16.3.13

anche i matrimoni si fanno online Italia-Bangladesh, le nozze via Skype

cazzeggiando  su repubblica .it    vedo questo video ,di  un matrimonio  indiretta  su Skype  . Incuriosito

  leggo  il giornale  d'oggi  e  riporto l'articolo  qui  sotto  .  Questa  vicenda   mi ricorda  sia il film    (  foto sotto al centro preda  da  wikipedia  )   con Alberto Sordi   , visto  qualche tempo  fa ,Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata




sia   quiesto 'interessante  articolo    che  riporto  in parte  sotto

Le mogli per corrispondenza 


  di  Mauser  fonte  www.farwest.it 

Indubbiamente quello di sposarsi dopo aver creato un minimo di relazione con la futura sposa è un aspetto della vita normale, per cui il fenomeno di cui parliamo in questo articolo era spesso collegato alla fascia medio-bassa della popolazione.
Privi delle doti necessarie a intrattenere una signora o per mancanza di queste, alcuni uomini iniziarono a ordinare le spose ad amici e conoscenti in trasferta fuori città come noi ordiniamo cartoline e souvenirs agli amici in vacanza. «Trovami una moglie disponibile ed io me la sposo!» era pressappoco la richiesta.
Questi amici fuori sede, chiamiamoli così, intrallazzavano presso le loro conoscenze della città di destinazione, si informavano se una qualche fanciulla fosse stata disponibile, dopodichè prendevano accordi con la di lei famiglia circa il mantenimento, la dote e la forma legale del matrimonio.   continua    qui  sul sito

Ma ora  veniasmo all'articolo  tratto  da    da  repubblica  del 16\3\2013

di VLADIMIRO POLCHI

In un appartamento di Dhaka (capitale del Bangladesh), Henrietta si sposa alla presenza di testimoni e del delegato di governo. Il suo futuro marito Bidrohi è a 7mila chilomentri di distanza in un ufficio di Roma. A collegarli due computer portatili e una connessione internet. Il loro "sì" commosso è viaggiato veloce sulle onde di Skype .

In un appartamento della sua città in Bangladesh Henrietta è con i testimoni e il delegato di governo. Il marito Bidrohi è in un ufficio di Roma
QUANDO Bidrohi si è sposato non mancava nulla. Né i testimoni, né il completo scuro, né la sua voce rotta dall'emozione. Mancava giusto la sposa. O meglio, Henrietta c'era, elegantemente vestita, ma la sua voce era lontana più di 7000 chilometri. Mentre Bidrohi sedeva in un ufficio di Roma, la sua futura moglie stava in un appartamento di Dhaka, capitale del Bangladesh.A collegarli due computer portatili e una connessione Internet. E così il loro "sì" commosso è viaggiato veloce sulle onde di Skype. È la nuova "moda" esplosa tra le comunità migranti: i matrimoni a distanza.distanza.«Nelle comunità bengalesi,indiane e pakistane in Italia —racconta Shobin Islam, segretariodell’associazione Italia-Bangladesh — i fidanzamenti a distanza sono cosa comune.La novità sono le nozze via internet:una pratica in nettacrescita». Il fenomeno è diffusoanche negli Usa, come testimoniaun recente articolodel New York Times: i “proxymarriages” tradizionalmenteriservati ai militari in missionesi stanno ora estendendoanche alle comunità immigrate.In alcuni Paesi, infatti, imatrimoni a distanza sono legalmentericonosciuti, comenel caso del Bangladesh: «In Italia --conferma Shobin--so di almeno una decina di coppie bengalesi che si sono unite via Skype».

È il caso appunto di Bidrohi e Henrietta: musulmano lui,cristiana lei.





 La loro pare una storia da film: «Ho lasciato il Bangladesh otto anni fa — ricorda Bidrohi — facevo il giornalista, ma ero perseguitato dai fondamentalisti che hanno bruciato la mia biblioteca.

Sono arrivato a Roma come rifugiato e oggi lavoro come mediatore culturale per una cooperativa. In patria ho lasciato la mia fidanzata. Nel 2010 l’ho ritrovata su Facebook e l’unico modo per portarla in Italia era il ricongiungimento familiare



. E dunque  sposarla». Ma Bidrohi non può rimettere piede in Bangladesh,troppo pericoloso. E allora? «La soluzione è arrivata dal web. L’11 gennaio 2011 ci siamo sposati via Skype. Lei era a Dhaka a casa di un’amica buddista, con due testimoni, un avvocato e un impiegato del governo. Io ero a Roma negli uffici di due amici che lavorano per Blog. tv». Le nozze, legalmente registrate in Bangladesh,hanno consentito agli sposi di ricorrere al ricongiungimento familiare. E così dal 12 marzo 2012 Henrietta vive a Roma col suo Bidrohi.
«Siamo di fronte a una sorta di matrimoni per procura — ragiona Mara Tognetti, che insegna Politiche migratorie alla Bicocca di Milano — che si avvalgono delle nuove tecnologie.
È un’ulteriore declinazione di quello spazio affettivo transnazionale che si va diffondendo: nuove modalità di fare famiglia non più connotate dal vivere sotto lo stesso tetto. Certo — aggiunge Tognetti — dietro queste nozze a distanza possono talvolta celarsi matrimoni di comodo,per garantire l’ingresso
in Italia dei migranti». Resta  il fatto che nel nostro Paese i matrimoni misti e tra stranieri sono in forte aumento,«per questo dobbiamo guardare  con attenzione a questi fenomeni, che possono anticipare tendenze future».

a volte basta un niente per sboccarti [ riprende il mio racconto vbiaggio nella frontiera ]

