Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
6.6.08
Memoria, speranze e futuro
Schedatura di cittadini ITALIANI: lettera aperta di Giorgio Bezzecchi
Sono passati 60 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista "La difesa della razza" di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di ""internamento degli zingari italiani" in campi di concentramento (Circ.Bocchini 27/04/41), quei "campi del Duce" di cui in Italia si è preferito perdere la memoria.
RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi e domani...... ......... ......... .......
5.6.08
Stalking e maltrattamenti: parla una donna sopravvissuta
www.associazioneprometeo.org
Panini a La Mecca
Mi ero preso in giro così, mi ero detto che non era per lei. Mi ero raccontato storie circa la necessità di dover mangiare fuori, avevo mentito anche sulla strada più breve da fare e così avevo allungato di 2 km prima di arrivare al bar più squallido del mondo a chiedere un panino freddo.
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Gli occhi sono aperti
Immagine sul piccolo Tibet dal libro "Francesco e Chiara bambini" di franca bassi
Gli occhi sono aperti, ma non vedono. Cara Meri, ieri volevo mettere questo scritto nel tuo post come commento, poi ho pensato che era meglio fare un nuovo post. Non basta aprire gli occhi, oppure scrivere, parlare dei problemi, o aspettare le grandi riunioni ai vertici che decidono "quando fare morire i bambini", noi buoni dobbiamo aprire gli occhi e il portafoglio, aiutarli, altrimenti domani le nuove generazioni saranno solo di bambini viziati. I nostri post non bastano, anche se noi abbiamo tanta difficoltà a pagare le nostre bollette, i bambini ne hanno ancora di più. Non perdiamo i nostri scritti dietro uno schermo luminoso, spegniamo il pc e buonasera, tutto viene vomitato dentro una grande discarica trita notizie. Siamo arrivati a questo, oramai, tutto sta diventando abitudine. Non è normale che milioni di bambini di tutto il pianeta subiscano queste violenze, mangiare come animali nelle discariche i nostri rifiuti, non ci gratifica, non importa se sono di kabul, italiani, africani, brasiliani, sono solo bambini affamati, non nascondiamoci dietro le dicerie che i soldi non arrivano, queste sono scuse meschine, non voltate la testa se vedete un povero, spesso vedo questo quando cammino a piedi, anche loro hanno una dignità e il diritto di vivere. Chi siamo noi per sentirci una razza privilegiata, superiore a loro, siamo identici, siamo solo stati fortunati a nascere in un altro utero. Non desidero andare oltre per oggi la mia dose di tristezza è salita, sono al massimo, questo mi fa tanto soffrire, mi fa solo desiderare di sparire da questo orrendo pianeta. Basterebbe veramente poco per cambiare le cose, tendere la mano e aiutare a sollevare il capo a un povero bambino. Franca Bassi
strade diverse ma stessa meta .
ne trovate sottto uno dei più belli ( forse perchè descrive benissimo la situazione che ho attraversato e che ogni tanto mi capita di riattraversare ) . abbiamo avuto una discussione sul suo secondo em eccessivo uso del cuore e poco dela mente . eccone un estratto
IO belli i tuoi video , ma usi secondo me troppo il cuore e poco al mente , dovresti usare entrambe
LUI fammi capire cos'è per te mente e cuore insieme ?
IO per cuore = emozioni positive o negative , istinto , ecc ., mnetre per mente = razionalità , ragionamento , dubbio , ecc facendo il processo di sintesi e d'antitesi usandolo la parte irrazionale e la parte irrazionale
LUI sbagliato... mente e cuore che si sposano sono le passioni controllate del cuore e la mente che non mente più... non incontra dubbi mente e cuore sposati... dove dovrei mettere la mente nei miei video? e come?
LUI sai.... dopo ventinove anni di buddismo mi viene da sorridere a questa tua affermazione ... spero non appaia arroganza questa ... comunque sto realizzando un video sulle comprensioni delle cose ... e tutto è effimero e relativo al punto di vista che può essere a sua volta condizionato dall'esterno ... secondo il proprio stato vitale comprendiamo le cose ... o meglio le cose sono come specchi che riflettono le proprie peculiarità... il vuoto è la consapevolezza ... quando le cose non cambiano il tuo stato di percezione ... molto difficile questo da raggiungere...
