11.9.23

diario di brdo n°9 bis anno I . 11 settembre 1973 e 11 settembre 2001 ., lettera dell'ex ct della nazionale femminile michela bertolini ., aiuto tra poveri ., dottoressa incinta aiuta a partorire un paziente incinta

la data dell11 settembre può essere riassunta cosi . ricordado due grandi avvenimenti storici sujccessi prorio in tale data . anche se distanti fra loro 28 anni .


  tesi coinfermata    dal  corto   di Ken Loach   facente parte   di 11 settembre 2001 (11'09"01 - September 11) è un film del 2002, composto da undici episodi diretti da 11 registi differenti (Samira Makhmalbaf, Claude Lelouch, Yusuf Shahin, Danis Tanović, Idrissa Ouédraogo, Ken Loach, Alejandro González Iñárritu, Amos Gitai, Mira Nair, Sean Penn e Shōhei Imamura).Il film, una coproduzione internazionale tra Regno Unito, Francia, Egitto, Giappone, Messico, USA e Iran, è ispirato agli attentati dell'11 settembre 2001. Ogni episodio è della durata di 11 minuti, 9 secondi e un fotogramma.



scusate  se  ogni anno per  tale  data  lo ripopongo   , ma  è uno  dei tanti  film  insieme a  quello  di Sean Penn  film    che rappresenta    in maniera  efficace   e  con pocchissima ( quasi niente  )  retorica  filo  atlantica  ,   se  lo  avete  già    visto e non  volte  rivederlo  , poete  pure   andare  avanti nerlla lettura  di questo n   del diario  ,

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Bertolini e l’Italia femminile: «Un c.t. uomo è ritorno al patriarcato, che autogol la lettera delle calciatrici»

di Gaia Piccardi
La c.t. Milena Bertolini, all’addio dopo il pessimo Mondiale, rilevata da Andrea Soncin: «Che autogol la lettera delle ragazze dopo la sconfitta. Sara Gama? Ha reagito male a non avere il posto garantito»  [....]  corriere  della sera    11\9\2023  




Ora capisco le paure dell'ex allenatrice dellla naziuonale italiana calcio femminile , soprattutto dopo il comportamento vergognoso da maschio arrappato dell'alenatore di quella spagnola . Ma allo stesso tempo sono un po' 🙄🤔🙂😁🤨❔✍🏼. E'   vero ed innegabile che il patriarcato o il sessismo /maschilismo come lo si voglia chiamare esiste ed talvolta è opprimente ed aberrante or non dire vergognoso da fare schifo ed a volte da vergognarmi me stesso . Ma qui mi sembra ridicola ed esagerata tale lettera . Come se un uomo non fosse in grado di allenare le donne e viceversa . Si è forse dimenticato che la prima squadra di calcio femminile in Italia fu allenata da un uomo ?!

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Il Filosofo
24 maggio· 

Lei è Lucia, 51 anni e una vita sempre ai limiti. Un primo matrimonio sbagliato, il secondo uomo che incontra ancora di più. Lucia perde tutto, anche i suoi bimbi: Raffaella, 3 anni, affidata a una comunità, Salem, in Tunisia con la madre del suo ex.
Lucia è per strada, senza più nulla, costretta a vivere da clochard, senza nulla da mangiare, senza un posto per dormire. Terribile, terrificante, soprattutto per una donna. Una sera è con altri disgraziati come lei seduta in una panchina di un parco. Irrompe la polizia, la massacrano di
botte, non stavamo facendo niente di male, ricorda Lucia. Nemmeno fare la pipì era scontato. Ci sono i bar, ma se non hai l’euro per il caffè, allora niente servizi.
Lucia stringe i denti, resiste. Vuole uscire da quell'incubo, non le piace vivere di elemosine. Comincia con piccole pulizie la notte. Un panificio, una palestra. Risparmia dei soldi, mollichina per mollichina. È gentile, non ha nulla ma il suo garbo piace a tutti. Dopo tre anni, trova un lavoro un pò più stabile, prende in affitto una casa. Fa domanda al tribunale, il giudice la guarda. Signora, può riprendere con sè sua figlia. Lucia è con la sua bambina, finalmente c'è anche Salem.
Lucia potrebbe vivere la sua vita, ma non riesce più. Dormire in un letto le dà emozione, i suoi figli di più, ma non riesce a dimenticare il suo passato, i suoi compagni di strada. Lucia riprende il coraggio a due mani, e due ali. Diventa un angelo, fonda a Varedo, in Brianza, l'associazione "Angeli della strada" per dare una mano a chi si trova nella situazione in cui prina era lei. Forma una squadra di ragazzi, recuperano merce che non serve più nelle cantine, aiutando i proprietari a liberarle, poi la domenica ad Assago, al mercatinio dell'usato, rivendono tutto, con i fondi raccolti comprano per chi non ha nulla cibo, prodotti di igiene, assorbenti. Pagano bollette o affitti di chi, quel mese, non è riuscito a saldare un debito.
Lei, piccola donna è una forza della natura, incontenibile. Conosce tutti, si fidano di lei come di una sorella.
Inutile girarci su, sono sempre i poveri ad aiutare i poveri. Lucia Troilo è un esempio per tutti. Fa quello che dovrebbero fare molti politici che, invece, pensano alle armi e alla guerra ❤


