01 / 08 / 2008 / S. ALFONSO ! TANTI AUGURI DALL'ESPLORATORE ! :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
31.7.08
hola jack folla mi mancavano tanto le tue incursioni
per lo conosce e non lo conosce dal 2 agosto il martedi , giovedi e sabato sul quotidiano l'unità
Senza titolo 724
Qualche giorno fa il 28 luglio si sono svolte le clebrazioni per i 25 anni del rogo di curraggia tempio pausania .ecco in breve i fatti per chi c'èera , chi non c'era o era troppo piccolo ( come il sottoscritto avevo 7 anni )1983 28 luglio – Sardegna - E' già da diversi giorni che il furore del fuoco sospinto dal maestrale imperversa in varie località della Gallura (Viddalba, Aggius, Trinità d'Agutlu, Aglientu, Luogosanto, Bortigiadas) attaccando la collina di Curraggia a Tempio Pausania. Il bilancio è catastrofico, muoiono: Salvatore Pala, 40 anni, maresciallo del Corpo Forestale; Diego Falchi, 43 anni, maresciallo del Corpo Forestale, Mario Ghisu, 35 anni, operaio forestale; Tonino Manconi, 50 anni ex segretario comunale di Aggius e Bortigiadas; Tonuccio Fara, 36 anni, muratore; Claudio Migali, 37 anni, vigile urbano; Luigi Maisto;24 anni, operaio tessile; Sebastiano Visicale, 32 anni, impiegato; Silvestro Manconi, 44 anni, muratore. Il bilancio finale è disastroso: sugli oltre 18.000 ettari di territorio incenerito si raccoglieranno le salme di 9 uomini, e tra i quindici feriti iniziali che si recheranno in ospedale, 5 di questi riporteranno gravissime ustioni, amputazioni in parti del corpo e traumi psicologici difficilmente riassorbibili. Tra gli eroi di Curraggia ci sono anche loro: AZARA ANTONIO; BISSON VANNI; FORTELEONI ANTONELLO; MARCHESI MARIO; SOTGIU GIUSEPPE Lo so che ne ho già parlato l'annoi scorso , ma attratto : 1) dalla presenza nei risultati dei motori di ricerca segnalatemi dal contatore http://www.histats.com/it/ della voce ciurggia 1983 , rogo di curruggia , ecc : 2 ) da quanto dice l'ex Vescovo di tempio ( l'attuale di nuoro ) Monsignor pietro meloni : << ( ... ) È triste la memoria. Il poeta Virgilio dice che ricordare è tremendo. Poi dice che ricordare può essere bello. E infine dice: ricordare è necessario. Un ricordo può far rinascere la tristezza e un altro ricordo anche la gioia e la speranza. Ma ricordare è un dovere. Un dovere perché tutte le promesse siano mantenute e così cresca la comunità e si lenisca il dolore. Il tempo è una medicina che può far guarire il dolore, anche se chi lo ha vissuto dal di dentro, soprattutto la famiglia, sa che il dolore cresce col tempo. Ma sa anche che nella fede, nella fede umana per alcuni e ancor più nella fede cristiana, il dolore viene trasfigurato in una gioia pasquale, in un passaggio dalla morte alla risurrezione, dalla tristezza alla serenità, se è accompagnato dall’amore. La vera risurrezione è il passaggio dall’egoismo all’amore. Questa trasfigurazione è chiamato a viverla ogni uomo, e può viverla anche tutta la comunità. Soprattutto la comunità cristiana, che celebra nel pane di Cristo il mistero della Pasqua di morte e risurrezione, annunzio di una nuova vita e una nuova speranza >> ( dalla nuova sardegna del 26\7\2008 .
