Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
3.9.05
che palle i matusa
Grazie per l'invito
E' l'alba, per me, tra queste pagine.
Deposito un sorriso radioso
per i miei nuovi compagni di viaggio.
Sole e Onda
(foto di Fan Parker)
2.9.05
a testa alta
Un marine, in Iraq, riceve una lettera dalla sua ragazza:
"Caro Johnny, la nostra relazione non può continuare. La distanza che ci separa è tanta, troppa. Confesso che da quando te ne sei andato ti ho tradito già due volte. Mi dispiace. Per favore rimandami la foto che ti avevo spedito. Con affetto, Mary".
Il soldato ci resta di male. Chiede ai compagni di regalargli una foto delle loro mogli, fidanzate sorelle, cugine o amiche. Ne riceve 57. Le mette in una busta e le invia a Mary, insieme a un biglietto:
"Cara Mary, scusa ma non riesco a ricordarmi chi cavolo sei. Per piacere togli la tua foto dal mazzo e rimandami tutte le altre. Johnny"
MORALE: Anche se sconfitti, si può uscir sempre a testa alta.
Senza titolo 756
Oggi è la giornata delle gaffe dei giornali. Trascurando quella che coinvolge me e Repubblica, di cui è poco elegante parlare, un caso clamoroso è accaduto su Focus Storia. Nel numero di questo mese, vi è un articolo dedicato a Claudio Nebridio, esploratore dell'antichità, che racconta i suoi avvincenti viaggi, che paiono anticipare quelli di Marco Polo, di Erik il Rosso e quelli di Speke e Burton.
Peccato che tale esploratore non sia mai esistito nella realtà, ma sia frutto della fantasia dello scrittore Franco Maria Boschetto, autore di Ucronie.
Si può e si deve ridere della vicenda, ma come è possibile che un giornalista di una rivista storica abbia idee così vaghe sulle vicende dell'Impero Romano, da poter confondere realtà e fantasia ?
Viaggio nel profondo sud
BENVENUTO A ME
BENVENUTO A TE
BENVENUTO VOTARXY
BENVENUTO A ME
A un mese circa da quando l'ho compiuto e ad oltre un mese da quando ho ricevuto l'invito per postare in questo blog, incomincio a scrivere un resoconto del mio ultimo viaggio, un pellegrinaggio nel profondo sud della Sicilia alla ricerca delle ragazze più belle di tutta Ragusa Ibla.
In effetti non è vero, di ragazze ne ho viste ben poche ma in compenso ho macinato le mie ciabrutte lungo tutte le viuzze del paese, ché ero andato sì in vacanza ma col pretesto di tenere compagnia ad un mio amico che frequenta l'università in quel luogo lontano e magnifico e che doveva cercare un nuovo alloggio perché quello vecchio non gli andava più bene. Del resto, una volta arrivati avremmo scoperto che non andava bene nemmeno per il padrone di casa, considerato che senza sapere nulla dei fatti dell'amico mio aveva già messo il nuovo cartello AFFITTASI e trovato una famiglia di potenziali inquilini.
Ma andiamo per ordine.
Per intanto, il pomeriggio prima di partire (s'era d'agosto) diedi un'occhiata svogliata alla pagina più seria del quotidiano locale (la gazzetta del sud), scoprendo che per tutti i Toro sarebbe stato un fine-settimana pessimo (l'unica nota positiva - cito a memoria - è che, essendo ormai sabato, non avrete bisogno di uscire per andare al lavoro e quindi potrete evitare ulteriori problemi), dopodiché salimmo entrambi, io e l'amico mio Fabius, sul treno che ci avrebbe condotti da Barcellona a Messina, dove avremmo preso l'autobus che ci avrebbe fatto giungere a Catania, ove avremmo viaggiato su un altro autobus fino a Ragusa, per farci infine condurre da un locale al paese di Ragusa Ibla, nostra ultima dimora.
Sul treno, prima sorpresa, faccio caso per la prima volta ad una scritta che stava lì dove l'ho letta da tanti anni, uguale in tutto a migliaia di altre scritte in tutta Italia, una sotto ogni finestrino di ogni vagone di ogni treno...
La particolarità di quest'avvertenza è nel raffronto tra il modo in cui viene data nelle quattro differenti lingue: mentre italiani e inglesi sono più contemplativi, limitandosi a dare un avviso sulla pericolosità di certi gesti, francesi e tedeschi vietano categoricamente di sporgersi, dimostrandosi quindi meno tolleranti.
Va detto, però, che la scritta è stata probabilmente tradotta nelle diverse lingue dalla stessa persona, probabilmente italiana, ma anche questo è significante!
Alla stazione di Messina vidi anche uno scialbo graffito, una serie di insulti fatti col pennarello: scemo, cretino e povero... scemo... ok cretino... e vabbè... ma "povero"? che insulto è? Comunque a Messina non abbiamo fatto granché, tranne che attendere l'autobus e sparare cazzate e osservare e fotografare le cazzate degli altri, come questo cartello modificato da chissacchì che una volta serviva a vietare l'accesso alle persone non autorizzate...
