20.5.08

Senza titolo 562

  21 / 05 / 2008 / SAN VITTORIO !  UN RICORDO E UN' AUGURIO A TUTTI LORO DA LUCKY !  OLIVE DOLCI !  :-)


Image Hosted by ImageShack.us Image Hosted by ImageShack.us Image Hosted by ImageShack.us

Poesie


Poesie


L'On. Sandro Bondi è un poeta. Per evitare ogni diffida non farò alcun commento; mi limiterò solo a postare due tra le poesie più significative del neo Ministro della Cultura:


Per le nozze di Elio Vito
Fra le tue braccia magico silenzio
Fra le tue braccia intenerito ardore
Fra le tue braccia campo di girasoli
Fra le tue braccia sole dell’allegria


A Giuliano Ferrara
Antro d’amore
Rombo di luce
Parole del sottosuolo
Fiume di lava
Ancora di salvezza


Altre perle potrete trovarle qui.


sconquasso interiore

il muro di berlino è caduto, ma continuiamo a sbattere la testa sulle nostre stesse contraddizioni, muri innalzati da noi fino a farci diventare spietati e ciechi, stupidamente indifferenti e diffidenti, stufi e disillusi, silenziosi e fermi. è inutile abbassare lo sguardo, per la colpa e la vergogna che in fondo si prova inevitabilmente ad essere italiani, oggi. è un gioco perverso il gioco del mondo, dichiarano guerre sante in nome di un dio che ne ha le palle piene di tutti noi, gamberi senza spina dorsale, continuamente un passo in avanti e 100 indietro, un'infinita implosione che non porta a nulla, nessuna evoluzione, intanto il papa va in america a salutare il carnefice e a noi ci ha lasciato solo qualche preghiera che può essere bestemmiata sottovoce, a denti stretti. io non ci credo che siamo diventati davvero così.  io non voglio vivere in una italia fatta di quei personaggi tragi-comici che nella canzone nessuna razza vengono chiamati verdani, non voglio diventare una “verdana avvinazzata, sputare parlando un italiano stentato, servitore di uno stato dove chi non è come me viene discriminato. Non voglio sbandierare commossa un tricolore senza bianco, né rosso. non  voglio lodare il deputato esaltato, che vuole l’immigrato umiliato e percosso . non Voglio giurare fedeltà al senatùr”, credo che ha ragione caparezza quando dice che questa è “Roba da fare rivoltare nella tomba Gaetano Salvemini ed il conte di Cavour”. Non voglio una società così. Non voglio imparare a girarmi sempre di spalle, con le mani che tappano le orecchie per non sentire e chiudere la bocca con un silenzio colpevole. Non voglio abituarmi a questa normalità fatta di  “falsità,  fedi fatte di abitudine e paura,  una politica che è solo far carriera,  il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto”, non voglio continuare ad assistere alla continua ricerca del fottuto capo espiatorio, l’unico che può salvarci dall’inferno regalandoci quel che immaginiamo essere il nostro paradiso, e alla mitizzazione di idioti con i quali identificarsi, odio chi innalza ogni giorno muri tra noi e gli altri e poi dice di volere la globalizzazione e che globalizzarsi vuol dire fare la tav e sparare sui bingo bongo. Parlano di progresso e di aborto, mentre continuano ad essere razzisti e a fare guerre (eppure qualcuno lo cantava MAI Più), non voglio contribuire a  costruire una società talmente schifosa che poi bisogna drogarsi  per non pensarci, e nel Po’ continuano a trovare cocaina. Odio l’informazione imbavagliata, la cultura somministrata a piccole dosi, l’omologazione e il non riuscire più a parlare di politica perché abbiamo violentato e ucciso la nostra storia per poi abbandonarla in un fosso, insieme a tutte le bandiere e le idee. E mi odio quando odio.









Senza titolo 561

  VI PIACEVA IL TELEFILM ALLA CONQUISTA DEL WEST ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.us Image Hosted by ImageShack.us

UN DIOR POUR TOUJOURS

Chi pensa che solo un diamante è per sempre, forse sottovaluta Christian Dior...

Anche una fashionista alle prime armi sa che le creazioni dell'etichetta di Avenue Montaigne sono destinate a diventare tesori di famiglia, al pari delle perle e dell'argenteria della nonna. Ma anche chi di couture fosse completamente digiuno potrà constatarlo con i propri occhi, tra non molto, su YOOX.
Da mesi, stiamo preparando un'irripetibile selezione di capi che farà la felicità di collezionisti, appassionati di Vintage, Dior-addicted, e semplici curiosi.


