9.4.07

Plagio e simulazione

Plagio e manipolazione


Le religioni hanno sempre edificato il loro potere sul plagio dei seguaci e la manipolazione delle fonti. La storia del semidio figlio di una divinità e di una adolescente sposata eppure vergine è vecchia come il cucco e si tramanda da tempo immemorabile da una religione all'altra con l'obiettivo di circondare di un'aura di credibilità i loro fondatori.
Un millennio e mezzo prima dell'era volgare la religione predominante in Egitto era quella che riconosceva in Osiride, Iside e Horus la triade sulla quale i Faraoni appoggiavano la loro pretesa di schiavizzare il popolo, come provano i dipinti murali rinvenuti a Luxor, che ne raffigurano gli episodi salienti.
Secondo gli egiziani la triade si era formata in seguito all'assassinio di Osiride per mano di Seth - il dio dipinto come un diavolo perché prediligeva il sesso in quanto fattore di procreazione - e alla decisione di Iside, moglie inviolata di un certo Seb, di appropriarsi del suo seme per farlo
 reincarnare nel suo discendente.
Per conseguire il suo scopo, Iside, aiutata da un avvoltoio, si era stesa sul cadavere del dio defunto, aveva concepito Horus, aveva partorito in una grotta, dove il semidio era stato adorato da tre saggi, e lo aveva convinto a vendicare suo padre. Horus allora aveva sfidato e sconfitto  Seth, 
guadagnandosi l'ammmirazione degli dei, che lo avevano premiato mettendolo sul trono che era stato di suo padre. 
Gli elementi sui quali si fonda questo mito sono precisamente gli stessi di quelli che ritroviamo nel mito sul quale è stato fondato il cristianesimo, fatta salva qualche modesta variazione sul tema. L'avvoltoio che ha aiutato Iside a compiere la sua vendetta su Seth infatti è stato trasformato in un serpente che aiuta Eva a compiere la sua vendetta su Dio. Osiride, che si è sacrificato nel tentativo di impedire a Seth di prendere il potere, ma che in seguito viene reincarnato da Iside nel figlio Horus, è stato trasformato in un Dio che si sacrifica incarnandosi in suo figlio per impedire al serpente di appropriarsi del suo trono. E Maria, che assiste senza reagire agli avvenimenti che hanno cambiato 
la sua vita, è stata trasformata in una donna coraggiosa e volitiva.    
Sembrano due versioni della stessa tragedia in cui i personaggi recitano in un ruolo fisso, ma che, come tutte le tragedie di quel tempo, si ispiravano a un mito privo, appunto perché tale, di fondamento storico.
Per convincersi del plagio è sufficiente comunque sostituire Osiride con Dio, Iside con Maria, Horus con Gesù, Seb con Giuseppe, Seth con Satana e i tre saggi con i re magi. 

FAMIGLIE SFRATTATE DAL VATICANO

OFFENDE IL PAPA: SFRATTATO IL MANIFESTO DEGLI SFRATTATI


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I PRECEDENTI...LEGGI QUI


Venerdi 6 si è tenuta a Roma la “via crucis dello sfrattato”, manifestazione indetta dal Comitato lotta per la casa. Alla sua conclusione, sulla piazza del Campidoglio, una manifestante, sotto sfratto esecutivo da parte di una Congregazione religiosa, è stata obbligata dai vigili urbani a riporre il suo striscione, recante la scritta: “Papa Ratzinger: basta con gli sfratti promossi dagli enti cattolici”; striscione riconsegnato solo previa promessa di eliminare ogni riferimento a Benedetto XVI.


Segnalazione pervenuta a     ultimissime@uaar.it


 



 


Pascolo della piovra


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

Disarmiamo EXA

Tra il 14 e il 17 aprile si terrà a Brescia EXA, la ventitreesima edizione della “Fiera internazionale delle armi sportive, security e outdoor”, promossa e sponsorizzata dalla Fabbrica d’armi Pietro Beretta S.p.A. Ma vi rendete conto? Bambini (è l’unica fiera del settore che consente l’ingresso ai minori), donne e uomini di ogni età visiteranno gli stand della fiera e potranno impugnare un’arma, soppesarla, prendere la mira, sparare (per fortuna per finta!) verso un invisibile bersaglio. Ma non solo, visto che è stata allestita addirittura un’”Area Shop”, in cui entrare senza problemi ed acquistare le armi. Armi leggere e di piccolo taglio vendute come qualsiasi altro prodotto commerciale, addirittura di vari colori per abbinarle a quello della borsa.  Inaudito.

 

L'Italia è il quarto produttore e il secondo esportatore mondiale di armi leggere: Brescia è la provincia leader di questa produzione (quasi il 90%), con 137 “artifici”. La Beretta ha una struttura multinazionale, con fabbriche negli Stati Uniti, in Turchia, Grecia e Spagna; rifornisce le forze armate italiane, l’esercito degli U.S.A., l’aeronautica francese, e numerosi altri paesi. All’esportazione di armi da guerra vere e proprie aggiunge quella delle cosiddette armi leggere o di piccolo calibro che sfuggono ai divieti della legge 185 ma che sono quelle più frequentemente usate nei vari scenari bellici.

 

Non facciamoci fuorviare dalla dicitura “armi leggere”. Rivoltelle e pistole a carica automatica, fucili, fucili mitragliatori, fucili d’assalto e mitragliatrici leggere… sono state definite dal Segretario Generale dell'O.N.U. Kofhi Annan, nel luglio 2001, "armi di distruzione di massa". Per definirne la portata distruttiva basti ricordare che, nell'ultimo decennio, due milioni e mezzo di bambini sono stati uccisi in conflitti dove sono state usate armi leggere e cinque milioni sono diventati disabili.

 

Ma non è ancora tutto. In fiera, oltre all’area acquisto, c’è anche una zona “D-Fence”, aperta ai solo operatori accreditati all’ingresso. “La scelta di istituire questo spazio risponde alle richieste di un settore significativo della realtà economica bresciana e non solo e va nella direzione di soddisfare quella necessità di maggiore sicurezza per i cittadini”. Le armi che sono esposte in questa area sono strumenti ad alta tecnologia e dotazioni in uso alle forza antisommossa delle polizie di paesi “democratici” e non; si va dalle cosiddette “armi meno che letali” ai gas lacrimogeni, dalle munizioni speciali agli spray irritanti

8.4.07

Corruzione e potere

Corruzione e potere


Per rimpinguare le casse disastrate dello Stato Pontificio, alle quali aveva largamente attinto per sostenere le sue guerre e dare libero sfogo alla sua passione smodata per il lusso, Leone X, uno dei pontefici più discussi della Storia del Papato, formulò un elenco delle somme di denaro che i "peccatori" dovevano versare alla chiesa per guadagnarsi il paradiso.
Il perdono in cambio di denaro, a prescindere dall'entità del "peccato" di cui il "pentito" si era macchiato, è stata una costante nella politica della chiesa, la cui sconcertante avidità si è andata via via rafforzando in concomitanza con il crescere del suo potere di controllo sulle masse. Più denaro frodava ai fedeli e più febbrile diventava la sua brama di ricchezze. 
Il campionario di varia umanità di cui si parla in questo elenco, conosciuto come la "Taxa Camarae", comprendeva eretici convertiti e usurai, eunuchi e truffatori, pedofili e criminali, stupratori, adulteri e gli altri tristi 
figuri che dovevano essere presenti nella società  di quei tempi in una percentuale di gran lunga superiore a quella odierna.  
Le disposizioni della "Taxa Camarae"- della quale riporto qualche esempio - testimoniano il clima di terrore creato dalla chiesa, per indurre un senso di colpa nel popolo e "aiutarlo a liberarsene" tramite il pagamento di una cifra alla portata di tutti.
"Chi affoga il figlio pagherà 17 libbre".
"Chi uccide la moglie per risposarsi pagherà 32 libbre".
"Il frate che vive in un eremo con una donna pagherà 45 libbre".
"L'adultera che non si pente pagherà 87 libbre".
"Il prete che si accoppia con una bestia pagherà 219 libbre".
L'esiguità della somma richiesta per i delitti familiari e le trasgressioni sessuali dei fedeli dimostra che la chiesa considerava questo genere di "peccati" 
meno importanti rispetto a quelli che riguardavano i religiosi.
"Chi vuole la salvezza per i delitti futuri pagherà 168 libbre".
Ho riportato questa disposizione a parte per la sua somiglianza con una moderna assicurazione sulla vita, estesa però a quella che viene promessa ai credenti dopo la morte. Stipulandola infatti si evitava la prigione prima e l'inferno dopo. Un vera e propria istigazione a delinquere. 


