23.1.15

polemichè inutili sul vagone ferroviario in piazza casterllo a torino smorzate da ministro dei beni culturali Franceschini







Leggo oggi sulla pagina culturale ( la famosa pagina 160 ) dell 'ex televideo rai ora http://www.servizitelevideo.rai.it/ questa news

Il ministro dei Beni Culturali France- schini interviene sulla polemica nata per un vagone ferroviario collocato in Piazza Castello, a Torino, in occasione della mostra dedicata a Primo Levi. "Il significato simbolico e morale di un vagone piombato a memoria della de- portazione nei lager nazisti e del viaggio di Primo Levi è superiore mille volte a qualsiasi valutazione burocra- tica", dice Franceschini. Il soprintendente dei Beni architetto- nici del Piemonte,Rinaldi, lo aveva de- finito "un baraccone", concedendo di e- sporlo solo 15 Giorni."Serve a ricorda- re lo sterminio di 6 milioni di perso- ne",aveva replicato il sindaco Fassino.



Ora sono andato a cercami la notizia in questione   con google  è  trovato   l'origine dele polemiche .
  Da torino repubblica  del 21\1\2015



Omaggio a Primo Levi, ma il soprintendente "boccia" il vagone dei deportati

Collocato in piazza Castello su un angolo di Palazzo Madama, per il funzionario Rinaldi è "ingombrante", "estraneo alla piazza" e interferisce con la prospettiva


Fa discutere, prima ancora della sua inaugurazione prevista per questa sera, l'allestimento della mostra "I mondi di Primo Levi" ospitata da Palazzo Madama, in piazza Castello. Il vagone merci proveniente dal Museo Ferroviario che, sull'angolo del palazzo, farà da "sentinella" alla mostra simboleggiando i vagoni piombati della deportazione verso i lager nazisti, non piace al sovrintendente Luca Rinaldi. Che ha preso carta e penna e ha scritto al Comune di Torino lamentando una "collocazione ingombrante che risulta del tutto estranea alla piazza e interferisce con l'asse prospettico della città storica".



  dalla discalia  delle foto 
E' stato scoperto con una cerimonia suggestiva, nel buio di piazza Castello, il vagone simbolo dei viaggi della deportazione che apre davanti a Palazzo Madama la mostra dedicata a Primo Levi. Un simbolo contestato dal sovrintendente Luca Rinaldi che, sostenendo la sua estraneità al contesto della piazza e la sua caratteristica "ingombrante", ha scritto al Comune per manifestare la sua contrarietà a questa collocazione. Il vagone, che avrebbe dovuto restare fino alla fine della mostra (allestita sino ad aprile), sarà perciò rimosso tra un paio di settimane.
(Foto Francesco Del Bo)

le   altre le  trovate  qui nella  galeria  fotografica


Un'iniziativa che non ha mancato di destare qualche perplessità, visto che la piazza aulica ha di recente ospitato palchi per manifestazioni di ogni genere, il monumentale (ma assai deteriorato) Calendario dell'avvento di Luzzati, un gigantesco albero di Natale, chioschi e pagode per
kermesse ed eventi sportivi. Perplessità ma, almeno per il momento, nessuna polemica: gli organizzatori della mostra hanno accettato di esporre il vagone soltanto per un paio di settimane.In serata è arrivato un lapidario e sarcastico tweet

del consigliere comunale radicale Silvio Viale, eletto nelle liste del Pd, che ha scritto: "Vagone #PrimoLevi #Torino. Anche Auschwitz interferisce con asse prospettico del novecento".

Ora mi chiedo ma   che  ...  è  mai  possinbile   che     anche davant a tali eventi  commemorativi  (  coerenti o ipocriti  , sentii o forzati che siano  ne  ho parlato in un  precedente :   27  gennaio  Giorno della memoria  o giorno dell'ipocrisia  ?  io  ricordo  lo stesso  perchè ...      e  nn mi sembra il caso di ritornarci )  come quelli  del 27  genmnaio  sidobbiamo  fare la solita classsica polemica  all'italiana  cioè   fai del bene  e ti tirano le pietre    proprio come una famosa  canzone degli anni 60\70



Ma se  invece di  fare, lo dice  uno molto polemico,  polemiche inutili ed  sterili   su  una esposizione  ( bella o brutta  che sia   il  giudizio  è facoltativo  )  momentanea  perchè    vi concentrate  , non solo il 27  gennaio  o il 10 febbraio   , fate  anzi meglio intervenite   di più dal punto di vista   culturale  con iniziative  ed attiu  volti a far capire  alle  nuove generazioni o   ai  coloro che lo hanno dimenticato o  vogliono dimenticare  le motivazioni \  le  origini di tali abberranti eventi  che ancora oggi continuano a fare proseliti perchè portate avanti da alcuni vostri  colleghi. Perchè

e  qui  concludo  non sapendo  più cosa dire   , ma sopratutto  perchè  gli occhi stanno iniziando a lacrimare 

22.1.15

un altro motivo per vedere la fiction Gomorra Gomorra”, il basso che colpisce al... MUSICA “Gomorra”, il basso che colpisce al cuore lo suona un olbiese

dopo  aver  spiegato nel post  precedente      nonostante i tentativi d'edulcoranti di Fazio Gomorra è andata in onda sulla Rai     il  perchè  la  fiction Gommorra  ,mi stia prendendo  nonostante   dovrei essere  saturo ed assueffato  ai film sulle mafie  legendo il giornmale d'oggi   ho  trovato un altro motivo in più   per vederlo   anche  con rai relay   visti i tentativi di " depistaggio "  della rai

da  http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/  del 21\1\2015



Cristian Marras dei Mokadelic
Cristian Marras dei Mokadelic


.




Una serie, di cui si attende la seconda stagione, che è già un cult e che è stata venduta in quaranta paesi. «Quello con Sollima è stato un incontro particolare, quasi casuale – racconta Cristian Marras –. Tra una cosa e l’altra ci ha detto che tempo prima aveva comprato “Hopi”, un nostro disco autoprodotto. Lui è uno che fa molta ricerca. E così ci ha chiesto di fare la colonna sonora per Acab e più avanti quella di Gomorra».