Il post di oggi non avrà né foto né video miei sia perché avevo la pila della digitale scarica sia perchè , anche se vi ho partecipato ma sapete com'è al gabinetto ogni tanto bisogna andare , non mi andava di riprendere la parata di gente che và solo per farsi vedere o che viene oltre la scorta istituzionale ( passi per il ruolo politico ) e quella personale ( anche se personale non è perchè le trasferte di membri nazionali della protezione civile li paghiamo noi con le nostre tasse ) che dimostra di non volere conoscere i luoghi , infatti ha fatto da olbia a tempio (n quaranta minuti di macchina ) in elicottero ., o amministratori che puliscono solo perchè deve venire qualcuno d'importante o si deve celebrare il resto dell'anno lo lasciano una discarica dimenticando che fu i fumi che si svilupparono tali rifiuti che crearono , oltre il fuoco , le morti di quei poveracci .
Concludo mi prima che mi vengano ( in quanto fu coinvolta e danneggiata dal fuoco anche la nostra attività ) le lacrime a gli occhi con il video e con queste domande lasciatemi nei commenti al video su youtube
<< mi chiedo come sia vissuto chi appicò quel fuoco, nella consapevolezza di aver ucciso e ferito tante brave persone...una persona di buon cuore si pente. Ma una persona di buon cuore non incendia neppure tutta la Sardegna per qualche soldo.(....) >> e con delle mie domande che ogni anno in tale data mi rivengono in mente come vive chi fece si che spento la sera prima riparti e fece quello che fece a curruiggia . Chi permesse che curruggia fosse una discarica e che a causa di quei fumi morirono intossicate persone , perchè il canadair a dopo i morti quando ormai l'incendio aveva compiuto la sua opera ed era arrivato quasi dentro tempio .
Per chi volesse approfondire
un bellissimo racconto su tale fatto di Simone Olla http://parolerivelate.splinder.com/post/1064020
la toccante intervista\racconto di Giuseppe Sotgiu, tempiese, classe 47, appassionato di tradizioni corali galluresi, affidatario delle opere di Gavino Gabriel. E sopravvissuto all’incendio di Curraggia. Uno dei feriti più gravi fatta dalla rivista online locale e non solo dei cdv http://lnx.contro-mano.net/?p=376
di cercavi su emaule il documentario "Curraggia una ferita aperta nella nostra memoria", 2006 regia Paolo Carboni qui news su di lui
il mio precedente post su tale argomento
30.7.08
giornalismo d'inchiesta ?
il Giornale, 28 luglio
censura mediatica perchè gay Alan Rogers il 4000 soldato morto in Iraq
Che strano paese gli Usa patria dei diritti civili e dele battaglie pert i diritti umani , oltre che della contro cultura per i diritti dei Gay e non solo , pattia di bigotti e conservatori come testimonia questa news
Bufera mediatica negli Usa sull'eredità morale del maggiore Alan Rogers, ( foto in basso a destra ) il militare di carriera morto il 27 gennaio in Iraq dopo essere saltato in aria su una mina mentre era in servizio di pattuglia a Baghdad. Per il Pentagono è un eroe, un patriota modello, per gli attivisti omosessuali è invece il primo soldato gay a morire in guerra, un simbolo contro l'omofobia nell'esercito.Del caso in America se ne sono occupati tutte le testate più importanti. Secondo il prestigioso settimanale "New Yorker", la vicenda potrebbe cancellare definitivamente la politica di "non chiedere per non dire" varata dall'amministrazione Clinton negli anni '90 per i militari gay in divisa. Ma non tutti la pensano a questo modo. Sull'apertura ufficiale delle porte dell'esercito ai gay, osteggiata dal Pentagono e da McCain e fortemente voluta da Obama, l'opinione pubblica è divisa e negli Usa la questione tiene banco.Dopo la morte in Iraq, il maggiore Alan Rogers fu sepolto con tutti gli onori del caso e definito