Un'altra guerra di religione: il testamento biologico
http://www.youtube.com/watch?v=dJRFosSB0HM

Intervista doppia a Giuliano Giuliani

GIULIANI










“Il Satiro Saggio” è riuscito ad entrare in contatto con una delle persone più straordinarie di questo tempo d’Italia: Giuliano Giuliani, padre dello sfortunato Carlo che tutti conosciamo per aver purtroppo occupato una pagina nerissima delle cronache del nostro Paese. La battaglia per ottenere giustizia della famiglia Giuliani non è ancora finita, anzi adesso si apre un nuovo capitolo: la corte europea di Bruxelles ha accettato il loro ricorso, sentenziando che, quel giorno a Genova, è stato fatto “un uso eccessivo della forza”…

Continua a leggere su "Il Satiro Saggio"

Senza titolo 1746

Buona Pasqua a tutti.

E ricordatevi che siamo in periodo di 730 (la denuncia dei redditi, presente?)e c'è da destinare il 5x1000 per cui serve il codice fiscale dell'associazione destinataria.
 Io vi consiglio di darlo a Emergency, per quello che ha fatto e che farà. Poi fate voi...

Auguri!

 



Ero un' albero di una bellissima foresta;
fui tagliato un giorno e da me ne uscì la linfa;
Fui lavorato a FORMA di croce,
con il compito di sorreggere Dio;
Sentii penetrarmi dai chiodi che Gli laceravano mani e piedi
ma io non ero carne , ero solo legno;
vidi il suo sangue scorrere e sentii
i suoi gemiti, ma non soffrii perché dentro di me non avevo linfa;
poi un urlo e fu tutto finito;
Lui risorse il terzo giorno, io divenni legna da ardere;
Solo allora, mentre bruciavo, capii l'ESSENZA del suo amore e, come
incenso, volai verso di Lui
cedendo agli altri il mio caldo amore..


Buona PASQUA!

7.4.07

Uno straccio di laicità


L'iniziativa "Uno straccio di laicità" è partita per caso dai microfoni di Controradio News. Non ci si aspettava che potesse allargarsi a dismisura, invadendo persino il web. Ma tanto è...e anche io aderisco.


"Un gesto semplice per esprimere la nostra contrarietà alle pesanti e quotidiane ingerenze del Vaticano nella vita politica italiana. “Siamo tutti divorziati, tutti conviventi, gay, credenti e laici”, lo straccetto appeso alle borse, alle finestre, ad auto e scooter è un modo per dire basta. In maniera pacata e collettiva".


 Ho bisogno di chiarire a me stessa ( e a chi vorrà partecipare al dibattito) il significato dei termini laico e laicità. Parole abusate a cui capita di attribuire significati del tutto arbitrari. Intanto ogni termine va inserito in un contesto preciso perché, nella lingua italiana, i significati si diversificano a secondo dei soggetti o degli oggetti a cui ci si riferisce. In secondo luogo, le parole sono soggette a modifiche sotto l’influsso di una corrente di pensiero o di una ideologia o addirittura della nascita di una nuova moda. Detto questo, mi avventuro in una sintesi!


 


Per un religioso, laico è un fedele non ordinato sacerdote e/o non appartenente ad una congregazione religiosa.  Secondo questa prospettiva , ognuno di noi è laico! Il laico è partecipe “dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo”, e il suo apostolato è “ partecipazione alla stessa, salvifica missione della Chiesa e a questo apostolato sono tutti destinati dal Signore stesso”. (Conc. Ec. Vat. II: Cost. Lumen Gentium, n. 31)


 


 Nella vulgata comune, il termine assume un’ambiguità maggiore tanto che viene spesso assimilata a  non cattolico, non credente, agnostico o ateo. È una distorsione generata dall’errore concettuale del definire il laico per mezzo di una negazione. In realtà, il laico non si definisce per antitesi a una posizione altrui, ma per occupazione di una posizione propria. Nel libro “Laicità, una geografia delle nostre radici”, a cura di Giovanni Boniolo, ho trovato questa definizione: “ La laicità è un atteggiamento intellettuale caratterizzato dalla libertà di coscienza, intesa quale libertà di conoscenza, credenza, critica e autocritica”.


 


Essere laico è, dunque, un valore, ma anche una scelta di vita consapevole . Laico è colui che pensa con la propria testa, che sa  accettare le verità altrui, che sa dissentire ma anche accogliere le opinioni degli altri e sa argomentare per far rispettare le proprie idee. È , soprattutto, un uomo libero che non agisce in base ai dictat della religione, dell’ideologia o della morale perché rifugge da qualsiasi asservimento bigotto, ma che non esclude, a priori, il dialogo e il confronto tra “diversi”.


 


Nel suo intervento al congresso della Commissione degli episcopati della Comunità europea, riunita a Roma in occasione del cinquantesimo della firma dei Trattati di Roma, Prodi ha definito la laicità come “…la difesa serena, tranquilla, aperta dei valori comuni, la necessità di confrontarsi e convivere quotidianamente con valori profondamente diversi”. Il che richiama all’assunsione di valori forti, la capacità di un’apertura maggiore che superi il concetto di laicità inteso come separazione, opposizione, coercizione. In definitiva, una società che voglia definirsi laica non può “…chiudersi in un fortino ma dialogare in modo forte”. 


Chi è senza peccato...


Non sono cambiati per niente dai tempi in cui bruciavano gli eretici e le streghe. Satana oggi sono gli omosessuali, ma, considerato che i roghi non sono pù di moda, promuovono campagne di odio, per farli passare per malati da curare, impedire il riconoscimento dei loro diritti e ghettizzarli.
Dicono "chi è senza peccato scagli la prima pietra", ma poi, ostentando uno stato di grazia che non esiste, la scagliano per primi, lapidando a morte chiunque osa negoziare i loro valori. 
Parlo dei chierici, che, per cambiare la nostra democrazia in una teocrazia 
e imporre all'intera società  la dottrina del riscatto dal peccato attraverso la rinuncia e la sofferenza, hanno dato vita a un clima rovente dal quale è venuto fuori prima il suicidio di un adolescente ritenuto, forse a torto, un omosessuale e poi una ondata di omofobia. Ma non ne sembrano costernati, anzi, per poter ribattere con maggiore aggressività alle rimostranze della categoria colpita, si atteggiano a vittime di una "campagna contro la famiglia" , lanciata dai relativisti, fonte di ogni male, in combutta con gli atei, i laici e gli anticlericali, che porterà, a loro dire, all'annichilimento della nostra specie. 
Dl momento che la classe politica non si pronuncia su un tema così importante, spetta ai cittadini che hanno a cuore la laicità dello Stato e i valori della democrazia difendere i diritti degli omosessuali, come di qualsiasi altra minoranza, per evitare che l'Italia venga emarginata dalla Unione Europea.
Si mobilitino questi dunque perché il Parlamento emani in tempi brevi una legge che stronchi sul nascere l'attività dei fomentatori di odio.  