A colpire dei Mokadelic, composti da Marras e altri quattro membri, è l’effetto prodotto dalla loro musica. «Noi puntiamo a trasmettere stati d’animo, emotività – spiega il bassista olbiese, che da tempo imbraccia anche il synth –. Siamo etichettati come band post-rock, ma con tante altre contaminazioni». Contagi anche minimalisti e rumoristi. Il top per cinema e tv. «Gomorra per noi è stata una grossa opportunità – continua il musicista di Olbia –. Abbiamo scoperto cose nuove. È un lavoro di costruzione ma anche di contestualizzazione del suono». Un lavoro che ha regalato grosse soddisfazioni a Cristian Marras e ai suoi compagni di avventure sonore, cioè Alessio Mecozzi, Alberto Broccatelli, Maurizio Mazzenga e Luca Novelli. Un gruppo, i Mokadelic, che negli anni ha collaborato anche con Niccolò Fabi e che ha scritto altre colonne sonore, come quella per Marpiccolo di Alessandro Di Robilant. Quando viveva ancora a Olbia, ai tempi del liceo, Cristian Marras suonava invece negli “Elle”, insieme agli amici di sempre Marco Marchesi, Fabio Alìas e Tore Desini.

La storia di Andrea, un laureato diventato clochard a 28 anni

Una laurea in giurisprudenza e un diploma al conservatorio, non hanno permesso ad Andrea di realizzarsi. Dopo aver perso il posto di lavoro in una società, il giovane di 28 anni si è infatti trovato in mezzo ad una strada e da quel giorno vive sotto i portici di piazza San Babila.



Andrea, 28 anni, un diploma al Conservatorio e una laurea in Giurisprudenza. Un ragazzo in gamba, rimasto orfano di entrambi i genitori, e senza alcun parente a cui potersi affidare. Tante difficoltà, ma molta più forza di volontà. Andrea si è sempre dato da fare, senza mai arrendersi ai grandi problemi
della vita. Ma, come tanti giovani italiani, non ha avuto la possibilità di realizzarsi. Dopo essersi laureato nel 2009 in Giurisprudenza alla Statale di Milano e aver trovato una occupazione in poco tempo, ha perso il lavoro da un giorno all’altro: “Laureato nel 2009, ho iniziato a lavorare a 20 anni in una società che produce cartucce filtranti per altre aziende, mi occupavo di contabilità: impiegato amministrativo contabile. Sono stato assunto da una multinazionale che mi ha affidato tutto il ciclo passivo della contabilità. Dopo 4 anni è fallita, e dalla sera alla mattina mi sono trovato senza lavoro”, ha raccontato Andrea a Il Giorno. Da quel momento, la sua vita è diventata una corsa contro il tempo, fino a che, finiti i risparmi e il contratto di affitto nella casa dove si era sistemato, il giovane si è trovato costretto a vivere sotto i portici di piazza San Babila, a Milano: “Vivo in strada da maggio 2014. L’aspetto più incredibile è che in strada riscopri gli istinti più primitivi: il primo pensiero è mangiare, poi coprirsi e dormire. Non in dormitorio, però. Lì non mi sento sicuro”.
Andrea però proprio non si arrende: sempre pulito, con barba fatta, capelli in ordine, cappotto e ventiquattrore alla mano, continua infatti nel suo intento di trovare un lavoro, e ogni pomeriggio si reca in biblioteca per mandare curriculum. Anche se le sue capacità, paradossalmente, sembrano essere un problema: “Nelle agenzie interinali mi dicono che ho troppe qualifiche per i mestieri che girano”.
http://milano.fanpage.it

il caso di Magdi Cristiano Allam da emigrato a razzista ed islamfobico

Capisco Magdi Cristiano Allam che  essendo   cittadino  Egiziano  (  vedere  qui  la sua biografia     )    conosca meglio di noi  la  sua cultura    e fa bene  a  criticarne  gli eventuali eccessi  e  fondamentalismie ed  bisogna  darglierne atto  . Ma mi  chiedo   perchè  non lo fa in maiera civile  invece    di scrivere  cose  cosi intrinsiche  d'odio  e  prova  a  farlo  fuori dall'italia   a vedere  cosa  succede   ?  . Egli è  uno di quei tiupi ipocriti    che  si lamentano     e poi piange  lacrime di coccodrillo quando  i fondamentalisti  islamici  attaccano l'occidente  ma  non fanno    il loro  mea  culpa    quando sono loro stessi a     scrive   e  utilizza certe  vignette  della destra più becera ( infatti  e per  questo che io   una dele poche  fatte  fin ora   a  fb )    intrinseche  d'odio  e razziste  ettando  benzina  sul fuoco.  Non capèisco  come  certe persone lo possano  definire  I suoi ammiratori lo citavano spesso come modello di musulmano moderato e di arabo perfettamente integrato nel mondo, nella cultura e nel sistema di valori propri dell'Occidente nonostante la  sua   biografia  vedere  l'url citato nelle righe precdenti  




  




La donna che vive in crociera spende 164mila dollari all'anno

Quella  che  riporto  oggi  per  gli amanti dele storie  strampalate   enon   ,  è una  stiria  a  metà strada  tra   due  film     the terminal (  senza  infamia e senza lode   , discreto  )


 e  (  ma   ogni tanto scende  )  la leggenda  del pianista  sull'oceano (  bellisimo e poetico   ) 

 dal web  
 

La passione di Lee Watchtsetter, una donna di 86 anni della Florida.


L'anziana donna ha fatto 89 vacanze in crociera con il marito durante i loro 50 anni di matrimonio, e quando lui è morto di cancro, nel 1997, gli ha promesso che avrebbe continuato la tradizione. In realtà l'anziana signora ha fatto di più, perché da circa sette anni ha venduto la sua casa a Fort Lauderdale e si è trasferita a vivere in mare aperto, sulla nave Crystal Serenity. Per il 2015, pensa di spendere 164 mila dollari tra vitto, alloggio, e mance ai camerieri. "Mio marito mi ha insegnato ad amare le crociere - ha ricordato - Dopo la sua morte ne ho fatte circa un centinaio, tra cui 15 intorno al mondo, e vivo una vita da favola senza stress". I Paesi più belli a suo parere sono quelli asiatici, "perché sono così diversi dall'America". Raramente Mama Lee, come la chiamano a bordo, si preoccupa di scendere a terra, ma Istanbul fa eccezione. "Non posso resistere al Grand Bazaar", ha raccontato. "Si possono trovare abiti meravigliosi, ogni volta devo cercare di trattenermi a causa del mio limitato spazio in cabina", ha precisato. L'anziana signora ha spiegato che la cosa che le manca di più è la sua famiglia, ma è in contatto ogni giorno con i tre figli e i nipoti attraverso il suo computer portatile, e li vede ogni volta che la nave passa da Miami.