DIOR EARRINGS DIOR BROOCH


Guardaroba privati, collezioni famose e celebri case d'asta in giro per il mondo, sono stati pazientemente perlustrati alla ricerca di capi, bijoux e accessori per ricostruire sessant'anni di moda e grandeur, dagli anni '40 ad oggi. Sfarzosi abiti da sera, importanti bijoux da collezione, e capi essenziali come camicie in seta, foulard multicolori e intramontabili twin-set pied-de-poule,  sono tutti pezzi di una storia di lusso, eleganza e successo che dura da oltre mezzo secolo.

Il 4 giugno si avvicina: cominciate pure  a sognare...
DIOR COAT
Nelle foto, un paio di orecchini una spilla ed un cappotto degli anni '50.

Senza titolo 560

QUANDO DARWIN INCONTRO' IL CREAZIONISMO




Charles Darwin come primate



Quando Darwin inizia a comprendere che gli animali come li vediamo oggi sono frutto dell'azione combinata fra adattamento diretto e eredità strutturali inizia anche a prendere coscienza di essere ancora lontano dalla meta e sa che molte, tante domande aspettano risposta.


Solo di una cosa è sicuro: le ipotesi creazioniste da cui era partito non hanno ora più alcun fondamento. L'ipotesi di “piccoli atti di creazione speciale”, come li definisce il Prof. Telmo Pievani, per ogni forma vivente non spiega nulla, «se Dio ha creato gli animali in un certo modo tali saranno anche i suoi successori secondo le leggi prefissate dalla generazione».


Come sappiamo da quel momento in poi venti freddi iniziano a spirare sulla teoria antropocentrica. La propagazione ramificata, complessa e delicata dell'Albero della vita è molto lontana dalla semplicistica teoria creazionista, che appare ora agli di Darwin come statica e banale.


Comincia a prendere forma quella che poi sarà la sferzata del suo testo più famoso L'origine delle specie:




«Quando parliamo di ordini superiori, dovremmo sempre dire, intellettualmente superiori. Ma chi al cospetto della Terra ricoperta da splendide savane e foreste, oserebbe dire che l'intelletto è l'unico scopo di questo mondo?»




GLI EPISODI PRECEDENTI:



1 Cronache di una avventura intellettuale


2 Sbagliando si impara


3 L'Albero della vita


Senza titolo 559

  VE LO RICORDATE IL FUMETTO PICCOLO RANGER ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.us Image Hosted by ImageShack.us

Porto Loco

Via Prenestina
Porto Loco

Con i tuoi bar di mare
Per ogni piega di ogni asfalto

I tuoi colori consumati
Sui capelli

Le minigonne al limite
Del monte

Le tue risacche spente
Sulle bocche

I cumuli di storie
Monete contraffatte

Quella insinuante estrema
Eccitazione

Che porta il quotidiano
A farsi raro

Un’estasi bandita
Schizza fuori

Disegna macchie Rorscharch
Sulle dita

E l’allegria adusata
Alle monete

Tintinna il resto delle
Piccole ore inquiete

Mentre stanotte è bruciata
Anche la fame

Fra i vetri rotti  calze belle
Di giovani puttane

L’estremo disappunto
Ha rotto l’equilibrio

Fra smarrimento nutrimento
E sogno

La notte dei cristalli ha infranto
Le vetture ed i lampioni

Mostrato i muscoli
Al di sopra dei coglioni

Spogliato le strade di ogni rosa
Spezzato il gambo della Tea ritrosa

Regina chiacchierina d’ogni posa
Sorelle transitate o sedentarie

Vi bacio le ferite
Con parole solitarie




Questi versi nascono dallo sdegno per la vergognosa maniifestazione di intolleranza che ha coinvolto i viados e i trans di via Prenestina sere fa, a Roma. Grazie a CDV di ospitarli.

ve lo ricordate il film l'armata brancaleone






non  ne fano più di film cosi ora fanno solo   per dirla con fantozzi  : << cagate  pazzesche >> 
e la classe politico culturale   non è da meno   vedere  questo  mio post  precedente

Senza titolo 558

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.


Bertolt Brecht



Con questi versi il poeta-drammaturgo tedesco descriveva la nascita del nazismo. Attenti a non salire sul carro della "sicurezza" per farci portare su montagne molto più marcie dei cumuli di rifiuti incendiati ad arte per le strade di Napoli...

