LA CONOSCETE LA FIABA TOPOLINO ? :-)
L'ESPLORATORE VI AUGURA UN FELICE GIORNO ! :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Ricevo e pubblico volentieri il seguente comunicato dal Dottor Massimo Parrino:
Caserta - A breve uscirà la raccolta di poesie intitolata "Galere" dello scrittire Nadire
Marino Kamlè, alias Nadia Marino.
"Galere" è una raccolta di storie di strada. Ballate che seguono le
orme dello scrittore napoletano Peppe Lanzetta che ne firma la
prefazione. Segue un messaggio scherzoso della scrittrice Rossana
Campo e una lettera del vescovo Raffaele Nogaro, ‘curiosa’
introduzione a queste storie maledette. I diavoli e l’acqua
santa, in sostanza. Le galere quotidiane a cui fa riferimento
l’autrice non sono solo le brutte storie di povertà, di furti, di
tossicodipendenza, di pedofilia, di prostituzione, di segregazioni
nei ghetti come quello di Villa Literno o nei cosiddetti
Campi Nomadi, magari nell’inferno di Scampìa, ma anche
quelle che rinchiudono le persone nel pregiudizio, nello stereotipo;
oppure quelle di ognuno di noi in preda alle passioni.
AUGURI DI CUORE E IN BOCCA AL LUPO NADIA.
ROMILDA
visto che le campagne educative di sensi bilizzazione al 90% lasciano il tempo che trovano e non ottengono nessun effetto duraturo riporto questo due video
Essi sono presi dal bravissimo e coraggiossimo compagnodistrada cemsurato
N.B
I video non è sono adatti e sono sconsigliati a persone impressionabili.
il primo è spot contro la velocità sulle strade
Esso è uno spot andato in onda in Irlanda, dove per affrontare un tema così importante non sono stati usati mezzi termini. Poichè in Italia è emergenza morti sulle strade e visto che non ci spingeremmo mai a realizzare uno spot così crudo, lo proponiamo in queste pagine.
Non abbandonate i cani ( e gli animali in genere ) bastardi !
Irina's Paintings
Anima
Fiore germogliato da un ricordo
in un soffio caldo di primavera .
Diamante che splende al sole dell’anima
gaia e profonda
come radici che attorcigliano l’infinito.
Unione di riverberi
e guizzi di piena luce.
Ghiaccio…gelido e liscio
cereo e fragile.
Lama che non recide
Lama che non interrompe,
ma… bagna di calde lacrime…
che sgorgano copiose il fluire dei ricordi.
Anima incorrotta …
anima scheggiata…
da furiosi e blasfemi burrasche.
Uragani di fosche illusioni.
Io regina senza impero
ti cerco ancora
sfiorando dolcemente la tua vita
Silvana Bilardi
Credo che nonostante ce ne siano ottime ragioni si stia parlando un pò troppo alla Tv di Mastella.
Il fatto che me lo sia sognato la notte dovrebbe esserne una prova.
Nel marzo 2006, Emergency ha dato avvio alla campagna “Diritto al cuore” per costruire un ospedale di cardiochirurgia in Sudan, un centro di eccellenza per garantire cure altamente specializzate e gratuite ai malati del Sudan e dei nove paesi confinanti.
Il 19 aprile 2007 lo staff di Emergency ha operato la sua prima paziente: Sunia, una ragazza di 14 anni che non avrebbe avuto altra possibilità di essere operata gratuitamente da uno staff altamente specializzato.
Emergency ha voluto il Centro «Salam» per condividere anche con i malati africani i progressi della scienza medica: non solo assistenza sanitaria per i bisogni di base, ma anche cure altamente specializzate per affermare e praticare il diritto a essere curati per tutti gli esseri umani.
Se in Europa si può guarire – ci diciamo – anche in Africa si deve guarire. E così è stato per le oltre 200 persone operate finora dallo staff di Emergency.
Oggi, perché il Centro «Salam» possa continuare a crescere, Emergency riprende la campagna “Diritto al cuore”: dall’1 al 31 ottobre sarà possibile inviare un SMS al numero 48587 del valore di 1 euro per tutti gli utenti Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia oppure effettuare allo stesso numero una chiamata da rete fissa Telecom Italia del valore di 2 euro.
ricordo il clamore sul legittimo sospetto e ora?
Visco e Mastella non vivono un conflitto morale col paese?
Prodi, col Saladino a Milano ripassavi Tasso e Ariosto?
L'antipolitica deve diventare politica, le piazze non bastano, le epurazioni non servono ma serve gente nuova. Gli attuali politci da strapazzo si trovino un mestiere onesto, nessuno negherà loro il diritto di voto!
