La prefazione è di Raffaele Licinio e la postfazione è di Franco Cardini, entrambi noti storici del Medioevo. Il volume è stato pubblicato dalla casa editrice barese Palomar, nella collana "altreStorie".
Petizione in difesa della pluralità docente nella scuola elementare
La volontà del ministro Gelmini di reintrodurre il maestro unico nella scuola elementare è gravissima. Ormai sono vent’anni che questa figura è stata superata definitivamente, estendendo a tutta la scuola l’esperienza di collaborazione e condivisione di responsabilità tra docenti che era maturata nel Tempo pieno. La pluralità docente ha permesso ai maestri e alle maestre di approfondire la conoscenza disciplinare e ha rafforzato lo spirito di collaborazione, rendendo la scuola elementare una comunità di conoscenze. Il governo invece vuole solamente un ritorno al passato che gli permetta di ottenere nuovi risparmi ai danni della già tartassata scuola pubblica. Che senso ha infatti stravolgere la scuola elementare, che tra l’altro viene valutata positivamente anche nei test internazionali, se non con l’obiettivo di mettere in crisi un settore della scuola pubblica a vantaggio del mercato e delle scuole private?
Per queste ragioni noi, insegnanti, genitori, cittadini, ci dichiariamo fermamente contrari a questi progetti, ci impegniamo a mettere in atto tutte le iniziative che potranno contrastarli e a sensibilizzare in tutti i modi l’opinione pubblica.
Cosa significa in termini di didattica la restaurazione del maestro unico nella scuola italiana
Non sarebbe più possibile la suddivisione delle materie disciplinari tra diversi docenti: il maestro o la maestra unica dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei 5 anni e dovrà aggiornarsi su tutto. Non sarebbe più possibile impostare il lavoro dei docenti in classe sulla collaborazione e sul confronto, specialmente in riferimento ai bambini con difficoltà, alle scelte didattiche, agli stili di apprendimento. Ogni insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia dei bambini e delle bambine.
Non sarebbero più possibili le uscite didattiche nel territorio, musei, aule didattiche decentrate, manifestazioni sportive… Per evidenti questioni di sicurezza il singolo insegnante non può uscire dalla scuola con la classe da solo. Fino ad oggi questa didattica aperta al territorio era possibile per la presenza di più insegnanti e delle compresenze.
Non sarebbe più possibile per i genitori rapportarsi ad un gruppo di insegnanti. Il riferimento diverrebbe unico, senza appello, senza possibilità di confrontarsi a più voci.
Non sarebbe più possibile una didattica di recupero e di arricchimento dell’offerta formativa perché sparirebbero le compresenze e quindi la possibilità di organizzare percorsi ad hoc per alunni in difficoltà o attività di arricchimento che prevedano lavori a gruppi.
Cosa significa in termini di posti di lavoro
Un calcolo preciso è difficile farlo, sia perché i dati che si hanno non sono nuovissimi, sia perché sono parziali. Calcolando che le classi elementari statali in Italia nell'anno scolastico 2006/2007 erano 138.524 e che circa 1/5 erano a Tempo Pieno, lasciando un insegnante per classe, nelle classi a Tempo Pieno il taglio sarebbe di 27.704 insegnanti; nelle classi a modulo ne verrebbero tagliati 55.410In totale il taglio di insegnanti di scuola elementare per la restaurazione a regime del maestro unico sarebbe di 83.114 maestre e maestri.… e il Tempo Pieno?
È evidente che la restaurazione del maestro unico annulla di fatto il Tempo Pieno. D’altronde l’esperienza del Tempo Pieno è stata il canale di pratiche e sperimentazioni attraverso cui la pluralità decente si è affermata per tutta la scuola italiana. Va ricordato che il Tempo Pieno e il Doposcuola NON sono sinonimi. Il Tempo Pieno prevede l’attuazione di progetti e sperimentazioni, con insegnanti ad hoc. Il Doposcuola è un semplice riempitivo senza alcun valore formativo autentico.