Ascoltando le colonne sonore di  questi  film   :  per un pugno di dollari , per qualche dollaro in più , c'era una volta il west , giù la testa  che  hanno caraterizzato  ( come credo  anche per  voi  genmerazioni precedenti   )  la mia  infanzia  e la mia adolescenza    mi ritorna il proposito di riprendere  e  portare  al termine   il racconto  "  viagfgio  nela  frontiera   " intgerrota  per  la tesi  , cambio blog   e  specialmente  blocco creativo .
Ora   chi mi segue sia  quando  ancora  il blog  si chiamava  cdv.splinder.com e sia  adesso     che  si chiama ulisse-compagnidistrada.blogspot.com avrà letto le puntate precedenti ( che  trovate  qui    e qui  se  non avete  voglia   di cercare    fra i risultati  del "  motorino  " di  www.ulisse-compagnidistrada.blogspot.com )  del racconto  viaggio nella frontiera ambientato nel west .  Tornato  dal mercato   solo andato  a cercami  le  puntate precedenti   ne trovate  sotto il riepilogo  dell'ultima  puntata  (  ch chi volesse   leggersela o rillegerla la  trovatre integramente    qui

(...)  Visto il  clamore e la  fortuna sfacciata dalla nostra parte ( come se  qualcuno la sù ci  avesse voluto aiutare  ed  avesse avuto  pietà  di noi  o  magari ritiene che il nostro tempo non è ancora  giunto )  grande  Naso decise di credermi .Osservo ancora il tatuaggio e la collana  di jack, guardò negli occhi  i nostri salvatori : cerbiatta che.. , coda di lupo , lo stregone e disse  << ok  a fine mese c'è  un torneo fra i vari gruppi della mia tribù , la  il tuo amico bianco ,  mezo scalpo , potra  dimostrare  quello che tu dici .La gara  sarà a due prove ,   tiro semplice e  tiro  al volo . Basta  che  ne vinca  una sola è avrete  salva la vita . Se poi  vincerà  in tutte  e due  prometto  solennemente di portare in consiglio  che seppelirò per sempre finchè sarò in  vita   e lo lascerò  scritto a miei successori ( salvo ovviamente  per difesa o violazioni da parte dei bianchi )  cesserò ogni ostilità e  ogni razzia verso gli uomini bianchi e  tutte le tribù , compresa la tua , oh saggio  ballaconilupi  .
Siete liberi di rimanere qui  , se vi aggradà e credo che a mia figlia cerbiatta fara piacere  andare a trovare  la  tua  famiglia  .L'importantee   è che vi presentiete alla gara.
Vidi che  jackaveva bisogno di cure e decidemmo di rimanere  uno  \  due giorni 

 adesso  vi lascio  e  vado   a  cercare  sia  fonti   ed  immagini per  cui  ispirarmi per le puntate   seguenti   vi lascio  con  la bellissima





  a presto 

15.3.13

chi fa da se fa per tre ricavare un tavolino da un vecchio pneumatico


da  https://www.facebook.com/greenme.it più  precisamenre  qui

Avete bisogno di qualche idea per arredare la vostra casa omeglo il vosdtro giardino  visto che  secondo molti i pneumatici puzzano sono tossici  ? Voglio proporvene una davvero originale :) Ecco come ricavare un tavolino  da un vecchio pneumatico Realizzarlo è semplice: occorre lavare un pneumatico e munendosi   (  nel caso questo fosse  bucato o  lesionato  )  di colla attaccatutto o graffette   . Poi si prende   di qualche metro di corda, lo si  ricopre in modo da nascondere la superficie originale. Una volta ricoperto per intero, bisogna fissare alla base dei piedini di legno o gomma (se non li avete potete sostituirli con dei vecchi barattoli resistenti o tronchi di rami  spezzati   oviamente  ripuliti da  cortecggia   o sassi   o  pezzi di  vecchi mobili ).


una prima vittoria della biblioteca condominiale di via rembrant 12 a Milano

apro il  secondo   account  di  facebook ( http://www.facebook.com/redbeppeulisse2 il primo  è pieno ) e da  , vedere  post  precedenti ( chi non avesse  tempo o voglia   di cercarli   trova  un sunto nel video sotto )   , Biblioteca Rembrandt 12  Leggo   questa bella notizia 
  
 ALT   fermi tutti  .
Per  chi  non spesse  di cosa  stiamo parlando  o  l'avesse dimenticato  o  non  avesse  voglia  d'andare in archivio  e  cercare i  post in cui  si parla  di ciò  ecco qui  sotto  un  sunto  della vicenda  

 

l'ormai prossimo topolino n 3000

il 22 maggio " il mio settimanale " preferito   topolino toccherà il n 3000.
 Png  da  https://www.facebook.com/notes/mickey-mouse-mystery-magazine/artibani-racconta/511733058859006
.Un grande traguardo per un fumetto cosi longevo sia se si tiene conto delle edizioni Nerbini degli anni 30\40 ( qui e qui ulteriori dettagli ) sia quelli Mondadori ( anni 50 fino al 1988 ) quelli della walt disney italia 1988 ad oggi .Infatti già circolano alcuni post nostalgia come questo 
 su http://devilsfruit.forumcommunity.net/?t=52521956

Io son letteralmente cresciuto a pane e Topolino, custodisco ancora gelosamente tutti i numeri che ho acquistato e collezionato negli (e ancora adesso, una tantum, per sfizio lo prendo ancora) anni, e questo 3000 lo sto aspettando da anni, non vedo l'ora che esca! 
Spero solo che non sia una delusione... il 2500 era carino, ma a mio parere il 2000 è praticamente inarrivabile... doppio (quasi 400 pagine!), con bellissime storie e tante chicche all'interno, tra cui diversi omaggi da parte di alcuni autori storici... 
Io son letteralmente cresciuto a pane e Topolino, custodisco ancora gelosamente tutti i numeri che ho acquistato e collezionato negli (e ancora adesso, una tantum, per sfizio lo prendo ancora) anni, e questo 3000 lo sto aspettando da anni, non vedo l'ora che esca!  Spero solo che non sia una delusione... il 2500 era carino, ma a mio parere il 2000 è praticamente inarrivabile... doppio (quasi 400 pagine!), con bellissime storie e tante chicche all'interno, tra cui diversi omaggi da parte di alcuni autori storici...  prossimi numeri tondi, sempre ammesso che la cadenza resterà settimanale e con l'uscita al mercoledì, si faranno attendere: il numero 3500 dovrebbe uscire il 25 dicembre 2023 mentre per il 4000 se ne riparlerà addirittura il 25 luglio 2033.E voi? Qual è il vostro rapporto con il "Topo"? Lo leggevate da bambini, lo leggete tuttora? Prenderete anche voi questo speciale Topolino 3000?