Quindi è stata proficua perchè mi ha messo la classica pulce nel'orecchio a me che consideravo cuore&mente secondo la scuola filosofica dela sophianalisi . infatti ho chiesto ad un'amica buddista se ha testi o indirizzi internet o altro da consigliarmi per approffondire la cosa e vedere la mia concezione del pensiero sopra scritto e da mettere indiscussione o da integrare , ecco un modo in cui intendo il viaggio e la strada . stesso viaggio e stessa metà ma per strade siverse . Mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni od esperienze o qui nei commenti oppure all'email che trovate affianco ai commenti
il pontefice prenda esempio dal cardinal Martini
da Repubblica.it del 5 giugno 2008
Dal cardinale Martini un severo ammonimento ai preti "Troppe bramosie dentro di noi, ci piace più l'applauso del fischio""Vanità, invidia e calunnie vizi capitali anche nella Chiesa"
di ZITA DAZZI
MILANO Una durissima lezione per gli uomini di Chiesa, peccatori come tutti gli altri uomini. E un severo ammonimento ai preti: " Non conformatevi alla mentalità di questo secolo. Occorre un vero rinnovamento della mente". Malato e sofferente per il Parkinson, pensava di non farcela, il cardinale Carlo Maria Martini, a predicare gli esercizi spirituali . E invece, appena tornato da Gerusalemme, è arrivato fino a Galloro, vicino ad Ariccia, alla casa dei gesuiti, dove si recano i sacerdoti a meditare. E con loro, interrompendo le omelie di tanto in tanto per sottoporsi ai controlli clinici, è stato molto chiaro, commentando i brani della lettera di San Paolo al romani, dove si parla del peccato: "Tutti questi peccati, nessuno escluso, sono stati commessi nella storia del mondo, ma non solo. Sono stati commessi anche nella storia della Chiesa. Da laici, ma anche da preti, da suore, da religiosi, da cardinali, da vescovi e anche da papi. Tutti".
Una vera e propria lezione sui "vizi capitali" della Chiesa d'oggi, senza nessun timore di dire cose sgradevoli. Anzi con la certezza di offrire "una pista di riflessione". Martini ha voluto parlare dei "peccati che interessano proprio noi come chierici": anzitutto i peccati "esterni", come le fornicazioni, gli omicidi e i furti, precisando "questi ci toccano meno di altri, ma comunque ci riguardano anch'essi". E poi è passato ad esaminare "le cupidigie, le malvagità, gli adulteri". Ha ammonito: "Quante bramosie segrete sono dentro di noi. Vogliamo vedere, sapere, intuire, penetrare. Questo contamina il cuore. E poi c'è l'inganno, che per me è anche fingere una religiosità che non c'è. Fare le cose come se si fosse perfettamente osservanti, ma senza interiorità".L'arcivescovo emerito di Milano ha parlato poi dell'invidia, "il vizio clericale per eccellenza: l'invidia ci fa dire "Perché un altro ha avuto quel che spettava a me?". Ci sono persone logorate dall'invidia che dicono "Che cosa ho fatto di male perché il tale fosse nominato vescovo e io no?"". E ancora: "Devo dirvi anche della calunnia: beate quelle diocesi dove non esistono lettere anonime. Quando io ero arcivescovo davo mandato di distruggerle. Ma ci sono intere diocesi rovinate dalle lettere anonime, magari scritte a Roma... ".
Carlo Maria Martini, vescovo per 22 anni a Milano, sente il dovere di parlare esplicitamente ai giovani preti, auspicando un rinnovamento: "Devo farlo perché sarà l'ultimo ritiro, fa parte delle scelte che fa una persona anziana e in dirittura d'arrivo, ci sono cose che devo dire alla Chiesa". La sua lezione continua giorno dopo giorno durante la settimana di ritiro spirituale. "San Paolo parla del "vanto di fare gruppo", di coloro che credono di fare molti proseliti, di portare gente perché così si conta di più. Questo difetto grave è molto presente anche nella Chiesa di oggi. Come il vizio della vanagloria, del vantarsi. Ci piace più l'applauso del fischio, l'accoglienza della resistenza. E potrei aggiungere che grande è la vanità nella Chiesa. Grande! Si mostra negli abiti. Un tempo i cardinali avevano sei metri di coda di seta. Ma continuamente la Chiesa si spoglia e si riveste di ornamenti inutili. Ha questa tendenza alla vanteria".
