
Auschwitz ( La canzone del bambino nel vento )
Lunero - Vandelli
da Folk Beat n. 1 [1967]
Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino, passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....
Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...
tratta dalla sezione testi del sito http://www.skuola.net/libri/annafrank.asp
per evitare di cadere nella già abbondante retorica e ampollossità scrivero un post semplice visto che generalmente quelli brevi sono ii più incissivi sula giornata del 27 gennaio la prima citazione è questa “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.” Anna Frank, 15 luglio 1944 la seconda è questa Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per un pezzo di pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. (Primo Levi, Se questo è un uomo) e sempre dalla stessa fonte è anche quest'altra “A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che «ogni straniero è nemico». Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, [...], allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo” PRIMO LEVI, Se questo è un uomo - La tregua, ed. Einaudi Tascabili, 1989, p. 9.
Concludo questo post con un'altra citazione presa dal blog http://celestez.splinder.com/ di un mio cdv fin dalla fondazione del yahoo groups dell'omonimo sito ( www.testedatagliare.it ) di un cdv .
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Miei cari genitori,
se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me.
Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella foresta. I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe… Tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra (ci hanno portato via anche i nostri mantelli).
Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno e il mio corpo è pieno di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato. Alle volte ci gettano qualche carota cruda, una barbabietola, ed è una vergogna: ci si batte per averne un pezzetto e persino qualche foglia.
L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni quinto della fila veniva fucilato… Io non ero il quinto, ma so che non uscirò vivo di qui. Dico addio a tutti, cara mamma, caro papà, mie sorelle e miei fratelli, e piango…
(lettera scritta in yiddish da un ragazzo di 14 anni nel campo di concentramento di Pustkow)
E con le lacrime agli occhi che PER NON DIMENTICARE MAI Vorrei condividere le mie emozioni anche in un altro modo, che sento più mioe come con le casse dellostereo a palla che ha in canna la stupenda canzone di Guccini di cui ho riportato il testo all'inizio inizio di questo post e facendo vedere a mio cugino di 2 grado che ha 11 ( quasi 12 ) anni che mi chiede cosa è la Shoah , facendogli vedere queste immagini forse un po' dure ed aghiccianti \ terribili per un bambino raagazzo della sua età anche se abituato a vedere di peggio in tv ma necessarie perchè non si dimentichi tale crimine
LINK
http://www.majorana.org/progetti/shoah/sommario.htm
http://www.gndesign.it/shoahnet/


Visto che le risposte che hho trovato e scritto sul mio archivio cartaceo non hanno risolto questo mio problema , ho seguito il consiglio dell'altro mio io che mi dice : << mi spiace , ma oltre le risposte che ti ho dato e che ti sei dato sia oralmente che scritte , non so che altro dirti prova a rivolgere questa domanda >> che qui propongo << sul tuo blog o sui forum in cui scrivi --- fra cui quello di della cdv 





Come Eminem è riuscito a rincominciare con la ex moglie nfatti qualche giorno fà si è risposato c ha deciso di voltare pagina infatti : << voglia dedicarsi ad una carriera da beatmaker; secondo altre fonti Eminem è semplicemente stanco del suo personaggio e di tutta la sfera di interessi e vincoli artistici legata ad esso. Una cosa è certa: Shady non concederà interviste per tutta l'estate, e dovremo aspettare qualche mese prima di sapere le sue vere intenzioni. Sarà vero o si tratta dell'ennesima manovra commerciale ? >> fonte
ovvero spostare spostare dalla parte irrazionale a quella incoscia o sub incoscia tutto quello che mi fà soffrire.Ora ho letto non ricordo dove che alcunis studiosi tudiosoi affermano che tenersi tutto dentro non è bene, ho deciso di rientrare a contatto con questa massa purulenta e viscida per evitare che riemerga senza che neppure te ne aspetti o che ti crei solo stress inutile ( come se non bastasse quanto abbiamo già nella vita di tutti i giorni ) e magari si trasforma in ossessione,anche se questo significa rinnovare ogni volta il dolore e riaprire vecchie ferite , ma almeno per il momento esso l'unico metodo per prendere atto delle proprie felicità ed imparare o a conviverci o ppure ( ed è questop il percorso che ho deciso d'intrapendere anche se non da solo ) traformarle in una risorsa un arma ( da intendersi in senso psicologico \ antropologico ) insomma in qualcosa di positivo facendone una risorsa perchè << [...] 



Dopo aver letto un articolo sul quotidiano repubblica ( quella online è a pagamento sic ) sui limiti al libero arbitrio ( 




8 ( posto qui una dele foto , la meno atroce , per chi ha fegato ne trova altre