7.1.13

Sassari Scoppia un incendio nel rifugio, ma lui non fuigge e resta con l’amico malato

Leggo sulla nuova  d'oggi    questa  news  di Daniela Scano

Scoppia un incendio nel rifugio, ma lui resta con l’amico malato
Commovente gesto di amicizia tra senzatetto nell’ex piazzale degli autobus di via XXVAprile, diventato una baraccopoli e una bomba ecologica -

SASSARI.
 Quando è divampato l’incendio, c’è stato un fuggi fuggi generale di barboni. Solo Rashid, che è molto malato e da tempo non riesce più a camminare, non si è mosso dal tugurio che è diventato la sua casa. «Non ti lascio solo», lo ha rassicurato un compagno di sventura che in effetti gli è rimasto accanto, nonostante gli inviti del clochard marocchino ad andarsene per evitare di mettersi nei guai. Il pericolo per i due uomini non era il fuoco, rimasto sempre abbastanza lontano, ma incappare nelle forze dell’ordine che qualche mese fa avevano sgomberato il piazzale di via XXV Aprile dai barboni che l’avevano occupato. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, l’altra sera Rashid era al sicuro con il suo amico. Storie di solidarietà nella Epifania degli ultimi.
Il gesto generoso dell’amico di Rashid è la faccia bella della medaglia. Poi ce n’è una bruttissima fatta di degrado sociale, di abbandono e anche di emergenza ambientale.L’altra sera, in quello che da vent’anni dovrebbe diventare il grande centro intermodale, ma che nell’attesa infinita è diventato un porto di mare per i senza tetto e i disperati della città, è divampato l’ennesimo incendio. A volte gli ospiti accendono un fuoco per scaldarsi e poi non controllano le fiamme, ma questa volta l’impressione è che qualcuno abbia agito sistematicamente per bruciare tutto. Forse per “ripulire” la zona dagli scarti della società. Saranno i vigili del fuoco ad accertare come sono andate realmente le cose, certo è che questa volta domare le fiamme è stato più complicato del solito. Il fuoco è stato spento una prima volta, ma è ripartito una seconda e una terza volta nel corso della mattinata di sabato e all’ora di pranzo. Forse le fiamme sono state riaccese o forse hanno continuato a covare sotto un cumulo di materassi, rottami, pneumatici e cataste di legname. Il materiale era rimasto dopo l’intervento drastico della polizia municipale che, dopo lo sgombero, aveva abbattuto la baraccopoli. Il terzo intervento dei vigili del fuoco è durato dalle 15 alle 20.30 ed è consistito nel definitivo spegnimento dell’incendio a cui è seguita la bonifica dell’area. Il lavoro delle squadre è stato seguito dagli abitanti dei palazzi che si affacciano nello spiazzo che sta diventando una bomba ecologica. «Qui quando va bene c’è una puzza da far paura e quando va male, se scoppia un incendio, si respira diossina» è il commento di un residente.Il fatto, spiegano i Guardian Angels che conoscono bene la mappa dei disperati e che l’altra sera si sono presi cura di Rashid, è che subito dopo lo sgombero in via XXV Aprile sono tornati i vecchi ospiti. I romeni si sono accampati nell’ex deposito dei bus, dove l’altra sera è scoppiato l’incendio, mentre altri gruppi hanno preso possesso delle stanze che ospitavano gli uffici. L’altra sera, quando è divampato l’incendio, sono scappati tutti per paura di essere identificati. Solo Rashid è rimasto al suo posto, con la sua unica ricchezza: un amico vero.






cori razzisti in serie A indignazione ma nessun fatto concreto come Milan-pro patria

Come volevasi dimostrare  il dubbio  espresso nel post precedente  riguardo  all'abbandono   dell'abbandono  dei giocatori    del milan e  della pro  patria  durante  l'incontro  , trova  conferma  da questo  fatto    e dalla mancanza  di proteste  e   solo  una  normale  indignazione .  Ma  perchjè  c... non passano  all'azione   invece  di  bla  ....  bla...   . Tutti a parole   lo condannano ma   quelli che  contano  sono  i fatti

unione  sarsda  Domenica 06 gennaio 2013 07:09

Pinilla condanna i cori contro il rossoblù
Anche Boateng solidale con Ibarbo

Pinilla condanna i cori contro il rossoblù Anche Boateng solidale con IbarboIL TWEET DI MAURICIO PINILLA
Ieri la punta rossoblù si era scagliata contro il pubblico via Twitter: "Non imparate niente...!!!". Poi sulla sconfitta decisa da un rigore inesistente commenta: "Ora basta c..." Oggi, anche il milanista ha solidarizzato con il giocatore del Cagliari.Il caso Boateng era destinato a far discutere, questo si sapeva. Certo non era prevedibile che cori razzisti si sarebbero sentiti già da stasera, allo stadio Olimpico nel corso di Lazio-Cagliari. Il rossoblù Mauricio Pinilla lo fa notare su Twitter. "Cori razzisti contro Ibarbo all'Olimpico...Non imparate niente...!!!" Poi l'attaccante retwitta un post di Skysport: "Buu razzisti nei confronti di Ibarbo, a breve un comunicato dello stadio. In caso non cessino probabile stop".
SULLA GARA ALL'OLIMPICO - Sono trascorsi pochi minuti dalla fine della sfida con la Lazio e Pinilla non ci pensa due volte a postare su Twitter poche parole: "BASTAAAAA C...."
OGGI ANCHE BOATENG su Twitter - "E' triste sentire questi cori razzisti due giorni dopo che noi abbiamo lasciato il campo dopo aver ricevuto simili insulti. Molto triste!!!". Con questo messaggio su Twitter il milanista Kevin Prince Boateng ha commentato gli ululati contro il colombiano del Cagliari Victor Ibarbo ieri nella partita con la Lazio.

Ragazza





I suoi sogni.

Ciottoli lucenti
in stagni nebbiosi.
Le sue parole.
Brina di sguardi
in spirali d'azzurro.
Cercala nei palpiti
della terra,
Nei sospiri
delle rive,
nell'inatteso domani.
Cercala
dove non la trovi,
quando ti sfugge,
nei pigri meriggi.
Nel silenzio dell'ora,
improvvisa, l'avrai.