Ecco la mia risposta


Lo  che  come dicono  i miei vecchi  sono ormai grande  quasi  alla soglia dei  40   e  dovrei smettere di comprare  e leggere  fumetti  e passare  a letture  più serie  . Ma  è più forte  di me  . E poi e  grazie  al topo   ehm topolino  e i fumetti della Bonelli   che  ho iniziato ad appassionarmi  ulteriormente  alla letteratura  e  al cinema  . 
Ora  non lo colleziono più per  motivi  economici e  di  spazio  nella  libreria  , ma  mi piace   conservare  alcuni numeri  ( come   i n  2737, 2808,2969 e  altre  che ora  non ricordo  neppure  dove  sono  finite   nel caos  della libreria  )  . Non sono solito conservare i gadget  perchè  non ho nipoti     ma  uno  lo tego  e lo uso  come porta  fortuna (  o ninnolo come lo chiama mia madre   )  


E poi con topolino  ci sono cresciuto , anche se  per motivi  € e  non   me n'ero allontanato ( perdendo magari storie  bellissime  ) concentrandomi su  Martin Mystere  e dylan Dog   dal 1993  per  via    a  volte  capita  in  qualunque  fumetto o cartone  animato della monotonia   e ripetitività dei finali o nele tematiche .Per   poi  rientrare  dopo  aver letto  alcune storie  su tiopolino raccolta  del periodo perso   ed  altri n   da mia nipote   acquisita (  la  figlianipote  di un cugino in primo di mio padre  )  venendomi  i sensi di colpa  d'avermi perso il  n 2000   e  ho rincominciato  nel  2007\8   sia  per la  curiosità   di vedere   come   topolino  avrebbe  messo in opera   il romanzo e  il  film il signore  degli anelli  . Curiosità in parte  è  una mezza delusione  anche  se  l'ho conservata   perchè certe storie   della saga  sono stupende e sia  come  sono state sceneggiate  sia come sono disegnate    ( ma  questa  è un altra storia   )   della  mezza cagata pazzesca  della  serie  Wizzard of  Micky .

Ora  come l'autore  del post citato   mi chiedo  come  sarà  il n 3000 e  se  le  anticipazioni  di 

(....)  Acqua sotto i ponti ne è passata tanta, e altrettanto inchiostro sulle tavole. Qualcuno non c’è più, altri sono arrivati. Le loro opere restano tutte e, anzi, ogni tanto spunta persino ancora fuori qualcosa (Romano Scarpa è fra questi). Del nuovo numero con tre zeri e un tre in cima se ne parla, com’è naturale, da tempo, e su internet le discussioni aperte sono diverse. Si intensificheranno man mano che la data si avvicinerà. E’ un bel traguardo, per una pubblicazione, e sarà una bella soddisfazione per Direzione, Redazione e Autori, festeggiarlo degnamente. I nostri cugini francesi l’hanno fatto nel 2009 (click qui), giacché Paul Winkler fece uscire il primo numero di quella rivista nel lontanissimo 21 ottobre 1934. Per l’italiano Topolino libretto bisognò attendere il primo dopo guerra, nel 1949, in aprile. Ma Topolino era già stato un settimanale edito da Nerbini, nel Natale del 1932. Ottanta anni fa. Questo potrebbe spingere la Disney italiana ad anticipare di qualche mese, in tutto o in parte, i festeggiamenti? O saranno tutti in prossimità del mese di uscita? Ancora un poco di pazienza e lo sapremo.

aspettiamo allora  ed  piombare in edicola  a  comprarlo concludo   canticchiando  questa    famosa  canzone     di  Eugenio Finardi    che   mi è ritornata  alla mente  , mentre  scrivevo ( e cercavo news  )  questo  post




buona  giornata   a  tutti\e   amici  e nemici del fumetto  


14.3.13

mio fine settimana ( presentazione di un pittore e fiera florovivaista di Milis )


Questo post   è dedicato  a  chi di voi mi chiede  cosa  faccio i fine settimana  oltre  che stare  appiccicato a  facebook ed  al  blog  ?
Dipende  se  non devo  lavorare  ( generalmente  non c'è quasi niente  da  fare     il fine settimana  , se non portare i fiori in negozio  , ma io non ho la patente      e   quindi  non lo posso fare  )    vado a prendere   il caffè  con gli amici e   scrocco  al bar  l'unione sarda  (   leggibile solo  per  la pagina culturale  e le  storie  di G.pisano che   spessissimo  riporto qui  sul   blog  ) . A  volte  vado   a  fare la spesa  al mercato   o con mia   madre  ( l'aiuto  , visti i suoi acciacchi   ha  70 anni , a portare i carichi della spesa  )  o  vado da  solo  come sabato scorso   . A  volte   specie  a volte  da  quando  sto frequentando il corso di foto   ,  ho   riscoperto il piacere  d'uscire   anche  quando si  dovrebbe stare i  letargo :P



