi  finitela   di  fare  analisi  sociologiche   ad  minchiam    come questa    del https://www.ilsussidiario.net/news/educazione/2018/12/12/

Tutto chiaro. E invece no, qualcosa d’altro da chiedersi c’è. Perché non è usando il termine “menata” che si può eludere la domanda fondamentale. Che io qui pongo non in termini apocalittici, ma molto semplici: perché così tanti ragazzini e adolescenti vanno a sentire così tanta musica così tanto brutta? (andate a cercare un pezzo di “Sfera Ebbasta” e poi ditemi). Perché la forma dello stare insieme di questi ragazzi è l’ammasso drogante, fatto di ritmi ossessivi, testi arrabbiati e immagini violente? Che poi non si tratta di cantautori, ma di un’industria che sintetizza il prodotto e lo veicola a masse omogeneizzate di ragazzi. Droga, legale, ma pur sempre droga: illudere di protagonismo e libertà, spacciando roba che rende schiavi e arricchisce chi te la procura.Del resto, amara ironia davanti ai morti e ai feriti che pare abbiano pagato anche biglietti che non potevano essere venduti, nel 2017 uno dei più grandi successi dell’estate recitava: “Come il crimine, senza regole / Come le ragazze con il grilletto facile / Entriamo senza pagare come dei calciatori di serie A / Ci guarda tutto il locale ma alla fine nessuno ci toccherà”. Davanti a questo, davvero si può credere che il problema sia solo tecnico? Davvero pensiamo che, dopo aver fatto a pezzi il gusto e la sensibilità dei ragazzi, con la connivenza di un’intera industria, si possano poi rimettere insieme i cocci con qualche tipo di “adesivo” o di meccanismo posticcio (controlli, manutenzione…), magari in nome del Pil che “l’industria dello spettacolo” genera? Ma li avete visti, qualche tempo fa, i mega-manifesti pubblicitari, con i volti di due noti rapper italiani, che recitavano: “Obiettivi per il 2018: Vivere senza regole ma anche senza finire nei guai”? Non saranno i controlli (ovviamente sacrosanti) a salvare i ragazzi da questo endo-genocidio culturale. Invece di chiederci come si fa a uscire vivi da una discoteca, dovremmo domandarci cosa fare per non entrarci proprio. Magari amare la buona musica e la buona compagnia?Scuola media del Giambellino “profondo”, a Milano. Case occupate, immigrazione fuori controllo, disagio sociale. Un’insegnante di inglese fa sentire ai ragazzi “Yesterday”. “Bella questa canzone!”, dicono gli studenti, e poi la domanda di uno di loro: “Ma chi erano i Beatles”? (sì, come nella canzone degli Stadio). Ma come si fa a chiedere chi fossero i Beatles, se nessuno te li fa prima ascoltare? Altra scena. Festa per i 18 anni di un amico, cibo e canti intorno a un falò. Una delle ragazze “posta” le foto sui social e si sparge la voce tra gli amici “indiretti”; quelli meno stretti e non del “giro”. “Che bello!”. “Continuavo a riguardare le foto!”. “Bello! di solito si va in discoteca…”. Davvero ostinato il cuore umano: per cercare di tenerlo a bada ci vuole un’intera industria, ma per scatenarlo basta un pizzico di bellezza.Da cui magari nasce anche della buona musica. Nel 1986 Paul Simon pubblica un album epocale: Graceland. Musiche e ritmi africani riletti e trasformati da un maestro della musica americana. Scoppia un pandemonio, perché sono gli anni dell’apartheid e dell’“embargo” culturale verso il Sudafrica. Ma il disco è un successo planetario, vince il Grammy nel 1987, lo stesso anno del concerto in Zimbabwe, in cui canta anche Miriam Makeba (a cui per molti anni non fu permesso di rientrare in patria per motivi politici). Il mondo viene invaso da quella musica e riscopre le sue radici, sotto i cieli africani. E quando deve spiegare perché questo disco “ha spaccato”, come direbbero oggi gli adolescenti, Paul Simon è disarmante: “Questo non è un album che dice ‘che terribile male c’è qui’; è un album che dice ‘che incredibile bellezza c’è qui’”.Così il piccolo grande musicista del Queens ci ricorda da dove ripartire. “Tutto il resto — come cantava Jannacci — è brutta musica fatta solamente con la batteria”. Esperti e critici se ne rendono conto ?

concludo  con queste   bellissime parole    della responsabile  di questa  pagina  dedicata  alle  vittime  dim questa  tragedia   facebook   
e o peggio ancora sui genitori oltre a non aiutare la causa, denota una grande mancanza di sensibilità. Vi ricordo che qui, è pieno di genitori di ragazzi presenti quella sera alla Lanterna. Per cui la parola d'ordine deve essere RISPETTO. Rispetto per chi ha vissuto e sta vivendo momenti tragici. Se non potete dare un sostegno, anche solo morale, questo non è il posto per voi.[---]


