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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

Estetista cinica, bufera sul mega party a Brera fra libri antichi e opere d’arteMusica da discoteca e abbuffate negli spazi dove agli studenti non è concesso nemmeno bere acqua. E lei si giustifica: «Non mi pare sia un museo così visitato, le mie influencer una vetrina per l’estero»

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 unione  sarda  Estetista cinica, bufera sul mega party a Brera fra libri antichi e opere d’arte Musica da discoteca e abbuffate negli spazi dove agli studenti non è concesso nemmeno bere acqua. E lei si giustifica: «Non mi pare sia un museo così visitato, le mie influencer una vetrina per l’estero» Alcune immagini dal party (foto da Instagram) Tavole imbandite e danze scatenate con musica da discoteca a poca distanza da libri antichissimi e dal valore inestimabile conservati nella Pinacoteca più famosa d’Italia: è quanto andato in scena nei giorni scorsi a Brera, nel cuore di Milano, protagonista Cristina Fogazzi, meglio nota come Estetista Cinica. Una festa organizzata per lanciare il suo nuovo progetto spagnolo, ma che ha scatenato una bufera sui social. L'imprenditrice da 1 milione di follower ha organizzato il suo party, cui ha invitato volti noti e celebri influencer italiane e spagnole, «pagando 80mila euro più 15mila per i custodi», ha precisato il direttore della Pinacotec

TERTENIA. La poesia è un’auto da riparare Maria Biolchini, scrittrice e carrozziera: «Donne seguite le vostre passioni»

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 dall'unione  sarda  del  16\6\2024 C’è qualcosa di poetico nel donare una seconda vita alle auto ammaccate. Nel prendere qualcosa di rotto, distrutto, deformato e riuscire a farlo risplendere. Maria Biolchini, 23 anni, di Tertenia, lavora nell’officina di famiglia insieme a sua sorella Stefania. «Fra i motori ci sono cresciuta. Ricordo quando mio padre, da bambina, mi portava sul carro attrezzi, mi sentivo al settimo cielo», racconta. Dopo il diploma da ragioniera pensa di iscriversi all’università, Medicina o Ostetricia, ma l’entusiasmo si spegne sul nascere. «Sapevo che non era la mia strada. Il mio habitat naturale è sempre stata l’officina di famiglia. Per cui ho cominciato a frequentarla, a poco a poco, per imparare il mestiere. Questa è una vita frenetica, devi essere sempre disponibile 24 ore al giorno per eventuali soccorsi, festività comprese», continua Maria. La carrozzeria è un crocevia di persone, è un passaggio di storie, pensieri, esperienze, da cui Maria p

Fabio Franceschi, parla lo stampatore di Harry Potter: “La sua vera magia? Farmi viaggiare in Rolls-Royce e in elicottero”

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  ©  Oggi/Stefano Lorenzetto © Oggi/Stefano Lorenzetto Oltre che per la scoperta dell’America, gli italiani sono noti per averci importato il Parmigiano reggiano, la Nutella, il Martini, il Campari e molte altre delizie da mangiare e da bere. Il padovano Fabio Franceschi, 55 anni, è forse il primo a occuparsi del nutrimento per lo spirito: i libri. Secondo un documento d’epoca dell’US Census Bureau, nel 1900 vivevano negli Stati Uniti 484.703 nostri connazionali. Di costoro, 23.528 erano in Illinois e 66.655 in Pennsylvania. Il titolare della Grafica Veneta di Trebaseleghe si è avventurato sulle loro tracce in questi due Stati. In meno di tre anni, ha acquisito la Lake book manufacturing di Melrose Park, sobborgo di Chicago, e lo scorso 2 maggio la P.A. Hutchison di Mayfield, fondata nel 1911, specializzata in testi scolastici. SFRUTTAMENTO DEL LAVORO, ARCHIVIATO  – L’America fu anche all’origine della peggiore accusa che potesse essere rivolta a un imprenditore: sfruttamento del lavor

Linda Feki, la musicista: «In ospedale a Napoli hanno provato a non farmi abortire con ecografie falsate. È stato umiliante»