Non fa nomi, Martini, se non quello del papa Benedetto XVI, citato tre o quattro volte, affettuosamente: "Dobbiamo ringraziare Dio di averlo, anche se poi abbiamo qualcosa da criticare". Ma Martini è come se volesse anche mettere in guardia Ratzinger quando, riprendendo le parole del papa, mette in guardia i preti dal "vanto terribile del carrierismo": "Anche nella Curia romana ciascuno vuole essere di più. Ne viene una certa inconscia censura nelle parole. Certe cose non si dicono perché si sa che bloccano la carriera. Questo è un male gravissimo della Chiesa, soprattutto in quella ordinata secondo gerarchie perché ci impedisce di dire la verità. Si cerca di dire ciò che piace ai superiori, si cerca di agire secondo quello che si immagina sia il loro desiderio, facendo così un grande disservizio al Papa stesso".
Un quadro fosco, che il grande biblista, dettaglia, come può solo chi conosce dall'interno i meccanismi di potere della Chiesa: "Purtroppo ci sono preti che si pongono punto di diventare vescovi e ci riescono. Ci sono vescovi che non parlano perché sanno che non saranno promossi a sede maggiore. Alcuni che non parlano per non bloccare la propria candidatura al cardinalato. Dobbiamo chiedere a Dio il dono della libertà. Siamo richiamati a essere trasparenti, a dire la verità. Ci vuole grande grazia. Ma chi ne esce è libero".
Pace, non pacifismo
Mentre i Grandi del mondo si accapigliavano al vertice della Fao e vociavano contro le esecrande provocazioni di Ahmadinejad senza però riuscire a elaborare un'efficace strategia per contrastarlo, gli amici de Il Dialogo hanno concluso il terzo dialogo islamo-cristiano. Da diversi anni, anche in tal caso nel più totale disinteresse dei canali informativi, un nutrito numero di uomini e donne portano avanti un discorso alternativo allo scontro di civiltà. Un confronto serrato, avulso da melliflui sincretismi.
Ai leghisti che scalpitano per varare il reato d'immigrazione clandestina replica un infuocato Alex Zanotelli. Grazie al cielo abbiamo ancora lui.
Un tempo le donne esigevano non solo pane, ma anche rose. Oggi non abbiamo né l'uno né le altre; per questo si regredisce. E noi siamo e vogliamo essere persone di pace, non pacifisti. C'è bisogno d'un mondo più gentile, della forza della natura, dell'umana lentezza.
fiori di Adriano Celentano - Giovanni "Neffa" Pellino
Svegliati nel sole che sta nascendo,
quanta strada ho fatto per arrivare in tempo,
ora lascia i sogni che abbiamo chiuso dentro
sussurrare ancora nel vento.
Tornano alla luce i miei occhi stanchi,
tutto il mio futuro è adesso che mi guardi,
prima c'era il vuoto di queste stanze così grandi
e i silenzi troppo ingombranti.
Per noi che abbiamo avuto tutto il mondo contro
e già sappiamo che si prova a stare in fondo,
per noi deve esserci un'uscita sull'esterno
e un giorno dopo quest'inverno.
Dimmi che è l'istante che hai atteso sempre
e ora che ci siamo non serve dirci niente.
Siamo stati soli anche quando c'era troppa gente
nella nebbia controcorrente.
Per noi che abbiamo avuto tutto il mondo contro
e già sappiamo che si prova a stare in fondo,
per noi deve esserci un'uscita sull'esterno
e un giorno dopo quest'inverno.
(Coro) Ora sentimi vicino a te, ora sentimi vicino a te...
E come i fiori aperti che credevamo persi (ora sentimi vicino a te) ritorneranno i giorni senza la pioggia su di noi (ora sentimi vicino a te) e come i giorni aperti..dodadodide... (ora sentimi vicino a te)
Senza titolo 597
CORREVA L'ANNO 1988 ! VE LA RICORDATE LA VITTORIA DEI FRATELLI ABBAGNALE CON IL COMMENTO DI GIAMPIERO GALEAZZI ? :-)
Un Pride con spirito d'aquila
all'affettività, ma alla pace, al rifiuto di ogni discriminazione e sfruttamento, specie verso i più deboli, alla presa di coscienza della diversità di ognuno, coi propri pregi e le proprie mancanze. Possono rappresentare una "via stretta" ma luminosa e imprevista per decifrare il Mistero.
Ecco perché quest'anno si "sdoppieranno". Una loro delegazione sarà infatti presente, gli stessi giorni, anche al convegno di Noi Siamo Chiesa.