come "un ufficiale di grandissimo talento". In quell'occasione nessuno menzionò invece il suo orientamento sessuale, che il soldato, in osservanza delle regole non scritte della caserma, non confidò mai ai suoi commilitoni. Nel dare la notizia della tragica scomparsa in Iraq, anche il Washington Post e la National Public Radio sorvolarono sull'omosessualità del militare, concentrando la loro attenzione sul suo eroismo e sulla sua carriera esemplare. Un silenzio che non è piaciuto agli attivisti gay, che del maggiore hanno fatto subito un'icona della battaglia omosessuale contro la politica del "Don't ask don't tell"."Quando Rogers morì il Pentagono si è accollato l'eredità morale da chi sta cercando di strumentalizzarla politicamente", scrive il settimanale New Yorker. Gli fa eco il colonnello Mike Hardy, l'ufficiale incaricato di seguire il dossier Rogers dopo la morte. "Non aveva preso nessuna iniziativa per essere ricordato come soldato gay", ha spiegato il militare. La realtà invece è assai più complicata e il caso si è trasformato in un tormentone.Poco prima di morire il maggiore aveva deciso di lasciare le forze armate per poter vivere da gay alla luce del sole. "Era un omosessuale che aveva sottoscritto in pieno i valori dell'esercito ma che aveva scoperto che alla resa dei conti questi valori non funzionavano per lui come persona'', ha dichiarato un amico al settimanale, alimentando le polemiche attorno alla vicenda. La rivista The Washington Blade ha accusato il Pentagono di "voler tenere un soldato gay nell'armadio mentre lui voleva che la sua storia fosse raccontata".
Addio oro e travertino. Ecco la chiesa gonfiabile!
Messe volanti sulle spiagge, prima esperienza a Cagliari
Ma non tutti sono d'accordo e sul sito della diocesi fioccano le proteste
Addio oro e travertino
Ecco la chiesa gonfiabile
|
dal nostro inviato JENNER MELETTI :
CAGLIARI - Sono emozionate, le Sentinelle del mattino. «Ragazzi, è bellissima. L'abbiamo appena ritirata dalla ditta che ce l'ha costruita. È un capolavoro». Sono emozionate, queste Sentinelle (chiamate così da papa Wojtyla che disse loro: «Giovani, voi stessi siate gli apostoli degli altri giovani»). Sulla spiaggia del Poetto a Cagliari stanno per montare la prima chiesa gonfiabile poggiata sul suolo italiano. Lunga trenta metri, larga quindici, colori nero e fucsia che non ricordano certo le cattedrali romaniche. È completa di altare, abside, confessionali. Cinque compressori, in cinque minuti, permetteranno di "costruire" una chiesa che nei secoli passati richiedeva decenni, se non secoli, di lavoro.
Una domanda è d'obbligo. Era proprio necessaria? "Ci serviva - risponde don Andrea Brugnoli, il prete delle Sentinelle, da anni impegnato a evangelizzare in luoghi insoliti come gli autogrill, le spiagge, le discoteche - un luogo sacro dove poter accogliere i giovani che la notte sono alla ricerca di Dio. Non sempre c'è una chiesa, accanto ai luoghi del divertimento e della movida. E allora abbiamo fatto questo investimento, con la chiesa gonfiabile. Ci costa tanto, decine di migliaia di euro, perché è stata progettata e costruita esclusivamente per noi. Ma non sarà usata solo in Sardegna: dopo Cagliari, andremo su altre spiagge: a Campomarino di Tremoli, a Bibione, a Ravenna. Sì, lo so che c'è qualche polemica. Qualcuno ha detto che dopo la chiesa gonfiabile arriveranno anche i cristiani gonfiabili, ma noi questa scelta l'abbiamo fatta con serenità. L'abbiamo deciso l'anno scorso, a Bibione. Anche là, durante l'opera di evangelizzazione, non c'era una chiesa vicina e allora l'abbiamo costruita, con i tubi in ferro, legno, teli. È stata una vera fatica ma in una sola sera in quella chiesa improvvisata sono entrati più di mille giovani".