Ogni volta che è sera, mi viene sempre da pensare che mi manca qualcosa per terminare la giornata, non sono mai soddisfatta di quello che ho fatto. Questo perché il mio è da sempre stato un appoggiarmi alla mia vita e accettarla per come è, senza nemmeno quel po’ di spinta in più per cercare davvero di capire cosa è meglio per me. Binari da seguire. La realtà è differente, ti impone rette parallele che non puoi deragliare, pena l’esclusione da questa fottutissima società di merda. No! Tutte puttanate. Tutti abbiamo dei sogni, delle aspettative, una vita parllela alla nostra che sogniamo di notte, tutti cazzo! Perché ci perdiamo strada facendo e ci ritroviamo a fare gli impiegati, le casalinghe frustrate o, peggio ancora, le prostitute da strada?Perché il mondo è questo e non possiamo perderci in sogni vani? No cazzo! E lì l’errore. Il mondo è come sai costruirtelo tu, giorno dopo giorno, nottata dopo nottata. Se vivi di riflesso e raccogli solo le scelte facili che ti si presentano davanti non andrai lontano, continuerai a sognare la tua vita felice parallela la notte, rimanendo incastrato di giorno nella vita che non ti sei scelto ma che ti è giunta. Non è mai troppo tardi per scendere dal carro di una vita che ti trasporta dove vuole lei, e non è mai troppo tardi per decidere dove si vuole arrivare e i passi che bisogna fare.
Questio pensieri mi stavano animando la mia bellissima nottata in treno verso Viareggio. Dopo tanto riuscivo finalmente ad avere la mente sgombra dalle mie angosce e dai miei rimpianti ripromettendomi di fare quello che stavo pensando, ovvero provare ad esser chi volevo essere, cercare la mia strada in questo mondo. No, però la vita era i n quel momento. Un domani non deve esistere. Imparare a vivere alla giornata aiuta a capire cosa dover fare e ad arrivare alla sera con la convinzione di aver fatto tutto il possibile, e dormire sereni. Sono una puttana filosofa a quanto pare.
Le avevano chiamate “classi ponte”, poi hanno inserito la più diplomatica definizione di “classi di inserimento”. La sostanza però non cambia. Ciò che è previsto dalla mozione della Lega Nord, in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo, può essere espresso molto bene con una sola parola: apartheid.
L’accesso alla scuola di ogni ordine e grado degli studenti stranieri è possibile solo attraverso il “superamento di test e specifiche prove di valutazione”. Chi non supera queste prove deve frequentare classi d’inserimento che “consentano agli studenti stranieri di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti”. Inoltre l’accesso dei ragazzi stranieri nelle scuole deve essere regolamentato affinché ci sia “una distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri”.
Ovviamente chi ha proposto ed approvato tali provvedimenti precisa che il loro scopo è quello di “favorire l’integrazione degli studenti stranieri”, dove per integrazione s’intende esclusivamente il conoscere bene la lingua italiana e conoscere le nostre leggi ed imparare a rispettarle. Il risultato, invece, sarà ulteriore discriminazione razziale, religiosa, politica e culturale. Tale provvedimento, d’altronde, si accoppia perfettamente con la proposta del ministero dell’istruzione attuale. Dopo il maestro unico e il ripristino del voto in condotta, infatti, si potrebbe proseguire all’unisono nel proporre classi per maschi e per femmine, poi classi per biondi e per bruni, classi per figli di padani e classi per figli di luridi meridionali ed infine, perché no, classi per ricchi e classi per poveri.
Ma non è solo una questione di discriminazione. La non-discriminazione non è più questione di integrazione, altrimenti si potrebbe cadere nell’equivoco in cui sono caduti anche i partiti di sinistra, responsabili, come quelli destra, del vigente razzismo istituzionale. Qui si tratta di capire che il presente è già futuro. Qui si tratta di capire che quello attuale è già un altro mondo.
Un altro mondo, in cui nessuno si deve integrare in alcunché. Un altro mondo, in cui nessuno è più clandestino, nessuno è più straniero. Un altro mondo, perché in un paese nelle cui scuole ci sono 690mila studenti stranieri di 190 nazionalità diverse, far crescere i nostri figli lontano dai figli di un algerino, di un indiano o di un romeno, vuol dire condannarli ad un futuro da disadattati. Un altro mondo, perché, pur riconoscendo ognuno le proprie radici, i nostri figli non saranno più italiani, algerini, indiani o romeni, ma i discendenti di un’unica razza, la razza umana.
Questo è il nostro mondo. Questo è già l’altro mondo. Perché dobbiamo continuare a farci governare da chi ci propone un futuro da disadattati?