11.12.18

combattere le fake news con la stessa arma bisogna saperlo fare ed io non lo so fare ed faccio solo danno e perdo amici e conoscienti

Ho provato a cpombattere una fake news





ed me ne hanno dette di tutti i colori ed giustamente alcuni \e mi hanno rimosso dai contatti social . Alcuni , non lasciandomi spiegare che non stavo facendo disinformazione ma satira . Ed ecco che qui rispondo ancora una volta anche se lo avevo già specificato .
tutti\e le altre persone che hanno commentato ed ancora commentano i questo post https://urly.it/3z-4
lo so e lo ho recisato più volte nei comenti a tale post che era una bufala \ fake news . Ed come ho già detto sia nei commenti sia in un altro post non stavo condividendo una bufala o facendo disinformazione ma facendo satira usando gli stessi mezzi dei bufalisti ,proprio come fa Dago





SOLTANTO CHE IO NON LO SO FARE BENE INFATTI DOPO QUESTO POST SMETTERO' DI COMBATTERE LE FAQ NEWS IN QUESTA MANIERA e mi limiterò a scriverci quando le condivido sui social sopra che lo è cosi la gente eviterà di condividerlo e se so benissimo che lo è non lo condivido e leggerò ancora di più i siti antibufale \ debung ). Quindi chi ancora continua dirmi che diffondo news , quando come in questo caso non lo faccio , dico u po' attenzione leggete bene la slide e vi accorgete dell'evidentissima Cacofonia. Infatti ormai siamo ammorbati dalle faq news ( potere POLITICO compreso che usa la paura e la scusa d'esse d'esse per bloccare le notizie scomode ) che poi difficilmente << l'ideologia oggi è filtrata da un po' di tecnologia \ fra un algoritmo una fake news un ink ed un like , un tag e twitter cosa è vero e cosa falso proprio non si sà ma proprio non si sà (....) cit LEGA 5 STELLE - DAGO CANTA LA NOTIZIA >> o difficilmentElo si sa o si riesce a distinguerlo sopratutto quando ci simmettono anche i giornali e siti internet sia ufficiali che no .

9.12.18

buon natale a gli amici/che ed contatti Salvinisti e gialloverdi

"Niente permesso di soggiorno per Babbo Natale turco"

L'immagine può contenere: testo

  "Niente permesso di soggiorno per Babbo Natale turco": l'ultima provocazione di Tvboy dopo il bacio Salvini-Di Maio


: l'ultima provocazione di Tvboy , l'artista famoso per il bacio tra Salvini e Di Maio, ha regalato a Milano (il titolo è 'Babbo Natale Turco'. Il senso lo spiega poi in una didascalia sotto l'opera e sui canali social: "Permesso di soggiorno negato per Babbo Natale, nessuno si ricordava più che San Nicola arrivava dalla Turchia". Intervistato da Repubblica spiega meglio: "Molti pensano che la leggenda sia nordica, invece papà Natale era San Nicola, bizantino, le sue reliquie vennero rubate in Turchia e poi portate a Bari". Il murale comincia ad essere notato in città, tanto che la foto del Babbo Natale migrante sta iniziando a popolare le bacheche di chi ne ha colto il messaggio politico e vuole rilanciarlo. Ma Tvboy nella stessa notte ha realizzato anche un'altra opera, un Banksy che sul muro del Mudec (dove vengono esposte le sue opere) aggiunge un 'UN' alla scritta 'Officially': "Da un lato - spiega Tvboy - c'è Banksy che dipinge illegalmente, così si dice, dall'altro un museo che illegalmente crea una mostra autorizzata che espone opere non autorizzate. Un bel paradosso".

non fai il presepe e t'attaccano fai il presepe e ti attaccano cazz boh . il caso de "Il presepe dei profughi", nel Barese bufera sulla Natività di denuncia


per  approfondire   e  ecco  alcuni siti   da me    visitati  per    questo  articolo  