(Dipinto di Sondos Ragh)

6.1.13

i miei film natalizi : kauwoboy ,biancaneve e il cacciatore ,il pescatore di sogni




Ecco i film che ho visto a noleggio  l'ultimo  e   in un dvd  \  dvx  i  primi due  che mi hanno prestato un'amca  ,  durante queste festività in mancanza di cose nuove o di repliche , eccetto nuovo cinema paradiso diTornatore ( la versione integrale per la tv e non quella cinematografica .In quanto La versione internazionale di questo film che a differenza della versione originale di 167 minuti, è stata ridotta a 118 minuti  qui  ulteriori news  )  e  il gattopardo di Luchino Visconti

kauwoboy 



Nonostante   esso  non abbia in se niente  di nuovo  perchè ricalca    stesse tematiche film familiari tipo incompreso   di Luigi Comencini e La  volpe  e la bambina di  Luc Jacquet.
 Ma  allo  stesso tempo ha  una  sua  autonomia    in un contesto e  con  uno sviluppo  diverso nella  sua prevvedibilità  e in maniera abbastanza   originale  e distaccato  da tali punti di rifermento  . Esso è  un film  intenso  ,triste  e malinconico , nonostante il lieto fine .  Uno dei film che arricchisce  la mia  "  collezione "  insieme a  Stand by Me Ricordo di un'estate (  )  e Good bye  lenin 

biancaneve e il cacciatore  



  discreto  . una buona  rielaborazione  anche  se  non completa  perchè  chi  già  conosce  la favola  ( come me  che  me la  raccontavano da piccolo  )  finisce per  diventare  prevedibile  e scontato  . Anche  se  devo riconoscere  come dice questa  critica    di donni romani  presa    sempre  da
  http://www.mymovies.it


Biancaneve, un fantasy moderno
Dimenticate la Biancaneve di disneyana memoria, che cantava "i sogni son desideri" e parlava con i passerotti. Dimenticate anche, per fortuna, l'ultima pessima Biancaneve cinematografica con  Julia Robert strega cattiva e dimenticate anche per un attimo tutto ciò che sapete sulla favola più nota dei fratelli Grimm. Perchè il film di Sanders racconta un'altra Biancaneve, un eroina moderna e coraggiosa che non cucina per i dolci nanetti e non ha paura della continua »

 Tutto  sommato  buono e belli gli effetti speciali  e  la  fotografia

il pescatore  di sogni
 


Oltre a consigliarmerlo il mio analista l'ho visto dopo aver visto il trailler ( vedi sopra ) e questa recensione :<> di http://www.comingsoon.it
Un amore non sdolcinato \ melenso . utopistico , da guardare. Anche i sogni impossibili posso diventare realtà se si vuole . Infatti è << Uno straordinario assortimento di attori per una favola satirica (e trascurabile) in trasferta esotica >> come lo definisce http://www.mymovies.it/ .E anche stavolta la favola lieve, vagamente surreale e a tratti onirica del "Pescatore di Sogni", nasconde un'inquietudine dei personaggi e una metafora del mondo moderno che traspaiono in più occasioni. 
Ulòteriori  news   e recensioni  qui  in particolare nella sezione   note  di produzione    


per le befane e i befani


e  io aggiungo  Scopa scopetta la sfiga ora ti secca !! Rospo rospino ! Quest'anno sarà divino ! Se la sfiga vuoi evitare a 3 befane/i lo devi inviare entro le 00.00 .buona pasca di natale ( epifania ) all'anno prossimo befane\befani . 
P.s
se  nel caso  non sapete come organizzarvi  qui  in questo mio post precedente  trovate  alcuni consigli 

5.1.13

l'abbandono delle squadre del milan e della pro patria del campo sincerità o sceneggiata ?

Premetto che non sono milanista  ma  juventino ( ma  questa  è un altra storia  che non  mi posso talmente  è  lunga  ed articolata  affrontare nel tema  d'oggi  , ne  riparleremo prima o poi  su queste pagine    ) anche se  eretico  mi danno fastidio le  camorre  e  gli imbrogli  vedere  il caso Moggi . Ma  devo riconoscere  al Milan  ,  quando ci vuole ci vuole non importa  se una partita  di serie o  d lega o  d'amichevole   come   questa  ,   il bel gesto fatto  davanti  ai  Cori razzisti contro Kevin Prince Boateng, suo giocatore  , durante una partita amichevole. Le  due squadre  hanno fatto bene  a reagire    abbandonando il campo da gioco.

< br />

Il tutto è avvenuto oggi allo stadio Speroni di Busto Arsizio dove il Milan stava giocando un incontro amichevole con la Pro Patria, squadra locale che gioca in Lega pro nella partita  amichevole contro la pro patria  .  Anche  se molti , in particolare    questo commento di salvo1976al ,  dicono   e condivido in pieno     : << I cori razzisti sono da condannare sempre anche quando si fanno tra tifosi, ma boateng ha scelto il palcoscenico migliore x fare questa sceneggiata.Non penso proprio che in un incontro di serie a avrebbe avuto questa reazione facendo e soprattutto non credo ai tanti commenti ipocriti. Tutte le domeniche ci sono cori e striscioni razzisti ....si aspettava l amichevole con il pro patria x scandalizzarsi ? >> o  << lo fanno in 20000 e non succede nulla.lo fanno in 10 e se ne va ! >>

Speriamo ( anche se  ho i miei dubbi poerchè non credo  almeno fin  quando non succederà anche   nelle  alte  serie del calcio  )    che  sia  l'inizio di una serie di reazioni visto che  in campionato succede spesso   e  soprattutto  si tende  a : 1) sminuire come potrebbe  sembrare  questo intervento   di  Gigi Farioli sindaco di Busto arstizio 


2)  a sopportare  e a far  finta  di niente o  a non volere intervenire  
 e poi  Ricordiamoci che non è la prima volta...anzi in Serie A mi pare in Inter - Messina c'era Zoro, difensore del Messina, che voleva andarsene, poi i giocatori dell'inter l'hanno convinto a rimanere, ma altrimenti se ne andava...