soprattutto quelllo del copia e incolla da word e da internet che creano sfasamenti nel template e illegibilità dei post . per chi non le ha lette o le vuole rileggere le trovate qui
Addio, poeta. Non riesco a usare un "ciao" nel salutarti, perché "ciao" deriva, in fondo, da "schiavo", e tu la schiavitù l'hai sempre combattuta. "Addio" ha un andamento venusto e solenne. E la tua pupilla, dietro gli occhiali spessi, nenniani, implacabilmente novecenteschi, splendeva arguta e satura di gioventù. Eppure, non riesco che a pronunciare un commiato antico. Addio. Roccioso come quercia, come zolla smossa dal sole. Libero, sì, del colore rosso della giustizia, dell'umanità secolare, del colore rosso delle bandiere al vento, quando ritrovarsi era lotta e costruzione. Poeta perché uomo, poeta perché minoranza, poeta perché ragazzo, ribelle ragazzo, scardinatore di regole e implacabile come un soldato senz'armi. La tua arma era la lancia acuta del pensiero laico e solenne. Addio, poeta della fiducia. Incrollabile nell'ottimismo, pugnace nell'intravedere un frizzo verde nel fango che ti circondava, che ci circonda. Addio, poeta d'un sole feroce. Addio, poeta dei contrasti e dei colori decisi. Sei mancato quando più avevamo bisogno di te, sei mancato restando fino all'ultimo. E, mancando, ci hai insegnato che ognuno deve percorrere in solitario il suo tratto di strada. Non sei scivolato via. Hai infuso in noi un fuoco immenso. Addio, poeta dei tumulti e dei canti. Non temiamo questo saluto, perché hai comunque vinto. Il tuo tratto era la fierezza, uomo fuggitivo e spigoloso. Degno dell'attimo, ci hai donato tutto. Addio, poeta, nostra metà migliore.
Qualche tempo fa, avevo fatto un post sull' Italia sottosopra, mettendo il particolare di questa carta antica che ho nel mio studio.Oggi posto l'intera carta, dove viene raffigurata la terra conosciuta, prima della scoperta dell' America. Fra Mauro il cartogafo, già prevedeva la nostra fine, ossia sottosopra.Franca Bassi
Il mappamondo di Fra Mauro - conservato presso la Biblioteca Marciana, a Venezia, e riprodotto in facsimile dall' Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in tiratura di 499 esemplari numerati, nel 2002 - è considerato tra i massimi monumenti cartografici tardo-medievali, per la complessità e l'imponenza della costruzione.
L'Autore è un frate camaldolese di San Michele di Murano, di cui l'effigie compare su una moneta che reca la scritta "Frater Maurus S. Michelis Muranensis de Venetiis ordinis Camaldulensis chosmographus incomparabilis".
Italia mia
Ciao madre... amica mia quant'anni son passati, non ti riconosco più! Ricordo il tuo splendore, eri giovane, bella si anch' io un giorno ero bella, ero giovane ti ricordi quando piccolina mi nascondevo nei boschi per paura della guerra? Erano belli i tuoi boschi pieni di profumi e di fiori, i tuoi viali, le tue cattedrali: hai cullato nella tua terra grandi poeti, grandi pittori e semplici contadini ci hai amato tutti indistintamente. Quando eri sanguinante, figli amorosi ti hanno aiutato a guarire le tue ferite; eri tornata al tuo splendore poi tutto di nuovo cambiò: altri figli smarriti ti hanno ferito ti hanno infangato, madre mia, stanno ancora macchiando il tuo bel nome e vedono solo il loro interesse, stanno avvelenando i tuoi campi di grano, stanno avvelenando la tua terra, i tuoi mari stanno uccidendo! Stanno macchiando la tua veste di sangue, tu che ci hai amati tutti, eravamo i tuoi amati figli e noi ti abbiamo tradito infangato, madre abbiamo eretto muri di cemento, tra noi, ecco perchè non ti riconosco più Italia mia.
Il mondo sta aspettando nient’altro che voi. Vi aspetta a braccia aperte e con un sorriso. Tutto ciò che dovete fare è vivere.
Anche se vivere può essere la più semplice e meravigliosa cosa che possiate fare, è anche molto probabilmente la cosa più difficile che vi capiterà mai di fare. Okay, potrete pensare di stare vivendo, adesso. E forse lo state facendo davvero. Insomma, avete le pulsazioni… come mi hanno ripetuto un’infinità di volte durante i più disparati corsi universitari, è questo il criterio basilare che identifica la vita. Ma posso dirvi che se non vi sentite “vive davvero” allora non state vivendo. Se non state nutrendo le vostre emozioni, la vostra immaginazione, la vostra essenza, non state vivendo. Se non siete oggettivamente oneste con voi stesse, non state vivendo. Se vi odiate, non state vivendo. Se non respirate riuscendo a sentire voi stesse nel profondo, non state vivendo. Se tutto quello che vi circonda è nero, non state vivendo. Forse vi state costruendo una favola, o forse state sguazzando nella depressione, ma non state vivendo.