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La dottoressa Amanda Hess era incinta di 9 mesi ed era in ospedale per farsi indurre il travaglio. Stava indossando il camice quando ha sentito che una madre in un'altra stanza aveva bisogno di un parto d'emergenza perché il suo bambino era in difficoltà, ma il suo medico non era disponibile. Nonostante la sua situazione, la dottoressa Hess si è infilata un altro camice, ha messo i guanti e ha fatto nascere il bambino della donna.
Ha poi partorito il suo bambino un'ora dopo. ❤️

lezioni di filosofia di cristian porcino : la rabbia


intressante  già   sapere  cos'è  e le  conseguenze    che  essa  porta     sono il primo passo  per  affrontarla 

10.9.23

Uno spiraglio di luce

 


“Sulle Tracce dell'Altrove”... dalle primissime pagine uno spiraglio di luce pare trapelare dalle righe di ogni foglio. Quello di Cristian A. Porcino Ferrara, si profila fin da subito come un viaggio interiore ricco e profondo, a tratti doloroso, ma sempre lucido.

Una lettura piacevole e fluida, a tratti illuminante, soprattutto quando l'autore tocca temi di rilievo etico-morale come la spiritualità e la religiosità, l'omosessualità e l'esperienza travagliata del coming out etc...

Si coglie in sordina la presenza di un fil rouge che inevitabilmente lega ogni tematica a quella successiva, poiché è la continua ricerca interiore a guidare la mano dell'autore, non vi è mai stacco brutale tra i temi... come un flusso di coscienza scorre e va... come un fiume che non ha inizio né fine... così questo testo ci lascia la parola, apre e invita alla riflessione personale.

Grazie a Cristian A. Porcino Ferrara per essere riuscito a raccogliere spunti riflessivi tanto delicati in una lettura elegante.


Prof.ssa Francesca Curreli


Il libro è in vendita su Amazon 

9.9.23

i minori in carcere e i corrotti in libertà due pesi e due misure

Va bene  combattere la delinquenza  giovanile   ma  fin quando  si    farà solo con leggi eccezionali  ed 

emergenziali come  è stato semre  fatto   dalle  origini dello  stato  e  non seguono  misure sociali   i problemi rimangono    ed  s'aggravano . Soprattutto   quando 







Ai ragazzi la galera, ai potenti l’impunità

Il giudice di Sorveglianza di Firenze: “Dalle 10 alle 14 il politico condannato poteva uscire e vedere i non pregiudicati”. Il sostituto procuratore di Messina Felice Lima: “La giustizia penale ormai da anni non è uguale per tutti”








Cos'è il PERDONO? Come Si Fa A Perdonare? Perché Dovresti Perdonare? .

    canzone  suggerita
Perdono - Caterina Caselli 





vedendo il bel video ( almeno per me ) di
ho inziato sia rimettere iniscussione la conclusione di alcuni rapporti siua su i social sia al vivo finiti male   e di  cui  ancora  porto i i sensi di colpa . Ma ma soprattutto a rimuovere quegli incubi , rimorsi senza di colpa che queli che avevo dimenticato ma non rimosso da dentro di me e che mi porto dietro nel corso degli anni perchè come credo ciascuno di noi ci saranno persone che non abbiamo mai perdonato o fatto pace Infati negl ultimi minuti del finale soprattutto : << non bisogna aspettare per perdonare qualcuno\a perchè potrebbe essere troppo tardi . >> . Rieccomi a farmi le domande : Cos'è il PERDONO? Come Si Fa A Perdonare? Perché Dovresti Perdonare? avevo già la risposta dentro di me , ma era incompleta . e andando a cercare sitri o altro che l'approfondissero o mi dessero ulteriori rispote ho trovato questi tre video che  analizzano  sotto l'aspetto  laico\ spirituale   , religioso  ,  psicologico  il perdono   







 e dovrò come ho fatto con quelli meno gravi perdonare . solo cosi riuscirò a fare piazza pulità delle scoriue ( rimorso , sensi di colpa , ecc ) più a fondo e più completa . ed usare di più lo strumenoi del perdono . e poicome suggerisce  il commento  al primo vieo   citato di  