4.1.13

dal nord al su del mondo Simone Del Nero, la storia di una promessa mai mantenuta ora sbarcata in Malesia


Un trequartista longilineo dai piedi buoni, un giocatore persosi per strada per la poca fiducia conferitagli nonostante i discreti mezzi tecnici e per i diversi infortuni. E’ questa la storia diSimone Del Nero, ex giocatore di Brescia e Lazio, un ragazzo descritto come futura promessa del calcio italiano: una promessa che, però, non verrà mai mantenuta.Del Nero nasce a Carrara il 4 agosto 1981. Da giocatore muove i primi passi nella sua terra toscana e viene notato dagli osservatori dell’Empoli che decidono di inserirlo nel settore giovanile biancoblu. Dopo qualche bella stagione passa al Brescia e a 19 anni Simone può crescere di fianco a un campione del calibro di Roberto Baggio ma, soprattutto, può maturare all’interno di una realtà solida e tranquilla senza l’assillo di troppe pressioni. Mazzone, però, non lo fa giocare con continuità mentre con De Biasi le cose cambiano. Il Brescia però retrocede e Del Nero fatica a decollare.a media gol scende ma, quando il calcio dei grandi sembra allontanarsi sempre di più, ecco la chiamata che non ti aspetti. Squilla il telefono, è Claudio Lotito: il numero uno biancoceleste vuole inserire Del Nero nel progetto della Lazio e Simone accetta di buon grado. A Roma fa un esordio da urlo in Champions e Ballardini lo inventa terzino pur di farlo giocare, ma infortuni e ricadute limitano il suo rendimento. Quando torna arruolabile è ormai ai margini della squadra.Dopo Ballardini arriverà Reja ma il terzino sarà sempre una seconda scelta fino al gennaio 2012 quando alla Lazio arriva Candreva e Del Nero viene dirottato in prestito a Cesena proprio sul finire della finestra di mercato. I dirigenti bianconeri, però, hanno altri progetti e a Del Nero scade il contratto con la Lazio: una volta rientrato dal prestito i biancocelesti non gli rinnovano il contratto e l’eterna promessa del Brescia resta senza una squadra.In un’intervista rilasciata al termine della sua avventura a Roma Del Nero dichiara di essere molto rammaricato per come sono andate le cose e soprattutto per essere stato frenato dai molti infortuni e da quella fascite plantare che lo bloccò sul più bello. Per tutta l’estate il calcio italiano si dimentica di Del Nero e il terzino non riesce a trovare una squadra fino a un mese fa quando arriva una chiamata dalla Malesia, campionato esotico e affascinante ma praticamente sconosciuto: Del Nero accetta senza indugi la proposta dello Johor F.C. e si imbarca sul primo volo per la penisola asiatica decidendo di cambiare stile di vita pur di tornare a giocare a pallone, una cosa che ha sempre saputo fare ma che non ha mai fatto come avrebbe voluto.Una promessa mai mantenuta, qualche addetto che non lo ha aspettato e qualche infortunio di troppo. Questa è la storia di Simone Del Nero, talento italiano persosi per strada. A volte, però, basta un episodio per cambiare le cose radicalmente, per dare una svolta a una determinata situazione. E chissà dove sarebbe arrivato se quella fascite non lo avesse messo al tappeto proprio mentre stava per salire sul treno del calcio dei grandi...

IL FIGLIO MUORE IN UN INCIDENTE. CHIESTI 700 EURO ALLA MADRE PER PULIRE IL SANGUE

Lo so  che  dovrei accettare il fatto  che purtroppo  succedono e  continueranno a  succedere  simili cose e  che parlarne    è ormai cosa  ovvia  e scontata   cioè il classico   sparare sulla croce  rossa   ma   io  non  ci riesco  forse   per la mia sensibilità   o forse perchè applico alla mia opera  d'arte   questo detto  


Infatti  ecco  che .leggendo simili  news , da http://www.leggo.it/news/cronaca/ di  Venerdì 04 Gennaio 2013 - 14:32


ROMA 

 Suo figlio è morto in un incidente stradale. È caduto dallo scooter a 15 anni ed è rimasto riverso in una pozza di sangue. Come se il dolore non fosse già un prezzo altissimo da pagare, per Alessandra Mazzetti, la mamma di Valerio Leprini, è arrivata a casa una richiesta assurda, come racconta a Repubblica. "Pensavo di averla sognata la lettera di Sicurezza e Ambiente: settecento euro per ripulire la strada dal sangue di mio figlio, non era un sogno era una beffa, allora piansi". 
Sono passati quasi tre anni da quel 30 agosto del 2009, e solo ora Alessandra trova la forza per chiedere giustizia. "Allora non ebbi la forza di reagire, il dolore era troppo forte: pagare per lavare la strada dal sangue di mio figlio per 'questioni di sicurezza' perché la carreggiata poteva essere scivolosa. Valerio morì sbattendo la testa su un palo dell'illuminazione pubblica fuorilegge, e venivano a chiedere a me del denaro per "questioni di sicurezza"?".
La beffa del palo, poi rimosso e per cui sono stati imputati per omicidio colposo tre vigili e un funzionario del X municipio, non è stata l'unica. "Dovevano utilizzare un macchinario  particolare per ripulire il tratto stradale, così c'era scritto nella lettera che mi inviarono - spiega Mezzetti - e per questo veniva giustificata una simile spesa". Ma non sono i soldi il problema della donna: "Dove è la sensibilità da utilizzare in simili circostanze? Sapevano ciò che era successo, tanto vale che mi piantassero un coltello sul petto".


































non dovrei più stupirmi vista  la  mancanza  di rispetto  non dovrei più stupirmi vista  la  continua mancanza  di  rispetto   da parte  di coloro  che  noi  mandiamo a  governarci 
 ma  poi  l'elucubrazione  mentale prendo  il sopravvento  . Infatti  mi   viene  in mente  questa    sega mentale   (  destinata   a perdersi  nel vento  )  : <<  E poi si lamentano   se non si  va  a  votare  o  altri  simili hanno successo  o commenti  come  questo  inviato il 04-01-2013 alle 15:21 da Ga-mon


Se a suo tempo fu' accertato che questo palo della luce era fuorilegge,dovevano risarcire anche la famiglia di questo sfortunato ragazzo per la morte accidentale,e in piu' le relative spese sia per le onoranze funebri sia per il ripristino del manto stradale.
Ma si sà che le autorità sono forti coi deboli e deboli coi forti.
Come uguamente se sei debitore di qualunque cosa e non paghi per tempo,ti arrivano soprattasse e ammende,si rivolgono alle società recupero crediti r ti spennano e ti pignorano se hai qualcosa.ma se sei tu ad avere diritto di un risarcimento o di un rimborso,devi aspettare decine di anni e quando(se) arriva il momento di risarcirti,di danno solamente quello che ti toccava anni addietro,senza gli interessi di legge.
Questa è l'Italia amici miei e siamo noi a volerla cosi' mandando al potere tanti mangiapane a tradimento.Gli onesti,in vero senso della parola ci sono,ma purtroppo sono la minoranza

all'articolo citato prima .  Ma  che  ..... fine ha  avuto  il rispetto  e la  sensibilità , sempre  che il potere    ne  abbia  mai avuto  una  ?  >> .