Certo, non voglio dire che “vivere” significa essere felici al 100% ed in ogni qualsiasi momento di ogni giorno. Penso che questo sia impossibile per chiunque. Le vite perfette ci sono solo nelle favole. Vivere la vita, perciò, significa piuttosto alternare i momenti facili a quelli difficili, le esperienze positive a quelle negative, il sorriso alle lacrime… ma con la costante sensazione che il futuro c’è e che le cose possono andare esattamente come voi volete, e che c’è sempre tempo per far volgere la vita al meglio. Se così non è, allora non state vivendo. Forse state provando a vivere, forse vi state raccontando balle per tirare avanti un altro giorno, ma non state vivendo.
Non confondete l’esistere con il vivere. Sono due cose completamente diverse. È vero, talvolta tutti ci dimentichiamo di vivere. Di vivere davvero. È difficile spiegare come questo succeda, ma a volte inevitabilmente accade. Per quanto mi riguarda, mi accade fin troppo spesso. E prima di rendermene conto, mi sono già fregata da sola, persa nella folla, nei dubbi, nei pensieri negativi, nell’anoressia, nell’autolesionismo… persa in quella vita che si pensa sia vita solo perché è realtà. Forse non ve l’ha mai detto nessuno, ma… se le cose non stanno andando come vorreste, voi avete la forza di cambiare la vostra realtà.
.... che purtroppo ho conosciuto di striscio , quandoigià stava incominciando il declino che poi , SIC , è diventato sempre più totale , e che ora è quasi estinta
guardate qua ( metto il link perchè l'utente ne ha impedito l'incorporazione ) questo è un vero dibattito politico non vespa 1 ( quello di porta a porta ) o vespa due ( quelo di ballaro ) e si salva ( anche se non sempre è obiettivo ) santoro ) . Eppur Si Muove Andato in onda a partire dal febbraio 1994 su Raitre: Indro Montanelli e Beniamino Placido. I conduttori, nonché ideatori di questa sorta di viaggio fra vizi e virtù del carattere italiano, commentano e cercano di dare una spiegazione ai fenomeni controversi del nostro paese.
Addio, poeta. Non riesco a usare un "ciao" nel salutarti, perché "ciao" deriva, in fondo, da "schiavo", e tu la schiavitù l'hai sempre combattuta. "Addio" ha un andamento venusto e solenne. E la tua pupilla, dietro gli occhiali spessi, nenniani, implacabilmente novecenteschi, splendeva arguta e satura di gioventù. Eppure, non riesco che a pronunciare un commiato antico. Addio. Roccioso come quercia, come zolla smossa dal sole. Libero, sì, del colore rosso della giustizia, dell'umanità secolare, del colore rosso delle bandiere al vento, quando ritrovarsi era lotta e costruzione. Poeta perché uomo, poeta perché minoranza, poeta perché ragazzo, ribelle ragazzo, scardinatore di regole e implacabile come un soldato senz'armi. La tua arma era la lancia acuta del pensiero laico e solenne. Addio, poeta della fiducia. Incrollabile nell'ottimismo, pugnace nell'intravedere un frizzo verde nel fango che ti circondava, che ci circonda. Addio, poeta d'un sole feroce. Addio, poeta dei contrasti e dei colori decisi. Sei mancato quando più avevamo bisogno di te, sei mancato restando fino all'ultimo. E, mancando, ci hai insegnato che ognuno deve percorrere in solitario il suo tratto di strada. Non sei scivolato via. Hai infuso in noi un fuoco immenso. Addio, poeta dei tumulti e dei canti. Non temiamo questo saluto, perché hai comunque vinto. Il tuo tratto era la fierezza, uomo fuggitivo e spigoloso. Degno dell'attimo, ci hai donato tutto. Addio, poeta, nostra metà migliore.
KABUL - Cinque bambini e due soldati tedeschi sono rimasti uccisi nell'attentato suicida compiuto oggi contro una pattuglia di soldati della Nato a Kunduz, nel nord dell'Afghanistan. Lo ha reso noto la Forza Nato in Afghanistan.
Il portavoce del ministero della difesa ha detto a Berlino che una pattuglia dell'esercito tedesco è stata attaccata verso le 12:30 ora tedesca (e italiana) all'esterno del campo della Bundeswehr a Kunduz. L'Isaf da parte sua ha detto che "un attentato con autobomba ha colpito una pattuglia di soldati dell'Isaf a Kunduz, dove è di stanza il contingente tedesco. Diversi fra essi sono stati uccisi e feriti", aggiungendo che "anche dei civili sono stati uccisi".Ansa
NO!!!Assolutamente NO all'Anoressia,alla bulimia, ai Disturbi del comportamento alimentare.
No alle diete fatte di aria ethe al limone, no al vomito autoindotto,no alle modelle scheletriche con le ossa di fuori.
Si a un buon piatto di pasta, ad un bicchiere di vino, ad una fetta di torta. Al movimento All'accettarsi ed amarsi per ciò che si è, alla salute fisica e mentale!