19.5.08

appello per una cultura partecipata e non d'elitè

 Ricevo  e pubblico molto  volentieri  questa  lettera 





Il testo di questo articolo è stato inviato a:



Presidenza della Repubblica



Ministero per i Beni Culturali



 



Fondazioni promotrici del Manifesto denominato “Italia – Paese della cultura e della bellezza” e ai relativi responsabili



 



 



ConvEMergenze



 



A Cannes portiamo sullo schermo i vizi italiani ben rappresentati dai due migliori registi di casa nostra. Nel frattempo, dalle emittenti e sui quotidiani parliamo poco di malapolitica e di camorra. Trascuriamo mafia e ‘ndrangheta, come fossero fenomeni organici con i quali convivere. I nostri mali sono gli accampamenti Rom e le badanti prive di permesso.



Accumuliamo “nuove” emergenze dopo averne ignorato l’esistenza per decenni. La mondezza ricopre un’intera regione. Diffuse testimonianze di disperazione giovanile vengono archiviate con noncuranza e l’assenza di futuro per milioni di ragazze e ragazzi diventa fattore marginale rispetto alle ultime esternazioni di Adriano Celentano.



Una prodigiosa ondata di convergenze si profila magicamente all’indomani di una lunghissima stagione di veleni che hanno indebolito l’Italia rendendo grottesco, volgare o stucchevole, a seconda dei casi, il nostro panorama istituzionale. Nei fatti abbiamo un governo di solidarietà (unità?) nazionale che tenta di gestire il tracollo prodotto dagli stessi uomini che si autoincaricano di risolverlo. Nessuna pregiudiziale e nessun commento. Non possiamo far altro che augurarci che ci riescano.



Noi ggente (da gens) siamo alle prese con altri problemi: affitto, spesa, attese per analisi e ricoveri, istruzione allo sfascio, giustizia lenta e diseguale, precarietà, salari da fame e chi più ne ha più ne metta. Siamo società civile e abbiamo il problema della quotidianità. Della sopravvivenza.



Alle incantevoli convergenze si aggiungono fusioni dal suggestivo tempismo e dichiarazioni di intenti che annunciano l’avvento di principi azzurri e cenerentole, in un paese delle meraviglie in cui gli orribili Shrek del potere diventano cavalieri senza macchia.



In questo fiabesco scenario non mancano naturalmente i paladini della cultura che ogni 365 giorni propongono la loro pozione magica per la difesa di qualcosa su cui già spadroneggiano.



Un anno fa la corporazione dei 100 autori raccolse 940 firme (da Citto Maselli a Ramona Badescu, da Ray Lovelock a Nadia Bengala. Non firmarono né Sorrentino né Garrone) su un documento che venne presentato al Presidente della Repubblica. L’allora Ministro dei Beni Culturali Rutelli partecipò alle riunioni dei notabili del cinema e accolse con favore il loro accorato grido di dolore. Un passaggio di quella lettera recitava così: ” Il 7 maggio, per la prima volta dopo molto tempo, noi del cinema abbiamo deciso, in tanti, tutti assieme, che siamo pronti a lottare e ad accendere fuochi anche nelle altre arti e nell’informazione per riaffermare l’idea che la cultura è momento fondante dell’identità del nostro Paese ed elemento strategico del suo sviluppo.” A un anno di distanza i 100 autori sono tornati nel loro etereo regno dell’invisibile accordo dopo esser corsi ad incontrare il neoeletto Barbareschi per trovare nuove protezioni.



Fortunatamente un nuovo Mago Merlino ha escogitato un nuovo incantesimo per rinverdire l’impeto delle forze del bene. Alan Elkann ha presentato un manifesto al quale hanno aderito a oggi (18 maggio) 1.160 aristocratici italiani. Non c’è più Ramona Badescu ma moltissimi dei 100 prodi autori ricompaiono puntuali nella lista. E poi Fedele Gonfalonieri, Giovanni Cobolli Gigli, Lapo Elkann, Raffella Carrà, Federico Moccia, Mario Ciancio, Marco Tronchetti Provera, Klaus Davi, Rita Forte e  cosi via così


Una nuova lettera al Presidente della Repubblica e un altro significativo intervento dell’appena nominato Ministro dei Beni Culturali Bondi.



Molti passaggi di questo manifesto sono stati copiati dai nostri documenti programmatici e possiamo esserne onorati. Molti firmatari di questo manifesto avevano però contrastato la nostra iniziativa e ce ne dispiace, ma noi non c’eravamo rivolti alle elite per elemosinare protezioni e abbiamo operato in quanto società civile, nella società civile. Le nostre forze, la nostra grande unione sono parte della quotidianità che ci riguarda e con cui facciamo i conti ogni giorno. Noi conosciamo il pese reale. Noi siamo il paese reale. Noi abbiamo sollevato per primi il problema della cultura e dell’indipendenza artistica. Noi abbiamo lavorato sul territorio con passione e impegno. Non siamo figli di papà, né mariti di mogli o viceversa, né picciotti, né padrini. Spesso non abbiamo nemmeno un conto in banca e non possiamo pagare un affitto, ma abbiamo dignità da vendere e amiamo sul serio il nostro paese. Sul serio abbiamo scelto di farlo rinascere dalle degenerazioni che le elite organiche hanno prodotto.