3.1.13

come sopravvivere al natale e alle sue feste puntata 12 epifania tutte le feste di porta via

Questa  volta  sono riuscito ad  arrivare  a scrivere questo post   un po'  in anticipo  ,  e  non last minute  \   e  copia  -incollato   come  l'anno scorso


da  google 
Dopo  le  consuete precisazioni  eccoci al post  in questione  .
L'epifania  festa,  cristiana secondo alcuni  laica \ dei bambini  e dei  bambinoni consumistica  secondo altri, per  eccellenza  che  chiude  il ciclo delle feste natalizie e l'ultimo giorno delle vacanze di Natale prima della riapertura delle scuole .
da www.topolino.it
 Essa  rappresenta l'occasione per  :1)  inviare sms \mms divertenti  (  qui e qui  ne  trovate  qualcuno spiritoso  )  barzellette e messaggi con frasi spiritose oppure fare battute esorcizzando la befana che " vien di notte con le scarpe tutte rotte "  facendo  gli auguri di buona befana ad  un'amica  o nemica  oppure   una zitella  o  perchè no alla propria  partner  .   Ma  occhio che  sia  una  tipa   che accetti  l'umorismo e l'ironia  e\o abbiate  confidenza  altrimenti lasciate perdere a meno      che non vogliate finire  come paperino in questa  vignetta della ziche 2)  Per   ritrovarsi in compagnia dei famigliari o amici  , trascorrendo il veglione o il giorno della befana (  vedere le  puntate precedenti  della  guida   del 2012\2013  : I II  ., 3)   per..... avere  un po'  d'intimità' e  coccole ed altro   con il partner    (  non necessariamente sesso  )   chi  non ha   voluto  o potuto  farlo durante  le vacanze di natale  causa  forte presenza   di parenti  e\o famiglie  tradizionaliste o  perchè si hanno figli troppo piccoli e lo svago  è  finito smileysmiley ( comunque   qui alcuni link  1 2 ) .
da  http://www.osimobikers.it/girls_sexy/sexy-befane-1.htm

Come  nel post    del guida  del  2011  : <<   [....]  Il post d'oggi , l'ultimo delle feste , è dedicato soprattutto a chi ( grandi e piccini ) sta mugugnando malinconicamente perchè il periodo delle feste  è passato  e   si ritorna   ala vita di tutti i giorni e .....lasciamo perdere   non basta quanto lo fanno tutti gi anni alla fine delle  feste   i media perchè pur di non parlare  lo  dedicare poco spazio    alle  notizie  scomode si mettono a parlare di queste cose . ....  (  continua qui ) 
Da pochi giorni è iniziato il nuovo anno e l'atmosfera delle feste giunge al termine e i buoni propositi tardano ( se mai gli abbiamo fatti )o rimangono tali per via delle vecchie abitudini .o perché magari fatti  sotto i fiumi dell'alcool  (  mi e successo anni fa   ) o perché  ( a volte mi succede invecchio  ma  mi sento  ancora bambino   ) impregnati di questa  atmosfera mista  ad ipocrisia \  buonismo stucchevole  e sincerità\autenticità  delle feste.  In tempo di crisi sempre  più  stringente    ( anche se  non sembra  sia   sentita  da  tutti\e o  si nasconde  sotto il tappetto  e  si fanno  risparmi dove  non si dovrebbero  per comprare  << (....)  tutti i cazzi che ve ce fregano costano molto. >> per  parafrasare  il finale  di finché  c'è guerra  c'è speranza  di Alberto sordi del 1974, sarà un  Befana  fai da  te coma  suggerivo nella  guida  dell'anno scorso e  altri link che trovate sotto  . In cui  trovate   alcuni consigli per risparmiare :  sulle calze   e  sul costume , che potrebbe  essere  riciclato come strega  per  carnevale  o  halloween ,  della Befana senza compromettere il risultato finale e  senza  svenarsi  . Infatti ,  crescendo mi chiedevo e  tutt'ora  continuo  a farlo  ma per la Befana è proprio necessario spendere altri soldi, oltre a tutti quelli spesi (  anche se  quest'anno sono di più  per mangiare  è normale  che   in tempo di crisi ci si sfoghi nei giorni di festa  sul cibo  )   per Natale e Capodanno, per acquistare nuovi prodotti alimentari, più nello specifico caramelle, cioccolatini, barre di cioccolata, torroncini, gianduiotti e simili ? In realtà con qualche accortezza si possono realizzare calze della Befana a basso costo, permettendo quindi al portafoglio di respirare un po’ dopo questi giorni pieni di regali, acquisti e cucina abbondante. Eccovi i link  


Buona  epifania  o  pasca  di natale ( come si  dice  dalle mie parti  1  2  )  

Stringe dito a medico che la fa nascere Foto scattata e postata poi dal padre fa impazzirre il web .

Fa impazzire la rete la foto della piccola Nevaeh, una neonata di Glendale, Arizona, che stringe il dito del medico che sta la sta facendo nascere col parto cesareo. L'immagine, scattata dal padre Randy Atkins al momento del parto, è diventata virale sul web dopo che i genitori della bimba l'hanno postata la scorsa settimana su Facebook. "Il dottore mi ha chiamato e mi ha fatto vedere che la bambina gli stava aggrappata al dito mentre ancora era nell'utero della mamma. Così ho scattato. E' una foto incredibile", ha detto Randy alla 3TV News, una rete locale. (ANSA 03 gennaio, 18:53).

L'occaso






Accarezzato

da onde di luce
scende, smorto
ed è tempo di quiete,
passo d'ala
su anni sospesi,
che ci sfiorano
come baci mai dati

2.1.13

come sopravvivere al natale e alle sue feste puntata 11 ritornare al tram tram quotidiano dopo capodanno o aspettare l'epifania ?

Iniziamo, dopo la  puntata  precedente  sul capodanno  , questa puntata  dell'anno nuovo con  gli auguri  a tutti\e  lettori  fissi e  non
piazza  Gallura  tempio pausania il  27\12\2012  foto  mia con nokia 6710 navigator

all'entrata  di una pizzeria d'asporto  tempio
pausania  il  30\12\2012  foto mia stesso cellu-
lare  
I  giorni fatidici  delle  feste  ( viglia,natale,santo stefano, capodanno )    sono passati sia che  gli abbiamo passati  come  : un giorno normale ,  come finzione    cercando  d'essere buoni  o meno stronzi possibile  . Iniziano  i  giorni di mezzo  e  ci si prepara al pranzo dell'epifania che  tutte le feste  si porta  via 
Se ne potrebbe approfittare   per  iniziare  a riprendersi in maniera  da  evitare  gli effetti  di sindrome da rientro  che  dopo  gioia e rilassamento  portano come strascico  malinconia e  tristezza per i  giorni passati allegramente   .
Oppure   fregarsene e  continuare   visto   che  ciascuno di  noi ha  tempi diversi  d'evasione  \  fuga  dalla realtà  quotidiana ,   e  rimandare tutto a  dopo  l'epifania  (   o al massimo  se  si ritorna  a  scuola  o  al lavoro   due \tre giorni prima  per non fare  tutto  con il fiato sul collo  ) .  
Per chi  non vuole tornare  alla normale  vita  di tutti i giorni  \  routine  stressato le  soluzioni  potrebbero essere  o queste   suggerite   dai vari siti  di benessere  per il rientro dalle  vacanze  estive  , ma  che posso   essere  anche  applicate  alle  vacanze  natalizie  1  2  3 4 . Oltre    a  queste  tecniche  , Qualunque  cosa  sia  la vostra decisione  ecco alcune mie   soluzioni  per non cadere  ( a vole  è capito  anche  a me ) nella malinconia e nella depressione  post  natale  .