Persino la massificazione stigmatizzata dall'ultimo Pasolini può servire come mezzo per una più capillare diffusione d'un messaggio alternativo. Proprio lo strumento più efficace, non di rado micidiale, per "appiattire" le differenze, non in nome della democrazia ma del Mercato, contiene in sé il germe del suo annientamento, se si vorrà individuarlo e combatterlo, dopo averlo sfruttato.
Anche per gli omosessuali di buona volontà, insomma, pare giunta l'ora degli spiriti liberi e aperti, capaci di trascendersi. Lo spirito delle vette, lo spirito dell'aquila. Sappiano anch'essi disegnare orizzonti amplissimi, traccino per primi strade nuove e coraggiose, non temano il conformismo che pervade anche le loro come le altrui comunità, e vivano nel mondo, senza farsi possedere dal mondo
4.6.08
Memorie d'un boia
Sangue schizzare,
Dopo un solo colpo
Vibrato senza pietà,
Senza voler sapere
Se innocente o criminale
Fosse il giustiziato.
Ho sentito preghiere,
Risa e lamenti uscire
Da bocche che tacevano
Dopo un solo colpo
Vibrato senza rancore,
Senza voler sapere
Se pio o peccatore
Fosse il decapitato.
Ora ho paura
Perché capisco la luce
Della lama su di me cadere.
cosa intendo per compagni di strada o di viaggio
Appello di Alex Zanotelli contro il razzismo dilagan
Per adesioni, puoi inviare un'email: alex.zanotelli@libero.it
"Mi vergogno di essere italiano e cristiano", fu la mia reazione rientrato in Italia da Korogocho, all'approvazione della legge Bossi-Fini. (2002). Questi sei anni hanno visto un notevole peggioramento del razzismo e xenofobia nella società italiana, cavalcata dalla Lega (la vera vincitrice delle elezioni 2008) e incarnata oggi nel governo Berlusconi. (Posso dire questo perché sono stato altrettanto duro con il governo Prodi e con i sindaci di sinistra da Cofferati a Dominici....) Oggi doppiamente mi vergogno di essere italiano e cristiano.
Mi vergogno di appartenere ad una società sempre più razzista verso l'altro, il diverso, la gente di colore e soprattutto il musulmano che è diventato oggi il nemico per eccellenza.
Mi vergogno di appartenere ad un paese il cui governo ha varato un pacchetto- sicurezza dove essere clandestino è uguale a criminale. Ritengo che non è un crimine migrare, ma che invece criminale è un sistema economico-finanziario mondiale(l'11% della popolazione mondiale consuma l'88% delle risorse) che forza la gente a fuggire dalla propria terra per sopravvivere. L'O.N.U. prevede che entro il 2050 avremo per i cambiamenti climatici un miliardo di rifugiati climatici. I ricchi inquinano, i poveri pagano. Dove andranno? Stiamo criminalizzando i poveri ?
Mi vergogno di appartenere ad un paese che ha assoluto bisogno degli immigrati per funzionare, ma poi li rifiuta, li emargina, li umilia con un linguaggio leghista da far inorridire. Mi vergogno di appartenere ad un paese che da' la caccia ai ROM come se fossero la feccia della società. Questa è la strada che ci porta dritti all'Olocausto (ricordiamoci che molti dei cremati nei lager nazisti erano ROM!). Noi abbiamo fatto dei ROM il nuovo capro espiatorio.
Mi vergogno di appartenere ad un popolo che non si ricorda che è stato fino a ieri un popolo di migranti ("quando gli albanesi eravamo noi"): si tratta di oltre sessanta milioni di italiani che vivono oggi all'estero. I nostri migranti sono stati trattati male un po' ovunque e hanno dovuto lottare per i loro diritti. Perché ora trattiamo allo stesso modo gli immigrati in mezzo a noi? Cos'è che ci ha fatto perdere la memoria in tempi così brevi? Il BENESSERE ? Come possiamo criminalizzare il clandestino in mezzo a noi? Come possiamo accettare che migliaia di persone muoiano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per arrivare nel nostro "Paradiso"? E' la nuova tratta degli schiavi che lascia una lunga scia di cadaveri dal cuore dell'Africa all'Europa.