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  di   solito   questo nostro blog   non racconta  storie    di  vip  ed  influenzer    hanno  già  troppa (  al  90 %  dei casi autoidotta  e  creata  ad  arte  )   pubblicità  per i  fatti loro   .....   nella maggior  parte  dei  casi   . Ma qui   si tratta   di  una  storia      vergognosa    che  non riguarda    solo  lei  ma  tutte le  donne     che decidono   d'intrapendere  il percorso dell'aborto  .Scelta    condivisibile  o meno     di vita .  Scelta  \  decisione    che   dovrebbe    essere   rispettata     , ma  soprattutto   la  donna  che  decide    di farlo    va  tratta    con umanità  .Quello     che    ha  subito   , e  che  subiscono  tutte le  donne  ,   che  vogliono  intrapendere  tale  dolorossima  scelta    è  violenza  psicologià ed  etica pari  a quella  del  femminicidio .  on sapendo  cos'altro  dire    se  non  solidarietà  e  vicinanza   al lei    vi  lascio   con la  sua  storia  .  A    voi  ogni  ulteriore     commento Linda Feki , 33 anni,

Cerca lavoro in Italia per quasi un anno, poi viene assunto a tempo indeterminato in Germania: «60 anni? Nessun problema» e Non si ferma all'alt e travolge 3 ciclisti della Dolomiti race: «Ero in ritardo per la messa». Fratture multiple per gli atleti e corsa all'ospedale

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Per quasi un anno ha cercato lavoro mandando curriculum senza ricevere nemmeno una risposta. Inaspettatamente, è stato contattato dalla Germania per un posto da dipendente all'aeroporto di Monaco, e dopo aver svolto una serie di test è stato assunto a tempo indeterminato all'età di 60 anni. Questa è la storia del signor Luciano che ha deciso di raccontare la sua esperienza a Fanpage, a partire da come si è ritrovato più volte senza lavoro, dopo essere stato direttore di un supermercato, autista della Croce Rossa e proprietario di una ferramenta. Da giugno dell'anno scorso era in cerca di lavoro, poi a marzo ha ricevuto una chiamata da una compagnia tedesca, che gli ha chiesto di fornirgli dei documenti per procedere con l'iter ma non si era più fatta sentire. La buona notizia e la partenza A maggio, quando ormai non se l'aspettava più, la compagnia lo ha ricontattato dicendo che era ancora interessata a lui e gli ha consegnato un elenco di cose da fare per preparars

La storia di Varsha: il potere del calcio di abbattere le barriere culturali

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La storia di Varsha è iniziata grazie al programma di sviluppo della FA inglese che introduce ragazze di tutti i ceti sociali al calcio in un ambiente divertente e amichevole. L'iniziativa è finanziata in parte dal programma UEFA HatTrick, che distribuisce in media il 66% delle entrate nette di ogni EURO alle federazioni europee per investimenti nel loro gioco nazionale. https://www.uefa.com/news-media/ Essendo una ragazza dell'Asia meridionale cresciuta in Inghilterra negli anni Novanta, le norme culturali hanno scoraggiato Varsha Patel dal perseguire il suo amore per il gioco. Sono passati 30 anni e oggi è un'allenatrice qualificata e un modello per le ragazze della sua comunità che vogliono giocare a calcio.                                          Varsha Patel e la squadra femminile che allena 'Lo farò' Quando ho avuto la mia figlia maggiore, ho iniziato a riflettere di più sulla mia infanzia. Mi sono ricordata di quanto mi piacesse lo sport quando ero giovane e

“Non vendo più Gratta e Vinci. Ho visto troppa gente rovinarsi” Il racconto del tabaccaio che rinuncia ad una parte di guadagno per non essere complice della rovina di troppe persone che si mangiano quello che guadagnano giocando a questa truffa legalizzata