I documenti che stiamo per presentare alle Istituzioni non sono frutto di accordi ristretti e aristocratici. Non nascono nel privilegio e non si rivolgono ai compari. Sono il risultato di scelte direttamente approvate tra Cittadini. Sono esperienza diretta e consapevole. Una nostra testimonianza di partecipazione derivata dal lavoro sul campo vale quanto 50.000 firme di baroni ottenute grazie alla potenza mediatica e alla relazione particolare.



I soliti schemi elitari che hanno distrutto il tessuto popolare italiano cancellando identità e valori condivisi non sono più accettabili.



In questi prossimi 20 giorni qualcuno dovrà risponderci e dovrà dialogare con noi. Ce lo auguriamo. Molti Cittadini italiani se lo augurano. I moltissimi giovani che stanno partecipando attivamente a questo progetto di civiltà se lo augurano.



Noi viviamo in Italia e non nel Regno delle Favole.



La prima richiesta d’incontro è già giunta al Sindaco di Roma Giovanni Alemanno.



Entro questa settimana un altro invito al confronto per un tavolo di lavoro verrà inviato al Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi.




Tutti i firmatari del Manifesto denominato “Italia – Paese della cultura e della bellezza” da un’iniziativa di Alan Elkann e lo stesso promotore con le fondazioni collegate, sono ugualmente invitati ad un confronto democratico e partecipato con gli artisti indipendenti e i Cittadini.



Rivolgiamo pertanto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un appello, affinché venga prestata maggiore attenzione alle istanze che provengono dalla Società civile e che costituiscono metodo imprescindibile di partecipazione democratica e di crescita e armonia sociale, nel rispetto della nostra Costituzione e nel segno di un sempre più vivo impegno profuso a favore del bene comune.



 



Stefano Pierpaoli



www.conseguenze.org



 



O troveremo una strada

O La costruirem

Risposta di napolitano a Samanta di Persio

Signor Presidente,


mi chiamo Samanta Di Persio sono una ragazza di 28 anni precaria, membro del Comitato Centrale del Pdci. Non scrivo per me.
Il 1° maggio Lei ha consegnato le medaglie ai familiari dei Caduti sul lavoro della ThissenKrupp e di Molfetta. Lei sa che l’anno scorso sono morte 1047 uomini e donne. Lei sa che l’anno prima ne sono morti 1341, e sono morti l’anno prima ancora, ancora e ancora. L’Eurispes ha stimato che dal 2003 al 2006, nel nostro Paese i morti sul lavoro sono stati 5.252.
Quante lacrime, quanto dolore.
Lei ha vissuto la guerra, la resistenza. Io no. Lei ha potuto combattere per dei valori, per la libertà da una dittatura. Io no.
Oggi si devono portare avanti altre battaglie. Anch’io volevo lasciare qualcosa: un libro. Ho deciso di iniziare un viaggio per l’Italia, parlare con le persone che hanno perso i loro familiari sul lavoro. Quando ho iniziato ero digiuna sulle condizioni di lavoro, nel senso: so dai giornali, dalla televisione. Ma poi, quando ascolti e vedi con le tue orecchie e con i tuoi occhi, ti senti impotente di fronte all’inciviltà del nostro Paese. continua qui  sul sito gemello 


Senza titolo 557

  20 / 05 / 2008 / SANTO BERNARDINO !  TANTI TANTI TANTI !  DA LUCKY L'SPLORATORE !  OLIVE DOLCI !  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

la felicità questa misteriosa

  un verso degli ex  Csi ( mi sembra  di ricordare  ) diceva  : << la  felicità  è  senza limiti  viene e poi se  ne và >>   ed  ogni  volta  che la cerco sono cosi   come questa vignetta  di Renato Calligaro

mi chiedo    cosa  è   ?  devo continuare  a cercala  ? oppure come suggerisce Mario pischedda  uno dei miei maestrio di vita   : << cercarla ma senza forzare i tempi, quando arriverà se arriverà ti sorprenderà...>>

la felicità questa cosa strana ed enigmatica

poichè come dice un verso degli ex Csi ( mi sembra di ricordare ) : <<>> ed ogni volta che la cerco sono cosi come questa vignetta di Renato Calligaro

mi chiedo cosa è ? devo continuare a cercala ?

ferite che si riaprono ( dalla mia smemo 2008 )