27 gennaio . Giorno della memoria o giorno dell'ipocrisia ? io ricordo lo stesso perchè su tali evento non cada l'oblio e non si ripetano o si strumentalizzano

tpotrebbe interessare  
http://storicamente.org/giorno-della-memoria-facchini_link1
 
Come di cuonsueto   per  non essere  sepolto  da  celebrazioni  per lo più  ipocrite  e pulisci  coscienza  , io  inizio a scrivere  già d'adesso  . Infatti mancano ancora  5  giorni al  27 gennaio  e  alle   alle  celebrazioni  ipocrite  e   senso unico (  ovviamente    senza   fare  di tutta  un erba un fascio  , . il fatto è che odio  e  mi rompono ...      tali manifestazioni    )      e  già   c'è  in giro  pubblicità  dei  consueti" gagedts"  ed  programmi televisivi  a  senso unico . . Ora   ditemi  voi se  avete mai  visto   in orari di punta    e  non in seconda serata   film  italiani in cui  parlano  delle  leggi  fasciste  anti ebraiche  come  concorrerenza sleale  di Ettore  scola,   (  al di fuori di rai storia  e  dei classico  film  oscar la  vita è bella    di benigni   dove  sono solo enunciate  ) e  documentarie  oltre che  dell'abberrante  shoah   ,  anche su gli altri eccidi delle  altre etnie e  gruppi sociali  (  omosessuali ,   altre religioni  , politici  ,  malati  , di emnte  , ecc  )   avenuti nei lager   , ma sopratutto    della persecuzione  e  delle  sue leggi avvenute   anche in Italia  italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. su tale iniziativa  .
 
Ora  ciò non vuol dire  (  e  chi mi segue o  dalle orgin di questo blog  o   con costanza   lo sa  )    come può sembrare  a chi doivesse trovare  questo post   nei motori di ricerca  ,    che io  sia  contro il ricordo è tale  iniziativa . Anzi  è   vero il contrario ,  ho qui voluto   sottolinearne   il lato ipocrita  e  buonista  .Infatti io  ricordo  e continuerò   a scrivere post  su tali evventi , non solo il 27 gennaio e non solo  sul'olocausto  \  ggenocidio del popolo ebraico  ( come dimostra questo mio post precedente      in cui poarlo  delo sterminio nei lager  del poolo rom  \  gitano   )  Perchè  affinché la memoria di ciò  ci resti sempre impressa. La memoria è una delle cose che può rendere migliore ognuno di noi. Non dimentichiamolo in un paese come l'Italia che con le sue politiche attuali sembra voler ricalcare le vecchie impronte. Quelle di un ventennio che troppi  hanno dimenticato in fretta, bollato da"alleanze sbagliate" e nessun altro errore. Il sapere e la storia ci ricorda che non è stato cosi.La memoria di ciò può permetterci di fare passi avanti !
Infatti   ringrazio   http://2piu2uguale5.ilcannocchiale.it/post/2425345.html per  il video sotto    riportato 



Nella mia Primaluna, un piccolo paese nella provincia di Lecco questo triste anniversario è stato ricordato attraverso le testimonianze di persone che in quei terribili luoghi c'è stata e ne ha fatto però fortunatamente ritorno. Sentirete in questo video racconti in italiano e in dialetto che non vi lasceranno indifferenti , utili affinché la memoria di ciò  ci resti sempre impressa.


Termino il post  d'oggi  ,  fra le lacrime  che mi vengono ogno volta  che sento  testimonianze  di genocidi  simili  , rispondendo  A  chi mi   dovesse accusare  legendo questo  post       d'essere  poco http://www.amicidisraele.org/2014/01/si-avvicina-il-giorno-dellipocrisia/  . Infatti  l'iniziativa della  giornata dela menoria  istittuita  con  la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano,  partita  con i nuni propositi  ma  finita  ( come  accade  con tutte  quelle  ricorre  istituite  a  forza  e  non lasciate alla libera iniziativa   privata  e personale   )   per  diventare  una  riduzione dela memoria  di tali crimini abberranti  e vergognosi  ad  ipocrisia    come dice  questo interessante  articolo   di  http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/

non so  più che altro dire    se  non il classico   meditate  e ricordate a  360 ° e 


21.1.15

il colosseo come gli stadi moderni aveva i settori segnalati con i numeri


  da  www. unionesarda.it  Mercoledì 21 gennaio 2015 13:46

Eccezionale scoperta durante i lavori di restauro dell'Anfiteatro Flavio: gli spalti erano contrassegnati da numeri rossi per aiutare gli spettatori a prendere posto.


Il Colosseo come il Sant'Elia: i settori segnalati con i numeri                                                        Il Colosseo

Numeri dipinti in grado di indirizzare gli spettatori al proprio posto, proprio come succede negli stadi moderni. E' una delle nuove, incredibili scoperte effettuate dagli esperti durante il restauro del Colosseo, il più celebre monumento dell'antica Roma, risalente al Primo secolo dopo Cristo. La pulitura del prospetto del monumento ha infatti riportato alla luce nuove tracce di colore: si tratterebbe proprio del rosso con cui erano dipinti i numeri sulle arcate dell'Anfiteatro Flavio, ad indicare gli ingressi nei diversi settori dell'arena. In questo modo, come a San Siro, all'Olimpico, al Sant'Elia e tutti gli stadi del mondo contemporaneo, ognuno aveva la possibilità di individuare il proprio settore anche da lontano. "E' una scoperta eccezionale - spiega la direttrice del Colosseo, Rossella Rea - perché non ci aspettavamo che qualche traccia di rosso fosse ancora conservata". "La conservazione di queste tracce, dopo la pulitura del travertino, conferma la delicatezza dell'intervento di restauro portato a termine dalla Soprintendenza - sottolinea la direttrice operativa del restauro, Cinzia Conti -. La nebulizzazione d'acqua rimuove lo sporco e il nero dello smog ma preserva le testimonianze antiche sottostanti".