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  ( ANSA ) – C’è un tabaccaio che rinuncia a una parte importante di guadagno per motivi etici: “Ho visto troppa gente rovinarsi con le sue mani. Mi rifiuto di continuare. Non vendo più Gratta e Vinci.”. Si chiama Mario Papariello, 58 anni, titolare della tabaccheria Postavecchia, a Calcinelli di Colli al Metauro. Ha raccontato la sua decisione al Carlino: “Soffrivo molto nel vedere diverse persone che azzardavano l’acquisto di un biglietto dietro l’altro, fino a giocarsi tutta la pensione o lo stipendio. Pensavo dentro di me che non avrei retto a lungo. Sicché, malgrado avessi un contratto con Lottomatica, ho detto basta e non ho più venduto Gratta e vinci. Da quel giorno mi sento sollevato e con la coscienza a posto. Non voglio guadagnare sulle sventure altrui”. Papariello racconta d’aver visto “disoccupati tentare la fortuna con i ‘grattini’ e uscire dalla tabaccheria senza nemmeno i soldi per mangiare. Vecchiette che vivono con pensioni minime spendere tutto quello che avevano riti

Caro Francesco, frociaggine non è una battuta ma un'offesa !

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CANZONE SUGGERITA CARO MIO FRANCESCO - LIGABUE   L'esclamazione di Papa Francesco mi ha fatto ritornare alla mente il bel ed  interessantre   libro Sulle tracce dell'altrove di Cristian A. Porcino Ferrara  il  quale  esplora temi filosofici e culturali attraverso riflessioni ed esperienze "in cammino". Il libro ci accompagna in un percorso di considerazioni personali e confronti con figure culturali e storiche significative come Franco Battiato, Giacomo Leopardi, Calum Scott, Matthew Shepard, Raffaella Carrà, Barbra Streisand, Ratzinger e molti altri. L'autore smonta il pregiudizio più o meno velato dietro luoghi comuni ed espressioni omofobe e ignoranti diffuse in certi ambienti, mostrando in tutta la sua violenza l'azione crudele dell'ignoranza mascherata da ipocrisia bigotta. L'omofobia, purtroppo, è più che mai trasversale e d'attualità in tutto il mondo, un sentimento strisciante che sfocia nell'intolleranza, discrimi

ATZARA FRANCESCA CARIA RIAPIRE L'EDICOLA CHE LA MADRE ANTONELLA AVEVA DOVUTO CHIUDERE PER PRENDERSI CURA DI LEI

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  UNIONE SARDA  16\6\2024  Nel cuore del piccolo borgo di Atzara, le storie di famiglia toccano profondamente la comunità. Francesca Manca, giovane che vive nel centro del Mandrolisai, ha riaperto l'edicola che vent'anni fa apparteneva a sua madre, portando con sé un gesto di affetto, memoria e resilienza. Intrecci di esistenze L'edicola, che per anni era stata un punto di riferimento per la comunità, aveva chiuso i battenti nel 1992 proprio perché la madre, Antonella Caria aveva deciso di dedicarsi completamente alla nuova arrivata in famiglia. Antonella, molto amata nel paese, aveva gestito l’edicola con passione e dedizione fino al momento in cui la maternità aveva richiesto tutto il suo tempo e le sue energie. Nel corso degli anni, l’edicola è passata di mano in mano, gestita da quattro diversi proprietari, fino ad oggi poiché il destino ha voluto che tornasse nelle mani di Francesca. Purtroppo Antonella non c’è più, stroncata da una grave malattia che l’ha portata via

Il caso Salis creato dalla Cia per colpire il pacifista Orbàn. L'ultimo delirio del complottismo rossobruno

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Tra i militanti spopola la tesi secondo cui la vicenda della neo eurodeputata di Avs è stata montata ad arte dal "partito della guerra" manovrato dagli Usa da lla newsletter Hanno tutti ragione  del 14\16\2024                                                                                                                                                                    di Stefano Cappellini                          Un amico e collega che conosce bene la sinistra radicale italiana mi fa: “Ma lo sai che nell’area gira la tesi che il caso Salis sia stato montato ad arte per colpire Orbàn e la sua posizione contro gli aiuti militari all’Ucraina?”. Non ne sapevo nulla. Mi gira dei post Facebook di attivisti della lista di Michele Santoro, Pace terra dignità, scritti prima e dopo il voto per le Europee. Uno di questi, il più articolato, comincia così: “Sono un’elettrice di sinistra e sono molto delusa dall’elezione della signora Ilaria Salis al Parlamento europeo”. Nella prima par

la vergogna del nostro sistema giudiziario sui processi per femminicidio . il caso del processo a Ciro Grillo