  (  cioè d'inverno  )  a  cazzeggiare  e  a fare  foto  .  La  sera  sono  come volontario alla bottega del commercio  e quo   e solidale  cittadino . La domenica   o  esco con i miei in giro   o  con gli amici  o  da  solo  o   a volte  sminchiono  \  cazzeggio al pc  o partecipo a  qualche  evento     che c'è  a tempio come   quello di cui parlo sotto  

 Ecco  cosa  ho  fatto questo fine settimana
  Sabato  10 marzo

mattina
Oltre  ad  aver fatto acquisti  alimentari alla  fiera   e fatto foto  ( vedere post  c'era  una  volta..... )  sono andato   alla  presentazione   del  lavoro  di ricerca   promossa   dal Fai (  Fondo  Ambiente  Italiano )  sezione di Olbia -Tempio \  Gallura   su Francesco Menzio   . Alla  cui conferenza   ha  partecipato  la  figlia  . Sotto   gli articoli   della  nuova  sardegna  ( le foto qui   riportate  , eccetto il quadro   del pittore ,  sono  mie  )   della  nuova  del  usciti  (  i primi due   il giorno dopo l'evento)    gli altri  i giorni  precedenti  


Francesco Menzio, una pittura di luci e colori
Presentato ieri il lavoro di ricerca promosso dal Fai sul pittore nato a Tempio nel 1899
arte
di Sebastiano Deppeu


TEMPIO. Ha iniziato a dipingere a soli otto anni. Ma, per Francesco Menzio, l'esordio pubblico è avvenuto negli anni Venti. Il pittore, nato a Tempio nel 1899, ha sempre vissuto fuori dall'Isola. Ma, sicuramente, il cielo di Tempio e della Gallura, assieme ai suoi profumi, hanno contribuito alla sua formazione. Ieri, nel secondo capoluogo gallurese, è stato presentato il lavoro della ricercatrice Micaela Deiana che ha vinto il bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (delegazione di Sassari) e dal Comune di Tempio. Dalle parole della giovane studiosa e della figlia Eva è emerso un ritratto dell'artista sardo.«Non sempre l'uomo e l'artista coincidono - racconta Eva Menzio   (   foto a destra  )- nel caso di mio padre, invece, l'uomo ha coinciso con la sua opera. Era buono e giusto. Nato a Tempio, per caso. Ma legato alla sua luce meravigliosa».La ricerca, nel titolo, vuole citare la recensione di Giacomo Debenedetti in occasione della mostra Exposition d’Artistes Italiens Contemporaines al Musée Rath di Ginevra (febbraio 1927): “La gioia di colorire è ancora gioia di decorare”, con cui il critico sintetizza il fare artistico di Menzio.
«Tutto il suo percorso è segnato - spiega la Deiana - dalla volontà di restituire sulla tela l'emozione suscitata dalla realtà».
Il suo lavoro parte dalla formazione nella Torino di Lionello Venturi e Riccardo Gualino, si ricostruiscono le prime esperienze sotto l'ala protettrice di Felice Casorati.Nel 1923 espone, per la prima volta, alla Galleria Pesaro di Milano. Nel 1928 partecipa alla Biennale di Venezia. Con il soggiorno a Parigi, lo stesso anno si entra nella breve ma intensa esperienza legata al gruppo dei Sei Pittori di Torino (Enrico Paulucci, Gigi Chessa, Carlo Levi, Nicola Galante e Jessie Boswel), a cui segue il percorso individuale nel controverso clima del regime fascista, con le numerose partecipazioni alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia.
Il dopoguerra lo vede pittore e insegnante all'Accademia Albertina di Torino. Menzio aveva un micromondo tutto suo, come ricorda la figlia: «lo studio, dove non potevamo entrare se non invitati. Un posto magico per lui e per noi».
L’EVENTO
Progetto sul pittore Menzio, giovane ricercatrice premiata
TEMPIO. Si chiama Micaela Deiana, la giovane ricercatrice universitaria che ha vinto il primo bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (Fondo...
progetto pittore premio.
TEMPIO. Si chiama Micaela Deiana  (  foto  sotto  al centro )
Micaela Deiana, vincitrice della prima edizione del Bando 
  la giovane ricercatrice universitaria che ha vinto il primo bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) delegazione di Sassari e dal Comune di Tempio. I risultati del lavoro sul pittore, originario di Tempio, Francesco Menzio, sono stati presentati durante una lectio magistralis della vincitrice. «Con questa iniziativa che abbiamo portato avanti come amministrazione - ha spiegato il sindaco Frediani - è come se Francesco Menzio sia tra noi. I colori del nostro cielo, della città e della Gallura, hanno contribuito alla sua formazione». A fianco al primo cittadino c'erano Angelo Tilocca (responsabile del Fai per la provincia di Sassari), Giuliana Altea (docente di storia dell'arte e responsabile della commissione giudicatrice)  , Vanni Bionda (responsabile cittadino Fai   )  e  ed Eva Menzio (figlia del pittore).
Giuliana Altea (docente di storia dell'arte e responsabile della commissione giudicatrice)


in ordine  da  sinistra
Angelo Tilocca (responsabile del Fai per la provincia di Sassari)
Vanni Bionda (responsabile cittadino Fai ) e ed Eva Menzio (figlia del pittore).
 Il salone di rappresentanza del Comune, ieri, era gremito. Erano presenti anche diverse classi delle scuole cittadine (medie, scientifico, linguistico ed artistico). I ragazzi del De Andrè hanno realizzato e donato una targa per Eva Menzio. Rappresenta una mano che tocca la terra sarda. (s.d.)