 Salvina Corrao
💔 devi riuscire perdonare per sentirci bene con noi stessi non pensare passato diamo la possibilità se non perdoniamo diventiamo orgogliosi lo orgoglio non è una cosa bella ci fa stare male che fa stare meglio me e gli altri .


 come dimostrano anche le storie raccontate in queste blog in particolare queste due

UN CASO DI RAZZISMO di © Daniela Tuscano

Addio a #giulianomontaldo, grande regista. Anni fa una delle sue migliori pellicole mi ispirò questa riflessione.

Nella foto, Riccardo Cucciolla e Gian Maria Volonte' in "Sacco e Vanzetti" del 1971) 

Ottantasei anni fa venivano giustiziati sulla sedia elettrica, da innocenti, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Già la parola fa rabbrividire, al punto che alcuni ne esigono la cancellazione dal vocabolario. Giustiziare il verbo giustiziare, insomma, non sarebbe una brutta idea, specie se, come in questo e in molti altri casi, si accompagna al suo contrario, cioè l'innocenza dei condannati.
La storia dei due anarchici italiani la conoscono tutti, grazie anche al potente film di Montaldo magistralmente interpretato da Gian Maria Volonte' e Riccardo Cucciolla. Un j'accuse in piena regola, che ci restituisce intatto il clima incanaglito e spietato di quei tempi. Un ritratto per così dire chirurgico e, riconosciamolo, lombrosiano dei protagonisti dell'atroce storia. Gli italiani (noi italiani) nei panni dei diversi, il nordico Vanzetti e il meridionale Sacco accomunati dalla stessa sorte di "negri bianchi" come venivamo amabilmente considerati. I compatrioti con quell'aria mutila, gli occhi sempre un po' strabici, scuri come ossidiana, quasi alla ricerca dell'aria da respirare, che in questo caso erano, tanto per cambiare, le parole: lessico storpiato e inafferrabile, che essi non capivano mai del tutto e che temevano in quanto strumento del potere. I più lombrosiani non erano tuttavia loro, ma gli accusatori wasp: in primis il giudice Tayler, il cui razzismo ostentato e, addirittura, vantato portò alla creazione d'un nuovo verbo, "taierizzare", divenuto sinonimo di modo prevenuto e iniquo d'esercitare la magistratura. Non era da meno il pubblico ministero, quel Katzman la cui arringa accusatoria è stata resa con lucida puntualità da Montaldo: Sacco e Vanzetti dovevano essere condannati perché anarchici, perché terroristi, ma soprattutto perché nemici di quella civiltà superiore e avanzata in cui si erano inseriti come corpo alieno e infetto; figli di sponde estranee, imbarcatisi a milioni su natanti di fortuna e accolti dal paese ricco e prospero. Certo, si potevano comprendere i disagi, ma che questi estranei tramassero pure contro la civiltà superiore, no. Sacco e Vanzetti erano "contro la nostra democrazia", cioè l'unica e l'autentica. Nell'indegna requisitoria del Katzman si avverte l'eco di quella "Relazione sugli italiani" redatta dall'Ispettorato all'Immigrazione pochi anni prima (1912): "Generalmente sono di piccola statura, di pelle scura, non amano l'acqua e molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane; si costruiscono baracche di legno nelle periferie delle città dove vivono gli uni vicino agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti, fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra loro. Dicono che sono dediti al furto e che ostacolati diventano violenti; i nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma soprattutto non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere con espedienti o addirittura attività criminali".
Questi sub-umani, anzi, questi insetti, erano odiati e temuti.
Sacco e Vanzetti furono uccisi dal pregiudizio, dall'umiliazione cui vennero sottoposti al processo, dove li costrinsero a indossare scure coppole sotto lo sguardo divertito e sanguinario degli yankees ansiosi di vendicarsi. Erano carne da macello. La politica, l'anarchia? Per i due l'anarchia era un ideale serio. Senza potere, senza violenza. Ma la politica non era che un pretesto. L'anarchia "democratica" di Sacco e Vanzetti aveva il torto di non identificarsi col consumismo capitalista. Gli eroi di Sacco e Vanzetti non si chiamavano Rockefeller ma erano gli anonimi operai distrutti da venti ore di lavoro. Proponevano una visione "altra", inaccettabile e da respingere per il totem del liberalismo. Non volevano "quella" democrazia perché ne desideravano di più. Non accettavano la colonizzazione culturale del paese ospite. Li si accusò anche d'ingratitudine e a prima vista poteva trattarsi d'un'imputazione sensata. Italiani, greci, spagnoli, portoghesi, slavi - come snocciolava con evidente disprezzo il procuratore Katzman - provenivano da nazioni prive di libertà, spesso dittatoriali (era anche il nostro caso) e, una volta giunti nel "paese di Bengodi", pretendevano d'imporre i loro costumi, le loro strampalate, misteriose, selvagge abitudini. Quale scempio!
Sì, la democrazia italiana era meno evoluta, o meglio, non esisteva affatto, ma gli italiani non rappresentavano un monolito. Sacco e Vanzetti ne erano un esempio e offrivano un'alternativa ai modelli imperanti del totalitarismo, dal quale provenivano, e dal liberalismo, nel quale si trovavano a vivere.
Non occorre un grande intuito per notare che le descrizioni suesposte combaciano in maniera impressionante con la nostra percezione degli immigrati attuali.
Non avevamo problemi, il che sarebbe stato del tutto comprensibile. I problemi esistevano,così come oggi esistono tra noi e i fuggitivi della sponda sud del Mediterraneo. No. Noi eravamo il problema. Quando le persone sono solo problemi, e non anche risorse, è già avvenuta la disumanizzazione. Se questi sono i cardini la democrazia liberale, Sacco e Vanzetti fecero bene a rifiutarli perché tale democrazia non escludeva lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, non eliminava le discriminazioni, non negava il razzismo, anzi lo alimentava soprattutto in periodi di crisi. Allora come oggi.
I nostri connazionali vennero riabilitati solo nel 1977 e, a distanza di quasi un secolo, testimoniano una delle pagine più nere d'un odio "perbene" e quindi più insidioso e durevole. La loro vicenda suscita ancora profonda indignazione. Sacco e Vanzetti ci fanno davvero capire cosa significhi essere aborriti per il solo fatto di vivere, perché non si è previsti né utili al sistema. E il sistema elimina, inflessibilmente e legalmente. In perfetta coscienza. Così infatti recita la battuta finale della pellicola montaldiana: "Come vuole la legge, io ti dichiaro morto".
© Daniela Tuscano