NO alla morte, si alla vita.
leggete queste 2 lettere deliranti "scritte dall'anoressia e dalla bulimia....volete ridurvi così??Schiave?? di queste cose si crepa! !!!!!Non scherzateci!Sono solo deliri di malate!!!Leggetevi queste 2 lettere e riflettete!
La vera bellezza è l'accettarsi ed essere sane ed equilibrate.
LETTERA FROM ANA
Permettimi di presentarmi. Il mio nome, o quello datomi dai cosiddetti "medici", è Anoressia. "Anoressia Nervosa" è il mio nome per esteso, ma tu puoi chiamarmi Ana. Possiamo diventare auspicabilmente grandi socie. Nei prossimi tempi, investirò molto tempo con te, e mi aspetto lo stesso da parte tua. In passato avrai appreso che tutti i tuoi insegnanti e i tuoi genitori hanno parlato di te come " così matura ", " intelligente ", con "così tanto potenziale". Domanda: questo ti basta? Assolutamente no! Non sei perfetta, non fai abbastanza fatica, più avanti non potrai più perdere il tuo tempo a pensare, a parlare con gli amici e a disegnare! Tali atti di indulgenza non saranno permessi in futuro. I tuoi amici non ti capiscono. Non sono imparziali. In passato, quando l'insicurezza ha rosicchiato tranquillamente la tua mente, e tu hai chiesto loro: " Ti sembro ... grassa?", ti hanno risposto " Oh no, certo che no! " e sapevi benissimo ti stavano mentendo! Solo io dico la verità. I tuoi genitori figuriamoci! Sai che ti vogliono bene e che a loro importi, ma questo è il loro ruolo, e sono obbligati a svolgerlo. Ora ti rivelerò un segreto: nel loro io più profondo, sono delusi da te. La loro figlia, quella con tante potenzialità, si è trasformata in una ragazza grassa, pigra e immeritevole. Ma sono qui per cambiare tutto questo. Mi occuperò di far diminuire il tuo apporto calorico e farti aumentare l'esercizio fisico. Ti spronerò al limite. Dovrai accettarlo, perchè non puoi sfidarmi! Sto iniziando a introdurmi dentro di te. Ben presto sarò sempre con te. Sono con te quando ti svegli al mattino e quando corri su per le scale. Le persone a dieta diventano sia amiche che nemiche e nei tuoi pensieri frenetici pregherai di essere calata rispetto a ieri, alla scorsa notte, ecc. Guardati con sgomento nello specchio. Sollecita e scaccia il grasso che è là e sorridi quando sporgeranno le ossa. Sono con te quando formuli il tuo plan quotidiano: 400 calorie, 2 ore di esercizio fisico. Sono io che faccio questo, perché da ora i miei pensieri e i tuoi sono fusi insieme come fossero uno. Ti seguo durante il giorno. A scuola, quando la tua mente vaga, ti dò qualcosa a cui pensare. Riconta le calorie della giornata. Sono troppe. Riempio la tua mente con pensieri sul cibo, sul peso, sulle calorie e cose che a pensarle danno sicurezza. Perché ora, sono già dentro di te. Sono nella tua testa, nel tuo cuore e nella tua anima. La fame dà dolore, e tu fingi di ritenere che io non sia dentro di te. Ben presto ti dirò che cosa fare non solo col cibo, ma che cosa fare TUTTO il tempo. Sorridi e annuisci. Presentati in buono stato. Risucchia quel grasso che hai nello stomaco, maledizione! Dio, sei una tale vacca grassa!!! Ti dico cosa fare quando arrivano le ore dei pasti. Faccio un sembrare un piatto di lattuga come una festa andata bene ad un un re. Rifiuta il cibo. Fai credere di aver mangiato qualcosa. Nessun pezzo di qualsiasi cosa ......se mangi, tutto il controllo verrà spezzato...E' questo che DESIDERI?? Ritornare di nuovo ad essere la VACCA GRASSA che eri una volta?? Io ti costringo a fissarti sulle modelle delle riviste. Quella magrezza perfetta, i denti bianchissimi, quell'oggetto di perfezione che ti fissa da quelle pagine lucide. Ti faccio rendere conto che non potresti mai essere una di loro. Sarai sempre grassa e non sarai mai bella come loro. Quando guarderai nello specchio, distorcerò l'immagine del tuo riflesso. Ti mostrerò obesa e ripugnante. Ti mostrerò un lottatore di sumo dove in raltà c'è un bambino affamato. Ma tu non lo devi sapere, perché se venissi a sapere la verità, potresti ricominciare a mangiare e il nostro rapporto finirebbe per schiantarsi. Talvolta ti ribellerai. Si spera comunque non spesso. Riconoscerai la piccola fibra ribelle lasciata nel tuo corpo e ti avventurerai fino alla cucina