Show omofobo di Buttiglione  http://www.youtube.com/watch?v=d6_AXxqd48w

Senza titolo 1745

A chi dice  che i giovani sono tutti omologati o hanno atrofizzato il  loro  cervello ( mandato all'ammasso come si diceva un tempo )  rispondo andando al di là del  " cazziatone "  : <<  non bisogna  generalizzare  ,   non sono tutti cosi  , ecc >> segnalando ( anzi risegnalando  visto  che  in qualche post  dell'esordio  ne  avevo parlato  >>   Una  bellissima rivista  scolastica  e non lnx.contro-mano.net/  . Essa   si definisce  cosi : << Andare contro-mano non sarà sempre una cosa igienica, ma qualche volta può anche essere la soluzione giusta. Una soluzione insperata e temeraria, che può richiedere – potrà pensare qualcuno – una buona dose di irresponsabilità. Noi preferiamo parlare di slancio e di tenacia. Doti che cercheremo di mettere in luce tutte le volte che ci occuperemo di temi particolarmente tosti. Lavoreremo con lena, da bravi contro-manovali. Cercheremo di cementare la nostra scrittura con l’esame del quotidiano e del fatto di cronaca. Faremo valere i nostri interessi e proporremo, aperti al confronto e disponibili alla correzione, le nostre opinioni. Musica, scuola, vegetarianesimo, attualità, letteratura e sport: di questo e di mille altre cose ancora si troveranno articoli e approfondimenti nelle nostre pagine. Saremo, in pratica, come i salmoni: risaliremo la corrente fin dove sarà possibile, procedendo appunto “contro-mano”, e, come i salmoni, ci auguriamo di depositare qualche piccolo uovo di notizia dove meno uno se lo aspetta. Ovipari e contro-manovali, ci può essere forse di meglio nel mondo dell’informazione on-line? >> .
Prendo dala  loro  pagina d'apertura  
la  bellissima intervista
profonda  pur  nella sua brevità   e non classica   retorica   come quelle  fatteglie dai media  nazionali 



Emergency e Afghanistan, intervista esclusiva a Gino Strada


30 03 2007

Contro_mano_intervista_Gino_Strada.jpgLa redazione di ControMano, milanese per un giorno in occasione di una visita al Corriere della Sera e alla Gazzetta dello Sport, ha avuto la fortuna di imbattersi in Gino Strada,fondatore dell’associazione umanitaria Emergency.
IL dott. Strada, appena tornato dall’Afghanistan, ha organizzato una manifestazione pubblica per chiedere la liberazione delle ultime due persone coinvolte nel sequestro Mastrogiacomo, l’interprete Adjmal Nashkbandi e Rahmatullah Hanefi, il responsabile afghano dell’ospedale di Emergency a Lashkar-gah.
Hanefi, uno dei principali intermediari nella trattativa per la liberazione dell’inviato de La Repubblica, è stato ”sequestrato” - o, per meglio dire, arrestato senza ragioni apparenti - dai servizi di sicurezza afghani martedì 20.03.2007 e non è ancora stato liberato.
Riportiamo l’intervista al dott. Gino Strada, che ha gentilmente risposto alle nostre domande prima di iniziare la manifestazione - che si ripeterà oggi - per le vie di Milano.


Per comodità di lettura, le domande della redazione sono indicate con la sigla CM e le risposte di Gino Strada con GS.


CM - Martedì sera il parlamento ha definitivamente approvato il rifinanziamento delle missioni italiane all’estero, in particolare quella in Afghanistan. Cosa ne pensa?
GS - Penso ciò che pensavo tanti anni fa, cioè che si tratta di un intervento fondamentalmente inutile. Le risposte militari possono venire solo da cervelli sottosviluppati… Spendere un milione e mezzo di euro provenienti dalle tasse degli Italiani per stabilizzare un governo fantoccio mi sembra inopportuno. Questi soldi si potrebbero spendere in un modo migliore.
CM - Il Governo giustifica gli interventi militari all’estero, in dubbie situazioni di pace, anche come protezione delle associazioni umanitarie quali Emergency. Lei come percepisce questa posizione?
GS - Sono stato molto chiaro con il Ministro Parisi: la presenza militare italiana è un rischio per noi. Non vogliamo i soldati italiani vicino ai nostri ospedali, neppure per donare il sangue! Gli afghani possono interpretare i nostri contatti con i militari come un tacito appoggio al loro intervento, e considerarci di conseguenza nemici. Pertanto i soldati italiani costituiscono solo un pericolo per la nostra e per la loro sicurezza.
CM - Quale è stato il ruolo di Emergency nella liberazione del giornalista Mastrogiacomo?
GS - Il Governo italiano ci ha domandato aiuto in questa situazione e noi abbiamo semplicemente chiesto ai Talebani di agire in modo non violento, ottenendo infine la liberazione di Mastrogiacomo. Non è, però, accettabile che ci abbia rimesso uno dei nostri (il responsabile ospedaliero Hanefi, ndr).
CM - Quali sono oggi gli obiettivi di Emergency?
GS - Noi siamo un’associazione che costruisce ospedali e cura gente. Questa è la nostra politica, se così si può definire, ed è forse l’uso migliore che si può fare di questa parola. Il nostro obiettivo è unicamente quello di far rispettare i diritti dell’uomo, attraverso la comprensione reciproca e la non violenza: diritti che sono già scritti, pensiamo alla Dichiarazione Universale dell’ONU, ma che non vengono applicati.
Ad esempio il 99% dei nostri politici non rispetta la Costituzione…


CM -  In che senso?
GS - Nell’art. 1 sta scritto che “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, ma l’attuale situazione legata alla precarietà rende l’uomo semplice ingranaggio nella macchina economica


A  dimostrare il suo successo non solo in campo  cittadino (  infatti è una di quell poche fucine   che permettono a tempio di non morire  )  e  adesso   secondo  questa news   ripresa dalla  nuova sardegna del 6\4\2007 cronaca di Olbia-Gallura 

<<


GIORNALI SCOLASTICI
Contro-mano strappa la collaborazione con il “Riformista” 

Giuseppe Pulina


TEMPIO. Contro-mano.net, la rivista on line degli studenti galluresi, ottiene nuovi prestigiosi riconoscimenti e vede aprirsi davanti a sé nuove, stimolanti prospettive. L’ultimo importante riconoscimento è il Premio per il giornalismo scolastico indetto dall’Ordine Nazionale dei giornalisti. La testata dei giovani redattori di contro-mano risulta infatti tra le migliori riviste telematiche italiane. Premiati a Roma dal presidente dell’ordine Lorenzo Del Boca, i giovani reporter stanno raccogliendo in questi giorni altri meritati successi. L’ultimo numero della loro rivista ospita ad esempio un’intervista a Gino Strada, che, di ritorno dall’Afghanistan per partecipare a Milano alla prima manifestazione per la liberazione del reporter afgano che i talebani avevano sequestrato insieme a Daniele Mastrogiacomo, si è concesso ai ragazzi di contro-mano. Ne è venuto fuori un articolo firmato dall’intera redazione che ha fatto lievitare le visite giornaliere al sito.
 Non meno significativi sono anche altri numeri di contro-mano. Gli articoli si succedono con buona frequenza in pagine sempre aggiornate e il numero dei visitatori cresce di mese in mese. Diversi redattori hanno, inoltre, iniziato a collaborare con altre testate. Tra queste c’è “Zai.net”, rivista della Penisola che può contare su un bacino di diverse centinaia di migliaia di lettori. Ad aprile, inoltre, i redattori di contro-mano (testata con la quale collaborano anche gli ex del Dettori che studiano all’Università) inizieranno a scrivere sulle pagine del “Riformista”, quotidiano nazionale che ospiterà ogni mese un inserto concepito e scritto integralmente dai giovani. I primi pezzi di contro-mano.net per il “Riformista” si occuperanno di bullismo e volontariato. “Sarà - spiega uno dei docenti coordinatori dell’attività giornalistica di contro-mano - il primo contributo ad una serie di collaborazioni con il “Riformista” che potrebbe schiudere la porta anche ad altri tipi di apporto al mondo professionistico dell’informazione». Un motivo di soddisfazione per i giovani redattori di contro-mano è stata anche la visita delle sedi milanesi del “Corriere della Sera” e della “Gazzetta dello Sport”. Quasi un viaggio premio concesso loro dalla scuola che frequentano. Attiva da quasi quattro anni, la testata ha fatto grandi passi in avanti, crescendo in qualità, oltre che nel numero degli articoli e delle collaborazioni. Di ciò, non a caso, si dice particolarmente soddisfatto il dirigente scolastico Felice Catasta. «Ragazzi che praticano la scrittura con il desiderio di esprimersi e di trarre fuori di sé quello che hanno dentro sono un esempio positivo». Quello che gli studenti cercano e che ancora non hanno ottenuto è la disponibilità di un locale che faccia da sede redazionale.