IL passato -- spesso--  è un luogo doloroso  popolato da speranze deluse,amori  mancati  , due di  picche  non veritieri  o cioè forzati  e non spontanei,ideali traditi  e sogni infranti  che si vorrebbero seppellire per  sempre o portare con se  o  gettare  via . Ma  a volte per  risvegliare quei demoni basta  una cartolina, arivata  chi sa  se per  colpa dele poste iItaliane Usa  di  una  ex Cdv   ( Samantha Cea  )  in viaggio di nozze negli Usa dopo  3  anni ( non sto esagerando   anche  lei   era rimasta costernata    tanto da rispondermi via a email  : <<(...)  spedita 3 anni fa ora è arrivata? oddiooooo  >> )      .
Mi sa  tanto  che  dovrei  rileggere  Pascoli  come suggerisce  questo bellissimo articolo   di Daniela Tuscano  sulla  rivista telematica   mentecritica  del  31 dicembre  2007 oltre  a  ricomprarmi --  visto che 
il cd ascoltato  in  versione pirata   Omaggio alle occasioni perdute  di Bollani  è una registrazione  mal riuscita  ---  i   dal  6 giugno in edicola con il settimanale  L'Espresso  per il momento  mi ascolto   questo pezzo di






Ennio Morricone conducts The Mission (Arena di Verona)

IO STO CON I CANI E GLI INFEDELI!

Mi unisco all'appello di Don Vinicio e invito gli amici che come me sono cristiani a pubbliare il post seguente così da dare voce ad una Chiesa che non ha o non vuole più averla!



http://www.occidens.it/immagini/foto_articoli/foto_sicurezza/rom-Brancoli.jpg


 


IO STO CON I CANI E GLI INFEDELI


E' una gara di provvedimenti, di incontri, di interviste per dichiarare che il "problema” della sicurezza in Italia sono gli zingari e i clandestini. Alle parole seguiranno i fatti promettono ministri, sindaci, amministratori, intervistati.



Novelli sacerdoti della purezza del tempio (l"Italia) si impegneranno alla lotta senza quartiere contro i cani (gli zingari) e gli infedeli (i clandestini). Quando le misure saranno applicate, sono sicuri che la purezza del tempio della nazione ritornerà a risplendere, il male scomparirà e la pace sociale regnerà per sempre. Nel frattempo pensa il popolo a incendiare baracche e a mettere in fuga gli indesiderati.



Dichiaro pubblicamente di essere dalla parte degli zingari, nonostante siano fannulloni, ladri, imbroglioni, puzzolenti, sfruttatori di bambini. E dalla parte dei clandestini, perché sono soli, poveri, sbandati, delinquenti. I motivi sono semplici:



- perché i delitti e il crimine non hanno nazionalità;



- perché sono spesso maltrattati e perseguitati nei loro paesi;



- perché nessuno li vuole;



- perché non voglio essere annoverato tra gli Einsatzgruppen del terzo millennio;



- per riparare alla compravendita di sesso di donne e di minori da parte di nostri connazionali all’estero;



- perché anche i veri cani randagi hanno garantito un rifugio;



- perché sono creature umane;



- perché i loro bimbi hanno diritto al futuro come i nostri;



- perché lenire le loro sofferenze è un dovere umanitario;



- perché 70 mila zingari sono italiani;



- perché è possibile lavorare con loro;



- perché è possibile la convivenza umana;



 



Così han fatto Cristo con i ladroni e San Francesco con il lebbroso.


da: don vinicio albanesi

Senza titolo 556

fra  i tanti articoli  sul caso travaglio eccone  uno interessante  e di notevole spessore  tratto  da  lefteca.wordpress.com/ blog  scoperto grazie  al nuovo  comunity aggregator www.kligg.org/


 


 



 






Il vero fine di tutta questa polemica sulla frasi lette da Marco Travaglio da un libro stampato ed in commercio già da parecchio tempo? Chiudere Anno Zero e dar vita ad nuovo editto di imbavagliamento.
Dopo l’istruttoria dell’Agcom, a carico di questa tesi arriva anche un “errore” del Corriere della Sera che scrive che le dichiarazioni di Travaglio su Schifani siano state rilasciate proprio ad “Anno Zero” e non, come è risaputo, a “Che tempo che fa”.
Marco Travaglio è un personaggio scomodo, scomodo per tutti, tant’è che si sta cominciando a buttargli merda addosso, per tentare di metterlo KO e cancellare anche questa piccola goccia nell’oceano del giornalismo italiano.
Lui resiste e querela, mentre intanto c’è chi giustamente si indigna con chi, in questa vicenda, avrebbe dovuto prendere tutt’altra posizione.