oscura. La porta di credenza si aprirà lentamente, cigolando dolcemente. I tuoi occhi si sposteranno sopra il cibo che ho tenuto a una distanza sicura da te Ritroverai le tue mani ad allungarsi, letargicamente, come un incubo, attraverso l'oscurità verso il pacco dei crackers. Li butterai giù, meccanicamente, in realtà non per gustarli, ma semplicemente per godere del fatto che ti opponi a me. Raggiungi un'altra scatola,poi un'altra, e un'altra ancora... Il tuo stomaco diventerà gonfio e grottesco, ma ancora non ti fermerai. Tutto il tempo ti grido di fermarti, tu vacca grassa, tu realmente non hai nessun controllo di te stessa, tu ingrasserai. Quando ti sarà addosso ti riaggrapperai a me, mi chiederai consiglioperché in realtà non vuoi ingrassare. Hai infranto una regola cardinale e hai mangiato, e ora mi vuoi. Ti trascinerò in bagno, sulle tue ginocchia, a fissare nel vuoto della tazza del cesso. Le tue dita saranno ti si cacceranno in gola e, non senza un bel po' di sofferenza, la tua festa di cibo risalirà. Questo deve essere ripetuto, fino a quando non sputerai sangue e acqua e ti renderai conto che è tutto andato. Quando ti rialzerai, avrai una sensazione di vertigine. Non svenire. Alzati immediatamente. Tu vacca grassa questo dolore lo meriti! Forse la scelta di sbarazzarsi della colpa è diversa. Forse ho scelto di farti prendere lassativi, dove ti siedi sul cesso fino alle prime ore del mattino, sentendo le tue viscere rimpicciolirsi. O forse ti faccio fare solo del male da te.Tirare testate contro il muro fino a quando non ti prendi un'emicrania palpitante. Anche tagliarsi è efficace. Voglio che vedi il tuo sangue, che lo vedi colare giù lungo il tuo braccio e in quell'attimo ti renderai conto conto di meritare qualunque dolore io ti infligga. Sei depressa, ossessionata, dolorante, ferita, ti protendi, ma qualcuno ascolterà? Chi se ne frega ? !? Sei meritevole; hai portato questo su te stessa. Oh, tutto ciò è rigido? Non vuoi che questo ti succeda? Sono ingiusta? Io faccio cose che ti aiuteranno. Lo rendo possibile perché tu la smetta di pensare ad emozioni che ti causano tensione. I pensieri di rabbia, di tristezza, di disperazione e di solitudine possono cessare perché li porto via e riempio la tua testa col metodo di contare le calorie. Porto via la tua lotta da adattarti con chi prende in giro la tua età, la lotta del tentativo soddisfa chiunque. Perché ora, sono la tua unica amica e sono l'unica di cui hai bisogno per piacere. Ho un punto debole. Ma non dobbiamo informarne nessuno. Se decidi di contrastarmi, tenderti verso qualcuno e dirgli come vi rendo vivi, tutto l'inferno si libererà. Nessuno deve scoprire, che nessuno può rompere questo rivestimento con cui ti ho coperta. Io ho creato te, questa sottile, perfetta, bambina di successo. Sei mia e mia e sola. Senza di me, non sei nulla. Quindi non combattermi così. Quando gli altri commentano, ignorali. Passaci sopra, dimenticati di loro, dimenticati di chiunque provi a portarmi via. Sono il tuo bene più grande e intendo mantenere questa cosa. Sinceramente, Ana - ''
LETTER FROM MIA
Ciao, come stai?? Ho pensato di prenderti qualche minuto per presentarmi. Qualcuno mi conosce come "Bulimia Nervosa", ma visto che saremo presto intime, potrai semplicemente chiamarmi Mia. Questo è il nome con cui le mie migliori amiche mi chiamano. Le mie amiche leali. Col tempo, anche tu diventerai una mia amica leale. A volte potrai sentirti schiavizzata, ma poi penserai a tutto quello che faccio per te, e ti ricorderai che sono la tua unica vera amica. Sai come sembrano avere la vita facile tutte quelle ragazze che ti circondano, le odio! E odio il tuo sentirti inferiore, quindi da ora in avanti ti incoraggerò, e t'ispirerò per realizzare concretamente ciò che mai avresti immaginato. Darai la prova che tutte le schifose opinioni altrui sono sbagliate. Inoltre, non posso sprecare la mia vita con qualcuno che non sia degno... quindi mi dovrai dimostrare di esserlo. Proverò a espormi con te il più possibile, ma nessun altro dovrà saperlo. Soltanto tu saprai che sono intorno a te. Saprai quando mangi qualcosa, saprai quando vedi quella torta al cioccolato sul bancone,perché io