>>

Senza titolo 1744

non ricordando il sito del Mso ( movimento omosessuale sardo )   di Massimo Mele , poi trovato , per il  post precedente  vi    ho  letto questa bella e  provocazione  organizzata \ proposta  da Articolo Tre Associazione (www.articolo3palermo.org) Omosessuale di Palermo e  che  accetto volentieri  perchè avrei capito  se la minaccia fosse stata  più seria e grave  di un semplice  : << Bagnasco vergogna  >> . E poi perchè dimostra  che  l'italia  è  solo uno stato laico a parole  e  non nei fatti e che ogni giorno   bisogna combateere   e non abbassare la  guardia per  tali valori  . Infatti  a Marco Biagi che  ha  aveva  ricevuto minacce  n ben  più serie   non  gli è stata data anzi  gli era stata revocata  e  quando  la cosa  è stata fatta notare l'ex miniostro degli interni  del precedente governo   l'aveva definito come : << un rompi coglioni  >>





Chiediamo anche noi la scorta.




Il Cardinale Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è stato messo sotto scorta perché sul portone della cattedrale di San Lorenzo a Genova è comparsa la scritta “Bagnasco vergogna”.




Pur non condividendo il metodo di chi, evidentemente, ha voluto manifestare il proprio dissenso e la propria rabbia in merito alle recenti esternazioni del presidente della Cei, perché l’anonimato ed il vandalismo finiscono per dare torto alla ragione di chi ha compiuto questo gesto ed a quella dei tanti cittadini che sono stati offesi da monsignor Bagnasco, esprimiamo stupore dinnanzi alla notizia che la questura di Genova, in seguito al fatto, ha disposto una scorta per accompagnare le uscite del Cardinale.
Lo stupore, ammesso che la parola “vergogna” rappresenti un’ingiuria ed una minaccia,deriva dalla palese disuguaglianza di trattamento che lo Stato italiano riserva ai suoi cittadini.
Di scritte ben più offensive e minacciose sono apparse, e purtroppo continuano ad apparire, sui muri e sulle porte di associazioni e locali omosessuali, senza che mai alcuna questura d’Italia, da quello che ci risulta, si è preoccupata di concedere la scorta ai soci, agli avventori ed ai proprietari.
Poiché riteniamo che essere definiti soggetti deviati, accostati a pedofili o ad incestuosi, così come malati o minaccia della famiglia e della società, siano affermazioni assai più ingiuriose della parola “vergogna”; poiché pensiamo che additare alla pubblica opinione il riconoscimento giuridico delle relazioni affettive tra persone dello stesso sesso come apripista alla futura legittimazione di “altre aberrazioni” sia un incitamento alla violenza omofobica, chiediamo al Ministro degli Interni che tutti i cittadini e le cittadine omosessuali e transgender di questo Paese possano godere della protezione di una scorta per la propria sicurezza ed incolumità.



Proprio mentre  finisco di scrivere questo post  ecco che leggo   questa news 



Questa mattina sulle vetrine della Libreria Babele di Milano campeggiavano scritte omofobe, insulti, una svastica e un attacco diretto a Imma Battaglia presidente di digayproject. La firma è ovviamente di Forza Nuova.
Le parole dei vari Bagnasco, Ruini, Mastella, Binetti, Calderoli, Andreotti ecc ecc fomentano queste persone che si sentono in diritto di offendere, denigrare, aggredire le persone omosessuali e transessuali .



E’ colpa della Chiesa


E’ colpa della Chiesa

     

Maurizio Blondet

06/04/2007

 


Priscilla, la madre del ragazzo, con la foto del figlio Matteo

TORINO - Perché si è ucciso il sedicenne angariato dai compagni nella scuola di lusso per i ragazzi-bene torinesi, il Sommellier?
I giornali e i maitres à penser non hanno dubbi: è colpa della Chiesa.
I compagni tormentatori dicevano al ragazzino che era gay: colpa della Chiesa, che con la sua opposizione ai DICO ha diffuso «l’omofobia» (Sansonetti su Liberazione).
I compagni lo chiamavano «Jonathan», che a quanto pare è un personaggio gay del Grande Fratello.
Ma non è colpa di una televisione fra le più stupide e irresponsabili del pianeta, né di quella trasmissione fra le più intollerabili per idiozia, lascivia e rozzezza offerta agli adolescenti in
dosi-urto.
E’ che i tormentatori del povero «Jonathan»  sono sotto l’influsso malefico della Chiesa, ascoltano troppo i preti.
Il povero suicida era figlio di una cameriera filippina, aveva tratti da extracomunitario, e sicuramente non portava abiti griffati.
E al Sommellier vanno i figli di papà, che imparano a casa che l’unico valore della vita sono il denaro, il telefonino ultimo modello e le grandi marche.
No, cosa andate a pensare: non è razzismo e disprezzo di classe, è colpa della Chiesa.
Delle sue «condanne dell’omosessualità».
Del suo voler distinguere fra «normali» e «non-normali».
Per di più, «Jonathan» era il primo della classe, intelligente e studioso.
Intollerabile, per figli di papà che vanno in una scuola di lusso, ma dopotutto in un istituto tecnico-commerciale, in Italia ritenuto una specie di discarica dei giovani che non hanno voglia di studiare. Ma no, la colpa è della Chiesa che ha diffuso l’intolleranza verso i «diversi».




No, non è bullismo.
Quasi tutti i commentatori autorevoli negano che il bullismo sia una emergenza nazionale.
Sono monellerie, sono piccoli simpatici Giamburrasca, «Lo facevamo anche noi a scuola ai nostri tempi».
No, la colpa è della Chiesa, con quella sua campagna per la famiglia naturale.
E’ così evidente.
Non è colpa di una pubblicità onnipresente che ossessivamente valorizza il godimento di gruppo, l’obbedienza primitiva ai propri impulsi primari, l’edonismo più basso.
Non è colpa del sesso guardabile offerto da ogni copertina, da ogni manifesto e da ogni spot ai piccoli consumatori, senza nessun invito al dominio di sé.
Non è colpa di una educazione permanente al culto della rozzezza e della sopraffazione, né dell’esaltazione della volgarità premiata da grassi cachet televisivi.
Non è colpa dell’esempio dato dai politici che vanno con le veline, dal fotografo Corona con il corpo culturizzato da «tronista», del travolgente successo delle discoteche dove ogni adolescente impara che, se non è «trasgressivo», se non si droga, è un nulla rifiutato dalla banda dei coetanei. Non è colpa del conformismo nell’edonismo, imposto a menti incipienti e a coscienze immature.
La colpa è, senza dubbio, della Chiesa.


La Chiesa fondamentalista disturba i nostri ragazzi.
E’ il ritorno alla liturgia tradizionale che li rende cattivi contro i compagni.
E’ la repressione clericale contro il sesso a 12 e 16 anni.
Dunque la soluzione è facile: basta abolire la Chiesa.
Farla tacere.
Escluderla dal discorso pubblico.
Allora i giovani saranno educati e felici, faranno l’amore e non la guerra.
Così è il «dibattito» in Italia.
Così si esercita il «pensiero».

Maurizio Blondet


 


dal sito http://www.effedieffe.com/


Bart e le punizioni alla lavagna..