la gente dimentica che le tradizioni sono soggette ad oralità e quindi si modificano con le generazioni . ecco perchè io sostengo e concordo con quiesto sindaco ed i creatori di questo preseppe. Infatti : << (...) Generalmente, le tradizioni furono accettate dai più sempre acriticamente e talvolta anche senza un consapevole riferimento al contenuto storico dell'evento. Questo spiega la loro fragilità e, quindi, la loro dimenticanza. Anzi, alla crisi delle tradizioni, hanno concorso diversi fattori, quali le rapide trasformazioni di una società costantemente in evoluzione, l'individualismo, l'intellettualismo, gli influssi estranei di altre culture e civiltà  ( .... continua  in questo interessante articolo di  http://www.vastospa.it ) .. Va  bene  le  tradizioni   fanno parte  della  nostra   identità  , ma  essendo    come  già detto  prima    derivate  da  cultura  orale    è pressochè  impossibile      che  rimangano   fisse ed immutabili  in eterno  .  quindi    sempre  secondo   lo stesso  artiocolo  citato  prima  : <<  (....)  È un processo lento di recupero che deve partire da un risveglio spirituale, da una verifica introspettiva delle coscienze, da una ricerca di nuovi rapporti umani, basati sull'amore e sulla umiltà. 
A conclusione, noi confermiamo di voler credere fortemente nelle tradizioni, consapevoli che esse, allorché rispolverate ed adattate opportunamente alle attuali esigenze, continueranno a farci capire bene il passato, interpretare adeguatamente il presente, precostruire prudentemente il futuro. >>
Queto  presepe   in  cui  


"Il bambino nasce nel mare, dove con Giuseppe e Maria, profughi, non accolti da nessuno vive l’esperienza che molti migranti affrontano nel nostro Mar Mediterraneo. E il mare di plastica a fare da sfondalla Natività è un grido dall'allarme contro l'inquinamento". 

"Il presepe dei profughi", nel Barese bufera sulla Natività di denuncia

Ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, il comitato Feste patronali ha realizzato un presepe di denuncia con il sostegno dell'amministrazione comunale. Non sono mancate le polemiche dei "tradizionalisti", sui social e sui quotidiano di destra la provocazione è stata definita come "ridicola". Replica il sindaco Davide Carlucci: "Vi sarebbe piaciuto vietare questa installazione, vi sarebbe piaciuto dar sfogo a pruriti fastidiosi. Ad Acquaviva c'è ancora la libertà, c'è ancora la democrazia. Fatevene una ragione"

8.12.18

Gli insulti social al rapper Sfera Ebbasta dopo la tragedia nella discoteca di Ancona e le stranezze dei salvinisti pro presepe

Risultati immagini per sfera e basta
 premetto    che  non sono un fans   di  sfera  e  basta non mi piace   granchè il suo genere  musicale   ,  ma  certe  cose    m'indignano   e  mi gettano sepre  più nello  sconforto e  di  come  si  stia cambiando  in peggio  . Cazz     ci  sono  voluti   secoli    per    sconfiggere   o quanto  meno  ridurre     a qualcosa  di fisiologico  l'ignoranza    ed  adesso   sta  ritornando  di moda  . Sembra   che   gli ultimi  3  secoli del millennno precedente  (    rinascimento  ,  illuminismo \  rivoluzione  francese  ,  rivioluzioni liberali   del XIX    compreso il risorgimento italiano  )    siano   state inutili   Ecco    cosa  è  successo di recente




Concerto Sfera Ebbasta Ancona insulti | Sono passate alcune ore dalla tragedia ad Ancona, dove sei persone sono morte e 59 sono rimaste ferite schiacciate dalla calca mentre cercavano di uscire dal locale. Oltre mille persone si trovavano a nel locale di Corinaldo, Lanterna Azzurra, che secondo gli inquirenti aveva venduto più biglietti del consentito per il concerto del rapper Sfera Ebbasta.La tragedia è avvenuta mentre i fan aspettavano l’inizio della performance del “re della trap”. Nelle ore successive il profilo Instagram, che conta oltre 2 milioni di follower è stato preso d’assalto dai fan. Il rapper è stato accusato di non aver dedicato neanche un pensiero alle sei vittime. “S**** potevi scrivere qualocosa”, “Pagliaccio”. In molti lo accusano di usare continuamente i social, ma di non aver dedicato neanche una storia a questa immane tragedia.Altri ancora lo accusano più direttamente di avere “provocato” la morte dei ragazzi organizzando un concerto in un locale piccolo e volendoci stipare più persone del consentito, perché schiavo del “dio denaro”.Secondo molti utenti sui social, non sarebbe la prima volta che viene usato spray al peperoncino ai concerti del rapper.