per tutti\e i bufalisti media compresi ecco un vademecum sull'informazione per evitrare o quanto meno ridurle

Visto    ( e provato di persona  )   che molte persone serie  ,  sic , media ( ovviamente senza  generalizzare  ) compresi prendono per  buone   news  parziali e\o false  o  addirittura scambiano come news   vere  quelle  di    siti  satirici come http://www.lercio.it/ 
Stessa tecnica  usata   dai  seminatorid'odio e  e  dai malpancisti  per usi strumentali   ecco alcuni consigli   sui  come faccio   io  sia per  non prendere   abbagli  ( o prenderne il meno possibile  )

  •   riportare   la news   (  social  , giornali  e  giornalacci  cartacei e telematici  , tv  , dicerie  , ecc  )   in entrambe le versioni 
  • leggere  bene  gli articoli , prima di   commentati che poi diventano  flam war  o  seguono altri  ancora  più rancorosi 
  •   dubitare  sempre  delle versioni ufficiali ma senza  escluderle apriori  ma  solo dopo una  attenta    verifica 

Infatti  Basta avere buon senso ed essere un tantino più scettici e non prendere per oro colato tutto quello che gira sul web e sui diari dei nostri amici.
Insomma, dobbiamo imparare ad essere meno creduloni. C’è poco da fare.
Un’altra cosa da fare è cercare di appurare le fonti. Inoltre ci sono da alcuni anni alcuni blog e  siti che si divertono a diffondere bufale e sono famosi per dare il la a certe notizie false e il solo fatto che provengano da lì dovrebbe puzzare  per  non dire  altro
Quando qualcosa non ci convince o la notizia rasenta l’incredibile o  sa  d'esagerato   basta fare una ricerca su internet affiancando la parola “bufala”. Se lo è stai sicuro che uscirà fuori una smentita o qualche altra  fonte critica .
Esistono ad ogni modo alcuni siti specializzati nello sventare le bufale e che le classificano anche per categorie. Ho fatto una piccola selezione dei più attendibili:
Quindi, quando incappiamo   nell’ennesima notizia stramba   (  millanta \  spacciata per verità     cioè  per certa , che millanta cose senza senso, facciamoci   un giretto in uno di questi blog   o  controllane l’attendibilità prima di condividerlo a tua volta sui canali social e continuare a far girare bufale!

Maggiori news e  consigli su  come non cascarci 
Quindi alcuni\e  di  voi  mi diranno  ma  allora  non devo  informarmi   più o credere in più niente  ?

  La mia rispsota  è   questo dioalogo tratto    professionisti  N°269  di Dylan Dog  
  
 

A: "Tra gli invitati al Galà di beneficienza anche la bella e ricca Grace Endicot...sempre più bella, ma ancora ricca? Girano voci di un grave dissesto finanziario, che sarebbe alla base dell'improvvisa rottura del fidanzamento con Sir Edwin Carlton-Jones."
B: "Secondo il Daily Truth stanno ancora insieme. Li hanno visti in un night club, dopo il ricevimento, in atteggiamento molto intimo."
A:
"Ecco cosa non mi piace dei giornali. Non sai mai chi dice la verità."
B: "Forse nessuno."
A: "Meglio non leggerli, allora."
B: "E rinunciare all'informazione?"
A: "Per me potrebbero anche chiuderli tutti. Se chi mi informa dice solo bugie, è meglio che stia zitto !"
B: "E chi stabilisce qual è la verità?"
A: "La verità è nei fatti, non nelle congetture. Ma per raccontare i fatti ci vuole obiettività. Senza obiettività non c'è buona informazione. E senza una buona informazione non c'è libertà di stampa e neppure [  vera ] democrazia!"
B: "Non è proprio così che stanno le cose, Mr. Coke."
A: "E questo è male secondo te, Mr. Firebrand?"
B: "Molto male."
A: "Che cosa è più importante dell'obiettività? Sentiamo."
B: "La pluralità. Che i giornali [ e  le televisioni   ] siano obiettivi o faziosi non conta. L'importante è che nessuno si erga a giudice o garante dell'obiettività dell'informazione e che ognuno possa dire ciò che ritiene giusto o opportuno."
A: "Anche se non è vero?"
B: "Deve essere chi legge [  vede  e ascolta   ]  a stabilirlo, magari dopo aver consultato più di una fonte. D'altra parte, è sempre possibile distinguere tra verità e mistificazione? Per esempio, che cosa diranno di Lord Endicot i giornali di domani?"
A: "Un mucchio di sciocchezze."
B: "E allora vedi che ho ragione? Il compito dei giornali non è quello di istillare certezze, ma di seminare dubbi!"




incubi , fantasmi e il ruolo riparatore della modalità

  Musica   in sottofondo
 ti vengo a cercare  - Battiato   ( religiosa  )
 ti vengo a cercare  -  Csi  ( più laica  )
ma  la mia poreferita è questa   qua    che le unisce entrambe

 Proprio    queta  frase   :
Picchia duro. Riascoltata un anno dopo la registrazione della serata ci ha turbato. Abbiamo deciso di fermarla, trasformarla in un disco. Un disco eccessivo che non si può tenere nascosto né si può consumare a cuore leggero. Difficile da gestire.( (Giovanni Lindo Ferretti)
  ch  trovate nell'introduzione   della  prima edizione  dell'opera   La  terra ,la  guerra ,una
questione privata    cuioè   del concerto    dedicato alla memoria e all'opera di Beppe Fenoglio tenutosi il 5 ottobre 1996 ad Alba, nella chiesa di San Domenico  ( lo potete  vedere qui su youtube ) e la  rilettura    del bellissimo  ,  se  lo  hanno chimato  a Dylan Dog  un motivo  c'è  , romanzo  -fumetto   Stria  di Giovanni Simeoni 