UN RUTTO NON E' UNA RISPOSTA
UN'ESERCITAZIONE ANTINCENDIO NON RICHIEDE UN INCENDIO
NON DEVO PAVONEGGIARMI COME SE FOSSI IL PADRONE DI OGNI COSA
NON HO LA PATRIA POTESTA' SUI BAMBINI DELLA PRIMA ELEMENTARE
NON ISTIGHERO' PIU' ALLA RIVOLUZIONE
NON DISEGNERO' DONNE NUDE IN CLASSE
LE PUNIZIONI NON SONO NOIOSE E SENZA SENSO
NON GRIDERO' PIU' «AL FUOCO» NELLA CLASSE AFFOLLATA
NON INCORAGGERO' PIU' GLI ALTRI A VOLARE
NON DIFFAMERO' PIU' NEW ORLEANS
NON VENDERO' PIU' CURE MIRACOLOSE
LA BIANCHERIA INTIMA VA MESSA DENTRO E NON FUORI
NON DORMIRO' PIU' DURANTE LE LEZIONI
DEVO TERMINARE CIO' CHE HO INIZIATO
5 GIORNI NON SONO TANTI PER ASPETTARE UNA PISTOLA
NON SONO LA REINCARNAZIONE DI SAMMY DAVIS JR.
NON SPRECHERO' PIU' IL GESSO
NON RUTTERO' PIU' IN CLASSE
NON CONIERO' PIU' MONETE CON LA MIA EFFIGE
IL MIO NOME NON E' DOTT. MORTE
NON FOTOCOPIERO' PIU' LA MIA FACCIA
NON DEVO GUIDARE L' AUTO DEL PRESIDE
NON GRIDERO' PIU'  «E' MORTA!!!» DURANTE L'APPELLO
NON MI DEVO DARE DELLE ARIE
NON DEVO SCULACCIARE GLI ALTRI
NON DEVO PIU' CERCARE DI CORROMPERE IL PRESIDE
SPUTARE NON SIGNIFICA LIBERTA' DI PAROLA
L'INNO NAZIONALE NON TERMINA CON «AVE SATANA
IL BAGNO DEI MASCHI NON E' UN AQUAPARK
NESSUNO E' INTERESSATO ALLE MIE ASCELLE
NON CHIAMERO' PIU' IL DIRETTORE «TESTA DI RAPA»
A NESSUNO PIACCIONO GLI SCHIAFFONI SULLE SCOTTATURE
NON FARO' PIU' PAGARE IL BIGLIETTO NEI BAGNI
IL «DOLLARO DI BART» NON E' LEGALE
NON CHIAMERO' PIU' LA MAESTRA «BELLA GNOCCA
»
NON FARO' PIU' QUELLA COSA CON LA MIA LINGUA
NON FARO' PIU' PUZZE RUMOROSE IN CLASSE
NON DEVO SBIRCIARE NEL BAGNO DELLE BAMBINE
NON DISTRIBUIRO' PIU' ALCOOLICI AI COMPAGNI
FUMARE NUOCE ALLA SALUTE
NON ATTACCHERO' PIU' GOMME SULLA LAVAGNA
NON DEVO GIOCARE COL MIO PISTOLINO
NON MI NASCONDERO' PIU' DIETRO IL 5° EMENDAMENTO


NON ANDRO' MOLTO LONTANO CON QUESTO MODO DI FARE...

Dedicato a tutti i bimbi biricchini,
e l'augurio di una Pasqua, serena e allegra...^_^ Kiss&karamella


 

Senza titolo 1743

Cari\e  nuovi e  vecchi Utenti
Visto che pochissimi di voi  rispettano le regole  riguardanti  gli OT nei commenti   ho deciso che da oggi   usero la moderazione     solo ed esclusicavamente   per  1) Spam  diretto o indiretto : 2)  volgarità eccessiva   e  offese varie  .
 E quindi gli OT non saranno cancellati  \ rimossi 

6.4.07

Senza titolo 1742

In questi giorni , dopo aver pubblicato : il post  con la lettera di monicaromano1979 e  alcuni post\ scritti  ed articoli a carattere religioso e non  di  alcuni utenti , ho ricevuto  :   sia  a l'indirizzo di tiscali ( che compare all'interno del blog )  sia a quelle di splinder  sia  sms al cellulare    delle  domande  e delle  accuse  alcune volgari e offensive  (  queste ultime come sempre  cestinate perchè contenevano solo ed esclusivamente volgarità )  ed  è  di questo che  oggi voglio parlarvi .
Infatti oltre le  solite  email   destinante  ad essere cestinate  in quanto  contenevano  domande  e accuse  le cui risposte  a sudette affermazioni  sono contenute  : sia  nelle  faq  e nella  tag " aggiornamenti   faq "   ( che pregherei vivamente    di leggere  prima di scrivermi ) e  in altri post del blog e  nella descrizione  del  nostro  blog   sul forum di fuffaggregator c'erano anche   delle  nuove  email  in cui  si affermerebbe  con dati  di fatto per la  prima  domanda : 1) che  sono  nichilista  qualunquista e  mi conmtraddico . 2)   <<  visto   difendi  i transessuali oltre   gay e le lesbiche  non è  che   sei  uno  di loro ?  ; sei  gay  e quindi  sei di sinistra . 3)    visto   sei contro la  nuova legge sulla pedofilia  e  sui metodi per  combatterla in internet  seii un pedofilo ? allora  tu come la comnbatteresti  ?   4 )   perchè se  sei laico credente ( catto comunista  secondo alcuni  , ormai ci sono abituato )   fai pubblicare   scritti  pro pontefice  e  neo\teocon inssomma i   retrogradi ( clericofascista i più estermisti  come li  chiamava un tempo ) Oppure  accusano alcuni cdv  ( non faccio nomi , perchè  non  mi va  di creare  zizzania o flame war  fra  gli utenti della  comunity e poi   sia chi segue  e legge  il blog  e i commenti sa  a chi mi riferisco )   che : << questo è lo spazio new age/ papa boys. Ho aperto la porta sbagliata.Adieu >>
Lo so che non dovrei , pedere tempo  a rispondere a tali cose   e lasiare perdere  ,  ma  la  gente mormora  e  soprattutto  prende  per  vero  quello che  gli si  dice  oppure   è molto superficiale  e  non và  affondo dele cose  . ediamo di rispondere   a tali  affermazioni una  volta  per  tutte e in maniera definitiva  
1)   se essere  Nichilista, qualunquista,  troll , e spesso  conteraddirsi  vuol dire  essere  uno spirito libero    alora  è inevitabile   e  lo sono  e  rimando all'avvelenata o a nostra signora dell'ipocrisia  di Guggini 
2)  Non sono come --- ho già detto   in un mio post precedente e che   trovate o ritrovate   alla voce  auto intervista  e in quella aggiornamento faq  ---  gay  e trans ma etero  . E  ripeto ancora una volta che avere  avuto  una esperienza  omosex  non  vuol dire necessariamente  esserlo . E se lo fossi   cosa  cambierebbe ? .
 A testimonianza del fatto che non sono   quello di cui mi si accusa    dico che  
certi atteggiamenti dei Gay o meglio  del  movimento LGBT (  un acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche,Gay,Bisessuali,Transgender\Transessuali )  come  l'ostentazione  a tutti i costi dela  loro diversità   e del loro  orgoglio  e certi atteggiamenti troppo lascivi  in pubblico dei gay   mi  fanno ribrezzo e mi danno un  po' di fastido , insomma   mi mettono in soggezzone (  forse -- in quanto non ho   ancora fatto   un'analisi   introspettiva   di questa mia caratteristica  -- dovuta  per la mia educazione   cattolica   dei nonni  e una morale troppo pudica  di certa  sinistra -- )  . Ma  ciò non toglie    valore alla  lotta che conduco nell'affermare   che  l'omosessualità non è malattia   ed una cosa   contenuta  come afferma  questo video    già postato precedentemente qui sul nostro blog  ma come divevano i latini Repetita iuvantla (le cose ripetute giovano) La  cui espressione ha ( o dovrebbe avere )  valore prettamente non solo in senso puramente didattico ma anche in rapporto alle esperienze dirette ripetere un gesto o una azione può dare piacere o, comunque, migliorare l'esecuzione di una determinata azione.