Aggiornamento:

Alle ore 11 dell’8 dicembre Sfera Ebbasta ha pubblicato un post di vicinanza alle vittime



ecco un esempio de cattivo uso dei social e non solo . la gente non capisce che : se non scrivi subito qualche stato \ post , foto , ecc non vuol dire che uno sia distrutto e schioccato da tale tragedia . Non capiscono che anche il silenzio parla e dice più di mile parole , post \ pensieri sui social . e poi accuse senza prove un cantante o ( definizione soggettiva ) artista mica sa se sonostati venduti più biglietti dei posti disponibili , mica è un impresario .

l'altra  storia   è

6.12.18

IL BON TON DEL REGALO MOSTRUOSO

leggi anche  
https://dilei.it/notizie/fare-o-ricevere-regalo/1389/

Ebbene si , il mai  dire  mai   è  arrivato .
Infatti L'altra  volta  parlavo    che  non arei  fatto  quest'anno,  a  differenza  degli altri  anni  (    se  interessati   potete  andare a  leggervi   e  rileggervi     per chi mi conosce  già   quelli    negli archivi  tanto   le  regole     sono sempre   gli stessi  )   nessuna  guida   al natale Ma avendo  in bozza  questo articolo   dall'anno scorso    e  non volendo  eliminarlo   ed  vedendo  che adesso anche i quotidiani  propongono   delle  ciocche  fra   gli speciali    su regali di natale  , i cosidetti   regali senz'  anima    che   poi   al  95%  finiranno   buttati  ,   riciclati  o  conservati   a  forza  dai  più educati  , ecc   ..,  mi  ha   fatto  decidere   la  pubblicazione di  questo post  

Tale  post  , foto  compresa   è   tratto  dal blog   disney  

 Paperina   04 gennaio 2018
IL BON TON DEL REGALO MOSTRUOSO



deliberatamente  tratto    da   



Paperina


04 gennaio 2018
IL BON TON DEL REGALO MOSTRUOSO


Care amiche\ci  , alzi la mano chi tra voi non ha mai ricevuto un regalo così ORRIPILANTE da togliere il fiato! Come immaginavo… a tutti è capitato almeno una volta nella vita di trovarsi davanti un maglione con ricamata sopra una RENNA che sorseggia tè o fuma la pipa seduta su un portico ,  o   altre  amenita  varie !
Per questo in occasioni RISCHIOSE come il Natale occorre essere pronti a tutto. Prima regola fondamentale: non esprimere MAI   direttamente  orrore, spavento, mal di mare e delusione alla vista di qualsiasi obbrobrio il destino ci abbia appena rifilato   a  men che  non viogliate  fare  una guerra  in famiglia   .
Occorre chinare di lato il capo, spalancare leggermente gli occhi, sorridere con la massima naturalezza e CINGUETTARE  ironicamente    : “Oh che dono originale! Mai visto niente del genere prima d’ora, nemmeno al mercatino degli oggetti smarriti APPOSTA!”  ovviamente  dipende  dal coraggio     che avete   o dalla  confidenza  che avete con quiella  persona  .
Lo so, lo so, la tentazione di urlare alla vecchia zia o al fidanzato tirchio “Prendi quella MOSTRUOSITA’ e sparisci con lei nell’angolo più buio della galassia” è fortissima, ma agire  d’impulso non sempore  è  un bene   bisogna   sempre  con sforzo tratternersi  .
Nel caso di un soprammobile, non giratelo e rigiratelo fra le mani chiedendo a gran voce “Chi mai può avere creato tanta bruttezza?”, ma limitatevi a GORGHEGGIARE “Oh, so già dove sistemarlo!” – è risaputo che in ogni casa c’è un cassetto o  un angolo  raccogli-mostri  e  regali   ciofecca   …
Accessori e capi d’abbigliamento vanno trattati allo stesso modo: evitate di mostrarvi entusiasti di ciò che entra a pieno titolo nel Guinness degli oggetti più raccapriccianti - chi ve ne ha fatto SGRADITO dono potrebbe avere la tentazione di ripetere tale gesto inconsulto 😇😆…
Tutto ciò che vi viene elargito pur essendo degno di un incubo merita di sparire al volo.Ma  fatelo  con  arte  e  senza  creare  imbarazzi  ecco qui  alcune  regole     consigli  di un sito feminile   (  le  done    in certe  cose  sono meglio di noi  )  .
Infatti  No, non vale scaraventarli in faccia a chi te li ha fatti! I regali brutti sono una realtà ed  a  volte  inevitabili  t
occa imparare a conviverci. Anche se mentire non ti è mai piaciuto (non piace nemmeno a me), non puoi proprio dire alla zia, al cugino o all'amica strana qualcosa tipo: «Come puoi pensare che mi piaccia un animale impagliato???». Trova un modo carino o furbo per uscirne elegantemente e non ferire nessuno, è la cosa migliore.(  vedere   l'url  sopracitato  nele righe  precedenti  ) 
 E poi cerca di capire come rivendere subito il pacco su eBay o  altrio siti  \ portali simili   dell'@commerce .
. Le giustificazioni per tali scomparse abbondano, di qualsiasi cosa si tratti: “l’ho dimenticato sullo Shuttle per la Luna, mi è caduto in uno stagno infestato da coccodrilli, l’ha sbranato il mio velociraptor, è volato su per il camino, mi ha morsicato e poi è scappato da un buco nel pavimento”.
Concludo    con una   citazione     (....)  <<Se proprio non ci piacciono. E se proprio non ne volete sapere di tenerlo, quel regalo può rappresentare comunque un’occasione da non perdere. Se ci pensate, infatti, i regali di Natale sono come gli avvenimenti che capitano nella vita. Quando si presentano, non tutti sono di nostro gradimento, forse perché ci aspettavamo qualcosa di diverso o pensavamo di meritarci di più oppure proprio non sembrano fare per noi. Eppure, questi avvenimenti sgraditi per noi possono essere delle occasioni per altre persone a noi vicine e di cui noi possiamo essere il tramite. Così, quindi, si dovrebbe pensare ai regali. Prova a riflettere su ciò che ti è stato regalato e non ti è piaciuto. Può servire a qualcuno che conosci? Può addirittura piacere a qualcuno che conosci? Ti viene in mente qualcuno che apprezzerà più di te la presunta comicità di quel regalo che ti hanno fatto credendo che tu ti saresti sbellicata dalle risate? Forse sì. Forse quel regalo è quasi capitato a fagiolo. E se per caso a quella persona che ti viene in mente hai già fatto un regalo, che importa? Fagliene uno in più. Lei o lui di certo non si lamenterà.
Questo è un sunto dei pensieri che mi sono frullati in testa durante il periodo natalizio. Voi cosa ne pensate? Quali regali sgraditi avete ricevuto quest’anno? Siete riusciti a farvene una ragione o siete ancora arrabbiati? Condividete la vostra esperienza con un commento. 🙂 >> (  da  https://diapersandbooks.com/2018/01/02/elogio-del-regalo-sgradito/  )
Coeme  tutto cio di cui  si parla   nell'articolo citato   è stato direttamente esperito da me o da qualcuno a me vicino, perciò se volete ulteriori delucidazioni o esempi concreti basta chiedere. 😉
Dopo queste utili raccomandazioni vi auguro BUON NATALE e BUON ANNO, e spero non abbiate mai bisogno di mettere in pratica  tali consigli 