Il Bambino e il secchio

 
                pubblicato da latorredibabele venerdì, 16 maggio 2008, 23:15

                       


Un bambino tiene in mano un secchio su una collina di Lima in uno dei quartieri più poveri della città. Nella capitale peruviana è in corso il quinto vertice fra l'America Latina, i Caraibi e l'Unione europea . Tema del summit: povertà, disuguaglianza, inclusione sociale.


                 bambini 

Cari amici, la prima parte del post, ho fatto copia incolla, l'ho preso in prestito dal blog  'La Torre di Babele', dove io vado a leggere e commentare i post. L'immagine della bambina l'ho copiata da internet. Di mio, c'è  il grande dolere,  ogni volta, che vedo bambini sempre soli e poveri, si stringe  il cuore. A loro, dedico questo  mio scritto. A voi amici, ricordo, che loro esistono, se potete, facciamo insieme qualcosa, grazie.Franca


Bambini


Un bambino povero
che guarda avanti
il suo futuro
ma c'è un futuro?
Oggi come ieri
la spesa si fa ancora
alla super discarica
oggi ha trovato
solo un secchio di parole
quelle
non si mangiano.
Riempe il suo secchio
riempe...riempe
ma è sempre vuoto.
Lui per vivere
cercherà sempre
di riempirlo.
ma trova solo parole.
Ricordiamoci di loro
e guardiamo i nostri
bambini che loro
nel secchio
ci mettono la sabbia
e giocano felici.
Non siamo uomini giusti.

franca bassi


FANGO - Jovanotti

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che
l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango


 


Non è bellissima questa canzone?

Senza titolo 555

  L'AVETE LETTO IL LIBRO IL GIARDINO SEGRETO ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.us Image Hosted by ImageShack.us

La destra italiana fa le prove di egemonia culturale?

Molto spesso  nei  giornali locali , in questo caso la nuova sardegna  del 19\5\008 , si trovano   degli interventi culturali  molto interessanti  .  Infatti  è  proprio     nella  rubrica  sua   "contromano  "    di Massimo Onofri che  c'è è un argomento  interessante .

<<   Pare che a Michela Brambilla si rivolgesse con questi versi: Ignara bellezza/Rubata sensualità/Fiore reclinato/Peccato d’amore . Adesso che è ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi sembra voler fare sul serio e con la migliore delle intenzioni. Così ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera del 9 maggio:  La cultura non è di destra o di sinistra. E’ la cultura  e  fin qui  parzialmente   d'accordo    con i due  articolisti  in quanto la destra , almeno in Italia  non ha  creato   una cultura  originale  (   salvo eccezioni  come Verga,Croce, Imbriani, ecc e poi durante  il fascismo  Gentile ,  D'annunzio , e i futuristi , ecc  )  ma  ha  contribuito   durante  il regime fascista  anche se per  un uso politico e strumentale  a  svecchiare   e a rinnovare  la nostra  cultura   vedere  la  creazione dell'istituo treccani    ( qui maggiori  news  sulla sua  storia e l'importanza che ha  e  ha  avuto  nella nostra cultura  )
Ma non sono  d'accordo  L'onofri  quando dice  : <<  Umberto Eco aveva dato giudizi su Berlusconi che erano in realtà pregiudizi. Ma io non posso non avere profonda stima di Umberto Eco.>> perchè  Umberto eco ha perfettamente ragione    e le nomine   dei ministri  lo dimostrano  in particolare  quelle di Bondi ( io  al suo posto ci  avrei messo o Giordano Bruno Guerra  o Marcello veneziani  , che  pur  lontani come formazione  culturale  e politica   dal mio  modfo  di vedere  ono dei veri  uomini dui cultura  e non delle macchiette , ma  staremo a vedere per dare un giudizio  globale  e complessivo e non aprioristico    )    e  della Carfagna  . Infatti  subito dopo  il giornalista  dice riportando  la dichiarazione di Sandro bondi 
al Corriere della Sera ): <<   Ho visto tutti i film  Nanni Moretti, e li ho amati >> ma  ha  dimenticato  questo pezzo  pezzo  <<  li ho amati tutti. Tutti tranne “Il Caimano”: quello proprio non ce l’ho fatta.  >>E ancora Onofri  rifacendosi  alle  dichiarazioni di bondi   << Sta per uscire sul Foglio una mia recensione molto favorevole all’ultimo libro di Eugenio Scalfari . Infine: apprezzo anche Arnaldo Pomodoro. Ammiro Renzo Piano. E so bene che Massimiliano Fuksas è uno dei più grandi architetti al mondo. Distinguo tra le parole che con sofferenza gli sento dire da Santoro e le sue opere >>. esprime le sue considerazioni  che condivido in pieno : <<   La destra, e giustamente, stigmatizza l’egemonia culturale della sinistra, si prova a contestarla: ma in che altro modo prendere le parole di Bondi, se non come una conferma di quell’egemonia? Perché quel che preoccupa, di questa intervista, è proprio il conformismo culturale, l’idea politicamente corretta di cultura che ne emerge. Moretti? Eco? Pomodoro e Fuksas? Sono questi i miti e i modelli culturali che seducono la destra al governo? C’è da esserne preoccupati.>> concludo con questo video   di toto 