Mi vergogno di appartenere ad un paese che si dice cristiano ma che di cristiano ha ben poco. I cristiani sono i seguaci di quel povero Gesù di Nazareth crocifisso fuori le mura e che si è identificato con gli affamati, i carcerati, gli stranieri. "Quello che avrete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli lo avrete fatto a me". Come possiamo dirci cristiani mentre dalla nostra bocca escono parole di odio e disprezzo verso gli immigrati e i Rom? Come possiamo gloriarci di fare le adozioni a distanza mentre ci rifiutiamo di fare le "adozioni da vicino"? Come è possibile avere comunità cristiane che non si ribellano contro queste tendenze razziste e xenofobe? E quand'è che i pastori prenderanno posizione forte contro tutto questo, proprio perché tendenze necrofile? Come missionario, che da una vita si è impegnato a fianco degli impoveriti della terra, oggi che opero su Napoli, sento che devo schierarmi dalla parte degli emarginati, degli immigrati, dei Rom contro ogni tendenza razzista della società e del nostro governo. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani. Vorrei ricordare le parole del pastore Martin Niemoeller della Chiesa confessante sotto Hitler : "Quando le SS sono venute ad arrestare i sindacalisti, non ho protestato perché non ero un sindacalista. Quando sono venute ad arrestare i Rom non ho protestato perché non ero un Rom. Quando sono venute ad arrestare gli Ebrei non ho protestato perché non ero un Ebreo. Quando alla fine sono venute ad arrestare me non c'era più nessuno a protestare." Non possiamo stare zitti, dobbiamo parlare, gridare, urlare. E' in ballo il futuro del nostro paese, ma soprattutto è in ballo il futuro dell'umanità, anzi della vita stessa. Diamoci da fare perché vinca la vita!
Alex Zanotelli
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Cittadini di Emmaus
Abbiamo tutti presente il maestoso PantocratorDuomo di Monreale: la rappresentazione musiva del Vangelo di Luca. Ieratico, solenne, eppure ancor solido corpo,d'una dignità costantiniana dietro lo sguardo amorevolmente severo. Nel Pantocrator (=onnipotente) di Monreale affascina l'ibridismo mistico. Le braccia allargate rievocano la croce che unisce le due sponde del mondo.O l'arditezza fantasmagorica di Grünewald (a sinistra): una preveggenza, un'irruzione nello spazio alieno, nel cosmo senza nome e senza Dio. Un extraterrestre del Cinquecento dietro un sommosso pulsar, nell'infinito universo et mondi. Con l'ingenuo calore d'una nuova, perenne notte di Natale. Quello di Grünewald è davvero un crocifisso risorto. Emerge dalla notte con le braccia spalancate come sulla croce, là come segno d'amore prostrato, qui come abbraccio trasfigigurante. Ma sono le icone orientali, l'essenzialità senza prospettiva degli sfondi dorati, lo sguardo ossuto e millenario, senza vento, la vera immagine del silenzio esausto e primitivo. Un'idea cromatica. Non un ritratto. Non una spiegazione. Preghiera visiva.
La Resurrezione non si comprende né si discute, s'irradia misteriosa in noi, senza che ce ne accorgiamo. Dal nulla scintillante emerge una rilettura di vita, in cui noi, gli altri, restiamo trasfigurati e scoperti, orme del divino amico. Dovremmo domandarci cosa significa per noi resurrezione. Come la viviamo, dove la trovate, chi per noi è Dio: una divinità, un'idea, una persona cara... Scoprire se e quale sia il linguaggio della fede oggi, nelle nostre Emmaus attuali.
Noè su Marte
Noe su Marte
-Scègnete...scègnete
qui l'ommini nu' c'è stanno.
-A sor Noè, semo bòni?
-Ve dico de si!
-Sarà,famo a fidasse?
-C'evete raggiòne, me so fatto cucco,
ho sbajato 'n'altra vorta.
Domminè Dio è stufo,
a forza de fa' diluvià su la tera,
'sta vorta, ha finito
l'acqua de' tutto l'unniverso.
L'ho capito puro,io che co'
er terrestra, nu' se potemo da fidà.
Dopo tant'anni, ancora nu'intènne
la lezziòne,vojo provà su 'sto pianeta,
vedemo se ce va mèjo.
Scègnete...scègnete e state bòni
è ora de finilla de smoccolà.
La sora franca, 'na terrestra disperàta, stampà pe' voi du' vèrzi.Dimannò scusa,
pe li sbàji. franca bassi
LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.
da Mauro Domenico Bufi 21 dicembre alle ore 11:05 il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...
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https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...