5.12.18

ma i secchioni non erano estinti ? Scuola, studente modello querela il prof per il 3 che rovina la media



credevo che i secchioni fossero una razza estintita 😂🤣. ma videntemente mi sbagliavo . Non do chi è più , lo so che non dovrei giudicare ma non sempre ci riesco soprattutto davanti a fatt come questi , cretino ed ha bisogni delo psicologo \ psichiatra lui o i genitori


Infatti 
Da  repubblica  del  6\12\2018

Scuola, studente modello querela il prof per il 3 che rovina la media
Archiviato il caso, ma la famiglia si oppone chiedendo di poter presentare altri documenti sulle condizioni psicofisiche dello studente

                                             (ansa)
Il votaccio beccato all'ultima interrogazione dell'anno non gli è proprio andato giù e lo studente modello ha querelato il professore di inglese. È successo in Friuli la scorsa primavera e il Messaggero Veneto, che racconta la storia omettendo nomi e riferimenti sul luogo per non danneggiare gli interessati a procedimento in corso, riporta quanto accaduto in un liceo scientifico.
Uno studente di terza liceo, 16 anni, nelle ultime settimane di lezione non aveva accolto l'invito del professore di inglese a farsi interrogare per migliorare il suo voto già sufficiente. Il ragazzo, sempre secondo il quotidiano veneto, eccelleva in tutte le materie e proprio a maggio spesso si era assentato per partecipare a concorsi e gare di matematica. Il professore di inglese, che non voleva esprimere un voto finale inferiore alla media altissima del ragazzo, aveva parlato anche con i suoi compagni perché lo spronassero a presentarsi all'interrogazione.
Uno degli ultimi giorni di scuola il ragazzo era finalmente in classe e il professore di inglese lo aveva chiamato all'interrogazione, ma lui, forse per protesta, aveva fatto scena muta, tornando al banco con un tre sul registro e la media finale sporcata da quell'intoppo.
A luglio la questione è arrivata sul tavolo del giudice, perché il ragazzo ha querelato l'insegnante di inglese, accusandolo, scrive il Messaggero Veneto "di avergli procurato uno stato di profonda prostrazione e stress, che avrebbe portato anche a disagi di natura fisica, certificati dai referti sanitari firmati dal medico di famiglia".
Il giudice per le indagini preliminari, Andrea Odoardo Comez, ha però deciso di archiviare il caso, come richiesto dalla pubblico ministero Elisa Calligaris. La famiglia del ragazzo si è opposta all’archiviazione chiedendo di poter presentare altri documenti sulle condizioni psicofisiche dello studente e che siano ascoltati alcuni compagni di classe.