Sul bus abbiamo credo dormicchiato, perché non ricordo nulla del viaggio; a destinazione però abbiamo scoperto che per Ragusa avremmo dovuto attendere grosso modo due ore e quindi siamo andati in giro con me facevo da cicerone culinario dicendo a Fabius: "Compare adesso ti faccio assaggiare una specialità tutta catanese, si chiamano iris, li fanno pure a Palermo però diversi, imbottiti di ricotta e poi passati al forno, mentre qui sono alla crema pasticciera bianca o al cioccolato e vengono impanati e fritti. Ora al primo bar che incontriamo ce ne mangiamo uno a testa di quelli grossi e già bastano come cena!"
Bar ne abbiamo incontrati almeno tre, ma iris non ne facevano. Oh, tempo, le tue piramidi!
Beh, qualcosa da mangiar si trova sempre, e poi in giro a vedere il mondo catanese e io pensavo magari beccavo la Streghetta da qualche parte e invece non avevo idea di dove potesse essere e non sapevo come rintracciarla, e allora ci s'è messi a esplorare i dintorni, e tra un negozio chiuso per nozze (!) e una farmacia dalle ferie ambigue abbiamo potuto ammirare il cavallo nudo:
L'opera risulta attribuita ad un certo Francesco Messina, e si trova in una piazza senza nome che a detto del tassista che ci ha accompagnati alla via Etnea dovrebbe essere Piazza Umberto ma non c'è nulla di sicuro. In ogni caso, per essere nudo l'animale non sembra poi tanto scicchigno... ad ogni modo, essendo per l'appunto nudo ed essendo noi italiani cresciuti con una morale cattolica, pare che ogni anno al passaggio della collega Madonna del Carmine (collega in quanto statua anch'essa) vengano apposte al cavallo delle eleganti mutandine in ferro con graziosi bulloni coordinati...
Oh tempora! Oh more!...
Altre cose degne di nota sono una casa incorporata nella lava, che fa il paio con un'altra vista a Ragusa Ibla che ospitava nel proprio intimo un blocco di pietra.
Giunsimo (giungemmo!?), alfin, a Ragusa Ibla, ridente paesino le cui case da lontano paiono accavallate le une alle altre quasi senza strade che le colleghino e separino; nella realtà non è proprio così, ma sicuramente diversi vicoli sono impraticabili dalle auto e ad ogni angolo potrebbe nascondersi un malvivente con un coltello pronto ad infilarsi nella pancia dell'ignaro visitatore. Potrebbe, ma non ho incontrato delinquenti da quelle parti, e a detta dell'amico mio la malavita da quelle parti non si fa sentire.
Era sera ed eravamo stanchi, la sola gita turistica concessa da Fabius fu nel terrazzo sopra la casa, dove era solito fumacchiare alcolici e bere sigarette (o viceversa) in compagnia dei suoi amici, sicché ho avuto anche occasione di osservare le tegole su cui erano soliti vomitare (UOV!!!)...
Fu in quella casa che ritrovai copie di alcune vecchie poesie scritte da me e Fabius anni prima, e colto dall'eccitazione del momento mi convinsi a declamarle, in piedi accanto al letto, nel cuore della notte appena iniziata... immaginate adesso versi immortali ed ignoti quali
... È tempo di partire
incamminarci,
come ho sempre fatto
e come hai sempre fatto tu
che ancora giaci
come una rimanenza nella botte del mio buon vino
del mio buon divertimento
tramutato (forse) in altre realtà,
come lo stesso liquore
dolce come le tue labbra...
Sta di fatto che alla fine di una di quelle poesie mi interrompo per riprendere fiato e vengo sorpreso da un piccolo scroscio di applausi. Mi affaccio seminudo al balcone e vengo accolto da un'ovazione di un gruppetto di cinque-sei ragazzi che mi urlano "Bravoooo!!!"
Che dovevo fare? M'inchino con grazia e torno in camera a tuffarmi sul letto e ridere come uno scemo!
Poi, il pomeriggio del secondo giorno, fu il turno del mare, che a Ragusa Ibla non esiste per ovvii motivi, e così nuovamente autobus (due) e tempo prezioso passato ad attendere e nel frattempo siamo anche andati a comprare una stuoia (costo totale € 2.50, e siccome una stuoia non puoi dividerla in due piccole avevamo pensato che la pagava uno o l'altro di noi e se la teneva poi a vita; dilemma risolto lungo il ritorno, quando l'abbiamo dimenticata sui gradini vicino alla pizzeria dove quel giorno avevamo cenato... visto che non avevamo ancora deciso chi dovesse tenerla, s'è fatto € 1.25 cadacranio).
Nell'attesa ho visto un retaggio di fascismo (a quanto poi m'hanno raccontato) alla stazione di Ragusa, infatti se fate un bello zoom sul cartello meno catarifrangente potrete notare che non si tratta di uno di quei segnali squallidi degli ultimi vent'anni, ma di qualcosa di elegante, con le volute e tutto il resto, e in effetti pare che quantomeno il cartello con la scritta CESSI risalga all'epoca della costruzione della stazione, grosso modo durante il ventennio fascista. Il fucsia non è tipico del cielo ragusano, né si tratta di un effetto che ho dato all'immagine via fotossiop. semplicemente ogni tanto la mia fotocamera digitale mi fa i dispetti perché è cretina!