Decorazioni  
Esse posso  o rimanere , dipende  da persona a persona  , fino al 7 gennaio oppure secondo altri fino al battesimo di Gesù  cioè fino a l'11 gennaio . Ma se  soffrite  di malinconia\  tristezza    che ad  alcuni  viene  (  o almeno nel mio caso   aumenta  )    quando tutte le cose  belle  finiscono o quando si deve rincominciare   allora  si possono togliere   del tutto   come in america  negli Usa  il giorno dopo  natale  o  a  poco  a poco ,  a  voi la  scelta  ,  se  sono piccole  e  non grandi    come  queste  che   ho in casa

                                              Mensola  camino  d casa

( le altre le  trovate  sul mio album http://www.flickr.com/photos/redbeppe ) Magari staccando  quelle  luminose   o l'albero    .

 Stress
Se  ritenere  insufficienti   gli  url  precenti  ecco un articolo interessante   preso da   http://www.mondobenessereblog.com/2012/12/27/stress-rientro-vacanze-natale/

   Per evitare lo stress da rientro, quindi, bisognerebbe non dimenticare la tranquillità acquisita durante le vacanze. Se in quei giorni vi siete resi conto che affrontare la vita con più serenità giova alla vostra salute, fatene tesoro per rituffarvi appieno nella quotidianità.
Sicuramente nella giornata lavorativa c’è poco tempo libero da concedersi, ma provate a organizzarvi in modo da ritagliarvi il tempo per un caffè con le amiche, un salto in libreria o un percorso benessere, da sole o con il partner. Vivere con meno ansia e stress, migliora la qualità della vita.
Durante le vacanze si pensa maggiormente al proprio benessere, cercate di conservare quello che avete acquisito praticando un’attività fisica, almeno una volta alla settimana un salto in piscina o una serata dedicata alla danza. Capita a volte, durante le vacanze di Natale, di incontrare persone che non frequentavate da molto. Una volta al mese, organizzate una cena casalinga, o un pomeriggio diverso dagli altri davanti ad una tazza di tè [ magari    senza o con poco zucchero  ]  e qualche chiacchiera.

Diete  e d attività fisica 

 Durante le feste di Natale é normale un aumento di introito calorico, a causa dell’abuso di cenoni, per l’aumento del consumo di dolci e bibite alcoliche.
L’importante però è riprendere a Gennaio la routine di un’alimentazione sana, riconquistando il giusto peso.Scegliendo verdure, minestroni, legumi, bere abbondantemente acqua naturale, pesce o carni bianche - conclude Manuela Pastore  su http://www.labsanmichele.it/news/dieta-natale-capodanno-pranzo-cenone_138.html . Non serve invece a nulla digiunare o seguire diete drastiche, perché tra eccessi e restrizioni si mette l’organismo in ulteriore difficoltà e si rischia di peggiorare la situazione. 
Infine, i golosi non dovrebbero dimenticare che il movimento è l’arma migliore per combattere gli eccessi. Se si fa attività fisica ci si può permettere qualche peccato di gola in più senza correre il rischio di ingrassare.Ecco  
É importante tornare allo stile di vita sano tanto nell’alimentazione quanto nell’attivitá fisica, specialmente per chi soffre di sovrappeso, obesitá, malattie cardiovascolari, diabete, elevato colesterolo e/o trigliceridi, etc. Ecco  Alcune  regole  (8 già dette alle guide  delgli anni scorsi e nelle prime puntate di questa  guida  ma repita  juvant  )  
1. Controlla i pasti: tornare a consumare i pasti in orari normali e uguali tutti i giorni. Dobbiamo ricordare che i pasti giornalieri dovrebbero essere 5: 3 principali (colazione, pranzo, cena) e due spuntini o merende (metà mattino e metà pomeriggio). Questo permette l’aumento del metabolismo e aiuta a perdere peso o a mantenere il peso corporeo. Evitate di mangiare e spizzicare in ogni momento della giornata, come abbiamo fatto durante le feste, specialmente se di tratta di dolci.
2. Controlla i liquidi: eliminare le bevande alcooliche e zuccherate, bere acqua o tisane, da 1,5 a 2 litri al giorno.
3. Fai piú movimento:O riprendi  ad  andare  in palestra regolarmente  o se  per i motivi più svariati    non riesci ad  andare  scegli un altro tipo d'attività fisica  ( compatibile  con i tuoi  problemi di salute  ) . Bisognerebbe fare attività 3 volte a settimana per 45 – 60 min (ad esempio camminare, correre, nuotare, pattinare, ballare , portare  fuori il cane  ,   fare l'amore ).L’importante è che sia un’attività piacevole ecco  come riprendere  l'abitudine  ad  allenarsi .
4. Non saltare mai la colazione: la colazione é il pasto piú importante della giornata, e non va saltato mai.
5. Fai attenzione alle tipologie di cottura: preferisci la cottura al forno, al microonde, bollito, al cartoccio, alla piastra ed evitare  specie  nel  primo mese  post  ferste  natalizie   fritture o preparazione con salse grasse, maionese, burro ed altri grassi.
6. Aumenta le porzioni di frutta e verdura. Infatti molti medici  raccomandano mangiare da 3 a 4 porzioni di frutta al giorno e da 2 a 4 porzioni di verdure al giorno per mantenere una alimentazione equilibrata, ricca di vitamine e minerali, ricca di fibra e bassa in calorie e grassi.






dimmi che destino avrò di Regia:Peter Marcias Sceneggiatura:Gianni Loy, Peter Marcias altro che cinema panettonee



Prima d'iniziare il post , sulle note di Khorakhané (A Forza di Essere Vento) di Fabrizio de Andrè , prima che me ne dimentichi sbadato come sono lo trovate ancora in streaming qui fino al 9 di gennaio .