3.12.18

ipocrisie natalizie e falsi presepi . Padova, don Favarin: "Ipocrita fare il presepio, Gesù era un migrante e noi li lasciamo per strada"

Questi sono veri preti   o rapppresentanti  \    messaggeri di  Dio  

  da      repubblica    del 03 dicembre 2018

Il prete da anni si occupa di accoglienza. Ora attacca il decreto sicurezza di Salvini: "Applaudire le sue politiche e poi preparare le statuette è schizofrenia pura. Un Natale senza il simbolo della Natività è più coerente con questo clima volgare"

                                               di ENRICO FERRO

Don Luca Favarin, al centro, con i ragazzi provenient
i dall'Africa di cui si occupa 
PADOVA. "Oggi fare il presepio è ipocrita. Il presepe è l'immagine di un profugo che cerca riparo e lo trova in una stalla. Esibire le statuette, facendosi magari il segno della croce davanti a Gesù bambino, quando poi nella vita di tutti i giorni si fa esattamente il contrario, ecco tutto questo lo trovo riprovevole". Don Luca Favarin, il prete che a Padova gestisce nove comunità e aiuta 140 ragazzi africani, sferza i predicatori di presepi e crocifissi. Lo fa toccando uno dei simboli del Natale, il presepe appunto, icona della Natività, con il cammino di Giuseppe e Maria. Ecco, quel cammino a don Luca evoca la traversata di migliaia di migranti alla ricerca di un orizzonte nuovo. "Il nuovo decreto sicurezza costringe le persone a dormire per strada, quindi l'Italia si è schierata per la non-accoglienza", ragiona il prete. "Poi però, a casa, tutti bravi a esibire le statuette accanto alla tavola imbandita, al caldo del termosifone acceso".
Luca Favarin ha scelto la domenica mattina, nel momento della messa settimanale, per scrivere su Facebook un post con il suo pensiero: "Quest'anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri".
Non ha paura don Luca delle critiche che gli stanno arrivando in queste ore, non teme di esternare un sentimento che gli viene da dentro, dopo anni di impegno con gli "ultimi", gli "invisibili". Nel 2012 ha tolto la tunica e chiuso il capitolo del prete di parrocchia per buttarsi anima e corpo come responsabile della Diocesi di Padova prima della tratta degli esseri umani e poi dell'accoglienza dei migranti con la cooperativa Percorso Vita. Ha modellato un sistema che sta dando lavoro e speranza a tanti profughi. Ha aperto un ristorante etnico e un bar-fast food, oggi interamente gestiti da loro. I piatti vengono preparati con la verdura prodotta in due appezzamenti di terreno, dove ragazzi provenienti dall'Africa subsahariana hanno imparato a cimentarsi con piantagioni di radicchio, cavoli e patate. Dove gli alberi da frutto vengono coltivati con cura e amore, perché poi da quei frutti nascono le marmellate biologiche.
"Ci vuole una coerenza umana e psicologica", continua il prete. "Applaudire il decreto sicurezza di Salvini e preparare il presepe è schizofrenia pura. Come dire: accolgo Dio solo quando non puzza, non parla, non disturba. Lo straniero che incrocio per strada, invece, non lo guardo e non lo voglio". Ancora: "Credo che un Natale senza presepio sia più coerente con questa pagina volgare e infame della storia del nostro Paese. Va in scena il teatrino del Natale e poi si lascia morire la gente per strada. Vorrei ricordare ai cristiani che ci sono migliaia di Gesù-bambino in giro per le strade, sotto i ponti".

a rovinare il natale oltre capitalismo sono le bufale e l'uso politico che se ne fa