E infine di corsa sulla spiaggia: la spiaggia* di Marina di Ragusa è composta da granelli molto fini, ancor di più della plaja catanese, ed è l'ideale per giocare a farci le forme, o almeno lo è per chi ne è capace. Io, essendo modestia a parte un inetto in questo campo, mi son limitato a riprendere i risultati di un'allegra famiglia di turisti.
Altro ensemble che mi ha colpito è questo:
Dandolo via a senso unico, con simbolo fallico. La foto l'ho scattata sempre a Marina di Ragusa. Degna di nota, a parte l'ambiguità sessuale, l'assurdità di una strada ove puoi entrare con l'auto ma non uscirne se non a piedi.
* Tra l'altro, in Sicilia fa caldo e Ragusa è in fondo alla Sicilia, mi son tuffato convinto che avrei nuotato in un brodo e ho dato una panciata tremenda alla sabbia (fondali moooolto alti) subito prima di essere investito da una strana forma di ghiaccio liquido...
Senza titolo 755
Il Mondo si sorregge su quattro colonne: La Saggezza del Sapiente, La Giustizia del Potente, La Preghiera del Giusto, ed il Coraggio del Valoroso
Scritto sul frontale dell’Università araba di Cordova, XI sec.
Senza titolo 754
1.9.05
da News orelans America democratica: anche la polizia saccheggia!
MSNBC's Countdown with Martin Savidge caught looters in action at a Wal-Mart in N.O. What he didn't expect was that the police had joined in . Per volesse aprprofondire ecdco il video da cui è tratta la foto per chi inoltre capisce l'inglese ecco altri due link (1 e 2 ) sempre presi dall'articolo d'indymedia ivi riportato concludo dicendo che lì'america è come : << un grande paese il loro c'è tanta libertà che perfino gli sceriffi possono rubare >> ( ken parker " in un alito di ghiaccio " ) storia che trovate da questo venerdi in edicola con la serie dei fumetti del quotidiano la repubblica qui e qui maggiori dettagli
Qual è la vera BESTIA?
La crudeltà dell'uomo sugli animali, che si rivela anche quando usa CANI VIVI come esca per la PESCA ALLO SQUALO!!!
Se anche voi volete firmare la petizione per fermare questa barbarie cliccate QUI, troverete anche un filmato piuttosto eloquente...
Fate circolare anche voi la notizia...
Senza titolo 753
cattivi pensieri…
Seguo le tue braccia abbronzate,
entro laddove il sole ti ha baciata
e il mio sguardo smorza l’ardore
dinanzi alla pelle intristita ed irritata.
Coperto d’inverno dallo shopping sfrenato
il tuo corpo appare ora imperfetto
laddove il sole amante intrigante
ha posato i suoi occhi luminosi.
Alzi il viso dal libro dalla copertina intelligente
ti soffermi sul mio sguardo
mentre leggo nitidi i tuoi pensieri:
“Stronzo!!”.
Attenzione
Ci sono in giro due castori,
magri, ambigui, in tutine attillate
rosso fiamma, un incrocio tra
la Carrà e Japino, che fanno lpubblicità a un numero magico:
l'892 892
Telecom Italia
(rappresentato da un pensionato in panchina), per
le informazioni sugli elenchi telefonici.
Per conoscere un
numero telefonico si chiama l'892 892
(www.892892.it)
e si paga.
Ma quanto si paga?
Nel caso migliore, dal telefono di
casa, 0,12 euro di scatto alla risposta
e 0,03 euro al secondo.
Cinque minuti per ottenere un numero di telefono costano
0,12 +
(0,03 x 300 secondi), quindi 9,12 euro. Per
Ma chi ha autorizzato queste
tariffe? In Italia chiunque può
fare i prezzi che vuole?
E poi quale società fornisce questo servizio?
La maggior parte di
noi, dopo aver visto i castoroni e le
bande rosse orizzontali sul
sito, risponderebbe: "Telecom Italia".
Sbagliato!
Il proprietario è la società internazionale InfoXX, ma il
dominio
www.892892.it è intestato a: "Il Numero Italia srl
(società a
responsabilità limitata)".
Quindi, se proprio volete delle
informazioni sugli elenchi,
nontelefonate,ma usate i siti
gratuiti in Rete (es. www.paginebianche.it)
o la vecchia guida telefonica!!!
Attenzione : il numero 892892 NON E' TELECOM ma di un
gruppo americano
(infoxx) che opera anche in altri Paesi.
Le informazioni pervenute NON hanno mai parlato di Telecom,
ma NON HANNO
mai specificato di NON ESSERE Telecom.
Il servizio di
Telecom è 892412.
Sarebbe utile informare quante più persone
possibili, visto le
tariffe che vengono applicate.
892412.Sarebbe utile informare quante più persone possibili, visto letariffe che vengono applicate.
31.8.05
Senza titolo 751
ATTENTI ALL' 892 892 !!