 Quelli del giorni precedenti
Un premio per la ricerca dedicata a Francesco Menzio
TEMPIO. Sabato, alle 10.30, nell'aula consiliare del Comune di Tempio, verranno presentati i risultati della ricerca Francesco Menzio. "Gioia di colorire, gioia di decorare", a cura della dottoressa...
vecchia stazione Micaela Deiana, vincitrice della prima edizione del Bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Sassari e dal Comune di Tempio).
Durante l'incontro, al quale parteciperanno anche Eva Menzio e Caterina Fossati, figlia e nipote dell'artista, si proporrà una ricostruzione della figura di Francesco Menzio (Tempio, 1899 – Torino, 1979), ripercorrendo le vicende di vita e l'evoluzione del percorso artistico. Partendo dalla formazione nella Torino di Lionello Venturi e Riccardo Gualino, si ricostruiscono le prime esperienze pittoriche dell'artista sotto l'ala protettrice di Felice Casorati.
Si parla del soggiorno a Parigi, sul finire degli anni Venti, della breve esperienza legata al gruppo dei Sei Pittori di Torino e delle cui numerose partecipazioni alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, del dopoguerra e dell'esperienza di insegnamento presso l'Accademia Albertina di Torino. In questo modo, la città rende omaggio al suo cittadino più illustre nel campo dell'arte della pittura del 900 italiano. «Si tratta di sostegno a progetti di ricerca su artisti del novecento nati in Gallura o che con la Gallura hanno avuto relazioni - spiega il responsabile cittadino del Fai, Vanni Bionda - Un bando servito a migliorare la conoscenza della sua storia e del suo patrimonio. Favorire la crescita e la maturazione professionali di giovani studiosi di Storia dell'arte residenti in Sardegna, sostenendone, l'attività e valorizzarne i prodotti di ricerca».
.
INCONTRO PROMOSSO DAL FAI
La città rende onore al pittore Menzio
Sabato, alle 10.30, nell'aula consiliare del Comune di Tempio, verranno presentati i risultati della ricerca “Francesco Menzio. Gioia di colorire, gioia di decorare”, a cura di Micaela Deiana.
TEMPIO. Sabato, alle 10.30, nell'aula consiliare del Comune di Tempio, verranno presentati i risultati della ricerca “Francesco Menzio. Gioia di colorire, gioia di decorare”, a cura di Micaela Deiana, vincitrice della prima edizione del bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dalla Fai sassarese (Fondo ambiente italiano) e dal Comune di Tempio. Durante l'incontro, al quale parteciperanno anche Eva Menzio e Caterina Fossati, figlia e nipote dell'artista, si proporrà una ricostruzione della figura di Francesco Menzio (nato a Tempio nel 1899 e morto a Torino nel ’79), ripercorrendo le vicende di vita e l'evoluzione del percorso artistico.
Partendo dalla formazione nella Torino di Lionello Venturi e Riccardo Gualino, si ricostruiscono le prime esperienze pittoriche dell'artista sotto l'ala protettrice di Felice Casorati; quindi del soggiorno a Parigi, sul finire degli anni Venti, della breve esperienza legata al gruppo dei Sei Pittori di Torino, delle tante partecipazioni alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, del dopoguerra e dell'esperienza di insegnamento all'Accademia Albertina di Torino.
In questo modo, la città rende omaggio al suo cittadino più illustre nel campo della pittura del ’900 italiano. «Si tratta di sostegno a progetti di ricerca su artisti del Novecento nati in Gallura o che con la Gallura hanno avuto relazioni – spiega il responsabile cittadino del Fai, Vanni Bionda – Un bando che è servito a migliorare la conoscenza della sua storia e del suo patrimonio e a favorire la crescita e la maturazione professionali di giovani studiosi di storia dell'arte residenti in Sardegna, sostenendone, l'attività e valorizzarne i prodotti di ricerca». Gli ospiti saranno ospitati gratuitamente dall'hotel Pausania Inn. (s.d.)
per  saperne di più
http://www.fondoambiente.it/Chi-siamo/Index.aspx?q=gruppo-fai-olbia-tempio 

 sabato sera
Niente   turno in bottega del commercio e quo e solidale  , perchè la collega era impegnata .   Niente pizzeria o uscita    i miei  amici   erano impegnati  fra parentado ed intimate  


  domenica 11  marzo


come tutti gli anni  , essendo gli unici produttori diretti di Camelie in Sardegna  ( vedere  fotto sotto )  , in quanto la camelia cresce spontanea e si sviluppa in terra o in vaso senza elementi esterni (  torba, terra di bosco e foglie,
dalla pagina facebook della mostra
 https://www.facebook.com/pages/Primavera-in-Giardino/184222301600932
di castagno o d'erica, o altri elementi acidi . Potete trovare   qui ulteriori dettagli su come curarla  e  sotto lle nostre  camelie    ) solo in Gallura  , siamo stati  alla  fiera primaveraingiardino  ( sul sito maggiori dettagli ) l’attesissima manifestazione del verde, promossa dal Comune e Pro- Loco di Milis, che raduna in due giorni tutto il fervore del mondo piante, giardino, orto e frutteto.Mostra- mercato di piante insolite (il cuore della manifestazione),con oltre 50 espositori che rappresentano vivai specializzati di ben 9 regioni italiane e la Francia con collezioni di … bulbi da fiore, rose antiche, piante aromatiche e medicinali, salvie ornamentali, piante grasse, arbusti da bacca, lavande, orchidee, hemerocallis, piante perenni, piante mediterranee rare, piante per giardini secchi, agrumi da collezione, pelargonii, piccoli frutti, tillandsie, frutti antichi, fiori di una volta, rose moderne, ellebori, peonie, ortensie, e molto di più.
Ogni anno la mostra cerca di

13.3.13

cosa intendo per gioia e odio


questo post  è  una  risposta  a  chi mi dice , come  l'@   ricevute  per  il  post  precedente  sulla  prostituzione     tu odi il o la  ...  perchè ....  Odiare  è fisiologico dell'animo umano  come l'amare . Cosi pure  a  chi mi dice  che sono  , nonostante i miei problemi di salute    sempre  allegro e pieno di gioia .  Iniziamo dall'ultimo argomento
 fonte  libretto  del  cd   speciale  della rivista  A     dedicato  a Fabrizio  De  Andrè    ed avevamo gli occhi troppo belli . 








veniamo all'odio



  questo post  si conclude   sulle  note  finali     di questaFamosa canzone degli AREA, uno dei più noti gruppi del progressive rock italiano.