  leggi anche  il preedente post




Con l’avvicinarsi   dele feste  di natale  e di fine  dell’anno ritornano – come sempre – anche le bufale a tema natalizio, ormai immancabile appuntamento social per i mesi di novembre e dicembre. Bufale vecchie e fake news nuove, finte polemiche e dichiarazioni inventate, video mal interpretati e leggende metropolitane: ce n’è davvero per tutti i gusti. Anche se manca ancora una ventina di giorni all’inizio delle feste natalizie, sono già numerose le storie (nuove e riciclate) diventate virali in rete.
Risultati immagini per bufale natalizie  2018Quasi sempre si tratta di bufale che riguardano il rapporto tra la religione cristiana e musulmana, in cui i mercatini di Natale diventano i protagonisti e creano (nell’intenzione di chi diffonde e condivide queste storie) indignazione e xenofobia. Infatti Gesu bambino o Babbo Natale ha fatto un upgrade al sistema di trasporto. Alle tradizionali renne ha deciso di alternare un traino di bufale: con le prime dispensa doni ai bambini che durante l’anno si sono dimostrati morigerati, obbedienti e composti; con le seconde porta un carico di idee distorte e bugie per autori maldestri che hanno scelto di abbagliare il percorso di centinaia di migliaia di utenti. Idee distorte e bugie, confezionate con coccarde e patchwork a tema natalizio e dunque apparentemente reali alla vista. Di troppi.Infatti di pari passo con la pubblicità e gli speciali su come sopravvivere e prepararsiper le festività iniziano già dalla prima metà di dicembre a comparire stati sui socil ripresi poi dai nostri politicanti e nn solo in cui si parla di tradizione minacciata, di recite e presepi annullati per non scontentare gli alunni d altre religioni specie islamiche , ecc . Insomma consuetudini messe all’angolo perché vessate da nuovi apporti e interferenze da parte di chi viene costantemente demonizzato e generalizzato. fenomeni che  paiono destinati a non estinguersi ma ripetersi d'anno in anno . Infatti gli odiatori ed i diffusori di bufale , almeno avesero la fantasia ed l'originalità ( troppa fatica !!! 😒😊😁😜😉 ) ne inventassero qualcuna di nuova , invece no riciclano quelle degli anni passati eccone alcune tra le più chiacchierate .
Come  volevasi dimostrare    ecco oltre  ad  altre   prese   sempre  da  https://www.wired.it/attualita/media

 un’altra rassegna natalizia di false notizie, truffe e mistificazioni. Purtroppo le storie che fanno sorridere e le leggende metropolitane divertenti sono ben poche, perché si tratta perlopiù di distorsioni politiche, truffe commerciali e polemiche amministrative. Evidentemente si sta dimostrando una bufala anche l’idea che a Natale si diventi tutti più  ilbuoni.
Se fino a qualche giorno fa i protagonisti indiscussi delle falsità online erano i mercatini natalizi, ora la scena è dominata dagli alberi di Natale. Maltrattati, rubati, trasferiti e villipesi, ormai da simbolo del Natale sono passati a rappresentare l’oggetto della discordia. Qui di seguito una rassegna delle storie (false) più chiacchierate.

L'immagine può contenere: 6 persone, persone che sorridono, testo
Infatti   come  volevasi dimostrare    eccone  ina fresca  fresca    ma semre  riciclata   .
Una  " nuova "  bufala   che  come  tutte  quella  sopracitate  è    allo stesso il caso  di  disinformazione    ed  uso strumentale  \  politico-ideologico  dellla festa  del natale    il  caso   della  mancata     recita  di  natale  in una scuola  di  Terni   .  qui  ulteriori   dettagli  su   cosa  invece   è siccesso realmente   e   del perchè  si  è creata  una  panzana     \  bufala     prontamente  a  scopo politico    rilanciata  da  Salvini sul  suoo facebook  per  distrarre la  l'opinione  pubblica   parlando alla  pancia  della  gente   (  vedere slide  a  destra  )  soprattutto    analfabeti di ritornoe   ed  analfabeti   funzionalj  oltre  che  al uo  elettorato  ed  a quello  malpancista   \ asensionista  e  populista

1.12.18

il natale è alle porte e già si respira quell'ariaatmosfera di gioia mista a caramello e sdolcinature ipocrite

L'immagine può contenere: testosfogliando  l'aggiornamenti   dei quotidiani  che mi arrivano  via messanger  ho trovato  , e   che  ......  ad  un messe da  natale  ,  questo  articolo  https://d.repubblica.it/life/2018/11/24/news/Che avevo  messo da parte  per  quella  che  sarebbe    stata la mia  conseuta  guida   guida    di come  sopravvivere  alle  feste natalizie . Poi   leggendo  in rete  e     sui media tradizionali  articoli e speciali    natalizi  e  guide  di soppravivenza  ,  ho deciso  da quest'anno (  ma  mai  dire  mai  , in quanto  l'atmosfera     di  gioia   mista   a    caramello  e   sdolcinature   ipocrite  per  lo piu' possono addolcire  anche il più burbero   e pessimista  vedi  il racconto di Charles Dickens Canto di Natale   con i relativo  cartone disney ) di non fare visto  che  ormai   è  una  battaglia   contro i mulini  a  vento  visto che  il (  scusate   la parafrasi  fusariana  )  il  turbo capitalismo  o  capitalismo selvaggio  a   sta rendendo inutile  . ù
Concludo   con questa  canzone




Lo so che,  come  ho  già  detto  sulla  bacheca  di  facebook  ,  è ripetitiva visto che la posto ogni natale . ma è sempre più attuale in tempi




Nasir Karim1 h il bambino Gesù in una grotta al freddo e al gelo per scappare da chi faceva leggi allora. Sono trascorsi millenni e millenni,piano, piano, siamo tornando ai tempi del passati.