892892 è il nuovo servizio di ricerca abbonati, attività, ecc. su cui è partita una campagna pubblicitaria in televisione.
Siamo sicuri che si tratta di un servizio eccellente che risolverà tutti i nostri problemi esistenziali, però...
C'è un però...
Un però parecchio costoso...
Abbiamo preso le tariffe ufficiali dal sito (www.ilnumero.it oppure www.892892.it) e fatto due calcoli.
Prendiamo una telefonata dal telefono di casa all'892892, (dal telefono di casa costa meno!) : 0,12 euro di scatto alla risposta e 0,03 euro per ogni SECONDO di chiamata.
Il che significa che una telefonata di tre minuti costa 0,12 + (0,03 x 180) = 5,52 euro.
Una telefonata di 8 minuti costa 14,52 euro.
SE andate su www.paginebianche.it ottenete lo stesso risultato, ma gratis!
Pensate quanto guadagnate voi all'ora, e fatevi due risate pensando che ogni ora di chiamate al 892892 costa 108 euro. E a chi vi risponde ne saranno pagati comunque meno di dieci.
Però mi raccomando, sono prezzi chiari!
Sono IVA inclusa!
dibattito
lo sò che non dovrei ma ormai è talmete ma tale cosa ( o vizio come lo chiamano i miei vecchi e i miei cdv non internettiani , oltre che coloro credono a quanto dicono di me quelli di bynopi radicato in me da non riuscire a ucciderlo , se non trasformarlo in qualcosa di costruttivo
riporto qui un interessante articolo di un bellissimo blog di una mia compaesana , anzi cote4rrrranea conme ama definirsi uin un commento qui lasciato giorni fa
ecco il suo url http://39p_e_dintorni.blog.tiscali.it/
Lunedi 29 Agosto 2005 ore 11:19:39
Perchè i più grandi successi recenti del rap sono cover di gente che sa fare musica? Prendere in prestito la musica altrui, pagando l'affitto ai legittimi proprietari, significa fare musica? E' un grande artista nonchè comositore chi fa questo? O forse al massimo, un bravo arrangiatore? Vi dico la mia sul RAP.
Dopo l’overdose di melatonina dei giorni scorsi, stavolta ho cercato di restare sveglia il più possibile, catturata mio malgrado, dall’evento dell’estate: gli MTV Music Awards di MIAMI. Ma prima di procedere con il post satirico di questa mattina, per dovere di cronaca, vi dico subito che sono stati i Green Day a sbancare e fare incetta di premi.
Detto questo, passiamo al vero motivo per cui ho deciso di restare sveglia a guardare il PRE-SHOW. Esatto, avete capito bene, non ho visto affatto la premiazione in sé, so che presentava JAY-Z perché ho visto la sua intervista, ma il pre-show è stato davvero molto istruttivo.
Starlette e cantantuncole a parte, il cui unico scopo nella vita è eguagliare fama e notorietà di Britney Spears, una parte dello show era totalmente riservata ai rappers. I rappers, questo grande mistero. In quella parte del pre-show ognuno di loro e dei componenti le loro bande, giungeva su un’auto enorme. Ora ditemi voi, perché mai fare la gara dell’auto più grande, più scintillante, più originale e personalizzata, in sostanza, più grezza in assoluto, dovrebbe rendere migliori gli uni rispetto agli altri?!?!? Ma sapete che proprio lì a Miami e in altre città dove esistono questi quartieri e sobborghi dove si fanno le gare di free style, ci sono proprio dei meccanici specializzati nel “fare il vestitino” a Mercedes e Lamborghini?!?!? Di recente, sempre su MTV, ho avuto occasione di vedere un programma dove la produzione spende una fortuna per realizzare il sogno di qualcuno, una specie di Carramba che fortuna!!!! Il sogno in questione era rifare da zero l’auto di una tipa nera (strano) che aveva incidentato o qualcosa del genere: insomma, non andava più. Ora, la tipa in questione è stata condotta presso quest’officina gestita da un gruppo di emeriti buzzurri che non si sono limitati a far ripartire l’auto… l’hanno proprio trasformata in un mostro. L’auto è diventata magicamente una cabrio, tutta rosa con gli interni in vera pelle umana leopardata (assolutamente in linea con i gusti della fortunata spettatrice… e con la sua indiscutibile classe), le pattane dell’auto sono diventate dorate così come le finiture, le hanno anche regalato il kit-pandane, pensate! Una specie di astuccio che conteneva una fotocamera digitale e un paio di occhiali da sole in tinta perfetta con l’auto (rosa e con una bella cornice di diamanti, esattamente come il merletto che rivestiva gli specchietti dell’auto). Immancabile lo stereo e il lettore mp3… con i bassi a mille, il televisore e una stampante per le foto digitali… (che se ne fa uno di una stampante e un piccì sull’auto mentre sta guidando?!?!? mah).