Cantata  dal  magnifico Demetrio Stratos!  Gioia e rivoluzione è tratta dall'album "Crac" del 1975.  E  sulle note iniziali  di   questa  canzone di Ligabue 






 


12.3.13

"Meglio la escort che le avances del capo almeno la mia umiliazione è ben pagata"


Come  a  repubblica  inchiesta ,dopo il mio precedente  post    in cui pubblicavo un inchiesta sulla prostituzione  fatta repubblica  online  ( trovate  il link   nel post  precedente  )  mi sono  arrivate  alcune critiche con chi fa la escort per vivere, altri più indulgenti. Ed  altri ancora   del tipo : <<  è per gente  come    tollera  come  te    che vuole  legalizzare la prostituzione   che  la  domanda  continua e continuerà   ad  esistere  >>  e menate  simili  tipo questa  arrivatami poco fa  via email   (  a  cui   non rispondo  in maniera  particolareggiata  --  dico    solo questo   che almeno  non sono ipocrita   dicendo  di odiare la prostituzione   e  poi   magari andarci  anche solo a  guardare   cioè  fare il puttan tour    e  faccio come  è chiaramente  esposto  sotto distinzione fra  chi  lo fa  volontariamente  o  e chi lo fa  perchè sfruttata   dai gruppi  mafiosi  \  malavitosi  ovviamente    senza  condannare   chi offre il proprio corpo    --- per  non appesantire  troppo  il post  ,  ed  a  cui rimando  ad  un post  apposito che  s'intitolerà   : cosa  intendo per  odio e  gioia      .


legalizazzione o proibizionedella prostituzione ?
  
pollcode.com free polls 


Io non condanno chi  vende il proprio corpo  perchè come potete  vedere  dai  video di repubblica   riportati sotto   da  situazione  a situazione  .

La prima è la storia  di Laura  una storia  di disperazione  e  di necessità 



Arrivata a Roma nel 2005 con la speranza di trovare un lavoro, Laura, 27 anni, si è dovuta accontentare per anni di lavori precari e sottopagati. Dopo lo scandato delle escort di Berlusconi, si è incuriosita riguardo al fenomeno e, mossa dalla disperazione e dalla voglia di riscatto, ha pubblicato un annuncio su un popolare sito di incontri sessuali. Oggi guadagna dai cinque mila euro in su al mese. Ma ammette: "Questo lavoro ti toglie molto di più di quanto ti dà". Ulteriori dettagli sulla sua situazione . La  seconda   storia  è  di  chi lo fa per  noia  e  sfizio



 come Gilda, in arte Eroticpassion, ha cominciato a fare questo lavoro nel 2010, diventando per caso l'amante a pagamento di un uomo di cui si era infatuata. Da allora ha continuato a fare la escort e oggi seleziona accuratamente la clientela affittando case nei migliori quartieri di Roma, curando gli incontri nei minimi dettagli. "Lo faccio perché mi piace, non c'è nulla che mi costringe. Quello che gli uomini cercano quando vengono da me non è unicamente il sesso"

Ora  come dice  quest'altro documentario  sempre  dell'inchiesta di repubblica  un intervista  ad  una operatrice  on the road  cioè quelle associazioni che  tentano di togliere  dalla strada    e  dello sfruttamento le prostitute  la maggior  parte  sono sfruttate  .
Come   ho già detto  nel post precedente  io  alternerei legalizzazione   alla olandese\  nord europa (  come un lavoro  e pagare tasse  e  contributi ) con interventi contro  lo sfruttamento delle associazioni on the road :Perchè  con i divieti  l'unico risultato che hanno ottenuto  è stato  quello  di far spostare le attività in appartamenti, alberghi, sale massaggi e  quindi rendere  più difficile  la  lotta  allo sfruttamento  sempre più in mano  alla  criminalità  italiana  e   straniera  insomma  alle mafie  . Un altra proposta , meglio se  unita  alle precedenti  ,  sarebbe  educazione  laica ( anche se  io preferisco e ritenfo più efficace ) o religiosa   alla sessualità  nelle scuole (  ad  incominciare  dalle  elementari  visto  che i primi rapporti  sessuali  anche  con prostitute ,  almeno  da  quel   sento  fra  figli  \ nipoti  e cugini d'amici\che , avvengono intorno  a  14  anni   )   , nelle parecchio  , ecc   visto  che  Un italiano su sei fa sesso a pagamento e spesso la  si immagina come "salvatore"
Della prostituzione usufruiscono ogni anno nove milioni di clienti, rivela il

Diete, il senso di colpa fa ingrassare: "Il rapporto col cibo dev'essere sereno



 

  da  repubblica  online del 4\3\2013

Uno studio olandese afferma che la condizione psicologica è un fattore determinante nei regimi per perdere peso; sentirsi 'trasgressori' ci spinge a consumare alimenti più grassi e fa fallire l'obiettivo del dimagrimento

ROMA - Il senso di colpa fa ingrassare: consumare un pasto come se si stesse commettendo un reato contro la propria linea aumenta le possibilità di fallire nell'obiettivo di dimagrire sul lungo periodo. E' la tesi che conclude uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Utrecht University in Olanda. La ricerca, pubblicata sulla rivista Psychology & Health, rivela che non è importante soltanto mangiare in maniera più sana per perdere qualche chilo in più, ma che conta anche lo stato d'animo con il quale ci accostiamo al cibo.