E qui  le battute cretine ,come  quella riportata  sopra ( una delle tante che ricevo via  email  ) , a  volte  velate   da ironia e sarcasmo  volontario  e\o involontario  alla quale non era immune anche dal sottoscritto prima  che  aderisse  alla cultura nonviolenta e pacifista e  vedesse  i  film  di Ferzan Özpetek e il film  The Celluloid Closet \ lo schermo  velato da cui  fino a quando  ho conosciuto  tramite  l'associazione  Sbs\ Smemoranda una  ragazza omosex  Chiara  Cleopatra -- qui il suo blog ---  , un  ragazzo milanese ***** bisex  ed infine Massimo Mele pacifista di Sassari presidente del Movimento omosessuale sardo . L'unico sistema , oltre le indignazioni , contro le discriminazioni , l'omofobiche   parlare ... parlare  ...  parlare  , ma  soprattutto  conscere . Ecco  perchè  leggo (  e lo consiglio )  con interesse la  rubrica   di  delia  Vaccarello  che  tiene   bisettimanalmente   il martedi  )  sulle pagine  del quotidiano l'unità  del quale  non sempre  mi trova d'accordo
L'equazone  Gay = Sinistra o viceversa  è diversaed  variegata   ( almeno in base  alla mia esperienza  fin qui avuta  ) infatti conosco e  sia in rete   che  nella vita reale  dei gay di destra e  di sinistra   alcuni  orgogliosamente di destra .
Inoltre questa becera  equazione viene dalla destra peggiore quella degli arricchiti, dei furbi, dei senza cultura… e questo solo x dire che di solito le cose sono molto + complicate e intricate di quel che sembra… soprattutto  in un periodo  in cui ( a partire dal 1989\90 )  in cui  , per parafrasare  la  famosa canzone  Destra - Sinistra  (   ecco  gli url dele tre versioni 1 2 3 )   di  G.Gaber  in cui non si capisce  qual'è la destra  qual' è la sinistra . 
Io Sono del parere,per le esperienze personali  di cuio accennavo prima che l'omosessualità  non ha colore politico ed ideologico . Infatti  concordo con quanto dice questo sito  homopage.wordpress.com : << (...) Oliari scrive: ” veri nemici dei gay, ma forse più della sacra laicità dello Stato, sono ben distribuiti in tutti gli schieramenti, frutto di quella diaspora di cattoliconi devoti prima al Vaticano che al Paese e che fanno rimpiangere i bei tempi della DC. Almeno se ne stavano lì, nella loro bambagia moralista e farisaica, senza influenzare i programmi e sfalsare le identità dei partiti.Alla fine noi gay italiani ci troviamo tutti uniti nell’identica lotta, sia di una parte che dell’altra, invidiosi dei colleghi spagnoli e del loro Zapatero; c’è fra di noi chi, come me, lotta caparbiamente per sensibilizzare un centrodestra che è di tutto fuorché la casa delle libertà, è chi nel mare magnum del centrosinistra fa i salti mortali per ricordare ai loro leader che esistono anche gli omosessuali, visto che li hanno votati.
Ogni giorno ci troviamo costretti a correggere il tiro e ad abbassare di un pochettino le pretese, ed ogni giorno ci troviamo di fronte il Mastella di turno, il quale ancora non ha capito che ad attentare alla famiglia tradizionale ed al tasso di natalità non sono i gay, ma l’alto costo della vita ed il precariato. >> qui il resto dell'articolo



3)  Per  spiegare  meglio  la mia opposizione  e sulla loro  efficacia   a tale  futura legge  o proposte  in tal  senso  lascio  che  a  " parlare "  sia  Lettera di Alessandro Marescotti  ( fondatore  del portale cattolico pacifista  peacelink )  Docente di scuola media superiore Taranto che ha scritto  una lettera   ( trovate qui il testo  )  al ministro fioroni   sulla  sua crociata  contro  google  e  la proposta  di una  legge   che prevveda  un giro di vite su Internet .
Ciò non vuol dire  io sia   a favore  dela pedofilia  o sia pedofilo   . Infatti  io  giudico ( ed  è  forse per questo  che  vengo accusato con battute   e scherzi pesanti   d'esserlo  tipo quella accusa  riportata  all'inizio dl post )  tale  cosa  un crimine  e chi la commette una criminale  anche se  non generalizzo  e  distinguo  fra : A) chi  lo fà  perchè   da piccoli hanno subito   violenze  fra le mura domestiche  ( leggi incesti familiati o  vilenze da  vicini o amici di famiglia , educatori , preti e parrocci , ecc ) o hanno avuto  una cattiva educazione  sentimentale  e sessuale o : <<  (..) con molta probabilità cresciuti in famiglie devianti .Tali studi affermano che statisticamente i criminali sessuali appartengono con molta probabilità a famiglie disfunzionali. In uno studio volto a ricercare il grado di identificazione genitoriale risultò ad esempio che soggetti definiti pedofili avevano un grado di identificazione bassa verso i loro genitori rispetto a un gruppo di controllo rappresentato da studenti di un college o rispetto a un gruppo di soggetti definiti criminali in genere. Queste scoperte supportano la nozione che i criminali sessuali sono differenti da altri criminali nella loro percezione di identificazione genitoriale [3]. La mancata identificazione può evidentemente giocare un ruolo importante nello sviluppo di un disordine psicosessuale . (...) >> continua qui . e che  quindi si tratta di persone comunque bisognose di cura  e d'attenzione .  B) fra  chi  lo commette  arricchirsi  sfruttando la loro  perversione è quella   di coloro  che  hanno  tali problemi : che usa  Internet per smerciare film o cassette e che, nei  casi-limite, sequestra, compra,  violenta, uccide bambini  allo scopo di trarre lucro da tali attività. Mi sembra che chi specula in tale modo appartenga a una categoria di criminali che possono essere pedofili, ma non necessariamente, e che sono spinti verso l’atto criminoso più che da motivazioni emozionali da smania di guadagno economico; come è il caso dei grandi spacciatori di droga  che spesso non sono loro stessi drogati.
Per  quanto rigurada i  rimendi  prevenzione   , educazione  , tolleranza  zero Per i  pedofili  che si arricchiscono sfruttando la loro situazione di  pervesione   .
Inoltre  concordo con quanto dice la psicoterapeuta Clotilde Masina Buraggi in questo articolo  per  il  portale  nonluoghi.info cioè riffuggire  dai luoghi comuni  onfondere la pedofilia con l’omosessualità. In quantro secondo  tale  studiosa  : <<  il pedofilo cerca  nel bambino un altro sè stesso, quindi il bambino può essere dello stesso sesso ma questo non avviene sempre: tutt’altro, com’è evidente dalla frequenza dell’incesto padre-figlia. La stragrande maggioranza degli omosessuali, dunque, non è pedofila più di quanto lo siano gli etero-sessuali.>>
Secondo. Non esiste, come qualcuno pretende, una pedofilia “buona” da distinguere da quella cattiva. Anche la “tenerezza”,  quando supera una determinata soglia oltre la quale comincia l’eccitazione dell’adulto e del bambino, soglia che ogni adulto equilibrato ben conosce, è di fatto una violenza perché, come ho scritto sopra, il bambino non ha ancora un apparato  psichico abbastanza maturo da contenere quel tipo di eccitazione.
Il pedofilo è una persona gravemente patologica e come tale va trattata: come per il drogato, l’aumento della pena non costituisce un deterrente. Una  buona  educazione  (  in senso laico  e non solo  confessionale e senza ipocrisia   e tabù inutili  che  vada  di pari passo con  l'evolversi  psicologico dei bambini  e  dei ragazzi  )  sentimentale  e sessuale   in tutte le scuole  . Distinguere  fra  pedofilia  interna  (  vioenze  e abusi  in famiglia  o nelal loro cerchia  )  e quella esterna ., e come  sostiene sempre  La Buraggi  : <<  l’allontanamento dal domicilio del bambino del genitore o familiare violento e leggi che potenzino corsi di aggiornamento per genitori, insegnanti, formatori;  e  che, infine, aumentino il numero di servizi sociali adeguati in tutto il territorio italiano, senza dimenticare, come spesso avviene, alcune zone geografiche o sociali. >>  educare  anche  gli insegnati  con corsi di specializzazione  per  prevenire sul nascere tale fenomeno  . Perchè come  dice acora  la Burragi nella sezione prevenzione   delll'url  prima  riportato  : << ( ... )  Oggi capita spesso (e purtroppo ciò è più frequente nelle regioni più prive di servizi sociali) che gli insegnanti sappiano ma non sappiano come gestire quello che sanno.Da questo puto di vista, la responsabilità è di tutti i cittadini che devono rendersi protagonisti di progresso, nelle molte forme loro possibili. >>
4)
Iniziamo   con questa  lettera  che ho scritto  ad ( ex  ? ) un   cdv  che ha lasciato    quel  commento .
 <<
Caro  ****
Non è vero  quello che dici  nel  tuo commento  . Se cosi fosse  avrei cancellato  i numerosi post  di alcuni \e  cdv  sia  d'area Teo-dem ( vedi il paragrafo  divisioni  correntizie  alla  voce  http://it.wikipedia.org/wiki/La_Margherita )  sia  di area ( Teo \ Neo cons  vedi voci  di wikipedia ) ma  è uno spazio laico . Inoltre   Il laicismo non significa come credono in molti sia  neccessariamente essere clericalismo o anti clericali .
Se ritieni d'andartene , fai pure nessuno ti obbliga a rimanere in un blog che non ti piace , ma sappi che puoi ritornare ogni volta che vuoi, la porta è sempre aperta  , nel  blog  c'è spazio  per tutti  laici  , credenti , atei , agnostici , ecc  Inoltre puoi se vuoi e non hai paura del dibattito e del confronto , rimanere ( o ritornare  )  e postare come fanno  **** e ****  che  s'oppongono  a  quelli  di *** e di **** .
A presto   se deciderai   di rimanere  o di ritornare . Addiosenza rancore    grazie d'aver fatto parte  anche se per un  "istante"  della  nostra famiglia  e d'aver fatto  un po' di strada  con noi . Speriamo   : << (...) Buon viaggio hermano querido \ e buon cammino ovunque tu vada \ forse un giorno potremo incontrarci \ di nuovo lungo la strada. (....) >> come cantano i Modena city ramblers  nella  la canzone " la strada "
Inoltre come diceva padre  Ernesto Balducci : << non posso dirmi solo  cristiano >> . Infatti visto che   ci stiamo  sempre di più  avvicinandoci  a società   multietnica  e multi religiose   dove i destini appaiono destinati  ad intrecciarsi e  a contaminarsi   la conoscenza  delle  religioni  appare  sempre più mai neccessaria  per evitare  ed arginare , prima che diventi  sempre più difficile ,  il fanatismo religioso e le sue estreme  conseguenze   come  attentati  terroristici e uccisioni , odio  etnico , guerre , islamicofobia e antisemitismo  in nome  di Dio o  una religione  , facendone  venire  meno  il carattere  originario  dele religioni  ovvero il rispetto dell'altro  ed il ripudio della violenza . Atraverso la  conoscenza   d'esse   che  si evitano   o si riduce il fondamentalismo , ma anche i pregiudizi e  io pre concetti che  ne sono alla  base   e  si favorisce il  dialogo e il rispetto reciproco e una  occassione  d'approffondimento   non solo per capire l'altro  e non vederlo solo come  qualcuno da combatterlo  , ma  anche per  approfondire   la ragioni della propria  fede o dello spirito laico  . Una via obbligata insomma,come  ci hanno insegnato  alcuni Grandi della storia ed in particolare  Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II , se si vuole  seguire   la va dela pace  e non soltanto per  i credenti  ma anche per  i non credenti  , e di abbattere (  o lottare contro ) i muri dell'intolleranza  , fanatismo , exenofobia   .