Ancor prima che la chiesa sia gonfiata, c'è già chi parla di degrado della liturgia. Nello stesso sito ufficiale della diocesi di Cagliari - il cui arcivescovo, Giuseppe Mani, ha chiamato le Sentinelle - c'è chi si scatena contro questa cattedrale di plastica. "Terribilis est locus iste: hic domus Dei est, et porta caeli". Il fedele che si firma L. J. C. ricorda "l'introito della S. Messa per la dedicazione di una chiesa". "Terribile, o importante, è questo luogo. Questa è la casa di Dio e la porta dei cieli...Queste parole ci spiegano cosa si debba intendere per chiesa. Oggi invece si propone questa chiesa gonfiabile, piazzata in mezzo a ombrelloni, materassini e annesse nudità varie... Se i bagnanti vogliono andare a messa, si vestano da fedeli e vadano nella chiesa più vicina che spesso - è anche il caso della spiaggia del Poetto - non dista certo centinaia di chilometri". A L. J. C. fa eco, "con fraternità", Caterina. "Passare dall'Arca tutta d'oro, con cherubini e tabernacolo, a una plastica gonfiabile dove tenere l'Eucarestia, il mistero dei misteri, lo trovo veramente squallido".
Il sacerdote delle Sentinelle non si scompone. "La messa - dice -non è prevista, l'adorazione del Santissimo sì. La nostra chiesa sarà aperta dalle 23 alle 3 della notte e come tetto avrà la luna e le stelle. Non c'è copertura, infatti, nel nostro luogo sacro. Noi crediamo di avere fatto una cosa bella che speriamo sia gradita al Signore, il quale merita sempre il meglio". Per "favorire l'incontro fra Gesù e i giovani" le Sentinelle della notte le hanno provate tutte. Hanno celebrato messe negli autogrill, hanno costruito cappelle per l'Adorazione sulle spiagge e nei viali della movida. "Per fortuna - dice don Brugnoli - nella fede non c'è il copyright". E allora dagli Anglicani ha preso l'idea degli "inviti a cena con Gesù", dove si mangia gratis e alla fine c'è un prete che parla di Cristo, del diavolo, del peccato e della conversione. "Le parole più importanti Gesù le ha pronunciate a tavola", sottolinea.
Dall'Inghilterra arriva anche l'idea della chiesa gonfiabile. Oltre la Manica è ormai una moda, per chi ad esempio non vuole costringere gli invitati a un matrimonio a spostarsi dalla chiesa al luogo del ricevimento. Si affitta la chiesa, si monta sul prato della villa, chiama un sacerdote. Ci sono anche tariffe precise: per un giorno, 3 mila euro. Per 2 giorni, 4.200. Per un weekend, 7.850 euro. Ma là - e anche in Spagna - i "gonfiabili" sono diventati quasi una mania. Ci sono non solo le chiese, ma anche le discoteche, i night club, le sale da gioco. In pochi minuti, in occasione di feste o sagre, si può allestire un mezzo paese.
Per ora, in Italia, è arrivata la prima chiesa. Chi rimpiange le pietre e i marmi, durante la preghiera avrà comunque una chance. Non ci sono tegole, nella chiesa di plastica, nemmeno finte. Guardando in alto, si potranno ammirare le stelle.
(26 luglio 2008)
Fonte articolo e immagine: Repubblica.it
Le mie considerazini sono molto brevi: attendo che dopo la realizzazione del Cristo morto in croce (ovviamente da gonfiare tipo ciambella per coloro che non sanno nuotare), dove metteranno il punto per soffiarci dentro??? Beh! vi sembra poco!? potrebbero scatenarsi tutti i moralisti teologi che stanno in Vaticano! Dovranno disporre di un cerimoniale solo per quello. Ma se il punto per gonfiare il Cristo fosse??? Insomma... non voglio sbilanciarmi indicando quale potrebbe essere "IL POSTO DOVE METTERE LA BOCCA E GONFIARE CRISTO". Qualunque sia il luogo di entrata o di uscita, sono convinto che scoppierà un puttiferio teologico.