Se dunque ci sentiamo in qualche modo responsabili di una trasgressione quando, in regime di dieta, consumiamo un pasto o mangiamo un alimento in particolare, questa condizione psicologica ostacolerà tutte le nostre buone intenzioni, ribaltando l'esito del nostro progetto: vogliamo dimagrire e invece saremo destinati a veder crescere il nostro peso.
Secondo la ricerca olandese, ciò avviene perché sentirsi colpevoli mentre si mangia induce a mangiare di più e a mangiare cibi più grassi. Questa tendenza all'assunzione di un numero maggiore di calorie, di fatto, aumenta se ci concentriamo sulle potenzialità "ingrassanti" del pasto che ci apprestiamo a consumare e ci sentiamo successivamente colpevoli di aver "remato" contro l'obiettivo dimagrimento. La conclusione della ricerca è semplice: serve equilibrio nell'approccio al cibo, ma ci vuole anche serenità; altrimenti la perdita di peso resterà un miraggio

9.3.13

c'era una volta

Ecco  delle foto  che faccio per  esercitarmi  in avvicinamento  ( il 15  giugno )  della mostra  a  cui parteciperò insieme a  quelli  del corso  di fotografia   che  sto frequentando  da  novembre  dell'anno scorso  .
Esse  sono fatte  con , una G12 (  foto  presa  dalla  rete  )




Essa   mi è stata  prima  prestata , dopo    che ne avevo rotto una ,  dal mio vecchio  da mio padre    raccomandami  massima attenzione  e cura  perchè  gli  l'aveva regalata  mamma per  i  40 anni di matrimonio  , Poi  "  come   regalo   di compleanno "  me  l'ha  venduta  a metà prezzo .
Oggi  , come tutti  i sabati   non lavoro ( salvo casi eccezionali )  e   mentre andavo ala fiera  per  comprare il pane  biologico ed altri prodotti ( pensare  globale  agire locale  )   a  km zero   ho visto  l'esposizione    di un negozio d'antiquariato , e mi sono ritornate  alla mente  i   racconti dei miei nonni  e letture  (  fumetti, romanzi , racconti, ecc ) . Ed  ecco che   avendo (  sono solito portamela dietro    ovunque  sia che ci siano  come   quella  d'oggi  ---- ne  leggerete  qualcosa nei prossimi post---  avvenimenti  importanti  , sia  che  poco importanti   )    ho scattato  , oltre   a quelle  dell'avvenimento , queste  due  foto .oltre a quelle dell'avvenimento ,   di cui parlerò nei prossimi giorni



Ora    qualcuno\a  che mi segue  dalle origini  di questo viaggio  virtuale  ( cioè  da quando  prima il blog  si chiamava   cdv.splinder.com ) mi chiederà  : <<  strano nelle    tue    foto , almeno quelle che metti  in rete  , hai  sempre usato il colore  , come mai   ora sei passato  al bianco e nero   >>. La  risposta  è semplice  : Non è la prima  volta  che uso il bianco e nero  ( ed  altre  volte il colore   \  effetto  seppia  ) . Se  ho sempre  riportato , qui sul blog ,  quelle  a colori  è  perchè  erano avvenimenti  attuali  e  non  c'è  un eco di passato   come  quelle  d'oggi . E poi  da quello che mi dicono amici\che fotografi ed  appassionati d'essi il bianco e nero permette di cogliere meglio certi dettagli   ed è più puro   fra i colori  perchè  ha messo riflessi 

ecco cosa intendo per viaggio

 Poichè non   tutti\e  nuovi e  vecchi  utenti  hanno  voglia  d'andare  a  leggersi  le faq     e  mi chiedono e mi richiedono   le  solite  cose  , ho rinunciato  a  rispondere   a leggersele   e  soprattutto  a non rispondere  a tali domande  .

Questo  due  video    sono per loro
 il primo è  Videoclip dei CSI - In viaggio tratto dall'album "Ko de mondo" anno 1994 era la formazione con Gianni (Marok) Maroccolo, Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Francesco Magnelli, Giorgio Canali ancora privi di Ginevra Di Marco.  EX Litfiba Ex CCCP ora PGR o PGGGR.



il secondo

 è  di una ragazza  sagace , pensante , modesta  , umile  dentro   video preso  dal suo account  di  youtube  https://www.youtube.com/user/MisStrawberryFields  ulteriori contatti  qui  sotto
  • Il mio profilo Twitter:  https://twitter.com/#!/Lolla
  • La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Misstrawberry-Fields
  • Il mio account Instagram: http://instagram.com/LOLLA_BOH
  • Il mio Blog personale: http://campi-di-fragole.blogspot.it/
  • Email: misstrawberryfields@gmail.com

  • normalità dopo un evento

    adesso che l'8 marzo  è passato   si ritorna  lontano dai riflettori   alla  solita  routine  triste

    Pere  evitare  ciò iniziamo dall' 8 marzo  per poi applicarlo quotidianamente   a

    8.3.13

    Schiave, disperate o libere la tragedia del sesso a pagamento

    eco  perchè non vado a prostitute   ma  allo stesso tempo non condanno ne  chi ci v o lo fa  , ma soprattutto  sono  contro i  divieti  e il proibizionismo  

    dal video   in questione : << Sempre in tema sul mestiere più antico..ecco la canzone più bella sull'argomento(Faber ne ha scritte altre ovviamente,ma questa è proprio la più adatta),ho scelto Jiulia Roberts per tre motivi:il primo perchè è senza dubbio la prostituta più famosa della storia del cinema(i detrattori di Pretty Woman se la mettano via,che il film sia bello,brutto,che piaccia o no è così!!),il secondo come "bocca di rosa" non è niente male,il terzo me lo sono dimenticato mentre scrivevo.Fabrizio qui insegna proprio come Gesù nel tempio,sapendo di essere umano e di poter dare anche senza volerlo il buono o il cattivo esempio,il commissario e il sagrestano,il cuore tenero degli sbirri davanti alla bellezza senza prezzo,la malvagità e l'invidia della vecchia zoppa e laida,la primavera di speranza,l'inverno della mancanza,l'arguzia che diventa malvagità.L'arrangiamento PFM immenso,commovente a tratti,impietoso in altri,un diamante questa canzone da dove nasce miracolosamente qualcosa.
    >>
      qui  l'url dell'inchiesta in questione   http://snipurl.com/26lb9cc