Con questo  è tutto alla prossima

P.s

Spero  soprattutto per i  nuovi  arrivati ,  d'aver soddisfatto le vostre curtiosità su di me  . Se nel caso ci fossero   delle perplessità  o  necessiate di ulteriori chiarimenti  e  richieste   non prevviste (   o poco  chiare   ) nelle faq  e nei aggiornamenti  non eistate  a contattarmi ( cercherò diu  rispondre nel limite deol possibile  )   ai contatti che trovate all'interno del blog  o alla posta di splinder

Senza titolo 1741

 Per chi è di Cagliari e dintorni  A.I.FO,  Centro Missionario Diocesano, Gruppo Karibu Africa, Los Quinchos, Mani Tese, Rete Radiè Resch

presentano

 










Dall'email  di manitese di Cagliari   eccovi   alcuni dettagli 




“Una cosa è leggere articoli sull’Uganda, un’altra è trovarsi di fronte la gente che costituisce la grande risorsa del Paese e più in generale dell’intero continente”. “…né il viandante delle savane, né il metalmeccanico di Poggibonsi di sentono minimamente sfiorati da questo ciarpame di parole…”.
Lo stile di scrittura di Giulio Albanese è sempre immediato, asciutto, capace di arrivare semplicemente al dunque.
Abituato a vedere la realtà dalla realtà e a non cadere nella trappola di chi usa le notizie per altri scopi (o, peggio, per nessuno, e quindi a caso, per forza di inerzia) Albanese scrive dell’Africa come difficilmente un bianco sa fare.
E un bianco unico in una classe di neri, quando è andato a studiare teologia in Africa anziché finire gli studi in Italia, per prepararsi a quella che sarà la sua missione. Missionario comboniano, infatti, poi direttore del “New People Media Center” di Nairobi, quindi fondatore dell’agenzia stampa “Misna”, è stato corrispondente dall’Africa di Radio Vaticana, oltre che autore di numerosi libri.
Il suo cuore missionario guarda all’Africa come patrimonio culturale e storico ricco e unico, impenetrabile alla cultura colonialista e con un esponente tra tutti che si batteva contro lo schiavismo, quel missionario Daniele Comboni al quale Albanese si ispira.
Il suo vivere la realtà dal di dentro, lo porta ad essere esperto conoscitore di ciò che parla, tra ricordi e considerazioni, un utile e insostituibile insegnamento per quei bianchi così lontani da un mondo che sognano, ma al quale non vorrebbero mai appartenere.
Ciò che più conta, è sottolineare non la povertà di un continente, ma la sua ricchezza, spesso nascosta per motivi biechi. Una miseria fatta di mancanza di soldi, certo, ma non di capacità, potenzialità (e non solo di materie prime utili al nostro mondo “occidentale”), mezzi ed equilibri ai quali vorremmo disperatamente tornare.
Paesi così uniti nella stessa inconfondibile forma, ma così diversi: dall’Africa bianca alla nera, dal Sudafrica praticamente occidentale alla savana del nostro immaginario.
Un racconto che vuole essere propositivo per l’avvenire, seguendo l’insegnamento di molti africani saggi e capaci di lottare contro interessi bassi e manipolatori, per esprimere quelle sensazioni così importanti per costituire l’opinione dell’opinione pubblica.
Alessia Biasiolo
tinyurl.com/2n4lw2



Nel suo ultimo libro dedicato all’Africa (Hic sunt leones, edizioni Paoline) padre Giulio Albanese, il creatore dell’agenzia Misna (che gli è poi stata sottratta di mano) si preoccupa di descrivere un continente in una forma diversa da quella a cui siamo abituati. E’ una battaglia che il sacerdote comboniano combatte da anni e non solo per carità cristiana. Il suo occhio è attento ed esercitato come dimostra, tra gli altri, il capitolo l’ “Africa gialla”. L’arrivo di questi neo colonialisti con gli occhi a mandorla sta soffiando lunghezze a britannici e francesi ed è un pericoloso concorrente anche per gli americani. Ma gli africani ne trarranno un beneficio? “La Cina non va affatto per il sottile – scrive – rastrellando contratti e accordi strategici” mentre “il pragmatismo cinese non pare andare molto d’accordo con gli ideali dei fautori della democrazia” e “ripudia ogni forma di regolamentazione del lavoro”.
C'è un'altra cosa da segnalare: la premessa. Dice subito Albanese che forse il suo libro apparirà di parte, da quella cioè degli africani. Non è un'excusatio non petita ma una dichiarazione di intenti. Sappia il lettore che l'autore è un partigiano dell'Africa. Senza se e senza ma, come si dice.
(em. gio.)
tinyurl.com/2m4ro5