8.9.23

La figlia si sposa e gli anziani genitori muoiono poche ore dopo il matrimonio: l’addio di Nerviano a Luigi Bina e Angela Benecchi


da  la Repubblica edizione  di Milano

Avevano trascorso tutta la vita insieme, a casa e sul lavoro, e se ne sono andati a poche ore di distanza l’uno dall’altra, proprio in concomitanza con un momento di grande gioia per l’intera famiglia: Luigi Bina, 90enne di Nerviano (nell’hinterland milanese), è morto lunedì 4 settembre subito dopo il matrimonio della figlia Annamaria e la moglie Angela Benecchi, di 84 anni, l’ha seguito il giorno dopo.
Entrambi erano molto noti in città per aver gestito un negozio di calzature nel paese. La coppia lascia quattro figli: oltre ad Annamaria (a sua volta conosciuta per la sua attività di insegnante alla scuola
primaria), i fratelli Marco, Paolo e Carlo.
“Nerviano è più povera con la perdita di un altro pezzo della propria storia. Angela e Luigi erano esempi di gentilezza, educazione e rispetto unici – commenta l’ex sindaco Massimo Cozzi – Non servono parole in questi casi, ora sono ancora uniti in paradiso”.
Entrambi erano ammalati da tempo e la signora Angela se n’è andata mentre i figli stavano organizzando il funerale del marito: così hanno ricevuto insieme anche l’ultimo saluto delle tante persone che volevano loro bene, giovedì 7 settembre nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano.
Molto attivo in parrocchia, Luigi Bina era stato catechista e faceva parte del coro. In passato era stato anche presidente dell’associazione di volontariato Collage, che collabora con i missionari per sostenere le popolazioni bisognose di Costa d’Avorio, Burundi, India e di altri Paesi africani, sudamericani e asiatici.
L’associazione ha reso omaggio a “Luigi, amante della musica classica” con un video postato su Facebook e la frase: “La vita non ci restituisce le persone perdute, le parole che non abbiamo detto e le emozioni che non abbiamo vissuto. Nulla torna indietro, ma tutte le cose più belle di questa vita le teniamo chiuse dentro i ricordi che porteremo dentro di noi, in quel piccolo posto speciale chiamato cuore”.