Ecco la mia risposta ai  miei  fantasmi (  che   poi  sono quelli    che si nascondono  dentro  di noi  )
http://www.busonero.it/
cioè le mie colpe  alcune  d'esse diventate   indefiniti abissi    di vuoto  nella  memoria e  che  devono  ancora  risalire   altre  lo  fanno , ai miei  fantasmi    che  hanno un nome  ed  un volto . Il resto  è  , come   suggerisce  Il  tenente  \  colonello Spadaro  del romanzo di  Simeoni ,  il resto  è casualità  .
Ed  è proprio  grazie ad essa  e ad  al tempo   che  sono riuscito  a  ritrovare  e  recuperare  D.F e M.B  con la   prima è andata  benissimo  in quanto    lei   non ricordava  del nostro litigio ed  io che  volevo  oltre  a volerle  chiedere scusa  e riappacificarmi  ancora  mi tormentavo ( mi spiace  non parlarne  , ma  è  una wquestione troppo personale  o per  parafrasare   Fenoglio è  una questione privata   e non mi  va  di riaprire   vecchie ferite  )  ma  poi ... ho risolto e ....  be lo potete leggere dalllacorrispondenza   sotto   riportata 

  • Giuseppe Scano
    Grazie non
    Ops solo grazie . Il fatto é che non sono abituato ai tac screen
  • D F
    come stai? è una vita che non ci sentiamo, ti ricordi di me?
  • Giuseppe Scano
    Giuseppe Scano

    Certo . Discretamente . Sono laureato . Lavoro azienda da mio padre . Ho fatto una mostra con delle mie foto . E altre cose . Sé mi ridai la tua email o il tuo n di cellulare ti racconto . E tu cosa mi racconti
  • D.F

    lavoro x una cooperativa di pulizia industriale, sono tornata ad abitare con mia madre dopo la convivenza e ho un "bambino" pelosetto
  • Giuseppe Scano
    Giuseppe Scano

    Ora vado a a nanna che sono in piedi dalle 6 . Grazie della fiducia credevo fossi ancora arrabbiata x quella storia . Mi sei mancata . notte e grazie d'esistere . Quando vuoi sms il mio numero lo hai notte . Un abbraccio
  • D F

    non mi ricordo nemmeno perchè non ci sentivamo più
    buonanotte a presto
  • Giuseppe Scano
    Giuseppe Scano

    Meglio cosi non riapriamo vecchie ferite . L'importante che ci siamo ritrovati e i miei incubi e rimorsi siano finiti grazie al tuo aver  accettato  (   di avermi dato una seconda possibilità  )  il contatto . Notte compagna di strada
  • Giuseppe Scano
    Giuseppe Scano

    rieccoti i mio numero 3286849962 quando vuoi e ti serve aiuto io ci sono




    Con il secondo compagno di strada \ o di viaggio la colpa è stata di entrambi Mia in quanto Lui ( M.B ) rapressentante del gruppo https://www.facebook.com/ecumenici,qualche tempo aveva la madre , poi morta , in coma ed io stupido ( forse perchè credevo , visto l'ottimo dibattito tra i pro e i contro testamento biologico che c'era in qujel gruppo che lui fosse fra quei religiosi a favore del testamento biologico ) mi ero messo a fargli una battuta << spero che abbia fatto testamento biologico >> e mi ha scritto mandami anche a Fncl dicendomi ti cancelli tu o ti cancello io . Io polemizzai sul gruppo con frasi tipo << come predica il perdono , il rispetto , e poi mi cancella , ecc >> tanto da farmi escludere . Poi per qualche anno , fino al'anno scorso , riusci aleggere ciò che scriveva e scrivevano grazie a degli amici comuni ( poi o cancellati da fb o cancellatesi da db e o dai miei contatti ) . Ed ecco che incuriosito lo cercai sul primo account di fb ma niente , provai con il secondo account è lo trovato . ecco qui la nostra corrispondenza ( quella sui wzp , mi mordo le amni , l'ho rimossa e quindi non posso proporvela e mi ricordo solo il suo messaggio in cui mi diceva che mi aveva cancellato )



    IO
    Ciao Carissimo come va Fose ho scoperto l'origine di problema con l'account principale ( fb . tempo fa , avevamo avuto una discussione abbastanza accesa sul testamento bioogico e sulla volonta di rispettare i pazienti ormai giunti al capolinea che avessero fato tale scelta . Tu mi bloccasti , ma io nonostante non potevo ne comentare ne mettere mi piace ai tuoi interessanti post , ti ho seguito tramite un contatto comune . Poi avendomelo bruciato , un temporale ho dvovuto cambiare pc e reinstellare tutto ho scoperto che quella persona non era più fra i mie contatti . forse cmi ha cancellatolui o forse si è cancellato da fb o come succede lo cancellato fb Ed eccoci a qualache giorno fa , che ho ritrovato la tua pagina ., Non trovandoti dall'account principale , ma da quiello secondario di cui tu mi hai chiesto l'amicizia .
    Ora mi farebbe piacere , se vuoi che tu mi sblocchi e mi riconceda il contatto anche su quello principale .
    P.s se tutta questa vicenda ti dovesse dare fastidio o ti dovessi sentire ingannato puoi, non ne faro un dramma ( o almeno ci provo ) rimuovere dai tuoi contatti anche il mio account secondario e non accettare quanto ti chiedo . con la presente. Grazie omunque per aver attraversato la mia strada



    M. B su Wzp << ti ho rimosso>>


    fino alla sua cancellazione ( ma non bloccaggio )


    IO
    28 minuti fa
    http://youtu.be/RbI5CQ6X5rQ mi farebbe piacere riaverti come amico e rincominciare se ti va ?