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  se  lo dice   anche   la  destra  , di solito    faziosa     e  vomitevole  su  tematiche  di femminicidi    e  patriarcato   , vuol  dire    che  la misura  è colma   .  Il Giornale  Filippo Facci • 5 ora/e  Il processo al figlio di Beppe Grillo (così viene chiamato in giro: il processo al figlio di Beppe Grillo) è un bignami del cattivo funzionamento della giustizia all'italiana: c'è tutto il peggio, a parte le derive della legislazione antimafia e qualche delirio di pm e giudici, i quali, anzi, sono apparsi tra i più normali di tutto il circo. Seguono esempi. 1) I tempi del processo sono normalmente mostruosi. I fatti sono del luglio 2019 ma il rinvio a giudizio è stato disposto due anni e quattro mesi dopo, mentre ora, dopo sei anni, siamo ancora in primo grado e in alto mare. L'organico, a Tempio Pausania dove ha sede i processo, prevede un fabbisogno di sei sostituti procuratori, ma all'epoca dei fatti erano soltanto due. Una pm ha lasciato nel mezzo delle indag

come vendicarsi senza subire denuncie Affitta ogni anno un cartellone stradale di 18 m² per scrivere «Infame»., Aereo Ryanair bloccato, c'è un passeggero di troppo: «250 euro e un viaggio gratis a chi scende, avete 20 minuti o cancelliamo il volo»

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Affitta ogni anno un cartellone stradale di 18 m² per scrivere «Infame»: la vendetta (non troppo cara) e il mistero sul litigio Leggo    17 ora/e  «Infame». Anche quest'anno, puntuale, il cartellone stradale con la maxi scritta destinata a un ignoto locale è apparso nei pressi di uno dei valichi confinari con la Slovenia a Gorizia . La vicenda, da anni, fa sorridere e interrogare la comunità isontina. Un committente anonimo prenota, solitamente in primavera, l'affissione su un cartellone di 18 metri quadrati in cui campeggia la scritta accompagnata dalla definizione che della parola offensiva ne dà la Treccani. Una vendetta non troppo cara Quest'anno, in piccolo, vicino a Infame, si nota anche la scritta «...e pure con stretta di mano». C'è anche una foto d'epoca che i concittadini stanno cercando di decifrare. Una sorta di leggenda metropolitana - che qualche fondamento di verità pare averlo - narra che la zona dell'affissione sia stata scelta oculatamente aff

Le parole del 2023 di mario domina

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 Lo  so  che  tale  post       è cronologicamente  del  dicembre  2023 ,  purtroppo   essendo  iscritto  a  diverse  cose     l'hoi  trovato    solo  ora  mentre  svuotavo  l'email   ,   però  il  post  contenuto   è  ancora    attuale  perchè il  contesto  delle  parole   è  ancora    valido  .  dal  blog  https://mariodomina.wordpress.com /   di    Mario  Domina*   La prima che mi viene in mente, inevitabilmente, è GUERRA. La guerra non è mai scomparsa dalla scena, è presente e sempre incombente nelle relazioni umane, anche quando non si vede. Ma due guerre di questa portata – la guerra ucraina (dietro cui c’è quella tra Russia e Occidente) incancrenita, e la guerra israeliano-palestinese mai risolta – ci dicono che le relazioni internazionali stanno subendo una regressione pericolosa: non che in passato non fossero i rapporti di forza a dominare, ma per lo meno era stata costruita un’impalcatura ideologica, giuridica e dialogica, un consesso in cui si tentava di ragionare, m