che ben s'adatta alla situazione culturale e politica che da circa vent'anni c'è nel nostro paese salvo lampi di Genio ormai morti e non più sostituiti da l'eccellenze e i eccelenti sono diventati mediocri

Il primo consiglio dei ministri...

cdm1

Senza titolo 554

  VE LO RICORDATE I FILM A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.us Image Hosted by ImageShack.us

Povera terra

terraC'è qualcuno che può girare il mondo? Siamo stanchi di stare a testa in giù. Ormai le nostre tasche sono vuote, è caduta anche l'ultima monetina nascosta in fondo alla tasca, si resta sempre a casa, ora si lavora per pagare le bollette. Il mondo non è solo dei ricchi. Se ci fermiamo noi, vorrei vedere che fine fanno loro. Franca Bassi

Al di là del muro

E se la vita potesse passare da chi vuole suicidarsi a chi è morto per sbaglio?


Da questo preambolo nasce il romanzo “Al di là del muro” di Maria Viteritti. Una storia ambientata in una Bologna postmoderna, dove la clinica Erebo Inc. permette di compiere il trasferimento della vita da una persona all’altra. Protagonista della storia è Giorgio, medico che lavora alla Erebo Inc. La sua vita scorre monotona all’interno della clinica, fino a quando sconvolgenti rivelazioni cambieranno le carte in gioco.


Ordinalo sul sito dell'editore : è scontato del 20% fino al 20 maggio e non paghi le spese di spedizione.

18.5.08

Senza titolo 553

Quando tornerai


 


Tornerà primavera


coi suoi prati in festa


il sole radioso


il mandorlo


speranza in fiore


ad occhi gentili


e garrule rondini in azzurro cielo


tornerà primavera



e spazzerà queste grigie nubi


mia dimora in tua assenza


e allora


quando tornerai


nei campi il sole e nei miei occhi


esulterà il tuo sorriso


come nel cuore


 


Pietro Atzeni

Senza titolo 552

  19 / 05 / 2008 /SANTO PIETRO !  AUGURI DA LUCKY L'ESPLORATORE !  OLIVE DOLCI !  :-)


Image Hosted by ImageShack.us  Image Hosted by ImageShack.us

escursione sul corrasi ( Nu )

IL 3/4MAGGIO con il gruppo escursionistico di Cammianalimbara abbiamo fatto una gita nel nuorese .Ecco il reportage e le impressioni e dove è possibile anche delle foto mie


Il 3 maggio


abbiamo visitato il complesso ( ancora non del tutto portato alla luce , infatti può essere considerato una “ pompei “sarda , infatti
Il complesso si estende per circa 7 ettari in un fitto bosco di sughere, sull'altopiano di Bitti, rilievo granitico del Nuorese settentrionale. È prossimo alla sorgente del fiume Tirso.
Romanzesu costituisce uno dei più importanti complessi abitativi e cultuali della Sardegna nuragica, con un centinaio di capanne, cinque edifici di culto un tempio a pozzo e quattro a "megaron" - e un grande recinto cerimoniale. È costruito col granito locale. Qui le foto sono esterne in quanto visto che stava piovigginando avevo paura a tirare fuori la macchina fotografica





altre le trovate su wikipedia trovate sotto l'url



per approfondire

sul luogo di romannzesu



sul contesto archeologico

Civiltà nuragica
La civiltà nuragica
La Sardegna nuragica
I nuraghi. Torri preistoriche della Sardegna I
I nuraghi. Torri preistoriche della Sardegna II