    C.C.C.P. Curami
    youtu.be




    Ora  se   questo   tentativo se fallisce anche questo chi ... lo lascero perdere vorra dire che recuperare compagni di strada e    che il metodo  della casualità  non sempre  funziona  e rimette  tutto a posto  e  ci fa  tornare  a dormire sereni   .  Ma  pazienza  è  la vita  mica  tutto  può sempre  andare benme  , altrimenti sarebbe una  vitra monotona e piatta 



20.1.15

Birkenau. Porrajmos, lo sterminio Rom e Sinti. Una parola da imparare. Come Shoah e Metz Yeghern







di Roberto Olla 30 luglio 2014

Il 2 agosto i rappresentanti di tutte le comunità Rom e Sinti si ritrovano ad Auschwitz per parlare agli altri europei. Un giorno dedicato al presente e al futuro









Porrajmos, la devastazione, il grande divoramento. Lo sterminio nazista dei Rom e dei Sinti. Una parola da imparare. Come Shoah, la tempesta che tutto distrugge, lo sterminio degli ebrei. Come Metz Yeghern, il grande male, lo sterminio degli armeni. Macchie nere sugli abiti lindi dei contemporanei. Genocidi prima che venisse coniato il termine stesso di genocidio (dal giurista ebreo polacco Raphael Lemkin nel 1944). Grandi numeri: 500.000 persone dei popoli nomadi europei assassinate dal cosiddetto Terzo Reich. Forse 800.000 secondo altri storici, ma non è questione di numeri. Non solo. Genocidio è la volontà, il progetto di far scomparire un intero popolo, la sua gente, la sua cultura, la sua lingua. Tutto cancellato, devastato, divorato.
Rom e Sinti sono le minoranze etniche d'Europa più a rischio
C'è una data simbolica: il 2 agosto del 1944. Settanta anni fa Piero Terracina era là, a Birkenau, dietro il filo spinato che divideva gli ebrei dallo Zigeunerlager, la sezione del campo dove erano stati deportati gli zingari. Le sue parole bruciano ancora quando racconta come in una notte sola avvenne ande divoramento.

Le sue parole bruciano ancora quando racconta come in una notte sola avvenne il grande divoramento. A proposito di date, una deve essere subito evidenziata: Italia, 11 settembre 1940 disposizioni per l'internamento degli zingari. Il nostro paese è purtroppo in prima fila nella persecuzione dei Rom e dei Sinti, rinchiusi nei campi di Agnone, di Perdasdefogu, delle Tremiti. Poi ci sono altre date: 17 ottobre 1939, i nazisti rinchiudono nei lager i nomadi tedeschi, 27 aprile 1940 la deportazione dei nomadi polacchi, 26 febbraio 1943 gli zingari vengono scaricati a Birkenau. Prima del numero gli tatuano sul braccio una "Z". Sempre molto precise le Ss. Il medico nazista Robert Ritter ( medico ?! ) aveva dichiarato: sono geneticamente criminali. Un decreto del 14 dicembre 1937 aveva trasformato le sue idee in legge. Mengele aveva  pensato ad una soluzione pratica avviando la sterilizzazione di Rom e Sinti a Birkenau. Il lager di Ravensbruck aveva subito seguito l'esempio.
Storia e Memoria
Quanti sono settanta anni? Pochi, evidentemente. Perché ancora oggi Rom e Sinti sono le minoranze etniche d'Europa più a rischio. Basta fare un piccolo esperimento linguistico con le parole più usate dai nazisti in riferimento agli zingari: indegni, degenerati, asociali, ladri, non recuperabili, non integrabili, genericamente criminali. Ebbene, quante di queste parole corrispondono a pensieri ancora oggi ampiamente diffusi tra i moderni, democratici, liberi e illuminati cittadini europei ? Quanti li vedono come (virgolette obbligatorie) non "recuperabili", non "integrabili"? Quanti pensano che siano criminali dalla nascita (geneticamente)? Quanti, per dirla tutta, vorrebbero chiudere gli occhi e scoprire che sono magicamente spariti nel momento in cui gli riaprono ? I rappresentanti dei Rom e dei Sinti erano al Quirinale per il Memory Day del 27 gennaio ed hanno parlato di fronte al Presidente della Repubblica. Ragazzi che si sono preparati il discorso con cura, come gli altri studenti loro compagni di scuola. I Rom e i Sinti hanno i loro laureati, gli storici, gli specialisti, gli artisti ... come gli altri popoli d'Europa, anche se con molte più difficoltà degli altri popoli d'Europa. Ma questo nessuno, o quasi, lo vede. Passato il Memory Day, se ne riparla l'anno dopo.
Il 2 agosto ad Auschwitz. Un giorno dedicato a presente e futuro
Per questo il 2 agosto i rappresentanti di tutte le comunità Rom e Sinti si ritrovano ad Auschwitz. Per parlare agli altri europei. Un giorno dedicato al presente e al futuro, usando gli strumenti della storia e della memoria. No, i Rom e i Sinti non spariranno mentre noi teniamo gli occhi chiusi. Sono popoli liberi e hanno nella loro cultura, nel loro Dna dei geni che li portano a rifiutare le frontiere, ad attraversarle tutte senza vincoli. Un'Europa senza frontiere, il grande sogno a cui gli altri europei sono arrivati dopo essersi massacrati per secoli, è stata la visione del continente che Rom e Sinti hanno sempre avuto. Allora la domanda è: siamo davvero un'Europa senza più frontiere? E se lo siamo perché rifiutiamo chi quelle frontiere non le ha mai apprezzate e mai neppure rispettate? Prendiamolo come un sogno, ma in un'Europa del futuro potrebbe essere bello, viaggiando senza frontiere, incontrare popoli viaggiatori, comprare il loro artigianato, mangiare alla loro cucina, ballare alla loro musica. Un sogno, perché per ora dobbiamo "accontentarci" di far sapere (anche e soprattutto al popolo dei vacanzieri) cos'è avvenuto il 2 agosto 1944 e cosa vuol dire Porrajmos

Sondrio, parla lo stradino da record: "Io, albanese in Italia, sono diventato un fenomeno"



Qualche tempo fa ( chi lo ha visto da me e non può anche saltarlo ) circolava in rete questo video












Che ora Ha raggiunto secndo la discalia del video un milione di visualizzazioni su Repubblica.it il video dello stradino di Sondrio, l'operaio che in meno di cinque minuti, guidando l'apposito veicolo con la destrezza che ha ispirato i paragoni con i campioni di Formula Uno, ridisegna la linea bianca al centro della carreggiata di una strada della città e sistema i coni che avvisano gli automobilisti della verniciatura appena avvenuta. Il tutto con una velocità e un'efficienza che l'hanno ormai trasformato in un idolo del web. A postare per primo il video su Facebook era stato il sito americano Construction Machines: la performance, in poco tempo, aveva totalizzato 300 mila visualizzazioni, 3200 condivisioni, più di duemila like e centinaia di commenti. Numeri da rockstar