I volontari di Collage parlano di Luigi Bina come di “un padre, un fratello maggiore e un amico. Sentiremo la tua mancanza, ma ci piace pensare che hai preso per mano la tua amata Angela, per varcare insieme la soglia della speranza”.

I coniugi Bina “erano una coppia dolcissima. Ricordo ancora quando la mattina venivano insieme al bar a fare colazione” è il messaggio affettuoso di un’abitante di Nerviano, mentre un’altra sottolinea che “non hanno voluto separarsi nemmeno per compiere l’ultimo viaggio”.

In tanti parlano di “una storia d’amore preziosa da conservare nella memoria” perché “un’altra generazione come la loro non nascerà più”.

ogni anno a chiederci e quasi finita l'estate .... come è successo ? Ed intanto l'autunno sta arrivando e noi siamo ancora qui

 La caduta delle foglie, la paralisi della vita durante l’inverno, lo schiudersi dei germogli, il movimento dell’acqua tra le rocce. Sono tutte esperienze che anche l’individuo fa, solo che le esprime con i concetti complessi della psicologia, mentre il giardino le esprime con il linguaggio della natura.
                                  (J. Hillman)

colonna  sonora  
Sta Arrivando L' Autunno - Cinzia Fanara



 Anche  quest'anno   l'autunno  sta  arrivando   ed  un altra  estate    della  nostra  vita  è passata    Inizia  la  stagione  la  stagione  da mille  colori  decadenti   ,  di traformazione     e  cambiamenti  ,  che  improvvisamente   arrivano perchè  

 
Infatti  la  maggior   parte  degli  animali  s'affrettano  a  fare  le provviste   prima  del  letargo  e  piante ( la  maggior  parte  )     a spogliarsi  prima  d'andare  a riposarsi   .
Sono affascinato  e  un po'  malinconico  ,  ogni volta   che  vedo sfondi per  pc    come  quelli   che  trovate nel   post  )   e   quando  googlephoto ( vedere    post   finale     del  : <<  diario di Bordo \ di viaggio n°5 anno I >>  )    mi   ricorda 




foto scattate    da me    o condividise  su internet   inviate  d'amici  , slide  , ecc   nei  boschi o  ad  alberi   , incantato     dalle continue  sfumature   che si  ti metto  tristezza  ed  malinconia   ma  allo stesso ti  affascinano  


Infatti si  passa  dal  giallo  al vere   scuro   , passando per  : il   rosso ,   l'arancio   ed  al marrone  .
Una  stagione  che   placa,o  almeno dovrebbe almeno in apparenza, gli impeti ormonali  tipici  della primavera e dell'estate, come   sembra  (almeno   questa  è la mia  interpretazione  \  perifrasi)   suggerire   la   celebre   canzone , ora  in  sottofondo  mentre  scrivo  questo post ,  Impressioni di settembre    della  Pfm . Ora  però non  scambiatemi  per   un   depresso   che  vede   nell'autunno   \  inverno  solo ed  esclusivamente   malinconia   in quanto  almeno nei miei  ricordi  (non solo dell'infanzia   e della mia  gioventù 😃😢 ) come  credo   in  ciascuno  di voi  \  noi  , soprattutto    nel  sud più legato  a  riti della  società  contadina   con  feste patronali   che  segno il passaggio   dall'estate  all'autuno , alle  vendemmie  , alle conserve   di pomodoro , ecc . Inoltre esso ha anche dei lati positivi che equilibrano quella malinconia ed tristezza che ci prende almeno all'inizio , come ho anche evidenziato nel titolo del post , e e che ci fanno accettare il fatto che esso è come la Primavera, cioè una stagione di mezzo. Un periodo che ci invita alla trasformazione e al riequilibrio delle nostre energie . E nel prenderecnel bene o nel male , decisioni importanti buone i cattive che siano , come d'altronde è sempre successo nel corso della storia  8 settembre docet .
Fra i motivi   per  amare  o nele mio  caso non  odiarlo  completamente   ci  sono quelli  più noti  suggeriti da :  << Perché l’autunno è bello – 8 buone ragioni per amarlo   >>  da socialup.it