A VOI AMICI LA SENTENZA... O MEGLIO IL VOSTRO PARERE RIGUARDO QUESTA INIZIATIVA
Con Amicizia e Rispetto
Gentleman - (Morris) =^-^=
29.7.08
Senza titolo 721
Parte1 Parte2
I processi difensivi che vengono messi in atto per impedire la comprensione diretta del significato di un sogno penso siano conosciuti a livello naif da tutti, i significati reali vengono coperti da significati fittizzi, che impediscono di comprendere direttamente il significato sotteso. Questi meccanismi di difesa hanno un funzionamento simile a quelli della veglia; si potrebbe dire a livello metaforico, che i nomi degli oggetti vengono mescolati, in modo tale che ad ognuno di questi non corrisponda più il nome reale. Soltanto che al posto di oggetti e nomi, abbiamo visioni ed emozioni. Le sensazioni endogene, inespresse durante il giorno, cercano sfogo durante la notte, ma per impedire che queste emozioni rimosse possano essere riconosciute, vengono coperte da visioni contraddittorie, alienanti il significato originario. Nel recupero mnemonico queste visioni vengono poi ricondotte in una struttura narrativa coerente, così che ciò che prima era vicino ora è lontano, il significante è dissociato due volte dal significato, la prima per la scissione fra immagine e contenuto, la seconda fra un contenuto e l'altro.
Questo mi spinge ad essere così dubbioso dall'interpretazione dei sogni basata sul simbolismo, in quanto la maschera che copre i nostri attori notturni, ritornando alla metafora del teatro, poco ci può dire della "persona" che la porta. Se volessimo riconoscere un nostro amico durante una rappresentazione teatrale senza conoscere il suo ruolo all'interno della commedia, cercheremmo di individuarlo tramite la voce, il colore degli occhi, se visibili, il suo portamento, di sicuro non cercheremmo di farlo guardanto i costumi.
Spero di essere riuscito a spiegare perché considero così importante la dimensione emotiva di un sogno, quella dimensione che permane anche al risveglio, anche quando del sogno non abbiamo memoria, e che tal volta è in grado di condizionare il nostro umore, in positivo o negativo, durante la giornata.
Il sogno reale, oltre ad essere estremamente diverso dal sogno ricordato, vissuto, è anche strettamente personale. Questo è il secondo motivo che mi spinge a prendere le distanze dai "dizionari" dei sogni. Prima ho parlato di uno dei meccanismi di difesa dell'io, lo spostamento. tramite questo meccanismo di difesa la componente emotiva viene spostata da un oggetto interiore all'altro. La paura dei ragni, può derivare dalla paura del proprio fratello ad esempio, con il quale da piccoli si passava il tempo ad uccidere questi animali. La paura, non vissuta, non elaborata, rimasta inespressa all'interno del nostro inconscio, trova uno sfogo proiettandosi sulla figura del ragno, portando ad un individuo che ha ancora buoni rapporti con il fratello, ma che teme ogni cosa che assomigli ad un ragno. In questo esempio, oltre a spiegare il funzionamento del meccanismo di spostamento, ho voluto far notare come questo spostamento non sia completamente casuale. L'emozione di paura è slittata fra due immagini, fratello e ragno, che erano contigue. Così avviene nel sogno, le visioni e le emozioni non vengono mescolate a caso, ma lungo una rete di ricordi, significanti, immagini mentali fortemente interconnesse (questo disegno potrebbe aiutare la comprensione). Mi preme precisare che questa rete non deve essere intesa come qualcosa di fortemente autobiografico, in linea con una visione semplicistica del pensiero Freudiano sui traumi o ricordi infantili. La costruzione di questa rete avviene secondo moltissimi processi, oltre che da una componente autobiografica, questa rete si struttura quindi anche lungo componenti semantiche, percettive, oppure semplicemente linguistiche (ortografiche, fonologiche). Quindi può avvenire uno spostamento anche fra simboli che non condividono nessun significato particolare, ma hanno semplicemente una forma ortografica simile (ragno-bagno ).Questo dovrebbe rendere l'idea della complessità, e della sua dimensione personale, del materiale che chi vuole interpretare i propri sogni si appresta ad elaborare.
