Come dal titolo questa è la risposta a chi dice che il velo da intendersi quello classico ovvero il <<
hijab il normale foulard che copre i capelli e il collo della donna, lasciando scoperto il viso [...] >> da
https://it.wikipedia.org/wiki/Tipi_di_velo_islamico e non il burka e gli altri da intendersi ( io lo intendo cosi ) una interpretazione fondamentalista e capziosa del corano in quanto sempre secondo wikipedia e ad altri studi sull'islam
nel Corano la parola venga utilizzata in maniera generica, oggi è diffusa per indicare la copertura minima prevista dalla shari'a per l'uomo e soprattutto per la donna musulmana. Questa copertura prevede non solo che la donna veli il proprio capo (nascondendo fronte, orecchie, nuca e capelli), ma anche che indossi un vestito lungo e largo, in modo da celare le forme del corpo.
esso può essere una scelta femminista e non tutte le donne che indossano il velo sono costrette a farlo come , dice la studentessa londinese musulmana Hanna Yusuf.
in questo video tratto dal
http://www.theguardian.com/
Per chi volesse i sottotitoli ( downloadhelper mel lo dava in un formato non visualizzabile con excplorer ) lo trova
su
http://www.internazionale.it/video più precisamente
qui
Ha ragione l'amica Daniela Tuscano che in una discussione (
la trovate qui ) sul gruppo cattolici progressiti di facebook afferma
Daniela Tuscano Il velo non è che un pezzo di stoffa. La paura degli occidentali verso questo indumento è direttamente proporzionale alla smania di denudare le donne. È sempre un punto di vista maschile che guarda la donna unicamente dal lato sessuale.
Tempo fa postai (e poi mostrai a scuola) alcune immagini di donne velate: le prime erano musulmane, le seconde erano donne del Sud Italia in abiti tradizionali e nessuno capì le differenze.
Sempre a scuola ho avuto alunne velate che non erano per niente sottomesse. Alcune poi erano molto eleganti.
Ha solo un valore simbolico, per noi qui sulla Terra. Basterebbe ricordare cosa disse Piccarda Donati (che al mondo fu "vergine sorella", cioè suora, poi però rapita dai fratelli e costretta a un matrimonio con un uomo violento per cui morì di crepacuore: un caso di femminicidio, e non l'unico, in verità, nella Commedia) in proposito.
È nato come imposizione maschile per distinguere le donne "perbene" dalle prostitute ma poi si è tramutato in simbolo anche di rivalsa femminile e, perché no, femminista.
Di certo non è più umiliante del nudo commercializzato e di quello chiassoso e colonialista delle Femen, che fortunatamente per tutti/e non si sentono da un po'.
Quando ci occuperemo degli indumenti maschili, o meglio ancora quando non ci occuperemo più di queste storie sarà meglio per tutti. Adesso, se una ragazza vuol velarsi (e molte lo fanno di loro sponte) senza per questo che il suo gesto simboleggi un disprezzo dei valori democratici lo faccia pure.
Preferisco di gran lunga loro a certe studentesse col sedere mezzo fuori che mi capita di vedere nelle aule.
Ad ogni modo, suggerisco un gruppo, anche se in inglese: Muslim Women Against Femen. Sono tutte femministe, musulmane e velate. Ma non schiave.
Aggiungo solo al già chiaro ed efficace post di Daniela anche all'ignoranza della propaganda dei
malpancisti seminatori d'odio ( e di conseguenza di coloro che ci credono prendendo per oro colato quello che dicono ) che mettono sullo stesso piano
Aggiungo solo al già chiaro ed efficace post di Daniela anche all'ignoranza della propaganda dei
malpancisti seminatori d'odio ( e di conseguenza di coloro che ci credono prendendo per oro colato quello che dicono ) che mettono sullo stesso piano :
- Niqab: erroneamente confuso con il burqa, il niqab è il velo che copre il volto della donna e che può (nella maggior parte dei casi) lasciare scoperti gli occhi. Ne esistono di due tipi: quello saudita e quello yemenita. Il primo è un copricapo composto da uno, due o tre veli, con una fascia che, passando dalla fronte, viene legata dietro la nuca. Il secondo è composto da due pezzi: un fazzoletto triangolare a coprire la fronte (come una bandana) e un altro rettangolare che copre il viso da sotto gli occhi a sotto il mento.
- Abaya (Golfo Persico), lungo dalla testa ai piedi, leggero ma coprente, lascia completamente scoperto il volto.
- Chador (Iran): generalmente nero, indica sia un velo sulla testa, sia un mantello su tutto il corpo.
Cincludo rispondendo a chi sicuramente mi dirà : << ma ti piace se vengono qui e t'impongono il velo ( io più estremisti ) o di coprirti i capelli ( i più moderati ) .
con
- Burqa: per lo più azzurro, con una griglia all'altezza degli occhi, copre interamente il corpo della donna. Tecnicamente, assolve le funzioni del niqab e del khimar.
Concludo rispondendo a chi sicuramente mi dirà : << ma ti piace se vengono qui e t'impongono il velo ( io più estremisti ) o di coprirti i capelli ( i più moderati ) . >> che a me i vari tipi di velo , eccetto il Nijab saudita e il Burqua che coprono il viso che mi sembrano troppo esagerati ed una interpretazioni fondamentalista e radicale o fanatica della religione islamica non danno se usati liberamente e senza costrizione \ obbligo fastidio . IL loro uso , se spontaneo e facoltativo , non mi turba e per un certo verso indifferente perchè : nel sud d'italia ed parlo n particolare la mia regione si portava ed ora l'uso islamico mediato dai cattolici orientali \ bizantini e dagli Aragonesi \ Spagnoli che riprendono un influenza della dominaziona araba dell'Andalusia ( ho spiegato qui sul blog perchè la sardegna dev'essere considerato sud e non italia centrale ) per conoscenza diretta ( uso del fazzoletto e dell'abito nero del lutto da parte di mia nonna materna e il vedere passare le anziane del paesi con i fazzoletti in testa e con il vestito nero del lutto abito simile al Abaya e al chador ) e ed indiretta ( racconti dei mie genitori )