sarò nella parte posteriore della tua testa a dirti le cose. Talvolta ti dirò di non mangiare e mi darai retta. Altre volte, mi disobbedirai e divorerai l'intera torta. Quindi ti farò sentire veramente in colpa. Avresti dovuto seguire i miei ordini! Ora vai a gettare via da te quella torta, VACCA GRASSA! Come puoi farti questo? Prendi a cuore i miei commenti e vai al bagno, dove aprirai il rubinetto e ti costringerai a vomitare. A volte passerai ore vomitando. La tua faccia sarà rossa, il moccio colerà copioso, i tuoi occhi saranno iniettati di sangue, la mandibola sarà dolorante di ghiandole gonfie ... Ti sta bene! Se vuoi essermi amica e ottenere il pieno effetto di quello che posso darti, devi seguire i miei ordini. Presto imparerai che sono nel controllo. Anche quando non fai quel che ti dico, puoi ancora sentirmi, gridare contro di te, dicendoti di lavorare più duro, dicendoti di prendere pillole dimagranti, dicendoti quanto sei grassa, dicendoti quello che realmente la gente si bisbiglia oltre la stanza. Sono sicura che dopo questo momento, crescerai per odiarmi, ma mi amerai ancora di più. Mi amerai a tal punto che non racconterai a nessuno di me. Se lo fai, corro il rischio di venire distrutta e non è questo che vuoi, no? Avrai investito tanto del tuo tempo con me, che non ne avrai più per nessun altro. Non hai alcuna scelta: o me o la solitudine completa. Se me ne vado, grasso e cellulite prenderanno il mio posto. Quale preferisci avere? Per questo non devi raccontare a nessuno di me. Anche se l'avessi fatto, alcune persone non ti crederebbero, o anche peggio, penserebbero che hai perso completamente la ragione. Tieni quindi la testa alta, e mostrati fiduciosa. Con il mio aiuto, potrai apparire grandiosa esattamente come le tue modelle e attrici preferite. Potrai sembrare migliore. Ora devo andarmene, ma pensami spesso. Pensami tutto il tempo! Sono l'unica che vuole effettivamente farti sentire amata. Ricordatelo! Ciao,Mia.
Non si vede bene che col cuore.L’ essenziale e invisibile agli occhi" (Antoine de Saint Exupèry - Il Piccolo Principe)
Guardare e non vedere.
Vedere e non guardare.
Il gusto dell'istantaneo momento, finisce col sgretolarsi, attorno al Nulla ingrato. Quello che conta è vedere con i propri occhi interni,quello che all'esterno non si vede.
Ho nostalgia della vecchia segnaletica. Questa mattina è iniziata male, una multa salata per divieto di sosta, 'zona blu', prima tolta, poi ripristinato il divieto, io non lo sapevo.Vi regalo, una mia vecchia simpatica immagine, e vecchi cartelli stradali, dove sono finiti? quello che mi dispiace che mi hanno penalizzata per un'infrazione che non sapevo, eppure sono dal 1958 in questa via, e quel divieto prima non c'era, chissà quando è stato messo! Franca Bassi
È divertente, ci si traveste da fantasmi, dracula, zombie, si balla... In questi ultimi anni, è di moda la "nuova" festa americana di importazione: Halloween. È strana, è diversa, "trasgressiva"...
Un po' di storia: intorno al 300 a.C., una comunità segreta di sacerdoti pagani dominava il mondo celtico europeo. Ogni anno, il 31 ottobre, giorno di Halloween, questi celebravano in onore delle loro divinità pagane il Sambain, un festival della morte. Questi sacerdoti andavano di casa in casa reclamando delle offerte per il loro dio e talvolta esigevano anche sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte su quella casa, da qui è nato il "trick o treat" ("scherzetto o dolcetto"): maledizione oppure offerta...
Per illuminare il loro cammino, i sacerdoti pagani portavano delle rape svuotate e tagliate in forma di viso nel quale bruciava una candela prodotta con il grasso dei sacrifici precedenti (umani o animali). Queste rape rappresentavano lo spirito che rendeva efficace le loro maledizioni. Dopo i sacrifici del 31 ottobre, la gente festeggiava per tre giorni mascherandosi con le pelli degli animali uccisi.
Al 18° e 19° secolo, quando questa usanza è arrivata negli Stati Uniti, al posto delle rape si utilizzarono le zucche. Il nome dato allo spirito che abitava nella zucca era "Jock", oggi conosciuto sotto il nome di "Jack" che abita nelle lanterne, da qui "Jack-o-lantern" (Jack della lanterna).