il cui il turbo capitalismo ( perdonatemi la parafrasi fusariana ) op capitalismo selvaggio lo ha ucciso viosto che già dalla scorsa settimana sono comparse le prime vetrine e decorazioni natalizie

red land - rosso d'istria censura \ boicottaggio o pessima distribuzione ? vittimismo o incapacità d'agire ?

red land
Inizialmente ero un po' incerto sia se parlarne e farci un post dedicato al film red land - rosso istria , a causa degli articoli vittismisti del tipo al lupo al lupo presenti sui giornali destra e d'estrema destra che invocano la censura ed il boicotaggio , quando a mio avviso è ancora prematura tale cosa , in quanto si tratta di una pessima e disorganica distribuzioone ( vedere url cosa successe a nuovo cinema paradiso ) . Ma poi dopo aver visto tra i risultati di una mia ricerca su google sia questo articolo de ilfattoquotidiano sia questa scheda sul  film  di    wikipedia . Infatti eesa dice che : << Mymovies ha dato al film 3 stelle e mezzo su 5 scrivendo che: "Maximiliano Hernando Bruno è riuscito a trovare in buona misura la chiave giusta per raccontare quei giorni e quelle vicende, cioè per adempiere ad uno dei molteplici compiti del cinema: fare memoria. Diciamo in buona misura perché qualche accentuazione melodrammatica non manca (il capobanda titino è il Male assoluto così come al comunista italiano vengono offerti i tratti del traditore della propria gente, anche per risentimento amoroso, con possibilità di riscatto finale come nell'opera lirica). Nel complesso però la sceneggiatura sa mostrare con equilibrio sia la sensazione di smarrimento conseguente all'8 settembre, sia ciò che anima nell'intimo le varie parti in causa. Il generale Esposito espone tutte le perplessità dell'Esercito dinanzi a una guerra sbagliata voluta dal fascismo così come non viene taciuta l'italianizzazione forzata dell'area condotta negli anni dal regime." >> . Ora concordo con l'articolo  prima linkato  de ilfattoquotidiano perchè  quando  certi dolorosi  eventi storici    che  ancora  dividono e  su  cui le  rispetive parti in causa  non  sono riusciti  o   non vogliono fare  completamente  fare  i conti  con quello    che  hanno fatto      ed    tali  vicende   vengono strumentalizzate è come se le vittime    (   dirette  e  indirette    delle  pulizie  etniche    e delle violenze    sia  di una parte  sia  dell'altra   )   venissero uccise due volte. Lo stesso accade quando vengono ignorate e condannate all’indifferenza  o relegate in libri  di nicchia  per  specialisti e    non scolastici o per  il grande  pubblico  . 
Anpi e Anppia danno voce alle vittime delle Foibe
 Infatti  le celebrazioni ufficiali    del  10 febbraio giornata     del ricordo   dimenticando    quello che   succedesse  prima    e  se   e  parla   o se  ne accena    si viene accusati   d'essere  anti italiani      o revisionisti   .  E quindi  ci   si concentra  solo     sulle orribili    e  crudeli    vicende  che   sul finire della Seconda Guerra Mondiale, furono circa 7.000 gli Italiani vittime delle Foibe: donne, vecchi, bambini, partigiani italiani, intellettuali e contadini, militari e civili. Si stimano in 350.000 gli italiani che dovettero abbandonare le loro case e la loro terra. Iniziata come una rivalsa contro il regime fascista, l’ondata di esecuzioni portata avanti tra il 1943 e il 1947 dai partigiani Titini si trasformò in un’operazione di vera e propria pulizia etnica.Dmenticando     che     essa  ci fu  anche prima   ad  iniziare   dal  primo  dopo guerra  . 
red land
Per oltre settant’anni questa pagina della storia è stata posta sotto silenzio  per  motivi  politici   interni     ed  internazionali    dovuti  alla  guerra fredda   ed   utilizzata in modo fazioso da una singola parte politica. Non puo' più consentire che  simili tragedie   come  quelle   sul  confine    orientale  e  di cui le  foibe    e l'esodo   sono  la parte  culminante  venga usata per scopi certamente non disinteressati, non possiamo più permettere che   tali vicende  siano soffocate dal timore di incrinare facili stereotipi manichei, o  memoria  e     ricorrenze  a  senso unico   negando la possibilità   e l'evidenza   che il Male possa annidarsi ovunque.
Concludo  non riuscendo  a spiegarmi    , come dicevo  dal  titpolo  ,  del  perchè gli autori invece di lamentarsi , non provino come ha fatto il film documentario su riace , a metterlo free per tre quatro giorni in rete o  nelle  web tv  a  pagamento  come  netflix  cosi lo si possa guardare e magari creare opinione pubbllica per fare pressioni sulla ri perchè lo trasmetta o magari ottenga una maggiore e capillare diffusione nelle sale italiane .