finalmente un natale senza cine panettoni e film mediocri o mezze cagate .Un film che ha al centro della vicenda una storia d'amore fuori dagli schemi, che ha per protagonisti un poliziotto e una donna di origine rom. E forte di uno sguardo davvero senza pregiudizi sulla vita in un campo nomadi. Con una particolare attenzione ai suoi abitanti più piccoli: e infatti la pellicola è sostenuta dall'Unicef, per "la sensibilità e delicatezza" - si legge nella nota dell'organizzazione - con cui affronta "il tema della discriminazione dei gruppi più emarginati di bambini e adolescenti". Ha ragione repubblica : <<


Ma queste parole impegnative non devono ingannare: l'opera - già uscita in alcune sale cinematografiche, con grandi consensi in Sardegna - non ha intenti sociologici, non è un saggio di politicamente corretto ma una storia centrata sulle emozioni. A cominciare dall'incontro tra un un uomo e una donna. Lui è un agente interpretato da Salvatore Cantalupo, già visto in Gomorra, che si trova per caso a indagare in un insediamento rom alla porte di Cagliari. Lei (Luli Bitri, star molto emergente del cinema albanese) è una ragazza che vive a Parigi per lavoro, e che tornando in quel campo - da cui proviene - finirà per confrontarsi con se stessa e con la propria identità.




"Dimmi che destino avrò parla essenzialmente d'amore - spiega il regista Peter Marcias - della possibilità di ascoltarci senza tener conto dell'etnia, della religione, del colore della pelle e di altro ancora: una strada difficile, ma è la mia". >> .IL produttore Gianluca Arcopinto, che con la sua Pablo distribuisce il film, sottolinea l'importanza della visione in streaming attraverso un sito a grande diffusione come Repubblica.it: "Una scelta che diventa un dono per tutte le famiglie - dichiara - che direttamente e comodamente da casa, e nel pieno del periodo natalizio, potranno fruire questo nuovo film di Natale".


Un film che ha arricchito lo stesso regista e gli stessi attori , come riferiscono in questa intervista a l sito movieplayer


Un film alla de andrè













chi non sentisse o non vedesse il video ecco il testo del discorso di de Andrè preso da http://guide.supereva.it/de_andre/interventi/2005/04/207484.shtml


“(…) è il caso del popolo Rom, quello che noi volgarmente chiamiamo “Zingari” prendendo a prestito il termine da Erodoto, che li chiamava “Zinganoi” - diceva che era un popolo che veniva dal sud-est asiatico, dall’India, che parlavano una strana lingua - che poi si è scoperto essere il Sanscrito - e che facevano un mestiere (se mestiere lo si può considerare): quello del mago e dell’indovino.


E’ quindi un popolo che gira il mondo da più di 2000 anni, afflitto o affetto - io non so come meglio dire, ma forse semplicemente affetto - da quella che gli psicologi chiamano “dromomania”, cioè la mania dello spostamento continuo, del viaggiare, del non fermarsi mai in un posto. E’ un popolo, secondo me, che meriterebbe - per il fatto, appunto, che gira il mondo da più di 2000 anni senza armi - meriterebbe il premio per la pace in quanto popolo.


Purtroppo i nostri storici - e non soltanto i nostri - preferiscono considerare i popoli non soltanto in quanto tali ma in quanto organizzati in nazioni, se non addirittura in stati, e si sa che i Rom - non possedendo territori - non possono considerarsi né una nazione né uno stato. Mi si dirà che gli zingari rubano; è vero, hanno rubato anche in casa mia. Si accontentano, però, dell’oro e delle palanche; l’argento non lo toccano perchè secondo loro porta male, lascia il nero - quindi vi accorgete subito se siete stati derubati da degli zingari. D’altra parte si difendono come possono; si sa bene che l’industria ha fatto chiudere diversi mercati artigianali. Buona parte dei Rom erano e sono ancora artigiani, lavoratori di metalli (in special modo del rame), addestratori di cavalli e giostrai - tutti mestieri che, purtroppo, sono caduti in disuso. Gli zingari rubano, è vero, però io non ho mai sentito dire - non l’ho mai visto scritto da nessuna parte - che gli zingari abbiano rubato tramite banca. Questo è un dato di fatto.”







Da “princesa e i Rom” - Fabrizio De Andrè, in un discorso durante un concerto. e contenuta nell'


Album dedicato a Faber dalla rivista A : Ed avevamo gli occhi troppo belli - 2001

















Concludo questo post rispondendo in anticipo alle domande e alle affermazioni , di chi commenterà qui o sui facebook dove metto gli url dei post , tipo : questi commenti al video sopracitato : << certo,un comunista ben pensante,ricco che certamente non abita vicino ad un campo rom parlerà cosi...e poi,certamente non avranno la bomba atomica,ma sto fabrizio non ha mai sentito parlare di accoltellamenti,sparatorie e stupri da parte degli zingari?quale popolo di merda puo mandare i propri figli sulla strada a chiedere l'elemosina se non il loro???sveglia,che non hai piu 20 anni rimbambito >> o << Prima di trovare la loro identità dovrebbero scoprire se hanno una dignità.Sono la feccia del mondo.. Mamma mia...se esistono italiani come voi, che negano l'evidenza così spudoratamente comincio a vergognarmi di essere italiano...(...) Io difendo la mia italianità e mi fa schifo la gente che sputa sul proprio paese per favorire rifiuti della società...sono spazzatura non uomini...!!! >>






"preferisco rischiare una fregatura in più che discriminare anche un solo innocente"...vogliono vivere onestamente, proprio perché non siamo disposti a dare loro neanche una possibilità. I campi sono nella maggior parte dei casi un ricettacolo di illegalità e delinquenza, che molti rubano o sfruttano i bambini per mendicare , è vero non ci piove,ma però: << (....) non sono -- perché ci lavoro -- non sono tutti delinquenti. Più della metà sono semplicemente "taglieggiati" dalla parte marcia. Più o meno come succede nei quartieri a rischio di Napoli. Ogni volta che facciamo tutta una "pastetta", stiamo vittimizzando ulteriormente chi vittima già lo è. >> ( dal commento nazarin75 al video citrato ) di E poi non si può vivere nella paura. Per superare la logica dei campi, tuttavia, bisogna essere disposti ad offrire lavoro a chi vuole lavorare. I problemi ci sono, è innegabile...ma io la penso in maniera diversa, e preferisco rischiare una fregatura in più che discriminare anche un solo innocente. Meglio derubato che stronzo . Inoltre i gitani I gitani sono persone che hanno arricchito la nostra cultura, pensate al flamenco che è una danza importata dai gitani andalusi, quindi quando assistiamo a uno spettacolo di flamenco stiamo assistendo a una danza zingara. Ascoltate la canzone di Dalida “Gil zingari” e “arlecchino gitano”, che mostra la vita dei gitani.