  1. colori! L’autunno è un’esplosione di colori caldi e meravigliosi, tutto ciò che ti circonda è giallo, arancio, rosso… Tutto ci sembrano così rassicurante, così accogliente sembrano sempre di essere stretti nel caldo abbraccio degli alberi. Ci piace sentire le foglie sotto le scarpe mentre cammino e sogno un giorno di poter correre scalza su un prato in autunno.
  2. Le giornate sono tiepide, certo nell’arco di un giorno devi cambiare vestiti almeno tre volte, ma il tepore dell’autunno è davvero piacevole. Uscire in una soleggiata giornata autunnale è una goduria per i sensi.
  3. La cioccolata calda !!! Dio benedica la cioccolata calda. Il cioccolato è meraviglioso, ma il cioccolato fuso in una tazza che ti scalda è divino. Vogliamo poi sbriciolarci una meringa dentro? Oppure mischiarla con un po’ di aroma alla fragola? E tutto questo perché l’autunno è bello.
  4. Parlando di cioccolata calda, ci sentiamo in dovere di parlare delle fredde sere autunnali (che in inverno non fanno altro che raggiungere un apice). Il sogno di ogni topo di biblioteca: un divano o una poltrona comoda, una bella copertina morbida, un bel libro in una mano e nell’altra una calda tazza di tè… o di cioccolata calda.
  5. Per i grandi appassionati di serie TV, le serie ricominciano e ci portano a nuovi livelli di odio e amore verso i personaggi.
  6. Per gli appassionati di disegni e arte invece questo è il mese di Inktober. Pensiamo che sia un’iniziativa meravigliosa e ogni anno scopro artisti meravigliosi. Quest’anno tra l’altro ha fatto molto scalpore Shawn Coss con le sue illustrazioni di disturbi mentali,  veramente affascinate, andate a vederle perché merita tantissimo!
  7. Halloween! Adoriamo follemente Halloween,[ sia   quello  imposto  dai media  e  dalle  mode sia  quello  , il  mio preferito   dele nostre tradizioni   popolari   corsivo mio ]  è una delle nostre feste preferite. Amiamo questa festa perché siamo perennemente affascinati dal paranormale, misteri, luoghi abbandonati e infestati, e un giorno speriamo di poter vedere dal vivo dei fuochi fauti. Halloween racchiude tutto questo spirito in una notte, come non amarla?
  8. Ultima, ma non ultima: un abbraccio d’autunno è sempre più caldo e dolce.
ed  aggiungo    Il ritorno  a  scuola   ed al  ritrovare  gli   amici ed  i  compagni  di  banco   .
Concludo  parafrasando  una  famosissima   canzone in auge  ancora oggi   della mia adolescenza,  l'autuno sta  arrivando  e noi  siamo    ancora  qui . 

7.9.23

Abiti eleganti realizzati con mozziconi di sigarette: questo sì che è riciclo !

https://www.casaegiardino.it/news/ del  22/08/2023



Elisa Cardelli



Nel mondo moderno, l’attenzione per l’ambiente è diventata una priorità fondamentale per molte persone. Uno dei settori che si è recentemente guadagnato notevole popolarità è quello della moda sostenibile, che ha introdotto la tendenza degli “abiti eleganti realizzati con mozziconi di sigarette”. Sì, avete capito bene: il riciclo di questi minuscoli rifiuti nocivi può diventare una forma d’arte e una dichiarazione ecologica.


Photo by geralt – Pixabay

Alexandra Guerrero, una talentuosa designer proveniente dal Cile, ha brillantemente affrontato il problema dei mozziconi di sigaretta abbandonati per terra, trovando un’approccio originale e creativo: li ha trasformati in una collezione di moda unica, con un’eleganza vintage che non passa inosservata . Oltre all’importanza di avere un comportamento educato e un senso civico adeguato, esiste un’altra soluzione per evitare che i mozziconi di sigarette vengano lasciati per strada: il riciclo. La giovane designer cilena Alexandra Guerrero ha dimostrato che è possibile trasformare queste cicche in qualcosa di prezioso, persino in capi di abbigliamento. Il progetto di Alexandra è iniziato come parte della sua tesi di laurea, ma è rapidamente cresciuto fino a diventare un’idea per proteggere l’ambiente. Ha notato una notevole quantità di mozziconi di sigarette sparsi sui marciapiedi della sua città, Santiago del Cile. Dopo aver condotto delle ricerche, la fashion designer ha scoperto che i mozziconi si potevano trasformare in fibre utilizzabili.
Il processo di trasformazione inizia con la sterilizzazione e la sanificazione delle cicche, che vengono poi lavate con un solvente e fatte asciugare. Una volta completata la fase di sanificazione, le cicche vengono tinte e filate insieme alla lana di pecora. Il risultato finale è una collezione di abbigliamento unica, contraddistinta dal marchio Mantis, in cui ogni capo contiene il 10 per cento di mozziconi di sigaretta purificati e il 90 per cento di lana di pecora.
Questo progetto mostra come sia possibile trasformare uno dei rifiuti più comuni al mondo in una risorsa preziosa, dimostrando che la creatività e l’attenzione all’ambiente possono andare di pari passo per affrontare le sfide legate alla sostenibilità.