Adesso io non discuto sul fatto che un genere musicale prevede il suo look, che deve essere fatto in un certo modo e avere un suo linguaggio, un fondamento culturale, tutto quello che volete. La verità è che non capisco perché questa roba ipersupersuperficiale e di pessimo gusto venga spacciata per una grandissima figata. Macchinoni d’epoca, enormi, quasi navi spaziali, gialle, bianche, rosa, con finiture in oro zecchino e poi parlano nei loro testi dei sobborghi e della vita difficile del quartiere, di pistole e di conquiste del proprio spazio individuale in una società, quella americana, dove imperversa il concetto dell’uomo che si fa da sé. Perché devono dire che il rap è musica?!?!? perché devono dire e far credere alla gente che in quanto musica, sia esso stesso una forma d’arte? Lo è nella misura in cui riesce a ricavarsi una nicchia nelle forme d’arte di strada. Non è sminuire, è semplicemente chiamare le cose con il loro nome. Perché quando uno fa il rapper deve assolutamente imparare a giocare a basket, dire yo-yo, mostrarsi in giro con gli amici più grezzi di lui, vestire con degli orrendi abiti firmati che sono solo la versione costosa di orrendi stracci di pessimo gusto che possono piacere solo agli americani (ieri Snoop Dogg sembrava l’uomo del monte con degli inserti in stoffa da far vomitare persino coloro che digeriscono il ferro fuso) o peggio del peggio LE RAPPERS. Sì, le donne del rap sono davvero quanto di peggio possa esistere nel magico mondo degli stereotipi. Adesso sono tutte quante bionde. Già da noi una fa di tutto per nascondere il suo passato da mora, utilizzando spesso un make-up che schiarisce la carnagione, ma loro paiono non rendersi conto di quanto sia orribile l’effetto del giallo-paglia sulla pelle nera.
Guardate invece quanto è bella Alicia Keys!!! Poi tutte lì, a fare le dure, a minacciare le bande di maschietti a suon di insulti che fanno davvero figo, vestite di mutande-rivela-chiappa, che rivelano una quintalata di lardo da arrosto che è meglio cambiare canale, se vuoi evitare sbalzi di colesterolo.
La mia domanda allora è questa: che fine hanno fatto i veri grandi di quella forma d’arte di strada che si chiama RAP, i vari Run DMC e LL COOL J, quelli che il rap lo hanno reso grande davvero e che lo hanno condotto a somma forma di espressione del disagio popolare? Dov’è Dr Dre? Dove sono finiti tutti? La risposta è semplice: i grandi di allora, sono diventati i produttori di questi fenomeni da baraccone, spesso giovani talentuosi che hanno perso di vista la natura del genere che amano tanto.
riferimenti Snoop Dogg
Senza titolo 750
RISPOSTA TELEGRAFICA che mettero prossimamente nelle faq del blog
a chi mi accussa d'esere solo un copia&e incolla e prende per buono il dossier di bynoi vedere i post precendente
chi non hai mai copiato \ sacheggiato le idee o le strade percorse da altri ? o fatto proprie quelle idee ? andate a vedervi o rivedervi il film scoprendo forest qui la trama e qui una bella recensione
e a ch m'accusa d'essere contradditorio ( e chi non ,o è scagli la prima pietra ) con questa mia frase
Molte volte c'è più coerenza nella contraddizione che nella coerenza stessa
ecco perchè ho scelto la categoria radicin e gente &paesi
"...tutti abbiamo dentro un entroterra dove
viviamo esperienze che contribuiscono alla
nostra crescita...
vinavill ( http://www.vinavill.net/salotto.html )
Senza titolo 749
Il mondo è divorato dalla noia. Bisogna rifletterci sopra, non si sente subito. E' una specie di polvere. Andate e venite senza vederla. La respirate, la mangiate, questa noia, la bevete. E' così tenue, così sottile che sotto i denti neppure si avverte.
Eppure se voi sostate un momento, vi copre subito il volto e le mani. perciò dovete agitarvi senza sosta, per scuotere questa pioggia impalapabile di cenere. E' solo per questo che il mondo si agita molto
Bernanos
Senza titolo 748
___________________________
Mi strugge il desiderio del tuo corpo
concerto di teneri amplessi.
Notte maligna
complice dei miei fantasmi....
Notte irreale di suoni ed estasi
- trascorsa -
con la voglia di averti vicino.