Non so che altro dire che buona visione













1.1.13

Uomini dentro un vestito da sposa Processo a un artista-contro

Finalmente   dopo  4  mesi    dopo  gli insulti  e l'emarginazione  , per  le  sue provocazioni  stilistiche di far vestire   gli uomini con abiti  femminili  da  sposa  (  vedere  scansione dell'unione sarda del 30\9\2012  )  preda dalal sezione press  del suo sito  ( http://nicola-mette.blogspot.it/ ) 
   riesce  a vincere i pregiudizi e  l'emarginazione di  un paese intero  e  l'isolamento   creatogli attorno  per   queste sue  , discutibili e  perchè no anche  criticabili  , ma  non irrispettose  , provocazioni stilistiche  qui e  nel  video  sotto  


  Ulteriori dettagli si  trovano  nel   bell'articolo di  intervista  di Giorgio Pisano    preso ( eccetto le foto  che  vengono dal http://giuseppefraugallery.blogspot.it perchè  pe run arcano  mistero   visto  che ormai sono due anni che  l'edizione    online  free  del quotidiano  non le pubblica  più ) dall'unione sarda del 30\12\2012


Uomini dentro un vestito da sposa Processo a un artista-contro

di GIORGIO PISANO
Non era facile ma alla fine ce l'ha fatta: tutto il paese contro di lui. Dal sindaco al parroco passando per l'assessore alla Cultura senza dimenticare i ragazzini che, quando lo vedono per strada, lo insultano. C'è addirittura chi ha messo mano al pennello e, dribblando la sintassi, ha scritto sull'asfalto: Nicola Mette sei la vergogna del paese gay . Paese gay? 
Di sicuro a Sindia nessuno dimenticherà l'avvenimento. Ancora adesso, a distanza di due mesi, sfrigola come un rogo d'estate.Intanto Nicola Mette vive in galera. Nel senso che si sente imprigionato nella casa dei genitori, dov'è tornato a giugno dopo una decina d'anni trascorsi a Roma. Dove andare?, con chi uscire?, con chi parlare? Gli hanno costruito attorno una sorta di cordone sanitario. Niente minacce e neppure lettere anonime ma qualcosa che forse pesa ancora di più: il silenzio. Un silenzio teso e greve, rotto soltanto dai tweet e dagli strali lanciati su Facebook.Trentatré anni, fisico da alpino che ha ecceduto con la polenta, Nicola mostra sensibilità e cultura. Le offese non lo sfiorano: sapeva che la sua doveva essere una provocazione e provocazione è stata. Ha esagerato? Giudicate voi: ha vestito da sposa (sposa, non sposo) un gruppo di giovani maschi. Abito tradizionale della Sardegna: ma, come dire?, al rovescio. Così le spose, candore dei veli a parte, risultavano in sostanza grotteschi balentes travestiti. Apriti cielo. «Vai a spiegarlo che era solo una performance». Ossia l'esibizione di un artista che vuol denunciare a modo suo le discriminazioni sessuali. Indice di gradimento dell'opera (ma sarebbe più giusto parlare di happening)? Quasi zero, salvo lo spasso dei protagonisti, ragazzi di Cabras, Ottana e Sedilo che hanno accettato di buon grado la festa en travesti.Il sindaco l'ha presa male, il prete addirittura peggio: cosa hai combinato? E per punirlo gli ha dato lo sfratto da una stanza parrocchiale che Nicola utilizza come laboratorio. A parte questa rappresaglia, il resto è rabbia, mezze parole tra i denti. E la condanna all'isolamento: totale e ininterrotto. «Non intendevo offendere nessuno ma solo ricordare cosa dice l'articolo 3 della nostra Costituzione. Siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle, fede e orientamento sessuale».Figlio di un ex muratore e di una casalinga, Mette ha frequentato l'Istituto d'arte di Oristano per trasferirsi più tardi a Roma dove si è diplomato all'Accademia delle Belle arti. Ha partecipato a una biennale londinese e a quella di Venezia, una personale importante in Olanda e un passaggio a New York. «Sono un artista. È presuntuoso dirlo? Non posso sminuire il lavoro che faccio. Le mie opere parlano». L'ultima, provvisoriamente sistemata su un mobile del soggiorno, è un mezzo busto femminile che ha però due teste: una da donna, l'altra da uomo. Prezzo? Ventimila euro. Inquietante e fascinosa nello stesso tempo, sicuramente non banale. È il punto d'arrivo di un cammino iniziato con la pittura, proseguito con la scultura e attualmente vicino ai lavori del celebre e discusso Maurizio Cattelan.
La performance che ha scosso Sindia era, in realtà, una seconda visione. Tutto già visto e già fatto.«Volevo parlare di diritti civili e il 21 aprile, data di nascita di Roma, ho reclutato trans, gay, lesbiche, etero, insomma un po' di tutto. Li ho vestiti da sposa e siamo andati a piazza del Popolo».