Ed è proprio da questa complessità che vorrei parlare dell'ultimo punto del post di oggi. Perché? Perché un individuo dovrebbe volere avventurarsi in questo territorio inesplorato che vuole rimanere inesplorato per la propria sopravvivenza? Per chi vuole interpretare i propri sogni penso sia un ottimo punto da cui cominciare, perché i "rischi" per chi si avventura in solitaria in questo territorio sono certamente tangibili. Ricordo aver letto molto sul sogno, e non solo di Castaneda, che nella sua semplicità evidenziava pur sempre il pericolo di perdersi nelle pratiche iniziatiche, pericolo che in qualsiasi testo sull'argomento viene accennato. E' sempre una territorio che nasce per risolvere i problemi del quotidiano, i problemi che noi stessi abbiamo deciso di non affrontare nel quotidiano perché apparentemente troppo grossi per poter essere affrontati a viso aperto. Perché infilare la testa nel vaso di Pandora? Perché operare una scelta così contraddittoria, ci nascondiamo qualcosa per poi tornare al mattino a sbirciare cosa abbia sotterrato. A parer mio è un desiderio particolare, degno di nota e di interesse, ben di più della nostra più profonda dimensione interiore. Come dire, forse è meglio iniziare dalla superficie invece di calarsi subito in profondità.
per gli appassionati di cinema
mi prendo la libertà di scrivervi in privato per annunciarvi una importante novità che riguarda "Il Teatro dei Vampiri". Da oggi, infatti, tra le sue pagine nasce una nuova rubrica curata da Pier
Maria Bocchi, penna raffinata ed arguta della critica cinematografica italiana. Accorrete dunque a leggere, seguendo questo link
http://contenebbia.splinder.com/tag/cinefilia+bocchiana
Se possedete un sito web o un blog e volete pubblicizzare l'iniziativa, potrete inserire l'apposito banner utilizzando il
codiche qui di seguito:
VERSIONE GRANDE
href="http://contenebbia.splinder.com/tag/cinefilia+bocchiana">
src="http://www.peepingtom.it/banners/pmb-banner.jpg" width=200
align="center">
VERSIONE PICCOLA
href="http://contenebbia.splinder.com/tag/cinefilia+bocchiana">
src="http://www.peepingtom.it/banners/pmb-banner.jpg" width=180
align="center">
Grazie per la paziente attenzione e.. a presto !
Se li conosci li eviti by P.Gomez e M. Travaglio
"Mi sono battuto fino all'ultimo perché Enzo Biagi restasse alla Rai." Silvio Berlusconi, febbraio 2008; "Non penso affatto di presentarmi come leader del centrosinistra." Walter Veltroni,gennaio 2006; "Voglio che sia a tutti chiaro che non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi." Gianfranco Fini, novembre 2007; "Italia, Italia, vaffanculo!" Mario Borghezio, luglio 2005; "Veltroni leader del Pd? Non finché io vivo." Massimo D'Alema, giugno 2006; "Un uomo, con il mio curriculum, l'avrebbero già fatto presidente della Repubblica." Anna Finocchiaro, maggio 2005. La carta d'identità dei nostri 'rappresentanti' e la storia di quello che hanno detto e hanno fatto. Per capire quello che potranno fare. Luogo e data di nascita, curriculum, segni particolari, fedina penale, assenze in Parlamento e frasi celebri. Il momento peggiore della nostra vita repubblicana. Basta leggere questo libro. Che è utile avere come guida non solo al Parlamento, ma anche all'Italia sfibrata e stravolta di questi anni. Sono più di 150 politici. Vecchi e nuovi. Con una piccola schiera di virtuosi (o quasi) che hanno diritto alla citazione. Sono pochi e si notano di più. Non perdiamoli di vista"
http://unoenessuno.blogspot.com/2008/03/se-li-conosci-li-eviti-di-travaglio.html
interessante lettura e commentario di Alduccio.