IERI !
Dove i nostri avi
s'abbeveravano d'ambra
scorrono le mie membra
tinte d'Ofanto
oltre il secondo millennio
m'inebrio dei trascorsi pensieri.
Sar-8-4-04 Rizzi Salvatore
GIORNATA MONDIALE DELL'INSEGNANTE
MA TUTTO TACE!
(AH! Se fosse vivo CALAMANDREI!)
Istituita dall'UNESCO nel 1994 e celebrata in oltre CENTO nazioni, viene ricordata in ITALIA, solo dalla GILDA Insegnanti, ignorata dai media, dai cittadini e, ovviamente dai politicanti...
Ebbene, oggi si è tenuto il Convegno Nazionale " La Scuola è finita, viva la Scuola".
Assistiamo da decenni lo smantellamento della Scuola Statale che viene sempre più considerata parcheggio, centro d'intrattenimento, mercato e luogo di accettazione di una realtà esterna, sempre più massificata e consumistica.
E in questo processo che vede la Scuola svuotata del suo importante ruolo formativo, educativo, disattendendo le aspettative e i dettami costituzionali ( art. 33, 34 specifici e art. 2 e 3), la professione docente ne esce molto male.
Poca visibilità per questa giornata significa scarsissima considerazione per il lavoro dei docenti, "professionisti che guidano e conducono i giovani a rilevare il testimone dei saperi e delle conoscenze delle generazioni precedenti; saperi e conoscenze che sono necessarie ad ogni civiltà, affinché le stesse possano evolversi e prosperare nella condivisione dei valori fondamentali" ( Gianluigi Dotti, responsabile Centro Studi Gilda Insegnanti).
E tra i valori fondamentali troviamo quelli della democrazia, dell'etica della responsabilità, dell'esercizio del pensiero critico e della possibilità per ciascuno di poter dare il proprio contributo per migliorare questo Mondo.
MA NESSUNA IMPORTANZA si dà ai docenti e...
... Continua a leggere su NERO ASSENSO
Pensieri.
Sinedri allo sbando
all'imbrunire dei cieli tersi
mentre le alcove ridipinte
s'accovacciano sui tetti.
Smistano le tomaie gli arcieri
che lesti scagliano all'impazzata
si svolge così il desio
imperturbato e certo.
Sar-5-1-04 Rizzi Salvatore
La Casta, Santoro e Pirandello
Santoro è un vero problema per la Casta, la Casta non è un problema per Santoro, questo è il motovo perchè non riescono a chiudere alcune puntate di Anno Zero.
1 Santoro ha allevato politicamente alcuni leader politici contemporanei, gli ha dato il microfono quando erano solo delle promesse acerbe.
2 Santoro ha dovuto chiudere i battenti una volta e il mandante dello sfratto non era della CDL, qualcuno lo ricorda?
3 Santoro ha scontato una pausa di silenzio, qualcuno lo dava per defunto (professionalmente) tanto che lo hanno fatto eurodeputato.
4 da eurodeputato Santoro ha appreso che la politica attuale, soprattutto quella che culturalmente gli è più vicina è fatta di staff apolitici e affaristici
5 Santoro ha ripreso a fare Tv, una sinistra senza idee ha dovuto puntare sul ritorno garibaldino di alcune figure che magari aveva contribuito lei stessa a far traslocare.
6 Santoro finalmente gode di un elevato grado di libertà, lo hanno cacciato dalla Rai, lo hanno reso martire insieme a Biagi e Luttazzi, lo hanno censurato come Forattini, lo hanno fatto eurodeputato, è tornato per far vedere che l'aria è cambiata....insomma ora vive la situazione priva di responsabilità di Mattia Pascal.
quando uno non ha talento comico ma si fida dei porgicoppe della rai dice simili sciocchezze:
perchè non mandate a casa questo signor Padoa?