Come pugnali di ghiaccio puntati sul mio cuore
le mie fantasiose voluttà
si trasformano in mani malvagie
che non più cercano il mio corpo
ma assassine trafiggono il mio cuore
_________________________
Silvana Bilardi
30.8.05
le mie radici
Da oggi hodeciso di aprir una nuova cateogoria \ rubrica sul modello e spesso riportando gli articoli dello speciale gente&paesi del più geande quotidiano locale nuova sardegna . 'ispirazione per questa iniziativa viene da : 1) Riascoltando, il cd riportando tutto a casa dei Modena City Ramblers e quello degli ex Csi il disco di cui ho parlato nel mio primppost la terra,la guerra,una questione privata ( da cui ho tratto la foto del lotro ro album che trovate qui al lato ), che erano in canna nel lettore cd messi da mio fratello o mio cugino adesso non ricordo esattamente , ma essendo stato colpito da prigrizia acuta non avevo voglia d'alzarmi e andare a cambiarli ) ,ma soprattutto avvendo visitato questro stupendo blog che ha lo stesso titolo dell'album dei Mcr di una che ho invitato e non ha ancora scrito , ma che scrive sul suo delle cose eccezionali trovato nella mia brutta abitudine al cazzeggiareo meglio come si dice uin sardo logudorese \ barbaricino nel coglionare continuamente . 2) dal volere far conoscere la cultura sarda e la sardegna che non sia quella patinata della costa smetralda e fuori dai circuiti turistici . ma soprattutto e dai pregiudizi e stereotipi , sempre invia di diminuzione negli ultimi decennio , ma ancora molto forti , nei confronti da parte dei continentali ( come noi chiamiamo voi della penisola ) su noi sardi che ci definiscono senza conoscere la storia la cultura e l'antropologia : assasini ( in quanto in alcune parti dell'interno si pratica a ncora la desamistade cioè le faide ) , pastori( in quanto essa pè ancora soprattutto nell'interno anche se trasformata con gli agriturismi) però elogiano la nostra cucina eipocritamente la costa smeralda ( paradiso dei vip , la maggior parte , spocchiosi ) e il primo nobel femminile italiano la scrittrice grazia deledda . Lo so che tale inizativa darà adito a lamentele fra chi di voi ( vedere non apepna sarà ripristinata la tag ) odia copia e incolla o chi cree al blog ( guarda caso non più attivo mentelucente ) o il mio "dossier" del sito dil bynoi ( falso e vicino alla callunnia , fatto di estrapolazionida post ironici e da scherzi / battute e miscuglio di cose vere --poche e cose false -- la maggior parte ) ma la nuova sardegna online è a pagamento e sarebbe un peccato ( sia per noi sardi , che per i non sardi ) tale patrimonio culturale e antropologico finisse nel dimenticatoio \ oblio ., e visto che io considero oltre la contaminazione ( il metticiato di Pera ) la riscoperta ( ovviamente senza estremizzzarla ) dele proprie radici un antidoto ai pregiudizi e stereotipi , oltre che al razzismo e xenofobia come quelli di cui parlavo precedentemente, ho deciso che settimanalmente ( almeno per gli articoli dela nuova ardegna ) riporterò quella rubrica dela nuova sardegna . ovviamente però tale rubrica \ categoria sarà aperte anche ad altri post o articoli simili di quella cultura , anzi quelle culture che la globalizzazione selvagggia e senso unico stanno portando alla scomparsa o peggio alla standardidazione delelculture ma ora basta con le chiacchere e veniamo all'articolo vero e proprio
Cargeghe, lo zio d’America e la «Biblioteca di Sardegna»
«Inedita» ha dato vita a una struttura che custodisce seimila volumi di autori sardi, molti dei quali inediti
Fra i gioielli un manoscritto di Bellieni Un biglietto che l’ideologo del Psd’Az inviò da Trieste nel 1927
Nel biglietto da visita si leggeva: CAMILLO BELLIENI. Caratteri in romano antico, nome e cognome in maiuscolo in corpo 14. Sotto, corpo 6, sempre tutto maiuscolo, «DOTTORE IN LEGGE E FILOSOFIA». Il biglietto era allegato a un manoscritto inedito del principale ideologo del Partito sardo d’azione, ora conservato nella biblioteca di Cargeghe. Bellieni (Thiesi 31 gennaio 1893- Napoli 9 dicembre 1975) scrive da Trieste a un «Caro Boj» nel 1927. Anni bui del fascismo che aveva emarginato il grande pensatore federalista. Il Boj - documenta lo storico Manlio Brigaglia - è il sassarese Antonio Boj, massone, studioso di Giovani Maria Angioy. Boj aveva analizzato a fondo il pensiero di Angioy in un libro che raccoglieva documenti pubblicati nel 1925. Boj era stato contestato dai sacerdoti sassaresi Sebastiano Pola e Damiano Filia ai quali non piaceva una lettura laica della storia sarda. Boj invia il suo lavoro a Bellieni che gli risponde il primo gennaio. Ecco il testo integrale.«Caro Boj, scusi del ritardo nel ringraziarLa del suo cortese invito. Sono stato molto lieto di rileggere una pubblicazione che tanta luce manda nella storia sarda e che avevo già da tempo, del resto, meditato. Caro Boj, io non da oggi pensavo di recensire il suo libro, avevo anzi intenzione di pubblicare delle mie considerazioni su di esso, sul volume del Pola, e sul Manno. Spiacevolmente le riviste su cui si poteva un tempo scrivere sono morte. Lei comprende perfettamente come sia per me difficile in questo periodo pubblicare. Ad ogni modo riprenderò l’argomento. Un giorno.... Suo, Camillo Bellieni».
con questo è tutto alla prossima settimana
Senza titolo 746
Nonostante tutto credo ancora all’intima bontà dell’uomo... Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo,penso che tutto si volgerà nuovamente al bene,che anche questa spietata durezza cesserà,che ritorneranno l’ordine, la pace, la serenità
Anna Frank
NESSUN VASCELLO
Non esiste un vascello veloce come un libro
per portarci in terre lontane
né corsieri come una pagina
di poesie che si impenna
questa traversata
può farla anche il povero
senza oppressione di pedaggio -
tanto è frugale
il carro dell’anima.