Su rete 4 un tizio critica Laganà ucciso dal treno a Brandizzo per " la distrazione del video " e la suggestione di andare sui social . Giambruno ? Peggio : Piantedosi .

 



dopo il  caso  Giambruno  adeso a  sparare   .....  purchè  serva   a far parlare  di me   a mo' degli influenzer  o  peggio  usare tale    tecnica    , come   ho  detto nel titolo e  nei precedenti  post    ,  per  far  passare  in  secondo piano   i fallimenti   di questo governo   ,  il  mistro dell'interno    non  uno  dei loro  servi    e scalzacani    imparentati  con gli espoenti  del governo    .

 

  Dalla  striscia   quotidiana  del FQ  d'oggi 7\9\2023 

Su rete  4 un tizio  critica  Laganà   ucciso dal treno  a Brandizzo  per    " la  distrazione del video  "  e  la  suggestione   di andare sui  social . Giambruno  ? Peggio  : Piantedosi .


non so  che     altro dire     se non  che non  hanno  unminimo  di decenza   e di rispetto  ,  neppure   il  pudore  ( sempre  che  sappiano    cosa  sia  )    di tacere   ogni  tanto  .  

DIARIO DI BORDO N°8 ANNO I . c'è chi trae dall'immigrazione arricchimento interiore c'è invece di chi lo usa come creare odio e parlare alla pancia della gente cercando un nemico per distrarre la massa dal pessimo governo

 sfogliando   la rassegna    news  del portale web www.msn.com/it-it ho  letto   ( non  ricordo    la  fonte    precisa    )   della  scoperta  di Dio   avvenuta   in mare   tra  immigranti   dell'ex no global   Luca Casarini .Per decenni è stato un riferimento della sinistra antagonista erede  di quella  sinistyra  extraparlamentare . Quella della disobbedienza barricadera, dei centri sociali e delle battaglie no-global. Ora però, a sentirlo parlare, Luca Casarini sembra una sorta di chierico del cristianesimo progressista  quelli   che  una  volta  (  e   sai nostalgici   e da certa destra  erede    del neofascismo  \   destra  extraparlamentare  )    venivano  chiamati     \ etichettati  come  cattocomunisti  .Egli    Deluso dalla politica parlamentare , il fondatore dell'Ong Mediterranea Saving Humans ha infatti assicurato di aver (ri)scoperto Dio. "Quando sei in mare, in quel punto tra vita e morte, abbracci una persona e la salvi, senti che ti sta succedendo qualcosa dentro", ha raccontato lui stesso in un'intervista a Repubblica, nella quale ha parlato anche del suo rapporto di amicizia con Papa Francesco.Così, ora l'ex leader dei centri sociali del nord-est vive in una propria dimensione "spirituale" fatta di salvataggi in mare e di scambi epistolari con il Santo Padre. Quest'ultimo, peraltro, lo ha pure convocato in Vaticano come membro del prossimo Sinodo di ottobre.

dal portale  msm 

 In compenso, Casarini sembra non ci metterci nulla a mandare al diavolo certi esponenti del governo, come avvenuto nei mesi scorsi proprio in merito alle politiche migratorie. E i compagni duri e puri d'un tempo che ne pensano? "Alcuni parlano di conversione, non mi offende ma non è così. Nella mia vita un prete l'ho sempre avuto accanto, don Gallo, don Cassano, don Vitaliano: una Chiesa osteggiata dai vertici di allora, ma non l'ho mai rifiutata. Ho avuto una educazione cattolica, per me il rapporto con questa Chiesa è una ricongiunzione", ha raccontato l'attivista.