Introduzione
Questo è un libro di pronto soccorso, per aiutare i cittadini prima a orientarsi tra le liste elettorali e poi a conoscere i nuovi parlamentari. Che, essendo stati decisi a tavolino dalle segreterie dei partiti grazie alla legge Porcellum da tutti ferocemente deplorata e da tutti voluttuosamente utilizzata, si conoscono per nome e cognome prim'ancora di andare a votare. Come già nel 2006, anche ora non possiamo bocciare chi ci ha delusi e premiare chi si è comportato bene. Perché, salvo rarissime eccezioni, ogni lista contiene i buoni (pochissimi) e i cattivi (tanti, troppi). Con tutta l'approssimazione che deriva dalla fretta e dai continui stop and go dei partiti nella compilazione delle liste, abbiamo tentato di raccontare «chi ha fatto che cosa». Con più di centocinquanta schede sui candidati presentabili (operazione che ha richiesto pochissimo sforzo) e su quelli impresentabili (una faticacela).
Diversamente da altri nostri libri, non ci siamo limitati al criterio dei precedenti e delle pendenze penali. Convinti che non basti essere incensurati per fare politica (aiuta, ma non è sufficiente), abbiamo scovato anche i fannulloni, i voltagabbana, i cambiacasacca, gli ignoranti, i nemici della legalità e della libertà d'informazione, i corresponsabili dello scandalo della monnezza in Campania, gli amici dei ladri e dei mafiosi che non hanno mai valicato i confini del codice penale, quelli che hanno comprato casa a Roma sottocosto grazie al cognome che portano o alla carica che ricoprono, quelli che sono finiti in lista perché parenti o raccomandati, quelli che hanno votato decine di leggi vergogna e magari oggi, confidando nell'amnesia generale, hanno pure la spudoratezza di auspicarne l'abolizione.
II giudizio su chi è stato buono e chi cattivo, naturalmente, dipende dal nostro personalissimo parere. Qualcuno lo condividerà, qualcun altro no. Ma nessuno potrà mettere in dubbio la veridicità dei fatti che abbiamo raccontato e puntualmente verificato, indicandone regolarmente le fonti. Dunque, nella prima parte, abbiamo compilato le «nostre liste»: con i nomi dei parlamentari che, durante la scorsa legislatura, si sono meritati la rielezione (o l'avrebbero meritata se fossero stati candidati) per aver lavorato bene o aver bocciato leggi canaglia come l'indulto extra-large e il bavaglio mastelliano ai giornalisti; e con quelli che sarebbe stato meglio non rivedere mai più in Parlamento. Nella seconda parte, un'antologia di tutto il peggio delle «loro liste», partito per partito. Si scoprirà che non tutti coloro che promettevano candidature «nuove» e «pulite» hanno mantenuto l'impegno. Anzi, soprattutto a destra, ma in parte anche nel centrosinistra, hanno mentito spudoratamente. Veltroni e Franceschini avevano promesso di non candidare condannati, nemmeno in primo grado, e neppure personaggi sottoposti a giudizio. Invece hanno candidato almeno due pregiudicati, qualche condannato in primo e secondo grado e diversi imputati e indagati. Berlusconi, a suo modo, è stato di parola: si era impegnato a non presentare «supposti autori di reati», infatti ha candidato decine di colpevoli non supposti, ma sicuri.