    7.3.13

    perchè l'8 marzo va ricordato e la menoria dev'essere viva


    Domani  è l'8 marzo e  non so cosa  scrivere    che non sia retorico  , noioso  , ripetitivo  .  Potrei scrivere     qualche storia   di donna coraggiosa  , ma  : 1) ne  ho già parlato  recentemente  qui qui raccontando  la storia dell'Obama  Sud Africana la compagna    di Biko    2) ho poco  tempo e  voglia di cercarne altre . Potrei parlavi  ( ma  l'ho   fatto l'anno  scorso  ) )  della mia esperienza  con donne che  si ghettizzano  l'8 marzo  anziché celebrarlo  con  gli uomini o  far  capire   alla maggior  parte  degli  uomini  cosa è  l'8 marzo cioè   che  non  è solo spogliarelli maschili o pizzate  \  cene   di sole  donne  . Potrei ...  Ma  forse  l'idea migliore  la  sarebbe   visti i nuovi lettori \  lettrici che  ho  su facebook  e  su plusgoogle    fare  un post  sul  perchè  io  uomo  ricordo  l'8 marzo  e  cerco di combattere  (  fra alti e  bassi e  cadute ) il  mio maschilismo \ sessismo  che  è in me    ) ma  soprattutto come sono arrivato a non considerarlo solo ed  esclusivamente  festa  commerciale  .
    Inizialmente   , nonostante sia  cresciuto  in una famiglia  ( escludendo i miei nonni materni e paterni  della generazione pre '60\70 ) progressista e impegnata  nella lotta dei diritti civili  vedevo  tale festa  solo come qualcosa  di commerciale  e retorico . Poi  dopo aver letto ,, una rubrica  del settimanale  topolino , mi pare   un succede oggi o qualcosa del genere , in cui  si parlava della giornata del 8 marzo (  nell'articolo sotto ulteriori notizie  )   e  questa  storia   sagace  e divertente   di Asterix  (  http://it.wikipedia.org/wiki/Asterix_la_rosa_e_il_gladio
    la  copertina originale


     . 
     quella   definitiva  
    e gli avvenimenti    che determinarono al scelta   di tale data simbolica per i diritti delle donne  decidetti  dal 2004\5  di coltivare la memoria   di tale  data  . Ora  Poiche  non sono capace  di  grandi discorsi   senza  cadere  nella retorica   lascio la parola   ad una donna (  una  di quelle  non  si ghettizzano   vedere fra  gli url  sopra   fenomeno sempre  più  diffuso  nelle generazioni del riflusso   culturale    degli anni  80\90  e del  craxismo  e berlusconismo   )  che sa raccontarlo meglio  di me  

    Dalle operaie di Ny alle sartine di Barletta

    di ANAIS GINORI

    TRIANGLE era il nome della fabbrica tessile dove lavoravano le operaie di New York che perirono nel rogo del marzo 1911. È in memoria di quelle vittime - per convenzione si dice fossero 146, anche se il numero preciso non si è mai saputo - che si commemora ogni anno, l'8 marzo, la giornata internazionale delle donne, fin dal principio legata alla condizione del lavoro e a una discriminazione che riteniamo oggi scomparsa, almeno in Occidente.



    Ci si può rifiutare di partecipare alle celebrazioni un po' loffie, mimose&cioccolatini, di questa giornata dedicata alle donne e ai loro diritti: la parità non c'è ancora, il corpo femminile continua a essere un campo di battaglia e poi gli uomini allora? A loro spettano gli altri 364 giorni all'anno? Tutto vero. Eppure, come in una macchina del tempo, quel 1911 può tornare con sconcertante attualità.
    Triangle è infatti il titolo del documentario che Costanza Quatriglio ha incominciato a girare e sarà pronto tra qualche mese. La regista, già autrice del bel film Terramatta, presentato allo scorso festival di Venezia, riallaccia un filo simbolico tra quel rogo newyorchese e quello che è avvenuto, esattamente cento anni dopo, in quel di Barletta, Puglia. Ottobre 2011. Di nuovo un'azienda tessile, cinque operaie vittime nel crollo della palazzina fatiscente in cui erano segregate. 
    Quatriglio indaga la condizione materiale, psicologica ed esistenziale di queste sartine. Il paragone storico può sembrare azzardato. Un secolo fa le donne non votavano, non andavano a scuola, non potevano divorziare né scegliere se e quando fare figli. "La connessione tra questi due eventi tragici, così lontani fra loro - spiega la regista - è data dalla totale mancanza di percezione dei propri diritti da parte delle operaie".
    Dal taylorismo di inizio Novecento al precariato post-globalizzazione degli anni Zero, c'è come un destino circolare che si ripete, in una geometria variabile dell'emancipazione. Può capitare così che in un angolo d'Italia ci siano donne che non riescono ad affrancarsi da quella che Quatriglio definisce "una gabbia psicologica e mentale". Hannah Arendt scriveva: "La libertà va rimessa al mondo ognii giorno". Buon 8 marzo.

    con questo     sulle note   di questa  canzone


    SE QUALCUNO VI SALE IN AUTO, TAMPONATE QUELLO DAVANTI Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco punta X°

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