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vediamo al secondo caso   ovvero   a   c'è invece  di  chi lo usa  come   creare odio  e parlare  alla  pancia  della gente  cercando  un nemico   per  distrarre la massa     dal pessimo  governo  .  Si     tratta    di  certi    siti   e  social    della destra  extraparlamentare   ed  non solo    riportano     fake news    come   questa  



 da  IL GIORNALE 12 ora/e
"Donna single cerca arabo". Quelle foto fake per attirare i migranti nell'Europa del sessoStoria di Francesca Galici


«In Europa ci sono belle donne e c'è carenza di uomini»Questo è il messaggio che sempre più spesso viene veicolato dai canali della propaganda pro-migranti dall'altro lato del Mediterraneo per convincere i giovani a lasciare i loro Paesi, alimentando il già ricco mercato illegale di esseri umani. Il sottotesto è piuttosto intuitivo: ovunque in Europa trovi donne disponibili a soddisfare i tuoi bisogni sessuali. Per trasmettere questo messaggio si solleticano gli appetiti dei giovani futuri migranti con foto di donne di carnagione chiara, spesso in abiti succinti, e foto provocatorie accompagnate da espliciti messaggi in arabo. Facile intuire come queste immagini stuzzichino facilmente l'ormone dei migranti e diventino un
elemento rafforzativo del processo decisionale.
 «Ciao, vengo dalla Germania, sono single da molto tempo e devo trovare un nuovo amico o una nuova anima gemella. Non mi interessa la tua età o il tuo Paese, devi essere leale e gentile con me», si legge in uno di questi, accompagnato dallo scatto di una ragazza rubato dal web. La malcapitata, che non è a conoscenza dell'utilizzo delle sue immagini, viene utilizzata come esca alla quale abboccano numerosi uomini di varia provenienza pronti a trasferirsi, allettati dall'avvenenza della ragazza mostrata.E ancora: «Sono una donna ricca e single, ho bisogno di un ragazzo e non importa quanti anni abbia. Posso aiutarti. Contattami ora perché posso farti sorridere per sempre. Ti aspetto». Il messaggio è accompagnato da un'altra immagine di donna, stavolta in abiti succinti. Anche in questo caso i pesci all'amo non mancano, in quello che a tutti gli effetti è un mercimonio: «Ho 24 anni, sto cercando moglie», «Sono un giovane single», «Dove abita?», «Voglio il suo numero di telefono». E così via. Purtroppo, si trovano anche immagini di giovani donne con bimbi piccoli, sedicenti vedove europee, che «cercano un marito arabo. Non conta l'età».Di esempi come questi ce ne sono tanti, messaggi che di volta in volta utilizzano fotografie di donne sempre diverse con look tipicamente occidentali che attirano l'attenzione e l'interesse di uomini pronti a tutto. Questo elemento non è secondario nell'analisi dei flussi migratori verso l'Italia e l'Europa, perché fa emergere una motivazione diversa rispetto ai movimenti. I tifosi no-border sostengono incondizionatamente che i migranti che lasciano l'Africa per l'Europa stiano scappando dalle guerre.Ma questi messaggi mettono in evidenza un altro aspetto che emerge in modo chiaro dalle cronache quotidiane. Prendendo come riferimento esclusivamente il nostro Paese, si rileva che in Italia gli stranieri hanno una propensione ai reati sessuali circa 7 volte maggiore rispetto agli italiani. I migranti che arrivano irregolarmente nel nostro Paese sono soprattutto giovani e giovanissimi, nati e cresciuti il più delle volte in società a prevalenza musulmana in cui alla donna viene imposto di non mostrare il proprio corpo, considerato peccaminoso. Spinti da messaggi di questo tenore, che li invitano al viaggio illegale in Europa per accoppiarsi con donne occidentali, i migranti percepiscono come un loro diritto quello di considerare ogni donna che incontrano come un oggetto sessuale di cui possono liberamente disporre. Le reazioni sovraeccitate sotto questi messaggi-esca lo dimostrano.

 solo per  citare  il  " più moderato ed  leggibile   "   fra  i  quotidiani  . Un altro esempio   di disinformazione  e  fake news      è    il sito   https://www.dcnews.it/    con la sua appendice  social ogni  volta    che  ( qui l'elenco in questione )quando  succedono dei   fatti  di cronaca    soprattutto  cronaca  nera   e  deliquenziale    in cui  vengono   coinvolti  o sono protagonisti    persone    d'anni  residenti   in italia   o  figli di stranieroi che  hanno scelto   di resiedere  nel  paese    oppure  qualche  alche  immigtrato  di prima o di seconda  generazione    non  sempre  clandestini  .  Usano    come  nel  caso avvenuto   qualche  giorno fa      avvenuto  in provincia  di   Padova  dove  un ubriaco è stato quasi ucciso    perchè  urinava la portiera  di un  auto    )   commette   qualche  reato   protagonista  in negativo   viene    chiamato   cn il  dispreggiativo     risorsa  .