Missionario comboniano, padre Albanese ha vissuto in Africa per diversi anni, dove ha svolto una duplice attività, giornalistica e missionaria. È stato per alcuni anni in Kenya direttore del “New People Media Centre” e di due testate sull'attualità africana in lingua inglese: il “New People Feature Service” ed il “New People. Magazine”. Nel 1997 ha fondato MISNA (Missionary Service News Agency), un’agenzia di stampa on line in tre lingue (italiano, inglese e francese), un progetto editoriale che ha riscosso un notevole successo a livello internazionale. Collaboratore di varie testate giornalistiche, tra le quali “Radio Vaticana”, “Avvenire”, “Espresso” e “Radio Rai”, ha pubblicato Sudan: solo la speranza non muore (Emi, 1994), Ibrahim amico mio (Emi, 1997), Il mondo capovolto (Einaudi, 2003), Soldatini di Piombo (Feltrinelli, 2004).
Nel luglio del 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti giornalistici nel Sud del mondo.
La recente pubblicazione del suo ultimo libro, “Hic sunt leones”, fornirà lo spunto per affrontare temi di grande attualità, quali le problematiche e le prospettive del continente africano, le sue possibili forme di sviluppo e/o decrescita, il valore e la funzione dei movimenti quali i forum sociali.
tinyurl.com/2y7jk3
 “Una cosa è leggere articoli sull’Uganda, un’altra è trovarsi di fronte la gente che costituisce la grande risorsa del Paese e più in generale dell’intero continente”. “…né il viandante delle savane, né il metalmeccanico di Poggibonsi di sentono minimamente sfiorati da questo ciarpame di parole…”.
Lo stile di scrittura di Giulio Albanese è sempre immediato, asciutto, capace di arrivare semplicemente al dunque.
Abituato a vedere la realtà dalla realtà e a non cadere nella trappola di chi usa le notizie per altri scopi (o, peggio, per nessuno, e quindi a caso, per forza di inerzia) Albanese scrive dell’Africa come difficilmente un bianco sa fare.
E un bianco unico in una classe di neri, quando è andato a studiare teologia in Africa anziché finire gli studi in Italia, per prepararsi a quella che sarà la sua missione. Missionario comboniano, infatti, poi direttore del “New People Media Center” di Nairobi, quindi fondatore dell’agenzia stampa “Misna”, è stato corrispondente dall’Africa di Radio Vaticana, oltre che autore di numerosi libri.
Il suo cuore missionario guarda all’Africa come patrimonio culturale e storico ricco e unico, impenetrabile alla cultura colonialista e con un esponente tra tutti che si batteva contro lo schiavismo, quel missionario Daniele Comboni al quale Albanese si ispira.
Il suo vivere la realtà dal di dentro, lo porta ad essere esperto conoscitore di ciò che parla, tra ricordi e considerazioni, un utile e insostituibile insegnamento per quei bianchi così lontani da un mondo che sognano, ma al quale non vorrebbero mai appartenere.
Ciò che più conta, è sottolineare non la povertà di un continente, ma la sua ricchezza, spesso nascosta per motivi biechi. Una miseria fatta di mancanza di soldi, certo, ma non di capacità, potenzialità (e non solo di materie prime utili al nostro mondo “occidentale”), mezzi ed equilibri ai quali vorremmo disperatamente tornare.
Paesi così uniti nella stessa inconfondibile forma, ma così diversi: dall’Africa bianca alla nera, dal Sudafrica praticamente occidentale alla savana del nostro immaginario.
Un racconto che vuole essere propositivo per l’avvenire, seguendo l’insegnamento di molti africani saggi e capaci di lottare contro interessi bassi e manipolatori, per esprimere quelle sensazioni così importanti per costituire l’opinione dell’opinione pubblica.

Alessia Biasiolo tinyurl.com/2n4lw2


Nel suo ultimo libro dedicato all’Africa (Hic sunt leones, edizioni Paoline) padre Giulio Albanese, il creatore dell’agenzia Misna (che gli è poi stata sottratta di mano) si preoccupa di descrivere un continente in una forma diversa da quella a cui siamo abituati. E’ una battaglia che il sacerdote comboniano combatte da anni e non solo per carità cristiana. Il suo occhio è attento ed esercitato come dimostra, tra gli altri, il capitolo l’ “Africa gialla”. L’arrivo di questi neo colonialisti con gli occhi a mandorla sta soffiando lunghezze a britannici e francesi ed è un pericoloso concorrente anche per gli americani. Ma gli africani ne trarranno un beneficio? “La Cina non va affatto per il sottile – scrive – rastrellando contratti e accordi strategici” mentre “il pragmatismo cinese non pare andare molto d’accordo con gli ideali dei fautori della democrazia” e “ripudia ogni forma di regolamentazione del lavoro”.
C'è un'altra cosa da segnalare: la premessa. Dice subito Albanese che forse il suo libro apparirà di parte, da quella cioè degli africani. Non è un'excusatio non petita ma una dichiarazione di intenti. Sappia il lettore che l'autore è un partigiano dell'Africa. Senza se e senza ma, come si dice.


(em. gio.) tinyurl.com/2m4ro5









Missionario comboniano, padre Albanese ha vissuto in Africa per diversi anni, dove ha svolto una duplice attività, giornalistica e missionaria. È stato per alcuni anni in Kenya direttore del “New People Media Centre” e di due testate sull'attualità africana in lingua inglese: il “New People Feature Service” ed il “New People. Magazine”. Nel 1997 ha fondato MISNA (Missionary Service News Agency), un’agenzia di stampa on line in tre lingue (italiano, inglese e francese), un progetto editoriale che ha riscosso un notevole successo a livello internazionale. Collaboratore di varie testate giornalistiche, tra le quali “Radio Vaticana”, “Avvenire”, “Espresso” e “Radio Rai”, ha pubblicato Sudan: solo la speranza non muore (Emi, 1994), Ibrahim amico mio (Emi, 1997), Il mondo capovolto (Einaudi, 2003), Soldatini di Piombo (Feltrinelli, 2004).
Nel luglio del 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti giornalistici nel Sud del mondo.
La recente pubblicazione del suo ultimo libro, “Hic sunt leones”, fornirà lo spunto per affrontare temi di grande attualità, quali le problematiche e le prospettive del continente africano, le sue possibili forme di sviluppo e/o decrescita, il valore e la funzione dei movimenti quali i forum sociali.
tinyurl.com/2y7jk3




"L'ammore e la ccioia, illumminerranno i quori dalle tenebbre del male"




E no! Non ce la faccio a tacere! Voi pensatela come volete.


vota la notizia e clicca su OK!

La misura è colma.



Rosalba Sgroia



-ooo-





"Cari fratelli, solo l’ammore e la ccioia illuminerranno il bujo che portiamo dentro”


 


Così, papa razzi, illumina le coscienze dei fedeli, rapiti da quegli occhi scintillanti di luce divina.


 


Un raggio laser che taglia, affetta , sminuzza, che si dirige con precisione sui GAY, SUI CONVIVENTI, su tutti coloro che vogliono essere liberi dai dogmi assurdi che va sbandierando!


 


Avrà sulla coscienza il povero ragazzo gay, deriso dai compagni, che si è suicidato?


 


MA AVRA’ UNA COSCIENZA?




E’ una cosa orribile…


Clero e politici irresponsabili e ottusi, istigano i poveri ignoranti, i presuntuosi, coloro che si credono perfetti…e lo fanno in un modo subdolo e manifesto contemporaneamente. Una tattica che SPIAZZA!




Ricorderemo il ragazzo gay, tormentato dai compagni, e tutti coloro che vengono discriminati e additati, come il cattolico Alfredo Ormando suicidatosi ( dandosi fuoco in piazza del Vaticano)  il 13 genn 1998 per gli stessi motivi.




Continua a leggere



LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...