L'hanno presa bene?
«I carabinieri ci hanno identificato ma non ci sono stati incidenti. Gli abiti erano di una stilista, Maria Monserrata, che si è sentita molto stimolata da questa provocazione. Qualcuno, impropriamente, ha parlato sui giornali di sfilata. Si trattava di qualcosa assai diverso. Siamo andati pure nella Metro e perfino in Vaticano».
E anche lì nessuna reazione.
«Giusto qualche sacerdote che si è voltato a guardare, più incuriosito che scandalizzato. Non è accaduto davvero nulla di spiacevole. E quindi mi domando: perché a Sindia è scoppiato invece il terremoto?»
Provi a indovinare.
«È la solita storia: la cultura arcaica, le tradizioni, il provincialismo e quel che vi pare. Così, però, non cambierà mai nulla. Non ho mancato di rispetto a nessuno ma, semplicemente, messo in discussione principi che sembrano sacri e sacri non sono. È successo anche quando mi sono occupato di taroccamenti».
Che genere di taroccamenti?
«Ho preparato una mostra sul made in Italy pensando alla violenza delle contraffazioni che subisce. Ho dipinto la Statua della Libertà e sotto ho scritto made in Sardinia oppure la Lupa di Romolo e Remo made in England ».
Cosa voleva dire?«Mi interessava mettere in evidenza uno stravolgimento del costume, la contaminazione dei prodotti-simbolo di un Paese. La gente ha capito. È che spesso conviene far finta di non comprendere».Esempio?«Grande scandalo per lo sposo vestito da donna, niente da dire invece per il Carnevale di Bosa. Che è colorato, imponente e porno. Esibire in parata falli giganteschi è una trasgressione-provocazione, o no? Allora qualcuno mi deve spiegare perché può valere soltanto a Carnevale».
Il conformismo ha il suo calendario.
«Ecco, io intendo stravolgerlo questo calendario. Voglio parlare di diritti civili e lo farò».
Restando a Sindia?  «Qui sono tornato perché a Roma non riuscivo a mantenermi. C'è una crisi tale che non si riesce a trovare manco un posto da cameriere. A parte questo, ci ho vissuto dieci anni: ora basta. Vorrei andare a Milano o all'estero per continuare la mia ricerca».
Nel frattempo?
«Butto giù qualche idea e aspetto di poter scappare. Sono in attesa di una borsa di studio e poi via».
Paura?«Per me no ma mi secca tenere sulla corda i miei genitori e mia sorella. Non voglio che si sentano in difficoltà per colpe che sicuramente non hanno. Io riesco a star bene anche da solo: faccio lunghe passeggiate in bici, mi distraggono e mi rilassano. Ogni tanto vado a chiacchierare con due fratelli che realizzano bellissimi fumetti. Mi piacerebbe aiutarli, farli conoscere all'esterno».
Ha pensato di parlarne in Comune?
«Il sindaco, a parte scrivere su Facebook che la mia è un'operazione di colonialismo culturale, riuscirebbe al massimo a salutarmi».
Altri?
«L'unica amicizia che avevo è quella col parroco ma è finita male. Quando ha saputo della incursione in Vaticano, m'ha proprio cacciato. Nessuno che provi a chiedersi se Sindia esiste davvero».
Cosa significa?
«Mi domando se siamo vivi sul serio. Di noi sul giornale si parla solo per furti e rapine. Di cultura mai, neppure per sbaglio. Avrebbero dovuto essere contenti dell'eco che ha avuto la mia provocazione: una volta tanto si parlava di questo paese in termini positivi».
Lei non è esattamente un artista low cost, giusto?
«L'arte contemporanea è un investimento e io non faccio acquarelli da strada. Ho venduto a privati, a manager. In questo momento il mercato è fermo, altrimenti non sarei qui».
Oltre l'omofobia, su quali altri bersagli punta?
«Nel 2006, quando si parlava di epidemia di aviaria, ho dipinto dei polli enormi, tre metri per due: bestie giganti che ci stavano sovrastando e avrebbero potuto distruggerci. Ho dipinto anche i 4 mori della Sardegna che si trasformano in galli e, per finire, pacifiche galline sovrastate da un'aureola».
Messaggio recepito?
«Credo di sì. Altrettanto è accaduto quando ho aperto il tema della violenza alle donne segnalando l'uso di cavie umane da parte delle aziende farmaceutiche».
Ce l'ha più o meno con tutti.
«Il mondo che viviamo è sopraffatto dalla brutalità, dall'ingiustizia, dallo sfruttamento. Un artista ha il dovere di ricordarlo continuamente, non può perdersi in esercizi accademici di puro narcisismo. Non a caso io detesto la politica e i politici: tutti, nessuno escluso».
Quando ha iniziato, sapeva dove sarebbe andato a parare?
«Non potevo immaginarlo. Ho cominciato ispirandomi alla simbologia antica, bronzetti, fossili che arrivano a sbordare dal dipinto per finire sulla parete. In Accademia, dove ho fatto anche l'assistente di incisione, ho cambiato tecniche e tematiche. Ho scoperto, per esempio, la pittura liquida».
Ossia?
«Un sistema per manipolare la densità del colore. Con un po' d'acqua riesco a renderlo quasi evanescente e questo dà una corposità diversa all'oggetto che dipingo».
Ma come le è venuta in testa la performance dello scandalo?
«Era Natale e mi ritrovavo assolutamente solo nella casa dove abitavo, a Roma. Sui giornali si parlava di Berlusconi e delle escort, dei festini ad Arcore: insomma, l'harem del Potere».
E allora?
«Ho costruito per la Biennale sei busti femminili, naturalmente senza testa perché la testa non ha alcuna importanza nella donna: due verdi, due bianchi, due rossi. Nelle mani, tenute in alto, tutte stringono un oggetto sadomaso. Al centro, la foto di Silvio Berlusconi insieme a Gheddafi. Quello è stato il punto di partenza».
Poi?
«Siccome un artista non deve mai perdere il contatto con la realtà, a Napoli ho realizzato una performance per distribuire finte mazzette di danaro per strada. Al Museo della Civiltà romana dell'Eur ho invece schierato su un grande tavolo trecento Barbie, qualche Ken e molte borchie: cioè un genere umano molto vicino al nostro. A fianco al tavolo, un trans vero, in carne e ossa, con fascia tricolore e braccio teso nel saluto fascista».
Ce l'aveva col sindaco di Roma?
«Ce l'ho con l'ipocrisia di chi divide il mondo tra quello che predica e quello che in realtà fa».
Cosa cambierebbe nella vita di tutti i giorni?
«Non sopporto la monotonia, è la cosa che mi spaventa di più. Mi fa impazzire non potermi muovere, vivere giorni disperatamente uguali uno all'altro. Sindia, da questo punto di vista, è una prigione. Ho bisogno di rompere con tutto quello che mi circonda e scoprire altri luoghi».
Allargando il tiro, neanche la Sardegna le va bene.
«Ha grandi cose ma non sa valorizzarle. Idee poche, e subito copiate. Uno s'inventa le cortes apertas e tutti gli altri fanno lo stesso, un altro organizza un festival letterario ed ecco che ne spuntano altri dieci in un mese...».
Succede dappertutto.
«Certo ma noi riusciamo a far tutto peggio. Siamo inchiodati da un provincialismo senza scampo, da una Chiesa arretrata e invadente. Con l'aggiunta di una politica che non vale nulla. Io personalmente ho qualche problema ad accettare anche gli elettori. Sa dirmi un buon motivo, uno soltanto, per cui è giusto andare a votare?»
Insomma, non vale la pena vivere?
«La vita è una meraviglia se riusciamo a liberarci. Il motore che ci anima è sempre lo stesso: l'erotismo. Quello dei nostri tempi è purtroppo nascosto, marginale, disperato. È un erotismo intenso ma raramente portatore di felicità».
La prossima?
«Mi piacerebbe intrufolarmi in una festa paesana molto nota, molto affollata, molto popolare. Vorrei provare a modificarne la ritualità, l'anima. Sarà peccato mortale. Beh, pazienza».