Il fatto, comunque, che si sia posto il problema della moralità nelle urne, per la prima volta dal biennio magico 1992-93, è già un fatto rivoluzionario. Così come la scomparsa dalle liste del Pdl di alcuni «impresentabili rinunciabili» (ad altri il Cavaliere non poteva proprio dire di no): da Mastella a Cirino Pomicino ad Alfredo Vito. Il merito è tutto di Beppe Grillo e delle centinaia di migliaia di persone che hanno dato voce alla sua battaglia per un Parlamento Pulito. Senza la loro pressione dal basso, ai piani alti tutto sarebbe continuato come prima. La prova evidente che l'impegno dei cittadini è sempre utile: nel Palazzo si fa né più né meno quello che la gente tollera che sia fatto. Quindi, bisogna insistere e non arrendersi mai.
© 2008, Chiarelettere editore
La storia si ripete
Nobili uniformi circondano
le nostre città.
Fierezza ambisce
quest'Italia
irrequieta
e
impotente.
I sentieri del non ritorno
sono
vicini.
Sicurezza
la chiama
il potente.
Incombe
una guerra fredda
su due poli:
ordine,disciplina.
Stona come nota di piano
non accordato..
Chi miete panico
resistenza non avverte.
Sopprimere l'invasore?
Comprendiamo che non è
Con vile arma
Forza
Si possa risolvere
quello che è stato
deciso da tempi lontani
e risolti a
tavolino.
Facile blaterare
e
camminare in altra
direzione.
Vedremo carissimi…
La storia
si ripete.
preghiera del viandante
Preghiera del viandante.
09 04 2008
mezzadro di tutti i sogni
questo naufragare
di petali e foglie morte
mormoranti
al tepore della deriva
porta a destinazioneLasciami vagabondo
se puoi
in questo tramonto prematuro
che offri ai miei poveri occhi
e al loro sguardo
errante all’orizzonte
Sono un viandante
di parole e giorni
dinanzi al tuo mite sorriso
ma quanto splendore e follia
e quanta serenità
Autunno
un istante prima
dell’eterea luce.
L' ultima lezione
L’ultima lezione
By pino scaccia | Luglio 28, 2008
“Vorrei segnalare un video straordinario, dura dieci minuti ed è l’ultima lezione di Randy Pausch, un professore malato di cancro, che racconta il valore dell’esistenza, delle passioni e dei sogni. Detto così sembra quasi banale, in realtà va oltre ogni immaginazione. Ne hanno parlato i media, ma forse non tutti hanno avuto l’occasione di vedere questo documento, che secondo me andrebbe diffuso nelle scuole. Se vi volete bene, prendetevi 608 secondi esatti, togliete i rumori di fondo nella stanza e guardatevi questo video. Con molta attenzione. Molta, mi raccomando. Se non vi volete bene abbastanza, fatelo anche due o tre volte, ma penso che già la prima possa smuovere qualcosa.”. Enrico Fovanna Il video.
Cari amici, ieri sera prima di andare a dormire, ho visitato il blog "La torre di babele TG1", ho fatto un copia incolla, per voi, questo uomo, Randy Pausch, ci ha lasciato una erdità, "L'ultima lezione di Randy Pausch".Vi consiglio di andare a vedere, a me è venuto in mente mio padre, le sue grandi lezioni di vita. Mi sono tornate in mente le sue frasi: "Ricordati figlia mia, prendi la vita, con un sorriso, amala tanto, attimo per attimo, la vita è una bellissima favola vivila".Franca Bassi
28.7.08
Fra guerriero e uomo libero.
Malinconico spargi nel vento
ogni volere,
tendi mano per rassicurarti,
ascolti voce per aver tenerezza mancante.
Sfiori con la mente ogni ricordo lontano
e ne fai miraggio.
Ti consoli negli pochi attimi
di spazio la penna s’un foglio bianco
e con pochi tocchi sgorghi l’animo tuo!
Conflitto fra guerriero
e
uomo libero.
Maledici ogni spada che devi punire,
l’amore che non riesci a fermare.
Scelta di vita nei tempi antichi tuoi
speranza che una porta sarebbe
rimasta socchiusa nell’aspettarti..
Soffri.
ma il dovere sopra tutto anche alla vita tua!
( agli uomini che il senso del dovere ha prosciugato la loro vita )
Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.
Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...