(Lucia Landoni)








e sempre da http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/01/20/news


Lui si racconta








Sondrio, parla lo stradino da record: "Io, albanese in Italia, sono diventato un fenomeno"Il video in cui rivernicia le strade a tempo da Guinness ha toccato il milione di visualizzazioni, esaltato come modello di efficienza. "Perché vi stupite? Metto impegno in ciò che faccio" dal nostro inviato

 LUIGI BOLOGNINI


COSIO VALTELLINO (Sondrio)
Il video è semplicissimo, per qualcuno un po' noioso: un uomo che rivernicia strisce stradali a Sondrio. Per quattro minuti scorrazza sulla sua macchina, stende pittura con grandissima precisione, posa e leva birilli, schiva agile le poche auto in circolazione alle 7 di mattina. È bastato per toccare il milione di cliccate solo su Repubblica.it.
Il video è semplicissimo, per qualcuno un po' noioso: un uomo che rivernicia strisce stradali a Sondrio. Per quattro minuti scorrazza sulla sua macchina, stende pittura con grandissima precisione, posa e leva birilli, schiva agile le poche auto in circolazione alle 7 di mattina. È bastato per toccare il milione di cliccate solo su Repubblica.it. Forse perché in Italia un uomo che fa il proprio lavoro, e bene, è diventato una rarità. Il capitano della Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi, per non aver abbandonato la nave è stato chiamato "eroe", parola che ha rifiutato: "Era semplicemente il mio dovere". Lo stesso concetto usa questo stradino: "È il mio lavoro, tutto qui", dice, ancora sbalordito per cotanto clamore.Con un dettaglio non da poco: Indrit Mema è nato 38 anni fa a Durazzo, Albania. In Italia ci è arrivato solo nel 1998, "in gommone, non mi vergogno a dirlo, e per lavorare. Da allora non faccio altro". In realtà in questi giorni è stato impegnato a gestire la fama tra tv e radio. Ora ci incontra per quella che - giura - "sarà l'ultima apparizione, ho accettato solo perché il video era sul sito di Repubblica. Poi basta, devo pensare a lavorare". Con Indrit si dimenticano i luoghi comuni sugli stranieri: "Non sono venuto in Italia convinto che fosse il Paradiso dai programmi tv. Volevo un lavoro, e volevo fare questo: verniciare le strade è una passione da sempre, è quasi un hobby".

L'ha fatto a Torino e Como. Poi nel 2010 in provincia di Sondrio, a Cosio Valtellino, ha aperto la Segnalgrafica, che si occupa proprio di segnaletica orizzontale e verticale, strisce sull'asfalto e cartelloni, vincendo appalti soprattutto nei comuni della zona. Ma ha anche curato la segnaletica interna di varie stazioni del metrò milanese. "Che azzardo mettermi in proprio avendo famiglia: i primi mesi facevo su e giù da Como tutti i giorni. Ma dovevo rischiare". E ha vinto. Ora ha un'azienda sua, casa di proprietà "comprata col mutuo alla Banca Popolare, come tutti", moglie che lavora in azienda, due figli di 7 e 4 anni, "Stiven, che è fiero di me, e anche un po' invidioso", e Alex, "come Del Piero, che di questo sorride e basta".Una vita uguale a tantissime, fondata sul lavoro, proprio come l'Italia secondo la Costituzione. "Per principio non rifiuto mai il lavoro. Una volta ho vinto un appalto subito prima delle ferie: ho stracciato il biglietto aereo". Spirito di intrapresa, laboriosità, cose una volta italiane secondo il luogo comune. Adesso sono incarnate da un extracomunitario, "però non vedo l'ora di poter chiedere la cittadinanza italiana: sono orgoglioso di essere albanese, e nessuno mi ha trattato male per la mia provenienza, però anche di vivere qui. Quel che so me l'hanno insegnato gli italiani. I valtellinesi poi sono fantastici per dedizione al lavoro. Questo posto lo chiamo la terra delle meraviglie". E quella di Indrit, di dedizione, aiuta a spiegare il successo del video: "Mi impegno e sorrido, si vede. Non dovrei? Quando traccio le strisce mi sento come quand'ero bimbo sui go-kart. La macchina mi piace spremerla fino in fondo. Faccio tutto da solo perché viaggio quasi a 20 all'ora, non si riesce a starmi dietro a piedi".Infatti il suo complice e collaboratore, Gianfranco Zolfridi, gli era dietro, ma in furgoncino. E con lo smartphone ha filmato Indrit schizzare sulle vie Toti e Sauro, zona fra la stazione e la periferia est: "Era la mattina del 13 giugno, di lì a poco ci sarebbe stato il mercato. Ho detto a Gianfranco: faccio io la mezzeria, e batto il record". Quello di cliccate, di sicuro. Ma il successo è dovuto anche al capriccio e alla casualità del web, dove certe cose succedono e altre no. "In effetti di video ne ho girati di migliori. Come uno al Passo dello Stelvio: preparavo la segnaletica del Giro d'Italia, avevo la neve attorno, in 10 minuti da quota 1.000 a 2.500".Adesso la speranza è che questo serva come pubblicità. "Finora ho avuto solo un po' di telefonate di clienti che scherzando mi chiamano Alonso o Speedy Gonzales, e tanti complimenti su Internet. Che fanno piacere, ma per me la vera soddisfazione è se mi loda il committente. L'assessore ai Lavori pubblici di Sondrio, Michele Iannotti, ha parlato di "esempio di efficienza, efficacia ed economicità di gestione". Ecco, vivo per cose così, io. Speriamo di vincere la prossima gara di appalto che faranno in città".
La figura e le gesta rimandano a persone che molto tempo fa hanno rappresentato la buona e virtuosa imprenditoria che ha costruito il paese. Ora, tra imprenditori che de localizzano , che spostano gli investimenti dalla produzione e ricerca alla finanza spesso allegra e da incompetenti perdendo tutto, che licenziano alla prima difficoltà, dobbiamo solo sperare che lo stradino di Durazzo sostituisca l'imprenditore accattone nostrano. Se è così siamo proprio messi male!