La bella età dei giganti di pietra




Ora molti diranno che c'entra il trekking con la visita ai monumenti ? rispondo che Trekking significa viaggiare a piedi: il modo migliore per scoprire e capire il mondo. Camminare e' semplice e immediato, naturale e indispensabile, non servono accorgimenti o attrezzature complicate. Dal camminare traggono beneficio tutte le funzioni fisiologiche. Ognuno di noi puo', secondo la stagione e delle capacita', scegliere dove e con chi andare. Dividere il percorso con altri, ci fa sentire vicini e gioire d’emozioni comuni.
Camminare e' anche l’occasione per conoscersi, capirsi, capire gli altri e la realta' che ci circonda. Riscoprire la propria natura nella natura, in ambienti incontaminati far riemergere l’essere umano. Inoltre sempre dall'introduzione del nostro sito : << La filosofia alla base di CAMMINA LIMBARA e' di camminare per conoscere l’ambiente del Limbara, viverlo nei suoi pregi e nei suoi difetti, perche' solo con la conoscenza si puo' amarlo, proteggerlo e usarlo con intelligenza e parsimonia. Esplorare il Limbara (che puo' essere conosciuto e apprezzato solo abbandonando la macchina e le strade che lo attraversano), significa inoltrarsi a piedi negli ambienti che lo caratterizzano: boschivi, di macchia, rocciosi, torrentizi, steppici.Camminare quindi! Camminare per conoscere e capire.>>
Nelle escursioni la meta e' di volta in volta:

  • Un bosco di lecci, di agrifogli

  • Un tasso secolare, un prato di peonie

  • Una cima che ha una forma particolare o un gruppo di cime ancora senza nome

  • Dei torrenti, che lungo il loro corso incontrano dei gradoni granitici costringendoli a dei salti spettacolari

  • Un sito archeologico

Ed ecco aprirsi una realta' inaspettata di tesori naturali e storici che con le nostre esplorazioni intendiamo far conoscere e valorizzare. Un ambiente aspro e selvaggio, inciso da erosioni e profonde gole, modellato da ciclopici massi di granito, colorato e profumato dai rari fiori e piante officinali.



dopo questa breve parentesi veniamo ala giornata del 4 maggio


abbiamo fatto l'Escursione ad Oliena in Località Monte Corrasi, in collaborazione con l’Associazione “SU GOLOSTIU” di Bitti.

una cartina presa dala rete

Qui le foto sono mie


Sveglia all'alba perchè avendo mangiato pesante durante la cena in agriturismo e avendo in camera gente che russava e soffriva di disturbi di stomaco , ne approfittato per fare alcune foto del monte in cui saremo andati il giorno ed ecco le prime foto




La camminata è partita dalla periferia del paese località Monte Maccione. da fino alla cima sia attraverso al strada sterrata sia attraverso i sentieri ( eccovi alcune foto le altre le trovate sulla mia pagina di flick oppure semplicemente cliccando sul banner di flick presente fra i banner del sito sulla derstra ) piante e di panorami dei paesi circostanti è un percorso duro simile ad un'arrampicata come la salita di dante nel purgatorio , per chi come me non è allenato alle salite , ma ripagato dalla visione dei luoghi dalle bastionate calcaree e querce a dir poco monumentali che, per la loro forma e grandezza, suscitano meraviglia e stupore. Il primo tratto di sentiero, interamente nel bosco, ci conduce in prossimità di un bell'ovile in località Tuones da dove si proseguirà, incantati sino a giungere in località Prados, vera porta ed uno dei pochi valichi che consentono di accedere a queste montagne. Da qui si domina uno scenario incomparabile che ci lascerà senza fiato: è questa (forse) l'area wilderness più bella d'Europa.
S'attraversa un ambiente lunare interrotto qua e la da vetusti tassi, contorti ginepri e solitari aceri montani ma anche gigantesche guglie calcaree, grotte e doline che ci daranno l'impressione di attraversare una sorta di paradiso terrestre dall'inizio alla fine .
Ma la vera sorpresa la si avrà una volta arrivati in cima ( io non sono salito , mi sono fermato sotto a 100\50m metri , mi facevano male i piedi avevo delle scarpe da trekking leggere e non quelle dure e quindi avevo male ai piedi ) un solitario leccio, ( che purtroppo non ho fatto in tempo a fotografare perchè la sosta è stata breve ) posto quasi a guardia, ci preannuncia l'arrivo sul bordo della falesia che improvvisamente si apre mostrandoci uno scenario che forse non ha paragoni in Sardegna: tutto attorno a noi, si stende a corona, selvaggio e frastagliato, attraversato da imponenti gole e rigogliose foreste, tutto il supramonte sino alle superbe cime del Gennargentu, la Valle di Lanaitthu con la sua storia è poco sotto e a perdita d'occhio ancora foreste e montagne selvagge che saranno il meritato scenario per una giornata speciale. La discesa facile , ma dura per chi causa lavoro ,, impegni e nel mio caso a volte anche pigrizia è già tanto se fa 1km \ 2 al giorno .Ma tutto sommato ne è valsa la pena


LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...