La parola "halloween" proviene da "All Hallow's Eve", cioè, in traduzione: vigilia d'Ognissanti. E siamo così tentati d'associare questa usanza alla tradizione cristiana. In realtà, le origini di Halloween sono completamente pagane e non hanno nessun rapporto con il cristianesimo. Probabilmente oggi questo è un merito, perché palese intenzione di molti è "de-cristianizzare" i loro paesi e riscoprire i "valori" del paganesimo.
Ai nostri giorni, sappiamo che i culti satanici (che molti riscoprono) praticano dei sacrifici umani durante questa notte, negli Stati Uniti, in Australia ed in Francia. In più, il 31 ottobre è l'inizio del nuovo anno secondo il calendario delle streghe.
Tutto questo sta entrando anche in certe nostre scuole ed è promosso come un gioco istruttivo dagli insegnanti. Quando vediamo i nostri figli copiare l'americano "scherzetto o dolcetto" e chiedere le caramelle di casa in casa, tutto ciò pare inoffensivo e divertente, ma non stiamo associandoli, senza essere coscienti, a un rituale pagano?
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Nota:come è avvenuto per altre festività e usanze pagane, la chiesa cattolica romana ha adottato anche la festa di Halloween. Nel nono secolo, infatti, papa Gregorio IV tentò di collegare questa festa con il giorno in cui la chiesa romana commemorava i defunti. Ancora oggi, diverse personalità cattoliche chiamano Halloween una "festa cristiana", in quanto la vedono come "un modo cristiano per irridere il male e la morte", e addirittura come un "atto di fede travestito da gioco". Giova forse ribadire ancora una volta che tutto ciò col Cristianesimo non ha neanche lontanamente niente a che fare, e non è possibile definire cristiani tutti quei costumi pagani che il clero romano ha nei secoli adattato a proprio uso e consumo.
e da giorni e giorni che m'entra in testa questa canzone di Kid Rock's "All Summer Long" off his album ROCK N ROLL JESUS . cosa strana perchè odio i tormentoni
forse perchè come un'altra mia canzone preferita Sweet Home Alabama di Lynyrd Skynyrd
che fa parte della colonna sonora di uno dei mie film preferiti Forrest gump che insieme alla second canzone e a compagni di viaggio di de Gregori mi hanno spinto ad aprire questo blog e a condividere con voi tutte i miei pensieri e le mie seghe mentali
quale è il vostgro tormentone preferito o odiate i tormentoni.
Quando nasciamo siamo nudi, come questa bellissiama orchidea 'Omini nudi'.
Per vivere abbiamo bisogno del calore della luce del sole.
Per vivere abbiamo bisogno del nettere dei fiori.
Per riprodursi e vivere , questa bellissima orchidea ci regala la sua sensualità.
Se osseviamo i fiori, la natura, troveremo l'insegnamento e l'equilibrio, per una sana convivenza sul pianeta.Spesso nei miei post trovate la presenza dei fiori, li amo tutti anche quelli più semplici, anche loro per me sono fonte d'ispirazione. Oggi non mi sento di scrivere, sono andata nel mio archivio, e ho preso qualche immagine per voi.Una felice giornata franca
Lo so che molti \e , soprattutto quelli che hanno scelto per quieto vivere o per altri motivi di non prendere posizione politica o dichiararsi apolitici , si annoieranno di legggere ancora di scuola , ma non mi và , come sono stato accusato d'essere considerato fazioso quando non lo sono .
Ecco la risposta a chi per la mia presa di posizione ( e di altri utenti del nostro blog ) in particolare questi due post 12 mi dice : << sei fazioso ., e' solo strumentalizzazione si e' solo strumentalizzazione.ma cosa centrano gli istituti superiori e le universita'. comunque nel nostro paese si contesta sempre qualsiasi cosa basta che i sindacati avvallino e alimentino le proteste. forse per nuove tessere e recuperare consensi. leggete bene la riforma voi che la contestate, lavorate di piu' e con piu' dedizione. o almeno cercate di essere propositivi. >>
La gelmini si rilegga il decreto , prima d'accusare a gli altri che non capiscono o denunciare disinformazione sulla riforma in particolare ( ringrazio tantissimo il blog da cui l'ho tratto e che mi ha fatto capire che sono nel giusto bambinicoraggiosi.com ) ecco qua il testo integrale e il suo piano programmatico e qui nche documenti sull'università
a voi decidere se continuare a non schierarvi o schierarvi , ditemi pur che sono comunista , ecc , ma non ditemi quando non lo sono fazioso