There is no Frigate like a Book
To take us Lands away
Nor any Coursers like a Page
Of prancing Poetry -
This Travel may the poorest take
Without oppress of Toll –
How frugal is the Chariot
That bears the Human soul.
Emily Elizabeth Dichinson nella breve lirica, attraverso la metafora del vascello, ci mostra che il viaggio più esaltante è quello dell’anima. Con la fantasia, infatti, ognuno di noi può viaggiare in un’infinità di mondi e luoghi lontani senza pagare il pedaggio. Un libro permette di conoscere e apprezzare terre lontane,di compiere viaggi nel passato o nel futuro, di ricreare suggestioni, di evadere dalla solitudine
29.8.05
chiaccherata nelle versi frasche
Visto che durante la stagione estiva alla tv ( sia quella pubblica che quella privata , anche se ormai sonio tutt'unotanto da non riuscire a distinguerle ) non c'è niente d'interessante --- salvo alcune cose di notevole spessore e ben fatte come ad esempio la trasmissione enigma di C.Augias su rai tre il venerdi sera -- se non repliche di film ( belli e e meno belli ) già dati e stra' dati , esco la notte , cercando di non tornare ( senza quasio mai riuscirci )troppo tardi in quanto n la mattina ( eccetto il sabato e la domenica,salvo urgenze varie ) devo alzarmi presto alle 07.00 x andare al lavoro alle 08.00 .Proroprio giovedi scorso sono rientrato 01.00. e forse anche di più tardi , visto che la discussione intrapesa con Giampaolo e Alessandro amici delle superiori , in realta il secondo è un conoscente ,ma per brutta abitudine ( nonostante le fregature e le inculate che mi hanno dato ) considero tutti amici , se mia madre non mi avesse chiamato prima al cellulare --- il quale me lo ero dimenticato a casa fortunatamente spento --- e poi al bar\ caffe letterario dietro casa . L''argomento della chiaccherata oltre i soliti ricordi di scuola , e post diploma , di compagni di clase e di altri amici \ conoscenti , di e x prof ,e di ex compagni di clase e non , di ragazze , e situazione politico \ culturale del nostro amato odiato paese . Ad un certo punto verso le 23.30-00.00 si parla dellla professione di Alessandro e del suo sito ( in questo momento non ricordo l'url) e del mio blog . Egli mi ha detto bello ma troppo caotico e politicizzato .Mi ha inoltere rimproverato e delle mei contraddizioni , in quanto : << (....) ma come dici di odiare la politica e i politicanti e poi nei fai , anzi ne fate , largo uso ; dici d'essere obbiettivo e a volte sei schierato e un po' fazioso, anzi lo siete visto che il tuo blog è collettivo come si può notare dai tuoi post e dei tuoi iscritti e che il blog è utopistico come la democrazia >>. Nel dibattito si è inserto Giampaolo dicendomi che : << tu ti nutri e cosi alcuni dei tuoi utenti , molto di illusioni e siete degli illusi e che dobbiamom stare con i piedi per terra >> Io replico priama Giampaolo :<< E' vero , ogni tanto mi capita di cadere nell'illusione , tanto sonos tato abituato in passato , come puoi anche notare dai miei primi scritti del blog , a nutrirmi , anzi a costruire la mia opera d'arte ( ovvero la mia vita ) di illusioni , ma poi ho cambiato perchè ho aggiunto aa esse le utopie in quanto avevo preso come punto di riferimento una stroria di Dylan Dog ( no chiedemi quale perchè non la ricordo ) in cui affermava che meglio credere nelle utopie che in niente e una bellissima frase , che uso ancora adesso , di "tenero skassakazzo " canzone Vinavill ( gruppo Ska di Messina di cui trovate l'url fra i miei link ) che fa : Tra tanti falsi e dolori,meglio le illusioni!\Fra tanti grigi colori, le allucinazioni!\Tra tanti veri coglioni, voglio i meloni !! / Fra tanti falsi valori, le rivoluzioni !! ....( qui il testo completo e cliccate in quanto il sito è costruito con flash player sulll'icona a forma di libro ) >> Sia Lui che Alessandro mi hanno chiesto : << come se passato all'abbandono delle illusioni e a colticare l'utopia >> ? Ecco che io replico prinma ad entrambi << Da alcune esperienze personali e dalla distruzione da parte dela realtà di ciò che m'ero costruito e poi rivedendomi il film terra e libertà di Ken Loach >>. Ad Alessando : Leggiti o rileggeti "speranze" di Mario Capanna E' vero sono caotico ma vedi è nel caos e nell'imprevvedibilità e nella contaminazione dele culture e delle arti ( unico antidoto al razzismo come puoi notare dall'ultima "uscita" di pera ( vedere post precedente e alla globalizzazione neoliberista e a senso unico e mono culturale , ovvero quella che un tempo veniva chiamata l'omologazione culturale ) si crea meglio e ci sono migliori spunti per affrontare la realtà a 360° gradi ( prendi ad esempio il blog di mario pischedda oppure anche qua o quello di una mia utente o cdv --- come preferisco chiamarla io --- e il suo stupendo blog maree ) . E poi E poi come ti dicevo