SEMPRE A PROPOSITO DI BEPPE GRILLO
Nel mio blog ho espresso chiaramente quelle che sono le mie perplessità su Grillo, le stesse che mi vengono quando sento parlare con grandi paroloni di Gomorra e La casta. Ho scritto un romanzo “Il mistero delle 99 tavolette d’argilla rossa”, dove ho narrato in forma di giallo la nostra storia degli ultimi anni, ma a differenza di quei due romanzi sopra citati, ho individuato e credo in maniera convincente dimostrato, come il colpevole del disastro sociale del nostro paese non sia né la mafia né i politici, che ritengo dei semplici esattori, ma un potere occulto che tira le file degli uni e, a volte, anche degli altri. Su “Il mistero delle 99 tavolette d’argilla rossa” il mio libro c’è il silenzio però. Perché? Eppure il romanzo è bello, più di un critico letterario lo ha ritenuto superiore, se si può fare il paragone, al “Codice da Vinci” di Dan Brown. Eppure il silenzio è imbarazzante…Ora ritorniamo a Grillo e si capirà anche quello che ho lasciato in sospeso. Il comico genovese scaglia la sua filippica ridanciana contro la classe politica. La gente lo segue perché non ne può più e vuole far sentire la propria voce. Il dramma dei giorni che stiamo vivendo viene ridicolizzato, e già questa è una caduta di tensione rispetto al problema che per molti cittadini ha ricadute drammatiche. Quando ci fu tangentopoli, molti politici scomparvero, ma continuarono a fare gli interessi delle lobbies di potere facendo eleggere delle emerite nullità. Si dette comunque alla gente l’idea del nuovo e del cambiamento. Ecco la mia paura, non toccando Grillo il potere che opera all’ombra, si ha l’impressione che si vogliano semplicemente cambiare i suonatori ma che la musica alla fine rimarrà sempre la stessa. Perché il conservatorio, che stabilisce il cartellone degli spettacoli, ha così deciso.
(Pietro Atzeni)
4 Ottobre, San Francesco Patrono d'Italia
"Altissimu, onnipotente bon Signore, Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione. Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento. Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua. la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fior et herba. Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente po' skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate."
Auguri di cuore a tutti i "Franceschi" e le "Francesche" del web!
Mentre i direttori di rete e gli autori televisivi di casa nostra si affannano a riempirci le giornate di donnine seminude, di reality show fasulli come le tette che sobbalzano davanti alle telecamere maliziose, e di moltre altre amenità, in tutta Europa sta girando questo bello spot di Amnesty International:
"Se pensi che la tua firma non serva a niente ti sbagli di grosso"
Mi risveglio in una
camera di specchi
ovunque vedo me stessa riflessa.
Tante "me" che fanno tutte
i miei stessi gesti.
Io al centro di questa camera
Io che cerco una via d`uscita.
Non voglio vivere sola con
tutte questi - IO -
Non voglio vivere solo per me.
Buongiorno a tutti! Rispondendo oggi per la prima volta al gentile invito a postare fattomi qualche tempo fa dal "padrone di casa" di questo blog, vorrei oggi scrivere ponendomi una domanda e provando ad interrogarmi su di essa. In un periodo in cui Grillo ha risollevato la questione della partecipazione popolare alla politica, la mia domanda riguarda il confronto tra le risposte sociali di ieri e di oggi al clima politico, quale delle due fosse da considerarsi preferibile. Bene, inizio col dire che probabilmente, come spesso accade parlando della vita degli uomini, anche in questo caso una risposta univoca potrà apparire riduttiva, se non addirittura semplicistica. Me ne rendo conto, sappiatelo, ma d'altronde la complessità delle cose non può assere, a mio avviso, una scusa per l'immobilismo. Neppure per quello del pensiero. Il pensiero, appunto. Il pensiero, nell'uomo, è quella funzione cerebrale che consente di immagazzinare dati, allinearli in unità coerente e quindi utilizzarli per elaborare delle simulazioni capaci di portare alla risoluzione dei problemi. Il pensiero avvìa più strada in base a ciò che sa, sìmula ed ipotizza gli esiti di ciascuna, quindi seleziona e spinge all'attuazione di quanto stabilito come "migliore". Il pensiero è, quindi, un processo che nasce da un'esigenza, da una carenza, ma è per sua natura un processo lento, un processo troppo lento per fotografare in un istante la propria situazione. il corpo e le emozioni, quelle sì che sono veloci. Anche i maestri orientali lo sanno da millenni. Il pensiero si innesca, ragionevolmente, dietro un'esigenza percepita fisicamente ed emotivamente, come la fame o la paura. Fin qui ci siamo, sì, ma dove voglio arrivare? E' presto detto: l'ideologia è un'idea organica che, partendo dai dati a disposizione, si prefigge la risoluzione di un problema avvertito già a livello fisico-emotivo. Senza pensiero l'ideologia svanirebbe nel banale avvertimento di un disagio, ma senza l'impulso fisico-emotivo mancherebbe di un fine avvertito come necessario. Gli anni di piombo erano, notoriamente, anni ideologizzati.