Infatti ciò ha dettato scalpore perchè << Ah ecco....lavora in proprio.... >> secondo un commento preso dall'articolo << pensavo fosse un dipendente comunale, forse per questo ha generato tanto scalpore.>>

La vicenda dimostra che se si lascia fare il proprio mestiere alle persone , chi se ne frega se straniere o italiane , se immigrati regolari o irregolari . che lo sanno fare, i risutlati arrivano. Qui da noi, ormai, per ognuno che lavora c'è una serie di uffici 'dirigenziali' che pretendono, senza aver mai lavorato o che lavorano senza passione tanto per lavorare , di spiegare, dettare i tempi ed avere una relazione per iscritto per ogni passo ( anche di quanto caghi ) che il lavoratore fa. Se si fosse trattato di un ente pubblico, poichè il lavoro è stato finito prima di quanto avrebbe fatto qualcuno meno bravo, lo stradino albanese magari sarebbe stato accusato di aver battuto la fiacca e di aver fatto un lavoro pessimo.


tutti presi dal JE SUS CHARLIE HEBO abbiamo dimenticato la strage dei fondamentalisti islamici a Boko Haram ( Nigeria )

Poi  mi  crea rabbia  nel vedere    che   ogni  volta  che  si  parla  di   fanatismo  \  terrorismo islamico si facciua  riferimento    solo ed  esclusivamente  ai fatto di Parigi  , ho deciso  d'accogliere   e  di riportare  qui  la  petrizione  lanciata  da




Cari avaaziani in tutto il mondo


Un gruppo terrorista nigeriano ha ucciso quasi 2000 persone e subito dopo fatto saltare in aria una bambina usandola come bomba umana. Purtroppo sembra che non interessi nè ai media nè ai governi: firma subito, aiutaci a far arrivare la notizia ovunque, e costringiamo l’ONU a convocare subito un Consiglio di Sicurezza d'emergenza:


firma la petizione
In Nigeria un gruppo terrorista ha usato una bambina di 10 anni come bomba umana, subito dopo aver massacrato quasi 2000 persone.
Ma per i media questo sembra non essere successo. Il presidente nigeriano è in campagna elettorale e non ha detto praticamente NIENTE, e il suo esercito alimenta il caos invece di proteggere i civili.
E siccome nessuno ne parla e “tanto le crisi in Africa sono difficili da risolvere”, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU non ha neppure fatto una dichiarazione ufficiale sulla Nigeria.
Ma questo massacro senza precedenti è un’occasione per arrivare a un’azione decisa.
E succederà solo se faremo la nostra parte: mettiamo pressione sui nostri governi e sull’ONU per riunire immediatamente il Consiglio di Sicurezza dell'ONU e dare priorità a questa crisi, il primo passo per far partire un processo di pace in Nigeria.
Unisciti anche tu a questo appello urgente, affinché nel mondo non ci siano più bambine usate come bombe umane, o Paesi in cui potrebbero morire tutti senza che il mondo se ne accorga:

https://secure.avaaz.org/it/stop_boko_haram_terror_global/?bmGXNcb&v=51561

Quando c’è un conflitto in Africa si parla sempre di guerre di religione. Ma in Nigeria la vera divisione è tra l’elite che è al potere grazie al petrolio e alla corruzione, e la popolazione che vive nel nord, povera e abbandonata a se stessa. Solo nel 2014 sono state uccise oltre 10mila persone, e 1,6 milioni hanno perso la loro casa. Il gruppo terrorista Boko Haram controlla oggi un'area grande quanto la Danimarca.
Ovviamente i politici non hanno fatto altro che alimentare le divisioni e questa strage arriva a poche settimane dalle nuove elezioni. Un caos che molti dicono aiuterebbe il Presidente nigeriano a essere rieletto. Il che spiegherebbe la sua reazione quasi inesistente.
Nel paese ci sono alcune forze speciali internazionali, ma il problema è dover lavorare con unità nigeriane con un terribile curriculum di violazione di diritti umani. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU deve dare subito priorità a un piano d'azione che faccia pulizia tra le forze di sicurezza locali e le addestri per fermare Boko Haram, porti investimenti nelle regioni più povere e realizzi un serio programma anti-corruzione.
Questo piano non risolverà la situazione in pochi giorni, ma questa NON è una situazione che si può risolvere in pochi giorni. Questo non toglie che ignorarla ancora è semplicemente immorale. La nostra comunità può fare in modo che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU metta in atto finalmente un vero piano per la pace.
Se non faremo nulla, moriranno migliaia di persone e la minaccia di Boko Haram crescerà ancora. Gli attentati di Parigi ci hanno ricordato che il terrore non ha confini. Unisciti all’appello:

https://secure.avaaz.org/it/stop_boko_haram_terror_global/?bmGXNcb&v=51561

Con le elezioni alle porte e la violenza fuori controllo, la Nigeria ormai è una pentola a pressione pronta a espondere. I politici hanno tradito i cittadini, e i governi internazionali hanno permesso alla situazione di precipitare. Non c’è più tempo da perdere, e con un forte sostegno, un forte decisione dell ONU può essere il punto d’inizio per cambiare la situazione, diamoci di fare.

Con speranza e determinazione,
Alice, Pascal, Mike, Melanie, Marigona, Ricken e tutto il team di Avaaz

Altre fonti:

Boko Haram, l’orrore dei 2.000 morti Ecco la strage vista dal satellite (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/reportage/esteri/2015/boko-haram-lorrore-dei-2000-morti-ecco-la-strage-vista-dal-satellite/
 




http://www.giornalesentire.it/article/venezuela-nigeria-diritti-umani-amnesty-international.html

Perché la Nigeria è indifesa di fronte a Boko haram (Internazionale)
http://www.internazionale.it/opinione/emeka-onyabo/2015/01/15/perche-la-nigeria-e-indifesa-di-fronte-a-boko-haram

Nigeria il fronte ignorato del terrore (Avvenire)
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/NIGERIA-IL-FRONTE-IGNORATO-.aspx

Nigeria, l’orrore senza fine di Boko Haram: altre due bambine kamikaze in un mercato (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2015/01/11/esteri/nigeria-altro-attentato-con-bimbekamikaze-JPTNIwpaIamGW3KlJ989eJ/pagina.html

Nigeria, Boko Haram: la distruzione di Baga ‘mostrata dalle immagini’ (BBC - IN INGLESE)
http://www.bbc.co.uk/news/world-africa-30826582