prima l'utopia è sempre stata un grande punto di forza per tutti quei movimenti internazionalisti e di liberazione dalla dominazione dei regimi coloniali di [SIC] noi Europei ( sostituiti in maniera più subdola dagli Americani ) e per la sinistra internazionalista e mondiale che non è solo ed esclusivamente quella di formazione e\o d'ideologia comunista (massimalista) come crede la maggior parte della gente >>. Ecco che Lui mi replica : << Concordo , pero vedi , anche li dovremo stare un po'm più attenti alel sfumature e alle definizioni . Ma Laureano -- protagonista del romanzo "tempo perso"di Bruno Arpaia " --- il vecchio combattente della guerra civile spagnola che dice nel romanzo :<< (..) adesso tutti parlano di non lasciar morire l'utopia ,ma a me , dico al verità questa parola non mi è maio piaciuta ... quella di Hitler non era forse un utopia ? e quella di Stalin il baffone ? . Preciso uguale . E' il libero emrcato e kimer rossi ? Pure . Si sono visti dopo i risutati ... tutte le volte che qualcuno prova a realizzarla ecco che spuntano i poliziotti , i Lager , [i Gulag] , o la miseria nera per due terzi del mondo. Dovremo lasciarla fuori dala storia , l'utopia ... bisognerebbe trovare qualcos'altro che nello stesso tempo ci faccia sognare e snon sogfnare , dormire con gli occhi ben aperti,pensare e non pensare >> Stavo per replicare quando Alessandro viene chiamato che Giampaolo mi anticipa nella riposta,intervenendo nella discussione in corso << forse una risposta al problema che stavate discutendo prima potrebbe trovare una soluzione nella definizione che da dell'utopia un bravisssimo scrittore Latino Americano Eduardo Galeano [ per chi non sapesse chi è trovate su questo sito ] oltre che nel collegamento precedente , informazioni su di lui ] "L’utopia è come l’orizzonte: cammino due passi e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare.” >>. Ecco che mentre ritorna Alessandro io rispondevo a Giampaolo :<< Infatti,concordo in pieno con tale definizione di Galeano mi sembra la più appropriata a quella citazione fatta da Alessandro perchè essa sgombra il campo dagli equivoci e --- come dice il personaggio\ protagonista del romanzo citato da Alessandro -- mette in risalto io ruolo propulsivo delle utopie e la loro funmzione nella storia nel bene e nel male vedere oltre gli esempi prima citati anche l'illuminismo e la dichiarazione dei diritti dell'uomo.L'utopia deve avere la qualità di un faro irragiungibile , Quando pensiamo d'averla catturata , ma in reltà la stiamo travisando , perchè in realtà le neghiamo la mobilità continua che ne costituisce l'essenza : allo stesso tempo ,neghiamo a gli altri la possibilità di arricchirla con nuove idee e nuove proposte etiche : Pensare d'aver raggiunto l'utopia o di stare a realizzarla porta di dritti al filo spinato . E Si è visto nei pesi socialisti o nel mostruoso esperimento cambogiano >> Poi Alessandro mi stava rispondendo quando arriva il cameriere dicendomi che .... beh lo sapete già . Adesso Speriamo di riuscire ad incontrarli ancora ,per salutarli bene ed eventualmente di farmi dare ioro email per poter riprendere se non ci si riesce a farlo a voce la discussione su tale argomento visto che in questi giorni devono partire in "continente" (espressione\termine con cui noi sardi chiamiamo quelli abitano o emigranti della sardegna vannno a lavorare o ad abitare nella penisola ) .
P.s
i nomi qui riportati sono ovviamente di fantasia per rispetto alla privacy delle persone in questione . Mentre la sudettadiscusione è avvenuta realmente
Senza titolo 745
________________________
Attesa di un sogno...
attimi di gioiosa follia...
istanti senza tempo...
inquietante tormento di un amore finito.
La sola speranza di un perdono
mi permette ancora di pensare
che saremo ancora solo noi due.
Ora
che sopraggiunge la notte
privandomi della libertà di parlare al tempo
ora
che la quiete è una nota stonata
sul mio cuore infranto
ti vorrei....
accanto
_________________________
Silvana Bilardi
Senza titolo 744
Gocce di pioggia
Gocce di pioggia
scivolano lentamente
sospirando
volteggiano
sul mio volto
sulla mia bocca
a dissetarmi di te
le sento scorrere
sui miei capelli
che carezzano piano
la schiena
in un fremito di sensi
gocce di pioggia
lungo il mio corpo
mentre i vestiti si addensano
a bagnarmi la pelle
entrando nella voragine
delle miei carni
a far fluire il sangue
più in fretta
e perdermi
in un pensiero
a riempirmi
ancora una volta di te
ascoltando il battito
dei nostri cuori
che s’innalzano al cielo
in tempo di crisi e di fame busa e non si vuole emigrare meglio addattarsi a tutti i tipi di lavoro anche queli per cui non abbiamo studiato la storia di La scommessa di Paolo Ladu, noto “Cipolla”: lava vewtri da 40 anni
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