Come in ogni epoca, anche negli anni '70 c'era chi sapeva, chi credeva di sapere e chi non sapeva. Anche negli anni '70 le risposte ideologiche potevano essere compromesse da cattivi dati di partenza per la riflessione, Anche negli anni '70 c'era chi propugnava la rivoluzione non per abbattere il concetto di padrone, ma per sostituirsi egli stesso al padrone allora vigente. Anche allora l'uomo era l'uomo.
Negli anni '70, a causa delle condizioni ancora immediatamente post-rurali del nostro paese, la guerra tra interessi nazionali ed interessi soprannazionali, quella stessa che offrì nel primo conflitto mondiale la migliore occasione per l'emergere dei secondi contendenti citati, restava ancora inavvertita ai più. Poca immigrazione, poche normative invasiva dall'Europa, poca competizione per la manifattura autoctona sul suolo nazionale: l'Italia sembrava sussistesse ancora come una sorta di "sistema chiuso", in competizione, quale ente ancora nazionale, con gli altri paesi. In realtà, ieri come oggi, sia l'industria che la politica reale, quella celata dal teatrino della democrazia repubblicana, agivano per interessi che non avevano ormai nulla più a che fare con il concetto di unità nazionale, nè sul fronte territoriale nè su quello etnico. Anche le grosse ideologie subìvano entrambe la spinta globalizzante dei gruppi di potere: se da un lato, almeno ufficialmente, la stella della bandiera sovietica già di suo rappresentava l'unificarsi, in un solo punto centrale, del proletariato proveniente dai cinque continenti, dall'altra parte ci stava la stella americana dai significati ancora da chiarire. Così come da spiegare resta la stella scelta come simbolo della repubblica italiana. E intanto avanzava il benessere.
"...ma l'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono"
Isaia
Torniamo, ora e per concludere, all'inizio del discorso. Motivi di biasimo e di rimpianto, guardando gli anni passati come gli odierni, se ne trovano sempre. Ma, a fronte dei problemi che, allora, potevano essere avvertiti a livello personale come sofferenza fisica ed economica, sono stati nel frattempo messi al bando dal consumo. Il consumo è stato il grande palliativo tramite il quale il potere nuovo, quello a cui Pasolini non riusciva ancora, allora, a dare un volto, nè un nome, si è andato sempre più consolidando. Il consumo, offerto in simbiosi perfetta con l'identificazione della gioia nello stesso (come una manovra a tenaglia effettuata sul piano antropologico e culturale) ha permesso a questo nuovo potere di non far mai giungere il dolore, nei suoi sudditi, al punto tale da innescare un pensiero di tipo programmatico, nè al punto tale da permettere al pensiero, qualora comunque fosse insorto, di cercare soluzioni aldifuori del consumo stesso. Il pensiero è sostituito dalla logica "dei pacchi" di tante trasmissioni preserali, dove soltanto l'azzardo e la sensazione guidano l'operato in modo cieco e spietatamente circostanziale. Carissimo Kin-chan, perciò: lungi dal mio interesse il voler difendere una qualsiasi delle ideologie che si batterono, più o meno consapevolmente, più o meno giustificatamente, all'epoca, rimpiango di quegli anni un pensiero capace di programmare il futuro partendo da presupposti "altri" dal consumo e dal suo implicito egoismo, per farla breve. Rimpiango la percezione culturale di un "bene" inteso come coincidenza di interessi personali e collettivi. C'erano le bombe e c'era la paura per le strade, si dirà allora. Proviamo a guardare, allora, i telegiornali di oggi: le bombe ed imotivi di paura, quando non ci sono, li si inventa. Ma c'è qualcosa, oggi, che ieri non c'era e che rappresenta, forse, un punto di forza dell'epoca attuale? Certo che c'è: è la maggiore diversificazione delle ipotesi di soluzione, da parte di chi scopre il trucco del mondo in cui siamo costretti a vivere. Ed insieme a ciò, non dimentichiamo, il patrimonio esperienziale delle storie di ieri.
"...la mattina legge molti giornali; è convinto di avere delle idee..."
F. DeGregori, Le Storie di Ieri
CHE NEL PERENNE
E VANO TENTATIVO
DI CREARE
CON LE PROPRIE MANI
LA PROPRIA COMPLETEZZA?
MASTELLA MINACCIA LA LIBERTA' DI PENSIERO DI UN BLOGGER
C'è bisogno del nostro aiuto! Il blog satirico Mastellatiodio rischia di chiudere. Il ministro si è rivolto alla Polizia postale chiedendo l'oscuramento del sito. Mastella accusa il blog di essere neonazista (!?) e di incitare alla violenza. Ho letto accuratamente il sito incriminato e di violento non c'è Leggi ancora
da Mauro Domenico Bufi 21 dicembre alle ore 11:05 il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...